Incidente - Per un pugno di spit
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Incidente - Per un pugno di spit
Ieri a Finale Per un pugno di spit ha avuto un incidente, fortunatamente con conseguenze minori di quanto inizialmente abbiamo pensato ma sopratutto di quanto sarebbe potuto accadere.
apro questo argomento in primo luogo per fargli un sacco di auguri di prontissima guarigione (ha una importante lussazione ad una spalla, ma forse non è necessaria alcuna operazione) , per cercare di evitare che cose simili possano avere conseguenze più gravi, in quanto si sono verificate tutta la serie di "sfighe" che potevano accadere.
Felix stava scalando un tiro tranquillamente alla sua portata, era all'ultimo fittone, in un punto "d'equilibrio" i piedi 10 cm circa sopra il precedente, infila il rinvio ( piuttosto in allungo) e nel momento in cui passa la corda perde o un piede o la mano, insomma vola con la corda in mano , come si suol dire.
mentre vola le corda gli prende la gamba e lo fa rovesciare, sbatte forte con la spalla e poi con la testa (fortunatamente molto molto piano).
rimane appeso impigliato alla corda semisvenuto. lo caliamo pianissimo, vedo come prima cosa la botta alla testa, si chiama immediatamente il soccorso ...
mentre siamo al tel si riprende dalla botta, ci tranquillizziamo un attimo. Arriva la squadra del soccorso , l'elicottero ecc ecc (ringrazio ancora loro e quanti ci hanno aiutato)
veniamo alle "sfighe":
1) volo con la corda in mano ....
può capitare , ma di per se non dovrebbe causare problemi, in questo caso stava rinviando allungandosi al massimo per arrivarci ciò vuol dire che aveva almeno un metro di corda in più fuori .... ( ma lo facciamo tutti o quasi, io per primo )
2) inciampo nella corda in volo
di nuovo può capitare, oltre a tentare di stare sempre con la corda messa bene non saprei cos'altro si possa fare ... ditemi voi ...
3) SENZA CASCO .....
mi soffermerei maggiormente su questo punto.
a Felix è "andata bene", la bottarella in testa è stata piccolissima, ma c'è stata .... "ovviamente" non aveva il casco , se fosse stata più forte ?
ieri in falesia assieme a noi c'erano decine e decine di persone, ho visto solo una ragazza scalare con il casco.
secondo me è una grossa mancanza di sicurezza e dovremo sicuramente rimediare
io per primo mi sono reso conto che da un po di tempo non lo porto più nemmeno nello zaino , fino a pochi anni fa lo usavo sempre, ero abituato ... nemmeno ci pensavo , lo mettevo e scalavo ... ma ero sempre l'unico (o quasi) di intere falesie. poi pian piano ho smesso.
MA NON ACCADRA' PIU'
non me ne importerà più niente se sarò l'unico "scemo col casco in falesia" (come troppo spesso si legge negli occhi del tuo "vicino di corda")
se riuscissimo tutti, con il nostro comportamento, a far sentire chi non scala col casco l'unico "scemo SENZA casco in falesia" sarebbe un bel progresso.
spero che anche voi siate d'accordo
ancora un grande augurio di leggere prestissimo Per un pugno di spit .
apro questo argomento in primo luogo per fargli un sacco di auguri di prontissima guarigione (ha una importante lussazione ad una spalla, ma forse non è necessaria alcuna operazione) , per cercare di evitare che cose simili possano avere conseguenze più gravi, in quanto si sono verificate tutta la serie di "sfighe" che potevano accadere.
Felix stava scalando un tiro tranquillamente alla sua portata, era all'ultimo fittone, in un punto "d'equilibrio" i piedi 10 cm circa sopra il precedente, infila il rinvio ( piuttosto in allungo) e nel momento in cui passa la corda perde o un piede o la mano, insomma vola con la corda in mano , come si suol dire.
mentre vola le corda gli prende la gamba e lo fa rovesciare, sbatte forte con la spalla e poi con la testa (fortunatamente molto molto piano).
rimane appeso impigliato alla corda semisvenuto. lo caliamo pianissimo, vedo come prima cosa la botta alla testa, si chiama immediatamente il soccorso ...
mentre siamo al tel si riprende dalla botta, ci tranquillizziamo un attimo. Arriva la squadra del soccorso , l'elicottero ecc ecc (ringrazio ancora loro e quanti ci hanno aiutato)
veniamo alle "sfighe":
1) volo con la corda in mano ....
può capitare , ma di per se non dovrebbe causare problemi, in questo caso stava rinviando allungandosi al massimo per arrivarci ciò vuol dire che aveva almeno un metro di corda in più fuori .... ( ma lo facciamo tutti o quasi, io per primo )
2) inciampo nella corda in volo
di nuovo può capitare, oltre a tentare di stare sempre con la corda messa bene non saprei cos'altro si possa fare ... ditemi voi ...
3) SENZA CASCO .....
mi soffermerei maggiormente su questo punto.
a Felix è "andata bene", la bottarella in testa è stata piccolissima, ma c'è stata .... "ovviamente" non aveva il casco , se fosse stata più forte ?
ieri in falesia assieme a noi c'erano decine e decine di persone, ho visto solo una ragazza scalare con il casco.
secondo me è una grossa mancanza di sicurezza e dovremo sicuramente rimediare
io per primo mi sono reso conto che da un po di tempo non lo porto più nemmeno nello zaino , fino a pochi anni fa lo usavo sempre, ero abituato ... nemmeno ci pensavo , lo mettevo e scalavo ... ma ero sempre l'unico (o quasi) di intere falesie. poi pian piano ho smesso.
MA NON ACCADRA' PIU'
non me ne importerà più niente se sarò l'unico "scemo col casco in falesia" (come troppo spesso si legge negli occhi del tuo "vicino di corda")
se riuscissimo tutti, con il nostro comportamento, a far sentire chi non scala col casco l'unico "scemo SENZA casco in falesia" sarebbe un bel progresso.
spero che anche voi siate d'accordo
ancora un grande augurio di leggere prestissimo Per un pugno di spit .
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Belin mi spiace! fagli tanti auguri di pronta guarigione.... anzi se leggerà il forum, glieli faccio personalmente! AUGURI FELIX!
Credo che comunque avrebbe potuto andar peggio...
Io al casco sono molto abituato... qualche giorno fa alla Marasca non lo avevo, e come ho messo le mani sulla roccia ne ho subito sentito la mancanza. Un po come mettere in moto lo scooter, ci si accorge immediatamente di essere senza casco.
In effetti bisorrebbe usarlo anche in falesia... sempre... però credo che sarà molto difficile raggiungere questo obiettivo.
Credo che comunque avrebbe potuto andar peggio...
Io al casco sono molto abituato... qualche giorno fa alla Marasca non lo avevo, e come ho messo le mani sulla roccia ne ho subito sentito la mancanza. Un po come mettere in moto lo scooter, ci si accorge immediatamente di essere senza casco.
In effetti bisorrebbe usarlo anche in falesia... sempre... però credo che sarà molto difficile raggiungere questo obiettivo.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- federico67
- Quotazerino doc
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accidenti!
che sfiga, meno male che non ha avuto conseguenze gravi.
auguro a felix di riprendrsi al piu' presto!!!!!
d'ora in poi, sempre casco!!!
ps: effettivamente la possibilita' di impigliarsi nella corda e' sempre presente nei miei pensieri, quando vado a moschettonare cerco sempre di impostare piedi e corda in modo da minimizzare questo rischio, mi era successo alcuni anni fa a riva ma data la conformazione della roccia si era risolto con una "grattata"...
che sfiga, meno male che non ha avuto conseguenze gravi.
auguro a felix di riprendrsi al piu' presto!!!!!
d'ora in poi, sempre casco!!!
ps: effettivamente la possibilita' di impigliarsi nella corda e' sempre presente nei miei pensieri, quando vado a moschettonare cerco sempre di impostare piedi e corda in modo da minimizzare questo rischio, mi era successo alcuni anni fa a riva ma data la conformazione della roccia si era risolto con una "grattata"...
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
azz che sfiga...auguri di guarigione..
cmq quella della corda impigliata che ti fa rovesciare come un salame è una sfiga piuttosto comune..ad un mio amico che viene a Lago Figoi è successo a pietragrande quest'estate, col bel risultato di microfratturarsi il bacino..20 gg a letto e vacanze andate..
c'è da pensare che seppur con la chiodatura sportiva il nostro è uno sport pericoloso..
cmq quella della corda impigliata che ti fa rovesciare come un salame è una sfiga piuttosto comune..ad un mio amico che viene a Lago Figoi è successo a pietragrande quest'estate, col bel risultato di microfratturarsi il bacino..20 gg a letto e vacanze andate..
c'è da pensare che seppur con la chiodatura sportiva il nostro è uno sport pericoloso..
- TylerDurden
- Quotazerino doc
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- Joined: Thu Sep 21, 2006 14:06
Meno male che alla fine non è niente di grave! dal titolo mi ero preso un colpo...
quanto alla sfiga numero 2, bisogna in teoria evitare di avere la corda dietro alla caviglia (o gamba). I miei amici me lo fanno notare spesso
quanto alla sfiga numero 2, bisogna in teoria evitare di avere la corda dietro alla caviglia (o gamba). I miei amici me lo fanno notare spesso
Volante 1 a volante 2: siete arrivati o no? No perchè c'è un silenzio assordante: bisogna urlare tutti assieme STATTE CAPITALE!!! Dopo 2 giorni passati a CAPITAN HARLOCK e MASTER OF STONE che dire...
Re: Incidente - Per un pugno di spit
quoto gli auguri, per quanto riguarda il casco non ricordo bene in quale topic se ne parlava: Io ne avevo suggerito l'acquisto, (a parte incidenti di questo tipo può sempre cadere del materiale dall'alto) e qualcuno l'aveva bollato (tra le righe ) come fisima.Walter1 wrote:...
ieri in falesia assieme a noi c'erano decine e decine di persone, ho visto solo una ragazza scalare con il casco.
secondo me è una grossa mancanza di sicurezza e dovremo sicuramente rimediare
io per primo mi sono reso conto che da un po di tempo non lo porto più nemmeno nello zaino , fino a pochi anni fa lo usavo sempre, ero abituato ... nemmeno ci pensavo , lo mettevo e scalavo ... ma ero sempre l'unico (o quasi) di intere falesie. poi pian piano ho smesso.
MA NON ACCADRA' PIU'
non me ne importerà più niente se sarò l'unico "scemo col casco in falesia" (come troppo spesso si legge negli occhi del tuo "vicino di corda")
se riuscissimo tutti, con il nostro comportamento, a far sentire chi non scala col casco l'unico "scemo SENZA casco in falesia" sarebbe un bel progresso.
spero che anche voi siate d'accordo
ancora un grande augurio di leggere prestissimo Per un pugno di spit .
Come giustamente qualcuno notava prima , ci sono caschi molto leggeri e confortevoli e se costano un pò vuol dire che per un anno esco due volte di meno in posti lontani.
Domanda off topic:
quanti di voi usano il casco da sci ? (pista o fuoripista). Io ovviamente si.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
Un grosso "in bocca al lupo" a Felix
Se non sbaglio il primo Quotazerino conosciuto al raduno, per cui lo ricordo molto bene.
Per il discorso casco porto un esempio che non riguarda l'arrampicata.
Anni fa quando ho cominciato a lavorare in proprio (ed è cambiato quasi completamente rispetto al lavoro che facevo prima)mi sono reso conto che avevo sempre le mani rovinate, tagli, graffi escoriazioni.
E sempre che mi sentivo dire: perchè non usi i guanti ? La risposta era che mi davano fastidio e non riuscivo a lavorare.
Un giorno stufo di tagli che non guarivano mai mi sono inposto di usare i guanti, sempre tutto il gionno, questo prima che diventasse obbligatorio indossarli.
Dai colleghi non venivo beffato ma tutti si chiedevano come facevo.
Oggi ad anni di distanza non tocco utensile se prima non indosso i guanti, non posso più farne a meno, estate o inverno.
Credo quindi che se ci si abitua ad un dispositivo che ci può salvare la vita, non si possa più farne a meno, come è successo ad esempio per il casco con la moto, le cinture di sicurezza ecc.ecc.
Se non sbaglio il primo Quotazerino conosciuto al raduno, per cui lo ricordo molto bene.
Per il discorso casco porto un esempio che non riguarda l'arrampicata.
Anni fa quando ho cominciato a lavorare in proprio (ed è cambiato quasi completamente rispetto al lavoro che facevo prima)mi sono reso conto che avevo sempre le mani rovinate, tagli, graffi escoriazioni.
E sempre che mi sentivo dire: perchè non usi i guanti ? La risposta era che mi davano fastidio e non riuscivo a lavorare.
Un giorno stufo di tagli che non guarivano mai mi sono inposto di usare i guanti, sempre tutto il gionno, questo prima che diventasse obbligatorio indossarli.
Dai colleghi non venivo beffato ma tutti si chiedevano come facevo.
Oggi ad anni di distanza non tocco utensile se prima non indosso i guanti, non posso più farne a meno, estate o inverno.
Credo quindi che se ci si abitua ad un dispositivo che ci può salvare la vita, non si possa più farne a meno, come è successo ad esempio per il casco con la moto, le cinture di sicurezza ecc.ecc.
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
Proverbio Tuareg
Re: Incidente - Per un pugno di spit
Walter1 wrote:Ieri a Finale Per un pugno di spit ha avuto un incidente, fortunatamente con conseguenze minori di quanto inizialmente abbiamo pensato ma sopratutto di quanto sarebbe potuto accadere.
.......
la barella viene issata sull'elicottero
certo non vorremmo mai vedere scene del genere nei posti che frequentiamo, adirittura riguardante persone che conosciamo .... ma l'imprevisto puo' riservare anche questo
auguri di pronta guarigione anche da parte mia
.
- Martìn(inzeneizegrassie)
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- mikesangui
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Auguro con tutto il cuore la pronta guarigione!
anche se non ci conosciamo personalmente...non importa...
Io ho sempre il casco dietro...lo uso nei tiri che considero duri.. ma questa situazione mi fa riflettere che non c'entra niente la difficoltà del tiro... l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
C'è sempre da imparare... anche dalle cose più spiacevoli.
Ancora auguri!
anche se non ci conosciamo personalmente...non importa...
Io ho sempre il casco dietro...lo uso nei tiri che considero duri.. ma questa situazione mi fa riflettere che non c'entra niente la difficoltà del tiro... l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
C'è sempre da imparare... anche dalle cose più spiacevoli.
Ancora auguri!
Re: Incidente - Per un pugno di spit
aggiornamento:
l'ho sentito ieri tardo pomeriggio e stava abbastanza bene, tutto sommato, deve fare ancora alcune visite per decidere se è possibile sistemare la spalla senza operazioni.
[nota a contorno]
Fortunatamente la base della falesia a Febbraio era stata ben ripulita da alberi rovi e quant'altro per almeno 7 8 metri dalla parete, così le operazioni sono state abbastanza agevoli.
Non oso immaginare come avrebbero fatto se non ci fosse stata questa piccola radura, avrebbero dovuto portare a mano la barella in mezzo alla macchia fino non so bene dove ... tutto intorno è selva fittissima!
l'ho sentito ieri tardo pomeriggio e stava abbastanza bene, tutto sommato, deve fare ancora alcune visite per decidere se è possibile sistemare la spalla senza operazioni.
[nota a contorno]
a questo proposito abbiamo apprezzato la grandissima abilità del pilota che è riuscito a far calare, e poi risalire, ben 4 operatori col verricello in mezzo alla boscaglia.bonsai wrote:la barella viene issata sull'elicottero.
Fortunatamente la base della falesia a Febbraio era stata ben ripulita da alberi rovi e quant'altro per almeno 7 8 metri dalla parete, così le operazioni sono state abbastanza agevoli.
Non oso immaginare come avrebbero fatto se non ci fosse stata questa piccola radura, avrebbero dovuto portare a mano la barella in mezzo alla macchia fino non so bene dove ... tutto intorno è selva fittissima!
- federico67
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Re: Incidente - Per un pugno di spit
Bene sono molto contento, tienici informati se puoiWalter1 wrote:aggiornamento:
l'ho sentito ieri tardo pomeriggio e stava abbastanza bene, tutto sommato, deve fare ancora alcune visite per decidere se è possibile sistemare la spalla senza operazioni.
CUT
La mozzarella non la usiamo NOI!
مانع الأعمال التجارية الخاصة بك
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-
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Augurissimi a Felix !!!! Ci si rivede presto ed in ottima forma alla base delle falesie
Ieri ho ripensato a quanto vissuto, seppur da semplice spettatrice, domenica pomeriggio...
giornata di sole fantastica, bel posticino dove persino io riesco a salire, compagnia piacevolissima (motivo che ci ha fatto scegliere quella falesia invece di altre ), soddisfazione per tutti di passare un bellissimo week-end al mare, lontano dagli affanni settimanali.....
Poi d'improvviso tutto cambia... nulla di grave per fortuna, ma questo lo si sa solo qualche ora piu' tardi.
Per noi la serata scivola via abbastanza tranquilla, ci dispiace non poter condividere la classica "bevuta" a FinalBorgo con i nostri amici con cui abbiamo passato la serata precedente e la giornata.
Ieri, come dicevo, la reazione a mente fredda: e se su quella barella ci fosse stato uno della mia famiglia?
Quando parliamo con i conoscenti del nostro hobby siamo guardati con diffidenza, siamo degli incoscienti a portare i nostri figli a scalare... In particolare Alessandro ormai si muove su gradi anche difficilotti e non sarebbe una rarità fare qualche volo... e allora mi viene un po' di panico... se quell'elicottero (che mi ha riempito di terra persino le orecchie) si fosse portato via uno dei miei figli? Va be', a Torino è anche crollato un soffitto a scuola (" Ale com'è messa la tua scuola?" - "... meglio che non lo sai, mamma...." )....
.... destino....
(pero' il casco lo abbiamo comprato anche a lui ).
In fondo passiamo delle bellissime giornate in un ambiente che ci piace tantissimo, conosciamo gente interessante e sempre diversa con un unico punto in comune: l'arrampicata.
Forse siamo un po' incoscienti ma i nostri figli si arricchiscono e sono felici cosi'.... e noi con loro
Ieri ho ripensato a quanto vissuto, seppur da semplice spettatrice, domenica pomeriggio...
giornata di sole fantastica, bel posticino dove persino io riesco a salire, compagnia piacevolissima (motivo che ci ha fatto scegliere quella falesia invece di altre ), soddisfazione per tutti di passare un bellissimo week-end al mare, lontano dagli affanni settimanali.....
Poi d'improvviso tutto cambia... nulla di grave per fortuna, ma questo lo si sa solo qualche ora piu' tardi.
Per noi la serata scivola via abbastanza tranquilla, ci dispiace non poter condividere la classica "bevuta" a FinalBorgo con i nostri amici con cui abbiamo passato la serata precedente e la giornata.
Ieri, come dicevo, la reazione a mente fredda: e se su quella barella ci fosse stato uno della mia famiglia?
Quando parliamo con i conoscenti del nostro hobby siamo guardati con diffidenza, siamo degli incoscienti a portare i nostri figli a scalare... In particolare Alessandro ormai si muove su gradi anche difficilotti e non sarebbe una rarità fare qualche volo... e allora mi viene un po' di panico... se quell'elicottero (che mi ha riempito di terra persino le orecchie) si fosse portato via uno dei miei figli? Va be', a Torino è anche crollato un soffitto a scuola (" Ale com'è messa la tua scuola?" - "... meglio che non lo sai, mamma...." )....
.... destino....
(pero' il casco lo abbiamo comprato anche a lui ).
In fondo passiamo delle bellissime giornate in un ambiente che ci piace tantissimo, conosciamo gente interessante e sempre diversa con un unico punto in comune: l'arrampicata.
Forse siamo un po' incoscienti ma i nostri figli si arricchiscono e sono felici cosi'.... e noi con loro
- skeno
- Titano di Quotazero
- Posts: 2640
- Joined: Wed Aug 02, 2006 13:48
- Location: Genova Quarto
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Per prima cosa auguri e coraggio!
Il casco: da quando un mio amico ha visto morire un suo amico in falesia, per una testata, mi ero ripromesso di metterlo, poi in realtà alcune volte me lo sono dimenticato. Anch'io come Walter lo adotterò "a prescindere".
La cocca nella gamba. Mi è capitato, sono voltato a testa in giù ma me la sono cavata con una piccola bruciatura sulla caviglia rimasta imprigionata nella corda... mi è andata bene e da quella volta sono sempre molto attento a dove passa la corda...
Ciao
Skeno
Il casco: da quando un mio amico ha visto morire un suo amico in falesia, per una testata, mi ero ripromesso di metterlo, poi in realtà alcune volte me lo sono dimenticato. Anch'io come Walter lo adotterò "a prescindere".
La cocca nella gamba. Mi è capitato, sono voltato a testa in giù ma me la sono cavata con una piccola bruciatura sulla caviglia rimasta imprigionata nella corda... mi è andata bene e da quella volta sono sempre molto attento a dove passa la corda...
Ciao
Skeno
Con l'augurio che il casco diventi un abitudine doverosa per tutti noi, spero di leggere buone notizie di Per un pugno di spit.
Desidero rivolgere i miei più sinceri complimenti a tutti gli uomini dell'elisoccorso perchè, per quanto ho capito, sono stati davvero bravissimi
È solo in questi momenti che ci ricordiamo di chi in silenzio lavora per noi
Desidero rivolgere i miei più sinceri complimenti a tutti gli uomini dell'elisoccorso perchè, per quanto ho capito, sono stati davvero bravissimi
È solo in questi momenti che ci ricordiamo di chi in silenzio lavora per noi
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
- Per un pugno di spit
- Matricola
- Posts: 43
- Joined: Tue Sep 02, 2008 18:44
- Location: Cassano d'Adda
ciao a tutti, finalmente posso scrivere.
Oggo il dolore alla spalla e alla testa è quasi passato, mi hanno messo un tutore dove posso muovere il braccio destro.
Per la spalla è una cosa lunga, fra 30-40 giorni si deciderà cosa fare.
alla testa c'è una grossa botta, ma il dolore è quasi scompaeso.
Si è vero se c'era il casco almeno questa parte era protetta.
Per il resto è sfiga...
Ringrazio tutti gli amici che si sono dati da fareper aiutarmi, ringrazio Walter, Valentina per essermi stati vicini.
Un ringraziamento a tutti con tanto affetto..al 118 che sono intervenuti in modo professionale, a tutti i medici del Santacorona che mi hanno fatto di tutto (tac, lastre...).
Grazi a Franco che mi è sempre vicino fino a casa.
Questo incidente purtroppo per me vuol dire... l'ultimo tiro.
Oggo il dolore alla spalla e alla testa è quasi passato, mi hanno messo un tutore dove posso muovere il braccio destro.
Per la spalla è una cosa lunga, fra 30-40 giorni si deciderà cosa fare.
alla testa c'è una grossa botta, ma il dolore è quasi scompaeso.
Si è vero se c'era il casco almeno questa parte era protetta.
Per il resto è sfiga...
Ringrazio tutti gli amici che si sono dati da fareper aiutarmi, ringrazio Walter, Valentina per essermi stati vicini.
Un ringraziamento a tutti con tanto affetto..al 118 che sono intervenuti in modo professionale, a tutti i medici del Santacorona che mi hanno fatto di tutto (tac, lastre...).
Grazi a Franco che mi è sempre vicino fino a casa.
Questo incidente purtroppo per me vuol dire... l'ultimo tiro.
mi interessa tutto quello che è libertà..
il tempo non basta mai
il tempo non basta mai
grande Spit, ma perchè l'ultimo tiro ??Per un pugno di spit wrote:ciao a tutti, finalmente posso scrivere.
Oggo il dolore alla spalla e alla testa è quasi passato, mi hanno messo un tutore dove posso muovere il braccio destro.
Per la spalla è una cosa lunga, fra 30-40 giorni si deciderà cosa fare.
alla testa c'è una grossa botta, ma il dolore è quasi scompaeso.
Si è vero se c'era il casco almeno questa parte era protetta.
Per il resto è sfiga...
Ringrazio tutti gli amici che si sono dati da fareper aiutarmi, ringrazio Walter, Valentina per essermi stati vicini.
Un ringraziamento a tutti con tanto affetto..al 118 che sono intervenuti in modo professionale, a tutti i medici del Santacorona che mi hanno fatto di tutto (tac, lastre...).
Grazi a Franco che mi è sempre vicino fino a casa.
Questo incidente purtroppo per me vuol dire... l'ultimo tiro.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
grande Felix (come direbbe Alexander )Per un pugno di spit wrote:ciao a tutti, finalmente posso scrivere.
Questo incidente purtroppo per me vuol dire... l'ultimo tiro.
vai tranquillo, e pensa solo a sistemarti bene.
per i prossimi tiri ... si vedrà ... mai dire mai , è troppo presto per buttare la spugna
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
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..
...ho sentito prima per un pugno di spit. poi mi auto modero, e scusate, ma è proprio il caso di dire che è un uomo dalle palle d'acciaio.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Ultimo tiro una cippa!?! A primavera ti vogliamo rivedere a stringere appigli, anche da secondo va bene lo stesso: ci sono ancora tante vie che devi provare! E' ancora troppo presto per emettere sentenze definitive, tra qualche mese ne riparliamo...Per un pugno di spit wrote: Questo incidente purtroppo per me vuol dire... l'ultimo tiro.
Volevo anch'io ringraziare tutti quelli che si sono amorevolmente adoperati attorno al "mio fratello maggiore": Walter, Franco, Nanà e tutti gli altri che non conosco oltre che ai nostri splendidi "angeli custodi" del Soccorso Alpino che, riprendendo le parole precedenti di Walter, senza il lavoro ostinato di pulizia di Outdoor Liguria degli spazi adiacenti alle pareti non sarebbero potuti intervenire così rapidamente ed efficacemente...
Essere ULTRAS, esserlo nella MENTE!
eh no felix!!!
non ci pensare neanche!!
chi mi va a mettere su la corda la prossima volta che si parte con il nostro "tour operator" preferito???
riprenditi, e vedrai che poi ti verra' voglia di tornare ad arrampicare!
non ci pensare neanche!!
chi mi va a mettere su la corda la prossima volta che si parte con il nostro "tour operator" preferito???
riprenditi, e vedrai che poi ti verra' voglia di tornare ad arrampicare!
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
- TylerDurden
- Quotazerino doc
- Posts: 1683
- Joined: Thu Sep 21, 2006 14:06
pensa che a Rocca di Corno gli è toccato tagliare degli alberi per intervenire calando barella e tutto.
Alè Felix, mi raccomando non t'abbattere e pensa solo a recuperare al meglio, poi si vedrà..
Alè Felix, mi raccomando non t'abbattere e pensa solo a recuperare al meglio, poi si vedrà..
Volante 1 a volante 2: siete arrivati o no? No perchè c'è un silenzio assordante: bisogna urlare tutti assieme STATTE CAPITALE!!! Dopo 2 giorni passati a CAPITAN HARLOCK e MASTER OF STONE che dire...
- giorgio.mazzarello
- Quotazerino doc
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- Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
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Vorrei condividere con voi un po' quello che ho vissuto e vivo io, anche se per alcuni può risultare banale.
In questi giorni nonostante le mille cose fatte non sono riuscita a pensare ad altro.. fino ad oggi conoscevo i rischi o i pericoli (e su questi due termini ci sarebbe da parlare tanto) ed è da quando sono nata che vado in montagna ma, un po' perchè le mie attività mi hanno esposto sempre "poco" al pericolo e un po' perchè mi sono sempre affidata molto alle persone con cui andavo (principalmente a mio fratello), non l'ho mai sentito veramente vicino e me. Ho riflettutto molto in questi anni su questa cosa ma, nonostante razionalmente fossi consapevole che effettivamente gli incidenti in montagna o in una falesia accadono e che possono accadere anche a me e ai miei, a livello emotivo non riuscivo a sentirlo possibile. Parlo di "sentire" perchè più che una cosa di testa è una cosa di pelle. Domenica è cambiato tutto.
Domenica il pericolo ha toccato una persona a cui sono molto affezionata. Non che non l'abbia mai toccata, perchè sappiamo che Felice ha fatto grandi cose che hanno esposto molto la sua vita ma.. come ho detto prima, finchè sento i racconti e non lo vivo non riesco a sentirlo davvero.
Sono tornata a casa con una strana sensazione; provo tuttora molta rabbia per quella caduta che in un attimo si è intromessa nei sogni, nei progetti, nelle speranze di una persona che ha fatto tanto e fa tanto.
In montagna purtroppo bisogna tenere conto anche di questo, è vero bisognerebbe avere il casco, ma soprattutto bisogna fare tutto ciò che deve essere fatto, tutte le accortezze vanno prese. Detto questo la montagna non assicura protezione, lo sappiamo, non è una questione di sfiga, e non è una montagna assassina; il rischio esiste e non possiamo pensare "poteva essere uno dei miei" perchè dal momento che andiamo e portiamo qualcuno noi sappiamo che può accadere. Quello che possiamo fare è appunto fare tutto ciò che serve a mettersi nella situazione di maggior sicurezza per quella particolare attività.
Volevo inoltre sottolineare meglio ciò che hanno espresso Walter e Bigo riguardo la pulizia delle falesie.
Forse dal momento che non avevo mai visto un intervento così da vicino, il mio punto di osservazione può essere importante in quanto ho seguito tutto l'intervento dei soccorsi con molto interesse. Inoltre essendo molto preoccupata per Felice ed essendo lì vicino a lui con il desiderio che i soccorsi riuscissero a portarlo via il prima possibile, ho seguito ogni tentativo di raggiungerci e ogni passaggio del soccorso.
Voi immaginate il sole ormai calato, il freddo, il bosco fitto tutto intorno, l'elicottero che inizialmente non riesce nemmeno a capire dove siamo e quando lo capisce non riesce a vederci.
Ora pensate l'importanza del lavoro che è stato fatto, come sempre da pochi, dal solito gruppetto di santi, perchè mi viene solo in mente questo termine per definirli, e alla possibilità che hanno dato per essere raggiunti dai soccorritori e per sollevare e portare via la barella. La natura è bella ma è necessario creare degli spazi dove sentirci sicuri di arrampicare in falesie pulite senza terra o muschio che fanno scivolare, dove se succede un incidente un elicottero può raggiungere il ferito e assicurargli una tempestività di cure.
Vorrei che sia ben presente, e che non scivolasse via come il piede sulla terra, che questo è solo grazie ai soliti che, praticamente a loro spese economiche e di tempo, si occupano della pulizia delle falesie.
Mi sono dilungata, in verità quello che principalmente volevo dire è che sono lì con te Felice, proprio vicino vicino e.. mi dispiace proprio tanto.
Ma sii positivo che, intanto puoi continuare a fare tantissime delle cose che fai, e poi vedrai che arrampicherai ancora, l'importante però è che tu ne sia convinto!!
In questi giorni nonostante le mille cose fatte non sono riuscita a pensare ad altro.. fino ad oggi conoscevo i rischi o i pericoli (e su questi due termini ci sarebbe da parlare tanto) ed è da quando sono nata che vado in montagna ma, un po' perchè le mie attività mi hanno esposto sempre "poco" al pericolo e un po' perchè mi sono sempre affidata molto alle persone con cui andavo (principalmente a mio fratello), non l'ho mai sentito veramente vicino e me. Ho riflettutto molto in questi anni su questa cosa ma, nonostante razionalmente fossi consapevole che effettivamente gli incidenti in montagna o in una falesia accadono e che possono accadere anche a me e ai miei, a livello emotivo non riuscivo a sentirlo possibile. Parlo di "sentire" perchè più che una cosa di testa è una cosa di pelle. Domenica è cambiato tutto.
Domenica il pericolo ha toccato una persona a cui sono molto affezionata. Non che non l'abbia mai toccata, perchè sappiamo che Felice ha fatto grandi cose che hanno esposto molto la sua vita ma.. come ho detto prima, finchè sento i racconti e non lo vivo non riesco a sentirlo davvero.
Sono tornata a casa con una strana sensazione; provo tuttora molta rabbia per quella caduta che in un attimo si è intromessa nei sogni, nei progetti, nelle speranze di una persona che ha fatto tanto e fa tanto.
In montagna purtroppo bisogna tenere conto anche di questo, è vero bisognerebbe avere il casco, ma soprattutto bisogna fare tutto ciò che deve essere fatto, tutte le accortezze vanno prese. Detto questo la montagna non assicura protezione, lo sappiamo, non è una questione di sfiga, e non è una montagna assassina; il rischio esiste e non possiamo pensare "poteva essere uno dei miei" perchè dal momento che andiamo e portiamo qualcuno noi sappiamo che può accadere. Quello che possiamo fare è appunto fare tutto ciò che serve a mettersi nella situazione di maggior sicurezza per quella particolare attività.
Volevo inoltre sottolineare meglio ciò che hanno espresso Walter e Bigo riguardo la pulizia delle falesie.
Forse dal momento che non avevo mai visto un intervento così da vicino, il mio punto di osservazione può essere importante in quanto ho seguito tutto l'intervento dei soccorsi con molto interesse. Inoltre essendo molto preoccupata per Felice ed essendo lì vicino a lui con il desiderio che i soccorsi riuscissero a portarlo via il prima possibile, ho seguito ogni tentativo di raggiungerci e ogni passaggio del soccorso.
Voi immaginate il sole ormai calato, il freddo, il bosco fitto tutto intorno, l'elicottero che inizialmente non riesce nemmeno a capire dove siamo e quando lo capisce non riesce a vederci.
Ora pensate l'importanza del lavoro che è stato fatto, come sempre da pochi, dal solito gruppetto di santi, perchè mi viene solo in mente questo termine per definirli, e alla possibilità che hanno dato per essere raggiunti dai soccorritori e per sollevare e portare via la barella. La natura è bella ma è necessario creare degli spazi dove sentirci sicuri di arrampicare in falesie pulite senza terra o muschio che fanno scivolare, dove se succede un incidente un elicottero può raggiungere il ferito e assicurargli una tempestività di cure.
Vorrei che sia ben presente, e che non scivolasse via come il piede sulla terra, che questo è solo grazie ai soliti che, praticamente a loro spese economiche e di tempo, si occupano della pulizia delle falesie.
Mi sono dilungata, in verità quello che principalmente volevo dire è che sono lì con te Felice, proprio vicino vicino e.. mi dispiace proprio tanto.
Ma sii positivo che, intanto puoi continuare a fare tantissime delle cose che fai, e poi vedrai che arrampicherai ancora, l'importante però è che tu ne sia convinto!!
un grande augurio e un abbraccio a Felix, con cui ho condiviso gli ultimi minuti dell'ultimo raduno, sul Caucaso... una persona preziosa
un grazie a chi scrivendo prima di me ha espresso riflessioni serie, in modo molto sereno, senza fare drammi e, come sempre accade qui in QZ, senza voler insegnare niente a nessuno.
un altro grazie a chi lavora per noi, per il divertimento e per la sicurezza
non credo che perunpugno abbia voglia di pensare ad arrampicare, adesso.
riparlatene con lui in primavera, i lupi perdono il pelo... e comunque le cose da fare sono tante che non si annoierà di sicuro.
Vai Felix siamo con te
un grazie a chi scrivendo prima di me ha espresso riflessioni serie, in modo molto sereno, senza fare drammi e, come sempre accade qui in QZ, senza voler insegnare niente a nessuno.
un altro grazie a chi lavora per noi, per il divertimento e per la sicurezza
non credo che perunpugno abbia voglia di pensare ad arrampicare, adesso.
riparlatene con lui in primavera, i lupi perdono il pelo... e comunque le cose da fare sono tante che non si annoierà di sicuro.
Vai Felix siamo con te
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...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
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ed a bandir la guerra
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- tulliorock
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