Correre senza gareggiare...

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cortomaltese
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Correre senza gareggiare...

Post by cortomaltese »

Leggendo l’ultimo numero di Montagne360, la rivista mensile del CAI, ho trovato molto interessante un trafiletto che rendeva pubblico l’invito ad un incontro organizzato dal CAI SEM di Milano per il 15 maggio (stasera) sul tema della corsa in montagna.
A parte il fatto che credo sia già interessante di per se sapere che una organizzazione come il CAI si interessi di corsa in montagna. Ma ormai è noto come le sezioni CAI stiano facendo molto per uscire dai loro gusci “alpinistici”.
Quello che trovo ancora più interessante è volere occuparsi di corsa in montagna senza parlare necessariamente di competizioni.
Il tema della serata infatti sarà la corsa in montagna come attività a se in termini di sicurezza, preparazione, fruizione della montagna, ecc. Però senza parlare di competizioni, tecniche di gara, organizzazioni di eventi, sponsor, ecc.
Ho trovato spesso un po’ troppo riduttivo parlare della corsa in montagna inserendola per forza nelle gare di trail o similari (o nella loro preparazione).
Personalmente ho sempre corso molto preferendo i sentieri perché mi piaceva di più rispetto all'asfalto.
Magari un giorno mi iscriverò a qualche gara, magari seguendo qualche amico, e immagino lo farò con piacere, ma non è questo il mio scopo. Il mio scopo è correre fuori dalla folla, nel verde, magari in sentieri che non conosco, magari al tramonto, magari con la neve, eccetera eccetera, solo per il piacere di farlo senza necessariamente dovermi misurare con altri concorrenti.
Voi che ne dite? Provochiamo un po' di dibattito.
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argento
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by argento »

cortomaltese wrote: Personalmente ho sempre corso molto preferendo i sentieri perché mi piaceva di più rispetto all'asfalto.
Magari un giorno mi iscriverò a qualche gara, magari seguendo qualche amico, e immagino lo farò con piacere, ma non è questo il mio scopo. Il mio scopo è correre fuori dalla folla, nel verde, magari in sentieri che non conosco, magari al tramonto, magari con la neve, eccetera eccetera, solo per il piacere di farlo senza necessariamente dovermi misurare con altri concorrenti.
Voi che ne dite? Provochiamo un po' di dibattito.

Grazie per lo spunto.
Non è sempre facile capire perchè si passa alla parte agonistica. Credo che la maggior parte degli amanti della corsa sui sentieri si riconosce nei piaceri che tu descrivi. Ricordo che dopo le prime esperienze di corsa ad un certo punto è maturata l'idea di partecipare ad una competizione in effetti per capire come ero messo confronto ad altri. È stato sicuramente di stimolo per migliorare, per capire fino a dove potevo arrivare. Non so se sia positivo o negativo. In certi momenti sicuramente mi sono lasciato prendere molto, anche troppo da questo aspetto. Con il passare degli anni l'aspetto competitivo un po' è sceso e prevale l'idea di compiere un percorso.
Quando si affrontano distanze importanti diventa difficile poi farlo se non si all'interno di eventi organizzati e anche questa è una ragione per partecipare alle competizioni. A volte anche per scoprire percorsi nuovi.
Non posso non ricordare che un percorso come la Rigantoca affascina ancora molti di noi ed è una bella formula: si parte quando si può, non c'è una classifica finale, e ognuno usa il passo che vuole. Alla fine il riferimento è il mio tempo comparato a quello di edizioni precedenti. Si ricorda la partenza con il buio, le prime luci, i ristori e gli amici incontrati sul percorso.
Ho bei ricordi in competizioni e in corse fatte con gli amici e i brutti ricordi in effetti fanno parte di qualche gara :lol:

Va beh, non lo so, si possono dire tante cose.......
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argento
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by argento »

Niente, questo 3D non interessa . :D
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adrian
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by adrian »

difficile a lungo andare allenarsi con costanza senza obiettivi, almeno per me beato chi ci riesce, anche il piacere di stare tra boschi e monti quando diventa una cosa ripetitiva viene meno, io le gare le ho piu' o meno abbandonate, ho avuto altri obiettivi che mi hanno spinto ad allenarmi, raggiunti anche quelli ho praticamente smesso....
oggi vado a fare una corsetta va' sara' meglio :risataGrassa:
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serena
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by serena »

argento wrote:Niente, questo 3D non interessa . :D

Sarebbe interessante. Almeno io lo trovo interessante.
Ma ho un piede rotto (rotto nel senso di fratturato ...proprio...)....faccio un pò fatica in questo periodo a parlare di corsa... : WallBash : : WallBash : : WallBash :

Personalmente necessito di un obiettivo per allenarmi.
Non tanto perché, diversamente, non faccio niente in quanto questo non può avvenire ......Il mio problema è che se non ho un obiettivo da perseguire faccio le cose senza criterio, tendo a fare troppo e le conseguenze sul mio corpo sono sempre nefaste.

