Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto
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Mah neve ce n'è tantissima ma anche a me sembra un po' esagerato, comunque se si dovesse staccare una valanga gli unici scivoli liberi che potrebbe imboccare sono la pista verso il prato della cipolla che però è un po' defilata o quella verso Rocca d'Aveto che invece è abbastanza orientata proprio sotto le cornici di Monte Bue. Ero in zona Venerdì e così tanta neve non me la aspettavo fate conto che dallo Zovallo a Monte Bue i segnavia segnati sui faggi non si vedono perchè sono sotto la neve! Sul Maggiorasca non sono riuscito a salire perchè la neve era durissima e le scarpette da trail non tenevano nemmeno con gli antiscivolo montati e ho rinunciato a 50 mt dalla madonnina quindi come sia messo l'altro versante non lo so. Comunque venerdì scorso c'era il gatto che batteva la pista che passa tra il Bue e il Maggirasca e non credo che il gattista sia così incosciente da battere sotto una probabile valanga. Certo che ne deve essere venuta ancora un bel po'
The real purpose of running isn't to win a race; it's to test the limits of the human heart
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premetto che non so esattamente quanta neve ci sia al Bue ma che ci sia pericolo di valanghe non mi sembra così strano...
ma per valanghe non si intende solo quelle grosse in grado di percorrere km...
non mi stupirei se qualcuno scendendo dal Bue verso prato della cipolla per il versante più ripido (non le vecchie piste) ne
provocasse una magari molto piccola ma comunque pericolosa per lui stesso.
mi ricordo l'anno scorso a limonetto che uno snowboarder ha provocato una valanga sotto la seggiovia, a vederla sembrava ridicola,
venuta giù da una collinetta di 15 metri e larga 5 che si è fermata nell'avvallamento subito sotto, intanto lo sfortunato ci è rimasto
sotto e se non fossero subito intervenuti i soccorsi... (avevo anche la foto ma non la trovo più )
certo, il gatto delle nevi percorrendo le "piste" non corre pericoli e anche se fosse investito da una valanga come sopra descritta non
viene neanche coperto... se i gatti delle nevi non dovessero battere le piste quando c'è pericolo di valanga fuori pista in certe
stazioni sciistiche sarebbero quasi sempre fermi!
che poi dietro tale avviso ci sia uno scopo pubblicitario è cosa probabile ma almeno ha anche un fine di prevenzione
ma per valanghe non si intende solo quelle grosse in grado di percorrere km...
non mi stupirei se qualcuno scendendo dal Bue verso prato della cipolla per il versante più ripido (non le vecchie piste) ne
provocasse una magari molto piccola ma comunque pericolosa per lui stesso.
mi ricordo l'anno scorso a limonetto che uno snowboarder ha provocato una valanga sotto la seggiovia, a vederla sembrava ridicola,
venuta giù da una collinetta di 15 metri e larga 5 che si è fermata nell'avvallamento subito sotto, intanto lo sfortunato ci è rimasto
sotto e se non fossero subito intervenuti i soccorsi... (avevo anche la foto ma non la trovo più )
certo, il gatto delle nevi percorrendo le "piste" non corre pericoli e anche se fosse investito da una valanga come sopra descritta non
viene neanche coperto... se i gatti delle nevi non dovessero battere le piste quando c'è pericolo di valanga fuori pista in certe
stazioni sciistiche sarebbero quasi sempre fermi!
che poi dietro tale avviso ci sia uno scopo pubblicitario è cosa probabile ma almeno ha anche un fine di prevenzione
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A quanto pare il turismo è in crescita quindi avanti tutta con nuovi impianti anche sul versante piacentino. Come monumento alla stupidità dell'uomo proporrei un bel centro commerciale in riva al lago Nero.
Quoto, quoto, quoto.Lord Mhoram wrote:A quanto pare il turismo è in crescita quindi avanti tutta con nuovi impianti anche sul versante piacentino. Come monumento alla stupidità dell'uomo proporrei un bel centro commerciale in riva al lago Nero.
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Mah... Alla fine io preferisco così al degrado di prima, non stiamo parlando di ambiente pristino non toccato dall'uomo. A me gli impianti arrugginiti e quel rudere in cima danno più fastidio che vedere i merenderos o i bambini giocare al Prato. Se voglio la solitudine e la montagna senza compromessi basta che cammino mezz'ora. Opinione personale beninteso.
quotoBlackMagic wrote:Mah... Alla fine io preferisco così al degrado di prima, non stiamo parlando di ambiente pristino non toccato dall'uomo. A me gli impianti arrugginiti e quel rudere in cima danno più fastidio che vedere i merenderos o i bambini giocare al Prato. Se voglio la solitudine e la montagna senza compromessi basta che cammino mezz'ora. Opinione personale beninteso.
- skeno
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Quoto anch'io dags e lord morham, meglio dei ruderi.
Anche se rimango dell'idea che alla lunga sarà l'assenza o presenza di neve a decidere le sorti degli impianti. Passata la novità, solo la neve potrà garantire il successo dell'iniziativa.
L'altra riflessione è questa: la gente va su perchè c'è la seggiovia nuova o perchè a causa della seggiovia ogni quindici giorni esce un articolo sulla val d'Aveto?
Infine: non è incredibile che per portare un po' di gente al Prato della Cipolla ci sia voluta una seggiovia?
