Monte Cristallo e altre meraviglie

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scinty
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Monte Cristallo e altre meraviglie

Post by scinty »

Questo è il resoconto di una mini-vacanza in Dolomiti, la più disorganizzata che abbia mai fatto! Ma sicuramente molto bella, forse anche per l'improvvisazione! :P

In realtà dovevamo andare a fare qualche gita in Dolomiti già la scorsa estate, ma avevo fatto saltare tutto! :!: Non mi sentivo in grado di effettuare salite alpinistiche su un terreno per me tanto lontano e sconosciuto, soprattutto perchè per vari motivi le mie uscite di quel periodo erano pari a zero!

Per recuperare, ho proposto ad alec di andare quest'anno. Abbiamo parlato di qualche possibile meta e nulla più. Tempo fa avevo letto un bell'articolo sulla Rivista del CAI riguardante il monte Cristallo (sarà stupido ma oltre alla storia che ho letto e alle foto mi piace anche il nome :oops: ). Mi aveva colpito a tal punto da farmi scappar detto che sarebbe bello salirci... mi son tradita da sola perchè naturalmente alec ha preso la palla al balzo per infilarlo nella lista di vette da fare!!! Poi ha fantasticato su altre salite delle quali non ero troppo convinta, ma essendo la partenza così indefinita, incerta (per motivi suoi) e lontana, non ho dato troppo peso a tutto questo! :roll:

Insomma che succede, arriviamo a fine agosto e pare che queste vacanze si possano realizzare. Quando mi sono resa conto che saremmo partiti davvero, quando ho pensato a queste montagne che si ergono così imponenti e severe staccandosi da tutto il resto, che mi sembrano così diverse dalle nostre (dove ho ancora taaaaaaanta esperienza da fare!!!), quando a due giorni dalla partenza non avevamo ancora prenotato niente... è scattato il panico! Mi gioco il tutto e per tutto e chiamo alec, decisa a far saltare ancora una volta questo viaggio! :oops: Ero piuttosto angosciata "non me la sento, non me la sento, e poi dove dormiamo, con tutta la gente che c'è là non troveremo nulla all'ultimo momento...", immaginatevi la sua reazione!!! Mi tranquillizza, mi dice che proveremo il Cristallo e poi vedremo cosa fare i giorni successivi...

Sulla base di questa promessa il giorno prima di partire telefono al rifugio Son Forca e prenoto una stanza. Per salire al Cristallo infatti si parte da Passo Tre Croci, valico tra Cortina d'Ampezzo e Misurina dove non ci sono punti d'appoggio.

Il rifugio, a un'ora dal Passo, mi sembrava l'ideale e anche un po' forzata scelta "pazienza cammineremo un po' di più ma almeno è discesa".

La sera prima di partire mi piazzo davanti al computer alla disperata ricerca di altri numeri di telefono! Cerco alberghi, garni, rifugi, controllo i percorsi con viamichelin... scrivo tutto su un pezzo di carta da portare con me!

L'idea finale era più o meno questa: salita al Cristallo lunedì, salita al Civetta martedì con pernottamento al rifugio Torrani per spezzare un po' la gita, discesa mercoledì (giorno in cui il meteo dava peggioramento al pomeriggio) e finalmente relax in quel di Passo Rolle, dove desideravo tanto tornare essendoci stata da bambina, per una sana passeggiata giovedì e ritorno a Genova!

Così eccoci per strada domenica 23 agosto, il viaggio tutto sommato è rilassato, del resto mi sono fatta promettere che "sia che ci troviamo a 50 metri dalla partenza, sia che ci troviamo a 50 metri all'arrivo... se io non mi sento si torna indietro!"

Durante il tragitto faccio qualche telefonata per informazioni e numeri per gli altri pernottamenti... :)

Arriviamo a Passo Tre Croci intorno alle 16:30 e parcheggiamo l'auto. Lo stretto necessario schiacciato nello zaino e si parte. In un'ora siamo al rifugio Son Forca, la giornata è bella e ci fermiamo un attimo su di un pulpito panoramico per goderci un po' di aria fresca e la bella luce del tardo pomeriggio.

