vetriolo wrote:Pur in minoranza, concordo con l'ignoto autore della supplica. Non si tratta affatto di uno scherzo e non capisco perchè la questione sia giudicata ridicola. E' un problema molto sentito dagli scialpinisti. La traccia degli sci è fatta perchè ci passino gli sci. Se viene calpestata con le ciastre, o peggio a piedi (sì, capita anche quello), la si rovina e la progressione per gli scialpinisti diventa decisamente "sgradevole", gli sci non scorrono e rischiano di infilarsi nelle buche. Da questa convivenza, insomma, ci guadagna solo una parte (gli ciaspolatori) e ne viene sempre danneggiata l'altra (gli scialpinisti), quindi non vedo la irragionevolezza della richiesta. O la semplice educazione e il rispetto fanno ridere? E allora partono subito le solite repliche da italiano medio che la montagna è mia e ci faccio quello che voglio e chissenefrega ...
Proprio perchè la montagna è di tutti e spesso i percorsi non sono obbligati, se l'escursionismo invernale con le ciaspole vuole essere una disciplina autonoma e matura, beh, dovrebbe cominciare, quando possibile, anche a sviluppare linee di salita autonome!
Mah, mi sembrano discorsi un po' sterili.
La traccia viene creata dal primo che passa dopo una nevicata. Con quel gesto quel qualcuno crea un qualcosa che sarà utile a chi passerà dopo, lo crea ma non ne assume la proprietà e può deciderne l'utilizzo.
Molte volte ho sfruttato una traccia altrui, e in cuor mio ho ringraziato l'autore. Molte volte ho battuto faticosamente traccia, sperando che qualcuno dopo di me ne potesse usufruire.
A volte ho sfruttato tracce di ciaspolatori.
A volte ho trovato una traccia di sci che non mi andava assolutamente bene, troppo poco diretta. A volte ho trovato tracce gelate dove non riuscivo a salire. A volte ho trovato tracce disastrate dove non riuscivo a salire. Ma non me la sono mai presa con chi è passato prima di me, ma ho battuto un'altra traccia che mi andasse bene, come avrei dovuto fare del resto se prima di me non fosse passato nessuno.
La montagna è di tutti...è una sacrosanta verità. Ognuno può goderne nel modo che preferisce, basta che la rispetti e non lasci tracce indelebili del suo passaggio. E una traccia di ciaspole sparisce come neve al sole...
Se danno fastidio queste terribili buche causate dalle ciastre basta battersi una propria traccia, o scegliere un itinerario dove i ciaspolatori sicuramente non vanno....se si va sul cugn di goria sarà facile trovare tracce di racchette, se si va su rocca la paur un po' meno...
Questi discorsi classisti, fatti con questa serietà, mi lasciano un po' perplesso...è meglio scagliarsi contro altre attività ben più dannose, gli impianti, l'elisky, la spittatura selvaggia delle vie classiche in montagna, la costruzione di strade in quota...quelle sono cose serie.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.