Monte Disgrazia 3678 metri

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Colsub
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Monte Disgrazia 3678 metri

Post by Colsub »

Questa volta, grazie ad Alec, siamo andati in terra lombarda e più precisamente sulle Alpi Retiche Occidentali.

La nostra meta è stata il Monte Disgrazia!
Quando mi sono informato sul perchè questo monte si chiamasse così, ho scoperto che tale nome gli veniva dato, per estensione, dai valligiani per l' erba lisciosa, fredda e scivolosa degli alti pascoli, quelli più soggetti alla neve ed al ghiaccio: "desglacia".
Altre informazioni dicono che il desiderio di italianizzare tutto ciò che sapeva di Austria, non appena liberi dalla sua dominazione, cambiò il soprannome che questo monte aveva, "Monte dei Guai", in, appunto Monte Disgrazia.
Il nome Monte dei Guai era dovuto al fatto che i pascoli della Val di Mello, ai piedi della montagna, appartenevano ad una famiglia antica austriaca, detta "dei Guai".
Questa montagna si chiamò, dapprima, "Monte della Disgrazia", e poi "Monte Disgrazia".
Ma il suo nome vero, il nome che sempre i cartografi gli avevano dato prima di tale trasformazione ingiusta, è veramente degno di lui, della sua maestà ed imponenza: "Pizzo Bello". (come scrisse Giancarlo Bregani)
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Dopo molti km autostradali, vari tunnel lungo il lago di Como e una strada sterrata non stupenda, siamo arrivati verso le 12 alla Piana di Preda Rossa (1950 metri circa).
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Prendiamo il sentiero che attraversa la piana: guadagnamo quota prima in un boschetto poi risaliamo con strette serpentine la costa di sinistra. Superiamo una specie di bastione fino al terrazzo morenico a giungiamo al Rifugio Cesare Ponti (2559 metri) verso le 14:
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Sistemiamo gli zaini e, mentre aspettiamo la cena, ammiriamo il Monte Disgrazia dal balcone panoramico:
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Il rifugio, veramente ben tenuto, è gestito da persone molto gentili ed il mangiare, servito in piatti marchiati CAI MILANO, è stato di nostro gradimento:
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Questa costruzione sorge alla testata della Valle di Preda Rossa, settore superiore della Valle di Sasso Bisolo, dominata dalla parete meridionale del Monte Disgrazia e dal versante occidentale dei Corni Bruciati, a poca distanza dalla morena laterale destra del Ghiacciaio di Preda Rossa. Alla severità del luogo fa da contrasto, verso il fondovalle, l'esteso panorama sul versante orobico della Valtellina.
Alle 4:15 è suonata la sveglia e, dopo aver fatto colazione, alle 4:50 siamo usciti dal rifugio pronti per la salita:
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Il Cesare Ponti:
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Dal rifugio proseguiamo sulla destra, seguendo gli ometti di pietra e con una traversata raggiungiamo una grande morena, che risaliamo fino ad arrivare sotto la bastionata a quota 3000 metri:
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La morena appena percorsa:
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Dopo aver indossato imbrago, ramponi ed esserci legati ci dirigiamo verso la Sella di Pioda (3387 metri):
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Lasciata la sella sulla sinistra, invece di iniziare subito la risalita lungo la cresta, decidamo di affrontare un canalino innevato che ci farà sicuramente guadagnare tempo.
Come si può osservare da questa foto, vediamo 2 persone dirigersi verso il Canale Schenatti sulla destra:
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Finalmente sbuchiamo sulla cresta che si presenta con passaggi di misto su roccia e neve e, come spesso accade, i graffi dei ramponi lasciati sulla roccia sono un ottimo segnavia:
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Come documenta questa foto (ma, secondo me, anche le altre non sono da meno) le emozioni si sprecano...
La lingua di neve in basso nella foto dove si vedono sbucare delle persone, ad esempio, essendo più ghiaccio che neve, ha creato qualche preoccupazione pensando alla discesa:
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Nonostante questo pensiero, puntiamo di nuovo a nord verso l'anticima occidentale del Disgrazia, detta Punta Syber-Gysi (3660 metri circa):
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Resta ora da affrontare l’ultimo collo verso la vetta principale, a questo punto ben visibile. La difficoltà principale consiste nello sconfiggere un monolite rosso con tacche artificiali detto “Cavallo di Bronzo”, superabile sia arrampicandocisi sopra, sia aggirandolo dall’esposta cengia settentrionale di ghiaccio e roccia. Noi ci siamo arrampicati sopra:
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Poco dopo, alle 9:22, arriviamo in vetta al Monte Disgrazia (3678 metri) stanchi ma felici per la meta raggiunta:D
Purtroppo lo spazio è pochissimo e quindi per fare posto alle altre persone posso scattare poche foto:
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Riesco però a fare uno scatto verso il fondo valle dal quale siamo arrivati:
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Mentre qui si può osservare il gruppo del Bernina:
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Alle 9:30 iniziamo la discesa ripercorrendo la stessa via di salita.
Disarrampicata del "Cavallo di Bronzo" con, sullo sfondo, la cresta che ci attende:
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Questo è la parete nord del ghiacciao del Disgrazia:
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La lingua di neve ghiacciata che ci aveva creato qualche preoccupazione all'andata, ma che ora abbiamo deciso di aggirare tenendoci sulle roccette a sinistra:
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Verso le 11:40 iniziamo a scendere il canalino di neve, che rapidamente, ci riporta alla Sella di Pioda:
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Sella di Pioda con il Monte Pioda sulla sfondo (3431 metri):
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Mentre i nuvoloni salgono, noi scendiamo verso il rifugio felici per avere avuto una giornata splendida sia per le condizioni ottimali sia per la meta raggiunta sia per l'ottima compagnia:
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Arrivati al rifugio alle 13, abbiamo fatto un "lauto pranzo"...con i nostri panini, abbiamo salutato il gestore e ci siamo incamminati verso la macchina.
Scendendo, ho voluto immortalare queste fresce acque e questo paesaggio molto suggestivo:
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Ancora una volta, grazie ad Alec per aver condiviso con me questa esperienza sulla Alpi Retiche 8)