Il rifugio è più un alberghetto, davvero carino e confortevole, proprio sotto il monte Cristallo del quale però da lì sotto è impossibile scorgere la vetta!

La camera con due letti piacevolmente profumata e ordinata (finalmente non un letto a castello, che di solito nei rifugi mi costringe ad acrobazie notturne poco divertenti sulle temibili scalette verticali :lol: ), gli asciugamani, l'abatjour, l'armadio e l'appendi abiti, il bagno pulito, la sala ristorante calda e accogliente, ne fanno un rifugio di lusso! :D

Sulla terrazza del rifugio telefono al Garni Pecol dove abbiamo dormito la sera successiva e al Rifugio Capanna Cervino di Passo Rolle, dove avevo intenzione di fare un tranquillo giro per malghe; per il Torrani, ci penseremo domani! Beh, tiro un sospiro di sollievo finalmente, nonostante l'ansia che si era impadronita di me prima di partire, siamo riusciti a trovare posto senza nessun problema! :D

Il cognome del gestore del Son Forca, Siorpaes, mi aveva dato da pensare… Santo Siorpaes fu colui che insieme a Paul Grohmann e Angelo Dimai salì per primo il Cristallo nel 1865. Quando ho visto lo stemma sulla facciata del rifugio ho avuto una mezza conferma… quando ho visto la foto di Santo Siorpaes e del figlio, anch'egli alpinista e probabilmente guida, all’interno del rifugio ho capito definitivamente che si trattava proprio dei discendenti!!!

Dopo l'abbondante e ottima cena ce ne andiamo a nanna, con l'intento di alzarci molto molto presto!

Verso le 4:30 usciamo dal rifugio con le frontali... non si vede nulla! Una sottile e umida nebbiolina ci avvolge lasciando però intravedere al di sopra un cielo stellato. Meno male...

Scendiamo quasi fino al passo Tre Croci per prendere il sentiero 221 che conduce al Passo del Cristallo. In un bel bosco (per quel poco che posso vedere :lol: ) iniziamo a salire e con le prime luci dell'alba, accompagnati da strani fischi che poi scopriremo essere di camosci, ci troviamo davanti la visuale della Grava di Cerigères. E' un canalone (non peggio di quello per la Pointe Haute de Mary :lol: ) che risaliamo a zig-zag tra le pareti del Cristallo e del Piz Popena; ci portiamo faticosamente al Passo del Cristallo passando in un ripidissimo canalino di 40 metri o poco più. La guida, ossia La Rivista che abbiamo con noi, dice che questo tratto del canale può trovarsi ingombro di neve anche ghiacciata difficile da gradinare (ma non è il nostro caso essendo fine stagione) o con terra dura e scivolosa dove è impossibile assicurarsi. Ultimamente si tende a preferire una variante su roccia alla sua sinistra ma essendo talmente breve il tratto e la terra non così "cementata" come credevamo, saliamo diretti per lo stesso fino al Passo.

Il caldo umido che ci ha accompagnato fino a quel momento lascia il posto a un'aria fredda che mi gela le mani mentre cerco di mangiare una brioche e alec tira fuori l'attrezzatura. Ben poca, corda, moschettoni, cordini, qualche nut che non abbiamo mai usato e udite udite, il suo casco!!! :shock: ("se non metti il casco io non salgo nemmeno al rifugio Son Forca!" disse qualcuno 8) ).

Si parte! Tutto quello che ho letto su questo monte, sulla sua via normale, adesso lo potrò vedere di persona... a momenti mi sembra strano essere lì!

