Breithorn
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Belle foto Ago e anche quelle di Paz
Ciaoo
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Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
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Belandi!
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...
...ciao scusate la lentezza nelle risposte... sono arrivato l'altro ieri notte a Genova dopo una settimana di vacanza con Pollon ed ora riparto per lavoro. Scrivo di sfuggita... devo scrivere... e lo faccio per ringraziare il super gruppo che ha permesso un così bel momento fra le montagne.
Ho girato in lungo ed in largo la Valle ma non ero mai stato sul plateau (da grande intendo solo da ragazzino). e' stato un bel tornare. E' iniziato da un invito di Pazzaura... una bella combinazione di eventi... lui invitato da Luca e Linda... i suoi istruttori, con Claudia... Paz appunto ha invitato me e Pollon... io volevo già portare lei a fare il breithorn perchè vedesse le sue reazioni in quota... per combinazione anche io conoscevo i ragazzi perché ho fatto da relatore alla mamma di Linda ed ho conosciuto poi Lu nelle serate... in più si sono aggiunti i grandissimi Colsub e Wolf... che splendido momento!
Il plateau non me lo ricordavo così urbano.. peccato... tralascio i commenti a riguardo... preferisco ricordarmi i momenti piacevoli sullo scivolo di ghiaccio su cui Paz e Pollon danzavano come se fossero in piano e wolf con maestria aggirava gli ostacoli perchè senza ramponi, (vecchia tradizione del lupo e del montanaro di esperienza, che sa sempre che cosa fare), le risate con Linda e Luca, la serenità di Claudia e le precise battute di Colsub che zitto zitto e poi colpisce con grande ilarità quando meno te lo aspetti...
Grazia a tutti! Mi dispiace sia per Cla ed i ragazzi che sono stati male, sia per Paz che, ha avuto qualche istante di mal di capa poi passato subito e che era perfettamente in grado di fare la sua salita senza il minimo problema. E mi dispiace anche per Pollon che alla fine ha patito la testa e non la quota... un po' in quei giorni un po' per altre motivazioni... perde spesso la convinzione quando servirebbe... la quota lo fa a molti... a lei succede a 0 metri s.l.m. ...sul Breithorn è risuccessa la stessa cosa... un po' di nausea un po' di nuove sensazioni e la vista dello scivolo finale con la paura di star male quando devi scendere le hanno dato il colpo di grazia... peccato... probabilmente al secondo o terzo 4000... non si accorgerà nemmeno delle stesse sensazioni nella stessa situazione arrivando in punta... però alla fine ha avuto il coraggio di tentare tre volte... e comunque una votla deciso il ripiegamento di scendere a 3800...e risalire alla Gobba de Rollin... più bassa certo non il 4000... ma comunque una vetta di 3900 metri sebbene deturpata dagli impianti... E' diverso ripiegare con la coda tra le gambe (a me è successo molte volte... e so come ci si sta male...) e ripiegare ma alzare comunque la testa e decidere di tentare comunque un'altra vetta... facile, da passeggiata... ma molto alta nel momento in cui oramai stai già patendo la quota da ore. Un po' com'era successo al mitico nonno Multimediale che era arrivato comunque al Balmenhorn.
U mattone in più da mettere nel muro che alla prossima fatica verrà fuori sorreggendo il muro della tua forza con maggiore sostegno... un ricordo che dice... non ce l'ho fatta ma non mi sono arresa ed ho imparato comunque qualche cosa in più (e la montagna più alta che ho fatto comunque ora è 3902 m... )
...e poi che dire del mitico vino di wolf... una volta ero io che portavo sempre il vino... oramai appena penso alle bottiglie sulle montagne immagino l'aplomb di wolf che non cede eleganza mai, in alcuna situazione!
Ecco di seguito un po' di foto...
Pollon alla macchina il sabato:
...io in ovovia perso a guardare i laghi baltei ed i sentieri (chissà in futuro la maxiavalanche...)
...l'arrivo al Teodulo dalle Guide per prenderci uno spuntino col gruppo!
