LUT 2018 22/23 giugno 2018

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Fish67
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LUT 2018 22/23 giugno 2018

Post by Fish67 »

In attesa dei racconti americani del Pelato cerchiamo di raccontare com'e' stata la mia LUT.
Cose da raccontare ce ne sarebbero tante, ma mi piace ricordare che per 28ore ho fatto cio' che piu' mi piace.
Poco prima della partenza ci ritroviamo con TrailMaker , Coppetti ed il Profeta e questo e' gia' un buon segno per il morale .
10minuti prima della partenza , lo speaker dice che e' ora di far partire il GPS, 2 spagnoli vedono che io non ho nulla , mi guardano e dicono Cabeza?... e cabeza sara'
Partenza tra spintoni e ressa, neanche fossimo ad una 10km in pista, incontro Pino ed il commento e' il solito : dove c...o vanno tutti. Mi ritrovo cosi' al primo controllo al 1500posto circa. Dopo circa 25km iniziano le crisi di sonno su una larga carrareccia, vedo un omino armato di bastone e racchetta e non lo riconosco, trovo il Profeta , scambiamo 2 chiacchiere sull'impresa del Pelatone ed arriva anche il folletto col bastone. Trattasi di Coppetti che ha perso il bastoncino in partenza.
Un'oretta e poi loro vanno , arriveranno quasi 4 ore prima di me. Appena inizia ad albeggiare , iniziano le crisi di sonno piu' intense, fa freddo ma non lo sento. Vado a zig zag sull'asfalto rischiando di cadere in terra. Decido di provare un microsonno accovacciato su una pietra . Non mi alzerei piu' , senonche' uno sconosciuto passando grida il mio nome e mi sprona a ripartire, quanto avro' dormito , boh?
Riparto e dopo qualche km ritrovo un amico che avevo lasciato prima del sonno, colazione con prosciutto al Lago di Misurina e via per il rif. Auronzo. Dopo il microsonno mi sento rinascere.
Passa il rif. Auronzo , le 3 cime ed inizia la parte piu' odiosa della Lut , 10km di stradina che portano prima al Lago di Landro e poi al ristoro di Cimabanche. Bisogna andare veloci per stare nel cancello di Cimabanche. Ci arrivero' con 45minuti di vantaggio. Cambio veloce (anche delle scarpe) e si riparte, altra stradina fino a 200om e discesa su Malga Ra Stua, altro cancello non proprio agevole ma passa anche questo.
Sapevo che la LUT iniziava in pratica poco piu' avanti con la risalita della lunghissima e splendida Val Travenanzes 15km per fare 1000m di dislivello. Non sapevo pero' che ci sarebbero stati da affrontare un paio di guadi che, visto il freddo e la serata che arriva, non mi piacciono per niente. Fortunatamente ho con me un paio di calzini di emergenza che indossero' prima della notte.
Si arriva al Col Gallina , ennesima minestrina e mancata di noccioline e si riva' per gli ultimi 20km . Sorpresa, iniziano I sentieri al posto delle strade bianche , e che sentieri!!! Torna il buio dopo il rif. Averau, si va Avanti tra pietre precipizi fino al Colle Giau da dove si vedono le luci lassu' , in quella che sara' l'ultima bast...rda salita alla forcella. Salgo senza che la mente si renda conto di dove sono , c'e' anche qualche nevaio a tenerci desti, si prosegue con ancora una salitina ed infine si vedono le luci del Rif. Croda del lago. E' finita!
Prima del rifugio mi affiance un losco figuro, Pino Trailmaker. Come 4 anni prima al Cromagnon si arrivera' insieme . Fantasticus!
Goduria al ristoro con uova sode e patate lesse e giu' per la ripidissima discesa e l'ultima delirante stradina per arrivare a Cortina, dove ci attende la moglie di Trailmaker col fidato cane e non possiamo dire che non c'era neanche un cane ad attenderci nella fredda Cortina.
Birra all'arrivo ? FINITA!!!!
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Ciao, Fabrizio P.
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giobibo
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Re: LUT 2018 22/23 giugno 2018

Post by giobibo »

Sarà...ma io i vostri racconti li leggo sempre volentieri
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Coppetti
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Re: LUT 2018 22/23 giugno 2018

Post by Coppetti »

Per me una Lut all'insegna del... Pelato in effetti, il pensiero (partirà 15 ore dopo di noi) ricorre inevitabilmente ma non lo si potrà monitorare che all'arrivo con il maxischermo allestito da Maner :risata: . Belinate a parte, tramite aggiornamenti di pagine web, riuscirò a "capire" in diretta il suo arrivo dopo aver fatto doccia e pseudodormita, questo è indubbiamente un'altro cerchio che si chiude e fatemi fare un po l'hippie che risiede neanche tanto nascosto, ce ne siano mille altri per lui e per tutti quanti.

La LUT quindi, le Dolomiti, mai viste finora se non in cartolina. So solo, per simili sentiti dire, che la prima metà (poco piu) sarà morbida e la seconda darà grattacapi. Tutto vero in effetti. Col Profeta decidiamo (a memoria prima volta) di partire sia insieme che col freno a mano tirato piu del solito.
Nonostante una preparazione dello zaino stranamente accurata, dopo due km alla prima salita mi accorgo che si è sfilato un bastoncino. Non c'è niente da fare, chi nasce tondo non muore quadrato, amen ma la reazione è super zen e in un attimo inizia la ricerca del bastone perfetto. Durerà una ventina di km con parecchi cambi, alla fine la spunterà un leggero bastoncino piu corto dell'altro e pure curvo, bruttino da vedere ma stranamente efficace. Non ci penso piu e arriverà con me all'arrivo.

Quando incontro Fish ho sonno pure io, gli stradoni continui e larghi non aiutano, poi come spesso accade a un certo punto mi riprendo e il sonno non tornerà piu. Meglio così. La prima parte scorre tranquilla e un po monotona ma i paesaggi sono da urlo (un nome per tutti il lago di Misurina), la compagnia del Profeta buona e il meteo favorevole a parte un po di freddo in alto. Ogni tanto ci si sbatte con Trailmaker in qualche ristoro ed è sempre un plaisir.
Sulla lunga stradina odiata da Fish il passo comincia un po a accelerare e a Cime Bianche ci si saluta col Profeta, ognuno per la sua strada anche se spesso ci si ritroverà piu in la insieme. Prendo un buon ritmo e piu o meno andrà sempre meglio in uno scenario di km in km sempre piu bello e col percorso finalmente piu single track. Al netto di una due minicrisi arrivo bene al rif Gallina (km 100) e qui mi prendo al bar un caffè doppio che mi fa godere al massimo della discesona finale non prima di un meraviglioso traverso e degli ultimi 200m di dislivello fatti senza problemi.
Alla fine saranno 24 ore e mezza poco piu, che per me è un buon risultato. Pure il post i giorni successivi piuttosto okk, nessun acciacco. Mah, avrò preso un po di velocità pure io California Dreaming :ahah:
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argento
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Re: LUT 2018 22/23 giugno 2018

Post by argento »

Bravi giovani, in effetti quelle dirette California-Cortina erano divertenti!
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!

La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
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maner
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Re: LUT 2018 22/23 giugno 2018

Post by maner »

Due righe anche da parte mia: gara abbastanza tranquilla; patito solo un leggero freddo, la notte, con solo un antivento leggero e regola di mettermi qualcosa di più pesante ai ristori non rispettata; quando i miei amici hanno tardato per sistemare un bastoncino (deve esserci stata una maledizione, per i bastoncini, a quanto pare), il freddo si è fatto sentire, e ho dovuto fare la successiva salita a velocità sostenuta, per riscaldarmi. Niente a che vedere, comunque, con la crisi di freddo che mi è presa dopo la doccia, nel palazzetto del ghiaccio (nome quanto mai significativo). Abiti asciutti e tutto il materiale obbligatorio indossato, ma il freddo mi è passato solo uscendo fuori all'aperto, a cercare il parcheggio dell'auto.
Tra le cose negative, quella che non mi dimenticherò facilmente sarà l'ultima discesa. Partito quasi al crepuscolo dal rifugio Croda da Lago, ho anche fatto la ca**ata di tenere la stessa frontale usata la notte prima, con la luce che via via si è fatta sempre più fioca. Complici la mia negazione per le discese e la vista (in particolare quando stanco) non certo brillante, la discesa si è fatta via via più critica; ad ogni passo accennato di corsa mi sembrava di stare per inciampare, e tutti quelli che mi raggiungevano, dopo pochi metri erano già lontani.. Ma tanto ormai siamo arrivati e non vale la pena di prendere la seconda frontale; e invece non si arrivava mai! Ad un certo punto poi il sentiero è diventato scivolosissimo e ripidissimo, ed ho perfino faticato a stare in piedi, procedendo lentissimo (mentre ovviamente altri continuavano a superarmi correndo).
Arrivato infine a Cortina, verso mezzanotte e mezza, giusto in tempo per prendere l'ultima birra prima della chiusura del chiosco.
Panorami mozzafiato, grazie anche ad un cielo perfettamente sereno. Parte delle Dolomiti le avevo già viste in altre gare, compresa la splendida valle Travenanzes, ma le Tre Cime sono riuscite ad essere perfino più belle di come me le immaginavo.
Ciao
M.
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