A questo punto mi interrompo, questa volta alec non mi frega... mi fa aprire i topic ma stavolta la relazione gliela lascio con piacere! 8) La salita è lunga e abbastanza contorta ma ben segnalata da ometti e bolli rossi. Gli ometti, come dice la relazione che abbiamo tra le mani, a volte possono essere fuorvianti. Difatti siamo incappati in un passaggio bruttino (traversino esposto e paretina penso di III) che temevamo più di qualunque altro passaggio durante la discesa ma... grazie a me 8) ("passiamo lì più bassi", davanti a due possibili passaggi indicati da ometti) al ritorno non lo abbiamo nemmeno più visto! :D

Solo una cordata quel giorno sale al Cristallo con noi. Una guida col suo cliente, che ci superano in salita mentre siamo presi con un camino con passaggi di III tra la cengia inferiore e quella superiore e in discesa, poco al di sotto della vetta. Sembra che non sia un monte molto frequentato, sarà anche perchè è lunedì ma essendo in Dolomiti... ci si aspetta di vedere un po' più di movimento! Evidentemente riusciamo sempre a scovare vette solitarie... :lol:

Al di sopra della cengia superiore, ci si continua ad arrampicare quasi senza sosta e non riesco a capire se siamo arrivati a uno dei punti indicati dalla guida come finali... presa dallo sconforto sbuffo "sono stremata, devo conservare anche le energie per la discesa!" alec brontola "vorresti tornare indietro???" io indugio e mi promette che se all'una non siamo in vetta si torna! In realtà non volevo scendere, volevo solo tirare un po' il freno e capire quanto poteva mancare! Anche se l'arrampicata è facile, la fatica della salita e lo stress dato da alcuni punti esposti e delicati e dalla continua attenzione hanno il loro peso non indifferente!

Quando finalmente raggiungiamo la vetta devo ammettere che sono abbastanza incredula... è poi il panorama è magnifico, la vetta è aerea, non ci sono intorno monti più alti, nonostante i 3221 metri che da noi sono piuttosto comuni... siamo in mezzo al cielo! :P

Riusciamo a rilassarci una mezz'oretta scattando foto e ammirando l'orizzonte, le nuvole e Cortina, laggiù in fondo in fondo... fame non ne abbiamo, buttiamo giù qualcosa giusto per carburare, metà del mio panino lo regalo volentieri ai gracchi che si sono avvicinati e si beccano per guadagnarsi il loro boccone! Riesco anche a convincerne uno, dopo un po', a prendere il pane dalla mia mano! :wink:

Forza e coraggio si scende! La discesa sarà davvero lunga, quando vedo la cengia inferiore mi sembra di essere già arrivata, ormai la parte più dura è alle mie spalle ma bisogna prestare ancora attenzione almeno fino al ripido canalino sotto il Passo del Cristallo! Poi giù per la Grava e un bel mal di piedi che come al solito mi accompagna con mille smorfie di dolore fino alla macchina! :? Peccato perchè ripercorriamo quel bel sentiero tra i mughi profumati, con una bella vista sui monti più lontani e con Passo Tre Croci che si scorge sempre là sotto e sembra non arrivare mai a causa delle ampie svolte della mulattiera! Infine entriamo in un bellissimo bosco di altissimi larici, dal verde intenso, che piacere vedere poi la sterrata che in brevissimo ci riporta al punto di partenza! :P

Che gita... sicuramente non siamo una cordata da record... se non quello di stare sempre sopra i tempi indicati :oops: , fino al Passo del Cristallo tutto bene... per la salita in vetta abbiamo sforato di un'oretta (considerando il tempo più sfigato indicato dalla Rivista) e la discesa è stata la più esagerata. Del resto anche la guida ha detto incontrandoci "dai che siete quasi in vetta, per la discesa sai che è un po' più breve della salita". Per scendere in un'ora e mezza - due come indicato sulla Rivista fino al Passo del Cristallo devi volare... insomma forse giusto la guida col cliente potrebbero averci messo quel tempo! :roll:

Noi potevamo contare su tempo stabile e quindi bene così! :wink: Una bella gitona, certo molto lunga per me! :shock:

