Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
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Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Per una volta mi piacerebbe imitare l'inimitabile "Alexander" con una delle sue relazioni "strappa applausi", ma la mia vena artistica non è nemmeno lontanamente avvicinabile alla sua e quindi il risultato non sarà probabilmente paragonabile ...
Però un paio di foto carine ve le voglio proporre e così ...
Giovedì scorso assieme al collega di lavoro e di montagna Erik siamo partiti per salire il Corno Nero e la Ludwig (Monte Rosa) in giornata dal Passo dei Salati. L'obiettivo è ambizioso sono circa 1400 metri di dislivello partendo però in giornata dai circa 500 metri di Aosta.
E siccome qui in vacanza ci sono due cari amici di Firenze, propongo la salita anche ad uno di loro (Stefano) che qualche giorno prima aveva scalato il Breithorn Occidentale.
Per organizzare meglio l'uscita e il materiale la sera prima andiamo alla "Feta du Favò” in quel di Ozein. Siamo tutti d’accordo, si mangia il giusto e soprattutto si beve poco !!! Purtroppo siamo anche tutti d’accordo ad infrangere entrambe le promesse, come si fa a partecipare ad una sagra paesana e poi non bere e mangiare come si deve ?
E così la notte passa in modo più o meno turbolento per tutti tra difficoltà di digestione e di prender sonno.
La mattina alle 5.30 suona la sveglia, ma io sono ad occhi spalancati ormai da un’ora. Anche perché, oltre ai postumi da baldoria, sento un poco di emozione legata alla gita. Infatti l’anno precedente con l’amico Alexander avevo mancato la cima per problemi di mal di quota e quindi speravo in un miglior risultato anche se i presupporti non erano favorevolissimi.
Comunque si parte, la meteo è dalla nostra e l’entusiasmo è alle stelle (sarà a causa del vino rosso di GrosJean della sera prima ?).
Naturalmente arriviamo in ritardo (per traffico ?!?!?!) alla prima seggiovia e così un bel 15 minuti sono già persi ancor prima di partire.
Al Passo dei Salati salutiamo Mary (la moglie dell’amico di Firenze) che farà qualche gita nei dintorni del colle aspettando il nostro ritorno dal Corno Nero.
In 45 minuti raggiungiamo Punta Indren e poi da lì in 1.15 la cornice di roccia appena sotto la Capanna Gnifetti sopra le corde fisse. Purtroppo l’amico Toscano fa fatica e già sulle fisse va in crisi.
Infatti abbiamo messo il doppio del tempo necessario per arrivar fin lì perché purtroppo lui è in difficoltà. Riflettiamo un attimo e poi lo convinciamo almeno a provare a partire con noi promettendogli che se non se la sentirà lo riaccompagneremo almeno fino al rifugio.
Sfortunatamente per lui è decisamente una giornata no, dopo nemmeno 100 metri di sviluppo decide di rinunciare, troppa fatica, non se la sente di continuare. Facciamo una piccola deviazione al Rifugio Gnifetti dove lo lasciamo in buona compagnia e proseguiamo in due.
Mettiamo in opera subito un discreto ritmo che ci permette di recuperare un poco del tempo perduto. Fa un caldo bestiale e siamo talmente concentrati a mantenere il passo che … ci dimentichiamo di fare delle foto.
Infatti la prima è solo in vista della meta, la cuspide finale del Corno Nero
Sono circa le 12.30 siamo al colle di fronte allo scivolo finale che sembra in ottime condizioni. In pratica dal rifugio abbiamo impiegato 2 ore circa. Siamo quindi in ottimo orario rispetto al programma.
Ci avviciniamo e scattiamo un’altra foto. I due alpinisti impegnati nella salita scopriremo poi essere due fantastiche ragazze dell’Est di cui ci innamoriamo a prima vista !!!! Ma la lingua ci frega e quindi sarà un innamoramento fugace tutto elaborato a gesti di “poudzo” e di saluto con la manina. Peccato davvero …
Saliamo anche noi e scattiamo qualche foto: Erik con lo sfondo della madonnina di vetta …
… e sul versante opposto
… infine in discesa faccia a valle su evidenti scalini ma anche discreta pendenza.
