Gran Paradiso
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- roncolongo
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Gran Paradiso
Ciao a tutti, latito un pò ultimamente ma ho svariati impegni lavorativi e non che mi incasinano non poco.... mi cospargo comunque il capo di cenere..
Sabato e domenica son comunque riuscito a fare un giretto in quel della Val d'Aosta e con due simpatici amici ci siam fatti la normale al Grampa dal Vittorio Emanuele.
Che dire, i rifugisti moto gentili e disponibili, noi non avevamo trovato posto inizialmente e così siam partiti da Pont armati di tutto punto per dormire in tenda (mamma mia che fatica, saran stati 20 kg di zaino!!!) ma poi è uscito buchetto al rifugio vecchio e ci siamo accomodati lì.
Per quanto riguarda la salita vera e propria siam partiti di buon ora, sveglia ore 3 partenza ore 4, e avviati di buon passo abbiamo seguito le cordate partite prima di noi.
La traccia è evidentissima e non si può sbagliare nemmeno prima della "neve" visti tutti gli ometti che ci sono, inoltre ora la neve inizia poco dopo la morena a circa 30 - 35 minuti dal rifugio, quota 3000 circa, ed è portante al mattino.
Tutti i crepi sono chiusi e l'autostrada per salire è ottima
Viso il mio insignificante allenamento dalla schiena dell'asino in su pensavo di morire ma a parte quello è stata bella gita.
Peccato che le roccette sommitali siano un casino pazzesco di gente. La cosa pericolosa non è il passetto di vetta, quello esposto sulla nord, ci son 2 spit, si fa passare corda e via, è il rischio zainata!!!!
C'è senso unico alternato in cima e alle 8.45 ci saran state 50 persone sulla vetta e altrettante e forse più in arrivo!!!
Poi c'è chi si leva i ramponi per il passaggio di roccia ci mangia chi fa sa dio cosa... Per evitare casini nel marasma io i ramponi li ho tenuti ai piedi tanto si riesce tranqui lo stesso, il rischio è quello di recuperarli allo chabod....
Nel complesso però bella gita grazie ai miei compagni di cordata e al tempo che ci ha concesso tregua fino alla macchina.
Come paesaggi però preferisco il rosa, paragonando anche la facilità di accesso ai 4000 mt.
Il Bianco è fantastico però già più "rognoso" da girare o più di soddisfazione, dipende dai punti di vista
ciao ciao!
Sabato e domenica son comunque riuscito a fare un giretto in quel della Val d'Aosta e con due simpatici amici ci siam fatti la normale al Grampa dal Vittorio Emanuele.
Che dire, i rifugisti moto gentili e disponibili, noi non avevamo trovato posto inizialmente e così siam partiti da Pont armati di tutto punto per dormire in tenda (mamma mia che fatica, saran stati 20 kg di zaino!!!) ma poi è uscito buchetto al rifugio vecchio e ci siamo accomodati lì.
Per quanto riguarda la salita vera e propria siam partiti di buon ora, sveglia ore 3 partenza ore 4, e avviati di buon passo abbiamo seguito le cordate partite prima di noi.
La traccia è evidentissima e non si può sbagliare nemmeno prima della "neve" visti tutti gli ometti che ci sono, inoltre ora la neve inizia poco dopo la morena a circa 30 - 35 minuti dal rifugio, quota 3000 circa, ed è portante al mattino.
Tutti i crepi sono chiusi e l'autostrada per salire è ottima
Viso il mio insignificante allenamento dalla schiena dell'asino in su pensavo di morire ma a parte quello è stata bella gita.
Peccato che le roccette sommitali siano un casino pazzesco di gente. La cosa pericolosa non è il passetto di vetta, quello esposto sulla nord, ci son 2 spit, si fa passare corda e via, è il rischio zainata!!!!
C'è senso unico alternato in cima e alle 8.45 ci saran state 50 persone sulla vetta e altrettante e forse più in arrivo!!!
Poi c'è chi si leva i ramponi per il passaggio di roccia ci mangia chi fa sa dio cosa... Per evitare casini nel marasma io i ramponi li ho tenuti ai piedi tanto si riesce tranqui lo stesso, il rischio è quello di recuperarli allo chabod....
Nel complesso però bella gita grazie ai miei compagni di cordata e al tempo che ci ha concesso tregua fino alla macchina.
Come paesaggi però preferisco il rosa, paragonando anche la facilità di accesso ai 4000 mt.
Il Bianco è fantastico però già più "rognoso" da girare o più di soddisfazione, dipende dai punti di vista
ciao ciao!
la montagna è rispetto, libertà, gioia.
Temo che ormai per ghiacciai bisogna andarci ai primi di luglio. La neve poco dopo la morena l'avevo beccata anch'io ad agosto ma era il 1982!geomarco wrote:belin ma si può già fare?.. wow.. io pensavo di fare una settimana in val d'aosta con gran paradiso e castoe, in quel di ferragosto.. sarà tardi?
Ora mi hanno detto che d'agosto il ghiacciao comincia poco prima della "schiena d'asino".
Ovviamente ogni anno è diverso dall'altro, ma il fatto che i primi di Luglio ci siano le condizioni del 19 Agosto 1982, la dice lunga
Paola
"La democrazia sono due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a pranzo. La libertà è un agnello ben armato che contesta il voto." Benjamin Franklin
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Re: Gran Paradiso
Quando ci sono stata io, sulla cima a fianco a me c'era un tizio che "brucava" direttamente dalla scatoletta una Simmental !roncolongo wrote: Poi c'è chi si leva i ramponi per il passaggio di roccia ci mangia chi fa sa dio cosa...
Io che soffro la quota avevo una nausea tremenda e il mio solo pensiero era se vomitare sul ghiacciaio della Tribolazione o direttamente sugli scarponi di questa "fogna ambulante", fortunatamente non feci "i gattini" ma il ricordo dell'episodio è ancora impresso nella mia mente
Paola
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- roncolongo
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Già ad agosto ormai bisogna far ghiacciai dai 4000 in su o quasi.
Anno scorso alla fine di luglio ero in svizzera alla capanna coaz per un tentativo al Roseg e il ghiacciaio su quel versante era un tale dedalo di crepacci, tutti completamente aperti, incredibile. Zero traccia di neve e tutto ghiaccio vivo. Una cosa assurda!
Meno male che io non soffro quota, o giusto molto poco!!
Anno scorso alla fine di luglio ero in svizzera alla capanna coaz per un tentativo al Roseg e il ghiacciaio su quel versante era un tale dedalo di crepacci, tutti completamente aperti, incredibile. Zero traccia di neve e tutto ghiaccio vivo. Una cosa assurda!
Meno male che io non soffro quota, o giusto molto poco!!
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- roncolongo
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Quest'anno a dispetto del "terrorismo ambientale" che hanno fatto i media prima dell'estate, le condizioni sono più che ottime in quota tipo primi anni '80!roncolongo wrote:bravo buona gita !!!
dovrebbe essere in mega condizione con la neve di ieri!!!
chissà che spettacolo!
buon divertimento!
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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- Pazzaura
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RobyValgrana wrote:qualcuno di voi ha salito la normale del Gran Paradiso? mi sapete descrivere come è?
Avevamo mezza idea la prossima estate di sfruttare l'iniziativa di sezione cai locale per andarci, ma vorrei sapere opinioni di chi c'è stato. grazie
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
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Sorry sorry, mi era sfuggito questo argomento!!!!
Troppa gente? Noi volevamo farlo da indipendenti, ma poi alla fine se andiamo lo faremo con il cai, con gente che lo ha già fatto e che è più esperta. anke se di mio amo poco queste cose organizzate
Troppa gente? Noi volevamo farlo da indipendenti, ma poi alla fine se andiamo lo faremo con il cai, con gente che lo ha già fatto e che è più esperta. anke se di mio amo poco queste cose organizzate
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
Con Enrico siam saliti il 29/30 Agosto 2008.
Stranamente abbiamo incontrato poca gente.
Problematiche avute:
- non essendoci mai stati al pomeriggio abbiamo preso visione del percorso da fare il giorno dopo con le frontali. Ciò nonostante un po' di ravanamento c'è stato. Il bello era che ad un certo punto mi son girato e avrò avuto una trentina di persone che mi seguivano
- nel primo tratto siam saliti su ghiaccio vivo con alcuni ruscelletti che scorrevano sotto. Per il rirtorno, infatti, c'era stato suggerito un percorso alternativo che poteva evitare questo punto. Quest'anno, però, credo troverai una situazione diversa.
- avevamo sofferto un caldo incredibile ed il ritorno alla macchina si è rivelato alquanto lungo.
A parte questi piccoli inconventi, ci è piaciuto incredibilmente e la poca affluenza ci ha permesso di apprezzare anor più l'ambiente.
Stranamente abbiamo incontrato poca gente.
Problematiche avute:
- non essendoci mai stati al pomeriggio abbiamo preso visione del percorso da fare il giorno dopo con le frontali. Ciò nonostante un po' di ravanamento c'è stato. Il bello era che ad un certo punto mi son girato e avrò avuto una trentina di persone che mi seguivano
- nel primo tratto siam saliti su ghiaccio vivo con alcuni ruscelletti che scorrevano sotto. Per il rirtorno, infatti, c'era stato suggerito un percorso alternativo che poteva evitare questo punto. Quest'anno, però, credo troverai una situazione diversa.
- avevamo sofferto un caldo incredibile ed il ritorno alla macchina si è rivelato alquanto lungo.
A parte questi piccoli inconventi, ci è piaciuto incredibilmente e la poca affluenza ci ha permesso di apprezzare anor più l'ambiente.
Le normali al Granpa sono due: una dal Vittorio Emanuele ed una dallo Chabod.RobyValgrana wrote:Sorry sorry, mi era sfuggito questo argomento!!!!
Troppa gente? Noi volevamo farlo da indipendenti, ma poi alla fine se andiamo lo faremo con il cai, con gente che lo ha già fatto e che è più esperta. anke se di mio amo poco queste cose organizzate
Le difficoltà alpinistiche sono leggermente diverse, a favore della normale dal Vittorio (nel senso che è più facile). Il dislivello è pressocchè analogo, essendo quasi uguale l'altezza da cui si parte (a occhio, mi pare attorno ai 2650 metri dei due rifugi).
Salita dal Vittorio Emanuele
Il ritiro dei ghiacciai e qualche frana/slavina/valanga di dimensioni omeriche dovrebbero aver modificato parecchio la traccia, che comunque si segue senza problemi fino al ghiacciaio. L'autostrada ( ) prosegue al meglio fino alla c.d. Schiena d'asino, da cui si ha una visione eccezionale su Ciarforon e Monciair, nonchè sul versante Cogne (est del Granpa). Una piccola deviazione conduce sulla vetta della Becca di Moncorvè, da qui insignificante e mansueto dente roccioso, che invece, visto dalla morena di fianco al rifugio, assume proporzioni e dimensioni ben diverse. Oggioni, compagno di Bonatti morto durante il tentativo al Pilone Centrale del Freney, ha tracciato una bella via di roccia e di stampo esclusivamente alpinistico (arrampicatori puri astenersi...).
Dalla Schiena d'Asino si prosegue per pendio abbastanza esposto fino alla vetta "finta", cioè quella dove c'è la statua della madonna recentemente restaurata. Da lì, per arrivare veramente alla quota 4061, c'è una cresta rocciosa attrezzata all'eccesso, che conduce alla vera vetta, da cui si vedono le uscite delle vie del versante nord. In 4 ore, senza correre ma di buon passo, si sale dal rifugio alla vetta.
Salita dallo Chabod
Si risale il pendio morenico costellato di ometti e si attacca il ghiacciaio. Vista eccezionale sulla nord del Granpa, che incomberà per buona parte della salita. Occorre destreggiarsi fra i crepacci e risalire il pendio fino ad incontrare la normale dal Vittorio. Da lì in vetta come prima.
IMHO più bella la normale dallo Chabod. Si vede sempre la nord, dal parcheggio sulla statale fino al pendio che conduce all'incrocio delle normali. Si può sognare, sperare, immaginare o ricordarne la salita (le salite, almeno nel mio caso ), con una vista spettacolare sulla montagna. Dal Vittorio il panorama è meno maestoso ed il Granpa lo si vede solo da molto in alto.
In più, dallo Chabod la salita è tenicamente più valida e paesaggisticamente più interessante; la traccia serpeggia fra seraccate e pendii ghiacciati, sovrapponendosi per un po' all'accesso alla parete nord. Il pendio è un po' più...pendente della normale dal Vittorio. Last but not least (da ultimo ma non per ultima cosa), dallo Chabod c'è anche meno gente, con ovvi ed evidenti aspetti positivi. Lo Chabod è privato, mi pare gestito dalle guide della Valsavaranche, a differenza del Vittorio. Niente sconti CAI allo Chabod, ma credo che ne valga il prezzo.
Per ora basta, sennò mi licenziano...
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- Utente Attivo
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azz che enciclopedia.. potresti fare la guida turistica parlante..
scherzi a parte cmq grazie.
sarò contro corrente, ma gli sconti per affiliati nei rifugi li trovo poco giusti.
scherzi a parte cmq grazie.
sarò contro corrente, ma gli sconti per affiliati nei rifugi li trovo poco giusti.
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
Domenica e Lunedì con il Cai di Chiavari siamo andati sul Gran Paradiso!!! Il mio primo 4000!!!!
Siccome le cordate erano 5 e le persone al primo 4000 erano tante gli organizzatori della gita hanno deciso di prendere una guida per avere una sicurezza in più... Fortuna che era molto paziente perchè l'ho tartassata di domande tecniche a fino alla sfinimento , altro che topic "Help: daisy chain come longe"
Comunque abbiamo effettuato la salita dal rifugio Chabod e poi siamo scesi fino al Vittorio Emanuele... Come diceva mazzysan anche secondo me merita molto di più la salita dal rifugio Chabod, l'ambiente è molto più selvaggio anche se il ghicciaio è molto più crepacciato...
Il posto è spettacolare, la salita non richiede nessuna capacità particolare, alla fine è una lunga passeggiata...
Purtroppo non siamo riusciti ad arrivare dalla madonna, pur essendo lunedì c'era veramente troppa coda e questo ha un po' spento quell'aura di magia che si era creata durante la salita... Dallo Chabod praticamente eravamo solo noi del cai di chiavari più una cordata-famigliola francese, con capocordata la figlia, di circa 20 anni per altro molto carina...
Arrivati alla schiena dell'asino c'era il "filone di gente" che saliva mancava solo il distributore di biglietti e il cartellone luminoso sulla cima, della serie: "serviamo il numero..."
La discesa fino al Vittorio Emanuele non finiva più... Stupendo inoltre il bagno nel lago di fronte al rifugio con applauso dda parte dei turisti (che saranno stato un centinaio ) per la "prestazione" (penso che la metà mi abbiano preso per matto... )
La nord del GranParadiso da prima del rifugio Chabod:
I colori dell'alba:
In cordata:
Dal panettiere (:lol:) :
Siccome le cordate erano 5 e le persone al primo 4000 erano tante gli organizzatori della gita hanno deciso di prendere una guida per avere una sicurezza in più... Fortuna che era molto paziente perchè l'ho tartassata di domande tecniche a fino alla sfinimento , altro che topic "Help: daisy chain come longe"
Comunque abbiamo effettuato la salita dal rifugio Chabod e poi siamo scesi fino al Vittorio Emanuele... Come diceva mazzysan anche secondo me merita molto di più la salita dal rifugio Chabod, l'ambiente è molto più selvaggio anche se il ghicciaio è molto più crepacciato...
Il posto è spettacolare, la salita non richiede nessuna capacità particolare, alla fine è una lunga passeggiata...
Purtroppo non siamo riusciti ad arrivare dalla madonna, pur essendo lunedì c'era veramente troppa coda e questo ha un po' spento quell'aura di magia che si era creata durante la salita... Dallo Chabod praticamente eravamo solo noi del cai di chiavari più una cordata-famigliola francese, con capocordata la figlia, di circa 20 anni per altro molto carina...
Arrivati alla schiena dell'asino c'era il "filone di gente" che saliva mancava solo il distributore di biglietti e il cartellone luminoso sulla cima, della serie: "serviamo il numero..."
La discesa fino al Vittorio Emanuele non finiva più... Stupendo inoltre il bagno nel lago di fronte al rifugio con applauso dda parte dei turisti (che saranno stato un centinaio ) per la "prestazione" (penso che la metà mi abbiano preso per matto... )
La nord del GranParadiso da prima del rifugio Chabod:
I colori dell'alba:
In cordata:
Dal panettiere (:lol:) :
Last edited by Ektor on Tue Jul 14, 2009 11:22, edited 1 time in total.
"The other climbers are really talented so they don't need to train as hard as I do. But I have to work fucking hard. My talent is being a masochist" cit.Patxi Usobiaga
Bravi
il rifugio si chiama Chabod
l'affollamento l'avevo trovato anch'io quando ero andato con gli sci...del resto si tratta di una bellissima montagna e abbordabile...
il rifugio si chiama Chabod
l'affollamento l'avevo trovato anch'io quando ero andato con gli sci...del resto si tratta di una bellissima montagna e abbordabile...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Anche se con tempi da panettiere, il Granpa è sempre un bel monte. In più, se è il primo 4000, non puoi che essere soddisfatto .Ektor wrote:Domenica e Lunedì con il Cai di Chiavari siamo andati sul Gran Paradiso!!! Il mio primo 4000!!!!
Siccome le cordate erano 5 e le persone al primo 4000 erano tante gli organizzatori della gita hanno deciso di prendere una guida per avere una sicurezza in più... Fortuna che era molto paziente perchè l'ho tartassata di domande tecniche a fino alla sfinimento , altro che topic "Help: daisy chain come longe"
Comunque abbiamo effettuato la salita dal rifugio Chabot e poi siamo scesi fino al Vittorio Emanuele... Come diceva mazzysan anche secondo me merita molto di più la salita dal rifugio Chabot, l'ambiente è molto più selvaggio anche se il ghicciaio è molto più crepacciato...
Il posto è spettacolare, la salita non richiede nessuna capacità particolare, alla fine è una lunga passeggiata...
Purtroppo non siamo riusciti ad arrivare dalla madonna, pur essendo lunedì c'era veramente troppa coda e questo ha un po' spento quell'aura di magia che si era creata durante la salita... Dallo chabot praticamente eravamo solo noi del cai di chiavari più una cordata-famigliola francese, con capocordata la figlia, di circa 20 anni per altro molto carina...
Arrivati alla schiena dell'asino c'era il "filone di gente" che saliva mancava solo il distributore di biglietti e il cartellone luminoso sulla cima, della serie: "serviamo il numero..."
La discesa fino al Vittorio Emanuele non finiva più... Stupendo inoltre il bagno nel lago di fronte al rifugio con applauso dda parte dei turisti (che saranno stato un centinaio ) per la "prestazione" (penso che la metà mi abbiano preso per matto... )
Chabod, NON Chabot. Chabod è stato un grande alpinista, tra l'altro compilatore della guida CAI Touring sul Granpa. Ri-
ops, corretto subito... grazie!alec wrote:Bravi
il rifugio si chiama Chabod
l'affollamento l'avevo trovato anch'io quando ero andato con gli sci...del resto si tratta di una bellissima montagna e abbordabile...
la montagna è molto bella e anche molto facile, penso però che se fosse alta 3950mt ci sarebbe 1/10 delle persone... Quando c'è tutta quella gente quell'aria magica che c'è in montagna sparisce, mi sembrava di essere in centro di una grande città, tutti che pensano agli affari propri, nessuno che saluta, neanche un sorriso... tutti in silenzio vestiti uguali, con la testa bassa e la macchina fotografica pronta per scattare le foto di fianco alla madonnina... mi ha messo un po' di tristezza...