Ciao
Skeno
Anche se rimango dell'idea che alla lunga sarà l'assenza o presenza di neve a decidere le sorti degli impianti. Passata la novità, solo la neve potrà garantire il successo dell'iniziativa.
L'altra riflessione è questa: la gente va su perchè c'è la seggiovia nuova o perchè a causa della seggiovia ogni quindici giorni esce un articolo sulla val d'Aveto?
Infine: non è incredibile che per portare un po' di gente al Prato della Cipolla ci sia voluta una seggiovia?
Ciao
Skeno
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Sicuramente un po' di articoli male non gli hanno fatto... La seggiovia in se stesso mi sembra impossibile abbia attirato tanta gente in più!skeno wrote:L'altra riflessione è questa: la gente va su perchè c'è la seggiovia nuova o perchè a causa della seggiovia ogni quindici giorni esce un articolo sulla val d'Aveto?
Infine: non è incredibile che per portare un po' di gente al Prato della Cipolla ci sia voluta una seggiovia?
Concordo che alla lunga, passato l'effetto novità, bisognerà rinforzare la proposta di eventi (e comunque qualcosa quest'inverno il comune ha fatto ad onor del vero)... E quella ricettiva!
La neve farà tanto, ma ci sono anche delle alternative, e alla fine quest'anno le piste "ufficialmente" non c'erano. Esempio, ma cosa gli costa d'estate dedicarsi al downhill con le bici? Ci sono impianti che ci campano su quello. Poi... Un campeggino comunale con solo dei servizi decorosi ed un bel prato è così difficile da mettere su?
Sul fatto che per portare la gente al Prato della Cipolla ci sia voluta la seggiovia non è incredibile: è inquietante!
- Lusciandro
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Dal lato ligure posso capire il voler raggiungere il Monte Bue con la seconda tratta visto che la vetta con i ruderi fa già schifo. Il discorso lato piacentino mi turba parecchio: lì l'ambiente è ancora intatto, e poi da Ferriere a Santo Stè non ci si mette molto ad arrivare passando dal Tomarlo.
Sembra quasi che ci si affidi ai grossi finanziamenti per risolvere tutti i problemi, ma i merenderos al 90% si fermano al Prato della Cipolla mentre, con un circondario come quello, l'offerta turistica potrebbe essere migliorata senz'altro senza ulteriori investimenti.
Il downhill è previsto, con 20 euro s'acquista il giornaliero per salire con le bici, ma ho visto solo una sterrata con una variante che scende a Rocca, forse un pò poco.
Le strade intorno sono poco trafficate e con due cartelli di legno in più si potrebbe aumentare il cicloturismo (bei posti, aria buona, poco traffico, che c'è di meglio?).
Posti attrezzati per i pic-nic ne ho visti solo al Lago Nero, alla Cipolla e 4 tavoli alle Casermette del Penna: hanno paura di togliere lavoro ai ristoranti in zona?
Tra le due ferrate e le molte vie d'arrampicata si potrebbero richiamare molti di quegli strani tipi che si appendono alle rocce con le corde , che io sappia c'è il Dente delle Ali, il Maggiorasca, la Rocca del Prete ed il masso sottostante per il bouldering, direi una quarantina di vie nel raggio di 2 chilometri.
Ci sono alcuni percorsi per lo sci di fondo ma l'unica info che trovi a riguardo è una cartina striminzita http://www.comune.santostefanodaveto.ge.it/it/zoom2.asp ... ecchecavolo! cosa gli costa mettere una mappa decente e qualche riga di testo.
Sentieri ce ne sono tanti e ben segnalati, ma girandoci incontri ben poca gente (egoisticamente la cosa non mi dispiace).
Effettivamente se creassero un piccolo campeggio accanto a Rocca d'Aveto potrebbero intercettare parecchio turismo in più senza grosse spese.
Entrando allo IAT, accanto al Comune ed al Castello, non senti quel grande entusiasmo nel promuovere il territorio, anche se almeno hanno una cartina della zona con i sentieri e le descrizioni a 2 euro.
Il fatto che ci voglia la seggiovia per portare gente alla Cipolla non mi stupisce, l'utente medio non vuole sbattersi ... poi però una volta arrivato su a parte il rifugio (chiamiamolo il bar-trattoria) non trovi nulla e siamo punto daccapo, in futuro ci vorrano costruire mica un Luna Park?
Lusciandro
Sembra quasi che ci si affidi ai grossi finanziamenti per risolvere tutti i problemi, ma i merenderos al 90% si fermano al Prato della Cipolla mentre, con un circondario come quello, l'offerta turistica potrebbe essere migliorata senz'altro senza ulteriori investimenti.
Il downhill è previsto, con 20 euro s'acquista il giornaliero per salire con le bici, ma ho visto solo una sterrata con una variante che scende a Rocca, forse un pò poco.
Le strade intorno sono poco trafficate e con due cartelli di legno in più si potrebbe aumentare il cicloturismo (bei posti, aria buona, poco traffico, che c'è di meglio?).
Posti attrezzati per i pic-nic ne ho visti solo al Lago Nero, alla Cipolla e 4 tavoli alle Casermette del Penna: hanno paura di togliere lavoro ai ristoranti in zona?
Tra le due ferrate e le molte vie d'arrampicata si potrebbero richiamare molti di quegli strani tipi che si appendono alle rocce con le corde , che io sappia c'è il Dente delle Ali, il Maggiorasca, la Rocca del Prete ed il masso sottostante per il bouldering, direi una quarantina di vie nel raggio di 2 chilometri.
