scinty wrote:Turismo, alpinismo, escursionismo, dipendono anche dallo spirito con cui la persona vive la montagna.
Ci sono persone che fanno la ferrata, ritenendosi "escursionisti che fanno una ferrata" (magari non proprio alpinisti ecco..) ci sono persone che fanno la ferrata per provare adrenalina... la montagna ultimamente "tira"... allora magari quelli sono più turisti...
Messner voleva forse dire che se una salita impegnativa la si rende accessibile ad ogni costo a tutti è turismo non perchè un non-alpinista è necessariamente un turista ma perchè questa persona non potrà capire la fatica e l'impegno richiesto da quella salita prima che venisse attrezzata allo scopo di farvi salire "chiunque".
....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce".... R.M.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Secondo me l'errore di fondo che più o meno abbiamo commesso tutti è stato quello di generalizzare....Ramingo wrote:Ovviamente non basta come fine a se stessa, vale con il presupposto che il cliente sappia scalare anche da solo. Capitemi ragazzi...funkazzista wrote:Mah, non sono del tutto d'accordo...Ramingo wrote:...
Se ti fai accompagnare da una guida su una parete (chiodata\spittata non fa differenza) per affrontare una salita che magari da sola non saresti stata in grado di affrontare fai sempre alpinismo.
...
O meglio, anche in questo caso non è che sia tutto bianco o tutto nero.
Basta farsi accompagnare da una guida per dire che è alpinismo?
A me non sembra.
Ci sono delle vie che sono vie alpinistiche impegnative anche se effettuate con una guida, ce ne sono altre dove la presenza della guida azzera totalmente la difficoltà.
Stesso dicasi per lo spit...
Se c'è uno spit ogni due metri su di un III grado (magari ) .....allora forse la salita è resa talmente facile da non poter essere più considerata alpinistica (anche se ...comunque ...occorre avere delle nozioni di alpinismo perchè la corda da sola nella sosta non ci va ...).
Ma se c'è uno spit ogni tanto, a protezione magari dei punti più esposti o più pericolosi ...non me la sento di dire che usciamo dall'ambito dell'Alpinismo....
Sicuramente la presenza di qualche spit rende la salita più facile di prima, quando lo spit non c'era (è ovvio) ma dire che, se c'è uno spit, allora non è più Alpinismo bensì un'altra attività (turismo, escursionismo o qualsiasi cosa si voglia che diventi) ....onestamente mi sembra sbagliato.
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Oh finalmente si è di nuovo in topic. Ringrazio Ramingo per il suo intrevento
Mi scuso per le divagazioni di sabato sera; mi impegno, qualora dovesse riaccadere (spero di no), di ignorare gli insulti gratuiti ricevuti e focalizzarmi solo sul thread.
Venendo a noi:
Concordo con molte delle cose scritte sopra ma non con tutto.
- riportare il materiale a valle è molto complicato
- vengono portate persone che nulla centrano con la montagna (il caso di Brumotti era esemplare a riguardo).
Per le nostre belle montagne il discorso è diverso. Se 100 scalatori/ferratisti/camminatori/corridori giugneranno su una vetta dopo lunghe ore di fatica penso che lasceranno la cima in questione pultica come se nessuno vi fosse giunto. Poi, per carità, i maleducati ci sono ovunque; ma per fortuna, tra chi pratica le nostre attività sono veramente pochi.
Lo sporco lo si trova solo in quelle zone in cui le infrastrutture permettono un accesso comodo a chiunque.
Fai propio quel turismo che io vado sostendo. Nel senso che:
- riconosci i tuoi limiti
- affronti la salita in relativa sicurezza (affidandoti a persona di esperienza)
- porti soldi nelle vallate
- valorizzi gli interventi di recupero/ripristino/messa in sicurezza delle vie (per esempio: sono le guide stesse, in moti casi, a spittare le soste)
Mi scuso per le divagazioni di sabato sera; mi impegno, qualora dovesse riaccadere (spero di no), di ignorare gli insulti gratuiti ricevuti e focalizzarmi solo sul thread.
Venendo a noi:
Concordo con molte delle cose scritte sopra ma non con tutto.
