Vita e lavoro in montagna

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same
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by same »

leggermente OT (ma non troppo) colgo l'occasione per segnalare che due aziende agricole della mia valle hanno installato, in centro a genova, due distributori di latte crudo alla spina.
Una si trova nel nuovo mercato del Carmine (azienda masonese) e l'altra al mercato orientale (azienda rossiglionese che conosco personalmente).
Latte a Km (quasi) zero, nessun imballaggio da smaltire, risparmio di 60cent/l rispetto a Oro e Tigullio, possibilità di prenderne una qualsiasi quantità (basta inserire il denaro corrispondente), qualità garantita...se vi sembra poco...
NON lasciamo morire la valle Stura!
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serena
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

same wrote:leggermente OT (ma non troppo) colgo l'occasione per segnalare che due aziende agricole della mia valle hanno installato, in centro a genova, due distributori di latte crudo alla spina.
Una si trova nel nuovo mercato del Carmine (azienda masonese) e l'altra al mercato orientale (azienda rossiglionese che conosco personalmente).
Latte a Km (quasi) zero, nessun imballaggio da smaltire, risparmio di 60cent/l rispetto a Oro e Tigullio, possibilità di prenderne una qualsiasi quantità (basta inserire il denaro corrispondente), qualità garantita...se vi sembra poco...
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Purtroppo per me nessuno dei due è comodo (se ci passo posso prenderlo ma non posso andarci apposta) :triste:
Sono comunque in cerca di un distributore di latte crudo alla spina ....noi ne consumiamo in abbondanza...
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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ghibli
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by ghibli »

Sempre a proposito di latte crudo vorrei segnalare un distribotore a S. Stefano d'Aveto (lo so che è distante, lo segnalo ai gitanti del week-end e non solo) curato da un'azienda locale.
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amica mucca
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

Sarebbe interessante aprire un topic apposito dove indichiamo i posti dove trovare buoni prodotti locali.

Invece tornando all'argomento di partenza la prova che la scelta dei singoli non è sufficiente è la situazione attuale!
Del resto la ristoratrice si lamentava delle inutili tasse che paga e delle assenze dei servizi e questo è indipendentemente dalla scelta dei singoli che sono quindi spinti a fare scelte diverse.
Il documentario Piccola terra, che citavo (nel link c'è solo un trailer), finisce con l'intervista a questa anziana con la domanda di che cosa si aspettasse adesso dalla vita e lei serenamente risponde "di morire" così da smettere tutta quella fatica.
Ora non credo che nessuno al giorno d'oggi tornerebbe a fare una vita del genere ed il recupero delle campagne/montagne non si può lasciare alla scelta di quei pochi singoli che si sentono di tirare avanti il carretto, anche perchè ne finirebbero schiacciati.

Comunque approvo e credo moltissimo nella scelta di orientare i propri consumi sui propri principi. Personalmente io faccio una battaglia sui prodotti Cinesi, ma poi la battaglia la perdo quando scopro che comunque i tessuti, i coloranti ecc sono comunque tutti fatti in cina. Per non parlare del comparto elettrico.. :(
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serena
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

amica mucca wrote:Sarebbe interessante aprire un topic apposito dove indichiamo i posti dove trovare buoni prodotti locali.

Invece tornando all'argomento di partenza la prova che la scelta dei singoli non è sufficiente è la situazione attuale!
Del resto la ristoratrice si lamentava delle inutili tasse che paga e delle assenze dei servizi e questo è indipendentemente dalla scelta dei singoli che sono quindi spinti a fare scelte diverse.
Il documentario Piccola terra, che citavo (nel link c'è solo un trailer), finisce con l'intervista a questa anziana con la domanda di che cosa si aspettasse adesso dalla vita e lei serenamente risponde "di morire" così da smettere tutta quella fatica.
Ora non credo che nessuno al giorno d'oggi tornerebbe a fare una vita del genere ed il recupero delle campagne/montagne non si può lasciare alla scelta di quei pochi singoli che si sentono di tirare avanti il carretto, anche perchè ne finirebbero schiacciati.

