Moderator: Moderatori
- li ha superati abbondantemente: se possibile, niente sindrome del reduce e provocazioni gratuite. E lasciamo perdere i curricula alpinistici!
Basterà (basterebbe...) che si metta (si mettesse) da parte la retorica.serena wrote:Qualcosa mi dice che questo topic darà delle belle soddisfazioni
. ) ). Per effettuare una salita impegnativa, spesso non è sufficiente nemmeno un intero giorno ..spesso occorre pernottare in loco per effettuare la salita il giorno successivo. Non tutti hanno a disposizione ...tutto questo tempo....
quoto a pieni voti serena e dags1972............ma non abbandonerò mai la pratica dell'alpinismo (classico) è anche una ricerca interiore in me stessamazzysan wrote:Beh, mi sembra che abbiamo cominciato bene.
Molto di quanto detto mi trova d'accordo.
Aspettiamo la componente filosofica...
beh certo....alla componente filosofica e sociologica devi pensarci tu....amadablam wrote:quoto a pieni voti serena e dags1972............ma non abbandonerò mai la pratica dell'alpinismo (classico) è anche una ricerca interiore in me stessamazzysan wrote:Beh, mi sembra che abbiamo cominciato bene.
Molto di quanto detto mi trova d'accordo.
Aspettiamo la componente filosofica...
@mazzy: componente filosofica-sociologica? ci sto pensando e non vi deluderò
) aspettiamo il fattivo contributo di altri utenti.....dags1972 wrote:
aggiungo che l'Alpinismo è un'attività senza tempo , non è l'atto, il passaggio difficile, la durata, la quota... è lo spirito con cui si vive il tutto ...si è alpinisti sull'Antola come sul Denali
..parliamo di alpinismo degli "umani " come noi e non come i marziani come U Steck (fantastico alpinista anche classico...) ....De-fender06 wrote:Scusate ma non c'era già un thread vecchio identico? Cmq per non deludere i miei fans due parole ve le regalo.
Il libro più bello che abbia mai letto (escludendo i varii numeri di playboy)? 'Parete nord'. Quello era alpinismo.
Ma veniamo ad oggi. Steck riuscì il 13 febbraio 2008, a salire in libera la Via Heckmair in 2 ore, 47 minuti e 33 secondi.
L'alpinismo, almeno nell'accezione romantica del termine, ha fatto il suo tempo così come le carrozze a cavalli e i treni a vapore. Leggette e ricordatevi il passato ... ma godetevi il luccicante presente!
..forse mi sono espressa male: sono d'accordo con voi due e quindi farei una distinzione: i "marziani" devono trovare qualche cosa di diverso di sportivo e quindi evoluto..(vedi U. Steck, D. Urubko etc), poi c'è l'alpinismo dei "normali" (per i quali dedicherò una lunga riflessione sociologica-spicologica-filosofica, dove, secondo me, l'alpinismo rimarrà......serena wrote:Io sto con Defender
L'Alpinismo non è morto ma si è evoluto. Adesso sono più marcate le componenti sportive ed agonistiche e lo sono meno le componenti esplorative e "contemplative".
E'meno importante avere raggiunto la vetta e lo è di più avere superato un passaggio difficile o "averci messo" un determinato tempo (ad arrivare in cima o a fare una determinata via).
Questo perchè tutte le vette che si potevano raggiungere sono state raggiunte, e tramite tutte le vie di salita disponibili....
Per questo arrivare "in cima" non basta più. Occorrono nuove sfide......
So che molti non sono d'accordo ma ...l'agonismo (inteso come propensione a sfidare se stessi e/ o gli altri) è insito nell'essere umano (e anche nell'Alpinista)......
Secondo me anche l'alpinismo delle persone "normali" è cambiato.....ha seguito più o meno l'evoluzione dell'alpinismo dei marziani ma, naturalmente, facendo le dovute "proporzioni".......amadablam wrote:..forse mi sono espressa male: sono d'accordo con voi due e quindi farei una distinzione: i "marziani" devono trovare qualche cosa di diverso di sportivo e quindi evoluto..(vedi U. Steck, D. Urubko etc), poi c'è l'alpinismo dei "normali" (per i quali dedicherò una lunga riflessione sociologica-spicologica-filosofica, dove, secondo me, l'alpinismo rimarrà......serena wrote:Io sto con Defender
L'Alpinismo non è morto ma si è evoluto. Adesso sono più marcate le componenti sportive ed agonistiche e lo sono meno le componenti esplorative e "contemplative".
E'meno importante avere raggiunto la vetta e lo è di più avere superato un passaggio difficile o "averci messo" un determinato tempo (ad arrivare in cima o a fare una determinata via).
Questo perchè tutte le vette che si potevano raggiungere sono state raggiunte, e tramite tutte le vie di salita disponibili....
Per questo arrivare "in cima" non basta più. Occorrono nuove sfide......
So che molti non sono d'accordo ma ...l'agonismo (inteso come propensione a sfidare se stessi e/ o gli altri) è insito nell'essere umano (e anche nell'Alpinista)......
..inizio a pensare all'intervento socio-filo -psico.....preparatevi , a, non addormentatevi!!!serena wrote:Secondo me anche l'alpinismo delle persone "normali" è cambiato.....ha seguito più o meno l'evoluzione dell'alpinismo dei marziani ma, naturalmente, facendo le dovute "proporzioni".......amadablam wrote:..forse mi sono espressa male: sono d'accordo con voi due e quindi farei una distinzione: i "marziani" devono trovare qualche cosa di diverso di sportivo e quindi evoluto..(vedi U. Steck, D. Urubko etc), poi c'è l'alpinismo dei "normali" (per i quali dedicherò una lunga riflessione sociologica-spicologica-filosofica, dove, secondo me, l'alpinismo rimarrà......serena wrote:Io sto con Defender
L'Alpinismo non è morto ma si è evoluto. Adesso sono più marcate le componenti sportive ed agonistiche e lo sono meno le componenti esplorative e "contemplative".
E'meno importante avere raggiunto la vetta e lo è di più avere superato un passaggio difficile o "averci messo" un determinato tempo (ad arrivare in cima o a fare una determinata via).
Questo perchè tutte le vette che si potevano raggiungere sono state raggiunte, e tramite tutte le vie di salita disponibili....
Per questo arrivare "in cima" non basta più. Occorrono nuove sfide......
So che molti non sono d'accordo ma ...l'agonismo (inteso come propensione a sfidare se stessi e/ o gli altri) è insito nell'essere umano (e anche nell'Alpinista)......
E'cambiata la società ed è cambiato anche l'alpinismo.....
ma vieni...!!!Ago wrote:
Non so se ho fatto alpinismo, escursionismo, il montagnard, il cittadino per monti o falesie, so solo che l'andar per monti, colli, pareti, ghiacciai era quello che cercavo, che mi faceva star bene e che giustificava abbondantemente le risorse che dovevo impiegare
....l'agonismo nell'alpinismo ai ns livelli (umanissimi) è pericoloso, sfidare se stessi posso ancora capirlo (cercare di migliorare i propri limiti l'ho fatto a volte , se ero sola e se non coinvolgevo la cordata) , ma sfidare gli altri no,non è il mio alpinismo, nell'alpinismo , anche umano" ci si può fare del male se si fa "gare" ...serena wrote: propensione a sfidare se stessi e/ o gli altri) è insito nell'essere umano (e anche nell'Alpinista)......
Ti prego, non lasciarci così. A metà del guado....amadablam wrote:....l'agonismo nell'alpinismo ai ns livelli (umanissimi) è pericoloso, sfidare se stessi posso ancora capirlo (cercare di migliorare i propri limiti l'ho fatto a volte , se ero sola e se non coinvolgevo la cordata) , ma sfidare gli altri no,non è il mio alpinismo, nell'alpinismo , anche umano" ci si può fare del male se si fa "gare" ...serena wrote: propensione a sfidare se stessi e/ o gli altri) è insito nell'essere umano (e anche nell'Alpinista)......
l'alpinismo , secondo me, non deve essere come uno sport, l'alpinismo è passione è tutto ciò che sta nel salire una montagna , ciò che sta attorno e ciò che sta dentro di te.......ma mi esprimerò + avanti
Alpinismo: nessuno ti obbliga, ma se lo faimazzysan wrote:Ti prego, non lasciarci così. A metà del guado....amadablam wrote:....l'agonismo nell'alpinismo ai ns livelli (umanissimi) è pericoloso, sfidare se stessi posso ancora capirlo (cercare di migliorare i propri limiti l'ho fatto a volte , se ero sola e se non coinvolgevo la cordata) , ma sfidare gli altri no,non è il mio alpinismo, nell'alpinismo , anche umano" ci si può fare del male se si fa "gare" ...serena wrote: propensione a sfidare se stessi e/ o gli altri) è insito nell'essere umano (e anche nell'Alpinista)......
l'alpinismo , secondo me, non deve essere come uno sport, l'alpinismo è passione è tutto ciò che sta nel salire una montagna , ciò che sta attorno e ciò che sta dentro di te.......ma mi esprimerò + avanti
Seriamente: per me non c'è agonismo nell'alpinismo, così come lo vivo io. Ma forse perchè non lo considero sport ma disciplina (nel senso di attività)
...lo fai per PASSIONE!.......tutto il resto, rientra nei meandri del del sadomasochismo!!!.......chi si auto infliggerebbe una salita ....semplice, tecnicamente parlando, come il Bianco??
)......perciò esibizionismo 
)......sono andato su per allenamento (sempre della serie precedente... 
)......o della serie..Ma tu chi ka..o sei?... NOI abbiamo il manico 
ect ect..... 
Una razza, una faccia...
Leggendo Cave, Kirkpatrick, Kukuzca, Rutkiewicz non sono cosi' convinto che ci sia solo passione.Titus wrote: Alpinismo: nessuno ti obbliga, ma se lo fai
beh ....però non sono mica tutti alpinisti quelli che vanno in montagna....same wrote:io non sono così convinto che l'alpinismo sia in declino... anzi secondo me è in espansione
non c'è mai stata tanta gente come adesso che va in montagna...
ecco:mazzysan wrote:.
Aspettiamo la componente filosofica...
Secondo me hai descritto perfettamente i motivi per cui l'Alpinismo classico è in una fase di declino....amadablam wrote: Ed ora veniamo a noi: finchè vi sarà un’alba su un ghiacciaio, su una cresta rocciosa, su un canale, …finchè vi sarà una cima sulla quale stringersi la mano, finchè vi sarà una corda che lega due persone…l’alpinismo non morirà mai e dalla vetta le persone, per poco tempo, saranno e si sentiranno fare parte dell’incommensurabile tra noi e il Cielo (in senso lato) …Avremmo lasciato + in basso il mondo incasinato degli “umani” che vanno sempre di corsa, si, perché l’alpinismo è un’attività lenta che fa pensare , unire , e apprezzare di + ciò che abbiamo + caro : l’amicizia la solidarietà la natura , perché NOI siamo anche le ns montagne…………
Perchè noi specialmente oggi abbiamo bisogno di riscoprire le sensazioni primordiali: solidareità (che manca nella società moderna- per M.Weber la solidarietà nelle soc. industriali si fa esplicita solo nella guerra) ma magicamente nella pratica dell'alpinismo si "combatte " contro gli elementi della natura e ci si aiuta per raggiungere l'obiettivo : la vetta, ma tutto questo non ci è imposto , è pura e semplice meravigliosa PASSIONE che viene dalla mente dal ns modo di vedere anche la vita.....
Per il semplice fatto che ormai la montagna è accessibile sia in termini di tempo (in una giornata puoi partire da genova, andare in VDA a smarcare una cima importante e tornare a casa) sia in termini di comodità (ci sono rifugi un pò ovunque) sia in termini di sicurezza (le vie spittate sono sempre più numerose, i cellulari hanno buona copertura e gli elicotteri, salvo meteo avvverso ti recuperano in poche ore).same wrote:io non sono così convinto che l'alpinismo sia in declino... anzi secondo me è in espansione
non c'è mai stata tanta gente come adesso che va in montagna...
..ma dato che i valori e i ritmi della società odierna non sono valori propriamente umani dentro al ns IO sociale (coscienza comune) saremo sempre attratti dalla ricerca di questi ultimi e pertanto, i valori i "simboli" espressi dall'esplorazione dall'alpinismo non moriranno........il ricercare i veri valori sono insiti nell'uomo, altrimenti sta male.. (dal punto di vista psico-fisico) .....forse non ce ne accorgiamo, ma statisticamente è aumentato il n° di persone che riscoprono anche l'appennino (qui la crisi economica ha fatto un buon gioco)serena wrote:Secondo me hai descritto perfettamente i motivi per cui l'Alpinismo classico è in una fase di declino....amadablam wrote: Ed ora veniamo a noi: finchè vi sarà un’alba su un ghiacciaio, su una cresta rocciosa, su un canale, …finchè vi sarà una cima sulla quale stringersi la mano, finchè vi sarà una corda che lega due persone…l’alpinismo non morirà mai e dalla vetta le persone, per poco tempo, saranno e si sentiranno fare parte dell’incommensurabile tra noi e il Cielo (in senso lato) …Avremmo lasciato + in basso il mondo incasinato degli “umani” che vanno sempre di corsa, si, perché l’alpinismo è un’attività lenta che fa pensare , unire , e apprezzare di + ciò che abbiamo + caro : l’amicizia la solidarietà la natura , perché NOI siamo anche le ns montagne…………
Perchè noi specialmente oggi abbiamo bisogno di riscoprire le sensazioni primordiali: solidareità (che manca nella società moderna- per M.Weber la solidarietà nelle soc. industriali si fa esplicita solo nella guerra) ma magicamente nella pratica dell'alpinismo si "combatte " contro gli elementi della natura e ci si aiuta per raggiungere l'obiettivo : la vetta, ma tutto questo non ci è imposto , è pura e semplice meravigliosa PASSIONE che viene dalla mente dal ns modo di vedere anche la vita.....
Perchè è un'attività che non si concilia bene con i valori e con i ritmi di vita della nostra società.......
Secondo me ....anzi ....è un bene che ci siano anche i praticanti plaisir....skeno wrote:Esiste semplicemente una grossa fetta di praticanti "plaisir" che prima non esisteva. E tutto sommato non mi sembra una cosa di cui crucciarsi più di tanto.
dici???amadablam wrote:il ricercare i veri valori sono insiti nell'uomo, altrimenti sta male.. (dal punto di vista psico-fisico) .....
forse vado OT ma questa distinzione plasir/hard non mi ha mai troppo convinto.serena wrote:Secondo me ....anzi ....è un bene che ci siano anche i praticanti plaisir....skeno wrote:Esiste semplicemente una grossa fetta di praticanti "plaisir" che prima non esisteva. E tutto sommato non mi sembra una cosa di cui crucciarsi più di tanto.
E qua ti volevo mio caro.same wrote: forse vado OT ma questa distinzione plasir/hard non mi ha mai troppo convinto.
Spesso, anche in questo forum, vedo classificare come "vero alpinismo" salite veramente banali dal punto di vista tecnico (creste di II grado dove si cammina o poco più, canali dove i ramponi sono praticamente un optional etc..) mentre una via, difficile, esposta ed in ambiente, viene banalmente classificata "plasir" o addirittura "arrampicata sportiva" perchè è stata aperta con il trapano e magari ha uno spit ogni 6-7 metri...
De-fender06 wrote:E qua ti volevo mio caro.same wrote: forse vado OT ma questa distinzione plasir/hard non mi ha mai troppo convinto.
Spesso, anche in questo forum, vedo classificare come "vero alpinismo" salite veramente banali dal punto di vista tecnico (creste di II grado dove si cammina o poco più, canali dove i ramponi sono praticamente un optional etc..) mentre una via, difficile, esposta ed in ambiente, viene banalmente classificata "plasir" o addirittura "arrampicata sportiva" perchè è stata aperta con il trapano e magari ha uno spit ogni 6-7 metri...
Pian piano iniziate a darmi ragione eh