Rifugio Son Forca
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Siorpaes
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A tavola
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alba
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Grava di Cerigères tra il Cristallo e il Piz Popena
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canalino finale
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ricovero militare alla base del Piz Popena
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Alec consulta la relazione al termine della cengia inferiore
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sulla cengia superiore
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traverso esposto
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panorama
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vetta!
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Le Tofane
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Cortina
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Piz Popena
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alla fine della calata dentro un camino
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pareti del Piz Popena
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Ecco da qui la svolta della mini-vacanza: in vetta alec con un sorriso mi dice "ma domani andiamo sul Civetta?"... immaginate con quale gesto gli ho risposto! 8)

Non era neppure da immaginare di fare due gite così un giorno dopo l'altro! :shock:
Poi il Civetta sarebbero stati 1800 metri e passa di dislivello... anche dormendo sotto la vetta al Torrani chi ce la faceva a svegliarsi la mattina dopo con quell'intento? :roll:

Ora ci godiamo due giorni di meritato riposo! Ci cambiamo e scendiamo verso Cortina, rifornimento liquidi a un bar e via, col buio che avanza, verso la successiva meta! Alec si divora in macchina i panini, io mi accontento di un ottimo gelato per strada! Arriviamo al Garni Pecol di Pecol :lol: alle 22, quatti quatti ci dirigiamo verso la porta e suoniamo. Avevo avvisato e ci aspettavano, finalmente ci consegnano la stanza, non vedevo l'ora, mega doccia e mega dormita!!!

Al risveglio noto che si può accedere a un terrazzone con tanto di dondolo, esco a respirare l'aria pulita dei monti e... che splendida giornata! :o
Che bel posto! :D Siamo proprio tra il Civetta che svetta davanti a noi nel cielo azzurro e il Pelmo che dalla parte opposta rimane in ombra. Ma oggi niente fatica... ci aspetta una vera giornata da turisti! :wink:

il bel Garni Pecol
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il Civetta dalla terrazza del Garni
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Dopo una fantastica colazione in una bellissima sala (altra piacevole sorpresa dell'aver prenotato a scatola chiusa :D , oltre alla gentilezza di tutti i gestori di tutti e tre i posti), andiamo verso Cortina per salire con la funivia alla Tofana. E' un altro mondo rispetto al giorno prima... qui se ne vedono un po' di tutti i colori... ma ci sta, ogni tanto, no? :wink:

Dopo aver gloriosamente conquistato anche la terza vetta più alta delle Dolomiti :lol: (peccato per le nuvole che intanto erano salite, speravo di fotografare il Cristallo ma si nascondeva! :( ), scendiamo a Cortina per mangiare qualcosa, un gentile tassista ci suggerisce un posto dove prendere pizza al taglio (sembrava introvabile tra tanti alberghi per vippsss :roll: ). A questo punto abbiamo accorciato la già breve vacanza anticipando il pernottamento alla Capanna Cervino!

Civetta, lungo la strada per Cortina
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il Cristallo tra le nuvole
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In vetta alla Tofana
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Cortina...se ne vedono di tutti i colori :roll:
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Un salto veloce a San Martino di Castrozza, volevo tanto rivederlo dopo 22 anni... e poi a Passo Rolle, prendiamo una sterrata che ci porta all'ultimo bel rifugio, proprio sotto il Cimon della Pala! Si può dire che ho voluto andare lì quasi solo per rivedere il Cimon da quella prospettiva, dove appare appuntito e sembra che abbia un enorme masso a definirne la vetta (in realtà non è così anche perchè alec ha detto che la vetta rimane più indietro).

Nonostante la bella serata le nuvole nascondono gelosamente il Cimon, salvo scoprirlo per un attimo del quale approfitto per uno scatto! (uno... non aspettavo altro e scatto solo una foto... che babba!!! :lol: è che in quel momento ci stavano chiedendo per il menù della cena... :oops: :oops: :oops: sapete com'è...).

Fuori dal rifugio ci sono molti giochi e ne approfitto subito 8) ... ci sono momenti in cui tutti possiamo tornare bambini... persino il granitico, come non l'avete mai visto! :lol:

Altalena e Pale di San Martino
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scinty e la paperella :oops:
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alec ... :shock: :lol:
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A cena bis di canederli (buonissimi!) per riempire lo spazio lasciato in precedenza :lol: e qualche informazione per il giorno dopo. Alla fine invece del giro della malghe preferiamo salire al monte Castellaz, che è proprio davanti al rifugio. In un'ora e mezza siamo sulla vetta, resa particolare da gallerie e resti di fortini della guerra, dalla bastionata rocciosa che si presenta sul davanti mentre un comodo sentiero la raggiunge aggirando la parete sui facili pendii del versante opposto. Per salire siamo passati da un intaglio sul davanti che si percorre piuttosto rapidamente a zig-zag. Verso la vetta una figura seduta di spalle osservava il panorama... non capivo se si trattasse di una statua o di una persona... ho realizzato poi che era una statua ma mi aspettavo di vederla girarsi da un momento all'altro :roll: finchè non mi sono avvicinata del tutto.

La vetta ha la croce più grossa accanto alla statua (il Cristo pensante), altre due piccole croci di legno più in alto. Segni della guerra di tanti anni fa sono distinguibili tutto intorno. La stessa corona di spine del Cristo è filo spinato.

Mentre altri gitanti si approssimano alla vetta per vedere la statua scendiamo verso la Capanna Cervino per salutare i gestori e partire per Genova.

E' stato breve ma bello, soddisfacente e rilassante, per la gioia di entrambi. I posti che abbiamo visto erano tutti molto belli, viaggiando da un posto all'altro enormi spazi verdi e foreste hanno fatto da cornice, con paesi curatissimi e balconate di fiori impressionanti, delle composizioni veramente d'effetto che mettono allegria!

E poi i rifugi e garni, un rapporto qualità/prezzo al quale non siamo abitutati! :D

Adesso passo la palla ad alec per informazioni utili sulla salita al Cristallo, io come sempre mi son persa in quisquilie, ma mi faceva piacere raccontare la vacanza e condividere con voi le bellezze dei monti che tutti apprezziamo! :P

Cimon della Pala
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Incontro in bagno al mattino presto... il gattone voleva bere :lol:
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Monte Castellaz
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Galleria sul Castellaz
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In vetta al Castellaz
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Grotta sul Castellaz
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Passo Rolle dalla cima del Castellaz
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

E.... che dire.... leggere qualcosa sulle dolomiti mi emoziona sempre un po... stupendo.

Non siamo mai stati in zona Cortina, ma prima o poi vorrei andarci. Supercomplimenti per la conquista del Cristallo!! :D

Spero che le dolomiti vi abbiano lasciato un ricordo indelebile e suscitato tante emozioni come succede sempre a noi. :wink:
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Ago
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Post by Ago »

Settimana Meravigliosa !!!!!!




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:shock: :shock: :shock:
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Alec
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Post by Alec »

Eccomi qua :D

Come richiesto dalla Scinty inserisco qualche nota tecnica....il Monte Cristallo è una delle vette più alte e belle delle Dolomiti, e domina arditamente la conca di Cortina. La sua via normale è molto lunga e complessa.

Dal Passo del Cristallo, raggiunto per un ripidissimo canalino di terra e roccette, si traversa a sinistra e con un passaggio delicato in discesa e successiva risalita su sfasciumi si arriva alla cengia inferiore. La si percorre, superando un paio di restringimenti delicati (uno si supera tramite una passerella in legno risalente alla II guerra mondiale) fino ad arrivare ad un muretto di sassi. Si piega allora a destra salendo per rocce in direzione di due camini che si risalgono (II e III) fino alla cengia superiore. La si segue sempre verso sinistra, con saliscendi su roccette molto esposte si aggira un caratteristico torrione fino ad arrivare in prossimità dello spigolo sud del monte. Per raggiungerlo si effettua un delicato ed espostissimo traverso sotto una fascia di strapiombi.
Raggiunto lo spigolo lo si segue, a volte sul filo, a volte a destra o sinistra (bolli rossi) e dopo un bel tratto si arriva sulla cresta sommitale. La si segue interamente, superando una placca (la Lasta) data di III ma che mi è sembrata più facile del camino, fino ad arrivare sulla stupenda vetta, molto aerea.
Attenzione alla discesa, molto lunga e continuamente esposta su grandi salti.