Comunque approvo e credo moltissimo nella scelta di orientare i propri consumi sui propri principi. Personalmente io faccio una battaglia sui prodotti Cinesi, ma poi la battaglia la perdo quando scopro che comunque i tessuti, i coloranti ecc sono comunque tutti fatti in cina. Per non parlare del comparto elettrico.. :(

Io cerco di fare particolare attenzione alle cose che metto in tavola....
Per quanto riguarda l'abbigliamento ...confesso....io non sto tanto attenta e, anzi, dai cinesi qualche volta ci compro :imbarazzo:
Capisco che è sbagliato però....il portafoglio ne trae grandi benefici......
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amica mucca
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

OT@Serena: considera che la Cina ormai si sta comprando il debito pubblico di molti paesi (Stati uniti compresi) e sta facendo una politica di aiuto ai paesi africani offrendogli tantissimi servizi (costruzione di Ponti strade ecc) in cambio delle materie prime.. capisci bene che a questo livello è proprio difficile fare qualcosa.
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mikesangui
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

same wrote:leggermente OT (ma non troppo) colgo l'occasione per segnalare che due aziende agricole della mia valle hanno installato, in centro a genova, due distributori di latte crudo alla spina.
Una si trova nel nuovo mercato del Carmine (azienda masonese) e l'altra al mercato orientale (azienda rossiglionese che conosco personalmente).
Latte a Km (quasi) zero, nessun imballaggio da smaltire, risparmio di 60cent/l rispetto a Oro e Tigullio, possibilità di prenderne una qualsiasi quantità (basta inserire il denaro corrispondente), qualità garantita...se vi sembra poco...
NON lasciamo morire la valle Stura!
Fino a dicembre abitavo al Carmine, sono stato assiduo consumatore dell'ottimo latte alla spina, in realtà non tanto consumato come latte, assolutamente indigesto per me, quanto usato come base per fare lo yogurt... OTTIMO!!!
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mikesangui
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

il problema di questo paese è che vuole la botte piena e la moglie ubriaca.

non si può avere "i diritti del lavoro" , la previdenza sociale, le garanzie igeniche, l'impatto ambientale minimo ecc, e il pagare poco le cose.

Sono due cose che , per legge naturale, non stanno in piedi.

Ma l'italiano ovviamente non ci crede.. e quindi.. visto che pensa a se stesso, vuole entrambe le cose , ma solo per se.
Il risultato è che per pagare poco la roba la si compra in china.. o in bangladesh, o in vietnam... e per avere i diritti pretesi , e quindi messi per legge dallo stato, il costo del lavoro è alto.

Va da se che non si compra italiano e le ditte chiudono.

Tra l'altro... importare significa accollarsi lo smaltimento dei rifiuti dell'imballaggio.. che è un costo sociale aggiuntivo.
Il sistema non duraa lungo e noi siamo in piena curva di discesa.

La soluzione sarebbe più semplice ..scegliere cosa si vuole delle due cose, rinunciando all'altra.
In verità..quel che accade è che il consumatore la sua scelta la fa... compra quel che costa meno.. di conseguenza il paese sta riflettendo questa scelta. Smantellamento dei diritti del lavoro, chiusura di aziende, inquinamento a manetta..ecc.
Questo perchè il paese ha scelto.
Non solo la politica.
Quando compri al supermercato ..fai la tua scelta... Chi compra ha scelto.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

mikesangui wrote:il problema di questo paese è che vuole la botte piena e la moglie ubriaca.

non si può avere "i diritti del lavoro" , la previdenza sociale, le garanzie igeniche, l'impatto ambientale minimo ecc, e il pagare poco le cose.

Sono due cose che , per legge naturale, non stanno in piedi.

Ma l'italiano ovviamente non ci crede.. e quindi.. visto che pensa a se stesso, vuole entrambe le cose , ma solo per se.
Il risultato è che per pagare poco la roba la si compra in china.. o in bangladesh, o in vietnam... e per avere i diritti pretesi , e quindi messi per legge dallo stato, il costo del lavoro è alto.

Va da se che non si compra italiano e le ditte chiudono.

