Finale - Via col Vento
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Scherzavo ... era per evidenziare il stato d'animo molto alterato visto che dipendo dagli altri con l'assenza per convegno dell'accademico . Poi ora al Sabato lavora e quindi o si va di domenica o ciccia con luiFed7 wrote:maxgastone wrote:Venerdì prossimo picchio qualcuno al CAIFed7 wrote:a finale tempo splendido!!
La via sarà anche facile .. ma farla in solitaria .. ci sono almeno 2 passi non banali!
Magari un sms la prox volta che hai intenzione di andare... magari ci facciamo un'Amicizia al paretun
- maxgastone
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Per carità avete fatto benissimo... ma in un futuro mi garberebbe , in fondo non abbiamo mai arrampicato insieme...Fed7 wrote:hai ragione ... abbiamo deciso all'ultimo minutomaxgastone wrote: Magari un sms la prox volta che hai intenzione di andare... magari ci facciamo un'Amicizia al paretun
ps. Assemblea il 31 ottobre
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è veromaxgastone wrote:Per carità avete fatto benissimo... ma in un futuro mi garberebbe , in fondo non abbiamo mai arrampicato insieme...Fed7 wrote:hai ragione ... abbiamo deciso all'ultimo minutomaxgastone wrote: Magari un sms la prox volta che hai intenzione di andare... magari ci facciamo un'Amicizia al paretun
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Fed7 wrote:no mai fatta!maxgastone wrote:Non avevi ancora fatto questa via?Fed7 wrote:Oggi ho colmato una mia grande e grave lacuna: ho fatto Via col Vento!
Sono lustri che mi riprometto di fare questa via.
Veramente carina! Roccia ottima .. penso sia dovuto alla scarsa frequentazione! Oggi a Perti c'era veramente poca gente. Forse 10 cordate in tutto!
a finale tempo splendido!!maxgastone wrote: Pensa che dovevo venire a Finale anche io ma qualche maledetto a Novi mi ha detto: "no a Finale non vengo... andiamo a Bard che danno bello..."
la via sarà anche facile .. ma farla in solitaria .. ci sono almeno 2 passi non banali!
......
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,e il vento
Hai visto che ..freccie nere !!?? .......MAH !!
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
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Grazie a Fed7 sono potuto salire da secondo e scattare le foto. Lasciate che mi lodi da solo: sono stato bravo, non ho tirato nemmeno un rinvio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!. Gran bella via, se fosse da ripetere domani, la rifarei con immenso piacere, naturalmente da secondo. Per Erne: ho visto l'attacco della "Nonno Dino". Ciao a tutti.
Avete "visionato"..luigi.marchese wrote:Grazie a Fed7 sono potuto salire da secondo e scattare le foto.................................................... Per Erne: ho visto l'attacco della "Nonno Dino". Ciao a tutti.
...Ti aspetto per una prossima ripetizione;
..............della "Nonno Dino" ,,,si intende
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Io devo ancora farloErne wrote:Avete "visionato"..luigi.marchese wrote:Grazie a Fed7 sono potuto salire da secondo e scattare le foto.................................................... Per Erne: ho visto l'attacco della "Nonno Dino". Ciao a tutti.
...Ti aspetto per una prossima ripetizione;
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ok!maxgastone wrote:Io devo ancora farloErne wrote:Avete "visionato"..luigi.marchese wrote:Grazie a Fed7 sono potuto salire da secondo e scattare le foto.................................................... Per Erne: ho visto l'attacco della "Nonno Dino". Ciao a tutti.
...Ti aspetto per una prossima ripetizione;
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quando si va?
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Oggi tra una goccia e l'altra si è ripetuta questa via a cui sono molto affezionata; rispetto alle prime volte l'attrezzatura è stata integrata con tre spit al primo tiro, uno al secondo prima del traverso sulla cengia, uno sul terzo e uno sul quarto; ma ciò che mi ha sorpreso di più è stato un signore che mi ha raggiunta alla sosta intermedia del primo tiro che ho spezzato in due per studiare meglio la vicina Avanzini Rossa (meta futura ); convita si volesse fermare anche lui lì gli dico:"un attimo e le libero la sosta"; gentilmente lui risponde, "non si preoccupi, proseguo". Al che penso ecco ora si incrociano le corde ......pensata inutile, il signore non aveva corde con agilità mi supera e continua a salire leggero come una piuma inutile dire che ci ha seminati!
Arrivati in cima, rapida discesa e pranzetto all'agriturismo Al Ponte a Rialto
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Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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La pietra di Finale si bagna tardi ed asciuga in fretta.Ago wrote:Quanto è fattibile, relativamente al tipo di roccia, se piove o se è bagnata?gecko wrote:Oggi tra una goccia e l'altra si è ripetuta questa via...
La via in questione ha delle belle zanche e quindi non dovresti avere grossi problemi di aderenza.
Essendo pero' molto discontinua, specie nell'ultimo tiro, in caso di vento potrebbe essere difficile comunicare tra il primo ed il secondo.
Rimane poi il fatto che se e' brutto non ci vedo molto sugo a scalare sotto l'acqua.
Grazie Pria.
Non voglio essere masochista nè ho velleità autolesioniste.
Mi han chiesto di andare Sabato a fare questa via. Le previsioni, al momento, danno pioggia tra Venerdi e Sabato mattina.
Ho letto che Gecko ha avuto l'esperienza di salirla bagnata ed ero curioso di sapere come, su quella via in particolare, si comportava la roccia e poter valutare.
Non voglio essere masochista nè ho velleità autolesioniste.
Mi han chiesto di andare Sabato a fare questa via. Le previsioni, al momento, danno pioggia tra Venerdi e Sabato mattina.
Ho letto che Gecko ha avuto l'esperienza di salirla bagnata ed ero curioso di sapere come, su quella via in particolare, si comportava la roccia e poter valutare.
Secondo me non dovresti aver problemi, solo un pò di attenzione nel primo tiro nel caso ci sia bagnato proprio sotto il primo spit. Per quel che riguarda l'ultimo tiro lo potete eventualmente spezzare in due appena usciti dal diedro con sosta su albero o su clessidra, come preferisci, ovviando all'inconveniente di essere fuori vista e fuori "udito". Buona salita
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Lao Tse (VI sec a.C.)
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non so se c'era già la relazione, comunque la metto:
Rocca di Perti – Parete Nord
Via col vento
G. L. Vaccari e c. – 1977
Sviluppo: 130 m
Avvicinamento: seguire il sentiero segnato con tre bolli rossi che conduce alla sommità della Rocca di Perti, lasciata a destra una traccia ripida si continua nel bosco fino ad incontrare un sentiero a destra che prima in piano poi in leggera salita a sinistra porta brevemente alla base della parete. La via attacca poco a destra dello sperone sinistro della parete (nome alla base).
L1: salire un muro ripido (4b, uno spit) e proseguire più facilmente fin sotto una parete più strapiombante. Salire la parete lavorata a buchi (4c, tre spit e clessidre) continuando più facilmente (3b) raggiungendo un terrazzino con alberi sotto e a destra di un marcato diedro. 30 m S1 da attrezzare su alberi o clessidre.
L2: traversare a sinistra ed attaccare il diedro fessurato superandolo verso sinistra (4b, cordone e clessidre). Giunti su un comodo terrazzino (possibile sosta su anelli resinati, S1 Nonno Dino) salire obliquando su rampa a destra (3a, uno spit) e raggiungere un terrazzino posto sotto una fascia strapiombante. 25 m S2 da attrezzare su clessidre in nicchia di roccia giallastra.
L3: dal terrazzino traversare facilmente a destra e continuare verticalmente su roccia articolata superando la fascia strapiombante nel suo punto più debole (3b, clessidre). Continuare facilmente lungo una traccia tra gli alberi che piega a sinistra, fino ad una ampia terrazza con alberi. S3: 25 m, sosta da attrezzare o su alberi o su grande clessidra posta alla base di un bel muro posto a sinistra di un diedro fessura (spit con anello della via Nonno Dino a sinistra).
L4: salire la bella placca (4b, uno spit e chiodi, a sinistra resinati della L3 di Nonno Dino che poi incrocia e traversa a destra) poggiare un poco a destra e continuare dritti su fessura (catena da moto in clessidra) e ritornare a sinistra superando un breve muretto ripido a buchi (4c) che porta su cengetta con grande lama. Traversare un paio di metri a sinistra e sostare su grande albero (da attrezzare su albero o su albero e bella clessidra in grande lama). 20 m S4.
L5: attaccare il soprastante diedro percorrendolo fin dove piega a destra (4b/c, chiodi e spit nuovi). Poggiando verso destra si arriva con facile arrampicata (3a) alla fine della via. 30 m S5 su alberi.
Discesa: dal boschetto alla fine della via, seguire la traccia che a sinistra sale nel bosco e seguirla. La traccia piegando verso destra conduce alla croce di vetta e da qui seguendo in discesa il sentiero con tre bolli rossi, si ritorna velocemente alla base della parete.
Variante di discesa veloce: prima di giungere alla croce di vetta si prende a sinistra una evidente traccia che contornando prima l’orlo della parete ed in seguito scendendo nel bosco conduce a riprendere il sentiero principale (tre bolli rossi) già dove esso piegando in discesa a sinistra si porta verso la base della parete.
Note: via bella e poco sostenuta caratterizzata da una roccia ricca di clessidre. Portare codini vari (ideali i kevlar da 5/6 mm).
(Relazione Cesare Marchesi – 2000 – Riveduta 2008)
Rocca di Perti – Parete Nord
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G. L. Vaccari e c. – 1977
Sviluppo: 130 m
Avvicinamento: seguire il sentiero segnato con tre bolli rossi che conduce alla sommità della Rocca di Perti, lasciata a destra una traccia ripida si continua nel bosco fino ad incontrare un sentiero a destra che prima in piano poi in leggera salita a sinistra porta brevemente alla base della parete. La via attacca poco a destra dello sperone sinistro della parete (nome alla base).
L1: salire un muro ripido (4b, uno spit) e proseguire più facilmente fin sotto una parete più strapiombante. Salire la parete lavorata a buchi (4c, tre spit e clessidre) continuando più facilmente (3b) raggiungendo un terrazzino con alberi sotto e a destra di un marcato diedro. 30 m S1 da attrezzare su alberi o clessidre.
L2: traversare a sinistra ed attaccare il diedro fessurato superandolo verso sinistra (4b, cordone e clessidre). Giunti su un comodo terrazzino (possibile sosta su anelli resinati, S1 Nonno Dino) salire obliquando su rampa a destra (3a, uno spit) e raggiungere un terrazzino posto sotto una fascia strapiombante. 25 m S2 da attrezzare su clessidre in nicchia di roccia giallastra.
L3: dal terrazzino traversare facilmente a destra e continuare verticalmente su roccia articolata superando la fascia strapiombante nel suo punto più debole (3b, clessidre). Continuare facilmente lungo una traccia tra gli alberi che piega a sinistra, fino ad una ampia terrazza con alberi. S3: 25 m, sosta da attrezzare o su alberi o su grande clessidra posta alla base di un bel muro posto a sinistra di un diedro fessura (spit con anello della via Nonno Dino a sinistra).
L4: salire la bella placca (4b, uno spit e chiodi, a sinistra resinati della L3 di Nonno Dino che poi incrocia e traversa a destra) poggiare un poco a destra e continuare dritti su fessura (catena da moto in clessidra) e ritornare a sinistra superando un breve muretto ripido a buchi (4c) che porta su cengetta con grande lama. Traversare un paio di metri a sinistra e sostare su grande albero (da attrezzare su albero o su albero e bella clessidra in grande lama). 20 m S4.
L5: attaccare il soprastante diedro percorrendolo fin dove piega a destra (4b/c, chiodi e spit nuovi). Poggiando verso destra si arriva con facile arrampicata (3a) alla fine della via. 30 m S5 su alberi.
Discesa: dal boschetto alla fine della via, seguire la traccia che a sinistra sale nel bosco e seguirla. La traccia piegando verso destra conduce alla croce di vetta e da qui seguendo in discesa il sentiero con tre bolli rossi, si ritorna velocemente alla base della parete.
Variante di discesa veloce: prima di giungere alla croce di vetta si prende a sinistra una evidente traccia che contornando prima l’orlo della parete ed in seguito scendendo nel bosco conduce a riprendere il sentiero principale (tre bolli rossi) già dove esso piegando in discesa a sinistra si porta verso la base della parete.
Note: via bella e poco sostenuta caratterizzata da una roccia ricca di clessidre. Portare codini vari (ideali i kevlar da 5/6 mm).
(Relazione Cesare Marchesi – 2000 – Riveduta 2008)
Grande Mahler!
Personalmente, dovessi ripeterla, spezzerei L3 e farei sosta alla fine del traverso verso dx, prima della parte appoggiata.
Credo, Mahler se puoi aiutami, dietro lo spigolo ci sia una sosta.
Quando l'ho fatta ho solo usato protezioni rimovibili e debolezze varie: clessidre, radici, alberi, spuntoni.
Morale: troppi rinvii, troppi attriti e le corde non scorrevano...HA HA HA HA!
Personalmente, dovessi ripeterla, spezzerei L3 e farei sosta alla fine del traverso verso dx, prima della parte appoggiata.
Credo, Mahler se puoi aiutami, dietro lo spigolo ci sia una sosta.
Quando l'ho fatta ho solo usato protezioni rimovibili e debolezze varie: clessidre, radici, alberi, spuntoni.
Morale: troppi rinvii, troppi attriti e le corde non scorrevano...HA HA HA HA!
In L3, la sosta da attrezzare è posta già molto a destra (cercare le due clessidre giuste). Da lì (S3) si fanno veramente pochi metri a destra. Questa sosta è in comune con S2 della Avanzini/Rossa, ma spesso molti si fermano su altre clessidre poste alcuni metri prima (che va bene ugualmente anche se come indicava pria dopo le corde un pochino tirano). Oltre, come indica sempre pria, si trova un resinato dell Via attraverso il fico, e oltre ancora la sosta 2 di Vecchie beline (due golfari dopo lo spigoletto). Tutte le opzioni sono possibili (anche facendo sosta unendo il resinato della Via attarverso il fico e una clessidra quasi invisibile posta sopra di esso, scomoda). Vi son anche relazioni che saltano la S3, facendo fare un tiro unico fino alla S4, come in Nelle Alpi del Sole che comunque come riferimento ne da una relazione valida. Consiglio comunque per ovvi motivi di sicurezza e logistica della cordata di fare una S3 a livello della prima cengetta.
- mikesangui
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Si, diciamo un 80/90 % di ricordo sulle vie salite, anche e soprattutto quelle di montagna e alta montagna, dalle Marittime al Bianco alle Dolomiti. Avendo studiato composizione, la memoria viene molto allenata. Infatti molte partiture per orchestra anche complesse le potrei dirigere tranqullamente a memoria. Poi avendo da sempre avuto una grande passione per lo studio della storia e della logica e matematica, quest'ultime branchie nate all'interno sempre dello studio della musica, che fa ampio uso di strutture logico/matematiche, il risultato è stato da sempre quello di sviluppare bene la memoria. In alpinismo la memoria è assai utile, soprattutto in circostanze estreme o complesse, e un buon esercizio è quello di, da una parte scriversi sempre a mano o al computer la relazione di una via in programma (con tutte le indicazioni annesse, avvicinamenti, discese, ecc), da un altro lato, arrivati a casa provare a scrivere la relazione di ciò che si è fatto. Naturalmente fare sempre un ampio studio preparatorio in vista dell'ascensione (cioè ricercare e ricavare le informazioni nel miglior modo possibile, e metterle poi tutte assieme). Una buona memoria in montagna fa già parte del successo della salita
Vedrai che mi tocca correrti dietro per salutartiAgo wrote:Mi piacerebbe.
Se poi me la faccio sotto, mi trovi ancora alla partenza con crisi di identità.
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Oggi sono andato a scuola.
Ho avuto il piacere di conoscere Mahler ed il suo compagno, i quali hanno avuto la cortesia di offrirci una lezione privata e gratuita su soste ed accortezze per la sicurezza.
Poi loro sono andati a fare una via sulla destra di Via col Vento avendoci prima lasciato un numero di cellulare da chiamare nel caso ci fossimo trovati nei guai. Psicologicamente un carico da 100! - Grazie.
Enrico ed io, quindi, ci siamo avviati su Via col Vento, seguendo la relazione sopra riportata che è precisa
E' stata una salita propedeutica. Bella e che ci ha soddisfatto.
Ho avuto il piacere di conoscere Mahler ed il suo compagno, i quali hanno avuto la cortesia di offrirci una lezione privata e gratuita su soste ed accortezze per la sicurezza.
Poi loro sono andati a fare una via sulla destra di Via col Vento avendoci prima lasciato un numero di cellulare da chiamare nel caso ci fossimo trovati nei guai. Psicologicamente un carico da 100! - Grazie.
Enrico ed io, quindi, ci siamo avviati su Via col Vento, seguendo la relazione sopra riportata che è precisa
E' stata una salita propedeutica. Bella e che ci ha soddisfatto.