Mont Gelé (3519 m)
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Mont Gelé (3519 m)
Mi sembra che non ci sia ancora un topic dedicato a questa montagna della Valpelline, e più precisamente sullo spartiacque delle Pennine, fra la valle di Ollomont e la Svizzera.
Comunque: ci sono andato sabato e domenica scorsi, sfidando (A) il meteo che era pessimo in parecchie regioni d'Italia, e (B) il mio cronico, perenne problema, la mancanza di compagni di cordata...
Con il Gelé avevo un conto aperto, nel senso che tutte le volte che mi ci sono avvicinato il brutto tempo mi ha ricacciato indietro... in particolare nel luglio 2005 lo avevo tentato (sempre in solitaria) dormendo al Crete Sèche, ma inutilmente... quella mattina sulla dorsale di confine nubi, freddo e neve la facevano da padrone, nonostante splendesse il sole sull'altro versante della Valpelline.
Sabato quindi sono partito, fidando nelle previsioni che vedevano quelle zone più al riparo dalle perturbazioni. C'erano in ballo ben altri progetti in alta montagna, ma l'assenza del socio li ha fatti sfumare. La voglia di tornare sulle vette della Vallée, tuttavia, era troppo grande... in fondo sono le montagne che amo di più, nonostante la lontananza da casa, e da troppo tempo non tornavo lassù.
Per la salita, stavolta, ho deciso di appoggiarmi al Bivacco Regondi-Gavazzi, nell'alta valle di Ollomont. Da lì si risalgono facili pendii, raggiungendo la parte bassa del ghiacciaio del Mont Gelé e collegandosi nei pressi dell'omonimo colle alla normale che proviene dalla Comba di Crete Séche. Si rimonta quindi la sezione superiore del ghiacciaio, che è relativamente tranquillo e (a inizio stagione) privo di crepacci, raggiungendo agevolmente la vetta, estremamente panoramica sul Grand Combin, il Velan etc. etc.
Dal punto di vista tecnico è poco più di un'escursione con i ramponi, ma i panorami e l'ambiente isolato e selvaggio sono veramente da non perdere.
Inserisco qualche foto illustrativa!
Partenza da Glassier, 1550 m, alle 14:30 di sabato, con un bel sole:
Ecco comparire la meta e la catena del Morion. Il cielo intanto inizia a farsi a pecorelle...
Arrivo al bivacco (2590 m) alle 17, il cielo è coperto:
Prima di sera un'ultima schiarita, ma le nubi allignano proprio sul Gelé:
Nella notte fa freddo e tira vento, mentre io mi seppellisco sotto 3 coperte... All'alba il tempo è buono, ma il paesaggio è cambiato!
Mi incammino. La neve inizia quasi subito, fa parecchio freddo per questa quota e per questa stagione, e si procede agevolmente; la spolverata di neve fresca non dà fastidio. Raggiunta la morena del ghiacciaio, si costeggia a lungo la severa catena del Morion. Si fa notare la Becca Crevaye con il suo tunnel naturale:
Poco sotto il Colle del Mont Gelé entro nelle nubi, non si vede un accidente, ma il terreno è facile, procedo a intuito risalendo pendii nevosi inframezzati da affioramenti di rocce (probabilmente il ghiacciaio si è ormai spezzato in due, con una parte bassa sotto la Becca di Faudéry e la parte alta sul versante meridionale del Gelé). So che devo piegare progressivamente a sinistra, e così faccio. Le condizioni del ghiacciaio, con tutta questa neve e questo freddo, sono assolutamente sicure, non ci si vedono buchi da nessuna parte. Finalmente alle 8:30 le nubi si dissolvono e mi ritrovo nel mezzo dell'ultimo pendio glaciale, con la vetta ormai vicina:
La cresta sommitale, sul versante nord, è completamente incrostata dalla neve appena caduta (o meglio "sparata" dal vento):
La vetta! Sono le 9:15. Anche il vento si è un po' calmato e mi posso permettere molte foto...