Tra l'altro... importare significa accollarsi lo smaltimento dei rifiuti dell'imballaggio.. che è un costo sociale aggiuntivo.
Il sistema non duraa lungo e noi siamo in piena curva di discesa.

La soluzione sarebbe più semplice ..scegliere cosa si vuole delle due cose, rinunciando all'altra.
In verità..quel che accade è che il consumatore la sua scelta la fa... compra quel che costa meno.. di conseguenza il paese sta riflettendo questa scelta. Smantellamento dei diritti del lavoro, chiusura di aziende, inquinamento a manetta..ecc.
Questo perchè il paese ha scelto.
Non solo la politica.
Quando compri al supermercato ..fai la tua scelta... Chi compra ha scelto.
Sono d'accordo con te..
Questo non vuol dire che non compro al supermercato..
Alle volte ci compro. Per motivi di risparmio e, più spesso, per motivi di pigrizia....
Però non è colpa "del sistema". Non mi puntano una pistola alla testa per farmi entrare all'Ipercoop....quando lo faccio, è per mia scelta ed è giusto che me ne assuma la responsabilità....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

amica mucca wrote:Sarebbe interessante aprire un topic apposito dove indichiamo i posti dove trovare buoni prodotti locali.

Invece tornando all'argomento di partenza la prova che la scelta dei singoli non è sufficiente è la situazione attuale! Del resto la ristoratrice si lamentava delle inutili tasse che paga e delle assenze dei servizi e questo è indipendentemente dalla scelta dei singoli che sono quindi spinti a fare scelte diverse.
Il documentario Piccola terra, che citavo (nel link c'è solo un trailer), finisce con l'intervista a questa anziana con la domanda di che cosa si aspettasse adesso dalla vita e lei serenamente risponde "di morire" così da smettere tutta quella fatica.
Ora non credo che nessuno al giorno d'oggi tornerebbe a fare una vita del genere ed il recupero delle campagne/montagne non si può lasciare alla scelta di quei pochi singoli che si sentono di tirare avanti il carretto, anche perchè ne finirebbero schiacciati.

Comunque approvo e credo moltissimo nella scelta di orientare i propri consumi sui propri principi. Personalmente io faccio una battaglia sui prodotti Cinesi, ma poi la battaglia la perdo quando scopro che comunque i tessuti, i coloranti ecc sono comunque tutti fatti in cina. Per non parlare del comparto elettrico.. :(
..appunto...lè duuuura....la maggior parte dei prodotti che crediamo di scegliere, "qualcunaltro" ha già "scelto " per noi...
e comunque chi "usa la testa" per scegliere è in minoranza purtroppo , il sistema, cari granpasso- serena-mikesangui, fa presa sulla maggior parte della popolazione che invece NON la usa.
C'è un'altra cosa che vorrei porre alla vs attenzione: i prodotti "bio" sono + buoni...però a volte costano.....andatelo a dire ad un padre/madre di famglia con figli in questo periodo di crisi....certamente comprerà prodotti che costano poco....
Ora molti giovani inizano a guardare all'agricoltura perchè non trovano lavoro..è vero.....vediamo come il "sistema" li aiuterà, lo so mi direte che sono vecchia e "negativa", ma all'alba di 50anni e 4 mesi ...è dura levarmi dalla testa questa idea= noi decidiamo ben poco (vedi, ad esempio, porcellum, ma chi ci rappresenta+??? )
Comunque, granpasso-serena-mikesangui, spero abbiate VOI ragione....
Namaste
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by mikesangui »

Io cmq non sostengo l'idea di non comprare niente al supermercato.

Solo di leggere bene etichette, provenienza , ditta produttrice .. ecc.

E non solo al supermercato.
In sto periodo devo comprarmi delle scarpe. Ci sto uscendo di testa per trovarne italiane. Però aspetto e cerco.

E' vero che i prodotti Bio costano di più, e mettiamoci anche che non è detto che l'etichetta bio abbia un vero valore.

Ora , quello che dico è che se uno deve scegliere, può scegliere di prendere un po' meno, ma più costoso.
Se PUO' scegliere.
Se non può perchè deve tirare la cinghia è un altro discorso.

La responsabilità delle cose è sempre degli uomini liberi. Chi è nelle condizioni di poterlo fare, è importante che faccia scelte più consapevoli senza pensare solo al proprio orticello. Proprio perchè è più fortunato. Deve fare il lavoro "morale" anche per chi non lo può fare.

Per carità.. posso sembrare idealista... ma forse è l'unica e ultima cosa che c'è rimasta per sperare in un futuro migliore.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

mikesangui wrote:Io cmq non sostengo l'idea di non comprare niente al supermercato.

Solo di leggere bene etichette, provenienza , ditta produttrice .. ecc.

E non solo al supermercato.
In sto periodo devo comprarmi delle scarpe. Ci sto uscendo di testa per trovarne italiane. Però aspetto e cerco.

E' vero che i prodotti Bio costano di più, e mettiamoci anche che non è detto che l'etichetta bio abbia un vero valore.

Ora , quello che dico è che se uno deve scegliere, può scegliere di prendere un po' meno, ma più costoso.
Se PUO' scegliere.
Se non può perchè deve tirare la cinghia è un altro discorso.

La responsabilità delle cose è sempre degli uomini liberi. Chi è nelle condizioni di poterlo fare, è importante che faccia scelte più consapevoli senza pensare solo al proprio orticello. Proprio perchè è più fortunato. Deve fare il lavoro "morale" anche per chi non lo può fare.

Per carità.. posso sembrare idealista... ma forse è l'unica e ultima cosa che c'è rimasta per sperare in un futuro migliore.
Io personalmente non sono economicamente in grado di fare tutto quello che riterrei opportuno fare (se spendo un pò di più per l'alimentazione devo risparmiare per forza su altre cose.....)....però non può essere una scusa per non fare niente.....
Poco è più di niente : Thumbup :
Il fatto di non poter fare 100 non è una scusa valida per non fare nemmeno il 50 che invece possiamo fare.....
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by same »

serena wrote: se spendo un pò di più per l'alimentazione devo risparmiare per forza su altre cose...
ma cosa spendi per l'alimentazione? non mangi niente! :mrgreen: :mrgreen: :wink:
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by same »

siamo OT ma non importa perché il tema è interessante
il vero problema è che, chi più chi meno, siamo schiavi del consumismo. Dobbiamo consumare in modo esagerato, non fisiologico, e se non possiamo farlo con articoli costosi lo facciamo ugualmente con articolo spazzatura di basso costo ed alto impatto ambientale, sociale etc...
Parlando di abbigliamento si vedono in giro comportamenti deliranti. Acquisti compulsivi di capi completamente inutili, tshirt, scarpe, giacche acquistate e sostituite immediatamente perché "fuori moda". Ovviamente di pessima qualità perché la massa non può permettersi di comprare in continuazione capi costosi. La vedo grigia...
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

same wrote:
serena wrote: se spendo un pò di più per l'alimentazione devo risparmiare per forza su altre cose...
ma cosa spendi per l'alimentazione? non mangi niente! :mrgreen: :mrgreen: :wink:

:ahah: :ahah:
Magari....
Se non mangiassi niente oltre a risparmiare dimagrirei ma purtroppo non avviene nè una cosa nè l'altra.....
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

same wrote:siamo OT ma non importa perché il tema è interessante
il vero problema è che, chi più chi meno, siamo schiavi del consumismo. Dobbiamo consumare in modo esagerato, non fisiologico, e se non possiamo farlo con articoli costosi lo facciamo ugualmente con articolo spazzatura di basso costo ed alto impatto ambientale, sociale etc...
Parlando di abbigliamento si vedono in giro comportamenti deliranti. Acquisti compulsivi di capi completamente inutili, tshirt, scarpe, giacche acquistate e sostituite immediatamente perché "fuori moda". Ovviamente di pessima qualità perché la massa non può permettersi di comprare in continuazione capi costosi. La vedo grigia...

Quello che io rilevo rispetto al passato è che vengono considerate indispensabili molte più spese.....
Ad esempio, una volta andare dall'estetista era un lusso.....ora le donne ci vanno regolarmente (una volta al mese sembra essere il minimo di legge).
Moltissime persone pagano qualcuno per fare i lavori in casa....solo qualche hanno fa era un privilegio dell'alta borghesia......
I cellulari che tutti abbiamo costano delle cifre spaventose (molti infatti li pagano addirittura a rate :risataGrassa: )
Poi ci sono le cene fuori ......la palestra .....l'abbigliamento ......la TV via cavo....per non dire ovviamente delle vacanze....
Ovviamente se vuoi permetterti tutto devi cercare - ove possibile - di andare al risparmio............
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by serena »

same wrote:siamo OT ma non importa perché il tema è interessante
il vero problema è che, chi più chi meno, siamo schiavi del consumismo. Dobbiamo consumare in modo esagerato, non fisiologico, e se non possiamo farlo con articoli costosi lo facciamo ugualmente con articolo spazzatura di basso costo ed alto impatto ambientale, sociale etc...
Parlando di abbigliamento si vedono in giro comportamenti deliranti. Acquisti compulsivi di capi completamente inutili, tshirt, scarpe, giacche acquistate e sostituite immediatamente perché "fuori moda". Ovviamente di pessima qualità perché la massa non può permettersi di comprare in continuazione capi costosi. La vedo grigia...

Quello che io rilevo rispetto al passato è che vengono considerate indispensabili molte più spese.....
Ad esempio, una volta andare dall'estetista era un lusso.....ora le donne ci vanno regolarmente (una volta al mese sembra essere il minimo di legge).
Moltissime persone pagano qualcuno per fare i lavori in casa....solo qualche hanno fa era un privilegio dell'alta borghesia......
I cellulari che tutti abbiamo costano delle cifre spaventose (molti infatti li pagano addirittura a rate :risataGrassa: )
Poi ci sono le cene fuori ......la palestra .....l'abbigliamento ......la TV via cavo....per non dire ovviamente delle vacanze....
Ovviamente se vuoi permetterti tutto devi cercare di andare al risparmio almeno dove puoi (ad esempio sull'abbigliamento dove il "made in China" consente risparmi anche notevoli)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amadablam »

same wrote:siamo OT ma non importa perché il tema è interessante
il vero problema è che, chi più chi meno, siamo schiavi del consumismo. Dobbiamo consumare in modo esagerato, non fisiologico, e se non possiamo farlo con articoli costosi lo facciamo ugualmente con articolo spazzatura di basso costo ed alto impatto ambientale, sociale etc...
Parlando di abbigliamento si vedono in giro comportamenti deliranti. Acquisti compulsivi di capi completamente inutili, tshirt, scarpe, giacche acquistate e sostituite immediatamente perché "fuori moda". Ovviamente di pessima qualità perché la massa non può permettersi di comprare in continuazione capi costosi. La vedo grigia...
quoto!!! E non solo perchè ho un debole per same :mrgreen:
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by pallino »

: Ok :

Ottima notizia.... io spesso ho preso quello proveniente dalle "Valli del latte" dalla colonnina installata a Rossiglione sulla statale!
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Re: Vita e lavoro in montagna

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pallino wrote:: Ok :

Ottima notizia.... io spesso ho preso quello proveniente dalle "Valli del latte" dalla colonnina installata a Rossiglione sulla statale!
: Thumbup :
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Deca
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by Deca »

Segnalo in argomento l'ultimo numero della rivista online Dislivelli dal titolo significativo
'Nuovi montanari. Abitare le alpi nel XXI secolo'

http://issuu.com/dislivelli/docs/46_web ... 51/7310267" onclick="window.open(this.href);return false;

Ciao
Marco
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Re: Vita e lavoro in montagna

Post by amica mucca »

Bravo Deca, bella segnalazione.
"La compresenza di filosofie opposte del tutto permesso e del tutto vietato ha trasformato il bel paese in uno spazio di contraddizioni!"
Quant'è vero e quanto vale per tanti altri ambiti!
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