Secondo me questo discorso va bene per mete come gli 8000 in cui:scinty wrote:Quoto ramingo in toto e aggiungo che Messner una volta ha denunciato che l'Everest è una montagna di spazzatura.
Come dicevo più sopra, è inevitabile che con un maggiore afflusso di persone in un luogo, è più alta la probabilità di trovarlo sporco, per distrazione o (più spesso) per maleducazione e inciviltà...
- riportare il materiale a valle è molto complicato
- vengono portate persone che nulla centrano con la montagna (il caso di Brumotti era esemplare a riguardo).
Per le nostre belle montagne il discorso è diverso. Se 100 scalatori/ferratisti/camminatori/corridori giugneranno su una vetta dopo lunghe ore di fatica penso che lasceranno la cima in questione pultica come se nessuno vi fosse giunto. Poi, per carità, i maleducati ci sono ovunque; ma per fortuna, tra chi pratica le nostre attività sono veramente pochi.
Lo sporco lo si trova solo in quelle zone in cui le infrastrutture permettono un accesso comodo a chiunque.
Non sono d'accordo secondo me fai TURISMO (ricordo che per me il termine turismo è tutt'altro che offensivo, io mi vanto di essere un turista).Ramingo wrote:Se ti fai accompagnare da una guida su una parete (chiodata\spittata non fa differenza) per affrontare una salita che magari da sola non saresti stata in grado di affrontare fai sempre alpinismo.
Fai propio quel turismo che io vado sostendo. Nel senso che:
- riconosci i tuoi limiti
- affronti la salita in relativa sicurezza (affidandoti a persona di esperienza)
- porti soldi nelle vallate
- valorizzi gli interventi di recupero/ripristino/messa in sicurezza delle vie (per esempio: sono le guide stesse, in moti casi, a spittare le soste)
C'è chi pensa che le montagne debbano rimanere una cosa per pochi. C'è chi si sente vivo solo correndo dei rischi inutili.
Per tutti gli altri c'è ... SPIT
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Secondo me, come diceva anche Serena, dipende da cosa vai a fare con la guida.Ramingo wrote:Ovviamente non basta come fine a se stessa, vale con il presupposto che il cliente sappia scalare anche da solo. Capitemi ragazzi...funkazzista wrote:Mah, non sono del tutto d'accordo...Ramingo wrote:...
Se ti fai accompagnare da una guida su una parete (chiodata\spittata non fa differenza) per affrontare una salita che magari da sola non saresti stata in grado di affrontare fai sempre alpinismo.
...
O meglio, anche in questo caso non è che sia tutto bianco o tutto nero.
Basta farsi accompagnare da una guida per dire che è alpinismo?
A me non sembra.
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Una via nuova su qualche 5/6/7 mila? Alpinismo, non c'è dubbio.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
De-fender06 wrote: Non sono d'accordo secondo me fai TURISMO (ricordo che per me il termine turismo è tutt'altro che offensivo, io mi vanto di essere un turista).
Fai propio quel turismo che io vado sostendo. Nel senso che:
- riconosci i tuoi limiti
- affronti la salita in relativa sicurezza (affidandoti a persona di esperienza)
- porti soldi nelle vallate
- valorizzi gli interventi di recupero/ripristino/messa in sicurezza delle vie (per esempio: sono le guide stesse, in moti casi, a spittare le soste)
ci tengo molto a sottolineare che il concetto di "sicurezza" in montagna non è lo stesso della falesia. Se io salgo da secondo in falesia sono iper sicuro, ma prova a salire i Lyskamm con la guida, se scivoli voli tu e la guida e sei morto.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Quindi, stando al tuo ragionamento Defender, scalare la direttissima Gabarrou-Long alla Nord del Grand Pilier d'Angle con guida, farebbe di me un turista?
Andiamo bene!
Sono d'accordo che ognuno possa esprimere liberamente una sua idea .. magari però prima di scrivere o parlare rifletta. Un'alpinista forte che entra su quotazero, inserirebbe queste pagine nella sezione barzellette di qualche rivista seria di montagna.
Andiamo bene!
Appunto!Sub-Comandante wrote:ci tengo molto a sottolineare che il concetto di "sicurezza" in montagna non è lo stesso della falesia. Se io salgo da secondo in falesia sono iper sicuro, ma prova a salire i Lyskamm con la guida, se scivoli voli tu e la guida e sei morto.
