Incidente - Monviso Cresta Est

Montagna a 360 gradi: pensieri, notizie, meteo...

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Incidente - Monviso Cresta Est

Post by Sub-Comandante »

Questa mattina sulla cresta est è caduto un ragazzo di Genova... :cry: sarei dovuto andare anch'io con il gruppo "Gritte" del CAI di Bolzaneto ma abbiamo annullato la gita perchè le previsioni meteo non erano delle migliori.
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Post by Pazzaura »

Ho spostato e rinominato il topic.

Sono molto dispiaciuto per quanto successo, ora vado a vedere se trovo qualche dettaglio in giro per la rete. :(
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Post by Sub-Comandante »

Le poche informazioni le ho trovate sul sito di primo canale.
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Post by maxgastone »

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Post by maxgastone »

In questo link http://www.liguriaoggi.it/2008/09/07/ge ... l-monviso/ si da il nome anche della persona deceduta... :?
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Post by delorenzi »

ne hanno parlato poco fa al tg3 :cry:
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Post by Fed7 »

io ero in zona :(
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Post by Sub-Comandante »

Fed7 wrote:io ero in zona :(
Anche tu sulla cresta est?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Post by gecko »

:(
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Post by maxgastone »

Fed7 wrote:io ero in zona :(
Meteo di ieri e oggi?

Anche se alla fine della fiera potrebbe non aver avuto nessun peso con il fatto...
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Post by pria »

maxgastone wrote: Meteo di ieri e oggi?
Anche se alla fine della fiera potrebbe non aver avuto nessun peso con il fatto...
Anche io ho pensato al meteo.
Poi salivamo slegati, non so se sia normale.
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Post by Sub-Comandante »

pria wrote:
maxgastone wrote: Meteo di ieri e oggi?
Anche se alla fine della fiera potrebbe non aver avuto nessun peso con il fatto...
Anche io ho pensato al meteo.
Poi salivamo slegati, non so se sia normale.
Molto probabilmente sabato ci sarà stato un po' di mal tempo che potrebbe aver sporcato la via, parlo con i forse perchè non ho nessuna informazione certa al riguardo.
Per quanto riguarda il tipo di progressione da adottare, da informazioni reperibili in rete, è molto usato anche andare slegati poichè la maggior parte della via non supera il II grado. Certamente sono indicazioni discutibili e il tipo di progressione va scelto in base alle persone che compongono la cordata al loro grado di preparazione fisica e tecnica e non ultimo alle condizioni della roccia. In caso di roccia sporca una progressione in conserva sarebbe la più preferibile poichè scivolare sarebbe più "facile".
Nel caso specifico per poter "giudicare" bisognerebbe essere stati sul posto per conoscere le condizioni ambientali.
Sicuramente resta la tristezza di veder cadere giù un ragazzo della mia età che praticava la mia stessa passione: la Montagna.
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Post by pria »

Sub-Comandante wrote: Nel caso specifico per poter "giudicare" bisognerebbe essere stati sul posto per conoscere le condizioni ambientali.
Sicuramente resta la tristezza di veder cadere giù un ragazzo della mia età che praticava la mia stessa passione: la Montagna.
Mi sembra di aver capito il senso della tua risposta.
Al di la' di tutta la retorica, le critiche ed i giudizi, per quanto possano essere corretti e appropriati, sono incidenti che comportano per i famigliari ed amici, di chi purtroppo non c'e' piu', un dolore immenso.
Quindi anche se e' umano cercare di capire come e perche' certi incidenti possano essere accaduti, forse conviene sospendere il giudizio, per fare in modo che questo dolore possa, in qualche modo, essere meno insopportabile.
Per chi ci crede, una preghiera.
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Post by maxgastone »

Sub-Comandante wrote: Nel caso specifico per poter "giudicare" bisognerebbe essere stati sul posto per conoscere le condizioni ambientali.
Sicuramente resta la tristezza di veder cadere giù un ragazzo della mia età che praticava la mia stessa passione: la Montagna.
Non sto giudicando assolutamente, ci mancherebbe, soprattutto dopo quello che è successo. Cercavo di capire visto che come al solito i media fanno 1/4 del loro lavoro non dando o mettendo notizie frammentarie...

Purtroppo il + delle volte le disgrazie o gli imprevisti accadono sul terreno facile, vuoi per fatalità stanchezza o troppa confidenza con l'ambiente.

Resta comunque inequivocabile solo il dato di cronaca e questa purtroppo la cosa che fa più male... unica piccola consolazione che il ragazzo è spirato praticando la cosa che amava fare e non in un incidente notturno dopo discoteca o dopo esser travolto da un ubriaco. Da qualcuno sarò giudicato cinico o altro ma io la vedo così...
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Post by Fed7 »

Sub-Comandante wrote:
Fed7 wrote:io ero in zona :(
Anche tu sulla cresta est?
no ... ero sulla Udine
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Post by Fed7 »

maxgastone wrote:
Fed7 wrote:io ero in zona :(
Meteo di ieri e oggi?...
cerco di rispondere a tutti, premesso che:
1) ogni discussione non vale niente xchè non si era li e perchè è facile, davanti ad una tastiera, giudicare
2) ero in zona ma non sul posto

@max&pria: il meteo sabato era un mmmmmmmmmm ..... ha piovuto e nevicato (sopra i 3300) fino alle 6-6.30 di domenica mattina. Domenica mattina alle 10.00 (quando sono arrivato al Pian del Re) il Viso sopra i 3400 era coperto da un discreto strato di neve. La giornata di domenica è andata verso un sempre più ampio miglioramento. Ma c'era un pelo di vento molto freddo. A mio parere dove c'era neve c'è stato ghiaccio tutto il giorno.

@pria: salire slegato? beh io sono dell'idea che quel tipo di vie (almeno in parte e nella fattispecie sicuramente la prima parte) vada percorsa slegati! Non è questione di incoscienza ... velocità=maggior sicurezza.

@tutti: io forse non avrei attaccato xchè è stato brutto fino alle 7.00. Inoltre nebbia e nuvole hanno avvolto la est per quasi tutto il giorno. Però il tempo è migliorato molto e molto velocemente se uno sa di essere veloce .... beh ...

@tutti "sul discorso familiari e affetti": ovviamente mio parere personalissimo, ma l'alpinismo ... leggi alpinismo non arrampicata tipo alpicella .. alpinismo dove bene o male viaggi in un ambiente pericoloso e quindi l'incidente è da tenere in conto ..... beh, come dicevo l'alpinismo ti porta ad essere inevitabilmente egoista ..... cioè (e mi ci metto anch'io) pensiamo solo a noi stessi e alle nostre [s]voglie[/s] necessità (per me è una dipendenza oramai cronica) .... molte volte .. anzi il più delle volte non pensando (o non volendolo fare) a chi ci aspetta a casa col cuore in gola ....
Ho avuto una formazione alpinistica (e non solo) un po' particolare .... ad ogni modo negli anni mi sono convinto che "il vero alpinismo non ammette legami affettivi"
A meno, ovviamente, di:
- accettare compromessi: non vado a fare tutto quello che vorrei fare
- avere un compagno/a che la pensa allo stesso modo e vive la stessa intensa ..... bellissima, ma pericolosa ed a volte mortale, passione!
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Post by maxgastone »

Fed7 wrote:Ho avuto una formazione alpinistica (e non solo) un po' particolare .... ad ogni modo negli anni mi sono convinto che "il vero alpinismo non ammette legami affettivi"
A meno, ovviamente, di:
- accettare compromessi: non vado a fare tutto quello che vorrei fare
- avere un compagno/a che la pensa allo stesso modo e vive la stessa intensa ..... bellissima, ma pericolosa ed a volte mortale, passione!
Condivido il tuo pensiero... infatti da un pò di mesi a questa parte i miei pensieri e riflessioni sono aumentati in modo esponenziale.

ps. @Tutti: io non darò mai giudizi su quello che può succedere in montagna e su come evitarlo, ma sicuramente esporrò i "miei pensieri" (condivisibili e non) oggettivi, ovviamente senza volontà ad ergermi giudice supremo :wink:
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Post by mrs.bonsai »

Condivido quello che dice Fed7: chi sceglie di fare "alpinismo" con le possibili relative conseguenze, non dovrebbe avere affetti che lo aspettano a casa... pero' ci sara' sempre una mamma, un papa', un fratello, una sorella.... è un po' difficile essere proprio soli.... Anche molto difficile rinunciare a formarsi una famiglia (con tutti i pro ed i contro)....
Lo stesso discorso l'ho affrontato ieri mentre ero in attesa di meta' della mia famiglia impegnati nella loro passione, con un signore che insieme a me dal piazzale del rifugio seguiva con lo sguardo il progredire dell'ascensione. Per certe passioni è necessario fare delle rinunce. Anche rinunciare a realizzare i propri sogni, o almeno a ridimensionarli un po', per passione dei propri cari...
Vedendo l'elicottero che girava intorno al Viso ieri mattina, da mamma e moglie, il primo pensiero e' andato a chi, come me, aspetta di sentirsi raccontare l'emozione della salita.... e questa volta non lo sentira' :cry: ...
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Post by olaf »

Premesso che io ho fatto quella salita senza corde 12 o 13 anni fa,ma perchè ritenevo non servisse,anche se ho sempre consigliato a chiunque di portarla..............Il mio miglior amico è partito dopo di loro,ha provato a dissuaderli perchè era tardi ma non c'è stato nulla da fare,pensavano che fosse come in palestra,ma la montagna non è proprio così...
L'hanno visto rotolare,aveva il casco e la CORDA appeso allo zaino,dico ma a cosa serve portarsi l'attrezzatura dietro se poi non la si usa?L'hanno visto precipitare e rotolare,il compagno in lacrime voleva scendere per soccorrerlo....ma dalla est come fai a scendere?Per fortuna Hervè ha assistito alla scena ed ha avvertito il 118.altrimenti chi lo avrebbe portato via di lì?Il mio amico no perchè ne aveva già altri 2 da assistere....
Semplicemente quei 2 poveri ragazzi non dovevano essere lì,con quella parete non c'entravano nulla...è inutile fare della retorica....basta saper rinunciare quando le cose sono più grandi di noi.Un pensiero alla famiglia è troppo poco quando non si può più tornare indietro.
l'importante non è partire,ma arrivare.
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Post by Sub-Comandante »

olaf wrote:Premesso che io ho fatto quella salita senza corde 12 o 13 anni fa,ma perchè ritenevo non servisse,anche se ho sempre consigliato a chiunque di portarla..............Il mio miglior amico è partito dopo di loro,ha provato a dissuaderli perchè era tardi ma non c'è stato nulla da fare,pensavano che fosse come in palestra,ma la montagna non è proprio così...
L'hanno visto rotolare,aveva il casco e la CORDA appeso allo zaino,dico ma a cosa serve portarsi l'attrezzatura dietro se poi non la si usa?L'hanno visto precipitare e rotolare,il compagno in lacrime voleva scendere per soccorrerlo....ma dalla est come fai a scendere?Per fortuna Hervè ha assistito alla scena ed ha avvertito il 118.altrimenti chi lo avrebbe portato via di lì?Il mio amico no perchè ne aveva già altri 2 da assistere....
Semplicemente quei 2 poveri ragazzi non dovevano essere lì,con quella parete non c'entravano nulla...è inutile fare della retorica....basta saper rinunciare quando le cose sono più grandi di noi.Un pensiero alla famiglia è troppo poco quando non si può più tornare indietro.
Ma a che ora son partiti? Quindi anche il tuo amico è partito in ritardo, perchè li voleva dissuadere se poi anche lui è andato? Li credeva "inesperti"?
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Post by olaf »

Esattamente non sapevano dove stessero andando....il mio amico quella perete la fa un paio di volte al mese e sicuramente sapeva a cosa stava andando incontro,poi se vuoi sapere com'è andata ti do il suo n di tel.....io ho scritto 2 righe su questa disgrazia semplicemente perchè penso di sapere discretamente come siano andate le cose....se preferisci pensare che siano andate diversamente continua a leggere sul giornale.
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Post by maxgastone »

olaf wrote:... basta saper rinunciare...
forse questa è la più grande sfida da vincere... :?
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Post by Sub-Comandante »

olaf wrote:Esattamente non sapevano dove stessero andando....il mio amico quella perete la fa un paio di volte al mese e sicuramente sapeva a cosa stava andando incontro,poi se vuoi sapere com'è andata ti do il suo n di tel.....io ho scritto 2 righe su questa disgrazia semplicemente perchè penso di sapere discretamente come siano andate le cose....se preferisci pensare che siano andate diversamente continua a leggere sul giornale.
Immagino che il tuo amico sia una guida. Ho chiesto maggiori spiegazioni solo perchè il tuo racconto aveva dei piccoli vuoti, non volevo mettere in dubbio la tua conoscenza dei fatti, ma visto che sembra che tu sia molto bene informato desideravo che mettessi bene in luce la vicenda.
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Post by olaf »

Guida oppure no,in montagna come nella vita bisogna accettare i propri limiti,io non ho più "l'occhio"per fare certe cose e non le faccio più....spiace per le famiglie,poi per carità quando è il tuo momento puoi essere anche in chiesa e magari ti viene il soffitto in testa.
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Post by Sub-Comandante »

olaf wrote:Guida oppure no,in montagna come nella vita bisogna accettare i propri limiti,io non ho più "l'occhio"per fare certe cose e non le faccio più....spiace per le famiglie,poi per carità quando è il tuo momento puoi essere anche in chiesa e magari ti viene il soffitto in testa.
Il tuo pensiero non fa una piega, ma questi poveri ragazzi cosa avevano da risultare subito a prima vista non adatti ad una via di tal genere?
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Post by maxgastone »

Sub-Comandante wrote:Immagino che il tuo amico sia una guida
Scusa e questo cosa centra con il topic e con la decisione di salire prima o dopo?

Non è che se sei guida puoi fare a tuo piacimento... penso che serenamente si può e si deve parlare di questo avvenimento non per criticare (tanto chi ha sbagliato ha pagato a caro prezzo la sua scelta, che comunque poteva capitare anche a chi partiva rispettando tutti i crismi della salita perfetta) ma per "capire" cosa possa spingere i più a certe scelte poco logiche...

Parto io: forse c'è poca consapevolezza del fattore rischio eliminato da palestre e affini. Oh non demonizzo nulla ma spesso e sovente chi va in palestra e si sciroppa vie lunghe e sicure poi si sente in grado di fare salite facili come la est... ma qua casca l'asino. Anch'io a fine corso nel 1995 sono andato sul Campanil Basso per salire la normale (max IV) ma ho capito sulla mia pelle quanto sia impegnativo quel tipo di ambiente... ripeto forse nelle scuole e nei cai e nei bar si dovrebbe battere sull'argomento montagna e i suoi pericoli... non esiste la montagna assassina ricordatevi :wink:
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Post by bonsai »

maxgastone wrote:
olaf wrote:... basta saper rinunciare...
forse questa è la più grande sfida da vincere... :?
credo che la questione, se si decide di affrontarla, anche solo a livello di principio e/o di confronto sia piu' complessa ed articolata
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Sub-Comandante wrote:
Il tuo pensiero non fa una piega, ma questi poveri ragazzi cosa avevano da risultare subito a prima vista non adatti ad una via di tal genere?
Se aveva il casco sullo zaino la dice lunga sulla percezione del pericolo... ma comunque mi ripeto siamo OT secondo me
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bonsai wrote:
maxgastone wrote:
olaf wrote:... basta saper rinunciare...
forse questa è la più grande sfida da vincere... :?
credo che la questione, se si decide di affrontarla, anche solo a livello di principio e/o di confronto sia piu' complessa ed articolata
Per affrontarla, se interessa, viewtopic.php?t=4586&sid=abf6d64b617ade ... 69a4e6eac9
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maxgastone wrote:
Sub-Comandante wrote:Immagino che il tuo amico sia una guida
Scusa e questo cosa centra con il topic e con la decisione di salire prima o dopo?
Pensavo fosse una guida poichè ha scritto che andava sul MonViso due volte al mese, quindi o gli piace così tanto che vuole ripeterla all'infinito oppure ci va di mestiere. Inoltre la sua sicurezza nel partire dopo può denotare la sua ottima conoscenza della via e la sua capacità di superare i punti di maggior difficoltà in maniera molto spedita.
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Sub-Comandante wrote:
maxgastone wrote:
Sub-Comandante wrote:Immagino che il tuo amico sia una guida
Scusa e questo cosa centra con il topic e con la decisione di salire prima o dopo?
Pensavo fosse una guida poichè ha scritto che andava sul MonViso due volte al mese, quindi o gli piace così tanto che vuole ripeterla all'infinito oppure ci va di mestiere. Inoltre la sua sicurezza nel partire dopo può denotare la sua ottima conoscenza della via e la sua capacità di superare i punti di maggior difficoltà in maniera molto spedita.
Allora visto che insisti...io ho fatto due volte il Viso in un giorno e sono un agricoltore....mi serviva come allenamento!
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Non è che se sei guida puoi fare a tuo piacimento... penso che serenamente si può e si deve parlare di questo avvenimento non per criticare (tanto chi ha sbagliato ha pagato a caro prezzo la sua scelta, che comunque poteva capitare anche a chi partiva rispettando tutti i crismi della salita perfetta) ma per "capire" cosa possa spingere i più a certe scelte poco logiche...

Parto io: forse c'è poca consapevolezza del fattore rischio eliminato da palestre e affini. Oh non demonizzo nulla ma spesso e sovente chi va in palestra e si sciroppa vie lunghe e sicure poi si sente in grado di fare salite facili come la est... ma qua casca l'asino. Anch'io a fine corso nel 1995 sono andato sul Campanil Basso per salire la normale (max IV) ma ho capito sulla mia pelle quanto sia impegnativo quel tipo di ambiente... ripeto forse nelle scuole e nei cai e nei bar si dovrebbe battere sull'argomento montagna e i suoi pericoli... non esiste la montagna assassina ricordatevi :wink:[/quote]

Esattissimo,semplicemnte molto ben spiegato...lo scorso anno mi son trovato a dover rinunciare alla sud dell'Argentera,semplicemente ero fuori allenamento e dopo il Passo dei Detriti ho avuto un giramento di testa:fine OT
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Le vostre risposte non fanno una piega, ma si è persa un po' la mia domanda originaria rivolta a olaf: cosa avevano di così particolare per suscitare forti sospetti al tuo amico? risultavano poco esperti già alla prima occhiata? oppure perchè facevano discorsi sconclusionati che facevano intendere la loro poca conoscenza della via e delle sue condizioni?
Non riesco a capire altrimenti come il tuo amico abbia esortato persone che non conosceva a non intraprendere la salita. Grazie in anticipo! :wink:
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Post by dags1972 »

Sub-Comandante wrote:Le vostre risposte non fanno una piega, ma si è persa un po' la mia domanda originaria rivolta a olaf: cosa avevano di così particolare per suscitare forti sospetti al tuo amico? risultavano poco esperti già alla prima occhiata? oppure perchè facevano discorsi sconclusionati che facevano intendere la loro poca conoscenza della via e delle sue condizioni?
Non riesco a capire altrimenti come il tuo amico abbia esortato persone che non conosceva a non intraprendere la salita. Grazie in anticipo! :wink:
...non so a leggere l'articolo sul secolo e poi quello che ha visto l'amico di olaf... una certa idea anche senza vederli ... :cry:
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Sub-Comandante wrote:Le vostre risposte non fanno una piega, ma si è persa un po' la mia domanda originaria rivolta a olaf: cosa avevano di così particolare per suscitare forti sospetti al tuo amico? risultavano poco esperti già alla prima occhiata? oppure perchè facevano discorsi sconclusionati che facevano intendere la loro poca conoscenza della via e delle sue condizioni?
Non riesco a capire altrimenti come il tuo amico abbia esortato persone che non conosceva a non intraprendere la salita. Grazie in anticipo! :wink:
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Sub-Comandante wrote:Le vostre risposte non fanno una piega, ma si è persa un po' la mia domanda originaria rivolta a olaf: cosa avevano di così particolare per suscitare forti sospetti al tuo amico? risultavano poco esperti già alla prima occhiata? oppure perchè facevano discorsi sconclusionati che facevano intendere la loro poca conoscenza della via e delle sue condizioni?
Non riesco a capire altrimenti come il tuo amico abbia esortato persone che non conosceva a non intraprendere la salita. Grazie in anticipo! :wink:
Alcune domeniche fa, una ragazza su un monotiro lungo circa 30m, a fianco del mio arriva in sosta.
Si rinvia alla sosta,fa la manovrina.
Non ha un pera sull'anello di servizio ma disfa l'otto, armeggia sbuffando svariati minuti e se lo rifa' sull'anello portamateriali....
Me ne sono accorto e gliel'ho fatto notare per tempo.
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mazzysan
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Post by mazzysan »

maxgastone wrote:
Sub-Comandante wrote:Le vostre risposte non fanno una piega, ma si è persa un po' la mia domanda originaria rivolta a olaf: cosa avevano di così particolare per suscitare forti sospetti al tuo amico? risultavano poco esperti già alla prima occhiata? oppure perchè facevano discorsi sconclusionati che facevano intendere la loro poca conoscenza della via e delle sue condizioni?
Non riesco a capire altrimenti come il tuo amico abbia esortato persone che non conosceva a non intraprendere la salita. Grazie in anticipo! :wink:
A volte certe cose le capisci senza porti tante domande... soprattutto se è molto che vai in montagna IMHO
Riporto qui le mie impressioni, perchè riferite più alla Est del Viso che alla "rinuncia" segnalata da Pazzaura.
Gli skyrunners salgono in vetta al Castore ed al Breithorn con le scarpe da trail [mi scuso con gli addetti ai lavori del forum, ma cerco di essere tranciante]; io non mi sognerei mai di farlo se non con scarponi e ramponi + picca.
Ciò premesso, anch'io ho salito la Est del Viso - come alcuni altri partecipanti a QZ. L'ho salita alla metà di agosto, con i Koflach di plastica, che non mi sono serviti perchè la parete era pulita. In quell'occasione, anche un paio di scarpe da trekking sarebbe andato bene.
Perchè la cresta era in condizioni buone. I Koflach mi sono serviti, eccome!, in discesa, lungo l'ex ghiacciaio del Viso.
La salita sembra facile, come risulta ad un primo approccio visivo. Tanti sfasciumi, con difficoltà a volte di reperire l'esatta linea di salita, passaggi di II ed anche di III. E' una salita ingaggiosa, come direbbero i francesi; ossia impegnativa, perchè occorre sapersi muovere con sicurezza e velocità. Mi permetto di dissentire parzialente da Fed7 sul fatto di salire slegati. Io ho scalato la Est in conserva, ma assicurata, cercando poi di andare un po' più veloce nei tratti "camminabili". Penso che un minimo di sicurezza non guasti, soprattutto a fronte di pericoli oggettivi non ipotetici.
Mi riallaccio a questo punto con quanti hanno sottolineato [giustamente, almeno per me], quanto sia importante rivedere obbiettivi ed aspettative in e sulla montagna, a seguito per esempio dell'aumento della famiglia e dei corrispondenti carichi di responsabilità.
Col passare degli anni, la Est del Viso tornerei a farla; con più esperienza e forse meno fiato. Ci tornerei, lì come su qualunque altra vetta, con immutato rispetto nei confronti della montagna. Ma soprattutto di me stesso e della mia vita.
bonsai
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Post by bonsai »

Pazzaura wrote:
bonsai wrote:
maxgastone wrote:
olaf wrote:... basta saper rinunciare...
forse questa è la più grande sfida da vincere... :?
credo che la questione, se si decide di affrontarla, anche solo a livello di principio e/o di confronto sia piu' complessa ed articolata
Per affrontarla, se interessa, viewtopic.php?t=4586&sid=abf6d64b617ade ... 69a4e6eac9
scusa, forse non mi sono spiegato bene, con "l'affrontare la questione" intendevo ed intendo l'incidente mortale avvenuto ieri sulla cresta Est del Monviso associato al precedente in Agosto sempre sulla stessa via ed ai nove complessivi capitati quest'estate sulle montagne del cuneese ( per cui i giornali stanno insistendo parecchio sul fatto che ci siano stati piu' morti in montagna che sulle strade nel periodo estivo ), visto che è stato considerato che "basta saper rinunciare" ho espresso la mia opinione ( divergente in questo caso ....), sicuramente per partecipare alla discussione generica sulla rinuncia in montagna si potrebbe utilizzare il link indicato, ma il mio riferimento era per l'argomento trattato in questo topic ...

certo basterebbe ( sopratutto con il senno di poi ) saper rinunciare, se l'andare in quota fosse un procedere ben netto e delineato tra il "bianco" ed il "nero" e non ci fosse alcun dubbio nè tra le vittime degli incidenti, nè tra i frequentatori, nè negli ambienti e nelle associazioni che svolgono attività in montagna .....
purtroppo come tutto il resto delle attività che riguardano i comuni mortali la linea netta tra il bene ed il male, il giusto e lo sbagliato, il ben fatto e l'avventato non esiste ma ci sono una miriade di sfumature e sfaccettature per considerare determinati argomenti o situazioni ....
nello specifico ascoltando i commenti dei vari esperti, guide alpine, operatori del soccorso, istruttori e/o accademici, scuole di montagna o similari, giornalisti del settore su testate specializzate e non, commenti sul forum ( quo e/o altrove ) è praticamente impossibile trovare una linea di condotta consigliata che sia esemplare ( .... ed a cui attenersi ) per evitare gli incidenti, sostenendo che bisogna saper rinunciare nel concreto a cosa ci si riferisce :?:
Last edited by bonsai on Mon Sep 08, 2008 14:20, edited 1 time in total.
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Post by maxgastone »

Beh si possono tirare alcune righe sulle cose da non fare:

Partire troppo tardi
Partire con meteo incerto e solo perchè rispunta il sole
Proseguire se non ci si sente in forma
Dare retta a chi ti da dei suggerimenti (anche se non è una cosa certa)
Partire solo perchè vanno anche gli altri...
Homo faber fortunae suae (Appio Claudio Cieco)

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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

In linea di massima sono d'accordo con Bonsai. E' un discorso molto delicato e dalle mille sfaccettature. E poi il saper rinunciare è un concetto "infinito" e secondo me OGNI alpinista (ma anche escursionista) nella proprio "carriera" ha avuto momenti in cui ha saputo rinunciare, come ha avuto anche momenti in cui magari la situazione, l'entusiasmo, la vicinanza alla cima ha fatto si che invece di rinunciare decidesse di proseguire; magari tutto è andato per il meglio e allora il non aver rinunciato IN QUEL CASO è diventato motivo di orgoglio e soddisfazione.

Non so se riesco a spiegarmi... se NON rinuncio, proseguo e va tutto bene... chi dice che "avrei dovuto rinunciare"? Se sono con un amico, io preferisco rinunciare, lui invece consiglia di proseguire. Alla fine si decide di proseguire, tutto va per il meglio... chi aveva ragione?
Per questo dico che è un discorso delicato, e difficile da analizzare a mente fredda.


Ho detto la mia, ma resta il fatto che non mi piace quando i topic di un incidente diventano (come spesso accade) argomento di discorsi più generali. Lo so che ci stiamo riferendo al caso in oggetto, ma comunque stiamo discutendo di argomenti più vasti e mi piacerebbe restassero fuori da questo tipo di topic, dove invece vorrei leggere solo i link agli articoli sul fatto e i commenti di chi sa qualcosa di più sull'accaduto (come quello di Olaf) ma nulla più.

Non so, mi da l'idea che sia sempre troppo facile e poco rispettoso tirar fuori i "soliti" discorsi quando si tratta di qualche disgrazia. E ciò mi infastidisce un po...

Poi, fate come credete, se il discorso vi sembra coerente e al posto giusto, non sono nessuno per impedire che si prosegua.

Grazie Olaf per la testimonianza.

Passo e chiudo. :wink:
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
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