Qui http://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=316 la cartella con le foto nella nuova Gallery.

A breve la foto panoramica a 360° dalla vetta ;-)

Ciaoo alla prossima
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davec77
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Post by davec77 »

Che spettacolo! :D :shock:
Uno dei miei grandi obiettivi è da tempo la cresta est-nordest altresì detta Corda Molla, la si intravede a destra nella foto della parete nord (che sembra anche in condizioni discrete). Purtroppo temo che anche quest'anno dovrò rinunciare per mancanza di compagni di cordata... :cry:
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Marco S.
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Post by Marco S. »

Magnifiche... L'ho visto mesi fa, una montagna stupenda, una mole impressionante che mi è rimasta in mente a lungo. Fotografie superbe! :D :shock: :D
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

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Ago
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Post by Ago »

Vedo che il granitico ha indossato il suo casco preferito :lol: :lol:

A parte ciò:

- Interessante l'etimologia del nome!
- posto molto bello che in questa immagine

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trovo stupendo.

- complimenti per la realizzazione =D>
Sento il tuo passo sincrono col mio

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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Bravi, molto bene!! :D
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
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scinty
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Post by scinty »

Ago wrote:Vedo che il granitico ha indossato il suo casco preferito :lol: :lol:
:roll: ... :!: ... :lol:

rido per la tua battuta ma... c'è poco da ridere!!! Inutili le mie tirate d'orecchie... :roll: :roll: :roll:

Bella gita, proposta anche a me ma qualcosa non mi convinceva (e meno male, mi sono evitata il canalino ghiacciato!!! :shock: ). Anche a me è piaciuto molto leggere l'etimologia del nome, una storia interessante!!! :P

Bravi per la bella gita (ho comunque chiesto ad Alec di portarmi in quei posti ma per un giretto decisamente più tranquillo) :wink:

In particolare devo fare i complimenti a Colsub per la descrizione della gita, senza scherzare ci mancava solo la sigla di Superquark... :D
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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gecko
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Post by gecko »

Complimenti!!!! Anche se il nome sembra non promettere niente di buono i posti sono splendidi così come la salita a giudicare dalle foto :D
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Ramingo
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Post by Ramingo »

Ago wrote:Vedo che il granitico ha indossato il suo casco preferito :lol: :lol:
:smt011

Bravi ragazzi, bella salita e bella cresta. Il posto apre davvero ad ampie vedute. Il passaggio (aggirabile) su paretina ghiacciata dev'essere stato impegnativo, avrete tirato un pò su il livello di difficoltà. Ancora bravi per la realizzazione ma un severo rimprovero per la mancanza del casco! :smt018
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Alec
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Post by Alec »

Bene :D

Bella salita e bellissima vetta, da tempo nei miei programmi. Ottimo affiatamento col grande Colsub, come ai vecchi tempi. Spero di fare tante altre belle gite insieme :D

P.S. Il casco questa volta lo avevo portato, ma è rimasto nello zaino... :oops:

P.P.S per Davec: sulla Corda Molla c'erano molte cordate impegnate.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Ramingo
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Post by Ramingo »

alec wrote:Bene :D P.S. Il casco questa volta lo avevo portato, ma è rimasto nello zaino... :oops:
#-o :retard:
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mazzysan
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Post by mazzysan »

:smt023
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bade
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Post by bade »

ho letto il racconto e guardato le foto con molto piacere e un pò di invidia...bravi :wink:
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Alec
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Post by Alec »

bade wrote:ho letto il racconto e guardato le foto con molto piacere e un pò di invidia...bravi :wink:
Grazie o sommo amministratore :smt029
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topo
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Post by topo »

veramente bella impresa, deve essere stata veramente grande la soddisfazione

bello bello
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Sarme
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Post by Sarme »

Descrizione minuziosa ed impeccabile. Grandi ragazzi! Un'altra ciliegina sulla torta!
Molto belle le foto :smt023
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.

roberto_sarmenti@hotmail.com
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Alec
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Post by Alec »

Grazie a tutti ragazzi, è una bella salita a una nobile vetta, molto consigliabile!
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Erne
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Post by Erne »

alec wrote:Grazie a tutti ragazzi, è una bella salita a una nobile vetta, molto consigliabile!