"The other climbers are really talented so they don't need to train as hard as I do. But I have to work fucking hard. My talent is being a masochist" cit.Patxi Usobiaga
si l'affollamento in montagna mette tristezza anche a me, per questo mi piace salire anche vette demodè come dicevo l'altra volta a Davec.Ektor wrote:ops, corretto subito... grazie!alec wrote:Bravi
il rifugio si chiama Chabod
l'affollamento l'avevo trovato anch'io quando ero andato con gli sci...del resto si tratta di una bellissima montagna e abbordabile...
la montagna è molto bella e anche molto facile, penso però che se fosse alta 3950mt ci sarebbe 1/10 delle persone... Quando c'è tutta quella gente quell'aria magica che c'è in montagna sparisce, mi sembrava di essere in centro di una grande città, tutti che pensano agli affari propri, nessuno che saluta, neanche un sorriso... tutti in silenzio vestiti uguali, con la testa bassa e la macchina fotografica pronta per scattare le foto di fianco alla madonnina... mi ha messo un po' di tristezza...
però è positivo che il Granpa non sia deturpato da impianti e il dislivello, comunque considerevole, per arrivare in vetta vada affrontato con le proprie forze...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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alec wrote:si l'affollamento in montagna mette tristezza anche a me, per questo mi piace salire anche vette demodè come dicevo l'altra volta a Davec.Ektor wrote:ops, corretto subito... grazie!alec wrote:Bravi
il rifugio si chiama Chabod
l'affollamento l'avevo trovato anch'io quando ero andato con gli sci...del resto si tratta di una bellissima montagna e abbordabile...
la montagna è molto bella e anche molto facile, penso però che se fosse alta 3950mt ci sarebbe 1/10 delle persone... Quando c'è tutta quella gente quell'aria magica che c'è in montagna sparisce, mi sembrava di essere in centro di una grande città, tutti che pensano agli affari propri, nessuno che saluta, neanche un sorriso... tutti in silenzio vestiti uguali, con la testa bassa e la macchina fotografica pronta per scattare le foto di fianco alla madonnina... mi ha messo un po' di tristezza...
però è positivo che il Granpa non sia deturpato da impianti e il dislivello, comunque considerevole, per arrivare in vetta vada affrontato con le proprie forze...
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Mazzy mi perdonerà se mi permetto di correggerlo... il rifugio non è dedicato a Renato Chabod, fortissimo alpinista, apritore di grandi vie (ad es. la nord dell'Aiguille Blanche di Péuterey) negli anni '30 e compagno di cordata di vari altri fortissimi (fra cui il mitico Amilcare Crétier, ingiustamente dimenticato), oltre che autore di libri e guide.Chabod, NON Chabot. Chabod è stato un grande alpinista, tra l'altro compilatore della guida CAI Touring sul Granpa.
Il rifugio è dedicato alla memoria di Federico Chabod, insigne storico, membro della Resistenza, primo presidente della regione Valle d'Aosta e alpinista anche lui in gioventù (anche con qualche prima assoluta al suo attivo, per esempio credo la Tour de Notre Dame alla Punta Bioula).
Mi pare che entrambi fossero originari della Valsavarenche, dove, a quanto mi sembra, la maggioranza degli abitanti fa Chabod di cognome!
non lo sapevo, graziedavec77 wrote:Mazzy mi perdonerà se mi permetto di correggerlo... il rifugio non è dedicato a Renato Chabod, fortissimo alpinista, apritore di grandi vie (ad es. la nord dell'Aiguille Blanche di Péuterey) negli anni '30 e compagno di cordata di vari altri fortissimi (fra cui il mitico Amilcare Crétier, ingiustamente dimenticato), oltre che autore di libri e guide.Chabod, NON Chabot. Chabod è stato un grande alpinista, tra l'altro compilatore della guida CAI Touring sul Granpa.
Il rifugio è dedicato alla memoria di Federico Chabod, insigne storico, membro della Resistenza, primo presidente della regione Valle d'Aosta e alpinista anche lui in gioventù (anche con qualche prima assoluta al suo attivo, per esempio credo la Tour de Notre Dame alla Punta Bioula).
Mi pare che entrambi fossero originari della Valsavarenche, dove, a quanto mi sembra, la maggioranza degli abitanti fa Chabod di cognome!
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
anche a me piace la montagna solitaria, con i miei compagni di cordata!alec wrote:si l'affollamento in montagna mette tristezza anche a me, per questo mi piace salire anche vette demodè come dicevo l'altra volta a Davec.Ektor wrote:ops, corretto subito... grazie!alec wrote:Bravi
il rifugio si chiama Chabod
l'affollamento l'avevo trovato anch'io quando ero andato con gli sci...del resto si tratta di una bellissima montagna e abbordabile...
la montagna è molto bella e anche molto facile, penso però che se fosse alta 3950mt ci sarebbe 1/10 delle persone... Quando c'è tutta quella gente quell'aria magica che c'è in montagna sparisce, mi sembrava di essere in centro di una grande città, tutti che pensano agli affari propri, nessuno che saluta, neanche un sorriso... tutti in silenzio vestiti uguali, con la testa bassa e la macchina fotografica pronta per scattare le foto di fianco alla madonnina... mi ha messo un po' di tristezza...
però è positivo che il Granpa non sia deturpato da impianti e il dislivello, comunque considerevole, per arrivare in vetta vada affrontato con le proprie forze...
infatti mi sono proprio goduto il secondo giorno del nostro trekking sulle pale di s. martino: non abbiamo visto anima viva per 8 ore!!! (e te credo, con quella nebbia!!!!)
dai ektor, pronto per il SECONDO 4000?
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
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Congratulazioni per l'ascensione!
Così la vetta però non è omologata...
Andare dalla Madonnina è sempre impossibile, l'unica è traversare a sinistra e salire sulla vera cima proprio sopra la parete Nord, infatti la Madonnina rimane leggermente più bassa, questione di soli pochi metri.
Ektor wrote:Purtroppo non siamo riusciti ad arrivare dalla madonna
Così la vetta però non è omologata...
Andare dalla Madonnina è sempre impossibile, l'unica è traversare a sinistra e salire sulla vera cima proprio sopra la parete Nord, infatti la Madonnina rimane leggermente più bassa, questione di soli pochi metri.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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..
....ma bravo!!!! Grende Ektor!!!
Il granpa è la vera montagna degli italiani, l'unico 4000 interamente in territorio italiano. E' uno spettacolo... Concordo in pieno con quanto detto da Alec. Quando l'avevo fatto avevo mandato le foto a Tyler e lui mi aveva risposto "ma perchè andare sull'Everest quando ci sono montagne così"... è uno spettacolo! Una di quelle vette che ti prendono il cuore con dolcezza e potenza.
Il granpa è la vera montagna degli italiani, l'unico 4000 interamente in territorio italiano. E' uno spettacolo... Concordo in pieno con quanto detto da Alec. Quando l'avevo fatto avevo mandato le foto a Tyler e lui mi aveva risposto "ma perchè andare sull'Everest quando ci sono montagne così"... è uno spettacolo! Una di quelle vette che ti prendono il cuore con dolcezza e potenza.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Ottimo! Per fortuna, c'è sempre da impararedavec77 wrote:Mazzy mi perdonerà se mi permetto di correggerlo... il rifugio non è dedicato a Renato Chabod, fortissimo alpinista, apritore di grandi vie (ad es. la nord dell'Aiguille Blanche di Péuterey) negli anni '30 e compagno di cordata di vari altri fortissimi (fra cui il mitico Amilcare Crétier, ingiustamente dimenticato), oltre che autore di libri e guide.Chabod, NON Chabot. Chabod è stato un grande alpinista, tra l'altro compilatore della guida CAI Touring sul Granpa.
Il rifugio è dedicato alla memoria di Federico Chabod, insigne storico, membro della Resistenza, primo presidente della regione Valle d'Aosta e alpinista anche lui in gioventù (anche con qualche prima assoluta al suo attivo, per esempio credo la Tour de Notre Dame alla Punta Bioula).
Mi pare che entrambi fossero originari della Valsavarenche, dove, a quanto mi sembra, la maggioranza degli abitanti fa Chabod di cognome!
grazie Davec, sei perdonato
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- davec77
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Caspita che condizioni!!!
ma..... che anno era?
Questa nord è nei miei obiettivi da lungo tempo; per quest'anno ormai è andata (per ragioni non dipendenti da me ) ma prima o poi riuscirò....
A proposito, è una delle tante pareti salite per la prima volta da Amilcare Crétier (che però non fece tutto lo scivolo ma si spostò sulla crestina rocciosa a sinistra).
ma..... che anno era?
Questa nord è nei miei obiettivi da lungo tempo; per quest'anno ormai è andata (per ragioni non dipendenti da me ) ma prima o poi riuscirò....
A proposito, è una delle tante pareti salite per la prima volta da Amilcare Crétier (che però non fece tutto lo scivolo ma si spostò sulla crestina rocciosa a sinistra).
Cerco di riprendermi, dopo la "lezione" su Chabod .davec77 wrote:Caspita che condizioni!!!
ma..... che anno era?
Questa nord è nei miei obiettivi da lungo tempo; per quest'anno ormai è andata (per ragioni non dipendenti da me ) ma prima o poi riuscirò....
A proposito, è una delle tante pareti salite per la prima volta da Amilcare Crétier (che però non fece tutto lo scivolo ma si spostò sulla crestina rocciosa a sinistra).
Spesso si dice di aver fatto la Cretier, anche se in realtà tanti si limitano a costeggiare la crestina rocciosa, di fatto saltando la parte più interessante della salita.
Allora è meglio la Bertolone variante Diemberger, che segue una linea più diretta e più a destra, in piena parete.
Entrambe sono di grande soddisfazione
Pure io ero convinto fosse dedicato a Renato Chabod...davec77 wrote:Mazzy mi perdonerà se mi permetto di correggerlo... il rifugio non è dedicato a Renato Chabod, fortissimo alpinista, apritore di grandi vie (ad es. la nord dell'Aiguille Blanche di Péuterey) negli anni '30 e compagno di cordata di vari altri fortissimi (fra cui il mitico Amilcare Crétier, ingiustamente dimenticato), oltre che autore di libri e guide.Chabod, NON Chabot. Chabod è stato un grande alpinista, tra l'altro compilatore della guida CAI Touring sul Granpa.
Il rifugio è dedicato alla memoria di Federico Chabod, insigne storico, membro della Resistenza, primo presidente della regione Valle d'Aosta e alpinista anche lui in gioventù (anche con qualche prima assoluta al suo attivo, per esempio credo la Tour de Notre Dame alla Punta Bioula).
Mi pare che entrambi fossero originari della Valsavarenche, dove, a quanto mi sembra, la maggioranza degli abitanti fa Chabod di cognome!
Grazie per l'info!
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Ho sempre letto che la "prima" sulla Nord era di Chabod che segui una linea che deviava a sinistra per evitare la parte più ripida. boh...mazzysan wrote:Cerco di riprendermi, dopo la "lezione" su Chabod .davec77 wrote:Caspita che condizioni!!!
ma..... che anno era?
Questa nord è nei miei obiettivi da lungo tempo; per quest'anno ormai è andata (per ragioni non dipendenti da me ) ma prima o poi riuscirò....
A proposito, è una delle tante pareti salite per la prima volta da Amilcare Crétier (che però non fece tutto lo scivolo ma si spostò sulla crestina rocciosa a sinistra).
Spesso si dice di aver fatto la Cretier, anche se in realtà tanti si limitano a costeggiare la crestina rocciosa, di fatto saltando la parte più interessante della salita.
Allora è meglio la Bertolone variante Diemberger, che segue una linea più diretta e più a destra, in piena parete.
Entrambe sono di grande soddisfazione
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Infatti: prima salita della parete di A. Crétier, R. Chabod e L. Bon il giorno 11 luglio 1930. Immagino, con la piccozza dell'epoca e i ramponi a 10 punte...Sub-Comandante wrote:Ho sempre letto che la "prima" sulla Nord era di Chabod che segui una linea che deviava a sinistra per evitare la parte più ripida. boh...
Se non vado errato i salitori avevano tutti vent'anni o poco più.
ma pochi giorni prima...Bonacossa e Bramani per la stessa via raggiunsero lo spuntone roccioso quotato 3975 della cresa NNEdavec77 wrote:Infatti: prima salita della parete di A. Crétier, R. Chabod e L. Bon il giorno 11 luglio 1930. Immagino, con la piccozza dell'epoca e i ramponi a 10 punte...Sub-Comandante wrote:Ho sempre letto che la "prima" sulla Nord era di Chabod che segui una linea che deviava a sinistra per evitare la parte più ripida. boh...
Se non vado errato i salitori avevano tutti vent'anni o poco più.