Panorama verso la Svizzera, dal mare di nubi emergono (credo) il Pleurer e la Ruinette:
Panorama verso il Morion, a destra si vede la Grivola:
Il Grand Combin:
La discesa è rapida. La neve tiene sempre molto bene e la visibilità è migliore, posso scegliere un percorso più diretto. Il vento ha cancellato molte mie tracce della salita...
In un paio d'ore sono di ritorno al Regondi.
La giornata è stata proprio bella, i paesaggi sono quanto di meglio si possa chiedere all'ambiente alpino. Presto, sicuramente, tornerò da queste parti...
Comunque: ci sono andato sabato e domenica scorsi, sfidando (A) il meteo che era pessimo in parecchie regioni d'Italia, e (B) il mio cronico, perenne problema, la mancanza di compagni di cordata...
Con il Gelé avevo un conto aperto, nel senso che tutte le volte che mi ci sono avvicinato il brutto tempo mi ha ricacciato indietro... in particolare nel luglio 2005 lo avevo tentato (sempre in solitaria) dormendo al Crete Sèche, ma inutilmente... quella mattina sulla dorsale di confine nubi, freddo e neve la facevano da padrone, nonostante splendesse il sole sull'altro versante della Valpelline.
Sabato quindi sono partito, fidando nelle previsioni che vedevano quelle zone più al riparo dalle perturbazioni. C'erano in ballo ben altri progetti in alta montagna, ma l'assenza del socio li ha fatti sfumare. La voglia di tornare sulle vette della Vallée, tuttavia, era troppo grande... in fondo sono le montagne che amo di più, nonostante la lontananza da casa, e da troppo tempo non tornavo lassù.
Per la salita, stavolta, ho deciso di appoggiarmi al Bivacco Regondi-Gavazzi, nell'alta valle di Ollomont. Da lì si risalgono facili pendii, raggiungendo la parte bassa del ghiacciaio del Mont Gelé e collegandosi nei pressi dell'omonimo colle alla normale che proviene dalla Comba di Crete Séche. Si rimonta quindi la sezione superiore del ghiacciaio, che è relativamente tranquillo e (a inizio stagione) privo di crepacci, raggiungendo agevolmente la vetta, estremamente panoramica sul Grand Combin, il Velan etc. etc.
Dal punto di vista tecnico è poco più di un'escursione con i ramponi, ma i panorami e l'ambiente isolato e selvaggio sono veramente da non perdere.
Inserisco qualche foto illustrativa!
Partenza da Glassier, 1550 m, alle 14:30 di sabato, con un bel sole:
Ecco comparire la meta e la catena del Morion. Il cielo intanto inizia a farsi a pecorelle...
Arrivo al bivacco (2590 m) alle 17, il cielo è coperto:
Prima di sera un'ultima schiarita, ma le nubi allignano proprio sul Gelé:
Nella notte fa freddo e tira vento, mentre io mi seppellisco sotto 3 coperte... All'alba il tempo è buono, ma il paesaggio è cambiato!
Mi incammino. La neve inizia quasi subito, fa parecchio freddo per questa quota e per questa stagione, e si procede agevolmente; la spolverata di neve fresca non dà fastidio. Raggiunta la morena del ghiacciaio, si costeggia a lungo la severa catena del Morion. Si fa notare la Becca Crevaye con il suo tunnel naturale:
Poco sotto il Colle del Mont Gelé entro nelle nubi, non si vede un accidente, ma il terreno è facile, procedo a intuito risalendo pendii nevosi inframezzati da affioramenti di rocce (probabilmente il ghiacciaio si è ormai spezzato in due, con una parte bassa sotto la Becca di Faudéry e la parte alta sul versante meridionale del Gelé). So che devo piegare progressivamente a sinistra, e così faccio. Le condizioni del ghiacciaio, con tutta questa neve e questo freddo, sono assolutamente sicure, non ci si vedono buchi da nessuna parte. Finalmente alle 8:30 le nubi si dissolvono e mi ritrovo nel mezzo dell'ultimo pendio glaciale, con la vetta ormai vicina:
La cresta sommitale, sul versante nord, è completamente incrostata dalla neve appena caduta (o meglio "sparata" dal vento):
La vetta! Sono le 9:15. Anche il vento si è un po' calmato e mi posso permettere molte foto...
Panorama verso la Svizzera, dal mare di nubi emergono (credo) il Pleurer e la Ruinette:
Panorama verso il Morion, a destra si vede la Grivola:
Il Grand Combin:
La discesa è rapida. La neve tiene sempre molto bene e la visibilità è migliore, posso scegliere un percorso più diretto. Il vento ha cancellato molte mie tracce della salita...
In un paio d'ore sono di ritorno al Regondi.
La giornata è stata proprio bella, i paesaggi sono quanto di meglio si possa chiedere all'ambiente alpino. Presto, sicuramente, tornerò da queste parti...
Bravissimo Davec, mi piace molto questa tua passione per le vette un po' dimenticate e "demodè", mi ricordo da gulliver la Grande Traversiere, la Becca di Luseney, il Mont Velan, il Cengalo, il Carè Alto....anche a me piace molto salire vette poco frequentate
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Beh delle vette che hai citato, che offrono tutte delle salite consigliabili, in realtà ad essere un po' dimenticate sono soprattutto la Luseney e la Grande Traversière, questa in particolare dalla Val di Rhemes (la via per lo scivolo nord-est, che pure è facile e recensita sulla guida CAI, non la conosceva neppure il gestore del Benevolo! A proposito, probabilmente ora è anche in condizioni).alec wrote:Bravissimo Davec, mi piace molto questa tua passione per le vette un po' dimenticate e "demodè", mi ricordo da gulliver la Grande Traversiere, la Becca di Luseney, il Mont Velan, il Cengalo, il Carè Alto....anche a me piace molto salire vette poco frequentate
Velan, Cengalo e Carè Alto invece sono abbastanza frequentate e servite da buoni rifugi. Il Cengalo ad esempio è una vetta molto importante, che vanta anche vie di roccia mitiche come lo Spigolo Vinci e la Gaiser-Lehmann sul versante nord. Il Velan (che è proprio di fronte al Mont Gelé, si vede in alcune foto) come sicuramente saprai è anche una super-gitona scialpinistica, partendo preferibilmente dal versante svizzero. Ovviamente anche il Gelé è un'ottima gita con gli sci, neanche molto difficile (BS).
Parlando sempre di vette un po' dimenticate, un altro mio vecchio obiettivo, un po' meno facile, sarebbe la Grande Rousse dalla Valgrisenche... ma penso che aprirò un topic in proposito. (Anche lì bisognerebbe andare adesso... che probabilmente le condizioni ci sono).
Eccomi di ritorno da una bella gita sociale effettuata con un bel gruppo del CAI di Bolzaneto, tra i quali il fido Paolo59 e l'"acquisto" del caro Ago, che ha bissato così la vetta
Aggiungo qualche foto al topic di Davec, abbiamo trovato condizioni molto diverse dalle sue, molta neve oramai si è sciolta e la temperatura era ottima!
Abbiamo dormito domenica sera al rifugio Crete Seche, dove ho mangiato molto bene (bis di pasta con ottimo ragù).
Essendo arrivati presto non abbiamo perso tempo e ci siamo sparati subito una buona birrozza!!
Poi varie foto ai simpatici asinelli del rifugio, chiacchiere varie e in attesa della cena, lettura del libro del rifugio, ho praticamente letto tutti i commenti degli alpinisti, escursionisti (o altro...) passati di lì, alcuni veramente esilaranti!!!
Dopo cena abbiamo passato una o due orette fuori dal rifugio a parlare allegramente, si stava benissimo e la serata è stata davvero piacevole, finchè ce ne siamo andati nelle nostre brande!
Paolo, che mi aveva detto di non riuscire a dormire nei rifugi, appena s'è spenta la luce è piombato nel sonno più profondo...beato lui, ma povera me! Per farlo smettere di russare non sapevo se tirarlo per i capelli, dargli una sberla, chiamarlo ad alta voce... nel frattempo devo essermi addormentata ma mi sono risvegliata con un trattore nelle orecchie, al che ho provato a muovergli il cuscino e ha funzionato! Ma la pace è durata poco perchè dopo un'oretta è suonata la sveglia, tutti a colazione e poco prima delle 6 in marcia!!! Fuori si sta bene.
Risaliamo il sentiero verso il colle Crete Seche, per portarci su un immenso vallone pianeggiante! Lo attraversiamo guadando anche i ruscelli che lo percorrono e andiamo a prendere, sempre seguendo le frecce gialle, un ripido sentiero che ci fa macinare buona parte del dislivello! Alla fine degli innumerevoli tornantini, ci ritroviamo al di sopra di un altro valloncello e raggiungiamo infine il colle in nemmeno due ore e mezza. Fin lì niente neve salvo qualche piccolo nevaietto!
Ci ramponiamo e ci leghiamo: è una gita sociale... ma mi sarei comunque legata, anche se il traverso che affrontiamo è facile (ma la stanchezza la accuso...). Ago fa da primo e procede con passo regolare, interrotto da qualche foto di Paolo che per fortuna mi fa anche riprendere respiro. Nella parte finale seguiamo le tracce su neve che ci portano su un ripido pendio proprio al di sotto della croce, molti sbuffi ma finalmente la vetta è conquistata (con tanto di passaggio in arrampicata coi ramponi, sulla scia di Paolo!). Al ritorno la maggior parte del gruppo, vedendo arrivare il simpatico gestore del rifugio dalle roccette della cresta (beh in realtà poco più sotto della cresta) invece che dal pendio da noi percorso, decide di evitare la discesa ripida su neve che fra l'altro essendo uscito il sole ha smollato rapidamente! Così tutti giù per le roccette (praticamente si cammina) fino al traverso di neve che da lì è più dolce.
Arrivati al punto in cui ci eravamo legati, alcuni proseguono coi ramponi altri no, perdendo quota più rapidamente giù per i nevaietti. Poi di nuovo il sentiero a tornantini dove sono stata più svelta, l'arrivo al bel vallone e infine al rifugio per il meritato pranzetto, costituito da un tomino alla piastra con ottimo prosciutto crudo (molto diverso dal solito crudo) e torta al cioccolato!!! Il tempo ha retto e contrariamente alle varie gufate della sera prima, è uscito anche il sole!!!
Bella vetta, ottimo cibo e ottima compagnia!!!
Il rifugio Crete Seche
I simpatici asinelli
Il sole cala sulla Becca di Luseney
Foto di gruppo (ne mancano tre, uno è il nostro Ago, uno u megu Rusci che scatta la foto e l'altra l'unica altra donna del gruppo che però mi ha lasciato sola nella salita di oggi)
L'alba sulle cime
Lassù in mezzo ci aspetta il Gelé
Grand Combin
Il pianoro poco al di sopra del rifugio Crete Seche
Aggiungo qualche foto al topic di Davec, abbiamo trovato condizioni molto diverse dalle sue, molta neve oramai si è sciolta e la temperatura era ottima!
Abbiamo dormito domenica sera al rifugio Crete Seche, dove ho mangiato molto bene (bis di pasta con ottimo ragù).
Essendo arrivati presto non abbiamo perso tempo e ci siamo sparati subito una buona birrozza!!
Poi varie foto ai simpatici asinelli del rifugio, chiacchiere varie e in attesa della cena, lettura del libro del rifugio, ho praticamente letto tutti i commenti degli alpinisti, escursionisti (o altro...) passati di lì, alcuni veramente esilaranti!!!
Dopo cena abbiamo passato una o due orette fuori dal rifugio a parlare allegramente, si stava benissimo e la serata è stata davvero piacevole, finchè ce ne siamo andati nelle nostre brande!
Paolo, che mi aveva detto di non riuscire a dormire nei rifugi, appena s'è spenta la luce è piombato nel sonno più profondo...beato lui, ma povera me! Per farlo smettere di russare non sapevo se tirarlo per i capelli, dargli una sberla, chiamarlo ad alta voce... nel frattempo devo essermi addormentata ma mi sono risvegliata con un trattore nelle orecchie, al che ho provato a muovergli il cuscino e ha funzionato! Ma la pace è durata poco perchè dopo un'oretta è suonata la sveglia, tutti a colazione e poco prima delle 6 in marcia!!! Fuori si sta bene.
Risaliamo il sentiero verso il colle Crete Seche, per portarci su un immenso vallone pianeggiante! Lo attraversiamo guadando anche i ruscelli che lo percorrono e andiamo a prendere, sempre seguendo le frecce gialle, un ripido sentiero che ci fa macinare buona parte del dislivello! Alla fine degli innumerevoli tornantini, ci ritroviamo al di sopra di un altro valloncello e raggiungiamo infine il colle in nemmeno due ore e mezza. Fin lì niente neve salvo qualche piccolo nevaietto!
Ci ramponiamo e ci leghiamo: è una gita sociale... ma mi sarei comunque legata, anche se il traverso che affrontiamo è facile (ma la stanchezza la accuso...). Ago fa da primo e procede con passo regolare, interrotto da qualche foto di Paolo che per fortuna mi fa anche riprendere respiro. Nella parte finale seguiamo le tracce su neve che ci portano su un ripido pendio proprio al di sotto della croce, molti sbuffi ma finalmente la vetta è conquistata (con tanto di passaggio in arrampicata coi ramponi, sulla scia di Paolo!). Al ritorno la maggior parte del gruppo, vedendo arrivare il simpatico gestore del rifugio dalle roccette della cresta (beh in realtà poco più sotto della cresta) invece che dal pendio da noi percorso, decide di evitare la discesa ripida su neve che fra l'altro essendo uscito il sole ha smollato rapidamente! Così tutti giù per le roccette (praticamente si cammina) fino al traverso di neve che da lì è più dolce.
Arrivati al punto in cui ci eravamo legati, alcuni proseguono coi ramponi altri no, perdendo quota più rapidamente giù per i nevaietti. Poi di nuovo il sentiero a tornantini dove sono stata più svelta, l'arrivo al bel vallone e infine al rifugio per il meritato pranzetto, costituito da un tomino alla piastra con ottimo prosciutto crudo (molto diverso dal solito crudo) e torta al cioccolato!!! Il tempo ha retto e contrariamente alle varie gufate della sera prima, è uscito anche il sole!!!
Bella vetta, ottimo cibo e ottima compagnia!!!
Il rifugio Crete Seche
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Il sole cala sulla Becca di Luseney
Foto di gruppo (ne mancano tre, uno è il nostro Ago, uno u megu Rusci che scatta la foto e l'altra l'unica altra donna del gruppo che però mi ha lasciato sola nella salita di oggi)
L'alba sulle cime
Lassù in mezzo ci aspetta il Gelé
Grand Combin
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solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Bellissimi posti complimenti! Il CAI Bolzaneto ha organizzato proprio una bella gita!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Ringrazio Scinty, Paolo59 per avermi invitato ed il Cai di Rivarolo per avermi ospitato tra le loro fila.
Son state due belle giornate, trascorse piacevolmente, in ottima compagnia e ben relazionate da Scinty.
Son rimasto impressionato dai cambiamenti avvenuti in questi vent'anni
Ricordo neve sul secondo pianoro, un bel canale che portava sul ghiacciaio e quest'ultimo che pressocchè pianeggiante portava alla vetta.
Veramente veloce. Ma la stanchezza accusata in salita Confessa che la visione di
Alba (5.45) dal rifugio Crete Seche
Paolo59 in vetta
Scinty in vetta
Panorama
Son state due belle giornate, trascorse piacevolmente, in ottima compagnia e ben relazionate da Scinty.
Son rimasto impressionato dai cambiamenti avvenuti in questi vent'anni
Ricordo neve sul secondo pianoro, un bel canale che portava sul ghiacciaio e quest'ultimo che pressocchè pianeggiante portava alla vetta.
Scinty wrote:...dove sono stata più svelta...
Veramente veloce. Ma la stanchezza accusata in salita Confessa che la visione di
ti ha messo le aliScinty wrote:tomino alla piastra con ottimo prosciutto crudo (molto diverso dal solito crudo) e torta al cioccolato
Alba (5.45) dal rifugio Crete Seche
Paolo59 in vetta
Scinty in vetta
Panorama
Molto molto molto belle sia le foto di Dave che quelle di Scinty. Compliementi per la relazione Scinty e bentornato ad alte quote anche a Paolo59... La vetta è panoramicissima! Splendide le immagini del G.C., e dell'alba dal Crete Seche
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
- Alexander
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..
...bravissimi ragazzi!!! Bel clima... bella gente!
Molto carina la foto del pian della sabbla in simil seppia.
Quanto ad Ago... anche io ho visto cambiamenti in poco più di 10 anni. Purtroppo non è solo la tristezza ad avanzare.
Molto carina la foto del pian della sabbla in simil seppia.
Quanto ad Ago... anche io ho visto cambiamenti in poco più di 10 anni. Purtroppo non è solo la tristezza ad avanzare.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
vabeh che volevo aprire la sottosezione ma...Ago wrote: Ringrazio Scinty, Paolo59 per avermi invitato ed il Cai di Rivarolo per avermi ospitato tra le loro fila.
In effettiAgo wrote:Scinty wrote:...dove sono stata più svelta...
Veramente veloce. Ma la stanchezza accusata in salita Confessa che la visione diti ha messo le aliScinty wrote:tomino alla piastra con ottimo prosciutto crudo (molto diverso dal solito crudo) e torta al cioccolato
Davvero bella questa foto
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Come al solito in ritardo...ma mi son messo al pc solo adesso! Belle, come sempre, le foto. Spero entro poco di poter inserire anche le mie!
@ Ramingo: il mio ritornare alle alte quote mi e costato: in discesa camminavo come Dorando Petri all'arrivo della Maratona di Londra!
@ Ago: stasera al CAI faccio proposta per una nuova sottosezione..........
@ Ramingo: il mio ritornare alle alte quote mi e costato: in discesa camminavo come Dorando Petri all'arrivo della Maratona di Londra!
@ Ago: stasera al CAI faccio proposta per una nuova sottosezione..........
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
paolo59 wrote:@ Ramingo: il mio ritornare alle alte quote mi e costato: in discesa camminavo come Dorando Petri all'arrivo della Maratona di Londra!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Ecco le foto!
http://www.paolosnow.it/pennine/gele/index.htm
e la scheda della salita.....
http://www.paolosnow.it/pennine/gele.htm
http://www.paolosnow.it/pennine/gele/index.htm
e la scheda della salita.....
http://www.paolosnow.it/pennine/gele.htm
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Finalmente ho trovato il racconto, l'avevo visto di sfuggita alcuni giorni fà ma non ricordavo più in quale argomento!
Complimenti a tutti per la salita e in particolare a Scinty per il bellissimo racconto e le foto, a Paolo e ad Ago per le foto
Complimenti a tutti per la salita e in particolare a Scinty per il bellissimo racconto e le foto, a Paolo e ad Ago per le foto
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Riapro il topic. Ho visto che ci sono due vie per il Mont Gelè, quale mi consigliereste? Il bivacco Regondi-Gavazzi sembra bello e confortevole visto da fuori, lo Spataro invece com'è messo? Tempi di salita? Grazie!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Alexander
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...