Ci sono alcuni percorsi per lo sci di fondo ma l'unica info che trovi a riguardo è una cartina striminzita http://www.comune.santostefanodaveto.ge.it/it/zoom2.asp ... ecchecavolo! cosa gli costa mettere una mappa decente e qualche riga di testo.
Sentieri ce ne sono tanti e ben segnalati, ma girandoci incontri ben poca gente (egoisticamente la cosa non mi dispiace).
Effettivamente se creassero un piccolo campeggio accanto a Rocca d'Aveto potrebbero intercettare parecchio turismo in più senza grosse spese.
Entrando allo IAT, accanto al Comune ed al Castello, non senti quel grande entusiasmo nel promuovere il territorio, anche se almeno hanno una cartina della zona con i sentieri e le descrizioni a 2 euro.
Il fatto che ci voglia la seggiovia per portare gente alla Cipolla non mi stupisce, l'utente medio non vuole sbattersi ... poi però una volta arrivato su a parte il rifugio (chiamiamolo il bar-trattoria) non trovi nulla e siamo punto daccapo, in futuro ci vorrano costruire mica un Luna Park?
Lusciandro
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Direi anche meno che poco... A Pila con 16 euro hai piste dedicate ed ingresso al bike park... Magari, bisognerebbe andare un pelo oltre al semplice "si può salire con le bici, fai il giornaliero".Lusciandro wrote:Il downhill è previsto, con 20 euro s'acquista il giornaliero per salire con le bici, ma ho visto solo una sterrata con una variante che scende a Rocca, forse un pò poco.
In generale, secondo me hai centrato in pieno il discorso: potrebbe diventare un centro funzionale ad un turismo diversificato, anche già solo con quello che c'è, ma andrebbe presentato meglio.
Chissà che l'impulso "seggiovia-articoli secolo" non porti qualche novità.
Ma forse lo scopo è quello di muovere i grossi finanziamenti e il resto è fumo.Lusciandro wrote:Dal lato ligure posso capire il voler raggiungere il Monte Bue con la seconda tratta visto che la vetta con i ruderi fa già schifo. Il discorso lato piacentino mi turba parecchio: lì l'ambiente è ancora intatto, e poi da Ferriere a Santo Stè non ci si mette molto ad arrivare passando dal Tomarlo.
Sembra quasi che ci si affidi ai grossi finanziamenti per risolvere tutti i problemi, ma i merenderos al 90% si fermano al Prato della Cipolla mentre, con un circondario come quello, l'offerta turistica potrebbe essere migliorata senz'altro senza ulteriori investimenti.
Un vecchio collaudatore del ministero mi diceva tanti anni fa (prima di Mani Pulite per intenderci) "l'importante è trovare il mododi far uscire i soldi dal Ministero. Fatevi venire delle idee che noi vi appoggiamo" e sottindeva che quando i soldi girano stanno bene tutti.
A parte questo: gli impianti precedenti erano falliti. Perchè questi dovrebbero avere diversa prospettiva? Certo se facciamo conto di usare sempre i soldi pubblici... ma non so se sia giusto sottrarre quattrini alla sanità per portare gente alla Cipolla.
Spingere il turismo dalla mano pubblica mi va bene ma non so se con questi investimenti il gioco vale la candela.
Esatto, un po' di sforzo e spesa limitata invece che cercare di tettare da mamma Pubblica.Lusciandro wrote: Le strade intorno sono poco trafficate e con due cartelli di legno in più si potrebbe aumentare il cicloturismo (bei posti, aria buona, poco traffico, che c'è di meglio?).
Posti attrezzati per i pic-nic ne ho visti solo al Lago Nero, alla Cipolla e 4 tavoli alle Casermette del Penna: hanno paura di togliere lavoro ai ristoranti in zona?
Tra le due ferrate e le molte vie d'arrampicata si potrebbero richiamare molti di quegli strani tipi che si appendono alle rocce con le corde , che io sappia c'è il Dente delle Ali, il Maggiorasca, la Rocca del Prete ed il masso sottostante per il bouldering, direi una quarantina di vie nel raggio di 2 chilometri.
Ci sono alcuni percorsi per lo sci di fondo ma l'unica info che trovi a riguardo è una cartina striminzita http://www.comune.santostefanodaveto.ge.it/it/zoom2.asp ... ecchecavolo! cosa gli costa mettere una mappa decente e qualche riga di testo.
Sentieri ce ne sono tanti e ben segnalati, ma girandoci incontri ben poca gente (egoisticamente la cosa non mi dispiace).
Effettivamente se creassero un piccolo campeggio accanto a Rocca d'Aveto potrebbero intercettare parecchio turismo in più senza grosse spese.
Entrando allo IAT, accanto al Comune ed al Castello, non senti quel grande entusiasmo nel promuovere il territorio, anche se almeno hanno una cartina della zona con i sentieri e le descrizioni a 2 euro.
Hai ragione. C'è una continua spinta al rialzo. Trovare un prato o un bosco non basta.Lusciandro wrote:Il fatto che ci voglia la seggiovia per portare gente alla Cipolla non mi stupisce, l'utente medio non vuole sbattersi ... poi però una volta arrivato su a parte il rifugio (chiamiamolo il bar-trattoria) non trovi nulla e siamo punto daccapo, in futuro ci vorrano costruire mica un Luna Park?
