finendo su una via sconosciuta ma di una bellezza e logicità di salita uniche che me l'hanno subito fatta eleggere la più bella salita della stagione dolomitica 2011!!Ralaziun
Monte Gusela del Nuvolao (2595 m)
Parete Sud Ovest Via NN
Dislivello 340 m circa
Sviluppo 390 m
Difficoltà IV+ max
Tiri 11
Roccia ottima nei primi otto tiri, poi discreta e a tratti fratturata soprattutto alla partenza dalla grande cengia, interessata nel 2002 da un crollo, ancora ben evidente la nicchia di distacco gialla
sotto la quale vi è la sosta 9.
Attrezzatura: serie completa di nuts, friend medio grandi, chiodi e martello; lungo il tracciato si trovano pochi chiodi e solo 1 sosta è attrezzata con due chiodi le altre sono o da attrezzare o da integrare (presente solo 1 chiodo)
Itinerario: bellissima salita che attraverso una serie di placche e muretti risale perfettamente verticale la parete Sud-Ovest. Purtroppo non si conosce il nome della via né degli apritori.
Accesso: Dal parcheggio del passo Giau imboccare il sentiero 452 che corre sotto le pareti Sud Ovest della Gusela, in direzione dell'Averau, seguirlo passando attraverso grossi massi e superatili abbandonare il sentiero e risalire un conoide detritico per vaghe tracce; arrivati alla base della parete (attenzione caduta massi se presenti già cordate in parete) risalire ancora verso sinstra sino all'attacco individuabile grazie ad un cordino ormai grigio in una clessidra e da un ometto alla base.
L1: risalire la bella placca lavorata direttamente sulla verticale della sosta, IV+ spostarsi leggermente verso destra e risalire la bella fessura, V (evitabile se ci si sposta ancora un po' a destra e si sale per la placchetta) ed uscire a sinistra su ballatoio. Sosta 2 spit con cordino (30 m).
L2: risalire la placchetta lavorata direttamente sulla vertcale della sosta, IV spostarsi verso destra traversando su terreno infido (II) si a raggiungere una seconda placca, risalirla IV con un passo di V e spostarsi a sinistra sino a raggiungere un pulpito sullo spigolo III. Sosta 1 chiodo e spuntone (20 m).
L3: risalire direttamente lo spigolo giallo difficile da proteggere IV+, e proseguire poi per facile crestina e per cengette III e II sino ad un salto di roccia bianca dove si rinviene 1 chiodo abbastanza recente; risalirlo III sino ad una cengetta alla base della bella parete grigia. Sosta su clessidra con ometto alla base (45 m).
L4: risalire la bella placca sopra la sosta IV- spostarsi poi verso destra e per una serie di risalti III+ raggiungere la sosta. Sosta su due chiodi con cordino (35 m).
L5: risalire la splendida placca di roccia grigia e lavorata IV sino alla cengia successiva, un passo di IV+ in uscita. Sosta su clessidra e spuntone (30 m).
L6: proseguire sulla verticale della sosta sempre per placche di roccia grigia e lavorata con passi di III e IV, 2 clessidre, sino alla cengia successiva. Sosta su chiodo ad anello e spuntone (30 m).
L7: risalire il muretto sulla verticale della sosta IV e traversare poi verso sinistra per 7/8 metri IV, (ignorare l'invitante fessura verticale perchè molto sporca in uscita); risalire per placche IV, 1 chiodo, superare un lieve strapiombino IV+ e proseguire sino ad un terrazzino. Sosta su clessidra e spuntone (40 m).
L8: risalire il muretto sulla verticale della sosta IV, spostarsi poi leggermente a destra e risalire III sino alla grande cengia; per cengette e sfasciumi raggiungere la base della parete sotto l'evidente nicchia di distacco gialla della frana che nel 2002 ha interessato la parete, Sosta 1 chiodo con cordino e spuntone (50 m)
L9: salire per pochi metri sopra la sosta IV- e poi iniziare a traversare verso destra III e II, sino a raggiungere uno spigolo di roccia grigia discreta che và risalito in esposizione con passi di III per poi superare un leggero strapiomo IV* e giungere ad un ballatoio. Sosta su grosso spuntone (30 m).
L10: risalire il canalino III e spostarsi poi su placca a destra, risalirla IV sino ad un'evidente fessura; risalire la fessura, IV con 1 passo di V fino ad una cengetta. Sosta su spuntone (30 m).
Volendo all'uscita del canalino si può proseguire per cengette ancora a sinistra e risalire poi una placchetta più semplice che porta alla medesima cengetta ove si sosta su clessidra.
L11: risalire senza percorso obbligato per muretti e placche con passi di III e IV sino alla vetta. Sosta su spit di ancoraggio della statua della madonnina (50 m).
Discesa: dalla vetta scendere per il sentiero della normale, segnato con omini di pietra e seguirlo in direzione Nord Est sino al sentiero 438 che conduce al Nuvolau o al passo Giau.
Da qui due possibilità:
a) risalire al rifugio Nuvolau e scendere poi verso la forcella dell'Averau sentireo 439; arrivati al rifugio Averau prendere il sentiero 464 e dopo alcuni tornanti prendere il sentiero 452 e rientrare verso passo Giau.
b) prendere a destra il sentiero 438 per il passo Giau e ridiscenderlo (un tratto è attrezzato con i cavi) sino al passo.
Appena riesco a capire perchè non mi prende le foto, le inserisco
Foto
Primo tiro
Secondo tiro
Lo spigolo del terzo tiro
Quinto tiro
Quinto tiro in uscita
Traverso
Ogni tanto un occhio al panorama
Sosta sul cengione
Nono tiro
Attacco decimo tiro; in alto a destra è visibile la fessura risalita
Lungo il sentiero di discesa
