Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

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giamma
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by giamma »

Eccoci pronti col portafoglio. Queste si che sono investimenti utili : WallBash :
Acqua, aria, silenzio.
Chi li danneggia ci aggredisce.
Difendiamoci.
ciao
giamma
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Lusciandro
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lusciandro »

gabri wrote:Leggo oggi sul nuovo levante (un giornale locale) che la società di gestione degli impianti e del bar a prato cipolla è già in rosso di 56mila euro...
meditate gente meditate....
Se non sbaglio hanno aperto circa un anno fa, niente male 56mila euro di perdita l'anno!
Ma il Business Plan glielo ha fatto CarCarlo Pravettoni?
Domenica scorsa sotto la grandine eravamo una dozzina di persone sotto la tettoia, se ci fosse stato il bar aperto saremmo entrati tutti, e se magari tenesse aperto sarebbero salite molte più persone. Oggi ero in zona ma mi sono guardato bene dal passare di lì, tanto avrei trovato chiuso.
Ahh, ma ora ci sono altre grandi idee in ballo, il raddoppio della seggiovia (e delle perdite?) ... perchè non costruiscono un aeroporto così fanno i charter e si riempe di turisti? :smt011
gabrielebesostri2
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

Ho già scritto su diversi forum, a volte appoggiando l'impianto (inteso "come interessato di tecnica funiviaria") a volte scrivendo esattamente quello che penso sulla questione seggiovia in val d'aveto (s.stefano). Dal 1965, inaugurazione della cestovia rio freddo-bue (quando tutto "costava meno") abbiamo assistito ad un inesorabile declino ed aumento delle difficoltà economiche di TUTTE le stazioni sciistiche italiane...
Verso la fine degli anni '80 ho sciato a prato della cipolla - prato grande chiuso, pista rossa di rientro chiusa, offerta sciistica zero, innevamento appena sufficiente impegno da parte degli addetti zero: ho chesto una pala per "coprirmi" 2 metri di pista rimasta scoperta...(e io pago)... fallito il tutto. Ho una casa in val d'aveto e tutto questo mi ha profondamente colpito.
un paio d'anni dopo un inverno nevoso ha invitato "qualcuno" a iniziare i lavori per un tronco di seggiovia dal piazzale parcheggio superiore a prato cipolla, lavori iniziati, piloni e cavi a "marcire" per anni nel piazzale, successivamente rottamati (e io pago!), ri-fallito il tutto. Nuovamente colpito ho pensato: "la finiranno adesso di buttare soldi???
nuovo millennio: nuova seggiovia, nuovo skilift, fra poco altra nuova seggiovia e forse nuovo (nuovi?) skilift e probabilmente innevamento artificiale... ohhhhhhhhhhh!!!!
la storia insegna proprio il nulla allora??? Il versante sfavorevole (sud-ovest) la vicinanza al mare che c'entra eccome!!! (mi ricordo di una nevicata di 40cm, letteralmente sparita in 20 ore con la complicità di unio scirocco a 20°C nel mese di febbraio....), la mancanza d'acqua cronica della val d'aveto... tutti fattori non considerati? mah!
non abito in val d'aveto ma fra il 1993 e il 2004 vi ho passato gran parte dei week-end (in ogni stagione) ed ho potuto fare un monitoraggio delle temperature e delle precipitazioni... temperature: si può passare da molto "sotto" a molto "sopra" nel giro di qualche ora anche in inverno. precipitazioni: sempre abbondanti molto spesso piovose anche a quote elevate (dai 1500m in su), vedasi capitolo temperature... Car carlo Pravettoni "dovrebbe" aver colpito ancora.
Probabilmente puntare su un turismo sciistico (da discesa intendo) è la cosa non corretta ma sì, che bella la pista dal Bue a rocca, sulla carta abbiamo 500 metri di dislivello, oltre 3 km di pista bla bla bla... chiusa per scarso innevamento dice il bollettino della neve... che belle le piste tutte "ruscellate", i fuori strada che distuggono i prati, gli alberi abbattuti che biancheggiano al sole,i vari ruderi sulla vetta del bue, l'impianto skilift abbandonato a prato grande, i piloni nel bosco dello storico skilift del maggiorasca,... complimenti...

Lele
p.s. il 25 aprile, in direzione Maggiorasca, sono transitato per prato cipolla: bar chiuso, immondizia ovunque, attrezzature alle intemperie, attrezzature per svago (snowpark) in balia degli elementi sparse sul prato... l'abitudine non è cambiata tanto... IO PAGO!
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Sub-Comandante »

x gabrielebesostri2:

hai pienamente ragione, hai dimenticato però un'altra cosa: la scomodità, in termini di tempo e di tipo di strade, nel raggiungere S. Stefano. Chi abita a Genova fa prima ad andare nel Cuneese.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

perdono... ho dimenticato le strade sfavorevoli...
da Pavia la meta più vicina è Pian del Poggio, appennino, 2 impianti, seggiovia e skilift dislivello 370m pista 2.5km esposizione nord neve discreta, RIFUGIO , PERFETTA ORGANIZZAZIONE.tempo di viaggio 1.40h (con 2 ore e qualcosa si è a cervinia, scusate...) s.s.d'aveto neppure da considerare viste le oltre 2 ore su strade a dir poco impossibili E ORGANIZZAZIONE ZERO checchè ne dicano i sostenitori (pensate, l'anno dell'inaugurazione avevamo una perfetta seggiovia senza pista... non avevano pensato alla messa in sicurezza ma no problem! mettiamo un bel cartello pista chiusa e tutto è sistemato, coscienza e sciatori!).

da Piacenza almeno 1 h e 40 sempre su strade impossibili

da Parma via passo tomarlo... beh la concorrenza di lagdei (che chiude), Pratospilla, cerreto, cusna, sestola e company non credo possa essere intaccata da s.s d'aveto

da Chiavari (città rivierasca più vicina) qualcosa di più di un'ora... ne vale la pena??