La Scinty è stata GRANDE, questa salita non era per niente banale! L'avvicinamento faticoso, la parte alpinistica lunghissima e con alcuni passaggi delicati, la notevole esposizione....ma lei ormai non teme più niente 8)

Confrontare questa salita con una delle "nostre" Alpi non saprei....sicuramente è più impegnativa del Monviso.

Bella anche la Tofana di Mezzo (15 minuti di salita dall'arrivo della funivia, su sentiero e roccette :lol: ) e molto piacevole e rilassante il soggiorno alla Capanna Cervino (così chiamata in onore del Cimon della Pala, il Cervino delle Dolomiti) e la salita al Castellaz. Il Cimon è davvero imponente, a vederlo dal basso facevo fatica a credere di esserci salito 2 anni fa :shock:

Imbattibile il rapporto qualità/prezzo dei rifugi/garni dove abbiamo pernottato. Qui ad ovest avremmo molto da imparare... :roll:

In definitiva vacanza breve ma intensa. Torneremo sicuramente :D
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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Post by Pazzaura »

Ottimo! ma senti, il famoso "III dolomitico" è così tosto confronto al nostro? In quei tratti hai usato tuoi chiodi o assicurazioni, oppure la corda era solo un proforma? :D
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:)

Post by andrea67 »

Ma che bella vacanza!!! Bene sono contento specie per Scinty che sembrava davvero agitata prima della partenza! :wink:
Bellissimo come al solito il tuo racconto!! Un ciao a presto ad Alec :smt041
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Alec
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Post by Alec »

Pazzaura wrote:Ottimo! ma senti, il famoso "III dolomitico" è così tosto confronto al nostro? In quei tratti hai usato tuoi chiodi o assicurazioni, oppure la corda era solo un proforma? :D
I tratti di III mi sono sembrati paragonabili ad un III nostro...le soste necessarie sono tutte in posto (abbiamo fatto anche una doppia in discesa nel camino), come assicurazioni intermedie ho usato solo una clessidra nel camino.

La difficoltà della salita non sta comunque nei singoli passaggi ma nella notevole lunghezza e nella continuità.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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Marco S.
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Post by Marco S. »

Santi numi, Scinty...!!! :shock: :shock: :D :D :D
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Post by scinty »

Marco S. wrote:Santi numi, Scinty...!!! :shock: :shock: :D :D :D
:lol: :lol: :lol:

eh ogni tanto mi tocca! :roll:

Ho scongiurato alec di non farmi mai più fare gite così lunghe ma poi passa tutto e mi dimentico della fatica, è questo il guaio! :lol: :lol:
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Post by Pazzaura »

alec wrote:
Pazzaura wrote:Ottimo! ma senti, il famoso "III dolomitico" è così tosto confronto al nostro? In quei tratti hai usato tuoi chiodi o assicurazioni, oppure la corda era solo un proforma? :D
I tratti di III mi sono sembrati paragonabili ad un III nostro...le soste necessarie sono tutte in posto (abbiamo fatto anche una doppia in discesa nel camino), come assicurazioni intermedie ho usato solo una clessidra nel camino.

La difficoltà della salita non sta comunque nei singoli passaggi ma nella notevole lunghezza e nella continuità.
Si si sò della lughezza... chiedevo solo riferendomi al grado perchè sento sempre parlare di questi gradi dolomitici come duri, e quindi sono sempre restio ad avventurarmi nel mio grande "sogno" che sarebbe la via normale al Catinaccio (5 tiri più cresta, max III+)...

Chissà, prima o poi!!
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Post by scinty »

Non ho trovato difficoltà tecniche particolari, nel camino che credevo fosse di II ho pensato "belin sto II dolomitico!", invece era III e non lo sapevo :lol:
Per innalzarmi nel camino è stata un po' dura ma niente di terribile. E come diceva alec sulla paretina chiamata la Lasta... non ci siamo nemmeno accorti di averla fatta e doveva essere III :roll: boh, difficile averla evitata perchè in cresta la via è abbastanza obbligata...

