Tecniche di allenamento: Maffetone

Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Corsa in montagna)

User avatar
grigualosca
Utente Molto Attivo
Posts: 308
Joined: Wed Sep 07, 2011 15:38
Location: Genova

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by grigualosca »

Bravo..!!! =D>
Io ho provato ad iniziare il MAF, ma tra impegni vari e la poca voglia (non perchè non sia convinto dei benefici, ma a causa del fatto che le mie uscite sono state scarse nel periodo invernale, quindi quando uscivo per correre...volevo correre :imbarazzo: :imbarazzo: ) è andato tutto a farsi benedire!! :neutral:
Peccato....il mio cardio frequenzimetro rimarrà ancora lì a prendere polvere :risataGrassa:
User avatar
argento
Moderatore di Sezione
Posts: 4720
Joined: Fri May 04, 2012 22:57
Location: Genova

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by argento »

Ho riguardato i miei ritmi MAF recentemente comparandoli a quelli dello scorso anno.
Sono sicuramente migliorati, quasi un 10%, che non è poco.

Non saprei come interpretarlo, probabilmente quest'anno ho fatto poco lavoro stressante e nel complesso l'organismo si è un po' ripreso, e/o lo scorso anno ero messo maluccio.
Sia beninteso che questo non corrisponde a una migliore capacita "prestativa" perchè ho fatto grande fatica nelle gare e anche nella corsa a carattere generale.
Ma può essere un buon metro per valutare lo stato del proprio organismo nei confronto di certa attività fisica.
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!

La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
User avatar
Bodyboarder
Quotazerino
Posts: 700
Joined: Wed Mar 23, 2011 10:32

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by Bodyboarder »

Per capire: quest'anno sei stato meglio fisicamente, ma hai concluso le gare con prestazioni inferiori?
User avatar
argento
Moderatore di Sezione
Posts: 4720
Joined: Fri May 04, 2012 22:57
Location: Genova

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by argento »

Bodyboarder wrote:Per capire: quest'anno sei stato meglio fisicamente, ma hai concluso le gare con prestazioni inferiori?
Sinteticamente: sì :pensoso:

ma interpreterei in modo diverso:
lo scorso anno ho chiuso il periodo gare decisamente "bruciato" e questo può aver avuto un riflesso sul parametro MAF (però non so come ero messo l'anno precedente per fare una comparazione).
Quest'anno ho corso di meno ma soprattutto con meno intensità e probabilmente l'organismo ne ha avuto un beneficio in termini di motore aerobico che piano piano si è ripreso. Per quello che riguarda le prestazioni quelle erano in buona parte date dal lavoro di intensità che avevo fatto, la cui ampia mancanza si è fatta sentire quest'anno quando ho provato ad aumentare i ritmi.

Comunque certa fatica a correre che ho sentito quest'anno era fin eccessiva, e credo che i tempi che riuscivo a fare lo scorso anno su certi percorsi me li scordo. La sensazione è proprio quella di essere sceso di un gradino secco!

La cosa positiva è che le gambe con un po' di allenamento appropriato sono invece rimaste robuste!

Comunque solo una interpretazione sia beninteso!
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!

La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
User avatar
Bodyboarder
Quotazerino
Posts: 700
Joined: Wed Mar 23, 2011 10:32

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by Bodyboarder »

Sempre per capire: per te, non è un miglior risultato aver finito della ultra importanti in condizioni fisiche molto buone e poter riprendere/continuare a correre e allenarti senza particolari patemi? Oppure hai l'ambizione a finire in tempi migliori, con medie di percorrenza più alte?
User avatar
argento
Moderatore di Sezione
Posts: 4720
Joined: Fri May 04, 2012 22:57
Location: Genova

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by argento »

Bodyboarder wrote:Sempre per capire: per te, non è un miglior risultato aver finito della ultra importanti in condizioni fisiche molto buone e poter riprendere/continuare a correre e allenarti senza particolari patemi? Oppure hai l'ambizione a finire in tempi migliori, con medie di percorrenza più alte?

Prima domanda: sì, ne sono molto contento!
Seconda domanda: sì, avrei il desiderio di finire gare lunghe (diciamo quelle oltre le 10 ore) con tempi migliori, soprattutto di correrle con maggiore regolarità. Questo evidentemente non mi riesce bene e ne emerge che in queste gare l'aspetto ludico rimane limitato e alla fine mi rompo le balle. Mi diverto molto di più in gare tipo Maremontana o Gorrei che hanno sempre i loro momenti down ma per lo meno, riesco a correrne delle buone parti.
Ma va bene così, ci ho provato, magari fra una decina di anni divento più bravo! :ahah:
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!

La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
User avatar
Sino
Utente Attivo
Posts: 144
Joined: Wed Oct 02, 2013 9:42
Location: Mele

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by Sino »

Ciao ragazzi, riprendo questa discussione per chiedere consiglio agli esperti (e non) delle lunghe distanze su come organizzarsi per l'inverno, in vista delle nuove avventure previste per l'anno prossimo.

In buona sostanza: tornato dalla gran bella esperienza della UTLO e dopo varie vicissitudini; non si sa bene per quale motivo mi sono perso la mail dell’organizzazione e me ne sono accorto solo dopo i famigerati quattro giorni utili per il pagamento e la regolarizzazione dell’iscrizione. :triste: :pensoso:
Per fortuna dopo vari tentativi il sito che gestisce le iscrizioni (forse perché le iscirizioni erano ancora aperte per i ripescati o forse per un baco) mi ha fatto entrare ed effettuare il pagamento :uahuah: :uahuah: .

Adesso, mi sono fatto convincere a fare un periodo si stop dalla corsa di due settimane, anche se con qualche perplessità, visto che in passato in seguito ai periodi di stop, ho sempre accusato fastidi e problemi vari; ma questo forse per mia negligenza, non lo so.
Alla ripresa vorrei riprendere con il MAF, visto che comunque quest’anno credo mi sia stato di aiuto sopratutto come una sorta di solidità di base ch enegli anni precedenti forse non avevo.

Quello che chiedo agli esperti è come gestite il periodo invernale: se anche voi pensate sia utile fare un periodo si stop e nel caso di quanto, ma anche se nel periodo invernale sia il caso di macinare km in quantità oppure sia ancora presto.

grazie mille
Sino
"Il primo passo verso la libertà è accorgersi delle catene"
User avatar
argento
Moderatore di Sezione
Posts: 4720
Joined: Fri May 04, 2012 22:57
Location: Genova

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by argento »

Boh non so. Ora che sento maggiormente il peso della stagione, con il freddo preferisco rallentare il ritmo, prima non lo facevo. Anche per la testa può essere utile. Dipende forse anche da quanto la stagione è stata pesante.
Comunque sì, credo che la tendenza sia quella di rallentare. Anche a me non piace fermarmi perchè in passato avevo la sensazione di perdere molto. In realtà con il passare degli anni ho la sensazione di aver acquisito una struttura più stabile. Comunque generalmente non sto fermo più di una settimana.
Quindi ho iniziato con un MAF con cui conto di arrivare fino a inizio Gennaio, poi inizierò con un po' di qualità.

Io comunque ora sui volumi lavoro un paio di mesi prima della gara.
Tieni presente che anche con il MAF puoi mettere giù anche 300 K al mese a fatica quasi zero!
Ogni vita dovrebbe avere almeno sette gatti!

La vita è una trappola mortale, non ne usciremo vivi.
claudio zaccagnino
Utente di Quotazero
Posts: 63
Joined: Mon Nov 14, 2016 11:46
Location: Genova

Re: Tecniche di allenamento: Maffetone

Post by claudio zaccagnino »

Corsa amatoriale e tecnologia

Mi inserisco nell’attualità del topic Maffettone partendo dalla mia personale archeoesperienza.
Ho mosso i miei primi passi di corsa nel 1972 stimolato dalle prime “Marce dell’amicizia”: Corso Europa e Corso Italia i terreni più battuti.
La motivazione era allora ed è poi rimasta negli anni quella di correre per il piacere di correre.
Neppure un cronometro al polso: bastavano i minuti.
Percorrenze chilometriche annue modeste: qualche centinaio i primi anni distribuiti casualmente.
Poi (la faccio breve) le prime conoscenze con altri podisti e la prima maratona, corsa a Vallecrosia in parte sotto la pioggia. Allora riuscivo a correre 1.500 chilometri all’anno e il tempo realizzato era stato “X” (non mi piace citarmi).
Altre esperienze, i chilometri salgono a 2.500 all’anno e il tempo sulla maratona diventa “X” meno una manciata di minuti.
La maturità arriva con 4.000 chilometri all’anno, con un tempo sulla maratona che subisce un ulteriore taglio.

Morale: fare chilometri, scegliere percorsi allenanti, non piatti, alternare i ritmi, cogliere le sensazioni che arrivano dal nostro corpo.

Se poi devo personalizzare, posso dire che le mie qualità erano, sono, un corretto gesto tecnico e l’inventiva: il meglio delle prestazioni da me raggiunto è coinciso con la capacità di correre qualunque distanza (dagli 800 metri alla 100 chilometri) con un “preavviso” di 5/6 giorni.
In merito potrei citare una mia prestazione realizzata in puro “stile Forrest Gump”.

Io non credo che tecnologia e tabelle di allenamento possano fornire la certezza di arrivare in fondo ad una maratona; viceversa, la capacità di percepire se stessi permette di conoscere il proprio limite del momento, sapere già alla partenza se si vedrà lo striscione dei 42, 195.
Per me ha funzionato, e non solo sulle maratone.
Post Reply

Return to “Altri argomenti”