I profughi del Monte Bianco...
Moderator: Moderatori
I profughi del Monte Bianco...
Ciao a tutti
Premetto che non è assolutamente mia intenzione offendere nessuno, con titolo che in effetti potrebbe attirare qualche critica per la sua connotazione sociale.
Volevo raccontarvela pochi giorni dopo che era accaduta questa storia, ma fra un esame e l'altro alla fine ho sempre rimandato. Ora sono in vacanza, trepidante in attesa della prossima, imminente settimana sulle Alpi e quindi butto giù tutto quello che mi è passato per la testa alla fine del mese scorso...
Questa è una storia. la storia di due pistola che alla fine dello scorso giugno hanno deciso di piantare capra e cavoli per una settimana (uno il lavoro, famiglia e bimbi, l'altro l'università nel bel mezzo del febbrile periodo di esami) e salire nell'Olimpo dell'Alpinismo, quello con la A maiuscola.
Una settimana (o otto, nove giorni, vediamo poi....) sul Monte Bianco, in autosufficienza, tenda, picche e ramponi....
a fare cosa... beh, le possibilità si sprecano... partiamo con qualcosa di facile, chennesò la nord della tour ronde, la normale al dente e poi potremmo fare la cresta della Rochefort, la normale al Bianco, se ci piglia anche la Brenva (si, proprio quella....), tanto chi ci ferma a noi...
Dico subito che siamo discesi a valle dopo aver passato solo due notti sul ghiacciaio, distrutti e con le pive nel sacco....
Ma veniamo a noi...
La partenza è a Courmayer, dove nel più puro degli stili (da autosufficienza).... prendiamo la funivia ovviamente... sembriamo due sherpa sottopagati da quanta roba abbiamo sulle spalle, credo che il tutto fra tenda, attrezzatura, corde, viveri si aggiri sui 30 a testa... meglio l'ignoranza va...
il morale cmq è altissimo... all'andata ci mettiamo a parlare con il manovratore, pavoneggiandoci dei nostri obiettivi, vendendo la pelle del lupo prima di averlo ucciso...
il mio pio e casto socio già nella funivia inizia a tirare sagrati a destra e a manca per labnorme mole dello zaino... e si va di lassu... ancora dobbiamo toccar neve...
scendiamo e ci avviamo verso il Col Flambeaux... lo spettacolo, già magnifico di per se, è reso ancora più straordinario da una recente perturbazione sahariana che, depositando una leggera sabbiolina, fa infiammare letteralmente il ghiacciaio al tramonto...
Il nostro campo base
Camera con vista
Attacchiamo subito bottone con i vicini di tenda, un solitario che si prepara al rientro a casa dopo non so cosa (non mi ricordo che aveva fatto) e due ragazzi che si coricano presto prima della sveglia di mezzanotte per la Brenva.
e qui... primo inghippo vero... ahi ahi, c'è una sola bomboletta di gas, l'altra ce la siamo scordata (e già eravamo in dubbio se portarne tre, adessio siamo a una...)
udito lo sproloquio di blasfemie non riportabili i nostri vicini si impietosiscono... da una tenda arriva la promessa di una bomboletta per il giorno successivo, un po d'acqua già sciolta, dall'altra l'offerta di usare per quella sera un fornello primus per risparmiare gas... noi ovviamente accettiamo tutto...
La mattina mettiamo la sveglia per le quattro (programma Tour Ronde)... inspiegabilmente, nonostante non abbiamo chiuso occhio... alle sei ci accorgiamo che albeggia e noi siamo ancora nei sacchi
Ci avviamo assonnati dopo una colazione, preparata dal sottoscritto, che definirei orripilante (anche per gli standard di chi va per ghiacci)
Lo spettacolo del primo sole sulla est del Tacul, non si racconta...
Arriviamo sotto la parete (azz... pensavo fosse + lungo l'avvicinamento...), superiamo la crepaccia e io parto di gran lena fino alla strettoia che caratterizza la metà della parete...
intorno non si vede nessuno... bah, che strano, una giornata cosi, di sabato poi, e nessuno sulla Ronde... bah! Massimo mi urla che si ricorda di una sosta sulla destra, e di cercare bene... io perdo un quarto d'ora... niente... alla fine imbraco un masso e lo recupero...
Arriva in sosta e iniziano i dubbi... bah... me la ricordavo più lunga... ma, mi ricordavo una sosta... ma... mi sembra ci sia un gran marcio...