Magari una salita non basta per giudicare poi questa è un po' una via di altri tempi...

Mi sono mancati i maniglioni... gli appigli erano tutti piuttosto arrotondati o non tenevano... però non essendo un'arrampicata difficile non bisognava nemmeno tirarsi sù di forza, a parte uno o due punti.
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Post by Ramingo »

COMPLIMENTI SCINTY!!!! Davvero un bell'approccio, sia fisico che mentale.
In realtà dovevamo andare a fare qualche gita in Dolomiti già la scorsa estate, ma avevo fatto saltare tutto! Non mi sentivo in grado di effettuare salite alpinistiche su un terreno per me tanto lontano e sconosciuto, soprattutto perchè per vari motivi le mie uscite di quel periodo erano pari a zero!

..... il viaggio tutto sommato è rilassato, del resto mi sono fatta promettere che "sia che ci troviamo a 50 metri dalla partenza, sia che ci troviamo a 50 metri all'arrivo... se io non mi sento si torna indietro!"


Anche se l'arrampicata è facile, la fatica della salita e lo stress dato da alcuni punti esposti e delicati e dalla continua attenzione hanno il loro peso non indifferente!
L'ambiente dolomitico è meraviglioso!!!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Post by Ramingo »

Ago wrote:Settimana Meravigliosa !!!!!!




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:shock: :shock: :shock:

:smt023 :smt023 :smt023

E COMPLIMENTI ANCHE AD ALEC!!!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Monte Cristallo e altre meraviglie

Post by Ramingo »

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:smt042 :smt043 :smt044 :smt036 :smt082
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Post by gecko »

Dolomiti :smt055 :smt055 :smt055 :smt055 :smt007 :smt007 :smt007 :smt007 sempre nel cuore :wink:
Complimenti per le salite, bellissimo il gattone :smt050
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Post by giobibo »

Come al solito un bel resoconto, d'obbligo per le Dolomiti.
Okkio Scinty, le vie lunghe ed impegnative danno dipendenza :lol:
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Post by scinty »

gecko wrote: Complimenti per le salite, bellissimo il gattone :smt050
Grazie :D ; il micione, pensa quando me lo sono trovato davanti alle 6:30 del mattino aprendo la porta del bagno :lol:
Troppo forte! :P
giobibo wrote:Okkio Scinty, le vie lunghe ed impegnative danno dipendenza
:roll: ... :smt100
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Post by gecko »

Che bella la foto delle Tofana di Mezzo; quando ci son salita due anni fà c'era mezzo metro di neve, nebbia e la croce si intravedeva a mala pena; nonostante ciò raggiungere quella vetta per me ha rappresentato il realizzarsi di un sogno che per anni ho coltivato nel mio cuore.:smt055
Il III dolomitico, soprattutto delle vie classiche, è un III di una scala chiusa che arrivava all'epoca fino al VI superiore; inoltre spesso lungo la via trovi solo qualche chiodo e devi attrezzare su spuntoni o clessidre, ma soprattutto avere occhio e non perdere la via :wink:
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Post by scinty »

gecko wrote:Che bella la foto delle Tofana di Mezzo; quando ci son salita due anni fà c'era mezzo metro di neve, nebbia e la croce si intravedeva a mala pena; nonostante ciò raggiungere quella vetta per me ha rappresentato il realizzarsi di un sogno che per anni ho coltivato nel mio cuore.:smt055
Il III dolomitico, soprattutto delle vie classiche, è un III di una scala chiusa che arrivava all'epoca fino al VI superiore; inoltre spesso lungo la via trovi solo qualche chiodo e devi attrezzare su spuntoni o clessidre, ma soprattutto avere occhio e non perdere la via :wink:
Grazie per la spiegazione :D

Sulla Tofana come ci eri salita?

