Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Discussioni sugli aspetti tecnici e sui materiali utilizzati in montagna

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cortomaltese
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Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by cortomaltese »

Prendo spunto da un articolo letto on line e ne approfitto per dare fiato al forum.
Dunque vediamo...
Come fate lo zaino?
Stile Interrail? Triplo ricambio di intimo, pile, secondo pile, piumino e telo mare (non si sa mai...).
Stile wehrmacht? Pugnale alla Rambo, pala da neve, arva e bengala pure per la gita sull'acquedotto.
Stile trail? Minimo essenziale, eventualmente anche sotto il minino contando sullo zaino dei compagni.
Io tendo sempre ad essere molto basico e mi affido allo stile: “in montagna chi porta magna”.
Dite la vostra.
Ciao.
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paolocerreta
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by paolocerreta »

Bello!
Io sono a metà tra il minimo e il non si sa mai..ad esempio la maglia di ricambio, il doppio paio di calze e l'acqua non mancano mai, ultimamente anche l'anti zecche...per il resto, ovviamente dipende da dove vado a mettere piede :feliceModerato:
Per le dotazioni extra zaino tendo a portare solamente la cartina...anche se chiedere alle persone del posto mi piace sempre, correndo i vari rischi che ti spediscano in posti diversi da quelli che speri di trovare :imbarazzo: :risataGrassa:
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
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daniele64
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by daniele64 »

Beh , finora ( non mi dispiacerebbe provare un trekking di più giorni , chissà ... ) ho sempre fatto solo escursioni in giornata .
Il mio zaino è sempre stato molto essenziale , qualche volta persino troppo :imbarazzo: ...
Spesso mi scordo i binocoli , qualche volta rinuncio anche alla mantella ( ma solo se il tempo è ottimo ! ) , il cambio maglia non lo porto mai dietro ( semmai lo lascio in auto ) perchè considero poco utile cambiarsi durante la gita ( tanto poi si risuda ... ) . Anche il cibo e le bevande non sono proprio abbondanti , diciamo che sono " giusti giusti " :imbarazzo: Comunque solo un paio di volte mi avrebbe fatto piacere qualcosa in più . Ovviamente ci deve essere l'abbigliamento adatto alla stagione , generalmente per coprirmi a strati .
Le cose che non devono mancare mai sono la mia scassatissima macchina fotografica , il cellulare ed una mappetta qualsiasi . : Thumbup :
:smt006
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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luga
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by luga »

..dico solo che visto bottiglie DI VETRO portate a spalla in alta montagna, e parlo di pochi anni fa.. :risata: :risata: :domanda: :domanda:
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fabio.rapallo
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by fabio.rapallo »

Anche io come daniele64 mi tengo sull'essenziale (faccio solo escursioni in giornata): acqua, poco cibo, macchina fotografica e mantella da pioggia/vento e mappa nel vano centrale, telefono e effetti personali nelle tasche laterali, coltellino bussola e fazzoletti di carta nella tasca superiore. Questo sempre. Nei mesi piu' invernali tendo a portare per sicurezza anche la lampada frontale, nei mesi estivi una crema di protezione solare e cappello.

Invece ho una domanda per paolocerreta: che antizecche usi? Sono molto interessato alla faccenda perché amando far macrofotografia ai fiori mi trovo spesso sdraiato per terra in primavera...
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awretus
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by awretus »

Tendo a portare parecchia roba, anche perché nel corso della mia carriera ne ho avuto bisogno. Inoltre mi porto abbastanza cibo dietro: oltre al pranzo, anche una merenda, perché in genere le mie gite sono lunghe e mi occupano fino al tramonto. Borraccia minimo 1,5l a volte anche 3l (e non mi sono mai pentito)

Quello che mi porto nei trek di più giorni è nel file in allegato (indicativamente); nei giri di un giorno la stessa roba senza i vestiti di ricambio e quello che userei in rifugio. Rileggendola mi sono accorto che manca la bussola, che porto sempre (oltre che per orientarmi è utile per traguardare e scoprire i nomi del cime/alpeggi che vedo).
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topo
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by topo »

fabio.rapallo wrote: Invece ho una domanda per paolocerreta: che antizecche usi? Sono molto interessato alla faccenda perché amando far macrofotografia ai fiori mi trovo spesso sdraiato per terra in primavera...
mi sa che anche io dovrò informarmi su questione analoga :(

ultima uscita con i bambini zona beigua
ho tirato una giacca su da per terra con diverse decine di micro zecche ... avrò beccato un nido :?
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topo
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by topo »

per quanto riguarda lo zaino direi una banalità a affermare che varia molto da meta e da stagione.

e a mia banalità, appunto #-o , l'ho detta.


In generale direi che tendo a avere un concetto di "minimo necessario" piuttosto ricco di necessità

pensado piuttosto a saper badare a me stesso in ogni occasione,
che non volare via leggero come il vento (perchè oramai è la velocità la vera sicurezza in montagna!! :| no? ) che poi per un contrattempo ho bisogno dell'organizzazione esterna o dell'elisoccorso.

Vestiario, mangiare, acqua non poca, cartina, coltellino, ... le cose già dette da tutti :wink:
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teo-85
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by teo-85 »

Eh... bella domanda :!: Dipende dalla stagione, a volte basta veramente poco, una borraccia (di solito da 1 litro mi basta, se non anche da 3/4!!) un paio di occhiali, un cappellino, una mappa, una maglia di ricambio, il k-way! Ovviamente la macchina fotografica 8) il telefono
Poi capita di dover mettere altre cose particolari, quali guanti, sciarpa, berretto pile (per quanto riguarda la stagione fredda, o l'alta quota...); in genere se mi ricordo porto la classica ginocchiera e la cavigliera, non si sa mai... :pensoso:

Interessante l'anti-zecche di Paolo :idea1: sarebbe molto utile in certe zone, dove no riesci a fare un passo senza che ti ritrovi una qualche parte del corpo "macchiata" dal puntino scuro :risata: :risata:

Ultimamente poi ho preso l'abitudine di girare con un mini-contenitore da agganciare allo zaino, con dentro il pacco di cerotti, una garza sterile, mono-garze imbevute di soluzione disinfettante, le forbicine, e una fiala di collirio per occhi...
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La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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cortomaltese
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by cortomaltese »

teo-85 wrote:Ultimamente poi ho preso l'abitudine di girare con un mini-contenitore da agganciare allo zaino, con dentro il pacco di cerotti, una garza sterile, mono-garze imbevute di soluzione disinfettante, le forbicine, e una fiala di collirio per occhi...
Ah ma qui si aprirebbe anche il capitolo delle "dotazioni di piccola emergenza"!
Io sono anni che, qualsiasi sia la gita, giro con una piccola busta dei playmobil piena di medicinali d'emergenza (naturalmente ormai scaduti).
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ghibli
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by ghibli »

Ciao a tutti, io con l'esperienza e l'età tendo sempre più a portare nello zaino l'indispensabile.
Porto spesso, soprattutto con l'ora solare, una piccola torcia e ho sempre un piccolo astuccio rosso con la croce bianca (comprato online per due spiccioli) per cerotti, garza e disinfettante.
Essendo radioamatore ho sempre con me una ricetrasmittente, piccola se vado in gita, più grossa e con l'antenna legata allo zaino se intendo fare qualche attività particolare come qui: https://www.qrz.com/db/iu1agt
Non so se avete mai sentito parlare della Rete Radio Montana, recentemente ne hanno accennato anche in una puntata della trasmissione di Rai 1 "Linea Bianca", si tratta di una rete di volontari che con una piccola ed economica radio ricetrasmittente possono offrire aiuto a chi si dovesse trovarsi in difficoltà per esempio in una zona dove per il cellulare non c'è campo.
Se vi interessa fare parte di questo progetto (in italia ci sono già più di 2000 operatori, 163 dei quali in Liguria) o volete saperne di più andate a questo ink: https://www.reteradiomontana.it/
l'iscrizione è gratuita, si pagano 12 euro all'anno allo stato per l'uso della radio ricetrasmittente PMR (si chiama così); non occorre essere radioamatori e non servono conoscenze specifiche.
Scusate se ne ho approfittato per fare un po' di pubblicità, ma una di queste radioline costa come una serata in pizzeria e può essere utile anche se non ci si mette nei casini, ad esempio se si è in due gruppi si può comunicare alla faccia degli operatori telefonici.
Dimenticavo: interessa anche a me l'anti-zecche, attendo interessato.
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luga
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by luga »

molto interessante il tema radio! Di solito porto batterie di riserva per il telefono ma chiaramente c'è il problema coperture: non fossero così cari penso che mi prenderei un satellitare..

(ci sarebbe anche il tema carta igienica.. :risataGrassa: )
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cortomaltese
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by cortomaltese »

luga wrote:(ci sarebbe anche il tema carta igienica.. )
Già questo è un altro tema importante da dibattere: da quando vado in gita coi figli ho scoperto l'esistenza della carta igienica umidificata biodegradabile che è un bel passo avanti per l'umanità!
Poi ci sarebbe anche il tema: "Necessità di seppellire il prodotto organico e la carta igienica OVUNQUE!" ma andiamo OT...
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paolocerreta
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by paolocerreta »

Considerato l'interesse che è scaturito sull'argomento anti -zecche, ho aperto un topic apposito per non andare OT qui.
Ecco il link viewtopic.php?f=8&t=14031" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by topo »

cortomaltese wrote:
luga wrote:(ci sarebbe anche il tema carta igienica.. )
Già questo è un altro tema importante da dibattere: da quando vado in gita coi figli ho scoperto l'esistenza della carta igienica umidificata biodegradabile che è un bel passo avanti per l'umanità!
Poi ci sarebbe anche il tema: "Necessità di seppellire il prodotto organico e la carta igienica OVUNQUE!" ma andiamo OT...
sottolineo!!

bisogna aumentare la sensibilità sull'argomento

partendo anche semplicemente da NO FAZZOLETTINI, SI CARTA IGENICA

che è già un bel punto di partenza
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steop
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by steop »

dipende dalla stagione, dalla capienza dello zaino e da quello che mi ricordo di metterci comunque in genere..

il catetere :risataGrassa: con l'acqua (la mia e' 3 lt, ma non la riempo mai cosi' tanto)

allo zaino appendo una mini torcia con pannello solare, moschettoni, un cosetto di silicone con una mini salviettina per il sudore e un catarifrangente

poi dentro metto un fischietto di emergenza e una coperta termica (non si sa mai, ma tanto e' tutta roba leggera :risataGrassa: )

un poncho, il coprizaino (se non da pioggia o ho la giacca, solo il coprizaino)

in inverno guanti cappello scaldacollo ghette (solo se prevedo fango o neve)

imodium, aspirina (che poi quando mi serve a forza di portarla in giro e' marrone e non posso usarla :risata: :risata: ) un disinfettante gel per le mani

una fibbia per legare cose

tshirt di ricambio, un gilet di pile (decisamente meno ingombrante e piu' pratico di una maglia con le maniche)

salviette umidificate, fazzoletti di carta, specchio, una penna, portafoglio, un tappetino pieghevole per sedersi

credo basta. per il pranzo (se la gita' e' di un giorno)due panini basic fatti col pancarre e se c'e' posto del cioccolato da condividere, il tutto in un sacchetto di plastica, che poi uso per raccattare la spazzatura e riportarmela a casa
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by steop »

tutorial sul mio zaino

https://youtu.be/x148lBULnAA" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by awretus »

steop wrote:tutorial sul mio zaino
Ti vorrò sempre bene per la cartina di Torino. Riporta i centri commerciali?
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by luga »

: Thanks : suggerimenti interessanti che di solito non vengono dati come nel caso della coperta termica, che però in teoria, per assorbire tutto lo spettro luminoso, a mio parere dovrebbe essere nera più che "placcata oro"
Lo specchio è per segnalare immagino, n'è?
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by steop »

awretus wrote:
steop wrote:tutorial sul mio zaino
Ti vorrò sempre bene per la cartina di Torino. Riporta i centri commerciali?
:ahah: :ahah: :ahah:

purtroppo no, ha cose tipo musei chiese, punti di interesse ecc :risata: :risata:
luga wrote:: Thanks : suggerimenti interessanti che di solito non vengono dati come nel caso della coperta termica, che però in teoria, per assorbire tutto lo spettro luminoso, a mio parere dovrebbe essere nera più che "placcata oro"
Lo specchio è per segnalare immagino, n'è?
si in effetti quando ho sentito la spiegazione, mi aveva lasciata perplessa, infatti ho detto 'in teoria' :risata:
certo lo specchio serve per le segnalazioni :mrgreen: :mrgreen:
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godmorgon
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by godmorgon »

