Lapidi in vetta

Montagna a 360 gradi: pensieri, notizie, meteo...

Moderator: Moderatori

User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Sì infatti... :D

Del resto, gli ambientalisti che all'epoca si scagliarono contro Cheope quando progettavano la skyline di Giza hanno fatto una brutta fine:
al giorno d'oggi, sono morti tutti.
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by mazzysan »

Marco S. wrote:Sì infatti... :D

Del resto, gli ambientalisti che all'epoca si scagliarono contro Cheope quando progettavano la skyline di Giza hanno fatto una brutta fine:
al giorno d'oggi, sono morti tutti.
OT:risataGrassa:
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
RobyValgrana
Utente Attivo
Posts: 170
Joined: Tue Aug 26, 2008 12:09
Location: valgrana

Re: Lapidi in vetta

Post by RobyValgrana »

Ciao a tutti, ho visto il tema e vorrei dire la mia...
Il 1 agosto abbiamo portato una piccola lapide al colle dei detriti in ricordo di chiara, una mia amica precipitata dalla sud dell'argentera poco più avanti...beh lì il motivo è semplice, luogo dell'incidente e particolare legame che lei aveva con quella montagna.
noi abbiamo cercato di avere il più possibile un oggetto che non disturbi, niente lettere colori strani e pietra scura. se penso a tutte le ferraglie abbandonate in montagna, da alpinisti, militari ecc sicuramente a me danno meno fastidio le lapidi...
sull'avviso al comune è tutto sacrosanto, ma avete mai provato a confrontarvi con un parco??santi numi...
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
User avatar
pontefice
Utente Attivo
Posts: 155
Joined: Sat Feb 06, 2010 16:15
Location: morego - ge -

Re: Lapidi in vetta

Post by pontefice »

Ritengo che una piccola lapide non crei questo grande danno all'ambiente, è però vero che vi sono luoghi dove la presenza di lapidi e targhe è inflazionata, allora sarebbe di buona creanza limitarsi, per esempio penso che una targha lungo un sentiero oppure in un luogo ampio sia meno impattante di una posta sulla punta di un monte, ora per punta martin, l'aiona o il penna, ormai quello che c'è c'è e una più una meno non è quello il problema, ma in luoghi singolari e di una certa importanza dal punto di vista ambientale occorre un pò di limitazione, pensiamo un pò se sulla cima della pyramide du tacul gli abitanti di chamonix volessero ricordare i loro caduti in montagna oppure sul dente quelli di courmayeur....Penso che le croci vadano bene e anzi siano indicative di una vetta specie se famosa, es. la croce della grivola, la madonnina del grampa, forse anche il budda del badile (seppur provocatorio) ecc.. ma credo che metterne degli altri, seppure per ricodardo di scomparsi e sovrapporre segni di antropizzazione, sia del tutto privo di buongusto e inutile, fatte le debite eccezioni. Mentre una targhetta a una sosta, oppure lungo un sentiero sulla morena non mi disturba affatto, purchè discreta e non invadente. Che dire poi della scritta "LOTTA COMUNISTA" lungo la oppio colnaghi alla nord del Pizzo d'Uccello?
pace con l'alpe
Andrea89
Utente Molto Attivo
Posts: 204
Joined: Sat Apr 04, 2009 19:29

Re: Lapidi in vetta

Post by Andrea89 »

non solo in vetta, in Val di Gesso dove c'è il Bivio per il rifugio Morelli e il Bivacco presso i laghetti, ci sono molte targhe che ricordano gli alpinisti morti
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

pontefice wrote:Ritengo che una piccola lapide non crei questo grande danno all'ambiente, è però vero che vi sono luoghi dove la presenza di lapidi e targhe è inflazionata, allora sarebbe di buona creanza limitarsi, per esempio penso che una targha lungo un sentiero oppure in un luogo ampio sia meno impattante di una posta sulla punta di un monte, ora per punta martin, l'aiona o il penna, ormai quello che c'è c'è e una più una meno non è quello il problema, ma in luoghi singolari e di una certa importanza dal punto di vista ambientale occorre un pò di limitazione, pensiamo un pò se sulla cima della pyramide du tacul gli abitanti di chamonix volessero ricordare i loro caduti in montagna oppure sul dente quelli di courmayeur....Penso che le croci vadano bene e anzi siano indicative di una vetta specie se famosa, es. la croce della grivola, la madonnina del grampa, forse anche il budda del badile (seppur provocatorio) ecc.. ma credo che metterne degli altri, seppure per ricodardo di scomparsi e sovrapporre segni di antropizzazione, sia del tutto privo di buongusto e inutile, fatte le debite eccezioni. Mentre una targhetta a una sosta, oppure lungo un sentiero sulla morena non mi disturba affatto, purchè discreta e non invadente. Che dire poi della scritta "LOTTA COMUNISTA" lungo la oppio colnaghi alla nord del Pizzo d'Uccello?
Quoto. Ho letto passo passo tutti i vari pensieri senza mai avere abbastanza tempo per fermarmi a fare una riflessione.

Sui sentieri di montagna mi sono spesso imbattuto in targhette o lapidi, affisse a perenne ricordo di qualcuno e mi sono sempre soffermato a leggere le righe di commemorazione da parte degli amici che ne ricordavano la personalità solare e allegra e, naturalmente, la passione per i monti. Non ho mai avvertito sensazioni di fastidio di fronte a questi emblemi ma di pietà e un segno della croce non l'ho mai negato di fronte a nessuna di queste, per altro presenze discrete all'interno di un paesaggio molto vasto. Tutti noi amiamo la montagna e tutti noi in veste di frequentatori amiamo naturalmente i paesaggi "incontaminati", quindi, per quanto mi riguarda, trovarmi di fronte ad una lapide o una targhetta di modeste dimensioni a ricordo di chi, come me, amava camminare in quei luoghi, è sicuramente meno preoccupante (se la mettiamo sul piano dell'impatto ambientale o dell'etica alpinistica) che trovarsi di fronte agli accumuli di rifiuti presso i rifugi più frequentati o incappare in bottiglie di plastica, involucri in nylon di fazzoletti, lattine, carte di cioccolata e dolciumi vari ecc. seminati per strade e sentieri (in ogni dove) da escursionisti, alpinisti e qualsivoglia frequentatore.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Lapidi in vetta

Post by Sub-Comandante »

Ramingo wrote:
pontefice wrote:Ritengo che una piccola lapide non crei questo grande danno all'ambiente, è però vero che vi sono luoghi dove la presenza di lapidi e targhe è inflazionata, allora sarebbe di buona creanza limitarsi, per esempio penso che una targha lungo un sentiero oppure in un luogo ampio sia meno impattante di una posta sulla punta di un monte, ora per punta martin, l'aiona o il penna, ormai quello che c'è c'è e una più una meno non è quello il problema, ma in luoghi singolari e di una certa importanza dal punto di vista ambientale occorre un pò di limitazione, pensiamo un pò se sulla cima della pyramide du tacul gli abitanti di chamonix volessero ricordare i loro caduti in montagna oppure sul dente quelli di courmayeur....Penso che le croci vadano bene e anzi siano indicative di una vetta specie se famosa, es. la croce della grivola, la madonnina del grampa, forse anche il budda del badile (seppur provocatorio) ecc.. ma credo che metterne degli altri, seppure per ricodardo di scomparsi e sovrapporre segni di antropizzazione, sia del tutto privo di buongusto e inutile, fatte le debite eccezioni. Mentre una targhetta a una sosta, oppure lungo un sentiero sulla morena non mi disturba affatto, purchè discreta e non invadente. Che dire poi della scritta "LOTTA COMUNISTA" lungo la oppio colnaghi alla nord del Pizzo d'Uccello?
Quoto. Ho letto passo passo tutti i vari pensieri senza mai avere abbastanza tempo per fermarmi a fare una riflessione.