...ho dormito in tutti è due e negli altri... il Regondi è stupendo. Ci ho dormito anche in pieno inverno con -nonmiricordomatanto... mi pare -4 dentro il bivacco e non ti dico fuori. d'estate c'è un lago... d'inverno un incanto e la cresta del morion sopra... uno spettacolo.
lo spataro è molto più spartano... più piccolo... alle volte meno pulito... però sei sopra al plan della sabbla... magnifico... hai tutta la catena dal crete seche a la vierge, a... potrei andare avanti alla grande... lasciamo stare... dipende che cosa preferisci.
dipende anche quando effettivamente ci vuoi andare!
lo spataro è molto più spartano... più piccolo... alle volte meno pulito... però sei sopra al plan della sabbla... magnifico... hai tutta la catena dal crete seche a la vierge, a... potrei andare avanti alla grande... lasciamo stare... dipende che cosa preferisci.
dipende anche quando effettivamente ci vuoi andare!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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Re: ...
primi di ottobre. Riguardo i tempi di percorrenza bivacco-vetta?Alexander wrote:dipende anche quando effettivamente ci vuoi andare!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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...
...devi informarti bene sulle nevicate. I tempi dipendono molto da come trovi la via. Al regondi ora come ora ci arriverai in 3 ore e più o meno 2h30 per lo Spataro. La via del Regondi forse ora è messa meglio ma quella dallo spataro è più bella. Dovresti farla però quando la neve è trasformata... perchè c'è un bellissimo canalone che ti godi alla grande... non è molto lungo ma è davvero bello e quando spunti trovi un laghetto glaciale...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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Santi numi...!
Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;
http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
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- elenapollo
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Re: ...
quest'anno mi sa che siamo saliti in tanti al Gelè!
noi siamo saliti ai primi di luglio
gita sociale al gelè
ed era tutto coperto...pensa che qualche settimana fa, sui giornali locali di Biella, c'era l'articolo di una guida (che conosciamo bene, tra l'altro), che è caduta nel crepaccio alla base del pendio ripido col cliente...un ragazzo cieco che sta facendo salite, insieme alla guida Andrea, davvero notevoli!
purtroppo Andrea è scivolato e ha tirato dentro questo ragazzo, che essendo cieco non poteva "vedere" cosa è successo...
c'era anche il padre della guida (un famoso maestro di sci di Bielmonte), che ha subito allertato i soccorsi, alla fine, il ragazzo cieco ha riportato la rottura di un braccio, la guida solo escoriazioni...ma dicono, che dopo la rieducazione, torneranno a fare salite insieme!
e abbiamo ballato dopo essere scesi...
noi siamo saliti ai primi di luglio
gita sociale al gelè
ed era tutto coperto...pensa che qualche settimana fa, sui giornali locali di Biella, c'era l'articolo di una guida (che conosciamo bene, tra l'altro), che è caduta nel crepaccio alla base del pendio ripido col cliente...un ragazzo cieco che sta facendo salite, insieme alla guida Andrea, davvero notevoli!
purtroppo Andrea è scivolato e ha tirato dentro questo ragazzo, che essendo cieco non poteva "vedere" cosa è successo...
c'era anche il padre della guida (un famoso maestro di sci di Bielmonte), che ha subito allertato i soccorsi, alla fine, il ragazzo cieco ha riportato la rottura di un braccio, la guida solo escoriazioni...ma dicono, che dopo la rieducazione, torneranno a fare salite insieme!
e abbiamo ballato dopo essere scesi...
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Re: ...
Avevo letto dell'accaduta su montagna.tv...elenapollo wrote:quest'anno mi sa che siamo saliti in tanti al Gelè!
noi siamo saliti ai primi di luglio
gita sociale al gelè
ed era tutto coperto...pensa che qualche settimana fa, sui giornali locali di Biella, c'era l'articolo di una guida (che conosciamo bene, tra l'altro), che è caduta nel crepaccio alla base del pendio ripido col cliente...un ragazzo cieco che sta facendo salite, insieme alla guida Andrea, davvero notevoli!
purtroppo Andrea è scivolato e ha tirato dentro questo ragazzo, che essendo cieco non poteva "vedere" cosa è successo...
c'era anche il padre della guida (un famoso maestro di sci di Bielmonte), che ha subito allertato i soccorsi, alla fine, il ragazzo cieco ha riportato la rottura di un braccio, la guida solo escoriazioni...ma dicono, che dopo la rieducazione, torneranno a fare salite insieme!
