Non so se devo scrivere qui, nel caso mi scuso in anticipo ma tra reindirizzamenti, automoderazioni, cambi di discussione e offtopic di varia natura, fatico a seguire il dipanarsi di ciascuna discussione. Che dire, ho atteso qualche giorno a rispondere al gentile Pazz e a quanto aveva espresso in risposta al mio intervento, e mi scuso con lo stesso Pazz per questo momentaneo silenzio. In realtà la mia stessa scelta di scrivere tutto questo in chiaro, è figlia del fatto che l'intervento di Pazz fosse appunto anch'esso in chiaro all'inizio, e che di questo fatto io stesso gliene rendessi merito, in quanto ci vuole comunque fegato a mantenere pubblica un'opinione espressa, anche la più assurda o offensiva, e a configurarsi dunque per il tipo di comunicatori che si è (lascio perdere considerazioni antropologiche del tipo "ho capito che persona sei", ecc..., non mi interessa). Peccato dunque che poi il Pazz abbia cancellato tutto, lasciando in loco enigmatici quanto esplicativi puntini di sospensione. Ai miei occhi, che sono pur sempre quelli di un "co.glione come gli altri qui che scrive di corsa" (cit. testuale) e di un "tarlo della società" (cit. meno testuale), il rimangiarsi la parola (ben diversa dal pensiero), o meglio il rinnegare la stessa, è cosa più grave di quanto espresso con la parola stessa. Ti scusi (magari di persona, siamo troppo bravi a comunicare con i tasti: facciamolo a quattr'occhi), discuti, ti inca.zzi, ma non cancelli quanto hai detto o pensato: tradotto, ti prendi sempre e comunque la responsabilità di ciò che esce dai denti o dai polpastrelli.
Premessone generale per dire: c'era in effetti un errore di fondo nel mio intervento: infatti, ad una prima lettura di quanto scritto dal Pazz, avevo letto questa frase "STRAVA è fatto per QUELLI COME ME che amano registrare gli allenamenti, ecc...": dunque ho risposto, certamente in modo diretto (mi piacerà poi un giorno discutere anche di questa idea curiosa secondo cui "diretto" è il contrario di "moderato": si può essere diretti e moderati - contrario di "diretto" semmai è "indiretto" quando non "falso" o "ipocrita", mentre mi sfugge dove si collochi l'aggettivo "offensivo" in tutto questo), che "Dillo meglio: è fatto per QUELLI COME TE, ecc...: ovvero, ho scritto pensando in quel momento di utilizzare il medesimo registro linguistico adottato dal mio interlocutore, senza tra l'altro nessun tipo di critica intellettual-culturale, quanto piuttosto per favorire un'immediatezza della discussione stessa. Invece, il Pazz aveva scritto "PER LE PERSONE COME ME". Ecco, avevo appunto preso una cantonata e me ne scuso, la prossima volta leggerò meglio quanto viene scritto e come viene scritto. Però, anche al Pazz mi permetterei di suggerire di leggere meglio quanto scritto, e soprattutto "come" scritto. A parte che in coda al mio intervento avevo inserito una considerazione, anzi una richiesta esplicita, nel momento in cui avevo scritto "mi piacerebbe saperne di più", che partiva da un presupposto sottointeso "Pazz, tu che conosci e usi STRAVA, spiegamelo e discutiamone": ecco, non mi pare che Pazz abbia colto questa sfumatura neppure troppo sfumata. Lascio inoltre perdere discorsi del tipo "tu non mi conosci": ma non perchè non me ne freghi una mazza di conoscere qualcuno (anzi, è sempre meraviglioso fare nuove conoscenze), ma semplicemente perchè non c'è ne la possibilità "fisica" e geografica: ecco però buon Pazz, neppure tu "mi conosci" (e magari ne sarai anche felice..: in effetti, mi sto già abbastanza sui co.glioni da solo), dunque quantomeno mantenamo una buona reciprocità in questo senso. Reciprocità che a mio avviso deve realizzarsi anzitutto nella buona educazione e non nell'offesa facile da mestruo maschile (Pazz, scrivi che hai avuto una giornataccia: e grazie al belino, se facciamo a gara a chi ha giornate storte, fidati che non c'è gara): vuoi essere diretto, accomodati, non troverai MAI ostilità da parte mia, ma non mi diventare offensivo: anche perchè credo che tu sia comunque moooolto migliore del tuo gemello bimbominkia che ha scritto quelle robe.
Fine dell'Angelus del Mercoledì.
Tornando per un attimo a STRAVA: curioso e al tempo stesso "rincuorato" del fatto che stia venendo fuori un dato interessante; ovvero sia, che la mia considerazione su STRAVA come strumento di "confronto" tra diversi soggetti in allenamento - a mio avviso il suo primo uso e ciò che lo differenzia da altri software come Garmin Connect per dirne uno, trovi conferma da parte di altri utenti che ne fanno uso. Quello intendevo quanto scrissi "per quelli che amano il confronto anche in allenamento): perchè se appunto parliamo di software di vario tipo, di file, di tabelle Excel, sono io il primo ad aver usato per moltissimi anni i grafici Polar e poi Garmin, per registrarmi e monitorare i miei percorsi e i miei allenamenti (salvo poi, da buon "tarlo della società" (cit) scrivere sempre tutto comunque su cartaceo. Cosa aggiunge STRAVA a tutto ciò? la possibilità di sovrapporre allenamenti e percorsi altrui ai propri: non è confronto questo? Quella era la mia considerazione, punto. Che poi sia bellissimo e utilissimo, non lo metto in dubbio: ecco, mi girano solo un po' le pa.lle al pensiero che per usarlo si debba avere uno smartphone, che io non possiedo perchè non me lo posso permettere (leggi "le giornatacce" di cui sopra). Tutto lì...e da questa idea, è invece partita una filippica che, ripeto, oltre ad essere OT, è risultata configurarsi come fuori luogo e dequalificante dell'autore stesso.
Poi, ma questa è una nota che aggiungo in fondo ed è nuovamente indirizzata all'amico di forum Pazz: sul discorso "non mi conosci", "il mio percorso", e sull'idea di agonismo, competizione, trash talk, love of the game, ecc....sarò lieto di discutere con te e con chiunque vorrà, nella sede appropriata.
Mi scuso ancora se vi ho frantumato la mazza con questo interventone, ma lo dovevo al Pazz e alla discussione stessa: e pure un po' a me, perchè sfi.ga, io non dimentico nulla, mai.
Un grosso saluto a tutti!