Sui sentieri di montagna mi sono spesso imbattuto in targhette o lapidi, affisse a perenne ricordo di qualcuno e mi sono sempre soffermato a leggere le righe di commemorazione da parte degli amici che ne ricordavano la personalità solare e allegra e, naturalmente, la passione per i monti. Non ho mai avvertito sensazioni di fastidio di fronte a questi emblemi ma di pietà e un segno della croce non l'ho mai negato di fronte a nessuna di queste, per altro presenze discrete all'interno di un paesaggio molto vasto. Tutti noi amiamo la montagna e tutti noi in veste di frequentatori amiamo naturalmente i paesaggi "incontaminati", quindi, per quanto mi riguarda, trovarmi di fronte ad una lapide o una targhetta di modeste dimensioni a ricordo di chi, come me, amava camminare in quei luoghi, è sicuramente meno preoccupante (se la mettiamo sul piano dell'impatto ambientale o dell'etica alpinistica) che trovarsi di fronte agli accumuli di rifiuti presso i rifugi più frequentati o incappare in bottiglie di plastica, involucri in nylon di fazzoletti, lattine, carte di cioccolata e dolciumi vari ecc. seminati per strade e sentieri (in ogni dove) da escursionisti, alpinisti e qualsivoglia frequentatore.
: Thumbup : : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Andrea89
Utente Molto Attivo
Posts: 204
Joined: Sat Apr 04, 2009 19:29

Re: Lapidi in vetta

Post by Andrea89 »

[quote="Ramingo]

Quoto. Ho letto passo passo tutti i vari pensieri senza mai avere abbastanza tempo per fermarmi a fare una riflessione.

Sui sentieri di montagna mi sono spesso imbattuto in targhette o lapidi, affisse a perenne ricordo di qualcuno e mi sono sempre soffermato a leggere le righe di commemorazione da parte degli amici che ne ricordavano la personalità solare e allegra e, naturalmente, la passione per i monti. Non ho mai avvertito sensazioni di fastidio di fronte a questi emblemi ma di pietà e un segno della croce non l'ho mai negato di fronte a nessuna di queste, per altro presenze discrete all'interno di un paesaggio molto vasto. Tutti noi amiamo la montagna e tutti noi in veste di frequentatori amiamo naturalmente i paesaggi "incontaminati", quindi, per quanto mi riguarda, trovarmi di fronte ad una lapide o una targhetta di modeste dimensioni a ricordo di chi, come me, amava camminare in quei luoghi, è sicuramente meno preoccupante (se la mettiamo sul piano dell'impatto ambientale o dell'etica alpinistica) che trovarsi di fronte agli accumuli di rifiuti presso i rifugi più frequentati o incappare in bottiglie di plastica, involucri in nylon di fazzoletti, lattine, carte di cioccolata e dolciumi vari ecc. seminati per strade e sentieri (in ogni dove) da escursionisti, alpinisti e qualsivoglia frequentatore.[/quote]

concordo anch'io. Nel museo di Messner in provincia di Bolzano c'è una sezione dedicata ai rifiuti raccolti sui monti che ha frequentato, sono messi im mostra dentro un grosso cilindro trasparente c'è un po' di tutto
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Ma APPUNTO per questo motivo, cioè per il fatto che dal Neolitico in qua stiamo riempiendo le Alpi di manufatti e sostanze "aliene" dall'ecosistema montano, che sarebbe finalmente auspicabile limitare il nostro impatto, specie nelle ultime zone "vergini"..

Poi ripeto: una piccola targhetta non è la Exxon Valdez; ci sono migliaia di targhette dei divieti di caccia o zone di caccia speciale che si arrugginiscono nei posti più improbabili (colleziono le fotografie di questi ruderi d'anteguerra); la pietà umana, legata alla sensibilità del periodo, è sempre sacrosanta; se una persona cara amava una montagna e i suoi amici vogliono ricordarla con una piccola lapide, non commettono certo un delitto.
Occhio però che, parlando in generale, si tratta di ecosistemi perennemente minacciati, con pochi mesi di "sole" in cui piante e animali vivono e (se riescono) si riproducono. Una volta violentati, questi ecosistemi muoiono, punto e basta.
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

Quoto anche l'intervento di Marco S.

Infatti si spera sempre che la cosa non degeneri e che per onorare la memoria del caro estinto, che tanto amava la montagna per la sua sua bellezza straordinaria e selvaggia, si cerchi sempre e il più possibile di preservarla tale, limitando gli scempi ed usando il famoso buon senso, magari mettendo la targhetta altrove, in un paese vicino alla montagna piuttosto che sul monte stesso, qualora esso sia già sufficientemente decorato... L'amico, dall'alto dei cieli, sono certo capirebbe e ne apprezzerebbe ugualmente il gesto.

