BlackMagic wrote:Mmmh, si così ci sta. Tanti lunghi inchiodano davvero, specie se stai caricando di km (paradossalmente). Off season puoi anche farti ogni weekend una bella gita da 50 km ma recuperi... se stai facendo 150 km alla settimana infilarci un uscita da 50 km e recuperare non è facile.
Però è inutile, se fai uscite di spessore chilometrico, in gara te le ritrovi.
Piuttosto è il discorso dei lavori di qualità che è delicato. Dipende sempre da qual'è il tuo target, ma se punti ad una gara lunga (LUT/UTMB) forse bisogna davvero chiedersi se siamo al punto in cui lo speedwork ti da realmente un vantaggio, o se vogliamo un po'scimmiottare i pro ma a noi non cambia niente tanto ad un certo punto si parla comunque di sopravvivere. Non so. L'unico anno dove ho fatto speedwork, ti garantisco che ne ho avuto tanto beneficio a livello di ritmi. Ma ero una macchina quell'anno, correvo con una continuità e determinazione che poi per tanti motivi non ho più ritrovato. E comunque, mi ha portato anche fisicamente al limite.
A volte vedere gente che fa lavori iperstrutturati prima di un ultra con magari pochi km in pancia mi sembra come spolverare sopra un cumulo di macerie... non so se rendo l'idea.
Allora meglio fare qualcosa di semplice come un uscita a fuoco a settimana, il fartlek o i dieci chilometri in progressivo, ma tutto a sensazione.
Wooaahh aspetta, che argomento stai tirando fuori.
Premesso che sì, anche io sono dell´idea che tanti tanti lunghi (senza nient´altro) ti inchiodino le gambe o per meglio dire, nel tempo tendano a farti perdere un po´di brillantezza e di velocità di base, anche io penso che a volte, per noi almeno esseri umani, una programmazione iper numerica e strutturata sia quasi controproducente.
Non siamo pro, il che significa che ogni "lavoro di qualità" logicamente poi ce lo portiamo nella vita di tutti i giorni e nelle nostre routine, quando magari la corsa, intesa come attività ricreativa, dovrebbe alleggerire un po´tutto il resto.
Dunque io sono per una qualità più "giocosa" (qualcuno ha detto Fartleck, non a caso "speed play" in svedese?) e meno programmatica.
Che significa che comunque un minimo di "base", di fondamenta, è necessario averla comunque, perchè altrimenti aumenta il rischio di farsi male, ma che al tempo stesso non è secondo me così necessario fare - per dire - tre mesi di MAF (per citare un tema adesso molto di moda) senza fare un minimo di uscitina dove si da gas.
Tutto sta insomma a trovare un proprio equilibrio, non disdegnando magari l´uscita ignorante con l´amico che ti pialla l´autostima, e soprattutto non dimenticando che sì, km e soprattutto ORE (aspetto di dirvi se vale anche per "dislivello", ma una mezza idea già ce l´ho) su sentiero sono un´arma micidiale che ti torna buona poi in gara.
Insomma, visione globale.