Alla terza base vita eravamo basiti perchè non riuscivamo a capire come avevamo fatto a perdere tutto quel tempo, che poi le nostre discese ce le siamo fatte a buon passo, c'era anche qualche KM in più rispetto a quello dichiarato dall'organizzazione secondo molti (e anche secondo me). E' una gara che consiglierei anche a Antani (e chiaramente a Black) perchè è vero che ci sono 40K di piano ma la parte in mezzo fa la differenza per il fondo e per il modo in cui si presentano i dislivelli e saper correre sui nostri sentieri aiuta tanto.serena wrote:
E' inquietante pensare che tu e il Pelato abbiate avuto problemi di cancelli
Comunque bravi ....mi sembra che sia stata una gara durissima dai vostri racconti ..... un ottimo modo per chiudere la stagione (presumo.....)
MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Corsa in montagna)
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!
La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
In effetti oggi mi son sorpreso a farci un pensierino sopra.argento wrote:E' una gara che consiglierei anche a Antani (e chiaramente a Black) perchè è vero che ci sono 40K di piano ma la parte in mezzo fa la differenza per il fondo e per il modo in cui si presentano i dislivelli e saper correre sui nostri sentieri aiuta tanto.
Beh, vediamo un po' come va la malsana idea del Tor, da cui tutto dipenderebbe (compreso cominciare a usare i bastoncini).
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Ok, vabbè, togliamoci per prima la parte melensa.
Devo ammettere che mi sono proprio divertito e buona parte del merito và a tutti gli storditi Quotazerini con cui via via ho avuto il piacere di guerreggiare dialetticamente.
Dal calciatore Zenacaputmundi (si è mai visto un trailer con la pubalgia? ma va!!) a Gino (ma dove è uscito ? i vaffa sono partiti ancora prima del primo ciao).
Da Ezio, che mi spiace si sia fermato ma che, essendo autore della bellissima "Maledetti vecchietti... terribili", si merita tutte le mie prese in giro, a Daniele che ho avuto il piacere di fare 80km.
Che dire di Argento ? Con lui ho formato la coppia dei vecchietti dei Muppet's. Acidi , cattivi ma sempre allegrissimi. Si può volere di più ?
La gara? Bella tosta. Ero solo alla seconda 100m, ma in fondo sono arrivato bene.
Solo due attimi di scoramento, gambe all'arrivo ottime, al punto da aver tirato il collo al mio compare negli ultimi 5km (quindi è finita 155-5 per lui).
40 ore con il cervello sempre acceso in modo da guidare muscoli e fiato con l'obbiettivo "arrivo". Senza strafare mai
Quindi tutto a posto?
Neanche per idea!
Per la prima volta ho visto la scopa e, senza essere ipocrita, pur non essendo un fulmine, non pensavo sarebbe successo.
'az, alle 6.30 di mattina vedere tre ragazzotti che ti guardano come per dire "Beh? Facciamo con calma?", non è una bella cosa.
Ancora meno sentirsi dire di essere dentro per un minuto. E solo grazie alla testardaggine di Argento nel cercare e trovare la più introvabile base vita del mondo!!
Mezz'ora a girare in tondo in piena notte nel .... nulla.
Ragazzi, un minuto in 40ore per è un po' .... pochino come margine, a me sembra.
Il fatto che con me ci fosse Argento, rendeva il tutto .... ancora più strano.
Come detto dal Muppet Bianco, non abbiamo neanche capito bene come mai.
Ok, perso un po' di tempo dietro Sandro, mio amico milanese, che si è sentito male nel posto più scosceso e inaccessibile, costringendoci alla più lenta discesa della storia.
Ok, perso un altro po' per Dario, autore dell'episodio più incredibile mai visto (volo al buio di notte con capriole ripetute, giù per un dirupo, con ricerca del cellulare appeso a ... fili d'erba )
Ma nonostante tutto, come abbiamo fatto a perder tutto sto tempo, rimane un mistero.
Anche perchè il meteo è stato perfetto.
Ci penserò.
Se state pensando di provare vi segnalo che, a parte un tizio incredibilmente idiota che gestiva una base vita, ho trovato gente molto cordiale e ristori perfetti.
Per le balise pochi problemi anche se ho sentito che non per tutti è stato così.
Difficoltà in crescendo e concentrate nei 120km centrali. Due salite belle irte, fondo mai banale e non facile.
Parte iniziale e finale in piano e, anche se noi l'abbiamo fatta bene, arrivare lì cotti deve essere veramente veramente alienante. Occhio.
Insomma, non una gara dove si può fare tanto il fighetto.
Se sbagli, paghi.
Ma a volte i vecchietti sanno essere veramente terribili.
Devo ammettere che mi sono proprio divertito e buona parte del merito và a tutti gli storditi Quotazerini con cui via via ho avuto il piacere di guerreggiare dialetticamente.
Dal calciatore Zenacaputmundi (si è mai visto un trailer con la pubalgia? ma va!!) a Gino (ma dove è uscito ? i vaffa sono partiti ancora prima del primo ciao).
Da Ezio, che mi spiace si sia fermato ma che, essendo autore della bellissima "Maledetti vecchietti... terribili", si merita tutte le mie prese in giro, a Daniele che ho avuto il piacere di fare 80km.
Che dire di Argento ? Con lui ho formato la coppia dei vecchietti dei Muppet's. Acidi , cattivi ma sempre allegrissimi. Si può volere di più ?
La gara? Bella tosta. Ero solo alla seconda 100m, ma in fondo sono arrivato bene.
Solo due attimi di scoramento, gambe all'arrivo ottime, al punto da aver tirato il collo al mio compare negli ultimi 5km (quindi è finita 155-5 per lui).
40 ore con il cervello sempre acceso in modo da guidare muscoli e fiato con l'obbiettivo "arrivo". Senza strafare mai
Quindi tutto a posto?
Neanche per idea!
Per la prima volta ho visto la scopa e, senza essere ipocrita, pur non essendo un fulmine, non pensavo sarebbe successo.
'az, alle 6.30 di mattina vedere tre ragazzotti che ti guardano come per dire "Beh? Facciamo con calma?", non è una bella cosa.
Ancora meno sentirsi dire di essere dentro per un minuto. E solo grazie alla testardaggine di Argento nel cercare e trovare la più introvabile base vita del mondo!!
Mezz'ora a girare in tondo in piena notte nel .... nulla.
Ragazzi, un minuto in 40ore per è un po' .... pochino come margine, a me sembra.
Il fatto che con me ci fosse Argento, rendeva il tutto .... ancora più strano.
Come detto dal Muppet Bianco, non abbiamo neanche capito bene come mai.
Ok, perso un po' di tempo dietro Sandro, mio amico milanese, che si è sentito male nel posto più scosceso e inaccessibile, costringendoci alla più lenta discesa della storia.
Ok, perso un altro po' per Dario, autore dell'episodio più incredibile mai visto (volo al buio di notte con capriole ripetute, giù per un dirupo, con ricerca del cellulare appeso a ... fili d'erba )
Ma nonostante tutto, come abbiamo fatto a perder tutto sto tempo, rimane un mistero.
Anche perchè il meteo è stato perfetto.
Ci penserò.
Se state pensando di provare vi segnalo che, a parte un tizio incredibilmente idiota che gestiva una base vita, ho trovato gente molto cordiale e ristori perfetti.
Per le balise pochi problemi anche se ho sentito che non per tutti è stato così.
Difficoltà in crescendo e concentrate nei 120km centrali. Due salite belle irte, fondo mai banale e non facile.
Parte iniziale e finale in piano e, anche se noi l'abbiamo fatta bene, arrivare lì cotti deve essere veramente veramente alienante. Occhio.
Insomma, non una gara dove si può fare tanto il fighetto.
Se sbagli, paghi.
Ma a volte i vecchietti sanno essere veramente terribili.
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Mezz Ora l avete anche persa alla ricerca della base vita....
li è il Prof che ha cercato di portarti a perdere
li è il Prof che ha cercato di portarti a perdere
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
....pensandoci bene è stato l'unico momento in cui ci siamo divisi ed effettivamente il malefico è entrato nel ristoro due minuti prima di me....serena wrote:Mezz Ora l avete anche persa alla ricerca della base vita....
li è il Prof che ha cercato di portarti a perdere
....mumble mumble.....
Voleva farmi fuori!!!!
Solo che l'orologio avanti ed ha sbagliato i calcoli!!
Grande Serena, quadra tutto. Quanto è cattivo quell'uomo
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Complimenti Vecchietti Pelati e Barbuti....
I Giovani han sempre tempo...
Bravi tutti!
I Giovani han sempre tempo...
Bravi tutti!
Ciao, Fabrizio P.
- Bodyboarder
- Quotazerino
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Avrei molto da raccontare, eccome! Un ritiro, un 'fallimento', insegna tanto quanto un traguardo raggiunto. Diversamente, ma insegna. Non starò ad annoiarvi con pensieri e considerazioni che mi hanno assalito. Sono ritornato a casa deluso e amareggiato, certo, ma anche con ottimi e nuovi spunti di miglioramento. Quest'anno ho corso troppo, davvero troppo per quello che il mio fisico poteva tollerare. Troppe gare e troppo impegnative. Inoltre, con una NON programmazione che ho pagato.
Diversi errori nello specifico. Uno, per esempio: aver corso con Argento per quasi la totalità degli 80 e più km (non è colpa tua, eh! E' la mia 'strategia' che si è rivelata sbagliata). Di aiuto e sostegno nella notte, ma se in alcuni tratti si andava assieme felicemente, in altri faticavo quel tanto in più che sommato più volte mi ha fatto fuori (l'ultima salita, per esempio). Emblematica, a posteriori, una frase del 'cattivo' Carlo, in un momento quando il bravo Professò, pur se stanco e sotto-ritmo come dichiarato, ci aveva lasciato per scomparire in discesa: 'Avete corso tratti che mai mi sarei sognato di correre!'. Ecco: mi ero dimenticato che stavo partecipando ad una 100 miglia e nonostante qualcuno più esperto me lo ha fatto notare, indirettamente, ho proseguito come nulla fosse.
Per quello che riguarda la manifestazione, ad oggi è l'unica 100 miglia italiana (quella con più declinazione di corsa): va cullata e valorizzata. Dura, durissima: pietre su pietre. I Magredi sono affascinanti, ma ho potuto viverli solo al crepuscolo. Beati Argento e Pelato che li hanno corsi, al ritorno, con il sole allo zenit: un vero deserto mangiapiedi.
Mi sono fermato all'85° km (distanze sottostimate nelle indicazioni dei cartelli e roadbook: anche le rilevazioni del mio GPS erano sempre 4/5 km in più) e buona parte l'ho corsa senza luce (circa 9/10 ore su 17). Quindi poco paesaggio visto e tanto immaginato. Non dei più belli, sia chiaro, ma neanche terribile. Non fraintendete: gli scenari attraversati erano più appenninici che alpini. Il giro è logico, le distanze tra i ristori ottimali e questi ultimi sempre completissimi. I timori del balisaggio scomparsi presto: tutto sempre ben segnalato (sembra anche grazie a ulteriori controlli ed interventi da parte dell'organizzazione proprio durante lo svolgimento della gara). Ambiente famigliare sempre presente: valore aggiunto a questa gara che consiglio a tutti.
La mia prestazione? Onorevole sino al ritiro. L'ultima salita, con il sole alle spalle che iniziava a scaldare, mi ha fatto fuori. Negli immediati metri della successiva discesa non riuscivo a far andar le gambe. Arrivo al ristoro sfiduciato e già deciso a fermarmi: di nuovo vuoto come già successo al CRO.
Come scritto, mi sono riportato indietro uno zaino con tanti gel avanzati, un po' di amaro e altrettanta fiducia e stimoli per le prossime. Poi, tante fotografie. Su tutte: Gino e Fabio immancabili ai ristori e l'anziano corridore che in una via di Maniago, dopo il ristoro, aveva messo sul davanzale di casa sua una cornice con un ritaglio di giornale: una sua immagine era pubblicata nell'articolo sulla gara podistica alla quale aveva partecipato: la Tagliamento, 177 km. Era il 1983.
Diversi errori nello specifico. Uno, per esempio: aver corso con Argento per quasi la totalità degli 80 e più km (non è colpa tua, eh! E' la mia 'strategia' che si è rivelata sbagliata). Di aiuto e sostegno nella notte, ma se in alcuni tratti si andava assieme felicemente, in altri faticavo quel tanto in più che sommato più volte mi ha fatto fuori (l'ultima salita, per esempio). Emblematica, a posteriori, una frase del 'cattivo' Carlo, in un momento quando il bravo Professò, pur se stanco e sotto-ritmo come dichiarato, ci aveva lasciato per scomparire in discesa: 'Avete corso tratti che mai mi sarei sognato di correre!'. Ecco: mi ero dimenticato che stavo partecipando ad una 100 miglia e nonostante qualcuno più esperto me lo ha fatto notare, indirettamente, ho proseguito come nulla fosse.
Per quello che riguarda la manifestazione, ad oggi è l'unica 100 miglia italiana (quella con più declinazione di corsa): va cullata e valorizzata. Dura, durissima: pietre su pietre. I Magredi sono affascinanti, ma ho potuto viverli solo al crepuscolo. Beati Argento e Pelato che li hanno corsi, al ritorno, con il sole allo zenit: un vero deserto mangiapiedi.
Mi sono fermato all'85° km (distanze sottostimate nelle indicazioni dei cartelli e roadbook: anche le rilevazioni del mio GPS erano sempre 4/5 km in più) e buona parte l'ho corsa senza luce (circa 9/10 ore su 17). Quindi poco paesaggio visto e tanto immaginato. Non dei più belli, sia chiaro, ma neanche terribile. Non fraintendete: gli scenari attraversati erano più appenninici che alpini. Il giro è logico, le distanze tra i ristori ottimali e questi ultimi sempre completissimi. I timori del balisaggio scomparsi presto: tutto sempre ben segnalato (sembra anche grazie a ulteriori controlli ed interventi da parte dell'organizzazione proprio durante lo svolgimento della gara). Ambiente famigliare sempre presente: valore aggiunto a questa gara che consiglio a tutti.
La mia prestazione? Onorevole sino al ritiro. L'ultima salita, con il sole alle spalle che iniziava a scaldare, mi ha fatto fuori. Negli immediati metri della successiva discesa non riuscivo a far andar le gambe. Arrivo al ristoro sfiduciato e già deciso a fermarmi: di nuovo vuoto come già successo al CRO.
Come scritto, mi sono riportato indietro uno zaino con tanti gel avanzati, un po' di amaro e altrettanta fiducia e stimoli per le prossime. Poi, tante fotografie. Su tutte: Gino e Fabio immancabili ai ristori e l'anziano corridore che in una via di Maniago, dopo il ristoro, aveva messo sul davanzale di casa sua una cornice con un ritaglio di giornale: una sua immagine era pubblicata nell'articolo sulla gara podistica alla quale aveva partecipato: la Tagliamento, 177 km. Era il 1983.
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
E' chiaramente un po' OT e si aggancia all'altro 3D ma se non ti decidi a fare qualche KM in più (mettici anche una migliore programmazione se vuoi) rischi di trovarti sempre allo stesso punto (IMHO). Non sono tanti quelli che si possono permettere di fare qualche centinaio di KM durante l'anno e portarsi a casa gare di questo tipo!Bodyboarder wrote:Avrei molto da raccontare, eccome! Un ritiro, un 'fallimento', insegna tanto quanto un traguardo raggiunto. Diversamente, ma insegna. Non starò ad annoiarvi con pensieri e considerazioni che mi hanno assalito. Sono ritornato a casa deluso e amareggiato, certo, ma anche con ottimi e nuovi spunti di miglioramento. Quest'anno ho corso troppo, davvero troppo per quello che il mio fisico poteva tollerare. Troppe gare e troppo impegnative. Inoltre, con una NON programmazione che ho pagato.
Come scritto, mi sono riportato indietro uno zaino con tanti gel avanzati, un po' di amaro e altrettanta fiducia e stimoli per le prossime. Poi, tante fotografie. Su tutte: Gino e Fabio immancabili ai ristori e l'anziano corridore che in una via di Maniago, dopo il ristoro, aveva messo sul davanzale di casa sua una cornice con un ritaglio di giornale: una sua immagine era pubblicata nell'articolo sulla gara podistica alla quale aveva partecipato: la Tagliamento, 177 km. Era il 1983.
A quel corridore avremmo dovuto fare una foto, me ne pento!
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Possiamo anche girarci in tondo, ma è un qualcosa che devi valutare. Probabilmente (come abbiamo anche già detto in privato) serve un minimo di programmazione (intesa proprio solo come non fare alla ****), ma devi cercare anche di aumentare i chilometraggi sennò ti troverai sempre a fronteggiare il problema del "vuoto" ad un certo punto...argento wrote:E' chiaramente un po' OT e si aggancia all'altro 3D ma se non ti decidi a fare qualche KM in più (mettici anche una migliore programmazione se vuoi) rischi di trovarti sempre allo stesso punto (IMHO). Non sono tanti quelli che si possono permettere di fare qualche centinaio di KM durante l'anno e portarsi a casa gare di questo tipo!Bodyboarder wrote:Avrei molto da raccontare, eccome! Un ritiro, un 'fallimento', insegna tanto quanto un traguardo raggiunto. Diversamente, ma insegna. Non starò ad annoiarvi con pensieri e considerazioni che mi hanno assalito. Sono ritornato a casa deluso e amareggiato, certo, ma anche con ottimi e nuovi spunti di miglioramento. Quest'anno ho corso troppo, davvero troppo per quello che il mio fisico poteva tollerare. Troppe gare e troppo impegnative. Inoltre, con una NON programmazione che ho pagato.
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Accetto i consigli. Grazie. Ma andiamo sull'altro topic? Scrivo li una domanda.
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
eccoci
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
"I have to say it was the toughest but best marked 100 mile race I've done so far!"
Se lo dice lui!!!!
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Se lo dice lui!!!!
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Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
Hanno messo giù qualche foto:
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La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
Re: MMT 100 MILE [3 OTTOBRE 2014]
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C'è qualche personaggio conosciuto!!!
C'è qualche personaggio conosciuto!!!
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