Foto di Pollon (credo) dell'arrivo degli impianti presso il rif. delle Guide
Il mitico Paz!
Tramonto dalla terrazza del rifugio
Sogno ...
La partenza con Pollon e Paz all'alba... o quasi...
Pollon versione Taliban... all'altezza del Piccolo Cervino (3800)
...sotto il Breithorn alla terza fermata di Pollon... quando non ne aveva più... Abbraccio Paz-pol
...segue discesa e salita a due (pollon ed io) alla Gobba di Rollin
...e la discesa al rifugio con la gran Becca di fronte...
Ho girato in lungo ed in largo la Valle ma non ero mai stato sul plateau (da grande intendo solo da ragazzino). e' stato un bel tornare. E' iniziato da un invito di Pazzaura... una bella combinazione di eventi... lui invitato da Luca e Linda... i suoi istruttori, con Claudia... Paz appunto ha invitato me e Pollon... io volevo già portare lei a fare il breithorn perchè vedesse le sue reazioni in quota... per combinazione anche io conoscevo i ragazzi perché ho fatto da relatore alla mamma di Linda ed ho conosciuto poi Lu nelle serate... in più si sono aggiunti i grandissimi Colsub e Wolf... che splendido momento!
Il plateau non me lo ricordavo così urbano.. peccato... tralascio i commenti a riguardo... preferisco ricordarmi i momenti piacevoli sullo scivolo di ghiaccio su cui Paz e Pollon danzavano come se fossero in piano e wolf con maestria aggirava gli ostacoli perchè senza ramponi, (vecchia tradizione del lupo e del montanaro di esperienza, che sa sempre che cosa fare), le risate con Linda e Luca, la serenità di Claudia e le precise battute di Colsub che zitto zitto e poi colpisce con grande ilarità quando meno te lo aspetti...
Grazia a tutti! Mi dispiace sia per Cla ed i ragazzi che sono stati male, sia per Paz che, ha avuto qualche istante di mal di capa poi passato subito e che era perfettamente in grado di fare la sua salita senza il minimo problema. E mi dispiace anche per Pollon che alla fine ha patito la testa e non la quota... un po' in quei giorni un po' per altre motivazioni... perde spesso la convinzione quando servirebbe... la quota lo fa a molti... a lei succede a 0 metri s.l.m. ...sul Breithorn è risuccessa la stessa cosa... un po' di nausea un po' di nuove sensazioni e la vista dello scivolo finale con la paura di star male quando devi scendere le hanno dato il colpo di grazia... peccato... probabilmente al secondo o terzo 4000... non si accorgerà nemmeno delle stesse sensazioni nella stessa situazione arrivando in punta... però alla fine ha avuto il coraggio di tentare tre volte... e comunque una votla deciso il ripiegamento di scendere a 3800...e risalire alla Gobba de Rollin... più bassa certo non il 4000... ma comunque una vetta di 3900 metri sebbene deturpata dagli impianti... E' diverso ripiegare con la coda tra le gambe (a me è successo molte volte... e so come ci si sta male...) e ripiegare ma alzare comunque la testa e decidere di tentare comunque un'altra vetta... facile, da passeggiata... ma molto alta nel momento in cui oramai stai già patendo la quota da ore. Un po' com'era successo al mitico nonno Multimediale che era arrivato comunque al Balmenhorn.
U mattone in più da mettere nel muro che alla prossima fatica verrà fuori sorreggendo il muro della tua forza con maggiore sostegno... un ricordo che dice... non ce l'ho fatta ma non mi sono arresa ed ho imparato comunque qualche cosa in più (e la montagna più alta che ho fatto comunque ora è 3902 m... )
...e poi che dire del mitico vino di wolf... una volta ero io che portavo sempre il vino... oramai appena penso alle bottiglie sulle montagne immagino l'aplomb di wolf che non cede eleganza mai, in alcuna situazione!
Ecco di seguito un po' di foto...