Segue un tiro da cardiopalma, di misto, anche piuttosto ripido... macigni come bauli ovunque sospesi, 40 metri, nessuna protezione, sosta su picche... rendo l'idea? Appena arrivo in sosta il socio, mortificato... , si scusa per avermi portato in questo inferno, mentre dalla sosta alla nostra destra si staglia in tutto il suo splendore... la Nord della Tour Ronde
Ma allora dove siamo ... bah, intanto usciamo, e cerchiamo di scendere, poi se ne discute...
Salgo e quasi subito individuo un buon pendio per scendere alla nostra verso la Comb Maudit. Ma ormai che ci siamo andiamo in vetta no... è pur sempre la parete nord di un 3600 sul bianco... o no?!?!?!?
Nonostante i disguidi il mio morale è alle stelle... esco in vetta mentre da una parte i Dru e la Verte ridacchiano divertiti, dall'altra si staglia la Brenva in tutta la sua Gloria. Il fondovalle sonnolento e afoso, immerso in un latte di foschia ignora tutto questo
Il morale del mio socio a dirla tutta non è proprio come il mio...
Scendiamo, per fortuna senza inghippi e ce ne torniamo al CB, dove ci rilassiamo, spilucchiamo qualcosa e decidiamo il da farsi...
Prima tappa, decidiamo per la cresta ovest della Punta Helbronner (si proprio quella del rifugio, quella con le scalette), per andarci a puppare, in pieno stile alpino e autosufficiente un boccalone di bionda...
Nuvoloni grigi si stagliano nel frattempo.... la classica lenticolare sulla vetta principale non preannuncia niente di buono... sentiamo dalle previsione che è in arrivo il brutto... che si fa, che non si fa... scendiamo... ma stiamo scherzando... con viveri per 8 giorni scendere??? MAI!!!!!
alla fine dopo una discussione accesa decidiamo di portare tutto (lasciando cmq un deposito di materiale seppellito al Colle) al Plan de Cosmique, per tentare il giorno successivo la normale al Bianco.
Inizia quindi nella neve pappa del pomeriggio una terribile traversata del ghiacciaio del gigante... con carichi sulle spalle abnormi, i pendii si allungano... il rifugio de cosmique, come direbbe buzzati... lo spostano!!!! è un massacro...
ciononostante i paesaggi, e le guglie sono impressionanti... Gran Capucin, Roi du Siam, Pyramide.... la domanda è sempre la stessa... ma come fanno a stare su?!?!?!?!?!?!
Avrete notato (e se non l'avete fatto... fatelo!!!) l'aggrumarsi di nuvole sul tacul... a metà salita i primi chicchi di grandine... in breve si scatena una bufera alla bonatti che ci sbatte ben bene e minaccia a tratti di portare persino via le tracce...
Ci accampiano alla bene e meglio appena sotto il triangle, fradici, zuppi e anche piuttosto preoccupati. ci infiliamo dentro i sacchi e inizia una lunga serata-nottata farcita di dubbi, scossoni per il vento infernale e anche un bel freddo... io mi chiudo nel sacco, metto le cuffiette e la musica al massimo per non sentire niente.
il morale è comunque alto
Al mattino usciamo verso le sei con tutta la circospezione del caso... l'ultima sferzata è terminata da una mezzoretta, sembra ci sia una schiarita...
uno spettacolo mozzafiato... c'è una piccola schiarita ma ovunque stracciatelle di nuvole grigio-piombo si sflicciano sui versanti. le jorasses appaiono ancora più imponenti ed impenetrabili.
Non dobbiamo nemmeno discutere. il peso degli zaini ci ha massacrati, e con questo vento gli ovetti non funzionano (al cui uso io mi sarei cmq opposto).
Giù di nuovo per il ghiacciaio quindi, prima che le tracce spariscano del tutto attraverso il labirinto di crepi e prima che il tempo peggiori di nuovo...
ovviamente non sto nemmeno a dire le sofferenze per tornare alla Helbronner... finiamo tutto quello che c'era rimasto di energie per recuperare il materiale sepolto e avviarci mesti mesti alla funivia... siamo troppo cotti...