Sono d'accordo che ognuno possa esprimere liberamente una sua idea .. magari però prima di scrivere o parlare rifletta. Un'alpinista forte che entra su quotazero, inserirebbe queste pagine nella sezione barzellette di qualche rivista seria di montagna.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Magari mi sbaglio, ma mi sembra che la differenza fra l'alpinismo e il resto sia invece proprio questa.serena wrote:Sicuramente la presenza di qualche spit rende la salita più facile di prima, quando lo spit non c'era (è ovvio) ma dire che, se c'è uno spit, allora non è più Alpinismo bensì un'altra attività (turismo, escursionismo o qualsiasi cosa si voglia che diventi) ....onestamente mi sembra sbagliato.
In alpinismo mi assumo il rischio di superare i tratti difficili/pericolosi anche sapendo che potrebbero essere sprotetti o non proteggibili.
Se qualcun altro li ha protetti per me con materiale fisso, mi spiace, non è alpinismo.
Non sto dicendo che allora è facile, che allora non è pericoloso, che allora anche l'uomo della strada è in grado di farlo, ma solo che non è alpinismo, ma un'altra cosa.
So già che qualcuno adesso dirà: "ma allora le vie classiche con i chiodi normali già in posto?"
Se sono un alpinista, le affronterò sapendo che sono all'altezza delle difficoltà anche se la via fosse completamente non attrezzata, sapendo che sono in grado di passare anche dove la roccia non permette di proteggermi.
Se invece mi affido all'attrezzatura fissa allora NON sono un alpinista.
Last edited by funkazzista on Mon Oct 15, 2012 14:00, edited 1 time in total.
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Messner aggiunge: se uno ha la capacità di salire su un seimila metri, perchè non và su quel seimila metri e cresce e fa esperienza? Se si fa portare su per una via quasi ferrata con degli sherpa, non è che fa grandi esperienze, fa turismo.
Ecco la frase incriminata.
finalmente il topic ritorna a essere sui temi di interesse e non su quelli di scontro!
se poi non ci ricordiamo più "chi affermava cosa", meglio vorrà dire che saremo più obbiettivi senza voler difendere l'idifendibile per salvare l'amico di forum...
ritornando al turismo.
Ecco la frase incriminata.
finalmente il topic ritorna a essere sui temi di interesse e non su quelli di scontro!
se poi non ci ricordiamo più "chi affermava cosa", meglio vorrà dire che saremo più obbiettivi senza voler difendere l'idifendibile per salvare l'amico di forum...
ritornando al turismo.
non continuiamo per favore ad inquinare questa osservazione cristallina che ha fatto R.M., ma che poteva fare anche un saggio che contempla il mondo senza essere mai andato in montagna, con il soliti lunghi e triti scontri ideologici su spit si spit no, o su cosa sia l'alpinismo veramente...topo wrote: Se Turismo=Garanzie di Sicurezza
allora bisogna concludere che è una sovrastruttura che si sovrappone all'ambiente che andiamo a frequentare. non obbligatoriamente la montagna
Per cui mi portano a fare "il giro turistico" di paesi che hanno grandi problemi di necessità primarie (fame, istruzione, ...) ma a me non accadrà nulla di male; vado a fare il giro turistico di grotte, immersioni per turismo, ascensioni per turismo in montagna.. e qualcuno si preoccupa della mia incolumità in modo da garantirmi la sicurezza.
Apposta ho scelto esempi di ambienti per loro natura "pericolosi", se affrontati con le sole nostre forze e conoscenze, come autorganizzarsi una traversata degli stati centroafricani da soli, pochi di noi ne avrebbero le capacità.
Quindi il turismo non è legato all'ambiente della montagna, ma è legato alle infrastrutture che ti permettono di andare in montagna da turista.
Senza considerare che in ambiente pericoloso è solo una "pretesa di sicurezza".
Se giriamo la prospettiva però, possiamo anche pensare all'atteggiamento del turista come un'interiorizzazione di queste "garanzie di sicurezza".
Per cui chi va in un ambiente pericoloso "come un turista" è uno che si aspetta che nulla possa nuocerli e senza atrezzarsi per affrontare evenienze in prima persona, con la falsa consapevolezza che qualcun altro ci penserà o ci ha già pensato
(c'è un sentiero tracciato, perchè preoccuparmi di avere una cartina? c'è una via spittata, perchè dovrebbero muoversi gli ancoraggi?)
Messa così, la mentalità del turista si sovrappone all'attività, alpinismo o escursionismo che sia.
l'Alpinismo invece dovrebbe indicare un altro atteggiamento incompatibile al primo, di chi affronta un l'ambiente alpino per sua natura rischioso attrezzandosi per poter far fronte al pericolo, sia esso eventuale o certo.
Quindi ciò interroga piuttosto la mia consapevolezza di come vado in montagna che tutti i discorsi sulla difficoltà oggettiva o delle caratteristiche ambientali.
Non sarebbe scorretto allora dire, con un po' di pressapochismo, che l'Alpinista è quello che va sulle Alpi, il turista quello che ci viene portato.
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Interessante. Un concetto alquanto puro di alpinismo. Riconosco con sincerità che maggiori sono le capacità di un'individuo in grado di fare questo, maggiore sarà il valore (in senso sportivo) dell'alpinista. Tuttavia qui siamo arrivati ad essere davvero molto esclusivi... a questo punto però potresti suggerire alla International Mountaineering and Climbing Federation il tuo punto di vista per rivedere l'accezione del termine alpinista.funkazzista wrote:Magari mi sbaglio, ma mi sembra che la differenza fra l'alpinismo e il resto sia invece proprio questa.serena wrote:Sicuramente la presenza di qualche spit rende la salita più facile di prima, quando lo spit non c'era (è ovvio) ma dire che, se c'è uno spit, allora non è più Alpinismo bensì un'altra attività (turismo, escursionismo o qualsiasi cosa si voglia che diventi) ....onestamente mi sembra sbagliato.
In alpinismo mi assumo il rischio di superare i tratti difficili/pericolosi anche sapendo che potrebbero essere sprotetti o non proteggibili.
Se qualcun altro li ha protetti per me con materiale fisso, mi spiace, non è alpinismo.
Non sto dicendo che allora è facile, che allora non è pericoloso, che allora anche l'uomo della strada è in grado di farlo, ma solo che non è alpinismo, ma un'altra cosa.
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Se sono un alpinista, le affronterò sapendo che sono all'altezza delle difficoltà anche se la via fosse completamente non attrezzata, sapendo che dove la roccia non permette di proteggermi sono in grado di passare.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Quoto, assieme al tuo bel punto di vista.topo wrote:non continuiamo per favore ad inquinare questa osservazione cristallina che ha fatto R.M., ma che poteva fare anche un saggio che contempla il mondo senza essere mai andato in montagna, con il soliti lunghi e triti scontri ideologici su spit si spit no, o su cosa sia l'alpinismo veramente...
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Perché "esclusivi"?Ramingo wrote:Interessante. Un concetto alquanto puro di alpinismo. Riconosco con sincerità che maggiori sono le capacità di un'individuo in grado di fare questo, maggiore sarà il valore (in senso sportivo) dell'alpinista. Tuttavia qui siamo arrivati ad essere davvero molto esclusivi... a questo punto però potresti suggerire alla International Mountaineering and Climbing Federation il tuo punto di vista per rivedere l'accezione del termine alpinista.funkazzista wrote:...
So già che qualcuno adesso dirà: "ma allora le vie classiche con i chiodi normali già in posto?"
Se sono un alpinista, le affronterò sapendo che sono all'altezza delle difficoltà anche se la via fosse completamente non attrezzata, sapendo che dove la roccia non permette di proteggermi sono in grado di passare.
La difficoltà non c'entra: si può fare alpinismo sul III come sul IX.
Chiaro che, come dici anche tu, in pochissimi sono in grado di farlo sul IX.
Ad una (spero) battuta rispondo con una battuta: non sapevo che la definizione di alpinista fosse di competenza della International Mountaineering and Climbing Federation, che se non sbaglio è nata ben dopo l'alpinismo.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Ecco.topo wrote:Per cui chi va in un ambiente pericoloso "come un turista" è uno che si aspetta che nulla possa nuocerli e senza atrezzarsi per affrontare evenienze in prima persona, con la falsa consapevolezza che qualcun altro ci penserà o ci ha già pensato
(c'è un sentiero tracciato, perchè preoccuparmi di avere una cartina? c'è una via spittata, perchè dovrebbero muoversi gli ancoraggi?)
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Ma allora scusa.. l'avevo già detto:funkazzista wrote:Perché "esclusivi"?
La difficoltà non c'entra: si può fare alpinismo sul III come sul IX.
Chiaro che, come dici anche tu, in pochissimi sono in grado di farlo sul IX.
Naturalmente con cognizione di causa e non da sprovveduto.Se ti impegni su un terreno di montagna che presenti difficoltà alpinistiche di qualunque grado e lo fai da sola fai alpinismo.
Avevo inteso il tuo intervento in un altro senso.
A questo ti rispondo in privato perchè vorrei rimanere in tema.funkazzista wrote:Ad una (spero) battuta rispondo con una battuta: non sapevo che la definizione di alpinista fosse di competenza della International Mountaineering and Climbing Federation, che se non sbaglio è nata ben dopo l'alpinismo.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Bravo Ramingo
Sei riuscito a riportare sulla retta via un topic che era interessante ma di cui si era perso il controllo....
Sei riuscito a riportare sulla retta via un topic che era interessante ma di cui si era perso il controllo....
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F. NIETZSCHE
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Il mio ragionamento è generale ed esula totalmente dalla dificoltà dell'uscita scelta. Va da se che una guida non può portare chiunque a fare quella via; vi poterà solo clienti con una grande esperienza; ma l'aspetto di fondo per me è lo stesso.Ramingo wrote: Quindi, stando al tuo ragionamento Defender, scalare la direttissima Gabarrou-Long alla Nord del Grand Pilier d'Angle con guida, farebbe di me un turista?
I 4 punti su cui esprimevo il mio raggionamento sono quelli elencati sopra. Se poi si vuol discutere con Subcomandate della progressione in conserva sarà il caso di farlo in un altro thread
Ti faccio un altro esempio meno montano in modo che nessuno si senta offeso. Il selvaggio blu in sardegna.
Si può scegliere di farlo da soli portandosi le proviste e l'acqua; si può fare da soli facendosi però depositare delle proviste in zone prestabilite; si può fare con una guida del posto facendosi anche protare le provviste. Il giro rimane lo stesso, le emozioni che regalerà saranno le stesse ... ma l'impegno e i pericoli nel terzo caso saranno molto minori.
Ovviamente chi sceglierà la terza soluzione non farà altro che portare soldi e rispetto per l'ambiente in quelle zone, creando un forte senso di rispetto della natura ed evitando che si compiano scempi che si sono avuti in altre zone della sardegna (c'era già nell'aria l'idea di costruire una strada verso uan delle cale più belle :O). Quindi lo ribadisco nuovamente...io nel termine 'turismo' non ci vedo nulla di male anzi.
C'è chi pensa che le montagne debbano rimanere una cosa per pochi. C'è chi si sente vivo solo correndo dei rischi inutili.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
questo non è assolutamente vero, perchè non mi puoi dire che fare una salita in totale autonomia, contando solo sulle proprie forze e su quelle del compagno/a dia le stesse soddisfazioni che farla con una guida davanti!De-fender06 wrote:Il giro rimane lo stesso, le emozioni che regalerà saranno le stesse ...
oppure che fare una salita, anche facile, completamente sprotetta dove tutta la sicurezza è affidata a te e alla tua esperienza, regali le stesse emozioni di una salita di pari grado ma completamente attrezzata...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Ho la lievissima impressione che pur di darmi contro si critichi qualunque fraseAlec wrote: questo non è assolutamente vero, perchè non mi puoi dire che fare una salita in totale autonomia, contando solo sulle proprie forze e su quelle del compagno/a dia le stesse soddisfazioni che farla con una guida davanti!
Ho fatto l'esempio del selvaggio blu propio per non tirare in gioco la lotta con l'alpe. Il temrine 'emozioni' era quindi legato alla bellezza dei luoghi e al senso di selvaggio dato da zone completamente spopolate anche se a due passi dal mare...non all'adrenalina.
Sul resto mi par chiaro che sia d'accordo con te. Ho infatti scritto sopra che per me un uscita di quel tipo, per quanto dura, è un uscita turistica. E guarda caso sono anche già stato criticato.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Abbiamo solo punti di vista diversi, qualcuno si accosta di più a quello che R.M. afferma e qualcun'altro si discosta ma non credo rappresenti di fondo un grosso problema. A fattor comune ritengo invece sia positivo andare in montagna con piacere e per divertirsi rispettando l'ambiente in ogni nostro atteggiamento, avendo a cuore la sicurezza nostra e dei nostri compagni e non inquinando l'ambiente con i nostri rifiuti.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Secondo me andare in montagna con una Guida o in generale con un compagno di corda più esperto PUO' essere uno dei paletti che differenzia se il salire e scendere da una montagna sia alpinismo o meno.
Un conto è avere competenze/esperienze diversificate: per cui, per es., uno ha più resistenza in salita (e magari si becca lo zaino più pesante) e l'altro, magari è più bravo nei tratti di ghiaccio, ma va su più leggero.
Un altro conto è invece delegare al compagno/guida, lo stabilire il percorso (perchè magari già lo conosce a memoria), il tipo di protezioni da usare o lo stabilire se il pendio è a rischio valanga oppure no.
In parole povere un conto è essere portati ed un conto è andare assieme.
Un conto è avere competenze/esperienze diversificate: per cui, per es., uno ha più resistenza in salita (e magari si becca lo zaino più pesante) e l'altro, magari è più bravo nei tratti di ghiaccio, ma va su più leggero.
Un altro conto è invece delegare al compagno/guida, lo stabilire il percorso (perchè magari già lo conosce a memoria), il tipo di protezioni da usare o lo stabilire se il pendio è a rischio valanga oppure no.
In parole povere un conto è essere portati ed un conto è andare assieme.
Last edited by amica mucca on Mon Oct 15, 2012 17:03, edited 1 time in total.
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Da neofita chiedo...ma se uno sale una via senza perdere mai l'appiglio e superando tutti i passaggi, non ha ripetuto la via alpinisticamente?
«Quassù non vivo in me, ma divento una parte di ciò che mi attornia. Le alte montagne sono per me un sentimento». Lord Byron
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Rondine mi ha fatto riflettere e spinto ad introdurre un tema molto interessante:Rondine wrote:Da neofita chiedo...ma se uno sale una via senza perdere mai l'appiglio e superando tutti i passaggi, non ha ripetuto la via alpinisticamente?
ma se su una via A prendo un appiglio o carico un appoggio di una via B adiacente, posso dire di aver ripetuto la via A?
Stesso discorso vale per i tiri in falesia.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Su questo penso che nessuno possa non essere d'accordoRamingo wrote:A fattor comune ritengo invece sia positivo andare in montagna con piacere e per divertirsi rispettando l'ambiente in ogni nostro atteggiamento, avendo a cuore la sicurezza nostra e dei nostri compagni e non inquinando l'ambiente con i nostri rifiuti.
C'è chi pensa che le montagne debbano rimanere una cosa per pochi. C'è chi si sente vivo solo correndo dei rischi inutili.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Secondo me no, non hai ripetuto la via A..pria wrote:Rondine mi ha fatto riflettere e spinto ad introdurre un tema molto interessante:Rondine wrote:Da neofita chiedo...ma se uno sale una via senza perdere mai l'appiglio e superando tutti i passaggi, non ha ripetuto la via alpinisticamente?
ma se su una via A prendo un appiglio o carico un appoggio di una via B adiacente, posso dire di aver ripetuto la via A?
Stesso discorso vale per i tiri in falesia.
Soprattutto se la via B è più facile e quindi ha appigli ed appoggi più marcati....
Se le due vie sono di pari grado (o se la via B per assurdo fosse più difficile della via A) .......non saprei
Forse in montagna è abbastanza raro che possa verificarsi una simile situazione che invece in falesia è abbastanza frequente...
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Questo per me è un punto molto importante.....amica mucca wrote:Secondo me andare in montagna con una Guida o in generale con un compagno di corda più esperto PUO' essere uno dei paletti che differenzia se il salire e scendere da una montagna sia alpinismo o meno.
Un conto è avere competenze/esperienze diversificate: per cui, per es., uno ha più resistenza in salita (e magari si becca lo zaino più pesante) e l'altro, magari è più bravo nei tratti di ghiaccio, ma va su più leggero.
Un altro conto è invece delegare al compagno/guida, lo stabilire il percorso (perchè magari già lo conosce a memoria), il tipo di protezioni da usare o lo stabilire se il pendio è a rischio valanga oppure no.
In parole povere un conto è essere portati ed un conto è andare assieme.
Belin !
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
c'è una notevole differenza, soprattutto psicologica. Ragazzi fare il "capocordata" è dura, hai tante responsabilità che pesano tutte sulla schiena. E' anche vero che il lavoro del secondo è importante, deve in ogni caso dare sicurezza al primo, avere le conoscenze tecniche giuste ecc...granpasso wrote:Questo per me è un punto molto importante.....amica mucca wrote:Secondo me andare in montagna con una Guida o in generale con un compagno di corda più esperto PUO' essere uno dei paletti che differenzia se il salire e scendere da una montagna sia alpinismo o meno.
Un conto è avere competenze/esperienze diversificate: per cui, per es., uno ha più resistenza in salita (e magari si becca lo zaino più pesante) e l'altro, magari è più bravo nei tratti di ghiaccio, ma va su più leggero.
Un altro conto è invece delegare al compagno/guida, lo stabilire il percorso (perchè magari già lo conosce a memoria), il tipo di protezioni da usare o lo stabilire se il pendio è a rischio valanga oppure no.
In parole povere un conto è essere portati ed un conto è andare assieme.
In montagna le ho provate tutte, con guida, con amici più forti di me, con guida ma non legata a me, con amici con meno esperienza, con amici più forti ma non con più esperienza. Le salite le ho fatte tutte io perchè nessuno mi ha mai preso in spalla e ho fatto sempre il mio sporco lavoro da secondo quando mi è toccato, ma quando si è con qualcuno di più forte, guida o no, si fanno sonni più tranquilli.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
mi è capitato raramente (di essere con qualcuno più forte) ma ...sono assolutamente d'accordo con te......Sub-Comandante wrote:c'è una notevole differenza, soprattutto psicologica. Ragazzi fare il "capocordata" è dura, hai tante responsabilità che pesano tutte sulla schiena. E' anche vero che il lavoro del secondo è importante, deve in ogni caso dare sicurezza al primo, avere le conoscenze tecniche giuste ecc...granpasso wrote:Questo per me è un punto molto importante.....amica mucca wrote:Secondo me andare in montagna con una Guida o in generale con un compagno di corda più esperto PUO' essere uno dei paletti che differenzia se il salire e scendere da una montagna sia alpinismo o meno.
Un conto è avere competenze/esperienze diversificate: per cui, per es., uno ha più resistenza in salita (e magari si becca lo zaino più pesante) e l'altro, magari è più bravo nei tratti di ghiaccio, ma va su più leggero.
Un altro conto è invece delegare al compagno/guida, lo stabilire il percorso (perchè magari già lo conosce a memoria), il tipo di protezioni da usare o lo stabilire se il pendio è a rischio valanga oppure no.
In parole povere un conto è essere portati ed un conto è andare assieme.
In montagna le ho provate tutte, con guida, con amici più forti di me, con guida ma non legata a me, con amici con meno esperienza, con amici più forti ma non con più esperienza. Le salite le ho fatte tutte io perchè nessuno mi ha mai preso in spalla e ho fatto sempre il mio sporco lavoro da secondo quando mi è toccato, ma quando si è con qualcuno di più forte, guida o no, si fanno sonni più tranquilli.
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
questa osservazione è fondamentale, come ha scritto amica mucca "un conto è essere portati ed un conto è andare assieme", a mio avviso nel primo caso è quasi sempre turismo (nel senso buono).Sub-Comandante wrote:...quando si è con qualcuno di più forte, guida o no, si fanno sonni più tranquilli.
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Io sono d'accordo...però ...dipende.....ghibli wrote:questa osservazione è fondamentale, come ha scritto amica mucca "un conto è essere portati ed un conto è andare assieme", a mio avviso nel primo caso è quasi sempre turismo (nel senso buono).Sub-Comandante wrote:...quando si è con qualcuno di più forte, guida o no, si fanno sonni più tranquilli.
Quando sono stata sull'Argentera...ci sono stata con un amico molto molto forte ......
Se non ci fosse stato lui non ci sarei mai andata....
Però ...lui materialmente non ha fatto niente per aiutarmi .....E'stato di conforto solo psicologicamente...
Se avessi avuto bisogno lui avrebbe potuto aiutarmi ma per fortuna non ho avuto bisogno.....
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Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Grazie Serena, ha introdotto un ennesimo tema interessante:serena wrote: Quando sono stata sull'Argentera...ci sono stata con un amico molto molto forte ......
Se non ci fosse stato lui non ci sarei mai andata....
Però ...lui materialmente non ha fatto niente per aiutarmi .....E'stato di conforto solo psicologicamente...
Se avessi avuto bisogno lui avrebbe potuto aiutarmi ma per fortuna non ho avuto bisogno.....
"L'alpinismo comincia dove il turismo finisce e la psicoanalisi e' dietro l'angolo".
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Da quando ho iniziato ad arrampicare un pò (anche se quello che faccio io non è proprio arrampicare, visto che abbiamo da tempo stabilito che l'arrampicata inizia con il 6a e questo ormai è un punto fermo...) ...mi hanno sempre detto che "nell'arrampicata il 50% è testa"Secondo alcuni anche più del 50%..pria wrote:Grazie Serena, ha introdotto un ennesimo tema interessante:serena wrote: Quando sono stata sull'Argentera...ci sono stata con un amico molto molto forte ......
Se non ci fosse stato lui non ci sarei mai andata....
Però ...lui materialmente non ha fatto niente per aiutarmi .....E'stato di conforto solo psicologicamente...
Se avessi avuto bisogno lui avrebbe potuto aiutarmi ma per fortuna non ho avuto bisogno.....
"L'alpinismo comincia dove il turismo finisce e la psicoanalisi e' dietro l'angolo".
(mai capito se si tratta di una leggenda metropolitana oppure no .....per me il problema non è solo la testa ma anche il fatto che non mi tengo.....)...
Immagino che nell'alpinismo la componente psicologica sia ancora più importante (non essendo un'alpinista posso solo immaginare...)
Però così siamo di nuovo OT
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Anche per questo motivo nel forum esiste una funzione chiamata "messaggio privato"!serena wrote:Però così siamo di nuovo OT
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Ramingo wrote:Anche per questo motivo nel forum esiste una funzione chiamata "messaggio privato"!serena wrote:Però così siamo di nuovo OT
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
"Da quando Pierre de Coubertin nel suo Pédagogie sportive mise l'alpinismo, insieme con il ciclismo, nella categoria degli sports de tourisme, gli alpinisti di ogni tempo e razza hanno fatto di tutto per smentirlo, anche nei modi più esteriori e superficiali, nell'abbigliamento, nelle sacche da viaggio, nelle patacche sul petto o nei modi più raffinati, confrontandosi da speculatori coi limiti della vita e della morte. Così come nell'inventarsi sempre nuove regole di una normativa mai scritta e dunque variabilissima, e fonte d'infinite discussioni, come quella dei cavalieri antichi."
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
"La corrida, le corse in auto e l'alpinismo sono gli unici veri sport. Gli altri sono solo giochi."
E. Hemingway
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Mi manca la Corrida... ma non mi piace per nullaSub-Comandante wrote:"La corrida, le corse in auto e l'alpinismo sono gli unici veri sport. Gli altri sono solo giochi."
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Non ti perdi nulla, io sono stato a vederle.....non mi hanno entusiasmato, il toro non puó vincere, anche se ammetto che il contorno dello spettacolo é davvero suggestivo (il contorno, non la corrida in se)Pazzaura wrote:Mi manca la Corrida... ma non mi piace per nullaSub-Comandante wrote:"La corrida, le corse in auto e l'alpinismo sono gli unici veri sport. Gli altri sono solo giochi."
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La mozzarella non la usiamo NOI!
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Re: ....."L'alpinismo comincia dove il turismo finisce"....
Sub-Comandante wrote:"La corrida, le corse in auto e l'alpinismo sono gli unici veri sport. Gli altri sono solo giochi."
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Per decenza tralascio la corrida, ma secondo voi le corse in auto sono uno sport?
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