Effettivamente, fra i "monumenti viventi" dell'alpinismo, Messner è un nome indiscutibile, ed è vero che è stato uno dei pochi "visionari" che hanno spostato l'asticella un po' più in su.
Se poi devo citare altri "grandi" che mi stanno simpatici, ce ne sono...
Innanzitutto Krzysztof Wielicki, citato da amadablam, è un grandissimo, il simbolo vivente dell'alpinismo polacco... ha ormai 64 anni ma è ancora in attività (capospedizione al Broad Peak quest'anno, per il team della purtroppo sfortunata prima invernale della montagna).
Un altro grandissimo al quale è sempre andata la mia massima ammirazione è Sir Christian Bonington, primo salitore con Whillans e altri del Pilone Centrale del Freney, membro e spesso capo di tante spedizioni in Himalaya e Karakorum, con impressionanti realizzazioni (prima salita della Torre Centrale del Paine, prima salita del Changabang, prima salita dell'Ogre) che in alcuni casi ancora aspettano ripetitori.
Fra i grandissimi attualmente in piena attività, invece, ci sarebbero senz'altro da citare Denis Urubko e Uli Steck... Steck è un fenomeno assoluto, anche tecnicamente... ma Urubko mi sta più simpatico
Poi non bisogna dimenticare i fuoriclasse americani, che qui sono meno noti, ma non sono certo meno forti degli europei.
Tanto per fare un paio di esempi fra gli alpinisti di punta di oggi, Steve House... oppure Colin Haley.
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