Una via di tre tiri, semplici, appoggiati, recentemente riattrezzata con spit; che dire, adatta a noi che stiamo muovendo i primi passi su vie di montagna.
Come detto la via si articola in tre tiri, più un quarto (non attrezzato) per arrivare sull’anticima e congiungersi così con il sentiero del giro dei laghi di Sant’Anna:
il primo è il più semplice, decisamente appoggiato, e con appigli praticamente ovunque, come difficoltà siamo sul 3b/3c(stando alle relazioni);
il secondo, quello che mi è piaciuto di più, è un pelo più verticale, gli appigli sono sempre buoni ma meno rispetto al primo tiro, le relazioni parlano di 4b;
il terzo, leggermente più “appigliato” e appoggiato del secondo, termina su di un piccolo torrione che crea una spaccatura tra esso e l’anticima, anche qui 4.
La sosta dell’ultimo tiro è proprio sul torrione sopra menzionato e, se si decide di scendere in doppia sulla via bisogna fare attenzione alla lunghezza della corda in quanto i tiri sono di 30-40 m.
Noi preferendo fare il giro ad anello, ci siamo calati in doppia dall’ultima sosta sul versante opposto per una quindicina di metri, sino ad una cengetta erbosa, da qui per canalini di rocce ed erba abbiamo guadagnato l’anticima.
Molto bello l’ambiente in cui si svolge la salita, con il lago di Sant’Anna e la Maladecia come sfondo.
Bella esperienza, sono contento per la salita e soprattutto perché ce la siamo proprio goduta, sempre mantenendo alta la concentrazione e muovendoci con disinvoltura.
L’allenamento a Miroglio di questi ultimi giorni è servito
Buone salite a tutti