Scendendo, tentiamo disperatamente di non farci riconoscere dal tipo di due giorni prima che puntualmente ci interroga sul perche di questo ritorno anticipato... ovviamente accampiano tutta una serie di scuse merendere da far ridere anche i polli...
il resto della vicenda è scontato, birra (birre....) e panini al barretto alla base della funivia e poi dritti a casa...
Ovviamente mi sono divertito un mondo... anche se ricorderò quella settimana come una delle più **** (alpinisticamente si intende...) della mia vita...
Premetto che non è assolutamente mia intenzione offendere nessuno, con titolo che in effetti potrebbe attirare qualche critica per la sua connotazione sociale.
Volevo raccontarvela pochi giorni dopo che era accaduta questa storia, ma fra un esame e l'altro alla fine ho sempre rimandato. Ora sono in vacanza, trepidante in attesa della prossima, imminente settimana sulle Alpi e quindi butto giù tutto quello che mi è passato per la testa alla fine del mese scorso...
Questa è una storia. la storia di due pistola che alla fine dello scorso giugno hanno deciso di piantare capra e cavoli per una settimana (uno il lavoro, famiglia e bimbi, l'altro l'università nel bel mezzo del febbrile periodo di esami) e salire nell'Olimpo dell'Alpinismo, quello con la A maiuscola.
Una settimana (o otto, nove giorni, vediamo poi....) sul Monte Bianco, in autosufficienza, tenda, picche e ramponi....
a fare cosa... beh, le possibilità si sprecano... partiamo con qualcosa di facile, chennesò la nord della tour ronde, la normale al dente e poi potremmo fare la cresta della Rochefort, la normale al Bianco, se ci piglia anche la Brenva (si, proprio quella....), tanto chi ci ferma a noi...
Dico subito che siamo discesi a valle dopo aver passato solo due notti sul ghiacciaio, distrutti e con le pive nel sacco....
Ma veniamo a noi...
La partenza è a Courmayer, dove nel più puro degli stili (da autosufficienza).... prendiamo la funivia ovviamente... sembriamo due sherpa sottopagati da quanta roba abbiamo sulle spalle, credo che il tutto fra tenda, attrezzatura, corde, viveri si aggiri sui 30 a testa... meglio l'ignoranza va...
il morale cmq è altissimo... all'andata ci mettiamo a parlare con il manovratore, pavoneggiandoci dei nostri obiettivi, vendendo la pelle del lupo prima di averlo ucciso...
il mio pio e casto socio già nella funivia inizia a tirare sagrati a destra e a manca per labnorme mole dello zaino... e si va di lassu... ancora dobbiamo toccar neve...
scendiamo e ci avviamo verso il Col Flambeaux... lo spettacolo, già magnifico di per se, è reso ancora più straordinario da una recente perturbazione sahariana che, depositando una leggera sabbiolina, fa infiammare letteralmente il ghiacciaio al tramonto...
Il nostro campo base
Camera con vista
Attacchiamo subito bottone con i vicini di tenda, un solitario che si prepara al rientro a casa dopo non so cosa (non mi ricordo che aveva fatto) e due ragazzi che si coricano presto prima della sveglia di mezzanotte per la Brenva.
e qui... primo inghippo vero... ahi ahi, c'è una sola bomboletta di gas, l'altra ce la siamo scordata (e già eravamo in dubbio se portarne tre, adessio siamo a una...)
udito lo sproloquio di blasfemie non riportabili i nostri vicini si impietosiscono... da una tenda arriva la promessa di una bomboletta per il giorno successivo, un po d'acqua già sciolta, dall'altra l'offerta di usare per quella sera un fornello primus per risparmiare gas... noi ovviamente accettiamo tutto...
La mattina mettiamo la sveglia per le quattro (programma Tour Ronde)... inspiegabilmente, nonostante non abbiamo chiuso occhio... alle sei ci accorgiamo che albeggia e noi siamo ancora nei sacchi
Ci avviamo assonnati dopo una colazione, preparata dal sottoscritto, che definirei orripilante (anche per gli standard di chi va per ghiacci)
Lo spettacolo del primo sole sulla est del Tacul, non si racconta...
Arriviamo sotto la parete (azz... pensavo fosse + lungo l'avvicinamento...), superiamo la crepaccia e io parto di gran lena fino alla strettoia che caratterizza la metà della parete...
intorno non si vede nessuno... bah, che strano, una giornata cosi, di sabato poi, e nessuno sulla Ronde... bah! Massimo mi urla che si ricorda di una sosta sulla destra, e di cercare bene... io perdo un quarto d'ora... niente... alla fine imbraco un masso e lo recupero...