luga wrote:: Thanks : suggerimenti interessanti che di solito non vengono dati come nel caso della coperta termica, che però in teoria, per assorbire tutto lo spettro luminoso, a mio parere dovrebbe essere nera più che "placcata oro"
Lo specchio è per segnalare immagino, n'è?
La coperta isotermica serve per non disperdere il proprio calore verso l'esterno , la colorazione oro, che dipende dal materiale con cui è fatta, risulta inoltre utile per essere individuabili anche a grande distanza : Thumbup :
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by luga »

ah vedi mi pareva.. : Thumbup :
godmorgon wrote:
luga wrote:: Thanks : suggerimenti interessanti che di solito non vengono dati come nel caso della coperta termica, che però in teoria, per assorbire tutto lo spettro luminoso, a mio parere dovrebbe essere nera più che "placcata oro"
Lo specchio è per segnalare immagino, n'è?
La coperta isotermica serve per non disperdere il proprio calore verso l'esterno , la colorazione oro, che dipende dal materiale con cui è fatta, risulta inoltre utile per essere individuabili anche a grande distanza : Thumbup :
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by steop »

ma non e' piu' visibile il lato argentato?

bhe in effetti dipende dalla stagione...argento magari si vede di piu' sull'erba e dorato sulla neve

ma quella che ho adesso non e' doubleface, mi pare quindi il problema non si pone :risata: :risata:
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by godmorgon »

steop wrote:ma non e' piu' visibile il lato argentato?

bhe in effetti dipende dalla stagione...argento magari si vede di piu' sull'erba e dorato sulla neve

ma quella che ho adesso non e' doubleface, mi pare quindi il problema non si pone :risata: :risata:
in teoria il lato argentato verso il corpo d'inverno , al contrario in estate contro i colpi di calore (ma non va avvolto stretto, anzi, altrimenti si fa la fine del branzino al cartoccio :D )

Corricchiando un pochino, ho trovato che l'attrezzatura da trail mi viene bene anche per le escursioni, penso alla giacchetta antivento e antipioggia che chiusa diventa grande come un pugno, scaldacollo in tessuto tecnico che diventa bandana o fascia per capelli, magliette in tessuto tecnico che asciugano alla velocità della luce..

Una cosa che non manca mai però è la scatoletta "di sopravvivenza" con cerotti per le ciocche, un paio di stringhe di ricambio per gli scarponi, che possono essere usate alla bisogna per legare qualcosa, due pezzi di candela e acciarino / accendino e due teli termici. Opinel, sempre e comunque. Qualcosa da sgranocchiare venisse fame, frutta secca soprattutto.

Poi acqua, almeno mezzo litro e il bicchiere , di quelli che si comprimono in silicone, così da lasciare pulita l'acqua in caso dovessi sciacquare tagli o ferite. Cerco di avere sempre acqua in macchina, di modo da bere prima di partire e come rientrato.

Powerbank per il cellulare, soldi e patente infilati nella carta di identità e poi quei due pezzi di abbigliamento a seconda del clima. Devo dire che mi limito a spostamenti in giornata e in regione ultimamente, quindi le esigenze sono quelle che sono.
Andrea Bezimen
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Re: Lo zen e l’arte di farsi lo zaino

Post by Andrea Bezimen »

Ovviamente dipende molto dal tipo di escursione.
Per quelle brevi tendo ad essere molto minimal.
Il top lo ho raggiunto in estate. Per un'escursione di due giorni sono partito solo con lo zainetto 8 litri da trail running dentro il quale ho messo cellulare, coltellino multiuso, sacca idrica (1 litro), alcune barrette ed un paio di calze di ricambio.
Va detto però che al termine della prima tappa ho sostato presso un punto di appoggio (leggasi seconda casa)...quindi non fa testo...è come se avessi fatto due escursioni di un giorno.

Per escursioni lunghe invece spesso porto anche qualcosa che si rivelerà superflua, ma meglio essere previdenti quando si attraversano zone poco antropizzate. Fischietto, bussola, telo termico, fiammiferi/accendino, torcia frontale li porto sempre ma non mi è quasi mai capitato di doverli usare
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