S.S d'Aveto dovrebbe essere famoso (come tutta la Val d'Aveto) per l'ambiente stupendo, per la biodiversità, per i sentieri, per gli orizzonti quasi infiniti... invece lo è per i due fallimenti degli impianti sciistici e per l'erigendo comprensorio sciistico.
Ah, ma crea posti di lavoro!!! Anche le centrali nucleari e le discariche di rifiuti ne creano...
Poveri noi. La storia, un 'altra volta, ci ha reso ignoranti.
Lele
gabrielebesostri2
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

qualche foto...
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Vetta Monte Bue... ruderi del Rifugio abbandonato e della stazione superiore della cestovia...
Vetta Monte Bue... ruderi del Rifugio abbandonato e della stazione superiore della cestovia...
rottami skilift prato grande
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ghibli
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by ghibli »

...considera poi che con un piccolo investimento potrebbero mantenere in buono stato le piste di fondo e dotarle di servizi. Creerebbero forse pochi posti di lavoro oltre a quelli del bar che stanno costruendo ai piedi del monte Penna (2 o 3 persone per vendere e controllare i biglietti), ma sicuramente non ci sarebbero impianti che deturpano, consumano e bisogna mantenere a norma anche se non nevica.
gabrielebesostri2
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

scusate vorrei dire la mia ancora una volta...
ho letto un po' di messaggi di questa discussione e ho notato che molti (abitanti della val d'aveto compresi) credano che la seggiovia e gli sport invernali siano l'unica "via d'uscita"...
A parte (e VOGLIO essere ripetitivo) che i due fallimenti precedenti sono da insegnamento che probabilmente questa non è la strada giusta però non sarebbe il caso di sforzarsi un po' di più a livello di "come spendere i soldi DI TUTTI?" ricordiamoci che la montagna non ha padroni però è anche mia, tua, di tutti e non capisco quale sia il diritto di alcuni di massacrarla così... senza contare che una fettina dei milioni di eurini spesi e che si spenderanno sono anche i miei e anche se non sono residente, la mia famiglia frequenta regolarmente la valle dal 1955...
Ricordiamoci che spendere qualche milione di euro a s.s.d'aveto ( su circa 10kmq di territorio) vuol dire lasciare a bocca asciutta tutto il resto della valle e parlo di questo perche:
esistono centinaia di km di sentieri che necessitano di manutenzione e grossi interventi di sistemazione, non sono forse un patrimonio che può portare turismo?
Esistono svariate altre maniere di "attirare la gente", manifestazioni agresti, trekking organizzato, attività all' aperto organizzate per famiglie e bambini, seminari di educazione ambientale per le scuole "sul posto", settimane verdi per le scuole, equitazione, museo della montagna, raccolta funghi, pesca no kill, canoa, arrampicate, parapendio, orienteering, agriturismo(inteso non solamente come "ristorante") e poi ben venga l'utilizzo di strade bianche per percorsi attrezzati per MTB... Ricordiamoci che non c'è solo santo stefano d'aveto e al mio paesino, vicosoprano, sull' altro versante della valle, della seggiovia se ne infischiano per non dire che si sentono presi per i fondelli )...che più ne ha più ne metta... oggi per attirare il turista non si deve offrire quello che può avere in altri luoghi sicuramente migliore di s.s.d'aveto (sci)... si deve offrire qualcosa che il turista cerca ma non trova (immaginiamo di creare un polo turistico con il patrocinio dei due comuni della valle (allargando il discorso anche a ferriere, cortebrugnatella, ottone) "sfruttando" il parco dell'aveto ed iniziando a farlo guardare come veicolo di rilancio non come stato fatto fin'ora da qualcuno che ha capito nulla...

per l'ennesima volta la Val d'Aveto ha avuto l'occasione di riscattarsi e di poter diventare "un eccellenza" in qualcosa di bello, utile, educativo, remunerativo e di possibile rilancio (contate quanti posti di lavoro si andrebbero a creare (il "posto di lavoro" oggi è probabilmente la cosa più importante però ricordiamoci che non è l'unica per il rilancio economico di un luogo... ci sono anche l'impegno, la dedizione e il rimboccarsi le maniche (cosa che a s.s.d'aveto...)...

ora vado a preparare lo zaino...
Lele
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prato della cipolla... troppe opere antropiche, troppo lo sfruttamento di un angolo veramente unico... troppo menefreghismo (bar chiuso quindi non chiamatelo rifugio, spazzatura ovunque, attrezzature abbandonate a se stesse... prati diventati autostrade)
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skeno
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by skeno »

Perchè non mettiamo in piedi un'iniziativa per fare capire che il Rifugio per essere un rifugio deve rimanere aperto, deve averte un ricovero con posti letto, che per fare le cose bene servono pochi soldi ed un po' di amore per le cose fatte bene e con buon senso?

Mi rispondo. Perchè è come pensa Wolf, l'importante è far girare soldi pubblici.
E come penso anch'io, fin dall'inizio del thread.

Comunque, ormai spero che finiscano i lavori. Lasciarli a metà adesso sarebbe ancora peggio.

Ciao
Skeno
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Lusciandro
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lusciandro »

skeno wrote:Perchè non mettiamo in piedi un'iniziativa per fare capire che .......
Sono daccordo, anch'io spesso mi lascio prendere dalla pena polemica e dall'arrabbiatura; penso però che nel nostro piccolo potremmo cercare di apportare un contributo propositivo, anche solo innescando una discussione che porti delle alternative all'accettazione del solito progetto caduto dall'alto ed accettato con quiescenza dalla maggior parte della popolazione che 'subisce' questi finanziamenti.
gabrielebesostri2 wrote:scusate vorrei dire la mia ancora una volta...
ho letto un po' di messaggi di questa discussione e ho notato che molti (abitanti della val d'aveto compresi) credano che la seggiovia e gli sport invernali siano l'unica "via d'uscita".............
........Ricordiamoci che spendere qualche milione di euro a s.s.d'aveto ( su circa 10kmq di territorio) vuol dire lasciare a bocca asciutta tutto il resto della valle .....
Quasi quasi sono contento di questo scempio, ricordate quasi 2 anni fa come il Sindaco di Rezzoaglio voleva rilanciare l'economia della vallata? Voleva creare una grossa discarica raccogliendo i rifiuti della zona sino a Chiavari!!! #-o
Hanno una valle che può richiamare tanti turisti valorizzando quello che ha già, perchè creare la forzatura delle piste da sci? Questa mi pare la cultura dell'appiattimento, un pò come la moda di piantare la Palme su tutti i lungomari ... alla fine ti sembra di essere sempre nello stesso posto. Qui non siamo negli emirati arabi dove avevano solo il deserto e stanno costruendo tutto artificialmente per attirare turisti.

Lusciandro
gabri
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabri »

skeno wrote:Perchè non mettiamo in piedi un'iniziativa per fare capire che il Rifugio per essere un rifugio deve rimanere aperto, deve averte un ricovero con posti letto, che per fare le cose bene servono pochi soldi ed un po' di amore per le cose fatte bene e con buon senso?
Concordo. facciamo qualcosa....
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ghibli
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by ghibli »

Sul sito del comune c'è scritto: "su prenotazione di almeno 25 persone il rifugio è sempre aperto"...
...questi aspettano pullman di turisti...
Secondo me non hanno capito una mazza e non sanno neanche fare i conti con i soldi perchè comunque al sabato ed alla domenica in primavera ed in autunno, se proprio non viene il diluvio universale 25 persone ci andrebbero comunque. Ovvio che deve essere risaputo che il rifugio deve essere aperto. C'è poi sempre il discorso che un rifugio per essere tale deve avere un locale aperto.
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by skeno »

Potremmo cominciare ad inviare al Comune le tante proposte costruttive emerse in questo topic ...

http://www.comune.santostefanodaveto.ge ... attaci.asp" onclick="window.open(this.href);return false;

Sa un po' di Don Chisciotte contro i mulini a vento, però... costa poco e non si sa mai...

Ciao
Skeno
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Brookite »

Ciao,
una domanda:
il gestore è un privato o un'associazione?
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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teo-85
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by teo-85 »

brookite wrote:Ciao,
una domanda:
il gestore è un privato o un'associazione?
Credo che sia direttamente il comune che fa da gestione, se non addirittura la società :domanda: degli impianti (la montebue srl, se esiste e non è una farsa)
Comunque l'edificio è alla stregua di un ristoro degli impianti, se fosse un rifugio dovrebbe avere almeno un ricovero sempre aperto.
@skeno: magari dopo molte lettere di proposte che arrivano al comune qualcosa si smuove, tentar non nuoce (e poi è gratuito!)
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabri »

teo-85 wrote:
brookite wrote:Ciao,
una domanda:
il gestore è un privato o un'associazione?
Credo che sia direttamente il comune che fa da gestione, se non addirittura la società :domanda: degli impianti (la montebue srl, se esiste e non è una farsa)
Comunque l'edificio è alla stregua di un ristoro degli impianti, se fosse un rifugio dovrebbe avere almeno un ricovero sempre aperto.
@skeno: magari dopo molte lettere di proposte che arrivano al comune qualcosa si smuove, tentar non nuoce (e poi è gratuito!)
Si so che è una società totalmente comunale quella che gestisce impianti e rifugio,ma devo aver letto da qualche parte che si vuole scorporare rifugio e impianti, forse prevedendo la gestione da parte di privati.(prendete con il beneficio del dubbio queste affermazioni perchè le ricordo vagamente)
comunque mi sembra di ricordare che la società sia la santo stefano servizi.
al di la del nome il succo non cambia.
e rimane il fatto che se il rifugio fosse aperto per conto mio ci sarebbero più di 25 persone ogni giorno dei week end. domenica scorsa di ritorno dalla ferrata mazzocchi sono passato di li e c'era un bel pò di gente li in giro....non c'è bisogno necessariamente della seggiovia....
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Brookite »

Non credo che il privato possa fare molto di più , soprattutto se và contro il suo interesse. Tenere aperto fuori stagione magari per 4/5 persone è antieconomico. Quindi un privato, facendo due conti, non apre.
Diversa la questione invece se fosse di una associazione con rotazione di volontari.
Io ho scritto tempo fà all'Ente Parco per il "Rifugio" Ventarola: sempre chiuso, anche domenica mattina in luglio e agosto.
Mi hanno risposto che avrebbero inoltrato la mia osservazione al gestore ...
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Brookite »

Una volta avevo scritto queste quattro righe, credo per QZ. Non ricordo poi se le avessi pubblicate, spero di non ripetermi (divento vecchio :oops:
Ho cominciato a frequentare Santo Stefano nel 68' con i primi esperimenti di sci ai piedi nel praticello a fianco al castello. Poi venne l'iniziazione al prato della Cipolla con le prime lezioni a spazzaneve.
Al mattino si partiva presto, la prima tappa era il negozio di noleggio che si trovava in paese sulla destra della strada che porta al castello. Gli sci erano ovviamente in legno con gli attacchi a leva e cavetto metallico per gli scarponi di cuoio, autentica spada di Damogle per le ossa.
Po si proseguiva in auto fino a Rocca d'Aveto, dove si cercava un posto per lasciare l'auto. Seguiva l'immancabile coda prima per fare il biglietto e per prendere il bidone poi.
Una volta su due mancavano i cordini per appendere il giornaliero, e i novizi come noi le prime volte rimanevano fregati a elemosinare o cercare in terra qualche vecchio laccetto.
Finalmente la salita, lenta, terrificante per freddo nelle giornate di vento. La discesa all'intermedia preannunciava venti minuti di sifferenza per raggiungere a piedi il Prato della Cipolla su neve quasi fresca calpestata solo da altri "dannati" come noi.
Giunti sul posto partiva il rituale della crema solare, del berretto guanti e occhiali. A quel punto si raggiungeva il picco della drammaticità affrontando la manovia in mezzo a una mandria di scatenati.
Noi piccoli (avevo 6 anni!!) venivamo aiutati dal gestore, in quanto la partenza presentava notevoli difficoltà.
In pratica venivamo dotati di un meccanisco (una specie di piccola jumar metallica) che incastrata nel cavetto che scorreva veloce vi si bloccava sopra. A essa
era attaccato un cordino che terminava con una sbarra metallica da afferrare con le mani. Non esisteva ammortizzazione se non la mano del gestore che ci aiutava nei primi centimentri di salita spingendoci sul sedere.
A quel punto eravamo totalmente affidani a noi stessi e al nostro equilibrio: se stavi troppo seduto cadevi all'indietro, se ti sbilanciavi in avanti, la jumar si sganciava con conseguuenze a dir poco drammatiche per sè e per quelli che seguivano e guardavano la scena impotenti.
Il colpo di grazia veniva quando ver svariati motivi, l'impianto veniva fermato: se non cadevi al momento dell'arresto cadevi probabilmente alla ripartenza.
Arrivati in cima si mollava il cavetto/jumar/sbarra sulla neve e si iniziava la discesa. Solo i più bravi erano autorizzati dal maestro a scendere con tale dispositivo messo al collo come una sciarpa in quanto, date le frequenti cadute, le possibilità di fracassarsi i denti col metallo non erano da sottovalutare.
La giornata trascorreva tra panini ,cioccolata e odiosi esercizi sullo spazzaneve. A fine serata ci aspettava il ritorno, stanchi morti, sci in spalla a pestar neve per venti minuti fino all'immancabile coda dell'intermedia.
Dopo un'anno, consapevoli delle nostro forze, affrontammo la vetta e le varie discese che partivano da essa: l"Anfiteatro", che riportava al prato della Cipolla, la "Prato grande"
e altre di cui ho perso memoria. La battitura delle piste era assolutamente approssimativa, spesso nonostante spessori di due metri di neve si trovavano sassi che grattavano gli sci, affollamenti incredibili su piste microsopiche.
Ricordo con paura lo skilift di Prato Grande che risaliva quasi fino alla vetta perchè a furia di rompersi i cordini erano diventati corti. Uno leggero come mè nei punti di avvallamento rimaneva spesso sollevato qualche centimentro da terra, per cui, se al momento dell'atterraggio gli sci non erano in linea ... SPLAT!
e giù un'altra coda. La discesa a valle offriva anche la possibilità di una bella escursione a piedi, dato che i proprietari di un terreno ad un certo punto avevano negato l'attraversamento della pista. Quindi sci in spalla e camminare circumnavinado il prato recintato.
Furono quattro anni così, di una passione incredibile dato che solo con quella si potevano sopportare certe cose.
Poi venne un fortunato concorso che mi dotò di una attrezzatura completa da sci. Ebbi coì gli scarponi in plastica, gli attacchi automatici e i miei decisero di cambiare zona. Venne ZumZeri, più piccolo certo, ma un'altro pianeta di organizzazione.
Ebbi occasione di tornare ancora a Santo Stefano nel 1980: a parte la manovia di Prato della Cipolla non era cambiato assolutamente nulla, nemmeno i cordini degli skilift...
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by mazzysan »

brookite wrote:Una volta avevo scritto queste quattro righe, credo per QZ. Non ricordo poi se le avessi pubblicate, spero di non ripetermi (divento vecchio :oops:
Ho cominciato a frequentare Santo Stefano nel 68' con i primi esperimenti di sci ai piedi nel praticello a fianco al castello. Poi venne l'iniziazione al prato della Cipolla con le prime lezioni a spazzaneve.
Al mattino si partiva presto, la prima tappa era il negozio di noleggio che si trovava in paese sulla destra della strada che porta al castello. Gli sci erano ovviamente in legno con gli attacchi a leva e cavetto metallico per gli scarponi di cuoio, autentica spada di Damogle per le ossa.
Po si proseguiva in auto fino a Rocca d'Aveto, dove si cercava un posto per lasciare l'auto. Seguiva l'immancabile coda prima per fare il biglietto e per prendere il bidone poi.
Una volta su due mancavano i cordini per appendere il giornaliero, e i novizi come noi le prime volte rimanevano fregati a elemosinare o cercare in terra qualche vecchio laccetto.
Finalmente la salita, lenta, terrificante per freddo nelle giornate di vento. La discesa all'intermedia preannunciava venti minuti di sifferenza per raggiungere a piedi il Prato della Cipolla su neve quasi fresca calpestata solo da altri "dannati" come noi.
Giunti sul posto partiva il rituale della crema solare, del berretto guanti e occhiali. A quel punto si raggiungeva il picco della drammaticità affrontando la manovia in mezzo a una mandria di scatenati.
Noi piccoli (avevo 6 anni!!) venivamo aiutati dal gestore, in quanto la partenza presentava notevoli difficoltà.
In pratica venivamo dotati di un meccanisco (una specie di piccola jumar metallica) che incastrata nel cavetto che scorreva veloce vi si bloccava sopra. A essa
era attaccato un cordino che terminava con una sbarra metallica da afferrare con le mani. Non esisteva ammortizzazione se non la mano del gestore che ci aiutava nei primi centimentri di salita spingendoci sul sedere.
A quel punto eravamo totalmente affidani a noi stessi e al nostro equilibrio: se stavi troppo seduto cadevi all'indietro, se ti sbilanciavi in avanti, la jumar si sganciava con conseguuenze a dir poco drammatiche per sè e per quelli che seguivano e guardavano la scena impotenti.
Il colpo di grazia veniva quando ver svariati motivi, l'impianto veniva fermato: se non cadevi al momento dell'arresto cadevi probabilmente alla ripartenza.
Arrivati in cima si mollava il cavetto/jumar/sbarra sulla neve e si iniziava la discesa. Solo i più bravi erano autorizzati dal maestro a scendere con tale dispositivo messo al collo come una sciarpa in quanto, date le frequenti cadute, le possibilità di fracassarsi i denti col metallo non erano da sottovalutare.
La giornata trascorreva tra panini ,cioccolata e odiosi esercizi sullo spazzaneve. A fine serata ci aspettava il ritorno, stanchi morti, sci in spalla a pestar neve per venti minuti fino all'immancabile coda dell'intermedia.
Dopo un'anno, consapevoli delle nostro forze, affrontammo la vetta e le varie discese che partivano da essa: l"Anfiteatro", che riportava al prato della Cipolla, la "Prato grande"
e altre di cui ho perso memoria. La battitura delle piste era assolutamente approssimativa, spesso nonostante spessori di due metri di neve si trovavano sassi che grattavano gli sci, affollamenti incredibili su piste microsopiche.
Ricordo con paura lo skilift di Prato Grande che risaliva quasi fino alla vetta perchè a furia di rompersi i cordini erano diventati corti. Uno leggero come mè nei punti di avvallamento rimaneva spesso sollevato qualche centimentro da terra, per cui, se al momento dell'atterraggio gli sci non erano in linea ... SPLAT!
e giù un'altra coda. La discesa a valle offriva anche la possibilità di una bella escursione a piedi, dato che i proprietari di un terreno ad un certo punto avevano negato l'attraversamento della pista. Quindi sci in spalla e camminare circumnavinado il prato recintato.
Furono quattro anni così, di una passione incredibile dato che solo con quella si potevano sopportare certe cose.
Poi venne un fortunato concorso che mi dotò di una attrezzatura completa da sci. Ebbi coì gli scarponi in plastica, gli attacchi automatici e i miei decisero di cambiare zona. Venne ZumZeri, più piccolo certo, ma un'altro pianeta di organizzazione.
Ebbi occasione di tornare ancora a Santo Stefano nel 1980: a parte la manovia di Prato della Cipolla non era cambiato assolutamente nulla, nemmeno i cordini degli skilift...
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

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brookite wrote:Una volta avevo scritto queste quattro righe, credo per QZ. Non ricordo poi se le avessi pubblicate, spero di non ripetermi (divento vecchio :oops:
Ebbi occasione di tornare ancora a Santo Stefano nel 1980: a parte la manovia di Prato della Cipolla non era cambiato assolutamente nulla, nemmeno i cordini degli skilift...
E la torta di riso era sempre e comunque... FINITA!