Pollon alla macchina il sabato:
...io in ovovia perso a guardare i laghi baltei ed i sentieri (chissà in futuro la maxiavalanche...)
...l'arrivo al Teodulo dalle Guide per prenderci uno spuntino col gruppo!
Foto di Pollon (credo) dell'arrivo degli impianti presso il rif. delle Guide
Il mitico Paz!
Tramonto dalla terrazza del rifugio
Sogno ...
La partenza con Pollon e Paz all'alba... o quasi...
Pollon versione Taliban... all'altezza del Piccolo Cervino (3800)
...sotto il Breithorn alla terza fermata di Pollon... quando non ne aveva più... Abbraccio Paz-pol
...segue discesa e salita a due (pollon ed io) alla Gobba di Rollin
...e la discesa al rifugio con la gran Becca di fronte...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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...
...no mi emoziono al tramonto... e sogno ad occhi aperti! ...mi faceva sognare il cielo...
(Non è una punta che per ora mi interessa... la Becca per la cresta del Leone invece si! ma non voglio esser OT ).
(Non è una punta che per ora mi interessa... la Becca per la cresta del Leone invece si! ma non voglio esser OT ).
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Eccomi!!! tornata anche io da qualche giorno ho veramente avuto tanto da lavorare, mi sono accorta del post ma non avevo mai tempo di scrivere nulla... Che dire, Alexander ha sintetizzato la situazione al meglio... Mi spiace moltissimo per Paz che aveva energia e entusiasmo d avendere e che invece si è ritrovato a consolarmi nel momento in cui gli dicevo che si tornava indietro e quindi calpestavo ilsuo sogno di vedersi in vetta... Mi spiace davvero ma... Come già detto da Alex, mi capita spesso di non essere abbastanza lucida e di stancarmi per nulla... La quota avrà anche un pò influito ma... Sono io che quando non ne ho non ne ho...
Comunque veramente esperienza indimenticabile, il giorno precedente è stato divertente raggiungere il Teodulo, chiacchierare con i compagni di avventura, tutte belle persone, la sera prima è stato rigenerante cenare tutti insieme, ridendo e raccontando esperienze!
Grazie mille a tutto il gruppo, il mio primo (quasi) 4000 lo ricorderò soprattutto per la vostra compagnia e comunque presto riproverò!!!
Comunque veramente esperienza indimenticabile, il giorno precedente è stato divertente raggiungere il Teodulo, chiacchierare con i compagni di avventura, tutte belle persone, la sera prima è stato rigenerante cenare tutti insieme, ridendo e raccontando esperienze!
Grazie mille a tutto il gruppo, il mio primo (quasi) 4000 lo ricorderò soprattutto per la vostra compagnia e comunque presto riproverò!!!
Sembra talco ma non è... E' magnesite!
Che foto meravigliose (il primo piano di Paz è da oscar ) spero prima o poi di poterci andare anch'io e di beccare una giornata meravigliosa con un tramonto come quello catturato da Alex'... COMPLIMENTS!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
- Alexander
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...guarda io voglio tornarci perché Pollon e magari anche Nanà e Kalla arrivino in vetta poi comunque ci tornerò per la traversata (che mi interessa personalmente e non per portarci qualcuno). Possiamo organizzare... la vetta è sempre lì!
Magari anche con stessa combriccola in fondo Paz e claudia ci devono salire e Colsub e Wolf potrebbero spararsi orientale e porta nera.
dai dai che si organizza!
Magari anche con stessa combriccola in fondo Paz e claudia ci devono salire e Colsub e Wolf potrebbero spararsi orientale e porta nera.
dai dai che si organizza!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
leggo anche della traversata effettuata da mazzy...bellissima!
c'era già un mio topic a proposito:
viewtopic.php?t=2428&highlight=breithorn
c'era già un mio topic a proposito:
viewtopic.php?t=2428&highlight=breithorn
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
- Alexander
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l'avevo visto... spettacolare!alec wrote:leggo anche della traversata effettuata da mazzy...bellissima!
c'era già un mio topic a proposito:
viewtopic.php?t=2428&highlight=breithorn
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Mi unisco e faccio i complimenti a tutti coloro che hanno violato questo 4000!