Arriva in sosta e iniziano i dubbi... bah... me la ricordavo più lunga... ma, mi ricordavo una sosta... ma... mi sembra ci sia un gran marcio...
Segue un tiro da cardiopalma, di misto, anche piuttosto ripido... macigni come bauli ovunque sospesi, 40 metri, nessuna protezione, sosta su picche... rendo l'idea? Appena arrivo in sosta il socio, mortificato... , si scusa per avermi portato in questo inferno, mentre dalla sosta alla nostra destra si staglia in tutto il suo splendore... la Nord della Tour Ronde
Ma allora dove siamo ... bah, intanto usciamo, e cerchiamo di scendere, poi se ne discute...
Salgo e quasi subito individuo un buon pendio per scendere alla nostra verso la Comb Maudit. Ma ormai che ci siamo andiamo in vetta no... è pur sempre la parete nord di un 3600 sul bianco... o no?!?!?!?
Nonostante i disguidi il mio morale è alle stelle... esco in vetta mentre da una parte i Dru e la Verte ridacchiano divertiti, dall'altra si staglia la Brenva in tutta la sua Gloria. Il fondovalle sonnolento e afoso, immerso in un latte di foschia ignora tutto questo
Il morale del mio socio a dirla tutta non è proprio come il mio...
Scendiamo, per fortuna senza inghippi e ce ne torniamo al CB, dove ci rilassiamo, spilucchiamo qualcosa e decidiamo il da farsi...
Prima tappa, decidiamo per la cresta ovest della Punta Helbronner (si proprio quella del rifugio, quella con le scalette), per andarci a puppare, in pieno stile alpino e autosufficiente un boccalone di bionda...
Nuvoloni grigi si stagliano nel frattempo.... la classica lenticolare sulla vetta principale non preannuncia niente di buono... sentiamo dalle previsione che è in arrivo il brutto... che si fa, che non si fa... scendiamo... ma stiamo scherzando... con viveri per 8 giorni scendere??? MAI!!!!!
alla fine dopo una discussione accesa decidiamo di portare tutto (lasciando cmq un deposito di materiale seppellito al Colle) al Plan de Cosmique, per tentare il giorno successivo la normale al Bianco.
Inizia quindi nella neve pappa del pomeriggio una terribile traversata del ghiacciaio del gigante... con carichi sulle spalle abnormi, i pendii si allungano... il rifugio de cosmique, come direbbe buzzati... lo spostano!!!! è un massacro...
ciononostante i paesaggi, e le guglie sono impressionanti... Gran Capucin, Roi du Siam, Pyramide.... la domanda è sempre la stessa... ma come fanno a stare su?!?!?!?!?!?!
Avrete notato (e se non l'avete fatto... fatelo!!!) l'aggrumarsi di nuvole sul tacul... a metà salita i primi chicchi di grandine... in breve si scatena una bufera alla bonatti che ci sbatte ben bene e minaccia a tratti di portare persino via le tracce...
Ci accampiano alla bene e meglio appena sotto il triangle, fradici, zuppi e anche piuttosto preoccupati. ci infiliamo dentro i sacchi e inizia una lunga serata-nottata farcita di dubbi, scossoni per il vento infernale e anche un bel freddo... io mi chiudo nel sacco, metto le cuffiette e la musica al massimo per non sentire niente.
il morale è comunque alto
Al mattino usciamo verso le sei con tutta la circospezione del caso... l'ultima sferzata è terminata da una mezzoretta, sembra ci sia una schiarita...
uno spettacolo mozzafiato... c'è una piccola schiarita ma ovunque stracciatelle di nuvole grigio-piombo si sflicciano sui versanti. le jorasses appaiono ancora più imponenti ed impenetrabili.
Non dobbiamo nemmeno discutere. il peso degli zaini ci ha massacrati, e con questo vento gli ovetti non funzionano (al cui uso io mi sarei cmq opposto).
Giù di nuovo per il ghiacciaio quindi, prima che le tracce spariscano del tutto attraverso il labirinto di crepi e prima che il tempo peggiori di nuovo...
ovviamente non sto nemmeno a dire le sofferenze per tornare alla Helbronner... finiamo tutto quello che c'era rimasto di energie per recuperare il materiale sepolto e avviarci mesti mesti alla funivia... siamo troppo cotti...
Scendendo, tentiamo disperatamente di non farci riconoscere dal tipo di due giorni prima che puntualmente ci interroga sul perche di questo ritorno anticipato... ovviamente accampiano tutta una serie di scuse merendere da far ridere anche i polli...
il resto della vicenda è scontato, birra (birre....) e panini al barretto alla base della funivia e poi dritti a casa...
Ovviamente mi sono divertito un mondo... anche se ricorderò quella settimana come una delle più **** (alpinisticamente si intende...) della mia vita...
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eheh... vista la roba che c'era dentro, non erano poi tanto semplici quei panini del bar...okkiblu wrote:Che coraggio mollare tutto e partire,
sbagliare strada ...
il maltempo,
gli zaini pesanti,
la stanchezza .
Poi al ritorno gustarsi e perdersi nella semplicità dei panini del bar .
Che bel racconto!
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Re: I profughi del Monte Bianco...
Alex84 wrote:[cut].. partiamo con qualcosa di facile, chennesò la nord della tour ronde, la normale al dente [cut]
facile? 'sti ca'
bel modo per affrontare i problemi ...... ri - 'sti ca'Alex84 wrote: [cut].. io mi chiudo nel sacco, metto le cuffiette e la musica al massimo per non sentire niente.[cut]
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
ahaha!!!Fed7 wrote:P.S: ma alla fine poi che avete fatto la nord della Toule?
si esatto... proprio quella... la Toule
riguardo al resto... quando sei in tenda e hai paura (sincera e... fondata ) che la bufera là fuori si porti via tutto (come appunto mi è capitato una volta... ed è una sensazione terribile)... hai due soluzioni...
uno: stai tutta la notte con gli occhi sgranati e sussulti ad ogni folata.
due: te ne freghi, tanto in ogni caso non hai il controllo della situazione...
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Grande Alex e socio.
Tutta esperienza non preoccuparti. Grandi ancora. Bellissime foto.
Tutta esperienza non preoccuparti. Grandi ancora. Bellissime foto.
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
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...
vi invidio da morire complimenti...prima di tutto eravate in un posto stupendo e per chi ama la montagna non è importante solo la prestazione alpinistica....secondo quando lo racconterete in futuro vi farete delle belle ghignate..sono sempre ricordi..
Re: ...
... c'è stata una fuga di notizie
credo che il socio di cui sopra mi stia cercando per spiccozzarmi
credo che il socio di cui sopra mi stia cercando per spiccozzarmi
On bended knee is no way to be free (Eddie Vedder)
Re: ...
occhio che mena.....e su FV non ha scritto nulla...Alex84 wrote:... c'è stata una fuga di notizie
credo che il socio di cui sopra mi stia cercando per spiccozzarmi
era venerdì sera alle 19.45 in ufficio quando ho letto di voi due
mi ha risollevato la serata
immagginavo maxxo intento a imprecare...
Re: ...
più che di riprovarci... di tornare (in generale)...
cmq Dags, lo sapevo TROPPOOOOOOOOOOOOOO che il fringuello che ha cantato eri te...
cmq Dags, lo sapevo TROPPOOOOOOOOOOOOOO che il fringuello che ha cantato eri te...
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Re: ...
AHAHAHAH!!!!!
lo sapevo!!!!! postalo se hai il coraggio!!!!!!
lo sapevo!!!!! postalo se hai il coraggio!!!!!!
On bended knee is no way to be free (Eddie Vedder)
Complimenti ! !
Anche a chi è lontanissimo da esperienze del genere,il tuo racconto,offre una testimonianza fantatstica di uno dei tantissimi modi per vivere a contatto con la natura e gli permette di valutare e vedere bellissime panoramiche del nostro territorio.
Anche le sensazioni e le visioni del racconto rivelano gli stati d'animo che albergano nella mente umana,quando ci si appresta a queste sfide......la razionalità e l'autostima ne vengono enormemente rafforzate.......di nuovo grazie per quello che ho potuto leggere e vedere.
Anche a chi è lontanissimo da esperienze del genere,il tuo racconto,offre una testimonianza fantatstica di uno dei tantissimi modi per vivere a contatto con la natura e gli permette di valutare e vedere bellissime panoramiche del nostro territorio.
