Cascate Lavacchielli (Rio Fontana) da Stabio.

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soundofsilence
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Cascate Lavacchielli (Rio Fontana) da Stabio.

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TIPO DI ITINERARIO: Escursione

DISLIVELLO TOTALE: 270 m. circa.

DIFFICOLTA': E, qualche problema di orientamento, dati i parecchi bivi non segnalati.

LOCALITA' DI PARTENZA: Stabio (Località della Frazione Noveglia del Comune di Bardi)

ESPOSIZIONE: Ovest

TEMPISTICA E LUNGHEZZA: 5,2 Km A/R

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COME ARRIVARE: Da Genova vi sono sostanzialmente 3 possibilità:

1) La più breve come Km (133), ma probabilmente non come tempo: Autostrada fino a Chiavari e quindi attraverso il Bocco si giunge poi a Bardi e da qui verso Noveglia, Breè e infine Stabio.
2) La più veloce, forse, ma più lunga (189 Km): in autostrada fino a Borgotaro e quindi per la strada provinciale del Mozzola fino a Tosca (tratto sterrato) e quindi verso Bardi fino al bivio per Noveglia, Breè e Stabio.
3)La più lunga, ma anche la più comoda (219 Km): in autostrada fino a Fornovo e quindi verso Bardi fino al bivio per Noveglia, Breè e Stabio.

Ci sarebbe poi anche quella che abbiamo fatto noi che non è nessuna delle 3, però siccome l’importante è il pensiero, aggiungo solo che volevamo fare la 2…
A Stabio non vi è molto posto per parcheggiare, noi abbiamo trovato posto davanti a una casa sulla sinistra poco prima dell’inizio dei sentieri.


SVOLGIMENTO: Dal Parcheggio si prende il sentiero segnato (803A) in discesa tra le case e lo si segue fino al paese di Cerreto, dove giunge (da sinistra) anche una strada che permette, volendo di fare un anello toccando altri interessanti paesini. Attraversato il paese, circa 200-250 metri dopo, si incontra un bivio, dove si lascia il sentiero segnato e si prende a destra. Dopo 500 metri circa, presso una casa, si incontra un ulteriore bivio: a destra, in discesa, si scende al torrente che si può risalire alla meglio per giungere comunque alle cascate; occorre invece proseguire più comodamente a sinistra in piano su un’ampia carrareccia, che si trasforma più avanti in sentiero un po’ meno evidente e dopo neanche 300 metri inizia a scendere verso la prima cascata (la meno interessante); da qui in poi si prosegue lungo, o meglio dentro (dove possibile) al torrente fino all’ultima cascata (poco più di 100 metri dalla prima) dove il torrente diventa troppo ripido per essere risalito (sarebbe comunque interessante provare a farlo perché sembrano esserci sopra ulteriori belle cascate).

NOTA: Il percorso andrebbe ampliato con la visita alle Cascate del Rio Rosta o la salita del Monte Zucco o, meglio ancora, del Barigazzo, ma date le condizioni invernali trovate abbiamo dovuto limitarci.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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