MTB-Valle Stura: Anello Masone-Pracaban-Praglia

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giorgio.mazzarello
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MTB-Valle Stura: Anello Masone-Pracaban-Praglia

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TIPO DI ITINERARIO:
MTB

DISLIVELLO TOTALE:

Dislivello: 1000 m

DIFFICOLTA’:

MC-BC (secondo la scala del CAI)
TECNICHE: Dal punto di vista tecnico sono presenti brevi tratti sconnessi
in prossimita' della vetta del Pracaban (sia prima che dopo), e poi lungo la
sterrata che da Praglia scende verso Masone. Si tratta comunque di difficolta'
non proibitive che, avendo un minimo di capacita' tecniche, possono essere affrontate
quasi sempre in sella.
IMPEGNO FISICO: L'impegno fisico non e' eccessivo, anche se si tratta pur sempre di 50 km.
Il dislivello viene coperto praticamente tutto sia nella salita lungo il Rio Berlino
che lungo il crinale fino al Pracaban.

LOCALITA' DI PARTENZA:
Masone (GE)

ESPOSIZIONE:
Varie

TEMPISTICA E LUNGHEZZA:
Tempo: 4:30-5:00 h
Distanza: 50 km

COME ARRIVARE:
Appena usciti dal casello di Masone della A26, si raggiunge la rotatoria,
dove a SX, nei pressi dell'Ex Cotonificio si lascia l'auto presso l'ampio posteggio.

DESCRIZIONE:
Dal posteggio (380m) prendiamo la provinciale 456 in direzione Rossiglione.
Oltrepassiamo Campo Ligure e fianlmente raggiungiamo Rossiglione (302m).
Appena prima di oltrepasare il ponte di Rossiglione Superiore deviamo a SX per
entrare in paese e poi subito a DX sul piccolo ponticello sul Rio Berlino (298m)
e poi ancora a DX per iniziare a risalire il rio lungo la riva DX orografica sulla asfaltata.

Il freddo si fa sentire, il termometro segna -5 ed i tiepidi raggi del sole non anno ancora
raggiunto il fondovalle. Ad ogni curva l'asfalto e' coperto da un sottile strato di brina che
ci impone prudenza. Piano piano risaliamo la valle ed iniziamo a scaldarci.

Lasciamo a SX la bella cappelletta Gamondino (387m) e procediamo sempre lungo la asfaltata principale
lasciando a SX una deviazione (410m). Raggiungiamo uno spiazzo utilizzato come deposito legna (423m)
dove la strada diventa asfaltata ed inizia a salire con pendenza piu' accentuata.

Costeggiamo il torrente per qualche decina di metri, lasciamo a SX le case Alberghino ed
affrontiamo alcuni tornanti in forte pendenza ma su fondo ottimo. Lasciamo a DX la deviazione
per la frazione Magnoni (509m - sbarra) e procediamo con altri tornanti fino alla Casa del Pero (580m - in basso a SX),
dove raggiungiamo un bivio nei pressi della sella prativa Piano di Bardascia (582m).

Lasciamo la sterrata a SX e prendiamo a DX (direzione est). Affrontiamo un'alro tratto in forte
pendenza che con varie curve raggiunge il passo sul crinale chiamato Fo' der Beccu (720m)
nei pressi di un bivio con palina di segnalazione.

Da qui prendiamo la sterrata a DX in salita (direzione sud est - segnavia triangolo vuoto giallo - indicazione per Pracaban).

Il percorso e' perfettamente ciclabile ed il fondo e' veramente ottimo, anche merito del terreno
ghiacciato che si presenta compatto. All'altezza di un tornante a SX lasciamo la deviazione a DX per
la Casa Reffini di Sopra (742m - sbarra) e, dopo un bel tratto leggera salita, mantenendoci sempre nel
versante nord-est dello spartiacque, raggiungiamo i ruderi della
Casa Fontanassi (790m - palina - panorama a DX sulla valle del Torrente Piota ed oltre).

Pedaliamo sulla bella sterrata sempre seguendo il segnavia triangolo vuoto giallo (non sempre evidente ma presente)
che si mantiene piu' o meno sul crinale. Lasciamo due deviazioni a SX (quota 800m e quota 870m) dopo
le quali la sterrata si stringe e diventa sentiero. Affrontando alcuni tratti sconnessi, usciamo dal
bosco e raggiungiamo un poco in sella ed un poco a piedi, l'evidente antenna situata sull'anticima
nord (917m) del Monte Pracaban.

Lasciamo l'antenna a DX e, su sentiero ora piu' ciclabile, in vista della cima del
Pracaban (grosso ometto in pietra sulla vetta), raggiungiamo una sella con una palina (929m).
Lasciamo a SX il sentiero per le Capanne (segnalato con 3 billi gialli - che incontreremo poi) e
procediamo in piano fino al versante nord ovest del Pracaban (935m - palina).

Da qui, lasciando a DX
il sentiero che scende a Rossiglione (segnalato con un cerchio vuoto giallo), puntiamo dritti verso
la cima del Pracaban appena sopra a noi, che raggiungiamo facilmente in sella (948m).
Dopo una breva sosta per ammirare il panorama a 360° sulle Alpi e sugli Appennini, scendiamo lungo
il versante opposto alla risalita (direzione est). Procediamo su di una traccia con qualche salto tra prati,
fino ad una sella (931m) dove deviamo a SX per puntare verso l'evidente grosso sentiero appena in basso.

Raggiungiamo il sentiero (920m) che imbochiamo a DX e dove incontriamo il segnavia
3 bolli gialli (segnavia molto rado e poco evidente). Su percorso difficoltoso e con qualche tratto
da fare a piedi, scendiamo ad una ampia sella denominata Colla Caban (898m - palina) dove incontriamo un bivio.

Lasciamo a DX il sentiero che scende a Campo Ligure segnalato con un quadrato vuoto giallo,
e procediamo a SX in leggera discesa. Il sentiero procede con alcuni tratti sconnessi e resi difficoltosi
dal ruscellamento di un paio di rii, dove e' necessario procedere a piedi, poi migliora e diventa sterrata
ampia e ben ciclabile.

Procediamo nel versante nord del Bric dei Ladri, lasciamo a SX la deviazione per le evidenti casette
Vaccarile e, dopo un brava tratto in salita, raggiungiamo una casa con recinti per animali, dove in breve
scendiamo alla provinciale (762m - cancello).

Qui prendiamo l'asfalto a SX, raggiungiamo il bivio per le Capanne, deviamo a DX in salita e procediamo sempre su asfalto.
Lasciamo a SX la Cappelletta dell'Assunta (822m), oltrepassiamo un'area pic-nic, saliamo al bivio
per Pratorondanino (876m) che lasciamo a DX e, pedalando sempre sulla provinciale, raggiungiamo la
zona di Praglia.

Oltrepassiamo una grande area pic-nic (870m) e poco dopo lasciamo l'asfalto per deviare a DX su di
una ampia sterrata in direzione sud ovest. La sterrata, inizialmente ottima, procede in piano e poi
leggermente in discesa, fino a peggiorare e diventare, sempre ampia, ma molto sconnessa.

Iniziamo la discesa nel selvaggio e brullo vallone delle sorgenti dello Stura. Con difficolta'
tra sassi e solchi affrontiamo un primo tornante (840m), scendiamo ad un guado (803m) e procediamo piu'
facilmente in leggera salita. Raggiungiamo il valico sud del Monte Vesolina (812m - panorama),
dove inizia un'altro tratto in discesa molto sconnesso.

Profondi solchi scavati dall'acqua piovana si alternano a sassi e roccette, ma con un poco di
equilibrio ed attenzione riusciamo a mantenerci piu' o meno sempre in sella.
Raggiungiamo un tornante a DX, affrontiamo un'ultimo tratto difficile ma fattibile e, entrando in una rada pineta,
la strada migliora e raggiunge un pianoro nei pressi di un prato a DX (710m).

Qui, lasciando un evidente strada a DX ed una meno evidente deviazione erbosa a SX, procediamo dritti
in piano e poi in discesa sulla sterrata che poi diventa asfaltata. Da ora in poi procediamo su asfalto.
Lasciamo a DX l'evidente fattoria "I Piani" e scendiamo ad un incrocio nei pressi di una sella (609m) dove,
lasciano a SX una asfaltata che scende, procediamo dritti. Scendiamo all'incrocio nei pressi della Casa Verne' (567m)
dove prendiamo a SX per raggiungere ed oltrepasare il Torente Vezzulla (436m). Dopo il ponte andiamo a SX ed
in breve raggiungiamo Masone (402m) dove imboccando la provinciale a DX, usciamo dal paese e raggiungiamo
la rotatoria dell'autostrada ed il posteggio dove abbiamo lasciato l'auto (380m)

TOPIC DI RIFERIMENTO:
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CARTA DEL PERCORSO:
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ALTRE INFO E FOTO AL SEGUENTE LINK:
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Giorgio
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