Quando ho terminato l'Ironman che stavo benissimo.
Nella settimana successiva ho fatto una gita in montagna (la prima gita dell'anno) con 2000 metri di dislivello ....una ferrata ...una via lunga che non facevo da due anni...Tempo 10 giorni ero piena di dolori :ahah: :ahah:
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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same
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by same »

A me piace fare sport all'aria aperta (possibilmente in montagna), questo è il motivo per cui amo il trail running, lo sci, l'arrampicata etc... per cui riesco a correre abbastanza regolarmente senza avere la motivazione della gara.
Qualche gara ogni tanto la faccio, per me sono l'occasione per dare il massimo, per mettermi alla prova, cosa che in allenamento difficilmente accade.
Per questo motivo faccio fatica a capire chi gareggia serialmente, magari fuori forma e soltanto "per arrivare", ma ovviamente sono soltanto diversi punti di vista
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serena
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by serena »

same wrote:A me piace fare sport all'aria aperta (possibilmente in montagna), questo è il motivo per cui amo il trail running, lo sci, l'arrampicata etc... per cui riesco a correre abbastanza regolarmente senza avere la motivazione della gara.
Qualche gara ogni tanto la faccio, per me sono l'occasione per dare il massimo, per mettermi alla prova, cosa che in allenamento difficilmente accade.
Per questo motivo faccio fatica a capire chi gareggia serialmente, magari fuori forma e soltanto "per arrivare", ma ovviamente sono soltanto diversi punti di vista

Nel mondo del podismo amatoriale, tanti prendono la gara domenicale come una corsa in compagnia, non come una vera gara... Ci si conosce tutti......
Per molti veramente non c'è un intento agonistico, quanto meno non sempre.
Mi è capitato più di una volta di fare la gara insieme a persone che avrebbero potuto arrivare molto prima ma che, in quel momento lì ,hanno scelto di correrla più piano per correrla insieme a me.
Ecco per me non è mai stato così.
L'allenamento è l'allenamento e la gara è la gara. Sono due cose ben distinte......
Nel trail, invece, fare gare "di allenamento" può avere un senso alla luce del fatto che puoi usufruire dei ristori e quindi viaggiare leggero.
Io ho fatto lunghe distanze da sola, non in gara. Non è banalissimo. Viaggi con un bel pò di peso addosso. Molto di più di quello che avrai in gara. L'acqua soprattutto è l'aspetto critico. L'acqua pesa e però è indispensabile. Se stai fuori tante ore, se devi fare tanti km .....non è affatto facile. Aggiungo anche che nel trail ci sono persone che provengono dall'escursionismo/ alpinismo, che sono in grado di orientarsi anche in assenza di bandelle e che comunque conoscono l'ambiente in cui si svolge la competizione....ma ci sono anche persone che provengono dalla corsa su strada (o, peggio, dal divano) per le quali la presenza di una organizzazione esterna è quasi indispensabile o comunque molto importante.
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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cortomaltese
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by cortomaltese »

Ecco credo che il nocciolo della questione sia questo:
serena wrote:Io ho fatto lunghe distanze da sola, non in gara. Non è banalissimo. Viaggi con un bel pò di peso addosso. Molto di più di quello che avrai in gara. L'acqua soprattutto è l'aspetto critico. L'acqua pesa e però è indispensabile. Se stai fuori tante ore, se devi fare tanti km .....non è affatto facile. Aggiungo anche che nel trail ci sono persone che provengono dall'escursionismo/ alpinismo, che sono in grado di orientarsi anche in assenza di bandelle e che comunque conoscono l'ambiente in cui si svolge la competizione....ma ci sono anche persone che provengono dalla corsa su strada (o, peggio, dal divano) per le quali la presenza di una organizzazione esterna è quasi indispensabile o comunque molto importante.
Per andare un po' oltre il minimo giornaliero serve essere organizzati: che sia l'organizzazione di una gara o la propria nello zaino.
E comunque da soli immagino ci sia anche un certo margine di rischio.
D'altronde credo fosse l'idea che avevano gli organizzatori dell'incontro al CAI di Milano di cui parlavo ad inizio discussione.
Che poi non ci sarebbe nulla da obiettare a chi invece facesse gare di trail (o altro) solo per il piacere dell'esperienza condivisa!
Io per dire qualche gara che ho vissuto da spettatore o da volontario me la sarei fatta solo per respirare l'atmosfera del pregara e del postgara!
E' l'idea di quello che c'è in mezzo che mi stanca solo a pensarla...
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by eziopode »

Credo che correre sia di per sè bello!
Gareggiare è un aspetto secondario...ma non marginale.
Mi piace fare poche gare (magari un paio l' anno), generalmente lunghe e che mi stuzzichino in qualche modo.
L'agonismo invece è un capitolo a parte: non è tanto il fatto di avere un pettorale... quello magari aiuta a tirar fuori qualcosina in piu, è vero... ma in generale se sto correndo con qualcuno tendo a spremermi...


Quando allaccio le scarpe non vado ad allenarmi, vado a correre... non seguo regole o programmi: cerco di correre, almeno 3 volte a settimana (4 son meglio), e scelgo il percorso in base al tempo a disposizione ed alla voglia, se poi vedo che le gambe girano mi spremo per bene... Altrimenti tiro i remi in barca e mi accontento del mio giretto a ritmo tranquillo...
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by giobibo »

Credo che si possa correre benissimo senza avere l'obbiettivo della gara o la gara del fine settimana.
Quando correvo le mie erano uscite erano senza pretese, volte al puro piacere della corsa innanzitutto, e in secondo luogo a migliorare il mio stato di forma per riuscire a fare di più con meno stress e meno fatica.
Le gare, quelle poche fatte, erano un occasione per correre in ambienti diversi non conosciuti, senza lo stress dell'orientamento, acqua, sicurezza etc. etc. e non di meno, sono sempre state un occasione per confrontarmi con il lavoro svolto e con chi avevo a fianco. E per vedere le Vs brutte facce.
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by Bodyboarder »

Ma certo che si può correre, e/o allenare, senza l'obiettivo di una gara. Ma alla lunga, non parteciparvi, ultra o 10k che sia, è come fare l'amore sempre con il preservativo. Hai qualcosa in più che ti protegge, ma ti fa godere meno.
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by eziopode »

Diciamo che la gara, o meglio il porsi obiettivi, ti costringe ad uscire dalla "confort zone"...
È bello farsi del male e tornare a casa doloranti e felici... un po' come quando durante un ultra, di notte ti ritrovi "dazed n confused".... In quello stato mentale che va oltre il satori di dj...
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by eziopode »

...S.J. ...
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Re: Correre senza gareggiare...

Post by Coppetti »

Spesso penso sinceramente che sia l'obiettivo ultimo...però...le gare aiutano a vedere posti nuovi (non è facile stare ore su single track alieni senza perdersi, rifare lo stesso percorso, alimentarsi, sicurezza etc etc...). Poi le gare aiutano a stare in mezzo ad altre persone che a volte oltretutto già conosci e ti fa piacere rivedere. E infine le gare sollecitano quel po di ego che tutti piu o meno abbiamo, quella competizione per la stragrande maggioranza dei casi con se stessi che ti fa dire quest'anno vado meglio/peggio, ho migliorato questo/quello, faccio caxare, mi trovo meglio col caldo o col freddo.

Detto questo quando quelle quattro cinque volte all'anno ti spari da solo o con uno due amici 40/50/60 km in giro per i monti è una sensazione unica e bellissima, ne ho in mente a brevissimo una che esco di casa (Imperia) con lo zaino bello peso per finire (dipenderà poi da meteo, gambe, voglia) a Upega/Carnino/Viozene. Sono viaggi che non hanno niente da invidiare alla partecipazione di qualsiasi classica!

Sicuro è un argomento super interessante, negli ultimi due tre anni mi è capitato spesso di alternare, prima (ammetto) la gara era il centro di tutto e tutti gli sforzi prima e durante erano rivolti a stare dentro i cancelli e arrivare in fondo :risata:. Ora è tutto più sfumato e forse piu bello!
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