Monte Emilius 3559 m (scialpinismo)
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Monte Emilius 3559 m (scialpinismo)
Ormai era più di un mese che non facevo una scialpinistica...l'ultima era stata la Testa di Tablasses. Mia madre era solo che contenta..."ormai la stagione è finita" diceva tutta contenta. Ma i miei sci fremevano, neve ce n'è ancora parecchia in giro. Ma Roby in questo periodo è preso con gli esami...allora decido di andare da solo. Penso di scegliere una gita tranquilla, magari lunga...la scelta cade sull'Emilius, da Pila
Da vari commenti letti su internet passa per essere una gita infinita...e tale si è rivelata.
Sono andato mercoledì. Sono partito da Pila (1790 m) alle 6.30. Si portano gli sci in spalla, lungo le piste, per circa 45 minuti, fino agli alpeggi di Chamolè. Da lì inizia la neve continua. Si risale la pista fino all'arrivo della seggiovia, si effettua un traversone e si raggiunge il lago di Chamolè, si scende per costeggiarlo e per ripidi pendii si raggiunge il colle omonimo (2641 m). Dal colle ho finalmente visto la meta...e mi è venuta una forte voglia di tornare indietro, da quanto era lontana
Dal colle si scende, per sentierino senza neve, per un centinaio di metri fino al Rifugio Arbolle, sul lago omonimo. Da lì inizia l'infinita risalita del vallone, scarsamente inclinato, una successione di dossi e vallette con numerosi saliscendi. Non c'erano tracce, quindi ho dovuto individuare il percorso più conveniente. Si arriva al lago Gelato, a circa 3000 m, e si affronta il ripido pendio che porta sotto il colle dei Tre Cappuccini (tre torrioni posti sulla cresta): questo tratto è stato faticoso in quanto ho dovuto battere traccia su una spanna di neve recente che faceva zoccolo .
Sotto la cresta si lasciano gli sci. Ho raggiunto la cresta per un canalino, sprofondando fino alla pancia, poi ho tracciato i 250 metri di cresta, molto innevata, che presenta anche qualche tratto di facile arrampicata.
In vetta mi aspettava una leggera nevicata...comunque si vedeva bene Aosta, 3000 metri più in basso (impressionante ).
In discesa sono letteralmente corso giù per la cresta, fino agli sci...poi discesa su neve molto buona nella prima parte, poi nel vallone abbastanza compatta nonostante l'ora tarda, ma la pendenza è scarsa e a volte bisogna spingere ed effettuare delle risalite. La risalita via sentiero fino al Colle di Chamolè è stata una vera mazzata...poi discesa in sci fino al lago, traversone su neve marcia e finalmente le piste, dove ho avvisato chi di dovere che ero ancora vivo .Infine simpatica discesa sulle piste infangate con gli sci in spalla.
Beh che dire...la vetta me la sono proprio guadagnata, ho dovuto cercare tutto il percorso (zero tracce, nessuna presenza umana) e tracciare faticosamente l'ultimo tratto e tutta la cresta. Per questo sono molto soddisfatto.
Conviene effettuare la gita in 2 giorni, dormendo all'Arbolle, con gli sci è veramente una gita infinita, anche in discesa date le varie risalite.
Il dislivello totale, risalite comprese, è circa 2000 metri.
Stasera metto le foto...sono proprio poche, ero un po' impegnato
Da vari commenti letti su internet passa per essere una gita infinita...e tale si è rivelata.
Sono andato mercoledì. Sono partito da Pila (1790 m) alle 6.30. Si portano gli sci in spalla, lungo le piste, per circa 45 minuti, fino agli alpeggi di Chamolè. Da lì inizia la neve continua. Si risale la pista fino all'arrivo della seggiovia, si effettua un traversone e si raggiunge il lago di Chamolè, si scende per costeggiarlo e per ripidi pendii si raggiunge il colle omonimo (2641 m). Dal colle ho finalmente visto la meta...e mi è venuta una forte voglia di tornare indietro, da quanto era lontana
Dal colle si scende, per sentierino senza neve, per un centinaio di metri fino al Rifugio Arbolle, sul lago omonimo. Da lì inizia l'infinita risalita del vallone, scarsamente inclinato, una successione di dossi e vallette con numerosi saliscendi. Non c'erano tracce, quindi ho dovuto individuare il percorso più conveniente. Si arriva al lago Gelato, a circa 3000 m, e si affronta il ripido pendio che porta sotto il colle dei Tre Cappuccini (tre torrioni posti sulla cresta): questo tratto è stato faticoso in quanto ho dovuto battere traccia su una spanna di neve recente che faceva zoccolo .
Sotto la cresta si lasciano gli sci. Ho raggiunto la cresta per un canalino, sprofondando fino alla pancia, poi ho tracciato i 250 metri di cresta, molto innevata, che presenta anche qualche tratto di facile arrampicata.
In vetta mi aspettava una leggera nevicata...comunque si vedeva bene Aosta, 3000 metri più in basso (impressionante ).
In discesa sono letteralmente corso giù per la cresta, fino agli sci...poi discesa su neve molto buona nella prima parte, poi nel vallone abbastanza compatta nonostante l'ora tarda, ma la pendenza è scarsa e a volte bisogna spingere ed effettuare delle risalite. La risalita via sentiero fino al Colle di Chamolè è stata una vera mazzata...poi discesa in sci fino al lago, traversone su neve marcia e finalmente le piste, dove ho avvisato chi di dovere che ero ancora vivo .Infine simpatica discesa sulle piste infangate con gli sci in spalla.
Beh che dire...la vetta me la sono proprio guadagnata, ho dovuto cercare tutto il percorso (zero tracce, nessuna presenza umana) e tracciare faticosamente l'ultimo tratto e tutta la cresta. Per questo sono molto soddisfatto.
Conviene effettuare la gita in 2 giorni, dormendo all'Arbolle, con gli sci è veramente una gita infinita, anche in discesa date le varie risalite.
Il dislivello totale, risalite comprese, è circa 2000 metri.
Stasera metto le foto...sono proprio poche, ero un po' impegnato
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
La vetta.
L'ultima parte di salita. Sullo sfondo la Punta Garin.
Il vallone salito. In fondo a destra il Colle di Chamolè, dietro (lontanissima) c'è Pila.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
complimenti per le foto e per il giro. Mi sembra di aver capito che la mamma non fosse l'unica ad essere contenta del termine della stagione scialpinistica
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Alec, i miei più vivissimi complimenti anche in questo caso.
E a vederti ai raduni di noi poveri mortali, non sembri venuto da un altro pianeta!
Gran bella montagna, superba. Grandissimo! Ciao
Mica uno scherzetto quella punta di diamante al centro...
Foto di Maria Grazia da Summitpost.org
E a vederti ai raduni di noi poveri mortali, non sembri venuto da un altro pianeta!
Gran bella montagna, superba. Grandissimo! Ciao
Mica uno scherzetto quella punta di diamante al centro...
Foto di Maria Grazia da Summitpost.org
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
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Ma cosa dici...sono partito alle 3wolf wrote:beh, sì, diciamo che ti sei sgranchito le gambe...
magari sei anche partito da Genova alle 3 e mezza e tornato a notte...
@Sarme: bellissima foto, a sinistra la Becca di Nona che ho salito con Roby a febbraio. Proprio da quella vetta ho ammirato l'Emilius e ho pensato di andarci con gli sci.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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mha!!!!! a proposito visto che i maschietti scorazzano di qua e di là perchè non organizziamo una cordata rosascinty wrote:Chissà chi è l'altra...gecko wrote:complimenti per le foto e per il giro. Mi sembra di aver capito che la mamma non fosse l'unica ad essere contenta del termine della stagione scialpinistica
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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- tweedledee
- Utente Attivo
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Re: Monte Emilius 3559 m (scialpinismo)
gran bella salita! complimenti.
che pareti eh....
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On bended knee is no way to be free (Eddie Vedder)
Sarebbe bello!gecko wrote:mha!!!!! a proposito visto che i maschietti scorazzano di qua e di là perchè non organizziamo una cordata rosa
Potresti insegnarmi qualche piccola tecnichina... tipo l'arrampicata su placca!
Ma... c'è troppo divario tra noi, dovresti avere mooooooolta pazienza!!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Ciao, dai Ti organizziamo un corso rapido alle Placche di Pian, bassa VdA, vie: Oliver,Birraioli, ecc. ecc.scinty wrote:Sarebbe bello!gecko wrote:mha!!!!! a proposito visto che i maschietti scorazzano di qua e di là perchè non organizziamo una cordata rosa
Potresti insegnarmi qualche piccola tecnichina... tipo l'arrampicata su placca!
Ma... c'è troppo divario tra noi, dovresti avere mooooooolta pazienza!!!
Tu porti solo il materiale di sopravvivenza
Cosa ne dici Gecko????
- Fed7
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li sopra non ci sale manco parancataTitus wrote:Ciao, dai Ti organizziamo un corso rapido alle Placche di Pian, bassa VdA, vie: Oliver,Birraioli, ecc. ecc.scinty wrote:Sarebbe bello!gecko wrote:mha!!!!! a proposito visto che i maschietti scorazzano di qua e di là perchè non organizziamo una cordata rosa
Potresti insegnarmi qualche piccola tecnichina... tipo l'arrampicata su placca!
Ma... c'è troppo divario tra noi, dovresti avere mooooooolta pazienza!!!
Tu porti solo il materiale di sopravvivenza
Cosa ne dici Gecko????
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
se riesci a sopravvivere ai 1070 gradini ci sali e come se ci sali!!!! ad ogni modo proverei prima con qualcosina di un pò meno lisssssio, magari alle rocce di Laura, dal rifugio genova, appena si "sbrina"!!! oppure una reimpatriata al Bracco; avevo giusto in programma il Mulatero domenica prossima, se il tempo è clamente ...a proposito di tempo, di previsioni e di polli, lo sai Titus cosa ti aspetta appena ci si incontra???Fed7 wrote:li sopra non ci sale manco parancataTitus wrote:Ciao, dai Ti organizziamo un corso rapido alle Placche di Pian, bassa VdA, vie: Oliver,Birraioli, ecc. ecc.scinty wrote:Sarebbe bello!gecko wrote:mha!!!!! a proposito visto che i maschietti scorazzano di qua e di là perchè non organizziamo una cordata rosa
Potresti insegnarmi qualche piccola tecnichina... tipo l'arrampicata su placca!
Ma... c'è troppo divario tra noi, dovresti avere mooooooolta pazienza!!!
Tu porti solo il materiale di sopravvivenza
Cosa ne dici Gecko????
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Conosco la cima per averla fatta nell'agosto del 1993.
E' lunga e faticosa anche facendola dall'arrivo della funivia del Chamole'. (mt. 1600 di disl.)
Non voglio neanche pensare cosa sia partendo (con gli sci) da Pila.
Complimenti
E' lunga e faticosa anche facendola dall'arrivo della funivia del Chamole'. (mt. 1600 di disl.)
Non voglio neanche pensare cosa sia partendo (con gli sci) da Pila.
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Ha fatto piacere anche a me vederti, purtroppo di sfuggita.andrea67 wrote:mamma mia!!! ho letto solo ora...complimenti alec!!! vediamo se la settimana prox mi riesce di combinare qualcosa!!!
p.s. mi ha fatto piacere \vederti sabato....spero di fare una gita un po' piò umana con te prima o poi!!!
Per l'uscita molto volentieri
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Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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L'abbondante cena mi ha dato un bel po' di energia...e anche una sorta di "propulsione" in piùpaolo59 wrote:Un po in ritardo ma sempre i miei complimenti! Vedo che nonostante la cena della sera precedente.....
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Grazie, ma solo negli ultimi 400 m è stato faticoso battere traccia, soprattutto nella parte a piedi.wolf041 wrote:Belin che gitone!!!!!
Battendo traccia poi
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- luigi.marchese
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