Bellissime le foto giornata splendida da cartolina!
Oggi ho avuto la fortuna di salire anche io sul braithorn con una buona rappresentanza di quotazero con Ramingo, Manu, Aldo e altre persone simpaticissime del Cai di Bolzaneto 8 in totale.(questa volta da primo di cordata e primo di giornata a salire in vetta!!)
Aihmè non posso dire di aver trovato la vostra splendida giornata ma ne è valsa la pena lo stesso!!Esperienza indimenticabile il mio secondo 4000 dopo la cima Vincente sul Rosa.
Non voglio dilungarmi oltre e lascio il resoconto ufficiale, dettagliato come al solito, della giornata ,con immancabili foto al seguito al mitico Ramingo
Saluti a tutti da Cocchy!
Bellissime le foto giornata splendida da cartolina!
Oggi ho avuto la fortuna di salire anche io sul braithorn con una buona rappresentanza di quotazero con Ramingo, Manu, Aldo e altre persone simpaticissime del Cai di Bolzaneto 8 in totale.(questa volta da primo di cordata e primo di giornata a salire in vetta!!)
Aihmè non posso dire di aver trovato la vostra splendida giornata ma ne è valsa la pena lo stesso!!Esperienza indimenticabile il mio secondo 4000 dopo la cima Vincente sul Rosa.
Non voglio dilungarmi oltre e lascio il resoconto ufficiale, dettagliato come al solito, della giornata ,con immancabili foto al seguito al mitico Ramingo
Saluti a tutti da Cocchy!
Grazie troppo buono! Provvederò al più presto. Esperienza indimenticabile. (Il mio primo 4000) peccato per il tempo, sabato c'eravamo proprio sotto (tra la Gobba di Rollin ed il Piccolo Cervino) e la giornata era soleggiata e serena, vista a 360°. La salita però era prevista per questa mattina e il tempo non ci ha concesso repliche, entusiasmante cmq, con un pizzico d'avventura in più, date le avverse (ma non proibitive) condizioni atmosferiche.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Il primo 4000…
Che dire sul Breithorn? Di certo non lo dimenticherò, custodirò scolpita nel cuore la salita del primo 4000, sia per l’emozione di aver toccato una quota importante, sia per la particolarità di aver eseguito una salita diversa da tutte quelle effettuate fino ad ora.
La mia impressione da neofita su questa salita è positiva. E’ stata un’escursione appassionante, sia perché è stata la prima su neve con piccozza e ramponi, sia perché essere assicurato agli altri ti lega a loro non solo materialmente. Ti rendi conto che è fondamentale prestare attenzione ad ogni passo e ad ogni manovra, perché sai che da ciò che fai dipende la sicurezza tua e dei tuoi compagni. Ti senti importante per loro come loro lo sono per te.
Come moltissimi di voi sapranno, per chi lo ha fatto, per chi ha letto relazioni in proposito o per sentito dire dal racconto di amici, la salita della normale al Breithorn Occidentale, potrebbe sembrare una bella passeggiata sulla neve, ma non è così.
La realtà che ti si presenta è ben differente dal percorso su roccia. A partire dalla mancanza di punti di riferimento per esempio, se non hai la fortuna di imbatterti in una giornata serena e soleggiata e ti trovi invece fra le nuvole, avvolto dalla nebbia, circondato solo da un bianco accecante, il tuo senso dell’orientamento svanisce. Solo chi conosce la montagna come le sue tasche potrebbe uscirne con una certa sicurezza. In più lungo il tracciato si incontrano diversi tratti crepacciati, a prima vista apparentemente poco rischiosi, perché coperti dalla neve e quasi invisibili, ma proprio per questo esigenti della massima attenzione. Un altro singolare aspetto che a mio avviso rende unico l’ovattato paesaggio nevoso è l’assoluto (…e sinistro) silenzio, quasi irreale che tutto copre, anche le voci… quando urli vengono discinte e disperse e ti senti solo di fronte alla natura.
