Vette inesplorate o vie da poter aprire...
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Vette inesplorate o vie da poter aprire...
Mi chiedevo se al mondo ci sono ancora delle montagne inesplorate o vie interessanti ancora da aprire..non roba alla messner..ma roba fattibile.
CAI Novi Ligure
Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
Iran, Georgia, Armenia i primi posti che mi vengono in mente...........
Belin !
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
..esatto --specialmente Repubbliche ex URSS.....Antartide.....granpasso wrote:Iran, Georgia, Armenia i primi posti che mi vengono in mente...........
Afganistan - Srinagar Kashmir (intendo solo il piccolo territorio conteso da India e Pakinstan)................
Namaste
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
il problema è che tutto l'abbordabile è stato salito...amadablam wrote:..esatto --specialmente Repubbliche ex URSS.....Antartide.....granpasso wrote:Iran, Georgia, Armenia i primi posti che mi vengono in mente...........
Afganistan - Srinagar Kashmir (intendo solo il piccolo territorio conteso da India e Pakinstan)................
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
Beh, non credo, penso che di vette vergini e "relativamente" abbordabili nel mondo ce ne siano ancora parecchie...Sub-Comandante wrote:il problema è che tutto l'abbordabile è stato salito...amadablam wrote:..esatto --specialmente Repubbliche ex URSS.....Antartide.....granpasso wrote:Iran, Georgia, Armenia i primi posti che mi vengono in mente...........
Afganistan - Srinagar Kashmir (intendo solo il piccolo territorio conteso da India e Pakinstan)................
Il problema è che saranno tutte in aree molto remote, e quindi a non essere per nulla abbordabile sarà la logistica della spedizione...
Oltre ad Afghanistan, Antartide e Asia centrale mi vengono in mente alcune zone dell'Alaska, con catene montuose che sono ancora poco esplorate, proprio per la difficoltà logistica, e anche per il brutto tempo quasi perenne. Tipo la zona dei monti Saint Elias, credo... ma forse c'è chi ne sa più di me.
Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
Più che altro mi preoccupa capire dove sono queste vette, piuttosto che capire come arrivarci,se non c'è stata risonanza mediatica è anche difficile capire se queste probabili montagne sono state salite oppure no.
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
....(D . Urubko ..ne ha salite alcune di queste......ex Rep URSS) , esatto logisticamente lontane da piazzare cb o pericolose tipo S. Elias......guerre......poco richiamo mediatico....etc....davec77 wrote:Beh, non credo, penso che di vette vergini e "relativamente" abbordabili nel mondo ce ne siano ancora parecchie...Sub-Comandante wrote:il problema è che tutto l'abbordabile è stato salito...amadablam wrote:..esatto --specialmente Repubbliche ex URSS.....Antartide.....granpasso wrote:Iran, Georgia, Armenia i primi posti che mi vengono in mente...........
Afganistan - Srinagar Kashmir (intendo solo il piccolo territorio conteso da India e Pakinstan)................
Il problema è che saranno tutte in aree molto remote, e quindi a non essere per nulla abbordabile sarà la logistica della spedizione...
Oltre ad Afghanistan, Antartide e Asia centrale mi vengono in mente alcune zone dell'Alaska, con catene montuose che sono ancora poco esplorate, proprio per la difficoltà logistica, e anche per il brutto tempo quasi perenne. Tipo la zona dei monti Saint Elias, credo... ma forse c'è chi ne sa più di me.
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
mazzysan wrote:Rakaposhi
tra l'altro".............Alla spedizione parteciparono due nomi illustri dell'alpinismo polacco femminile, Anna Czerwińska e Krystyną Palmowską..........."
ehhehe lo sapevo che avresti tirato fuori qualche cosa....
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
A proposito di grandi problemi aperti, uno dei più famosi da quelle parti (Karakorum) è lo sperone Nord del Latok I (7145 m).mazzysan wrote:Rakaposhi
Un altro sperone infinito di roccia e misto, più corto (si fa per dire: 2500 m di dislivello!!!) ma, credo, più ripido di quelli del Rakaposhi. Fu oggetto nel 1978 di un incredibile tentativo da parte di Jeff e George Lowe, Jim Donini e Michael Kennedy (padre del giovane Hayden Kennedy recente schiodatore del Cerro Torre). Riuscirono ad arrivare a circa 3 (!!!) tiri dalla vetta ma dovettero rinunciare... e a tutt'oggi nonostante ci siano stati almeno altri 20 tentativi, la cordata del 1978 è ancora quella che è arrivata più in alto.
http://www.alpinist.com/doc/ALP17/newswire-latok
A questo link trovate qualche fotina. Nella prima in alto si vede lo sperone, di profilo, all'estrema destra. Nell'ultima in basso si vede un passaggio della prima sezione (rocciosa) della via. Solo la sezione iniziale sono 600 m e 16 tiri, poi inizia il misto. In totale sono oltre 100 tiri. Se qualcuno ci vuole provare, in caso di successo un posticino nella storia dell'alpinismo è sicuro. Anche il nostro E. Salvaterra nel 2011 ci ha provato ma ha fatto ben poca strada... http://www.mountainblog.it/?p=21232
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
A proposito, già che vi avevo fatto accenno, ecco un altro bel posto dove trovare terreno vergine... anche se si tratta di montagne che è già difficilissimo anche solo osservare, perché si trovano in una delle zone del mondo dove il tempo è mediamente peggiore... si superano i 5000 m a poca distanza dalla costa e a 60° di latitudine Nord.
Il Mount Saint Elias (scalato per la prima volta da italiani nel 1897: il Duca degli Abruzzi con Vittorio Sella e altri, fra cui le solite guide di Courmayeur e Valtournenche) è alto 5489 m e ha la vetta che dista solamente 16 km in linea d'aria dall'oceano... più o meno la distanza del M. Tambura dal mare, in Apuane!!
Ci sono ghiacciai lunghi 70 km che sfociano direttamente nell'oceano, etc. etc.
E' molto, molto difficile avvicinarsi a queste vette partendo dalla costa: quasi tutti i (rari) salitori ricorrono al trasporto aereo, per farsi portare direttamente sui ghiacciai in quota.
Il tempo è quasi sempre orribile con continue tempeste (che durano anche mesi...) e metri e metri di neve che cadono in ogni stagione. Le temperature sono ovviamente bassissime (in quota, quantomeno) e i venti fortissimi.
Se ho capito bene, anche sulle vette principali ci sono versanti e creste ancora inviolate...
http://www.summitpost.org/saint-elias-mountains/769356
Il Mount Saint Elias (scalato per la prima volta da italiani nel 1897: il Duca degli Abruzzi con Vittorio Sella e altri, fra cui le solite guide di Courmayeur e Valtournenche) è alto 5489 m e ha la vetta che dista solamente 16 km in linea d'aria dall'oceano... più o meno la distanza del M. Tambura dal mare, in Apuane!!
Ci sono ghiacciai lunghi 70 km che sfociano direttamente nell'oceano, etc. etc.
E' molto, molto difficile avvicinarsi a queste vette partendo dalla costa: quasi tutti i (rari) salitori ricorrono al trasporto aereo, per farsi portare direttamente sui ghiacciai in quota.
Il tempo è quasi sempre orribile con continue tempeste (che durano anche mesi...) e metri e metri di neve che cadono in ogni stagione. Le temperature sono ovviamente bassissime (in quota, quantomeno) e i venti fortissimi.
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
davec77 wrote:A proposito, già che vi avevo fatto accenno, ecco un altro bel posto dove trovare terreno vergine... anche se si tratta di montagne che è già difficilissimo anche solo osservare, perché si trovano in una delle zone del mondo dove il tempo è mediamente peggiore... si superano i 5000 m a poca distanza dalla costa e a 60° di latitudine Nord.
Il Mount Saint Elias (scalato per la prima volta da italiani nel 1897: il Duca degli Abruzzi con Vittorio Sella e altri, fra cui le solite guide di Courmayeur e Valtournenche) è alto 5489 m e ha la vetta che dista solamente 16 km in linea d'aria dall'oceano... più o meno la distanza del M. Tambura dal mare, in Apuane!!
Ci sono ghiacciai lunghi 70 km che sfociano direttamente nell'oceano, etc. etc.
E' molto, molto difficile avvicinarsi a queste vette partendo dalla costa: quasi tutti i (rari) salitori ricorrono al trasporto aereo, per farsi portare direttamente sui ghiacciai in quota.
Il tempo è quasi sempre orribile con continue tempeste (che durano anche mesi...) e metri e metri di neve che cadono in ogni stagione. Le temperature sono ovviamente bassissime (in quota, quantomeno) e i venti fortissimi.
Se ho capito bene, anche sulle vette principali ci sono versanti e creste ancora inviolate...
http://www.summitpost.org/saint-elias-mountains/769356
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
a pensarci bene se una zona è inesplorata è perchè non ha mai offerto condizioni particolari alla vita umana, nè facili passaggi alle vie di comunicazione. Quindi ci saranno passi complicati, meteo ostile, montagne molto aspre. Niente di abbordabile quindi. Per dire un bel colle del Lys te lo scordi...davec77 wrote:Beh, non credo, penso che di vette vergini e "relativamente" abbordabili nel mondo ce ne siano ancora parecchie...Sub-Comandante wrote:il problema è che tutto l'abbordabile è stato salito...amadablam wrote:..esatto --specialmente Repubbliche ex URSS.....Antartide.....granpasso wrote:Iran, Georgia, Armenia i primi posti che mi vengono in mente...........
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Il problema è che saranno tutte in aree molto remote, e quindi a non essere per nulla abbordabile sarà la logistica della spedizione...
Oltre ad Afghanistan, Antartide e Asia centrale mi vengono in mente alcune zone dell'Alaska, con catene montuose che sono ancora poco esplorate, proprio per la difficoltà logistica, e anche per il brutto tempo quasi perenne. Tipo la zona dei monti Saint Elias, credo... ma forse c'è chi ne sa più di me.
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
Esatto.Sub-Comandante wrote: a pensarci bene se una zona è inesplorata è perchè non ha mai offerto condizioni particolari alla vita umana, nè facili passaggi alle vie di comunicazione. Quindi ci saranno passi complicati, meteo ostile, montagne molto aspre. Niente di abbordabile quindi. Per dire un bel colle del Lys te lo scordi...
Anche se c'è da dire che con l'evoluzione delle attrezzature le cose piano piano cambiano: anche raggiungere il colle del Lys nel 1819 fu a tutti gli effetti un'impresa estrema, considerando i mezzi e le conoscenze dell'epoca.
Comunque leggendo qua e là ieri sera mi sono un po' appassionato a questi monti Saint Elias. Sembrano veramente colossali e irraggiungibili. Magari le vie più facili sono effettivamente facili dal punto di vista tecnico, alcune sono anche sciabili; ma le difficoltà climatiche e logistiche sono grandissime. Raggiungere i campi base è già un primo, difficile problema.
Ciononostante leggo che alcune delle vette più alte (specie il Logan, che è anche la vetta più alta del Canada; il Saint Elias forse meno, perché è troppo vicino all'oceano ed è quello che ha il meteo peggiore; tanto che, se ho capito bene, ha ancora versanti o creste inviolate) hanno comunque un minimo di frequentazione.
Probabilmente però ci saranno parecchie vette secondarie ancora da fare.
- amadablam
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Re: Vette inesplorate o vie da poter aprire...
quotisssimodavec77 wrote:Esatto.Sub-Comandante wrote: a pensarci bene se una zona è inesplorata è perchè non ha mai offerto condizioni particolari alla vita umana, nè facili passaggi alle vie di comunicazione. Quindi ci saranno passi complicati, meteo ostile, montagne molto aspre. Niente di abbordabile quindi. Per dire un bel colle del Lys te lo scordi...
Anche se c'è da dire che con l'evoluzione delle attrezzature le cose piano piano cambiano: anche raggiungere il colle del Lys nel 1819 fu a tutti gli effetti un'impresa estrema, considerando i mezzi e le conoscenze dell'epoca.
Comunque leggendo qua e là ieri sera mi sono un po' appassionato a questi monti Saint Elias. Sembrano veramente colossali e irraggiungibili. Magari le vie più facili sono effettivamente facili dal punto di vista tecnico, alcune sono anche sciabili; ma le difficoltà climatiche e logistiche sono grandissime. Raggiungere i campi base è già un primo, difficile problema.
Ciononostante leggo che alcune delle vette più alte (specie il Logan, che è anche la vetta più alta del Canada; il Saint Elias forse meno, perché è troppo vicino all'oceano ed è quello che ha il meteo peggiore; tanto che, se ho capito bene, ha ancora versanti o creste inviolate) hanno comunque un minimo di frequentazione.
Probabilmente però ci saranno parecchie vette secondarie ancora da fare.
Namaste
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