Curiosa la nota posta da Andrea89 sulla sezione dedicata ai rifiuti nel Museo di Messner..... dovessi capitare a Bolzano, spero di ricordarmi una visita!! :wink:
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Ma sì.. in media stat virtus, come in ogni cosa.

Personalmente amo troppo le montagne, specie alcune vette, per desiderare post mortem che vengano "addobbate" con una targhetta in mio ricordo. Anzi, fosse per me, farei ogni cosa per riportarle alla bellezza "pura" e pulita originaria. Senza lapidi, croci, buddha, sentieri... Selvagge. Affascinanti, sconosciute, misteriose.
Ma si tratta ovviamente di un'utopia. :D
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
Andrea89
Utente Molto Attivo
Posts: 204
Joined: Sat Apr 04, 2009 19:29

Re: Lapidi in vetta

Post by Andrea89 »

Ramingo wrote:Quoto anche l'intervento di Marco S.
Curiosa la nota posta da Andrea89 sulla sezione dedicata ai rifiuti nel Museo di Messner..... dovessi capitare a Bolzano, spero di ricordarmi una visita!! :wink:
è questo:

http://www.bolzano.net/messner-mountain-museum.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

da lontano il castello si nota abbastanza e all'interno c'è il museo della Montagna
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by mazzysan »

Già scritto, ma lo riprendo e lo sottoscrivo in maniera "youtubistica"...

Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
andreaparodi
Utente Molto Attivo
Posts: 274
Joined: Wed Oct 22, 2008 15:58

Re: Lapidi in vetta

Post by andreaparodi »

Le lapidi tutto sommato sono poco ingombranti e si vedono solo quando ci si arriva vicino: Ben più impattanti sono le centrali eoliche... Lo sapete che dopo quella piuttosto estesa che si sta tuttora sviluppando sul Colle San Bernardo di Garessio, nella stessa zona ce n'è in progetto un'altra sul BRIC MINDINO, con ben 12 pale di dimensioni tali che farebbero letteralmente scomparire la famosa croce del Mindino alta 30 metri??? Il Cai di Garessio e l'Associazione Alpi del Sole si sono già attivati per fermare il megaprogetto. A me fra l'altro piacerebbe sapere se questi progetti nascono così a caso solo per poter usufruire dei finanziamenti o se invece esiste un piano dello sviluppo eolico dell'Italia per migliorare la nostra situazione energetica??? Se non c'è nessun piano preciso in grande scala, ha senso deturpare le montagne e poi magari dopo qualche anno abbandonare tutto "perché ci eravamo sbagliati", come sta già succedendo per i vicini impianti sciiistici di Garessio 2000 (e per quelli di St. Grée?)????
andreaparodi
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

Acuta osservazione Andrea! :)

(Per non correre il rischio di andare in OT)

Ricordo il topic seguente per chi desiderasse commentare questo spunto interessante, magari proseguendo il discorso riportando la citazione di cui sopra:

viewtopic.php?f=9&t=5547&hilit=pale+eoliche" onclick="window.open(this.href);return false;
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Lapidi in vetta

Post by Sub-Comandante »

Ramingo wrote:Acuta osservazione Andrea! :)

(Per non correre il rischio di andare in OT)

Ricordo il topic seguente per chi desiderasse commentare questo spunto interessante, magari proseguendo il discorso riportando la citazione di cui sopra:

viewtopic.php?f=9&t=5547&hilit=pale+eoliche" onclick="window.open(this.href);return false;
potresti incollare l'intervento di andreaparodi sul topic da te segnalato :strizzaOcchio::
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

Ci ha già pensato Andrea :strizzaOcchio::
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
pol3969
Utente Attivo
Posts: 186
Joined: Wed Sep 29, 2010 12:25
Location: valle d'aosta

Re: Lapidi in vetta

Post by pol3969 »

volevo rispondere a marco s .
ho capito quello che intendevi , e sono anche daccordo con te , volevo però precisare che sulla comagna oltre a ricordare i due bambini , quella cappella è anche meta di un pellegrinaggio che si ripete tutti gli anni per gli abitanti della zona e quindi non è solo una lapide .
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Certo, lo so - in un'occasione ero su anch'io. Ovviamente non entro in merito alle vicende familiari - non così "in chiaro".
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
RobyValgrana
Utente Attivo
Posts: 170
Joined: Tue Aug 26, 2008 12:09
Location: valgrana

Re: Lapidi in vetta

Post by RobyValgrana »

Secondo me si può arrivare ad un buon compromesso con lapidi in pietra senza targhette o lettere in metallo ma scavate. una pietra bell'ambito ambientale non sposta nulla e rende possibile il ricordo a chi lo desidera.
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Mi pare un'ottima idea...
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Lapidi in vetta

Post by Sub-Comandante »

Marco S. wrote:Mi pare un'ottima idea...
: Thumbup : : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

inoltre, dura indubbiamente molto di più, mentre le targhette arrugginiscono o cadono..
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by mazzysan »

Marco S. wrote:inoltre, dura indubbiamente molto di più, mentre le targhette arrugginiscono o cadono..
Quoto
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
orfico
Utente di Quotazero
Posts: 50
Joined: Mon Nov 05, 2007 18:24
Location: Milano / Ponzanello fraz. di Fosdinovo
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by orfico »

molto personale.
non mi disturbano le lapidi (possibilmente modeste, dimensioni non lenzuoli), è un segno della pietà popolare.
Sono invece -e fortemente- disturbato da croci, crocioni, statue di madonne, preghiere del montanaro o dell'alpinista.
L'ostentazione dei simboli religiosi -tutti-non mi pare bello. Non ho una soluzione o una proposta, rispetto cmq tutti e tutto.
Orfico apuano
www.ponzanello.it la tua seconda casa in Lunigiana
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

orfico wrote:molto personale.
non mi disturbano le lapidi (possibilmente modeste, dimensioni non lenzuoli), è un segno della pietà popolare.
Sono invece -e fortemente- disturbato da croci, crocioni, statue di madonne, preghiere del montanaro o dell'alpinista.
L'ostentazione dei simboli religiosi -tutti-non mi pare bello. Non ho una soluzione o una proposta, rispetto cmq tutti e tutto.

Sono credente e trovo un grande senso di appagamento e di conforto nel raggiungere la croce o vederla da lontano quando scalo una vetta!

Oltre la gioia nel toccarla dopo la fatica dell'arrampicata... unendo una preghiera e qualche riflessione.

Tuttavia comprendo il tuo punto di vista, non sei il primo che desidererebbe la vetta senza tracce, segni, simboli.

Ve ne sono tuttavia di vette incontaminate, al massimo una piramide di pietre o addirittura nulla (chi crede può comunque esprimere al cielo la propria preghiera).

Strutture come le croci poste sul Marguareis o sul Mindino per esempio, confesso di trovarle alquanto esagerate... personalmente preferisco quelle umili e di ridotte dimensioni...
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by mazzysan »

Ramingo wrote:
orfico wrote:molto personale.
non mi disturbano le lapidi (possibilmente modeste, dimensioni non lenzuoli), è un segno della pietà popolare.
Sono invece -e fortemente- disturbato da croci, crocioni, statue di madonne, preghiere del montanaro o dell'alpinista.
L'ostentazione dei simboli religiosi -tutti-non mi pare bello. Non ho una soluzione o una proposta, rispetto cmq tutti e tutto.

Sono credente e trovo un grande senso di appagamento e di conforto nel raggiungere la croce o vederla da lontano quando scalo una vetta!

Oltre la gioia nel toccarla dopo la fatica dell'arrampicata... unendo una preghiera e qualche riflessione.

Tuttavia comprendo il tuo punto di vista, non sei il primo che desidererebbe la vetta senza tracce, segni, simboli.

Ve ne sono tuttavia di vette incontaminate, al massimo una piramide di pietre o addirittura nulla (chi crede può comunque esprimere al cielo la propria preghiera).

Strutture come le croci poste sul Marguareis o sul Mindino per esempio, confesso di trovarle alquanto esagerate... personalmente preferisco quelle umili e di ridotte dimensioni...
Quoto Ramingo :esclamativo:
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Fortunatamente oggi c'è molto più rispetto, e meno intolleranza, per la sensibilità (anche religiosa: sulla sensibilità politica ci stiamo lavorando!) altrui..