Una volta scesi ci dirigiamo verso la Ludwig che dista 10 minuti dal colletto
Dalla cima uno scatto in direzione Parrot con le cordate che salgono in cresta e Punta Gnifetti con la evidente capanna sulla cima
Poi una foto rivolti verso il Corno Nero
Erik in vetta alla Ludwig col mare di nuvole alle spalle …
E ci sono anche io (in versione araba per il troppo sole) con la cresta dei Lyskamm alle spalle …
Pyramide Vincent (a destra) e Punta Giordani (a sinistra)
Vista la bella giornata perdiamo un sacco di tempo, quando ripartiamo sono belle che le 1.30. Ma in discesa si sa che … anche i sassi rotolano… e quindi alle ore 16.00 siamo alla seggiovia dei salati . Avevamo ancora 1.15 di margine.
Questo vuol dire che avremmo tranquillamente potuto scalare anche la Vincent e che persone con discreta condizione fisica possono provare a concatenare 4 bei 4.000, partendo dalla Parrot e in sequenza discendente appunto Ludwig + Corno Nero + Vincent !!!
La sfida è lanciata, chi vuol cimentarsi ?
E per finire concludo con una bella foto dedicata a chi vorrà commentare “Bello, mi piacerebbe ma non so se sono all’altezza ..”
Famigliola ai piedi del Cristo delle Vette (età delle bimbe 7 e 11 anni).
Però un paio di foto carine ve le voglio proporre e così ...
Giovedì scorso assieme al collega di lavoro e di montagna Erik siamo partiti per salire il Corno Nero e la Ludwig (Monte Rosa) in giornata dal Passo dei Salati. L'obiettivo è ambizioso sono circa 1400 metri di dislivello partendo però in giornata dai circa 500 metri di Aosta.
E siccome qui in vacanza ci sono due cari amici di Firenze, propongo la salita anche ad uno di loro (Stefano) che qualche giorno prima aveva scalato il Breithorn Occidentale.
Per organizzare meglio l'uscita e il materiale la sera prima andiamo alla "Feta du Favò” in quel di Ozein. Siamo tutti d’accordo, si mangia il giusto e soprattutto si beve poco !!! Purtroppo siamo anche tutti d’accordo ad infrangere entrambe le promesse, come si fa a partecipare ad una sagra paesana e poi non bere e mangiare come si deve ?
E così la notte passa in modo più o meno turbolento per tutti tra difficoltà di digestione e di prender sonno.
La mattina alle 5.30 suona la sveglia, ma io sono ad occhi spalancati ormai da un’ora. Anche perché, oltre ai postumi da baldoria, sento un poco di emozione legata alla gita. Infatti l’anno precedente con l’amico Alexander avevo mancato la cima per problemi di mal di quota e quindi speravo in un miglior risultato anche se i presupporti non erano favorevolissimi.
Comunque si parte, la meteo è dalla nostra e l’entusiasmo è alle stelle (sarà a causa del vino rosso di GrosJean della sera prima ?).
Naturalmente arriviamo in ritardo (per traffico ?!?!?!) alla prima seggiovia e così un bel 15 minuti sono già persi ancor prima di partire.
Al Passo dei Salati salutiamo Mary (la moglie dell’amico di Firenze) che farà qualche gita nei dintorni del colle aspettando il nostro ritorno dal Corno Nero.
In 45 minuti raggiungiamo Punta Indren e poi da lì in 1.15 la cornice di roccia appena sotto la Capanna Gnifetti sopra le corde fisse. Purtroppo l’amico Toscano fa fatica e già sulle fisse va in crisi.
Infatti abbiamo messo il doppio del tempo necessario per arrivar fin lì perché purtroppo lui è in difficoltà. Riflettiamo un attimo e poi lo convinciamo almeno a provare a partire con noi promettendogli che se non se la sentirà lo riaccompagneremo almeno fino al rifugio.
Sfortunatamente per lui è decisamente una giornata no, dopo nemmeno 100 metri di sviluppo decide di rinunciare, troppa fatica, non se la sente di continuare. Facciamo una piccola deviazione al Rifugio Gnifetti dove lo lasciamo in buona compagnia e proseguiamo in due.
