Ieri visto il caldo immane abbiamo rinunciato a salire pareti Nord su neve e ghiaccio (come avremmo voluto, visto che con temperature "normali" le condizioni sarebbero state buone) e siamo tornati ad arrampicare in Grignetta.
La via prescelta non è fra le più note, si tratta dello Spigolo Est del Pilone Centrale, sul quale corre anche la molto ma molto più nota (e affollatissima anche ieri) via Zucchi, con cui ci si riconnette all'ultimo tiro.
E' una delle vie relativamente più lunghe della Grignetta (6 tiri più un breve collegamento), ma non ci abbiamo trovato nessuno: forse perché all'attacco (posto in un canale ombroso a quasi 1900 m) resiste ancora un nevaio alto diversi metri, cosa che non ci aspettavamo; a detta dei locals non si era mai vista così tanta neve in Grignetta all'8 di giugno. Noi (in 3 su 4 con le scarpe basse
) abbiamo ravanato un bel po', prima salendo sulla sinistra del canale d'attacco, poi scendendo e cercando inutilmente di passare dentro il crepaccio fra nevaio e le rocce alla sua destra, e poi tornando dove eravamo saliti inizialmente (!!!) per raggiungere la via con una breve doppia obliqua...
La via non è niente male, sul IV+ piuttosto continuo e sostenuto con due passi (ma proprio due) di V+: uno strapiombo abbastanza fisico e su prese non così grosse al terzo tiro (ma superprotetto, quasi fattibile in A0) e una placchetta al quarto tiro con passetto tecnico per salirci sopra.
La roccia è discreta (non impeccabile come su altre vie in Grignetta), in generale con qualche appiglio da verificare, ma niente di terribile. L'attrezzatura è a resinati ottimi, nel solito stile della Grignetta post-riattrezzatura, che sebbene siano distanziati (ce ne sono 4-5 al max per ogni tiro, più tutte le soste con 2 resinati da collegare) danno una notevole sicurezza; l'impegno rispetto a una classica a chiodi in stile dolomitico si abbassa decisamente. Qua e là si riesce pure a integrare con friends medio-piccoli.
All'uscita si percorre l'ultimo tiro della Zucchi e poi si segue la cresta Segantini (fattibile in conserva o slegati) fino all'ultimo muretto di III; se si vuole andare in cima lo si sale, altrimenti si esce a destra per tracce di sentiero e si raggiunge la discesa per la Cermenati.
A me nel complesso la via è piaciuta.
Buona la compagnia con Giovanni, Maurizio e Franco, unica pecca il grande caldo, che nella seconda parte della giornata ci ha fatto patire.