Molti salivano sulle Tofane per vie ferrate, ho visto che si possono anche effettuare delle traversate.
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gecko
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Post by gecko »

Ferrata di punta Anna e poi quella della Tofana di Mezzo, entrambe belissime :wink: appena ripristino l'altro pc sul quale ho le foto, ne posto alcune :D
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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solyaris
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Post by solyaris »

alec wrote:
Pazzaura wrote:Ottimo! ma senti, il famoso "III dolomitico" è così tosto confronto al nostro? In quei tratti hai us
ato tuoi chiodi o assicurazioni, oppure la corda era solo un proforma? :D
I tratti di III mi sono sembrati paragonabili ad un III nostro...le soste necessarie sono tutte in posto (abbiamo fatto anche una doppia in discesa nel camino), come assicurazioni intermedie ho usato solo una clessidra nel camino.

La difficoltà della salita non sta comunque nei singoli passaggi ma nella notevole lunghezza e nella continuità.

E' una salita meravigliosa di "alpinismo pionieristico" (dolomitico)! L'ho fatta l'altro ieri.

Non mi risulta ci sia III ... od almeno a quello che dicono i cadorini (abitanti del posto) è tutto "II grado inferiore" o giù di lì ... ?! Ma non bisogna mai fidarsi... i "vecchi" là ci scherzano sempre su, sul grado, dicendo sempre: "facile" o "difficilino" ;-)

Noi l'abbiamo fatta slegati a salire (ed andare legati non so quanto sia opportuno, visto lo sviluppo in orrizzontale su cengie...),
ma abbiamo fatto qualche doppietta a scendere, io ero completamento cotto (anche per fatica giorni precedenti e mancanza di riposo il giorno prima di questa salitona (ERROR!) ).

Paradossalmente, i punti dove l'assicurazione a mio avviso è stata "mandatoria" sono stati su neve (NEVE !!!) sul canale prima dell'attacco, sotto il passo del Cristallo (avevo scarponi e picca a dietro!!! e ramponi prestati) ... mi veniva da ridere perchè malgrado la mia scarsezza su roccia, su neve sono andato avanti io, assicurando le due vecchie volpi rocciatori che però alla vista del ghiaccietto anno fatte faccie preoccupate ... (giustamente: se scivolavi su quegli scivoli per niente "appoggiati" ... ruzzolavi fino al passo Tre Croci).

In generale, in dolomiti rimango sempre perplesso dalle definizioni di difficoltà complessiva e grado; questa via viene per esempio definita PD ... ( In qualche guida ho trovato la curiosa definizione "PD, per alpinisti esperti" ?! ...

Io sono portato a pensare, nella mia ignoranza, che una via di II grado, PD è una roba semplice ...
In Dolomiti non lo è mai stato per la mia (piccola) esperienza; ma sopratutto nel caso specifico: 1400 mt di dislivello, è vero forse l'arrampicata vera e propria sono 400 mt, ma sviluppo lunghissimo su cengie (forse più di 4 km) con esposizione massima continua, su ghiaietta e sfaciumi a me per niente rassicurante, passaggini in traverso di I grado ma con precipizio sotto, avvicinamento su canale ghiacciatino, con scarponi, ramponi, picca, caldo, problema dell'acqua (ho bevuto da tutti i rigagnoli della roccia), due doppie consigliabili ... Tra l'altro: a mio avviso l'orientamento su quel labirinto di cengie è complesso ... si ci sono i bolli rossi e gli ometti ..., ma in alcuni punti sono "fuorvianti" ... non voglio pensare a cosa dev'essere fare questa salita con scarsa visibilità o con bagnato o temporale (vista l'altitudine elevata ...): un incubo !!!... Quindi "Poco Difficile" ... sarà, ma sapendo di fare più di 10 ore di "salitina",
- fisicamente e psichicamente riposati - in giornata di meteo a prova di bomba - anche se "già" a Luglio, con scarponi e picca a dietro.
"Poco Difficile" ? mha ... :)

Ecco forse perchè, a dire dal libro di vetta, quest'anno eravamo solo la seconda cordata che ha fatto la via (dopo degli svizzeri una settimana fà)... :)

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