Mettiamo in opera subito un discreto ritmo che ci permette di recuperare un poco del tempo perduto. Fa un caldo bestiale e siamo talmente concentrati a mantenere il passo che … ci dimentichiamo di fare delle foto.
Infatti la prima è solo in vista della meta, la cuspide finale del Corno Nero
Sono circa le 12.30 siamo al colle di fronte allo scivolo finale che sembra in ottime condizioni. In pratica dal rifugio abbiamo impiegato 2 ore circa. Siamo quindi in ottimo orario rispetto al programma.
Ci avviciniamo e scattiamo un’altra foto. I due alpinisti impegnati nella salita scopriremo poi essere due fantastiche ragazze dell’Est di cui ci innamoriamo a prima vista !!!! Ma la lingua ci frega e quindi sarà un innamoramento fugace tutto elaborato a gesti di “poudzo” e di saluto con la manina. Peccato davvero …
Saliamo anche noi e scattiamo qualche foto: Erik con lo sfondo della madonnina di vetta …
… e sul versante opposto
… infine in discesa faccia a valle su evidenti scalini ma anche discreta pendenza.
Una volta scesi ci dirigiamo verso la Ludwig che dista 10 minuti dal colletto
Dalla cima uno scatto in direzione Parrot con le cordate che salgono in cresta e Punta Gnifetti con la evidente capanna sulla cima
Poi una foto rivolti verso il Corno Nero
Erik in vetta alla Ludwig col mare di nuvole alle spalle …
E ci sono anche io (in versione araba per il troppo sole) con la cresta dei Lyskamm alle spalle …
Pyramide Vincent (a destra) e Punta Giordani (a sinistra)
Vista la bella giornata perdiamo un sacco di tempo, quando ripartiamo sono belle che le 1.30. Ma in discesa si sa che … anche i sassi rotolano… e quindi alle ore 16.00 siamo alla seggiovia dei salati . Avevamo ancora 1.15 di margine.
Questo vuol dire che avremmo tranquillamente potuto scalare anche la Vincent e che persone con discreta condizione fisica possono provare a concatenare 4 bei 4.000, partendo dalla Parrot e in sequenza discendente appunto Ludwig + Corno Nero + Vincent !!!
La sfida è lanciata, chi vuol cimentarsi ?
E per finire concludo con una bella foto dedicata a chi vorrà commentare “Bello, mi piacerebbe ma non so se sono all’altezza ..”
Famigliola ai piedi del Cristo delle Vette (età delle bimbe 7 e 11 anni).
...NON si fa. Quando poi ho scoperto che buona parte delle sagre i valdostani se le fanno a fine settembre inizio ottobre chissà perchè in quel periodo divento residente in Vallè.DGM wrote: ... come si fa a partecipare ad una sagra paesana e poi non bere e mangiare come si deve ?
Peccato per l'amico Toscano. Chissà che rabbia in corpo.
Più ludicamente: peccato per le ragazze dell'Est. Chissà che rabbia in corpo
A parte ciò proprio una bella ascensione che spero l'amico Toscano possa fare quanto prima.
La sfida Non sarò io a raccoglierla.
- Fed7
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certo li ho messi giù io .. spit raumer!!!! cavetto metallico .. + barre acciaio inox del 12 giù 25 cm con chimico hilti!!! con una doppietta da 30 mt sei giùAndreino wrote:Domandina mia: sbaglio o ci sono ancoraggi per una doppia?
Ditemi di sì
P.S: sono appena sotto la statua ... tipo 30 cm ..
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- elenapollo
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No, mi dispiace il libro di vetta non lo abbiamo firmato perchè distratti dalla due fanciulle dell'Est !!!Fed7 wrote:
domandina di rito: ma fino alla statua della Madonna ci siete andati o no? E se si me lo avete firmato il libro di vetta?
In realtà non siamo andati fino alla madonnina anche perchè io sono un po allergico a questo tipo di simbolo religioso che puntualmente popola ogni cima che abbia un sasso abbastanza solido a cui ancorarle. Non ce l'ho ovviamente con nessuno e rispetto il pensiero di tutti ma devo onestamente dire che personalmente non apprezzo, mi sembra una forzatura ...