Lusciandro
Ero contrario alla nuova seggiovia, ma ammetto di essermi sbagliato. Ormai lo scempio ambientale c'era, il riattivarla ha rivitalizzato tutta la zona tutto sommato ad impatto modestissimo. Anzi, esteticamente è anche meglio di prima.
Ma di questo tema molti hanno già dibattuto, i punti di vista possono essere molti, c'è poco da aggiungere.
Quello che volevo dire è che però gli amministratori locali dovrebbero pensare ad utilizzare meglio gli impianti, ora che ci sono.
La pista di discesa non è tutt'ora omologata, ed effettivamente non è certo sicura (non lo è mai stata, stretta com'è). Quest'inverno ufficialmente si poteva solo salire ma era vietato scendere per la pista...
In estate con il downhill con le bici mi sembra davvero che non si abbiano affatto le idee chiare. Il downhill è spesso pericoloso per chi lo pratica, ma potenzialmente molto più pericoloso per chi lo subisce, a queste condizioni senza alcuna regola.
I discesisti salgono con le bici in seggiovia con le famigliole, poi però scendono a palla sullo stesso sentiero di discesa delle stesse famigliole. Farò la Cassandra, ma se continuano così non si tarderà a sentire di un incidente che potrebbe anche essere grave.
O sentieri di discesa riservati, o tempi di discesa riservati.
Così si fa sulle Alpi anche in Italia.
Ma di questo tema molti hanno già dibattuto, i punti di vista possono essere molti, c'è poco da aggiungere.
Quello che volevo dire è che però gli amministratori locali dovrebbero pensare ad utilizzare meglio gli impianti, ora che ci sono.
La pista di discesa non è tutt'ora omologata, ed effettivamente non è certo sicura (non lo è mai stata, stretta com'è). Quest'inverno ufficialmente si poteva solo salire ma era vietato scendere per la pista...
In estate con il downhill con le bici mi sembra davvero che non si abbiano affatto le idee chiare. Il downhill è spesso pericoloso per chi lo pratica, ma potenzialmente molto più pericoloso per chi lo subisce, a queste condizioni senza alcuna regola.
I discesisti salgono con le bici in seggiovia con le famigliole, poi però scendono a palla sullo stesso sentiero di discesa delle stesse famigliole. Farò la Cassandra, ma se continuano così non si tarderà a sentire di un incidente che potrebbe anche essere grave.
O sentieri di discesa riservati, o tempi di discesa riservati.
Così si fa sulle Alpi anche in Italia.
Incidenti ce ne sono già stati quest'inverno sulla pista baby al Prato della Cipolla...non c'era nessuna protezione.......murighiol wrote:Ero contrario alla nuova seggiovia, ma ammetto di essermi sbagliato. Ormai lo scempio ambientale c'era, il riattivarla ha rivitalizzato tutta la zona tutto sommato ad impatto modestissimo. Anzi, esteticamente è anche meglio di prima.
Ma di questo tema molti hanno già dibattuto, i punti di vista possono essere molti, c'è poco da aggiungere.
Quello che volevo dire è che però gli amministratori locali dovrebbero pensare ad utilizzare meglio gli impianti, ora che ci sono.
La pista di discesa non è tutt'ora omologata, ed effettivamente non è certo sicura (non lo è mai stata, stretta com'è). Quest'inverno ufficialmente si poteva solo salire ma era vietato scendere per la pista...
In estate con il downhill con le bici mi sembra davvero che non si abbiano affatto le idee chiare. Il downhill è spesso pericoloso per chi lo pratica, ma potenzialmente molto più pericoloso per chi lo subisce, a queste condizioni senza alcuna regola.
I discesisti salgono con le bici in seggiovia con le famigliole, poi però scendono a palla sullo stesso sentiero di discesa delle stesse famigliole. Farò la Cassandra, ma se continuano così non si tarderà a sentire di un incidente che potrebbe anche essere grave.
O sentieri di discesa riservati, o tempi di discesa riservati.
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Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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Segnalo un articolo sul sito del Secolo XIX:
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/le ... tire.shtml
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Si fanno le cose bene. Crei un'infrastruttura e poi lavori a 360°.murighiol wrote:(...)
Così si fa sulle Alpi anche in Italia.
Da noi l'unica cosa che interessa al Comune sembra essere la seggiovia per riuscire ad attirare gente in gran numero. Alla Regione interessa cercare di recuperare consenso elettorale (sia in zona dove PDL e Lega alle ultime europee erano al 65%, sia altrove grazie agli articol sui giornali), senza andare oltre il proprio naso. La cosa curiosa è che la stessa dinamica c'è a Monesi, altra zona dove il PDL fa man bassa di voti.
Secondo voi perchè promuovere anche le attività a basso impatto ambientale ed a basso costo non interessa a nessuno?