Il Breithorn. Raccolgo con entusiasmo l’invito di Aldo51 che un giorno parlando mi disse della sua intenzione di salire sul Breithorn Occ., nella speranza di coronare un desiderio non realizzato, quando dieci anni prima si era trovato a dover tornare indietro per la fitta nebbia e per altre avverse condizioni meteorologiche. Così in breve, si è composto il gruppo: Aldo51,Guerrino e Brunella del CAI di Bolzaneto, Mirco del CAI sez. U.L.E., ai quali si sono aggiunti: Manù e Carmen, Cocchy70 ed il sottoscritto. Partenza sabato 30!!! Giunti a Cervinia, si sale in Funivia, con Manù e Mirco che scesi a Plan Maison, hanno preferito salire i restanti 853 metri a piedi per acclimatarsi e per scaldare i muscoli. Noi altri invece siamo saliti direttamente fino al Rif.Guide del Cervino del Plateau Rosa-Testa Grigia, salendo poi a piedi fino al Piccolo Cervino, sotto il Breithorn Occ. per favorire l’acclimatamento e far due passi, la giornata era splendida. Giunti al pianoro di fronte alla vetta del Breithorn Occ. il panorama era meraviglioso, il cielo sereno, la vista a 360°,
sul Breithorn e (sotto) sul Cervino,
e sullo sfondo i Liskamm (correggetemi se sbaglio...)
Sperando in una giornata così anche per domenica, rientriamo al rifugio dove ci aspettavano Mirco e Manù. La sera cena al rifugio, le pietanze discrete, unico grande errore, mi confesserà in seguito Scinty sentendo il mio racconto, quello di non essermi tenuto piuttosto leggero nella cena, brindando con tanto di grappino finale. Data la quota, avrei dovuto mangiare il necessario per il sostentamento, bere molta acqua per fluidificare il sangue ed evitare gli alcolici, invece ho fatto l’esatto contrario e questo mi è costato una notte insonne, causa di un tremendo mal di testa e un senso di nausea che si è trascinato sino al mattino alle 03.30 quando abbiamo iniziato i preparativi per la partenza. Ma nonostante la nausea, mi sono sforzato di far colazione con ciò che potevo, miele, fette biscottate, cioccolata, the e aspirina. Alle 04.45 eravamo in marcia, non mi sono fatto scoraggiare dal malessere, determinato più che mai a raggiungere l’obiettivo, dopo i primi passi nella neve e l’aria fredda sono stato subito meglio.
La partenza non è stata delle migliori. Dal Rifugio del Plateau Rosa per i successivi 350 metri circa abbiamo camminato nel buio, avvolti dalla nebbia e sotto la pioggia gelida, tanto che aleggiava un vago timore sulla possibilità di un dietro front. Poi si è deciso di tirare le somme solo dopo aver superato la Gobba di Rollin, raggiunto il pianoro sotto il Piccolo Cervino. Così abbiamo continuato la salita, bagnati ed in silenzio meditabondo e vigile. Eravamo divisi in tre cordate (2-3-3), in apertura Cocchy70 con Carmen, a seguire Mirco,Manù,Ramingo e dietro Aldo51,Brunella e Guerrino. La pioggia è cessata poco prima di raggiungere l’altopiano, ove abbiamo visto, confuse tra le nubi le prime luci dell’alba. Da qui la decisione di proseguire, la visibilità nonostante le nuvole era (a momenti) oltre i cinquanta metri. Da qui a poco però Guerrino non se l’è sentita di proseguire e si è staccato per fare rientro, noi, essendo più avanti abbiamo osservato la scena in lontananza e vedendo che Aldo51 e Brunella riprendono nella nostra direzione, un po’ rammaricati proseguiamo.
Iniziamo la salita della via normale,
sotto un vento gelido che ti ricacciava in bocca parola per parola, raggiungiamo finalmente quota 4000. C’è la gioia, ci facciamo i complimenti, abbiamo raggiunto la cima poco prima delle otto e, date le condizioni, essere stati i primi della giornata a salire sulla cima in tre ore scarse ci è sembrata buona cosa. Foto di vetta, che come vedete ben rendono l’idea del freddo che faceva, notate le espressioni di Aldo e Brunella
e quella di Cocchy…
A tenerci compagnia un Gracchio Alpino, eccolo planare nel vento!
Data la scarsa visibilità ed il freddo che attanagliava un po’ tutti, l’idea di spingersi fino al Breithorn Centrale, lungo la via di cresta è stata abbandonata,
oltre tutto Guerrino ci aspettava al Rifugio.. ed in breve abbiamo ripreso la via del ritorno, mentre altre cordate stavano salendo (ecco un “bel” trenino )
Scendendo il tempo è leggermente migliorato.
Bellissima esperienza che ha alimentato il desiderio di frequentare un bel corso di Alpinismo di Base.
L’unico dubbio che mi è rimasto di questa indimenticabile giornata è se a farmi stare subito meglio sia stata effettivamente l’aspirina o l’acqua di questa bottiglia…
Voi cosa dite?
Che dire sul Breithorn? Di certo non lo dimenticherò, custodirò scolpita nel cuore la salita del primo 4000, sia per l’emozione di aver toccato una quota importante, sia per la particolarità di aver eseguito una salita diversa da tutte quelle effettuate fino ad ora.
La mia impressione da neofita su questa salita è positiva. E’ stata un’escursione appassionante, sia perché è stata la prima su neve con piccozza e ramponi, sia perché essere assicurato agli altri ti lega a loro non solo materialmente. Ti rendi conto che è fondamentale prestare attenzione ad ogni passo e ad ogni manovra, perché sai che da ciò che fai dipende la sicurezza tua e dei tuoi compagni. Ti senti importante per loro come loro lo sono per te.
Come moltissimi di voi sapranno, per chi lo ha fatto, per chi ha letto relazioni in proposito o per sentito dire dal racconto di amici, la salita della normale al Breithorn Occidentale, potrebbe sembrare una bella passeggiata sulla neve, ma non è così.
La realtà che ti si presenta è ben differente dal percorso su roccia. A partire dalla mancanza di punti di riferimento per esempio, se non hai la fortuna di imbatterti in una giornata serena e soleggiata e ti trovi invece fra le nuvole, avvolto dalla nebbia, circondato solo da un bianco accecante, il tuo senso dell’orientamento svanisce. Solo chi conosce la montagna come le sue tasche potrebbe uscirne con una certa sicurezza. In più lungo il tracciato si incontrano diversi tratti crepacciati, a prima vista apparentemente poco rischiosi, perché coperti dalla neve e quasi invisibili, ma proprio per questo esigenti della massima attenzione. Un altro singolare aspetto che a mio avviso rende unico l’ovattato paesaggio nevoso è l’assoluto (…e sinistro) silenzio, quasi irreale che tutto copre, anche le voci… quando urli vengono discinte e disperse e ti senti solo di fronte alla natura.
Il Breithorn. Raccolgo con entusiasmo l’invito di Aldo51 che un giorno parlando mi disse della sua intenzione di salire sul Breithorn Occ., nella speranza di coronare un desiderio non realizzato, quando dieci anni prima si era trovato a dover tornare indietro per la fitta nebbia e per altre avverse condizioni meteorologiche. Così in breve, si è composto il gruppo: Aldo51,Guerrino e Brunella del CAI di Bolzaneto, Mirco del CAI sez. U.L.E., ai quali si sono aggiunti: Manù e Carmen, Cocchy70 ed il sottoscritto. Partenza sabato 30!!! Giunti a Cervinia, si sale in Funivia, con Manù e Mirco che scesi a Plan Maison, hanno preferito salire i restanti 853 metri a piedi per acclimatarsi e per scaldare i muscoli. Noi altri invece siamo saliti direttamente fino al Rif.Guide del Cervino del Plateau Rosa-Testa Grigia, salendo poi a piedi fino al Piccolo Cervino, sotto il Breithorn Occ. per favorire l’acclimatamento e far due passi, la giornata era splendida. Giunti al pianoro di fronte alla vetta del Breithorn Occ. il panorama era meraviglioso, il cielo sereno, la vista a 360°,
sul Breithorn e (sotto) sul Cervino,
e sullo sfondo i Liskamm (correggetemi se sbaglio...)