Belle foto! Quanto ci avete messo a salire in vetta? Perchè nessuno me lo ha ancora detto...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Io ho preso la mira e l'ho centrato. Solo con una gamba. Peccatoscinty wrote:Caspita sarà lo stesso crepaccio che abbiamo visto noi?
Qualcuno lo ha visto anche da più vicino
Per fortuna la caduta di cui parla Elena non ha avuto gravi conseguenze...
Non avevo sentito questa notizia. E' andata bene e mi fa piacere sentire che riprenderanno a salire insieme.
- elenapollo
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Re: ...
Sub-Comandante wrote:Avevo letto dell'accaduta su montagna.tv...elenapollo wrote:quest'anno mi sa che siamo saliti in tanti al Gelè!
noi siamo saliti ai primi di luglio
gita sociale al gelè
ed era tutto coperto...pensa che qualche settimana fa, sui giornali locali di Biella, c'era l'articolo di una guida (che conosciamo bene, tra l'altro), che è caduta nel crepaccio alla base del pendio ripido col cliente...un ragazzo cieco che sta facendo salite, insieme alla guida Andrea, davvero notevoli!
purtroppo Andrea è scivolato e ha tirato dentro questo ragazzo, che essendo cieco non poteva "vedere" cosa è successo...
c'era anche il padre della guida (un famoso maestro di sci di Bielmonte), che ha subito allertato i soccorsi, alla fine, il ragazzo cieco ha riportato la rottura di un braccio, la guida solo escoriazioni...ma dicono, che dopo la rieducazione, torneranno a fare salite insieme!
Belle foto! Quanto ci avete messo a salire in vetta? Perchè nessuno me lo ha ancora detto...
...caspita l'età avanza e ho problemi a ricordarmi... dunque...fammi pensare...ci hanno colazionato alle 5.30, alle 6 partenza dal crete seche.... mi pare che intorno alle 9 e qualcosa fossimo in cima... 'spetta che chiedo conferma al moroso e ti faccio sapere!
- elenapollo
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Ago wrote:Io ho preso la mira e l'ho centrato. Solo con una gamba. Peccatoscinty wrote:Caspita sarà lo stesso crepaccio che abbiamo visto noi?
Qualcuno lo ha visto anche da più vicino
Per fortuna la caduta di cui parla Elena non ha avuto gravi conseguenze...
Non avevo sentito questa notizia. E' andata bene e mi fa piacere sentire che riprenderanno a salire insieme.
se era il crepo alla base dell'ultimo pendio per la punta, si, loro però ci sono finiti dentro...
si, si, il ragazzo cieco ha detto che ha fiducia in andrea e saliranno ancora!
- elenapollo
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Re: ...
Sub-Comandante wrote: Belle foto! Quanto ci avete messo a salire in vetta? Perchè nessuno me lo ha ancora detto...
mi autodo' della cretina da sola.....stamane non connetto....troppo sonno...
cmq, relazione e tempi di percorrenza
monte gelè - daniele
dal rifugio (che è 20 minuti sotto al bivacco Spataro) alla vetta 4 ore o poco meno... scusa, prima ho scritto una castroneria...ma l'età avanza!!!!
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Re: ...
Grazie mille! Come impegno fisico come te lo ricordi? 4h da tirare il collo, oppure alla fine passano più facilmente?elenapollo wrote:Sub-Comandante wrote: Belle foto! Quanto ci avete messo a salire in vetta? Perchè nessuno me lo ha ancora detto...
mi autodo' della cretina da sola.....stamane non connetto....troppo sonno...
cmq, relazione e tempi di percorrenza
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dal rifugio (che è 20 minuti sotto al bivacco Spataro) alla vetta 4 ore o poco meno... scusa, prima ho scritto una castroneria...ma l'età avanza!!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser