Dom
Moderator: Moderatori
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Dom
Qualcuno hai mai affrontato la Festigrat o comunque il versante nord del Dom?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
- davec77
- Quotazerino doc
- Posts: 1064
- Joined: Tue Oct 07, 2008 13:24
- Location: Bologna / Riviera apuana
Mmmmmh... dall'italia non so quanti ci vadano, e molti (me compreso) non conoscono bene il Vallese.
Però della Festigrat ricordavo di aver letto cose su Gulliver, dev'essere una gran bella cresta classica, non difficile ma lunghissima, tutta su neve e ghiaccio, credo. I 3100 m di dislivello (!) in due giorni direi che la rendono paragonabile alla normale italiana del M. Bianco, se posso azzardare un paragone. Tutte cose che, immagino, già sai.
E' una salita che prima o poi non mi dispiacerebbe, ma ci vuole molto più allenamento di quello che ho normalmente.
Però della Festigrat ricordavo di aver letto cose su Gulliver, dev'essere una gran bella cresta classica, non difficile ma lunghissima, tutta su neve e ghiaccio, credo. I 3100 m di dislivello (!) in due giorni direi che la rendono paragonabile alla normale italiana del M. Bianco, se posso azzardare un paragone. Tutte cose che, immagino, già sai.
E' una salita che prima o poi non mi dispiacerebbe, ma ci vuole molto più allenamento di quello che ho normalmente.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Quello che più mi preoccupa è l'allenamento per una gita del genere. La guida CAI-TCI la da 6-7 ore, lo stesso tempo che ho impiegato per fare il Bianco dalla Aiguille du Midi però ero molto allenato e acclimatato, ma il CAI Bolzaneto organizza questa gita alla penultima settimana di Luglio e affrontare il Dom come prima vera ascensione dell'anno senza una vera preparazione mi mette un po' in apprensione.davec77 wrote:Mmmmmh... dall'italia non so quanti ci vadano, e molti (me compreso) non conoscono bene il Vallese.
Però della Festigrat ricordavo di aver letto cose su Gulliver, dev'essere una gran bella cresta classica, non difficile ma lunghissima, tutta su neve e ghiaccio, credo. I 3100 m di dislivello (!) in due giorni direi che la rendono paragonabile alla normale italiana del M. Bianco, se posso azzardare un paragone. Tutte cose che, immagino, già sai.
E' una salita che prima o poi non mi dispiacerebbe, ma ci vuole molto più allenamento di quello che ho normalmente.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Si, o quantomeno aver dormito un paio di notti tra i 2000 e i 3000 metri. La gita è organizzata dalle "Gritte", come gita sociale standard sarebbe davvero azzardata!davec77 wrote:Come minimo bisognerebbe aver fatto un paio di 4000 nelle settimane immediatamente precedenti... come minimo.
Certo che come gita sociale è duretta...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Ah ecco....ma le Gritte è un "reparto di elite"...il Dom è improponibile come gita sociale anche selezionatissima, è al centro della catena del Mischabel, l'avvicinamento è lunghissimo e sfiancante, credo che la normale sia data come D...Sub-Comandante wrote:La gita è organizzata dalle "Gritte", come gita sociale standard sarebbe davvero azzardata!davec77 wrote:Come minimo bisognerebbe aver fatto un paio di 4000 nelle settimane immediatamente precedenti... come minimo.
Certo che come gita sociale è duretta...
Max
il Dom è una montagna molto seria. La cresta proposta per una gita sociale mi sembra un po troppo hard, a meno che non via siano persone veramente preparate. Aldilà dell'aspetto acclimativo che è indubbiamente importante, occorre sottolineare che per una salita del genere i membri delle cordate devono per causa di forza maggiore essere a conoscenza di svariati aspetti tecnici, dall'uso dei ramponi e piccozza anche su tratti ghiacciati o misti alla pratica nell'uso della corda sia di conserva che per eventuali manovre veloci di assicurazione. Secondo me visto che comunque bisogna raggiungere il Festijoch, continuare da lì per la normale (PD) appare più sensato per una gita sociale anche se comunque risulta essere sempre una normale molto seria, sopprattutto in presenza di crepacci nascosti o venti dominanti da nord.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Questo è quello che mi attrae, il fatto che sia una Montagna con la M maiuscola.il Dom è una montagna molto seria.
La gita è proposta da un gruppo alpinistico ristretto interno della sezione CAI di Bolzaneto, tutti i membri, chi più chi meno, pratica alpinismo ad un minimo livello.La cresta proposta per una gita sociale mi sembra un po troppo hard, a meno che non via siano persone veramente preparate.
Gli aspetti tecnici non mi spaventano più di tanto, anche se so che sono molto importanti. La mia preoccupazione è che la fatica in certi casi sia determinante, per effettuare certe manovre in piena sicurezza bisogna farle a mente lucida e non distrutto con la testa che ti scoppia per la quota.Aldilà dell'aspetto acclimativo che è indubbiamente importante, occorre sottolineare che per una salita del genere i membri delle cordate devono per causa di forza maggiore essere a conoscenza di svariati aspetti tecnici, dall'uso dei ramponi e piccozza anche su tratti ghiacciati o misti alla pratica nell'uso della corda sia di conserva che per eventuali manovre veloci di assicurazione.
La normale ad essere sincero non mi alletta molto, sembra essere molto monotona. Al contrario la Festigrat è una via più naturale ed elegante e soprattutto di soddisfazione!Secondo me visto che comunque bisogna raggiungere il Festijoch, continuare da lì per la normale (PD) appare più sensato per una gita sociale anche se comunque risulta essere sempre una normale molto seria, sopprattutto in presenza di crepacci nascosti o venti dominanti da nord.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Dom
??Titus wrote:Abbiamo fatto la "robbins-peterson" ( Thi-sha-ak)
all'half, s'intende....
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser