Le dimensioni contano

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BlackMagic
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Le dimensioni contano

Post by BlackMagic »

Non lo penso io, ovviamente; è Serena che vuole sapere tutto sulle ultra (le donne hanno sta fissa della lunghezza, è inutile).

Qualche topic ci sarà anche già stato, ma magari esce qualcosa di buono. Aspettando di sapere come fa Argento ad andare così forte, io do il primo consiglio:

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Si apra il dibattito.
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serena
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

Bravo Black ...grazie : Thumbup :

(speriamo sia vero che qualsiasi idiota può correre una maratona....magari prima o poi riesco anche io...anche se ...per ora ...non ci penso...)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Le dimensioni contano

Post by BlackMagic »

Su strada? Nemmeno io.

E poi, scusa, hai fatto la Rigantoca, sono 43 km no?
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argento
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

serena wrote:Bravo Black ...grazie : Thumbup :

(speriamo sia vero che qualsiasi idiota può correre una maratona....magari prima o poi riesco anche io...anche se ...per ora ...non ci penso...)
Ah neanche io l'ho mai corsa una maratona.... arruolato nella "special kind of idiot" family.......
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!

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serena
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:
serena wrote:Bravo Black ...grazie : Thumbup :

(speriamo sia vero che qualsiasi idiota può correre una maratona....magari prima o poi riesco anche io...anche se ...per ora ...non ci penso...)
Ah neanche io l'ho mai corsa una maratona.... arruolato nella "special kind of idiot" family.......
Io in nessuna delle due e ci patisco un pò..
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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Re: Le dimensioni contano

Post by BlackMagic »

serena wrote:
Io in nessuna delle due e ci patisco un pò..
Ecco, qui inizi a vedere qual'è una componente dell'andare oltre: il desiderio.

Come dicono tutti, in un ultra la componente mentale è predominante: anzi, più vai lontano, e più è importante. In un ultra, arriverà sempre un momento difficile, dovrai quasi sempre gestire dolore o mancanza di energie o stimoli. In quei momenti deve venire fuori la testa, la capacità decisionale, sapersi adattare alle condizioni.

Ma prima di tutto ci vuole desiderio, la voglia di andare oltre, di vedere se ce la fai.

E un pelo di incoscienza, buttarsi e vedere se ce la facciamo. Se non ce la facciamo non capita mica niente; ci fermiamo e la volta dopo passiamo anche quel limite.

Le lunghe distanze, secondo me, ti mettono in uno stato mentale particolare... Dimentichi il passato ed il futuro e ti concentri sul presente, è un ritorno alla semplicità. Se poi sei particolarmente fortunato, durante una corsa od una gara lunga hai quei momenti di "high" che Scott Jurek chiama satori in cui vedi tutto con chiarezza e sei capace di concentrarti su ogni minimo particolare, ed anche se sei al limite del tuo corpo trovi le risorse per aumentare il ritmo con facilità incredibile, come se facessi tutto senza sforzo. E' come se si aprisse uno scarico e si portasse via stress, ansia, preoccupazioni, dolore e ti ritrovassi solo a pensare a correre.

Durano poco, a volte un rumore, uno scarto nel sentiero, o meno prosaicamente i bisogni fisiologici fanno sparire tutto e ritornano i dolorini, la stanchezza e l'esaurimento. Ma non importa, è quella sensazione di leggerezza che poi cercherai nella prossima corsa: una volta vissuto è difficile non volerci "ritornare".

Ho scritto troppe cose serie, ritorniamo a parlare di figa.
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

BlackMagic wrote:Ho scritto troppe cose serie, ritorniamo a parlare di figa.
No no ...ritorniamo a parlare di gambe!!!
Per fare sì che le gambe ti portino in fondo ad una gara di 100 km .....che cosa fai?!
Sicuramente l'aspetto psicologico sarà anche importante ma .....alla fine si corre con le gambe :imbarazzo:
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

serena wrote:
BlackMagic wrote:Ho scritto troppe cose serie, ritorniamo a parlare di figa.
No no ...ritorniamo a parlare di gambe!!!
Per fare sì che le gambe ti portino in fondo ad una gara di 100 km .....che cosa fai?!
Sicuramente l'aspetto psicologico sarà anche importante ma .....alla fine si corre con le gambe :imbarazzo:

Quelli come me che non sono dotati sull'endurance devono correre, correre, correre........ quasi tutti i giorni........ correre deve diventare una attività quotidiana e normale....... in qualunque modo, sentiero, strada, pista.......
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:
serena wrote:
BlackMagic wrote:Ho scritto troppe cose serie, ritorniamo a parlare di figa.
No no ...ritorniamo a parlare di gambe!!!
Per fare sì che le gambe ti portino in fondo ad una gara di 100 km .....che cosa fai?!
Sicuramente l'aspetto psicologico sarà anche importante ma .....alla fine si corre con le gambe :imbarazzo:

Quelli come me che non sono dotati sull'endurance devono correre, correre, correre........ quasi tutti i giorni........ correre deve diventare una attività quotidiana e normale....... in qualunque modo, sentiero, strada, pista.......
Quindi non fai nessun lavoro specifico? Voglio dire: alterni allenamenti più veloci ad allenamenti più lenti? fai ripetute? fai ripetute in salita? fai lavori in palestra??
E il recupero? Molti insistono sull'importanza del recupero..........
Alterni la corsa con altre attività o corri e basta?

(ci riuscirò prima o poi ... a carpire i vostri segreti :risataGrassa: )
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

BlackMagic wrote:Su strada? Nemmeno io.

E poi, scusa, hai fatto la Rigantoca, sono 43 km no?
Se vale anche quella..sì l'ho fatta :imbarazzo:
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Re: Le dimensioni contano

Post by Manu81 »

Uhmmmmmm
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

serena wrote:
argento wrote:
serena wrote:
BlackMagic wrote:Ho scritto troppe cose serie, ritorniamo a parlare di figa.
No no ...ritorniamo a parlare di gambe!!!
Per fare sì che le gambe ti portino in fondo ad una gara di 100 km .....che cosa fai?!
Sicuramente l'aspetto psicologico sarà anche importante ma .....alla fine si corre con le gambe :imbarazzo:

Quelli come me che non sono dotati sull'endurance devono correre, correre, correre........ quasi tutti i giorni........ correre deve diventare una attività quotidiana e normale....... in qualunque modo, sentiero, strada, pista.......
Quindi non fai nessun lavoro specifico? Voglio dire: alterni allenamenti più veloci ad allenamenti più lenti? fai ripetute? fai ripetute in salita? fai lavori in palestra??
E il recupero? Molti insistono sull'importanza del recupero..........
Alterni la corsa con altre attività o corri e basta?

(ci riuscirò prima o poi ... a carpire i vostri segreti :risataGrassa: )
Poi ti dico cosa faccio io più nel particolare, però per me (che non mi chiamo granpasso) la prima cosa è correre frequentemente........
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Re: Le dimensioni contano

Post by BlackMagic »

D'accordissimo con Argento, la prima cosa da fare è aumentare il numero delle uscite e di conseguenza il chilometraggio. Con calma, certo. Ma la prima cosa è fare più km.

Io non sto a vedere tanto ritmi o ripetute o medio, corro perchè fortunatamente mi piace. Non faccio mai un "allenamento": vado a correre, fine a se stesso. Difatti non mi pesa, anzi, è sempre un piacere mettere le scarpe ed uscire, che siano 10 km sul lungomare che 50 su sentiero.
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Re: Le dimensioni contano

Post by Pazzaura »

Secondo me in breve prima di tutto devi esser portato, leggero, ed avere una "bella" corsa. Io mi sono impegnato molto per cercarla e sono migliorato, ma resta il fatto che sembro un muratore ed ho i piedi storti. E quindi ciò vuol dire che se intensifico le uscite, mi spunta ogni tipo di dolore possibile e poi devo recuperare.

Detto ciò, concordo sul fatto di correre tanto senza molte fisime. E' il consiglio che danno tutti i forti, ci sarà un motivo. La stessa Amelie Forsberg, di cui leggevo un'intervista, ha detto così.

Le ripetute ecc ecc servono per migliorare la resa cardiaca... per andare più forte in salita, o per correre più svelti. Ma secondo me per preparare una 100 km, specie una scorrevole come il Morenic, non servono a niente.

Tutto il resto è testa. Crederci, provarci, girala come vuoi ma devi tener duro di testa. In certe lunghezze... conta tantissimo a parer mio. Chi può dirlo, magari se mi iscrivessi... a passo tranquillo... potrei farla pure io? Forse si. Ma solo leggere 100km mi fa venire la pelle d'oca. La mia testa non è pronta.

Miei modesti pareri, ovvio.
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

Pazzaura wrote:Secondo me in breve prima di tutto devi esser portato, leggero, ed avere una "bella" corsa. Io mi sono impegnato molto per cercarla e sono migliorato, ma resta il fatto che sembro un muratore ed ho i piedi storti. E quindi ciò vuol dire che se intensifico le uscite, mi spunta ogni tipo di dolore possibile e poi devo recuperare.
Idem...sia per il fatto della "bella" corsa (che nemmeno io ho) sia per il discorso "dolori" che escono fuori dopo l'allenamento...
Devo dire che se mi alleno su sentiero escono fuori meno dolori.
Anzi..onestamente ora non ne stanno uscendo affatto ma va detto che vado molto ma molto piano...
Se provassi ad andare più forte (volendo potrei...) secondo me uscirebbero eccome....
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Dunque, esperienza di uno che ha iniziato a correre a 46 anni dopo 15 anni di inattività fisica. In passato me la cavavo più nella corsa di velocità che in quella di resistenza. Quando ho ri-iniziato per diversi mesi non riuscivo a fare più di 5 Km, e tantomeno potevo pensare di uscire due gg di fila, questo per spiegare il mio livello.
Dopo 2 anni di lenta progressione ho affrontato la mia prima 40 K (Rigantoca dello scorso anno). Da Settembre scorso ho iniziato a lavorare un po’ più intensamente, in realtà probabilmente prima anche volendo non sarei riuscito, questo per dire che è comunque necessario un periodo di costruzione più o meno lungo a seconda di età e caratteristiche personali (leggo anche di chi in pochi mesi prepara maratona o ultra ma per me sono marziani).

Dico anche che sono un autodidatta, ho cercato di leggere qualcosa e di ascoltare un po’ di pareri da chi ha esperienza (vedi Black e compari).
Detto questo per queste distanze c’è da allenare la potenza lipidica che si allena con i lunghi (30-60K) che cerco di fare una volta alla settimana, per me è bene farli con un nutrimento minimale anche se si arriva un po’ scoppiati. Altra cosa tutto il lavoro settimanale (ed anche i lunghi) per me deve essere fatto a ritmi medio-alti per abituare l’organismo a considerarlo un ritmo "normale". Se uno deve recuperare da gara o altro chiaramente si va tranquilli e poi sempre attenzione ad ascoltarsi per non farsi del male, però senza essere troppo timorosi a volte ci proteggiamo troppo, c’è da provare.
Questo per il lavoro di quantità.
So che inorridite ma per aumentare in velocità tanto lavoro in pista (o su strada), per me funziona, in questo devo dare ragione ad amadablan.
Ripetute da 200-400 m con recupero rigorosamente attivo o semplice corsa 10-15-20 Km a ritmo alto, assicuro che i polpacci sono molto più provati che su un sentiero, però poi su un sentiero voli e assicuro che la differenza la si fa sulla parte corribile. Il difetto della pista è che non allena la salita per cui si deve pensare anche a fare un po’ di lavoro sulla salita con ripetute più o meno lunghe.
Le ripetute su pista (soprattutto i 200 m) sono piuttosto pesanti per le articolazioni, per cui sono da fare con attenzione, però aiutano ad impostare la corsa sull’avampiede e a me piacciono anche (dure eh). Quando si approccia la gara è un lavoro da sospendere perché lasciano le gambe pesanti.
Questo è il lavoro inverno-primavera, d’estate aumenta la quota di sentiero che è molto più piacevole, quest’anno però provo a mantenere un po’ di pista per non perdere il ritmo.
Questo per me funziona ma non vuol dire che sia il meglio o che sia anche solo corretto, ognuno probabilmente deve adattare il lavoro alle sue caratteristiche fisiche e psicologiche e al tempo che ha disponibile (anche quest’ultimo importante).
Per l’alimentazione Black ci ha spiegato tutto quello che sappiamo, per cui può dire molto meglio di me.
Altre cose magari mi vengono in mente!!
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Per quello che riguarda l'aspetto mentale direi che la sua importanza cresce con la distanza/tempo. Per me sui 50/70 K conta di più la preparazione e un po' di capacità di gestirsi. Più si sale, più la solidità psicologica conta ma non ho grande esperienza, però sì tutti lo dicono.........
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

Questo topic sta prendendo una piega molto interessante : Thumbup :
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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Re: Le dimensioni contano

Post by Manu81 »

Io penso che il vero allenamento per un Ultra (visto che si parla di Ultra) e non solo, stia in tutto quello che si fa quando non si corre.
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

Manu81 wrote:Io penso che il vero allenamento per un Ultra (visto che si parla di Ultra) e non solo, stia in tutto quello che si fa quando non si corre.
sono solo parzialmente d'accordo .......
100 km (o più) si fanno con le gambe.....
d'accordissimo sull'importanza dell'alimentazione, del riposo, per quanto mi riguarda dello stretching e chi più ne ha più ne metta ma....la preparazione fisica ci vuole....
se no non arrivi in fondo...il fisico cede prima....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:Dunque, esperienza di uno che ha iniziato a correre a 46 anni dopo 15 anni di inattività fisica. In passato me la cavavo più nella corsa di velocità che in quella di resistenza. Quando ho ri-iniziato per diversi mesi non riuscivo a fare più di 5 Km, e tantomeno potevo pensare di uscire due gg di fila, questo per spiegare il mio livello.
Dopo 2 anni di lenta progressione ho affrontato la mia prima 40 K (Rigantoca dello scorso anno). Da Settembre scorso ho iniziato a lavorare un po’ più intensamente, in realtà probabilmente prima anche volendo non sarei riuscito, questo per dire che è comunque necessario un periodo di costruzione più o meno lungo a seconda di età e caratteristiche personali (leggo anche di chi in pochi mesi prepara maratona o ultra ma per me sono marziani).

Dico anche che sono un autodidatta, ho cercato di leggere qualcosa e di ascoltare un po’ di pareri da chi ha esperienza (vedi Black e compari).
Detto questo per queste distanze c’è da allenare la potenza lipidica che si allena con i lunghi (30-60K) che cerco di fare una volta alla settimana, per me è bene farli con un nutrimento minimale anche se si arriva un po’ scoppiati. Altra cosa tutto il lavoro settimanale (ed anche i lunghi) per me deve essere fatto a ritmi medio-alti per abituare l’organismo a considerarlo un ritmo "normale". Se uno deve recuperare da gara o altro chiaramente si va tranquilli e poi sempre attenzione ad ascoltarsi per non farsi del male, però senza essere troppo timorosi a volte ci proteggiamo troppo, c’è da provare.
Questo per il lavoro di quantità.
So che inorridite ma per aumentare in velocità tanto lavoro in pista (o su strada), per me funziona, in questo devo dare ragione ad amadablan.
Ripetute da 200-400 m con recupero rigorosamente attivo o semplice corsa 10-15-20 Km a ritmo alto, assicuro che i polpacci sono molto più provati che su un sentiero, però poi su un sentiero voli e assicuro che la differenza la si fa sulla parte corribile. Il difetto della pista è che non allena la salita per cui si deve pensare anche a fare un po’ di lavoro sulla salita con ripetute più o meno lunghe.
Le ripetute su pista (soprattutto i 200 m) sono piuttosto pesanti per le articolazioni, per cui sono da fare con attenzione, però aiutano ad impostare la corsa sull’avampiede e a me piacciono anche (dure eh). Quando si approccia la gara è un lavoro da sospendere perché lasciano le gambe pesanti.
Questo è il lavoro inverno-primavera, d’estate aumenta la quota di sentiero che è molto più piacevole, quest’anno però provo a mantenere un po’ di pista per non perdere il ritmo.
Questo per me funziona ma non vuol dire che sia il meglio o che sia anche solo corretto, ognuno probabilmente deve adattare il lavoro alle sue caratteristiche fisiche e psicologiche e al tempo che ha disponibile (anche quest’ultimo importante).
Per l’alimentazione Black ci ha spiegato tutto quello che sappiamo, per cui può dire molto meglio di me.
Altre cose magari mi vengono in mente!!
Come organizzi mediamente la tua settimana?
Voglio dire ..quante volte ti alleni? Come organizzi i vari allenamenti (fermo restando che il lungo lo fai nel week end)?
Fai altre cose oltre a correre? Attività in palestra? Esercizi di allungamento?
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

serena wrote: Come organizzi mediamente la tua settimana?
Voglio dire ..quante volte ti alleni? Come organizzi i vari allenamenti (fermo restando che il lungo lo fai nel week end)?
Fai altre cose oltre a correre? Attività in palestra? Esercizi di allungamento?

Se posso faccio 5 uscite alla settimana, lungo nel WE e di fatto non faccio altro perchè già così come tempi sono al limite, anche se probabilmente palestra e stretching sarebbero utili. A volte devo allungare la schiena perchè la regione lombare è un compressa, ma ognuno ha le sue magagne.......
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Manu81 wrote:Io penso che il vero allenamento per un Ultra (visto che si parla di Ultra) e non solo, stia in tutto quello che si fa quando non si corre.
Se ti riferisci ad abitudini alimentari etc... probabilmente importanti sì, più lavori più c'è bisogno di recuperare sui microtraumi, doloretti vari e probabilmente i fattori alimentari sono rilevanti ma non saprei stimarli.
Secondo Jurek molto importante l'alimentazione vegana per limitare la componente infiammatoria, ti permette di lavorare di più, non saprei stimarne l'importanza. Io ho tolto la carne e non ho problemi, anzi direi che sto benone!
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Re: Le dimensioni contano

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argento wrote:
Manu81 wrote:Io penso che il vero allenamento per un Ultra (visto che si parla di Ultra) e non solo, stia in tutto quello che si fa quando non si corre.
Se ti riferisci ad abitudini alimentari etc... probabilmente importanti sì, più lavori più c'è bisogno di recuperare sui microtraumi, doloretti vari e probabilmente i fattori alimentari sono rilevanti ma non saprei stimarli.
Secondo Jurek molto importante l'alimentazione vegana per limitare la componente infiammatoria, ti permette di lavorare di più, non saprei stimarne l'importanza. Io ho tolto la carne e non ho problemi, anzi direi che sto benone!
Idem..
Da quando ho tolto la carne (e per adesso anche il pesce...poi vediamo) io sto benissimo.
Tra l'altro io sempre sono stata un pò "delicata" ma ...da quando ho tolto la carne ...mangio qualsiasi cosa senza alcun problema...
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:
serena wrote: Come organizzi mediamente la tua settimana?
Voglio dire ..quante volte ti alleni? Come organizzi i vari allenamenti (fermo restando che il lungo lo fai nel week end)?
Fai altre cose oltre a correre? Attività in palestra? Esercizi di allungamento?

Se posso faccio 5 uscite alla settimana, lungo nel WE e di fatto non faccio altro perchè già così come tempi sono al limite, anche se probabilmente palestra e stretching sarebbero utili. A volte devo allungare la schiena perchè la regione lombare è un compressa, ma ognuno ha le sue magagne.......

Cavoli ...5 uscite settimanali :pensoso:
Come le "gestisci"?voglio dire....se oggi fai il lungo domani cosa fai? ti riposi o fai un allenamento di "scarico"?
Quando fai eventuali ripetute? Immagino lontane dal lungo......

Credo che la zona lombare sia più o meno un problema di tutti.....
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Sono abbastanza irregolare ma in inverno è una cosa del tipo:

Martedì 1h ora a buon ritmo (pista)
Mercoledì seduta di ripetute in pista, prima ci si scalda e poi defaticamento
Giovedì seduta di ripetute in salita prima ci si scalda e poi defaticamento
Venerdì 1h ora a buon ritmo
Domenica lungo

In questo ultimi mesi riuscivo a fare le 2 sedute di ripetute in una settimana comunque mai 2 in pista perchè sono troppo pesanti, salita e pista hanno un impegno muscolare e articolare diverso e le sopporto (poi dipende da quante ne fai chiaramente). Inizialmente solo 1 seduta di ripetute.
Con l'allungarsi delle giornate la pista la sostituisco con i giri ai forti che hanno bisogno di più tempo.
Poi se c'è il giorno in cui le gambe non vanno lascio stare e faccio un lavoro più tranquillo, se ho più tempo e le gambe vanno faccio 1h e mezza, insomma ho una linea ma faccio variazioni a seconda di come mi sento. Senza adagiarsi perchè la testa trova sempre una scusa per non lavorare!
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Re: Le dimensioni contano

Post by Manu81 »

serena wrote:

100 km (o più) si fanno con le gambe.....
.la preparazione fisica ci vuole....
se no non arrivi in fondo...il fisico cede prima....
Io penso che 100 km (o più) si facciano con tutto il corpo. E penso che la preparazione fisica attenga a tutto il corpo, del quale le gambe costituiscono una parte.
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:Senza adagiarsi perchè la testa trova sempre una scusa per non lavorare!
La mia invece trova sempre un motivo per "andare" e una scusa per lavorare........
Sembra una cosa buona ma non sempre lo è ....
E'da domenica (Rigantoca) che per un verso o per l'altro ...non mi fermo (lunedì e martedì palestra, mercoledì e giovedì sui forti) .....Oggi sono stanca....
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Manu81 wrote:
serena wrote:

100 km (o più) si fanno con le gambe.....
.la preparazione fisica ci vuole....
se no non arrivi in fondo...il fisico cede prima....
Io penso che 100 km (o più) si facciano con tutto il corpo. E penso che la preparazione fisica attenga a tutto il corpo, del quale le gambe costituiscono una parte.
Questo è un discorso che vale a carattere generale, anche per uno sprinter. Mennea ha lavorato tantissimo sia in allenamento che come stile di vita per ottenere il meglio da se. Quando inizi a caricarti di tanto lavoro le tue abitudini di vita contano, la testa conta, poi il talento forse ti consente di essere il migliore nonostante tutto, ma se vuoi cercare di ottenere il meglio da te conta tutto in qualunque campo!
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Bodyboarder
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Re: Le dimensioni contano

Post by Bodyboarder »

A mio avviso, ricondurre ad un allenamento strettamente sportivo, la preparazione di una Ultra, è riduttivo. Ora che 'la conosco', certo. Come Black ha iniziato, devi essere spinto da più componenti: il desiderio, per esempio.

Ecco. Correre un Ultra, o anche l'ambizione di correre una Ultra, a voi, in voi, come si è manifestato? Cosa vi ha spinto o cosa vi sta spingendo? Rivalsa personale? Rivincita sui colleghi? Amore per la natura?

Cosa avete provato, poi, la prima volta che avete completato una gara da 15-20 km su sterrato?

Riusciamo a partire da li per poi definire tutto il contorno, allenamento fisico compreso?
Last edited by Bodyboarder on Sat Jun 15, 2013 13:16, edited 1 time in total.
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Re: Le dimensioni contano

Post by grigualosca »

Sono "fresco" di uscite lunghe...nel senso che è da poco che le faccio;
nel mio caso la difficoltà maggiore è spesso mentale. Ho quarant'anni, ma ho il fisico leggero, entro abbastanza in fretta in forma. La mia maggiore difficoltà viene fuori soprattutto in questo periodo, con i primi caldi: se non sono al 100% o durante la corsa mi accorgo che non vado come dovrei o vorrei , mi subentra una specie di sconforto che con l'andar del tempo mi può portare ad abbandonare l'obbiettivo. Non è solo una questione fisica, ho imparato nel mio piccolo che bisogna allenare la testa.
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serena
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

Bodyboarder wrote:A mio avviso, ricondurre ad un allenamento strettamente sportivo, la preparazione di una Ultra, è riduttivo. Ora che 'la conosco',m certo. Come Black ha iniziato, devi essere spinto da più componenti: il desiderio, per esempio.

Ecco. Correre un Ultra, o anche l'ambizione di correre una Ultra, a voi, in voi, come si è manifestato? Cosa vi ha spinto o cosa vi sta spingendo? Rivalsa personale? Rivincita sui colleghi? Amore per la natura?

Cosa avete provato, poi, la prima volta che avete completato una gara da 15-20 km su sterrato?

Riusciamo a partire da li per poi definire tutto il contorno, allenamento fisico compreso?
Premetto che non credo che il mio fisico mi consentirà mai di preprare e di affrontare una Ultra (...da quando corro ho sempre un sacco di problemi...al punto di essermi convinta che il mio fisico sia strutturalmente inadatto a correre...)....

Se dovessi affrontare una Ultra...non credo che avrei bisogno di una motivazione "speciale"...
A me piace stare in movimento e mi piace faticare....
Non faccio alcuno sforzo psicologico quando esco per andare a correre...e non ho bisogno di una particolare motivazione, di un particolare obiettivo per farlo.
Io amo correre e sono sempre felice quando corro....anche quando piove, fa freddo e c'è vento.
Io corro dappertutto. Su sentiero, su strada, in pista......non importa...basta correre (solo sul tapis roulant mi annoio un pò ...perchè non mi piace stare rinchiusa....)
Quando non corro è perchè la ragione mi suggerisce di non farlo, l'istinto invece non me lo suggerisce mai....

Mi piacerebbe senz'altro fare una Ultra perchè comunque sono 10 anni che giro per sentieri quindi ...i sentieri sono la mia seconda casa...

La prima volta che ho finito un trail...era il trail del Monte di Portofino, ci ho messo 3 ore e 1 quarto quando pensavo che ce ne avrei messe almeno 5 .....ero troppo felice e...quando ho visto che la gente mi incitava e faceva il tifo mi sono quasi messa a piangere.....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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argento
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Bodyboarder wrote:A mio avviso, ricondurre ad un allenamento strettamente sportivo, la preparazione di una Ultra, è riduttivo. Ora che 'la conosco',m certo. Come Black ha iniziato, devi essere spinto da più componenti: il desiderio, per esempio.

Ecco. Correre un Ultra, o anche l'ambizione di correre una Ultra, a voi, in voi, come si è manifestato? Cosa vi ha spinto o cosa vi sta spingendo? Rivalsa personale? Rivincita sui colleghi? Amore per la natura?

Cosa avete provato, poi, la prima volta che avete completato una gara da 15-20 km su sterrato?

Riusciamo a partire da li per poi definire tutto il contorno, allenamento fisico compreso?

Quando ho iniziato a correre l'ho fatto perchè nelle mie passeggiate estive sul promontorio di Portofino, soffrivo troppo il caldo ma non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare a fare tanti KM, non sapevo neanche cosa fosse una ultra!
Per me vale un po' il discorso di Serena, mi piace correre in particolare su un sentiero. Correre su una pista non mi entusiasma ma poi quando vedo come corro su un sentiero assicuro che vale la pena. Quando si sentono le gambe andare sono momenti di gioia. Sulle lunghe poi ogni tanto viene fuori quella sensazione di poter correre per sempre, che meraviglia!
Sulle ultra non saprei devo ancora capire, probabilmente perchè ho scoperto che è una cosa che posso fare ma ho poca esperienza, però se mi metto in gara cerco di farlo al meglio. Alla fine è una corsa e lo sai mi piace fare la panoramica come la rigantoca, solo che alla panoramica mi fanno un mazzo tanto :risataGrassa:
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Re: Le dimensioni contano

Post by trigi »

....approccio minimalista......per me nelle gare lunghe quel che conta è il senso del viaggio......con te stesso, con i tuoi occasionali (o non) compagni di viaggio, con l'alternanza di euforia e crisi.....a volte vinci e qualche altra volta perdi.....con la notte (che è stata una grandissima scoperta.....pensavo non avesse sens correre di notte.....invece è impagabile).
Mai fatti più di 40 km alla settimana, mai più di 50.000 m di dislivello all'anno, i lavori in pista (pur allenandomi perlopiù a villa Gentile per questioni di tempo....) li farò si e no meno di 10 volte all'anno e sempre per caso.....diciamo che se qualcuno trova un metodo nel mio modo di allenarmi mi mandi una mail.....ma a me va bene così, so benissimo che con un po' di programmazione andrei più forte e magari più a lungo ma non ho la minima intenzione di far diventare la corsa un secondo lavoro
.
Ma le sensazioni....ecco l'altro aspetto, e le emozioni.....queste si che ti fanno fare le ultra.....;-)
questo è il mio personalissimo parere.......
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.

Albert Einstein.
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Re: Le dimensioni contano

Post by granpasso »

Boh per monti ci sono sempre andato sin da ragazzo. Trekking in islanda e patagonia, tanti anni di torrentismo in giro per italia ed europa, un pò di speleologia, arrampicata poca (adesso di più) comunque sempre alla ricerca di Emozioni, Avventure, Sfide.....Sono da sempre un visionario. Ho iniziato nel 2005 scoprendo banalmente la corsa la Tobbio uscendo da una piscina. Da lì ho iniziato ad allenarmi. Quell'anno la corsa non si fece per condimeteo avverse, era novembre, dovetti aspettare la primavera successiva. Da lì è stato facile. Ricordo ancora la Rignatoca 2006 6 ore nette con poco allenamento. In quegli anni TUTTE le gare che oggi ci sono semplicemente non esistevano. C'era il Cromagnon e l'UTMB poi un pò di skyrace in giro per le Alpi. Dovetti per forza puntare alla CRO visto che in giro era la più corta. Scelsi il CRO semplicemnte per desiderio di Avventura. Allenarmi per me fu facilissmo. Bastava prendere la cartina etvoilà. Se cercate bene ci sono ancora tutti i topic delle mie gite lunghe. Quell'anno (2007) il Cro non si tenne per condimeteo avverse ma nacquero Valdigne e PdP. Il Cro lo chiusi nel 2008.........Per un momento pensai anche di fare UTMB ma avendo sempre poco tempo scelsi di fare le vacanze con la mia Famiglia.
Partecipo ai trail perchè amo le Montagne. Mai fatto una maratona.
Ciao.
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:Quando ho iniziato a correre l'ho fatto perchè nelle mie passeggiate estive sul promontorio di Portofino, soffrivo troppo il caldo ma non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare a fare tanti KM, non sapevo neanche cosa fosse una ultra!
Cioè ...siccome camminando soffrivi il caldo ....allora ti sei messo a correre???
Io di solito lo soffro di più il caldo, se corro ....non di meno......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

serena wrote:
argento wrote:Quando ho iniziato a correre l'ho fatto perchè nelle mie passeggiate estive sul promontorio di Portofino, soffrivo troppo il caldo ma non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare a fare tanti KM, non sapevo neanche cosa fosse una ultra!
Cioè ...siccome camminando soffrivi il caldo ....allora ti sei messo a correre???
Io di solito lo soffro di più il caldo, se corro ....non di meno......
Quando ero giovanotto camminavo sotto il sole senza grossi problemi ed ero irritato di essere sfinito nei miei giri estivi (sai la testa non capisce che gli anni passano fino a che non ti trovi davanti queste cose). Allora ho detto facciamo un po' di esercizio e vediamo se va meglio, il caldo mi ammazza sempre però su Portofino d'estate ci vado corricchiando ora....... :wink:
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Re: Le dimensioni contano

Post by serena »

argento wrote:il caldo mi ammazza sempre però su Portofino d'estate ci vado corricchiando ora....... :wink:
Beato te :imbarazzo:
Io ora come ora nei tratti in salita cammino sempre...
Io ....credo di avere iniziato a correre per avere più fiato nelle gite in montagna...
Poi però...le cose sono cambiate...
La corsa è una droga...... poi non si può fare a meno..........
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Re: Le dimensioni contano

Post by Bodyboarder »

Dal punto di vista strettamente fisico, il benessere, per me, lo si acquisisce con lunghe camminate o un allenamento di due/tre uscite alla settimana, brevi e poco intense. Quello che pratichiamo noi, 'non fa bene'. Cercate di interpretarlo, eh! Soprattutto immaginando una prospettiva di lungo termine.

Parto dal fatto che la motivazione per correre è un piacere strettamente estetico (correre nella natura, nel verde) e fisico (fare sport con tutti i benefici che ne derivano). Non credo di sbagliare molto se affermo che ciò è radicato in tutti. Chi più, chi meno.

Ma per una Ultra, c'è qualcosa di più. Nel desiderio di percorrere tanti km, ci sono motivazioni che, per me, sono in fondo nel nostro inconscio. Forse mi piace immaginare così. Sono certamente aspetti personali, che nessuno ha voglia di scrivere sopra una bacheca pubblica. Basta conoscersi un poco, criticarsi e guardarsi da fuori. O almeno provarci. E attenzione, il fatto che siano aspetti più nascosti, non significa siano strettamente negativi.
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Re: Le dimensioni contano

Post by argento »

Bodyboarder wrote:Dal punto di vista strettamente fisico, il benessere, per me, lo si acquisisce con lunghe camminate o un allenamento di due/tre uscite alla settimana, brevi e poco intense. Quello che pratichiamo noi, 'non fa bene'. Cercate di interpretarlo, eh! Soprattutto immaginando una prospettiva di lungo termine.
Albanesi direbbe "balle", dal punto di vista strettamente fisico devi farti un bel mazzo per acquisire modificazioni fisiologiche che identificano un miglioramento delle tue condizioni. Poi siccome conta anche il benessere psicologico con cui ci si deve relazionare c'è sempre da trovare un equilibrio!
Albanesi non è la bibbia beninteso, ma ha un approccio oggettivo che in certi casi non mi dispiace!!


Il lungo termine è sempre una incognita e forse qui entra in ballo il modo di correre, ma non posso dire niente e solo sperare che il fisico regga....... :mrgreen:
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