In ogni caso il passaggio di roccia per raggiungere la madonnina è elementare (dal mio punto di vista), noi ci siamo fermati in vetta al primo spuntone che si vede in una delle foto. In alternativa il primo spuntone è anche comodamente aggirabile sulla sinistra senza nemmeno dover togliere i ramponi ...
Non so quindi dire della corda doppia (ma mi pare che altri abbiano già risposto) di cui però confermo di aver letto in altre relazioni. Ribadisco che le condizioni attuali sono ottime e la salita/discesa non comporta particolari difficoltà ma merita ovviamente un minmo di attenzione (noi siamo tranquillamente e rapidamente scesi faccia a valle)
L'amico Toscano non era assolutamente arrabbiato, anzi ha apprezzato comunque il giro e ha fatto conoscenza con l'ambiente di alta montagna, cosa che il Breithorn non ti da ...
Ha imparato che ci sono 4000 e 4000 e che una salita a quelle quote parte da lontano rispettando anche il proprio fisico da sere prima e preparandosi anche psicologicamente alla fatica. Inaftti la mia baldoria la sera prima era comunque contenuta (la sua così così ...).
Poi credo che di tanto in tanto confrontarsi con i propri limiti sia asslutamente educativo, stimola a migliorarsi per raggiungere quelle mete che la prima volta ti sono sfuggite. Così come capitò a me lo scorso anno.
Comunque ragazzi armatevi e partite perchè davvero le condizioni sono buonissime (anche se fa un caldo atroce).
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
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...
...ti ho scritto che avrei risposto dopo domani quando avevo finalmente qualche minuto libero ma lo faccio ora... non ho resistito... Splendida salita e splendida compagnia... se non ricordo male con lui avevi anche fatto il giro cresta ovest dell'Emilius e ritorno... grande!!!
E' bello vedere che post "mutation" non esistono più problemi di acclimatamento in quota... ma chi ti ferma più?!?!?! Sei un grande!!! Quanto ai post direi che hai fatto un reportages sensazionale altro che paragoni. io spesso finisco per tediare... questo invece mi ha fatto stare incollato sino in fondo allo schermo!
Bravissimo e bravissimi per la salita...
...e lasciamelo dire... Ragazzi aprofittatenete! ...che condizioni uniche!!!
E' bello vedere che post "mutation" non esistono più problemi di acclimatamento in quota... ma chi ti ferma più?!?!?! Sei un grande!!! Quanto ai post direi che hai fatto un reportages sensazionale altro che paragoni. io spesso finisco per tediare... questo invece mi ha fatto stare incollato sino in fondo allo schermo!
Bravissimo e bravissimi per la salita...
...e lasciamelo dire... Ragazzi aprofittatenete! ...che condizioni uniche!!!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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bella salita! Ma ho dato un'occhiata alle foto, va bene slegati sul Corno Nero, ma sulla Ludwigshoh?? Vi siete tolti la corda solo per far le foto?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Ebbene sì, mi hai "pinzato" in fallo.Sub-Comandante wrote:bella salita! Ma ho dato un'occhiata alle foto, va bene slegati sul Corno Nero, ma sulla Ludwigshoh?? Vi siete tolti la corda solo per far le foto?
In realtà è successo che scesi dal Corno Nero dove per scelta abbiamo preferito slegarci, io mi ero fermato a bere e mangiare un poco ed ero distratto. In quel momento il mio socio mi ha detto "io vado fino in vetta alla Ludwig" che dista 5 min. dal colle ed io per distrazione ho detto OK senza pensare al discorso sicurezza. A quel punto ho dovuto poi anche io fare lo stesso.
Devo dire che quel tragitto lo permette ma :
E' STATO UN ERRORE DI CUI MI PENTO !!!
Fin lì (come avrai notato) non solo eravamo in cordata ma anche con il casco in testa (io l'ho tolto solo per far le foto perchè tra casco e velo sarei stato irriconoscibile).
La mia filosofia in montagna di solito è semplice. Sono in presenza di ghiacciaio crepacciato? Allora senza fare valutazioni di volta in volta adotto la mia dotazione minima standard che prevede progressione in cordata, picca, ramponi, chiodo da ghiaccio con rinvio, 2 t-block + cordini, casco (IN TESTA !). Poi eventualmente sulla base del posto e di altri fattori aggiungo altro materiale ...
La salita discesa dal Corno Nero da slegati perchè con quella pendenza la conserva era assolutamente impraticabile in quanto impossibile trattenere un compagno di cordata. Quindi o fare i tiri o meglio slegati. Abbiamo deciso slegati ...
Bye
Fatto!Fed7 wrote:ricordati di firmare il libro di vetta .. è posto in una cassettina sotto il supporto della statuaAndreino wrote:Forse ci vado domani, in giornata...
Non puoi sbagliare, oggi siamo saliti solo noi al Corno Nero, a giudicare dal libro di vetta.
Per la doppia, avevamo 2 gemelle da 8 mm e, siccome il cavo presentava dei fili rotti e non c'era l'anello di calata, abbiamo lasciato un moschettone.
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Svelato il mistero! Pensavo che più semplicemente vi foste slegati per scattare foto... Vabbè dai l'importante è specificare che non è proprio il migliore dei comportamenti!DGM wrote:Ebbene sì, mi hai "pinzato" in fallo.Sub-Comandante wrote:bella salita! Ma ho dato un'occhiata alle foto, va bene slegati sul Corno Nero, ma sulla Ludwigshoh?? Vi siete tolti la corda solo per far le foto?
In realtà è successo che scesi dal Corno Nero dove per scelta abbiamo preferito slegarci, io mi ero fermato a bere e mangiare un poco ed ero distratto. In quel momento il mio socio mi ha detto "io vado fino in vetta alla Ludwig" che dista 5 min. dal colle ed io per distrazione ho detto OK senza pensare al discorso sicurezza. A quel punto ho dovuto poi anche io fare lo stesso.
Devo dire che quel tragitto lo permette ma :
E' STATO UN ERRORE DI CUI MI PENTO !!!
Fin lì (come avrai notato) non solo eravamo in cordata ma anche con il casco in testa (io l'ho tolto solo per far le foto perchè tra casco e velo sarei stato irriconoscibile).
La mia filosofia in montagna di solito è semplice. Sono in presenza di ghiacciaio crepacciato? Allora senza fare valutazioni di volta in volta adotto la mia dotazione minima standard che prevede progressione in cordata, picca, ramponi, chiodo da ghiaccio con rinvio, 2 t-block + cordini, casco (IN TESTA !). Poi eventualmente sulla base del posto e di altri fattori aggiungo altro materiale ...
La salita discesa dal Corno Nero da slegati perchè con quella pendenza la conserva era assolutamente impraticabile in quanto impossibile trattenere un compagno di cordata. Quindi o fare i tiri o meglio slegati. Abbiamo deciso slegati ...
Bye
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Andreino wrote:Fatto!Fed7 wrote:ricordati di firmare il libro di vetta .. è posto in una cassettina sotto il supporto della statuaAndreino wrote:Forse ci vado domani, in giornata...
Non puoi sbagliare, oggi siamo saliti solo noi al Corno Nero, a giudicare dal libro di vetta.
Per la doppia, avevamo 2 gemelle da 8 mm e, siccome il cavo presentava dei fili rotti e non c'era l'anello di calata, abbiamo lasciato un moschettone.
Il moschettone "era" il mio... ((((((((((((((((((((((((((((((
Sarà ancora a 4320 m...???? Ho i miei dubbi....
Quidquid latine dictum sit, altum viditur. (Qualunque cosa, detta in Latino, suona profonda.)
- Marco S.
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Ciao a tutti,
ieri ero a mia volta in zona e rivedendo queste vette era come riaprire le foto di questo topic..
Il Corno Nero l'abbiamo lasciato, ormai, per il prossimo anno.
Per quanto concerne i crepacci in zona Vincent- rifugio Gnifetti, al ventesimo ho smesso di contare. Inoltre ho trovato un ramo e fiore di ortensia (?) nel bel mezzo del ghiacciaio. La cosa era quantomeno improbabile.
ieri ero a mia volta in zona e rivedendo queste vette era come riaprire le foto di questo topic..
Il Corno Nero l'abbiamo lasciato, ormai, per il prossimo anno.
Per quanto concerne i crepacci in zona Vincent- rifugio Gnifetti, al ventesimo ho smesso di contare. Inoltre ho trovato un ramo e fiore di ortensia (?) nel bel mezzo del ghiacciaio. La cosa era quantomeno improbabile.
Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;
http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Ciao a tutti!
Un paio di domande semplici semplici: il traccione autostradale che arriva fino alla Margherita è già percorribile solo con ramponi (senza sci), secondo voi?
Secondo: il nuovo impianto Gressoney-Indren sta funzionando? Con che orari (sul sito c'è scritto che apre il 26/06 ma su gulliver un ragazzo è salito qualche giorno fa con la prima corsa del mattino...)?
Grazie a chi ne sa...
Un paio di domande semplici semplici: il traccione autostradale che arriva fino alla Margherita è già percorribile solo con ramponi (senza sci), secondo voi?
Secondo: il nuovo impianto Gressoney-Indren sta funzionando? Con che orari (sul sito c'è scritto che apre il 26/06 ma su gulliver un ragazzo è salito qualche giorno fa con la prima corsa del mattino...)?
Grazie a chi ne sa...
- Sub-Comandante
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Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Non vorrei dire una stupidata, ma molto probabilmente per apertura dal 26/6 si intende che da quella data è aperta tutti i giorni. E' probabile invece che nei week-end sia in funzione. Potresti chiamare o il monterosa-ski oppure l'ufficio turistico di Gressoney.Andreino wrote:Ciao a tutti!
Un paio di domande semplici semplici: il traccione autostradale che arriva fino alla Margherita è già percorribile solo con ramponi (senza sci), secondo voi?
Secondo: il nuovo impianto Gressoney-Indren sta funzionando? Con che orari (sul sito c'è scritto che apre il 26/06 ma su gulliver un ragazzo è salito qualche giorno fa con la prima corsa del mattino...)?
Grazie a chi ne sa...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
è vero potrebbe essere aperto nei weekend..l anno scorso avevano fatto cosi...se fosse già percoribile coi ramponi magari un giretto me lo farei anche io
Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Mi hanno risposto così:
Gli impianti che da Gressoney-La-Trinité portano a Punta Indren sono al momento chiusi. Riapriranno per la stagione estiva sabato 26 giugno 2010.
Mi sembra incredibile
Tra un mese??????
Gli impianti che da Gressoney-La-Trinité portano a Punta Indren sono al momento chiusi. Riapriranno per la stagione estiva sabato 26 giugno 2010.
Mi sembra incredibile
Tra un mese??????
Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
mi pare sia sempre stato così, anche a cervinia...Andreino wrote:Mi hanno risposto così:
Gli impianti che da Gressoney-La-Trinité portano a Punta Indren sono al momento chiusi. Riapriranno per la stagione estiva sabato 26 giugno 2010.
Mi sembra incredibile
Tra un mese??????
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Sì, in effetti è così...
- Sub-Comandante
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Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
la stagione alpinistica (e turistica) di massa sul Rosa inizia a fine Giugno, è normale che non aprano per 4 gatti... Gli scialpinisti poi vanno su con le pelli e scendono sciando...Andreino wrote:Mi hanno risposto così:
Gli impianti che da Gressoney-La-Trinité portano a Punta Indren sono al momento chiusi. Riapriranno per la stagione estiva sabato 26 giugno 2010.
Mi sembra incredibile
Tra un mese??????
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
l anno scorso ho fatto il castore quando la stagione non era ancora cominciata...avevano aperto il weekend e chiudevano in settimana
- davec77
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Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Beh....... gambe in spalla e si va a piedi... così ci si può anche acclimatare meglio!
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
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Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
esiste un ottimo servizio jeep che costa anche meno della seggioviadavec77 wrote:Beh....... gambe in spalla e si va a piedi... così ci si può anche acclimatare meglio!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Corno Nero (4321m) & Ludwigshohe (4341m)
Beh, con me sfonderesti una porta apertadavec77 wrote:Beh....... gambe in spalla e si va a piedi... così ci si può anche acclimatare meglio!
Non è certo la fatica o la sveglia presto a spaventarmi... a volte il problema è il tempo libero, che la società frenetica che ci siamo costruiti intorno ormai ci impone...