Anche le sensazioni e le visioni del racconto rivelano gli stati d'animo che albergano nella mente umana,quando ci si appresta a queste sfide......la razionalità e l'autostima ne vengono enormemente rafforzate.......di nuovo grazie per quello che ho potuto leggere e vedere.
sik711
Come mi piacciono questi racconti di montagna...
Mi ci sono calato dentro fino alle orecchie. Mi sono tornate in mente avventure simili in cui ho preso delle legnate sulla schiena mica da ridere. Però alla fine sono esperienze che fanno benissimo, che ti riportano ad un giusto equilibrio tra le tue potenzialità e la natura. Questo non significa che non si debba sognare, progettare e poi provare a vivere queste emozioni, ma semplicemente che lo si deve fare tenendo presente che non è per nulla umiliante anche l'ipotesi di rinunciare se poi il progetto per qualsiasi motivo non può compiersi del tutto.
Domenica ho rinunciato alla via normale alla Punta Tsan a 40 metri dalla vetta (dopo 5 ore di avvicinamento + arrampicata) perchè il socio stava male e le condizioni meteo erano in netto peggioramento ... Certo dispiace ma visti gli occhi dell'amico e il viso stravolto all'arrivo alla macchina ero contentissimo di aver rinunciato. Abbiamo comunque condiviso una bella giornata alpina in un ambiente davvero selvaggio
Mi ci sono calato dentro fino alle orecchie. Mi sono tornate in mente avventure simili in cui ho preso delle legnate sulla schiena mica da ridere. Però alla fine sono esperienze che fanno benissimo, che ti riportano ad un giusto equilibrio tra le tue potenzialità e la natura. Questo non significa che non si debba sognare, progettare e poi provare a vivere queste emozioni, ma semplicemente che lo si deve fare tenendo presente che non è per nulla umiliante anche l'ipotesi di rinunciare se poi il progetto per qualsiasi motivo non può compiersi del tutto.
Domenica ho rinunciato alla via normale alla Punta Tsan a 40 metri dalla vetta (dopo 5 ore di avvicinamento + arrampicata) perchè il socio stava male e le condizioni meteo erano in netto peggioramento ... Certo dispiace ma visti gli occhi dell'amico e il viso stravolto all'arrivo alla macchina ero contentissimo di aver rinunciato. Abbiamo comunque condiviso una bella giornata alpina in un ambiente davvero selvaggio
- Fed7
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visto che ci devi tornare ti consiglio la via per le placche Rey ... bellissima!!!!DGM wrote: Domenica ho rinunciato alla via normale alla Punta Tsan a 40 metri dalla vetta
tempo fa avevo anche preparato uno schizzo che descrive la nuova discesa verso sud tracciata dalle guide ... ti interessa?
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Bella storia e bellissime foto!!!! Sicuramente prima o poi chiuderai i conti rimasti in sospeso; molte vette mi hanno ricacciata a valle ma non mi perdo d'animo prima o poi ci torno!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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ma guarda, io non sento nemmeno i conti in sospeso...gecko wrote:Bella storia e bellissime foto!!!! Sicuramente prima o poi chiuderai i conti rimasti in sospeso; molte vette mi hanno ricacciata a valle ma non mi perdo d'animo prima o poi ci torno!
è tutta montagna, in ogni modo vada...
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La via Rey la conosco in quanto l'abbiamo proposta lo scorso anno come gita sociale di alpinismo. Sul sito sezionale abbiamo anche la traccia caricabile sul navigatore (vai al Navigatore) anche se qua e la il GPS non prendeva bene e quindi sembra più la progressione di uno ubriaco che una via alpinistica seriaFed7 wrote: visto che ci devi tornare ti consiglio la via per le placche Rey ... bellissima!!!!
tempo fa avevo anche preparato uno schizzo che descrive la nuova discesa verso sud tracciata dalle guide ... ti interessa?
Io purtroppo non sono andato alla gita (ero al mare) ma ho intenzione di tornarci per cui accetto ben volentieri la tua disponibilità a fornirmi gli schizzi di discesa
GiustoAlex84 wrote:ma guarda, io non sento nemmeno i conti in sospeso...gecko wrote:Bella storia e bellissime foto!!!! Sicuramente prima o poi chiuderai i conti rimasti in sospeso; molte vette mi hanno ricacciata a valle ma non mi perdo d'animo prima o poi ci torno!
è tutta montagna, in ogni modo vada...
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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