Contano contano, si , le dimensioni contano
Sabato finalmente un lungo; no, non a piedi, con la BDC
Veramente è il secondo della stagione, e a dir la verità per un ciclista serio credo che sia la normalità.
Ma per il sottoscritto fare 170 km in 7 ore è stata una grande soddisfazione.
L'idea la covavo da un po: casa - Finale L.
Veramente l'idea originale (non ancora completamente archiviata ) era di farlo in MTB, ma bisogna adattarsi e quindi....
E così ore 7 partenza, risalgo una trantina di km la valle Belbo per poi scendere nella valle Bormida e in poco più di due ore sono a Millesimo.
Chiamo a casa: tutto bene quasi quasi faccio un salto sul Melogno, Ciao.
Mia moglie (troppo buona) mi risponde con la solita frase a cui sono abituato da anni e che fa parte del nostro rapporto: "ok, vai piano e fai attento"
In un attimo mi ritrovo prima della salita che porta al lago di Osiglia, dove riempo le borracce ad una fonte e mangio un po di frutta secca. Alla fonte ci sono altri due ciclisti, che ripartono prima di me, ed un terzo arriva poco prima della mi ripartenza.
I primi due li supero al primo tornante, i terzo non lo rivedrò più.
Dopo Osiglia comincia la salita un po più seria, ma sono solo più 12 km; l'importante è arrivare in cima poi a tornare a casa ci penserò dopo.
E cosi in poco meno di 4 ore sono in cima, non proprio sul colle, mi fermo al bivio per finale dove mi ristoro al bar con birretta e piadina.
La tentazione di scendere giù al mare è molta, ma l'idea della bolgia estiva mi fa cambiare idea e così riprendo la via del ritorno, seguendo per Bormida, Cairo e poi fino a Bistagno dove la salita per ritornare in valle Belbo mi mette a dura prova.
Rimpiango i rapportini della MTB, dopo l'ultimo non resta che spingere con le gambette, che pian piano mi portano in cima.
Ormai è fatta una lunga discesa e qualche km in piano mi riportano a casa.
Grande soddisfazione
e grand male a fondo schiena
ma già altre mete ambizione si fanno largo nei miei pensieri
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg