si parlerà ancora per 100 anni dello spit si o no in montagna... allora tralasciamo un istante l'aspetto alpinistico ok? parliamo un istante solo ed esclusivamente del free climbing in falesia. le protezioni cementate (vedi grandi santuari dell'arrampicata) nacquero per innalzare al massimo i gradi in modo che corda e protezioni entrassero in gioco solo per la sicurezza... come può essere davvero così nei luoghi dove protezioni messe male e lunghe non permettono il grado? 
es. atleta che si allena per fare un 7b. arriva in una falesia e vede una linea 7b che gli piace. trova fix a 6 m con cenge. se cade si frantuma. come si può dire che corda e fix siano ininfluenti nella sua prestazione? non è un alpinista che deve annoverare tra le sue peculiarità la capacità di proteggere la via. per il falesista questo è un di più. il suo scopo è arrivare a gradi alti e liberare il gesto. magari se i fix fossero a 1,5-2 m la stessa identica via sarebbe in grado di farla... allora com'è possibile dire che non c'entrano? (Es. estremo il mattino dei maghi. se non erro 40 m e tre spit. come si può definire free climbing? è una via corta in ottica alpinistica con linea moderna)
) Bisogna chiarire cosa intendi innanzi tutto per arrampicata sportiva, se solo monotiri o anche vie di più tiri chiodate in ottica moderna (vedi ed esempio bric pianarella), perché in questo caso ti posso assicurare che ci sono vie del secondo caso che non hanno una chiodatura proprio ravvicinata come intendi tu (esempio alcune vie del vigio con obbligatori 7a – 7b che sul 6b+che è il grado medio di uno sportista meglio non volare).