questa bella via...dimenticata e da poco ripristinata ad opera di Carletto Voena.I gradi riportati nella relazione sono...indicativi? Ai futuri ripetitori la sentenza!
“MIO NOME – PIANARELLA
240m...circa; 6b+ max/ 6a+ obbl.
Via aperta nel ’90, dal basso e con uso di artificiale. Fu riattrezzata anni fa nei primi due tiri, con fittoni resinati. Recentemente è stata riattrezzata, ad opera di C. Voena, anche nelle restanti lunghezze sostituendo i vecchi spit con fixe e plachette inox, ed i cordini originali presenti nelle varie clessidre con altri nuovi. Rimangono in loco i chiodi messi dagli apritori, dunque NON sostituiti da fixe!
Materiale: 2 corde, in quanto in alcuni tratti è bene poterle sfalsare, 10 rinvii, cordini, evventualmente qualche nuts e friends, nelle misure piccole.
Note: la via è una delle più belle linee di Pianarella, oggi ripercorribile grazie alla richiodatura, il materiale presente prima era ormai vetusto ed innaffidabile. La richiodatura stessa, da parte di C. Voena, non ha alterato la linea orignale ne l’ingaggio richiesto. In un paio di punti la linea originale è stata spostata di pochi metri al fine permettere una salita in libera e limitare il rischio di caduta sulla cengia.
“Mio Nome” è una delle poche vie di Pianarella ben omogenea nei gradi che non passano mai il 6b+.
Rimane comunque una via con un certo ingaggio, NON iper protetta come altre sulla stessa parete, e che richiede una certa sicurezza nella progressione da parte del capocordata.
Attacco: prima linea di fittoni resinati a DX di “Joe Falchetto”, sotto la direttiva della fessura del 2° tiro della “Grimonett”
L1) 6a; corto muretto e sosta su albero, volendo si può facilmente concatenare con la lunghezza seguente, occhio al tiraggio delle corde
L2) 6a+; muro a buchi, alla cengetta spostarsi a DX, cordone e sostare su l’albero (in comune con la Grimonett) sotto un bel pilastro con evidenti cordini
L3) 6a/b; inizio della parte NON “resinata”, scalare il bel pilastro protetto da cordini in clessidre, 1° fixe a metà tiro. Sosta su masso incastrato in comune con la “Calcagni”
L4) 5c; portarsi al margine Sx del grottone e seguire solo i primi 2 resinati, poi dritti per strapiombo a buconi, fixe, superatolo portarsi gradatamente verso DX, per placca appogiata, alla sosta. Sosta su fixe.
L5) 6a+, placca, ancora un po’ sporca, dopo il 2° fixe andare a SX ad un chiodo con cordone e salire in mezzo alla vegetazione sin sotto ad un marcato strapiombo con un fixe sul bordo. Sosta su albero.
L6) 6b in partenza strapiombante, ostica, poi ribaltamento su bel muretto e seguire i cordoni a SX, 5c, aggirando un bello spigolo. Sosta in un grottino su 3 fixe.
L7) 6a/b; partenza spettacolare a DX (i golfari resinati a Sx sono della “Calcagni”), primo fixe vecchio seguito da uno recente, difficile entrata sul bellissimo muro seguente e proseguire verso DX! A metà chiodo con anello. Sostare a Sx su cengia unendo un resinato ed un clessidrone con cordone.
L8) 6b/6b+; spostarsi un paio di metri a Dx al Fixe e difficile spostamento a Dx, 2 chiodi su bel muro di continuità ed un fixe portano al grottone sotto uno strapiombo/tettino di roccia rossa con cordone rosso penzolante. Sosta in comune con la “Calcagni”.
L9) 6b+; ribaltarsi sopra il tettino e seguire i fixe a Dx, allungando bene il 2°, aggirare il vago spigolo e diritti sin sotto un tettino fessurato sino ad un chiodo nero, utile il friendino di cui sopra! Sosta su 3 fixe e cordone giallo.
L10) 6a, bel muro dolomitico. Sosta su piccola cenga.
L11) 6a, passare tra roccia ed alberello e salire traversando verso lo spigolo, aggirarlo proteggendosi con cordini da posizionare. Sosta su albero. ( L10 ed L11 concatenabili)
L12) da qui due possibilità: utilizzare l’uscita a DX (resinato evidente) della Calcagni, 4c, oppure trovare il chiodo nascosto in alto un pò a destra della sosta e salire con un passo delicato, 6a, la placchetta finale. Sosta su alberi.”
...eppoi questa mi mancava...
Kalymnos 