Ciao
Skeno
Speriamo che l'anno prossimo non gli venga in mente di finanziare anche l'innevamento artificiale. a santo stefano per conto mio non ha senso.se l'inverno non sarà freddo la vedo dura mantenere l'innevamento a due passi dal mare.l'unico modo è puntare decisamente sull'estate. escursioni, mtb, qualsiasi cosa.Per lo sci bisogna solo sperare nel freddo,non certo nei cannoni.
mtb no limits
Seggiovia
Articolo del SECOLO XIX del 14/09/2009:
Integrazione tra costa e entroterra»: una frase ripetuta a ogni occasione, ma che sembrava destinata a rimanere lettera morta. Ora finalmente qualcosa sta cambiando e i dati - più 35 per cento - dei primi otto mesi sul turismo di Santo Stefano d’Aveto testimoniano che in alta valle c’è stata la svolta, determinata dalla realizzazione della seggiovia da Rocca d’Aveto per il Prato della Cipolla (da quota 1.280 a 1.600 metri, 300 biglietti al giorno, in agosto), che sarà ultimata in autunno con il secondo lotto (arrivo al Monte Bue a quota 1.777): la Regione ha appena deliberato l’anticipo di due milioni, il Comune di Santo Stefano impegnerà altri 500 mila euro. Oltre al raddoppio dell’impianto, gli obiettivi sono sistemi di innevamento artificiale, recupero del rifugio del monte Bue e sistemazione delle due piste da sci sul versante ligure: Regione e Comune proprio oggi illustreranno il piano nei suoi dettagli.
SEMBRA si spera che mettano a posto il rifugio del Monte Bue e usino le vecchie piste, quello che mi preoccupa è il "raddoppio" dell'impianto, vuol dire tagliare alberi o c'è già il posto, o per raddoppio intendono i due tronconi?
Purtroppo c'è l'innevamento artificiale
Integrazione tra costa e entroterra»: una frase ripetuta a ogni occasione, ma che sembrava destinata a rimanere lettera morta. Ora finalmente qualcosa sta cambiando e i dati - più 35 per cento - dei primi otto mesi sul turismo di Santo Stefano d’Aveto testimoniano che in alta valle c’è stata la svolta, determinata dalla realizzazione della seggiovia da Rocca d’Aveto per il Prato della Cipolla (da quota 1.280 a 1.600 metri, 300 biglietti al giorno, in agosto), che sarà ultimata in autunno con il secondo lotto (arrivo al Monte Bue a quota 1.777): la Regione ha appena deliberato l’anticipo di due milioni, il Comune di Santo Stefano impegnerà altri 500 mila euro. Oltre al raddoppio dell’impianto, gli obiettivi sono sistemi di innevamento artificiale, recupero del rifugio del monte Bue e sistemazione delle due piste da sci sul versante ligure: Regione e Comune proprio oggi illustreranno il piano nei suoi dettagli.
SEMBRA si spera che mettano a posto il rifugio del Monte Bue e usino le vecchie piste, quello che mi preoccupa è il "raddoppio" dell'impianto, vuol dire tagliare alberi o c'è già il posto, o per raddoppio intendono i due tronconi?
Purtroppo c'è l'innevamento artificiale
FEDERICA
beh comunque bisogna ammettere che il rifugio al monte bue saràveramente un'attrattiva.perchè è veramente spettacolare.
e sono convinto sempre del fatto che ci sarà tanta gente d'estate come d'inverno. bisognerebbe ampliare l'offerta, come prevedere discese specifiche per le mtb.
conosco gente anche anziani e non camminatori che prima che facessero la funivia non sapevano nemmeno dove fosse il prato della cipolla,mentre ora la domenica vanno su "a prender un pò di fresco". il turismo è anche questo.
e sono convinto sempre del fatto che ci sarà tanta gente d'estate come d'inverno. bisognerebbe ampliare l'offerta, come prevedere discese specifiche per le mtb.
conosco gente anche anziani e non camminatori che prima che facessero la funivia non sapevano nemmeno dove fosse il prato della cipolla,mentre ora la domenica vanno su "a prender un pò di fresco". il turismo è anche questo.
mtb no limits
L'articolo completo sul sito del Secolo XIX
Aveto, ora il Parco sorride
Aveto, ora il Parco sorride
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Io sono favorevole, il troncone mancante fino al Bue è necessario, sarebbe il top se dessero una sistemata alle costruzioni in vetta già esistenti.
L'innevamento artificiale, se trovano i fondi, non sarebbe male perchè le temperature sono sempre basse e si eviterebbe di perdere la stagione per poco innevamento, e non dovrebbero aver problemi per reperire l'acqua necessaria.
L'innevamento artificiale, se trovano i fondi, non sarebbe male perchè le temperature sono sempre basse e si eviterebbe di perdere la stagione per poco innevamento, e non dovrebbero aver problemi per reperire l'acqua necessaria.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Articolo sul sito del Secolo XIX
La festa della transumanza
L'ultima parte riguarda piste da sci e seggiovia
La festa della transumanza
L'ultima parte riguarda piste da sci e seggiovia
Sul fronte lavori in corso il sindaco Maggiolo conferma che tra una ventina di giorni saranno ultimati gli interventi alla pista “blu” che termina al Prato della Cipolla e a quella “rossa” di Rocca d’Aveto. Prosegue frattanto il disboscamento della faggeta verso il Monte Bue, lavoro propedeutico alle opere del secondo lotto della seggiovia.
Buongiorno,em wrote:Articolo sul sito del Secolo XIX
La festa della transumanza
L'ultima parte riguarda piste da sci e seggioviaSul fronte lavori in corso il sindaco Maggiolo conferma che tra una ventina di giorni saranno ultimati gli interventi alla pista “blu” che termina al Prato della Cipolla e a quella “rossa” di Rocca d’Aveto. Prosegue frattanto il disboscamento della faggeta verso il Monte Bue, lavoro propedeutico alle opere del secondo lotto della seggiovia.
fossi io lascerei perdere le piste da sci (troppo vicine al mare e troppo caro innevarle artificialmente e utilizzerei gli impianti per la stagione verde, che tra gitanti, MTB in downhill ed escursionisti avrebbe un buon serbatoio a partire da Aprile a Ottobre. Senza costi aggiuntivi di battipista e menate varie.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
parole santebrookite wrote:
Buongiorno,
fossi io lascerei perdere le piste da sci (troppo vicine al mare e troppo caro innevarle artificialmente e utilizzerei gli impianti per la stagione verde, che tra gitanti, MTB in downhill ed escursionisti avrebbe un buon serbatoio a partire da Aprile a Ottobre. Senza costi aggiuntivi di battipista e menate varie.
mtb no limits
Gli amministratori locali dovrebbero prendere seriamente in considerazione la realizzazione di un bike park. Tutte le località dotate di impianti di risalita si stanno muovendo (o sono si sono già mosse) in questa direzione. Senza scomodare località note in tutta Europa come Pila o Livigno vi porto l'esempio di Caldirola (Provincia di Alessandria) di certo paragonabile a Santo Stefano, che registra il tutto esaurito ad ogni week end grazie alla presenza di appassionati di freeride.
se per impatto intendi il fondo rovinato delle piste, allora si, e comunque ormai quelle ci sono. Chiaro che non si possono lasciare le bici scorazzare ovunque devono avere dei loro tracciati dedicati in modo da non interferire con la fruizione escursionistica. Ma pensa solo cosa vuol dire fare manutenzione del manto nevoso: cannoni per innevamento, quindi spreco di acqua, energia elettrica e necessità di interrare tubazione per acqua e energia elettrica. Inquinamento da sostanza chimica (l'acqua da sparare viene addizionata credo con solfiti per favorire il consolidamento ma non sono sicuro) Mezzi meccanici che ogni sera devono andare su e giù a lisciare i manti. E tutto per una stagione che può durare un paio di mesi e solo negli weekend? Tanto ormai chi ci andrebbe più a fare la settimana bianca li? Nessuno,em wrote:Come impatto ambientale il downhill mi sembra anche peggio delle piste da sci.
Io credo che il downhill sia (una delle) alternativa ad uno sfruttamento soft della montagna.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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Dipende cosa si intende per impatto ambientale... ma oggettivamente non credo che delle biciclette possano arrecare danni particolari. Le uniche problematiche di carattere "ambientale" potrebbero insorgere in merito all'eventuale tracciatura di sentieri attraverso cui fare transitare le bici per garantire la sicurezza degli escursionisti e degli stessi rider. Resta il fatto che una traccia per biciclette è certamente meno "invasiva" di una pista da sci o dell'impianto di risalita stesso.
siamo alle solite...questo tipo di ambientalismo non lo capisco.em wrote:Come impatto ambientale il downhill mi sembra anche peggio delle piste da sci.
il rilancio del nostro entroterra ha senso solo se c'è gente che la montagna la vive.giorno per giorno.non mi stancherò mai di dirlo.
per poter viverci non possiamo andare avati a dire no quello no quell'altro non se ne parla...
va bene la tutela del territorio...ma il territorio mica possiamo imbalsamarlo...
mtb no limits
Vediamo di capire, perchè secondo te è peggio?em wrote:Come impatto ambientale il downhill mi sembra anche peggio delle piste da sci.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
Le piste di downhill (ne ho viste solo in localita` sciistiche) mi sembra che in aggiunta agli impianti di risalita e alle piste portino probemi di erosione del suolo. Comunque e` chiaro che una volta costruite le seggiovie si cerchi di utilizzarle il piu` possibile anche quando non c'e` neve.
Per gabri:
Ci sono zone (ad esempio la Val Maira) dove mi sembra che la montagna sia vissuta senza la necessita` di seggiovie, piste ecc. ecc.
Per gabri:
Ci sono zone (ad esempio la Val Maira) dove mi sembra che la montagna sia vissuta senza la necessita` di seggiovie, piste ecc. ecc.
e questa è sicuramente una cosa ottima....certo che se si fosse trovato il modo di portare la gente a santo stefano senza spendere 4 milioni e passa in seggiovie...beh sarebbe stato certamente meglio...magari si potevano investire in altro ed avere un impatto ambientale minore...em wrote: Per gabri:
Ci sono zone (ad esempio la Val Maira) dove mi sembra che la montagna sia vissuta senza la necessita` di seggiovie, piste ecc. ecc.
mtb no limits
- Dirty Harry
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Penso che all 99% dei partecipanti a QZ piacerebbe vedere la Valle sostenersi con la sola pastorizia, ma paragonarla alla Val Maira penso sia improprio: dimensioni, altitudini, storia e cultura diverse. E poi chiedete a Brun Rusan come sia piacevole la vita in Val Maira soprattutto d'inverno e di quanti giovani rimangano lì a costruire il proprio futuro.
Detto questo non sto a tifare per gli impianti sciistici, ma visto che erano già presenti e le ferite nel territorio erano ancora presenti (vedi i due edifici diventati ruderi sul Bue ed i piloni arrugginiti) tanto vale riprovarci, sperando che non sia il solito magna-magna. Se però penso che l'anno scorso il sindaco (volutamente in minuscolo) di Rezzoaglio voleva sviluppare l'economia della vallata tramite una discarica, allora tiro un sospiro di sollievo.
Questo argomento fa il paio con le Pale Eoliche viewtopic.php?t=5547&start=0&postdays=0 ... ght=eolici
Da una parte c'è l'atteggiamento: hanno sempre vissuto senza, possono continuare a farlo; mi sembra un volersi mettere le fette di prosciutto sugli occhi, allora dovremmo tutti andare in giro senz'auto, evitare i condizionatori, riscaldare le nostre case a 14-15°C e così via.
Ho citato il parallelismo delle Pale perchè anche lì si diceva quanto brutta era la vista .... e l'energia da dove la tiriamo fuori? Avete presente quell'edificio dietro la Lanterna dipinto di un tranquillizzante azzurro? dicesi CENTRALE A CARBONE. Senz'altro è meno impattante alla vista, poi però se guardi Genova in mancanza di vento dal monte di Portofino vedi una striscia gialla composta da zolfo ed altre sostanze quasi invisibili ma che creano un piccolissimo problema: IL CANCRO ed altre amene malattie, ma quasi nessuno se ne preoccupa perchè tanto di qualcosa si deve morire e la probabilità che tocchi proprio a noi a qualche nostro familiare è bassa (terribilmente cinico ma è così). Dai, allora costruiamo un'altra centrale a carbone e abbattiamo quelle orrende pale.
Forse sembrerà che ci sia andato un tantino pesante ma l'analogia c'è. Come fermare lo spopolamento della Valle? ci sono diverse soluzioni:
- potremmo costruire alcune centinaia di villette a schiera con i loro bei garage, una bella strada comoda per poterci arrivare da Chiavari ed un tunnel per poterla raggiungere dalla Lombardia.
- dire agli abitanti: Arrangiatevi (alla Totò), avete i pascoli, vivete di pastorizia (col latte pagato sottocosto) .
-tentare (dico tentare) una terza via cercando lo sviluppo con un minimo d'interventi.
Per quanto sia critico con quasi tutte le iniziative in Liguria (Claudio Burlando = Claudio Scajola, amanti del mattone e della depredazione del territorio) forse intervenendo ripristinando una struttura lasciata abbandonata per vent'anni, unita ad altri interventi ad impatto quasi zero (vedi mio intervento precedente) potrebbe essere il volano per la ripartenza economica del luogo.
Entrando nel dettaglio e parlando d'erosione del suolo, pensiamo al degrado di vallate lasciate al loro destino ... anche senza andare lontano guardiamo alla Val Varenna e Val Cerusa, dopo che l'uomo vi ha abitato per secoli sono bastati alcuni decenni di spopolamento ed incuria per avere un bilancio di morti dopo alcune forti pioggie.
Una cosa è certa, nessuno ha la soluzione in tasca, bisognerebbe però discutere di queste cose guardando con realismo ai veri problemi.
Lusciandro
P.S.: Spero che nessuno si sia offeso, non vuole essere un attacco nei riguardi di nessuno .
Detto questo non sto a tifare per gli impianti sciistici, ma visto che erano già presenti e le ferite nel territorio erano ancora presenti (vedi i due edifici diventati ruderi sul Bue ed i piloni arrugginiti) tanto vale riprovarci, sperando che non sia il solito magna-magna. Se però penso che l'anno scorso il sindaco (volutamente in minuscolo) di Rezzoaglio voleva sviluppare l'economia della vallata tramite una discarica, allora tiro un sospiro di sollievo.
Questo argomento fa il paio con le Pale Eoliche viewtopic.php?t=5547&start=0&postdays=0 ... ght=eolici
Da una parte c'è l'atteggiamento: hanno sempre vissuto senza, possono continuare a farlo; mi sembra un volersi mettere le fette di prosciutto sugli occhi, allora dovremmo tutti andare in giro senz'auto, evitare i condizionatori, riscaldare le nostre case a 14-15°C e così via.
Ho citato il parallelismo delle Pale perchè anche lì si diceva quanto brutta era la vista .... e l'energia da dove la tiriamo fuori? Avete presente quell'edificio dietro la Lanterna dipinto di un tranquillizzante azzurro? dicesi CENTRALE A CARBONE. Senz'altro è meno impattante alla vista, poi però se guardi Genova in mancanza di vento dal monte di Portofino vedi una striscia gialla composta da zolfo ed altre sostanze quasi invisibili ma che creano un piccolissimo problema: IL CANCRO ed altre amene malattie, ma quasi nessuno se ne preoccupa perchè tanto di qualcosa si deve morire e la probabilità che tocchi proprio a noi a qualche nostro familiare è bassa (terribilmente cinico ma è così). Dai, allora costruiamo un'altra centrale a carbone e abbattiamo quelle orrende pale.
Forse sembrerà che ci sia andato un tantino pesante ma l'analogia c'è. Come fermare lo spopolamento della Valle? ci sono diverse soluzioni:
- potremmo costruire alcune centinaia di villette a schiera con i loro bei garage, una bella strada comoda per poterci arrivare da Chiavari ed un tunnel per poterla raggiungere dalla Lombardia.
- dire agli abitanti: Arrangiatevi (alla Totò), avete i pascoli, vivete di pastorizia (col latte pagato sottocosto) .
-tentare (dico tentare) una terza via cercando lo sviluppo con un minimo d'interventi.