Magnifica salita !!!
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
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Alec
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Post by Alec »

Metto una foto di Colsub relativa al passaggio più delicato incontrato nella salita: è la paretina ghiacciata che si vede in alto nella foto

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Un altro passaggio un po' delicato è il cavallo di bronzo (III).
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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davec77
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Re: Monte Disgrazia 3678 metri

Post by davec77 »

Salve a tutti...
purtroppo non tutte le uscite possono andare a buon fine, personalmente devo dire che poche volte mi è capitato di ritirarmi, ma ogni tanto comunque capita. :pensoso:
Questo fine settimana abbiamo tentato la celeberrima cresta della Corda Molla al Disgrazia, che da tanti anni mancava all'appello. Purtroppo, dopo essere faticosamente saliti sabato al Bivacco Oggioni (dove abbiamo trovato già altre 8 persone, 4 dirette alla Corda Molla e 4 alla Nord), la mattina dopo ci siamo ritirati dopo circa 1 ora dall'attacco della via...
Durante la notte era piovuto abbondantemente, contrariamente alle previsioni, quindi rigelo zero... caldo già alle 4 del mattino... cielo coperto, tempo incerto, abbiamo aspettato un po' a partire e ci siamo mossi alle 5, cioè tardi, e molto indecisi sul da farsi. Siamo saliti su neve all'attacco della prima sezione rocciosa, che abbiamo percorso per un po', poi arrivati a un colletto dal quale sembrava possibile scendere sul ghiacciaio a sinistra, vista l'ora, il caldo (e umido) e il tempo ancora brutto sul Bernina, abbiamo valutato che era meglio andarsene. Con un centinaio di metri di dislivello su roccette di II-III grado, da fare disarrampicando con attenzione, dal colletto ci siamo quindi portati sul ghiacciaio del Ventina, che poi abbiamo velocemente ridisceso.
Ovviamente, come spessissimo capita in questi casi, dopo un paio d'ore il tempo è definitivamente migliorato... alimentando a dovere i rimorsi... :angry1: accidenti avremmo anche potuto provare... ma del senno di poi son piene le fosse (comunque era caldissimo, e c'è da dire che tutti gli altri 8 che avevano dormito con noi al bivacco sono scesi subito senza neppure provarci).
Peccato perché le condizioni, temperature a parte, sembravano veramente molto buone, con lunghi tratti di cresta innevati e tracciati, e le sezioni di roccia, che si svolgono su serpentino bellissimo e solido, praticamente tutte pulite. Inoltre quando ci si tornerà ci dovremo sobbarcare nuovamente il massacrante avvicinamento all'Oggioni, uno dei più faticosi che abbia mai fatto, non tanto per il dislivello (che comunque supera i 1500 m), quanto per il lungo spostamento su terreno morenico prima e tutto su ghiacciai poi, tranne un tratto intermedio di 200 m di roccette.
I ghiacciai che si percorrono sono decisamente crepacciati, fra l'altro, ma grazie al buon innevamento di quest'anno la situazione era molto tranquilla, anche a bassa quota (il ghiacciaio del Ventina, seppure ritiratissimo rispetto a 50 anni fa, scende ancora fino ai 2300 m) è quasi tutto coperto di neve, e i buchi si stavano appena iniziando ad aprire; certo con il caldo mostruoso di questi giorni le cose cambieranno in fretta.
Metto comunque qualche foto perché i posti sono spettacolari: l'ambiente è di alta montagna dei più selvaggi.
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davec77
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Re: Monte Disgrazia 3678 metri

Post by davec77 »

All'Alpe Ventina, con il ghiacciaio là in fondo.
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Panorama dall'Alpe Ventina verso nord.
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Ghiacciaio del Ventina e parete nord del Pizzo Cassandra.
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Il Disgrazia, salendo sulle roccette che portano al Bivacco Taveggia.
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Oltre il Bivacco Taveggia, si scavalca la base della cresta Est della Punta Kennedy e ci si porta sul ghiacciaio della Vergine.
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Il bacino superiore del ghiacciaio della Vergine, al margine del quale è situato il Colletto del Disgrazia con il bel Bivacco Oggioni.
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La parete Nord del Disgrazia dal Bivacco Oggioni, con la Corda Molla a sinistra.
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Vista sul tormentato Ghiacciaio del Disgrazia.
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La situazione meteo verso le 7 del mattino, all'inizio della nostra discesa :?
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Seracchi impressionanti sul Ghiacciaio del Ventina.
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La splendida giornata che poi è seguita : WallBash : (anche se sicuramente nel pomeriggio le nubi sono molto aumentate)
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Ramingo
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Re: Monte Disgrazia 3678 metri

Post by Ramingo »

Foto stupende.... !!! Un vero peccato per la salita... :( :( :(
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Monte Disgrazia 3678 metri

Post by Sarme »

Capolavoro. Complimenti assoluti, comunque.
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