Bodyboarder wrote:Interessante, ma ho un dubbio: sia prima della 'cura' che dopo la stessa, sei certo che la tua postura, il tuo appoggio non equilibrato, derivasse solo ed esclusivamente da un mancato 'stretching' del piede?
La postura (diciamo schiena, anche) può portare a uno sbilanciamento dei carichi tra dx e sn e tra retro e avampiede, che magari possono influire sul cedimento di una parte del piede. Girerei quindi la considerazione, se sei più bilanciato potresti stressare meno alcune parti del piede.
Il baropodometro registra un carico statico direi e in effetti vede anche se ci sono delle alterazioni della distribuzione dei carichi tra i lati (e c'erano) però valuta anche il la presenza di cedimenti delle varie parti della volta plantare, nel mio caso chiaramente evidente sull'arco trasverso.
Detto questo, può essere utile sottolineare che l'azione importante dell'esercizio non è lo stretching ottenuto sulla parte dorsale di gamba e piede ma il maggior tono muscolare che si ottiene sulla pianta facendo lavorare bene gli adduttori del primo e quinto dito (soprattutto) nel tentativo di spingere verso il basso la pianta. Questi muscoli hanno rapporti con le teste dei metatarsi e sono considerati elementi che rinforzano il complesso strutturale che determina la tenuta dell'arco trasverso.
Io non una volta molto pronunciata e magari ho una maggior propensione al cedimento, ricordo cha anche da giovane a volte l'avampiede mi dava fastidio.
Credo che per un adulto che provi a fare questi esercizi sia ben difficile raggiungere l'estensione che si vede nei filmati da parte di ballerine che hanno iniziato la loro attività da giovanissime e che hanno potuto stirare il piede fino ad arrivare a toccare terra con gli alluci per avere un allineamento con la gamba.