Per quanto sia critico con quasi tutte le iniziative in Liguria (Claudio Burlando = Claudio Scajola, amanti del mattone e della depredazione del territorio) forse intervenendo ripristinando una struttura lasciata abbandonata per vent'anni, unita ad altri interventi ad impatto quasi zero (vedi mio intervento precedente) potrebbe essere il volano per la ripartenza economica del luogo.
Entrando nel dettaglio e parlando d'erosione del suolo, pensiamo al degrado di vallate lasciate al loro destino ... anche senza andare lontano guardiamo alla Val Varenna e Val Cerusa, dopo che l'uomo vi ha abitato per secoli sono bastati alcuni decenni di spopolamento ed incuria per avere un bilancio di morti dopo alcune forti pioggie.
Una cosa è certa, nessuno ha la soluzione in tasca, bisognerebbe però discutere di queste cose guardando con realismo ai veri problemi.
Lusciandro
P.S.: Spero che nessuno si sia offeso, non vuole essere un attacco nei riguardi di nessuno .
Hai ragione, per buon peso vi racconto una cosa:
anni fa (1980) a Canazei, partecipai ad una serata in cui si discuteva del progetto di una superstrada che avrebbe collegato tutta la valle tagliando fuori i centri abitati. Un nastro di cemento impressionante steso lungo tutta la valle. Avevo deli amici residenti lì (li ho ancora) e durante una discussione tra di noi gli feci notare (all'epoca ero un ambientalista abbastanza convinto) come una cosa del genere avrebbe deturpato la valle. Ovviamente tutti mi si fecero contro ma ricordo in particolare un'obiezione più o meno di questo calibro: ma come , voi al mare avete cementificato di tutto, coperto fiumi sbancato colline e poi perchè venite qui una settimana all'anno volete avere il prato verde , le mucche, le casette e niente cemento?
Sapevo perfettamente che aveva torto non tanto per la strada ma perchè ad essa sarebbero seguiti condomi, mega parcheggi, altri impianti e cose varie. Come puntualmente successe. Ma capii anche che tutelare il territorio non vuol dire mummificarlo ma soprattutto è difficile fare la morale in casa d'altri.
anni fa (1980) a Canazei, partecipai ad una serata in cui si discuteva del progetto di una superstrada che avrebbe collegato tutta la valle tagliando fuori i centri abitati. Un nastro di cemento impressionante steso lungo tutta la valle. Avevo deli amici residenti lì (li ho ancora) e durante una discussione tra di noi gli feci notare (all'epoca ero un ambientalista abbastanza convinto) come una cosa del genere avrebbe deturpato la valle. Ovviamente tutti mi si fecero contro ma ricordo in particolare un'obiezione più o meno di questo calibro: ma come , voi al mare avete cementificato di tutto, coperto fiumi sbancato colline e poi perchè venite qui una settimana all'anno volete avere il prato verde , le mucche, le casette e niente cemento?
Sapevo perfettamente che aveva torto non tanto per la strada ma perchè ad essa sarebbero seguiti condomi, mega parcheggi, altri impianti e cose varie. Come puntualmente successe. Ma capii anche che tutelare il territorio non vuol dire mummificarlo ma soprattutto è difficile fare la morale in casa d'altri.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
se non ci si vive in quei posti non si possono capire quali e quante siano le difficoltà...
per esempio parliamo di strade di esbosco...beh saranno un pò impattanti....ma nel 2010 cosa dovrebbero fare i boscaioli o chi semplicemente fa la legna per se per l'inverno?portare tutto a dorso di mulo? beh questo è proprio il motivo per cui le montagne sono state abbandonate. e con l'abbandono vengono i disastri....perchè tutto il nostro ambiente ligure,anche quello che noi chiamiamo incontaminato è comunque plasmato dalla mano dell'uomo.
per esempio parliamo di strade di esbosco...beh saranno un pò impattanti....ma nel 2010 cosa dovrebbero fare i boscaioli o chi semplicemente fa la legna per se per l'inverno?portare tutto a dorso di mulo? beh questo è proprio il motivo per cui le montagne sono state abbandonate. e con l'abbandono vengono i disastri....perchè tutto il nostro ambiente ligure,anche quello che noi chiamiamo incontaminato è comunque plasmato dalla mano dell'uomo.
mtb no limits
io e te siamo mooolto sintonizzati!!! Nel forum sulle pale , sostenevo che una o più strade bianche che portano o in cima o sulle pendici dei nostri monti non sono di un impatto devastante: devono essere ovviamente chiuse alle auto e moto di chi non è autorizzato, ma possono servire egregiamente per la forestale per recarsi verso zone di incendi in modo più rapido.gabri wrote:se non ci si vive in quei posti non si possono capire quali e quante siano le difficoltà...
per esempio parliamo di strade di esbosco...beh saranno un pò impattanti....ma nel 2010 cosa dovrebbero fare i boscaioli o chi semplicemente fa la legna per se per l'inverno?portare tutto a dorso di mulo? beh questo è proprio il motivo per cui le montagne sono state abbandonate. e con l'abbandono vengono i disastri....perchè tutto il nostro ambiente ligure,anche quello che noi chiamiamo incontaminato è comunque plasmato dalla mano dell'uomo.
In alto adige ce ne sono a dozzine di strade così, non danno nessun problema.
Chiaro che riferendomi al mio messaggio di prima , alla strada non deve seguire cemento: no case no impianti!!
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)