Sperando in una giornata così anche per domenica, rientriamo al rifugio dove ci aspettavano Mirco e Manù. La sera cena al rifugio, le pietanze discrete, unico grande errore, mi confesserà in seguito Scinty sentendo il mio racconto, quello di non essermi tenuto piuttosto leggero nella cena, brindando con tanto di grappino finale. Data la quota, avrei dovuto mangiare il necessario per il sostentamento, bere molta acqua per fluidificare il sangue ed evitare gli alcolici, invece ho fatto l’esatto contrario e questo mi è costato una notte insonne, causa di un tremendo mal di testa e un senso di nausea che si è trascinato sino al mattino alle 03.30 quando abbiamo iniziato i preparativi per la partenza. Ma nonostante la nausea, mi sono sforzato di far colazione con ciò che potevo, miele, fette biscottate, cioccolata, the e aspirina. Alle 04.45 eravamo in marcia, non mi sono fatto scoraggiare dal malessere, determinato più che mai a raggiungere l’obiettivo, dopo i primi passi nella neve e l’aria fredda sono stato subito meglio.
La partenza non è stata delle migliori. Dal Rifugio del Plateau Rosa per i successivi 350 metri circa abbiamo camminato nel buio, avvolti dalla nebbia e sotto la pioggia gelida, tanto che aleggiava un vago timore sulla possibilità di un dietro front. Poi si è deciso di tirare le somme solo dopo aver superato la Gobba di Rollin, raggiunto il pianoro sotto il Piccolo Cervino. Così abbiamo continuato la salita, bagnati ed in silenzio meditabondo e vigile. Eravamo divisi in tre cordate (2-3-3), in apertura Cocchy70 con Carmen, a seguire Mirco,Manù,Ramingo e dietro Aldo51,Brunella e Guerrino. La pioggia è cessata poco prima di raggiungere l’altopiano, ove abbiamo visto, confuse tra le nubi le prime luci dell’alba. Da qui la decisione di proseguire, la visibilità nonostante le nuvole era (a momenti) oltre i cinquanta metri. Da qui a poco però Guerrino non se l’è sentita di proseguire e si è staccato per fare rientro, noi, essendo più avanti abbiamo osservato la scena in lontananza e vedendo che Aldo51 e Brunella riprendono nella nostra direzione, un po’ rammaricati proseguiamo.
Iniziamo la salita della via normale,
sotto un vento gelido che ti ricacciava in bocca parola per parola, raggiungiamo finalmente quota 4000. C’è la gioia, ci facciamo i complimenti, abbiamo raggiunto la cima poco prima delle otto e, date le condizioni, essere stati i primi della giornata a salire sulla cima in tre ore scarse ci è sembrata buona cosa. Foto di vetta, che come vedete ben rendono l’idea del freddo che faceva, notate le espressioni di Aldo e Brunella
e quella di Cocchy…
A tenerci compagnia un Gracchio Alpino, eccolo planare nel vento!
Data la scarsa visibilità ed il freddo che attanagliava un po’ tutti, l’idea di spingersi fino al Breithorn Centrale, lungo la via di cresta è stata abbandonata,
oltre tutto Guerrino ci aspettava al Rifugio.. ed in breve abbiamo ripreso la via del ritorno, mentre altre cordate stavano salendo (ecco un “bel” trenino )
Scendendo il tempo è leggermente migliorato.
Bellissima esperienza che ha alimentato il desiderio di frequentare un bel corso di Alpinismo di Base.
L’unico dubbio che mi è rimasto di questa indimenticabile giornata è se a farmi stare subito meglio sia stata effettivamente l’aspirina o l’acqua di questa bottiglia…
Voi cosa dite?
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Complimenti per la salita a tutti
Peccato per il brutto tempo in vetta:è molto panoramica.
Peccato per il brutto tempo in vetta:è molto panoramica.
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
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Belandi!
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Belin Ramingo, che racconto favoloso!!!
Grazie davvero, hai detto tutto quello che potevi. Che aggiungere?
Un sincero GRAZIE alla compagnia, splendida e affiatata, anche se non ci conoscevamo.
Mi è piaciuto tanto lo spirito di libertà decisionale di movimento che si è creato subito, ma pur sempre nel rispetto della sicurezza di ciascuno... E' importante.
Grazie ancora, M.
Grazie davvero, hai detto tutto quello che potevi. Che aggiungere?
Un sincero GRAZIE alla compagnia, splendida e affiatata, anche se non ci conoscevamo.
Mi è piaciuto tanto lo spirito di libertà decisionale di movimento che si è creato subito, ma pur sempre nel rispetto della sicurezza di ciascuno... E' importante.
Grazie ancora, M.
«Voglio gridare che la vita è indistruttibile, nonostante la morte; che l'altro è un fratello prima d'essere un nemico; che le forze che sono in noi possono sollevarci e sono inesauribili; che la vita comincia oggi e ogni giorno, e che è speranza.»
- federico67
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....
...mi associo ai complimenti. Dico anche che oggettivamente, col senno del poi, sapendo che è andato tutto bene, anche il tempo ha onestamente il suo grande fascino!!!Colsub wrote:Complimenti per la salita a tutti
Peccato per il brutto tempo in vetta:è molto panoramica.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Ancora una volta la relazione "Ramingo" ha reso perfettamente l'idea del tipo di clima che abbiamo respirato in questo week end speciale
Indubbiamente il tempo che abbiamo trovato ha reso l'ascesa ancora più interessante e non affatto scontata, essendo i primi di giornata a raggiungere la vetta!
Che dire ancora un Grazie a tutti per l'affiatamento dimostrato
Indubbiamente il tempo che abbiamo trovato ha reso l'ascesa ancora più interessante e non affatto scontata, essendo i primi di giornata a raggiungere la vetta!
Che dire ancora un Grazie a tutti per l'affiatamento dimostrato
Manù wrote:Belin Ramingo, che racconto favoloso!!!
Grazie davvero, hai detto tutto quello che potevi. Che aggiungere?
Un sincero GRAZIE alla compagnia, splendida e affiatata, anche se non ci conoscevamo.
Mi è piaciuto tanto lo spirito di libertà decisionale di movimento che si è creato subito, ma pur sempre nel rispetto della sicurezza di ciascuno... E' importante.
Grazie ancora, M.
BENTORNATA!!!!!!! Grazie ancora per tutto, a presto!!!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
federico67 wrote:
La bottiglia dell'acqua e' troppo forte
Sicuramente e' stata quella a farti passare tutto
In effetti bisogna riconoscere che ha del miracoloso, come si dice: tira più un p... di m.... che un carro di buoi... Ne ordinerò una cassa così alla prossima escursione ci riempio la borraccia...
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Grazie anche a Wolf (in particolare per le informazioni pre gita) Alexander,Paz,Colsub e Cocchy per i complimenti.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Sto già affilando picozza e ramponiPazzaura wrote:Gecko il prossimo anno io e Luca "ti portiamo" sul Bretihorn... è una promessagecko wrote:Complimenti!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Dici??? guarda che patisco il freddo ai piediTitus wrote:Scusa...ma guarda che se fa bel tempo... vai su con le infradito....gecko wrote:Sto già affilando picozza e ramponiPazzaura wrote:Gecko il prossimo anno io e Luca "ti portiamo" sul Bretihorn... è una promessagecko wrote:Complimenti!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)