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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

buongiorno

1)il racconto di brookite mi ha fatto sorridere perchè anche se qualche anno dopo ho vissuto Tutto questo anch'io...

2) a proposito dei contatti con il Comune: ho scritto più volte per far aggiornare con maggior frequenza il bollettino della neve (piste discesa, piste fondo, neve in generale) con preghiera di non pubblicarlo il venerdì sera o peggio il sabato mattina (così da poter pianificare il fine settimana) ma NULLA! Nè risposte nè risultati.

3)è logico che con 25 prenotati "sicuri" il bar della cipolla apra... un altro modo per non emergere dal piatto andazzo... Se ci fosse la sicurezza di un RIFUGIO aperto gli escursionisti considererebbero di più la val d'aveto... (il 25 aprile eravamo almeno 30 persone su e giù per i sentieri da Rocca d'aveto, maggiorasca, bue, nero ma non in "comitiva" quindi tutto tristemente chiuso)

ah! le mond!

Lele
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by teo-85 »

gabrielebesostri2 wrote:buongiorno

1)il racconto di brookite mi ha fatto sorridere perchè anche se qualche anno dopo ho vissuto Tutto questo anch'io...

2) a proposito dei contatti con il Comune: ho scritto più volte per far aggiornare con maggior frequenza il bollettino della neve (piste discesa, piste fondo, neve in generale) con preghiera di non pubblicarlo il venerdì sera o peggio il sabato mattina (così da poter pianificare il fine settimana) ma NULLA! Nè risposte nè risultati.

3)è logico che con 25 prenotati "sicuri" il bar della cipolla apra... un altro modo per non emergere dal piatto andazzo... Se ci fosse la sicurezza di un RIFUGIO aperto gli escursionisti considererebbero di più la val d'aveto... (il 25 aprile eravamo almeno 30 persone su e giù per i sentieri da Rocca d'aveto, maggiorasca, bue, nero ma non in "comitiva" quindi tutto tristemente chiuso)
ah! le mond!

Lele
Sembra che dopo aver fatto 30, non vogliano far 31.... nel senso, sono riusciti con finanziamenti a ripristinare la zona, costruire impianti e i rifugi (sarà rifatto anche quello sul Bue); ora gli impianti è logico che non possano girare tutti i giorni, però i rifugi dovrebbero essere sfruttati meglio, con aperture ogni fine settimana, invece...
Si devono essere stampati in testa il concetto dualistico "no impianti, no rifugi!"
Certo, gli impianti non sono un belvedere per l'ambiente e una panacea per tutti i mali (e lo dico da sciatore pistaiolo), ma visto che si sono costruiti, usufruiamoli anche con qualcosa che non è prettamente legato allo sci: mi verrebbe in mente magari serate di musica classica in quota, oppure la possibilità di tracciati per mtb, oppure (perchè no) la costituzione di un giardino botanico in quota, anche l'idea dell'osservatorio astronomico (ma qui si rischia una concorrenza dannosa a quello del Parco dell'Antola), mi sembra inoltre che dal Maggiorasca e dal Bue si possono effettuare voli con il parapendio...
Magari sono idee sciocche e prive di senso, allora mi rimangio tutto e chiedo scusa, però...
P.s. il racconto di brookite fa capire come siano passati i tempi, erano anni diversi, altra mentalità...
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lusciandro »

teo-85 wrote:... e i rifugi (sarà rifatto anche quello sul Bue)...
:shock: :shock: Se tanto mi da tanto sarà aperto il solo giorno di ferragosto dalle 12 alle 14 :pensoso:
gabri
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabri »

Ho scritto al comune di Santo Stefano con la proposta di tenere il più possibile aperto il rifugio della cipolla.Ed ecco la risposta del presidente della società che gestisce impianti e rifugio, ve la riporto pari pari:

Buonasera,
il Comune mi ha girato la Sua mail e qui di seguito Le rispondo.
Ho letto con attenzione ed interesse quanto da Lei proposto. Mi sembra più che ragionevole.

La nostra attività, a livello gestionale ed organizzativo, è indirizzata, oramai da mesi, proprio nella direzione da Lei consigliata.
Penso anch’io che il rifugio possa aprire, se non proprio tutto l’anno, ma almeno più giorni di quelli attualmente praticati, a prescindere dal funzionamento della seggiovia, proprio per poter servire più persone possibile.

Io Le parlo in qualità di Presidente della SA Servizi Srl, la società che, al momento, gestisce anche il rifugio, oltre che piste ed impianti.

L’apertura “allungata” non è mai stata praticata perché l’organizzazione data al rifugio, dai precedenti Amministratori, non lo consentiva, a livello contrattuale ed operativo. Con le modifiche apportate dopo la stagione invernale penso di poterle anticipare che ho creato le condizioni perché ciò invece avvenga, quantomeno in periodi più ampi di quelli della semplice stagione estiva o invernale.

Attualmente il Rifugio è chiuso per importanti lavori di adeguamento alle normative della cucina e formazione del personale.

Per quanto riguarda invece l’apertura 24h su 24, in quanto “struttura di rifugio”, pur non rientrando tra le mie competenze (per le strutture di rifugio è competente il Comune), le posso dire che stiamo studiando, fra mille difficoltà (infatti il Prato Cipolla è un sito di interesse Comunitario e quindi soggetto a restrizioni enormi da parte della Provincia di Genova) la creazione di un’altra struttura, che possa essere mantenuta sempre aperta. Infatti, date le attrezzature e le merci contenute nella cucina del Ristorante, sarebbe decisamente incauto, e vietato dalle norme sullo smercio dei prodotti alimentari, mantenerlo aperto, senza supervisione da parte di nostro personale, a chiunque si trovasse a transitare da quelle parti.
Il mio è un lavoro faticoso e spesso non immediatamente percepibile, che richiede un continuo e dedicato impegno per far quadrare normative (alle quali voglio assolutamente attenermi), trasparenza di gestione (dimostrabile in qualsiasi momento), oculatezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche (scarse di questi tempi) e ampiezza di vedute per il futuro della nostra Santo Stefano d’Aveto.

I suggerimenti costruttivi ed intelligenti, come il Suo, mi sono e mi saranno certamente d’aiuto in questo faticoso ma affascinante compito. Scrivetemi e suggeritemi tutto ciò che non va o non vi piace!
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by skeno »

Già la pronta risposta è comunque un segnale positivo.
Se son rose, fioriranno!

Ciao
Skeno
giamma
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by giamma »

Beh almeno una educata risposta. Vedremo che cosa potranno fare.
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Chi li danneggia ci aggredisce.
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ciao
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by teo-85 »

Mi sembra una risposta pacata e concisa, vediamo l'evolversi...
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Ago »

skeno wrote:Già la pronta risposta è comunque un segnale positivo.
Se son rose, fioriranno!

Ciao
Skeno
Quoto!!!!!
Sento il tuo passo sincrono col mio

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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Sub-Comandante »

se aprisse solo nei fine settimana sarebbe una gran cosa, speriamo!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lork »

Salve a tutti!

Sono abbastanza informato sulle questioni riguardanti le opere sul Monte Bue. Nei post precedenti ho notato alcune imprecisioni, quindi se avete dei dubbi chiedetemi pure. Premetto che però non faccio parte della SSA Servizi !!!!

A maggio si era parlato di affidare la gestione del Rif. Prato Cipolla ad un ente esterno (previa gara) ma ad oggi non se n'è più parlato.
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lusciandro »

Leggermente OT ma di poco:
oggi sono passato dalle Casermette del Penna pensando che fossero già state inaugurate
Casermette del Penna.jpg
La fine dei lavori (se riuscite a leggere il cartello) era prevista per i primi del 2009 :triste:
Poi per non farmi mancare nulla mentre passavo dal Passo della Spingarda ho avuto la malsana idea di scendere al rifugio del Prato Mollo: tra bikers ed escursionisti alle 14,30 c'erano circa 30 persone e si sentivano schiamazzi che provenivano dal prato (seminascosto dalla nebbia) .... rifugio chiuso!
No comment
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by giamma »

Lusciandro wrote:Leggermente OT ma di poco:
oggi sono passato dalle Casermette del Penna pensando che fossero già state inaugurate
Casermette del Penna.jpg
La fine dei lavori (se riuscite a leggere il cartello) era prevista per i primi del 2009 :triste:
Poi per non farmi mancare nulla mentre passavo dal Passo della Spingarda ho avuto la malsana idea di scendere al rifugio del Prato Mollo: tra bikers ed escursionisti alle 14,30 c'erano circa 30 persone e si sentivano schiamazzi che provenivano dal prato (seminascosto dalla nebbia) .... rifugio chiuso!
No comment
Mi pare di aver letto che il Pratomollo starà chiuso per lavori di adeguamento.
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lork »

gabri wrote:il rifugio è solo un bar per merenderos.
la seggiovia non coprirà mai i costi di gestione.
Nessun privato si sarebbe mai sognato di fare un investimento del genere.perchè spendere soldi pubblici allora?
Poi quando sento parlare di innevamento artificiale mi si drizzano i capelli!!!
Perchè? Se non c'è neve non ci sono sciatori.
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

Lork mi scusi, sono iscritto anch'io a funivie.org e ammiro la sua conoscenza e dimestichezza per quanto concerne impiantistica e cose affini. Qui però si parla di ambiente deturpato e di " fare" sci da discesa per forza, con tutto quello che ne compete (disboscamento, scoticamento dei prati, scavi, rumore e quant'altro). Perchè tutto questo? per il rilancio della valle? per fornire posti di lavoro? per qualche sciatore? per cosa? Insomma, ed è un dato di fatto, se le stazioni alpine boccheggiano perchè ri-ri-ri-investire sullo sci a santo Stefano d'Aveto? Non ci si può sforzare un briciolo di più il cervellino? (leggere per cortesia un mio post di qualche tempo fa, in questa discussione). La montagna è davvero di tutti, così come i soldi spesi per questi benedetti impianti di risalita... e per il possibile (orrore!) futuro innevamento artificiale.

Buon lavoro
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Sub-Comandante »

però dai se si fa 30, si può fare anche 31...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by gabrielebesostri2 »

certo, infatti non sto criticando (ben lontano) nè il secondo tronco nè l'innevamento... Io non avrei fatto neppure il primo ovvero:
1. avrei ricalcato il tracciato della vecchia cestovia evitando di abbattere tantissimi alberi
2. non considero neppure l'innevamento artificiale perchè conosco benissimo, molto meglio di molti addetti ai lavori,
il clima della val d'aveto e so che passa da -15 a +10 anche in una notte quindi addio neve naturale o artificiale che sia,
addio soldi addio stagione sciistica.
3. ribadisco: ma per "sollevare" la valle si può solo puntare sullo sci?

poi rispetto molto il lavoro degli operai, ingegneri e addetti in generale e condanno varie pagliacciate a livello di ostruzionismo non costruttivo o falsi moralismi ambientalistici...
avrei pensato a qualcosa di diverso e basta per la mia tanto amata (e parimente bistrattata) Valle dell'Aveto.
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Sub-Comandante »

gabrielebesostri2 wrote:certo, infatti non sto criticando (ben lontano) nè il secondo tronco nè l'innevamento... Io non avrei fatto neppure il primo ovvero:
1. avrei ricalcato il tracciato della vecchia cestovia evitando di abbattere tantissimi alberi
2. non considero neppure l'innevamento artificiale perchè conosco benissimo, molto meglio di molti addetti ai lavori,
il clima della val d'aveto e so che passa da -15 a +10 anche in una notte quindi addio neve naturale o artificiale che sia,
addio soldi addio stagione sciistica.
3. ribadisco: ma per "sollevare" la valle si può solo puntare sullo sci?

poi rispetto molto il lavoro degli operai, ingegneri e addetti in generale e condanno varie pagliacciate a livello di ostruzionismo non costruttivo o falsi moralismi ambientalistici...
avrei pensato a qualcosa di diverso e basta per la mia tanto amata (e parimente bistrattata) Valle dell'Aveto.
Lele
quoto! : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by ghibli »

Quoto anch'io

e vorrei aggiungere che l'innevamento artificiale, oltre ai problemi ambientali, richiede molta acqua, tubi interrati per alimentare i cannoni e costi di esercizio molto elevati.
A S. Stefano non è ragionevole pensare di portarci degli sciatori tutta la settimana, va già bene se lavorano nel week-end quindi si spenderebbero nuovamente molti soldi per niente.
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by Lork »

Bene vedo di rispondere alle vostre perplessità.

Premetto che io "non conosco" la zona ma ci abito. Inoltre posso dire di essere un discreto conoscitore delle tecnologie montane in questione: costi, benefici, ecc.
Rispondo per punti:

1) E' esattamente quello che è stato fatto per il primo tronco. Infatti la seggiovia del 2008 ricalca esattamente la linea già disboscata in passato per una seggiovia.
2) Si il "marino" è responsabile di grandi escursioni termiche, ma l'innevamento è indispensabile per ogni stazione sciistica alpina, figuriamoci per S Ste. Investire 5 milioni di euro e poi non spenderne 0,5 per la neve è come fare una casa senza porta per entrare. Vi invito a leggere e documentarvi relativamente a questi impianti non solo da fonti "di parte". Si sente spesso parlare di consumo di acqua e devastazione naturale per pura propaganda. L'acqua viene solo trasformata in neve che in primavera torna a diventare acqua. Penso sia superfluo anche rammentare come questi impianti siano utilissimi per la prevenzione degli incendi sia come bacino che come rete capillare di distribuzione a bordo del bosco, completamente invisibile. I bacini di raccolta possono essere usati in estate per manifestazioni di pesca sportiva o nelle mezze stagioni per alimentare "mini turbine" idroelettriche a valle.
3) Nessuno ha mai pensato di puntare solo sullo sci. Infatti gli impianti sono aperti tutta l'estate, periodo nel quale molti turisti affollano la valle. Ricordo che a S Ste non ci sono fabbriche, ferrovie, ecc e se si vuole restare dove si nasce si deve puntare o al turismo o alla legna...

Sul fatto che si continui a dire che sono soldi pubblici sono d'accordo con voi ma vi faccio una domanda: il governatore della regione Liguria l'abbiamo votato solo noi in Val d'Aveto? Sbaglio o è stato riconfermato anche alle ultime elezioni?
Sembra proprio che la maggioranza dei cittadini liguri sia stata ben soddisfatta del suo operato, tra cui il finanziamento del rilancio di S Ste...
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Re: Nuova seggiovia a S. Stefano d'Aveto

Post by skeno »

Lork wrote: Sul fatto che si continui a dire che sono soldi pubblici sono d'accordo con voi ma vi faccio una domanda: il governatore della regione Liguria l'abbiamo votato solo noi in Val d'Aveto? Sbaglio o è stato riconfermato anche alle ultime elezioni?
La cosa comica è che a Santo Stefano il PdL prende il 55% nonostante i regali di Burlando.
http://www.repubblica.it/static/special ... #risultati" onclick="window.open(this.href);return false;
(ed alle europee del 2009 ha preso il 70%)



Ciao
Skeno
Un vero capo comincia col disobbedire (Tinlè, nel film: "Hymalaya")

http://www.cicarudeclan.com
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