Penso però che un vero amante della montagna, anche se credente, non possa evitare di inorridire vedendo certi scempi. Mi riferisco, e potrei citarvi una carrettata di esempi dalle Alpi Bergamasche fino alle Prealpi Biellesi, a croci di 15 metri in ferro (QUINDICI METRI? Ma siamo matti?), a colossali strutture portanti per campane in acciaio, erette in occasione del Giubileo 2000, al cui confronto io sembro un nanerottolo.

Notare bene, questo pensiero era condiviso anche da un sacerdote montanaro, grande alpinista, amico di famiglia.. deceduto alcuni anni fa per vecchiaia, brava persona. Diceva che l'ostentazione è sempre eccessiva e che chi vuole trovare o pregare Dio non ha bisogno di simboli esterni, men che meno in montagna; e che la montagna è bella così com'è. Personalmente concordo con la sua ultima affermazione.
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Alec
Moderatore di Sezione
Posts: 5937
Joined: Sun Oct 22, 2006 15:04
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Alec »

Il tema delle croci/simboli religiosi in vetta è sempre controverso...

In linea generale quoto gli ultimi interventi del cognatino :risataGrassa: e di Marco.

Al di là della valenza religiosa, mi ha sempre fatto piacere trovare un simbolo in cima alle montagne...per il fatto che rappresenta la vetta, il punto più elevato raggiunto dopo molte fatiche.

Certo alcune croci sono esagerate (Mindino su tutte, ma anche sul Costa Rossa, sul San Bernardo, e altre) ma alcune sono delle opere d'arte. Per esempio le croci del Cervino, della Dent Blanche, del Dom, capolavori in ferro battuto che sono lì da decenni...

Non nascondo che vette senza un "simbolo" mi sono sembrate un po' spoglie. Basta anche un ometto, come il piccolo ometto di vetta del Dente del Vallone, un mucchietto di pietre insignificante ma che mi ha fatto molto piacere trovare, quasi a suggello della riuscita salita...

Che bello invece il mega-ometto del Baus! (anche se non è sulla vera vetta). Simpatiche le campane di vetta, come sul La Bianca, o sul nostro Picheuggiu...

In conclusione si, ma con moderazione e gusto : Thumbup :
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
User avatar
amadablam
Sherpani di Quotazero
Posts: 7611
Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
Location: Valle del Kumbu

Re: Lapidi in vetta

Post by amadablam »

Marco S. wrote: alle Prealpi Biellesi, a croci di 15 metri in ferro (QUINDICI METRI? Ma siamo matti?), a colossali strutture portanti per campane in acciaio, erette in occasione del Giubileo 2000, al cui confronto io sembro un nanerottolo.

Notare bene, questo pensiero era condiviso anche da un sacerdote montanaro, grande alpinista, amico di famiglia.. deceduto alcuni anni fa per vecchiaia, brava persona. Diceva che l'ostentazione è sempre eccessiva e che chi vuole trovare o pregare Dio non ha bisogno di simboli esterni, men che meno in montagna; e che la montagna è bella così com'è. Personalmente concordo con la sua ultima affermazione.
..tipo sulla C. di Mombarone??? Con statua .....
ti quoto anch'io
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Mah!, amando la storia, almeno la statua sulla Colma di Mombarone (il Redentore) e quella sullo Zerbion (Mater Militum Dulcissima) hanno un valore storico non indifferente... Così come il Cristo delle Vette sul Balmenhorn e molti altri monumenti; almeno quello è insindacabile.

Ho riletto il mio intervento di prima e vorrei sottolineare meglio un punto: io sono contrario a simili, nuove mostruosità (nel 1923 non avevamo coscienza ecologica, oggi invece sì!) a prescindere da cosa raffigurino. Che sia una statua religiosa, una croce, un palo, un pilone, un traliccio, un mausoleo, un hotel sul Piccolo Cervino, senza distinzioni: li considero in quanto "materia" fuori posto su una vetta, in un ambiente naturale, e li vedo solo come odiose imposizioni della nostra arroganza, del nostro spasmodico bisogno di simboli e rassicurazioni, imposto su un ambiente naturale privo di difese.
Inoltre vorrei includere nella categoria degli ecomostri anche quelli più... effimeri, come illuminare a distanza il Monte Mucrone di notte.

Chiaro poi che se arrivo in vetta al Corno Vitello e vedo la sua piccola croce scura (e savonese!), che sarà alta un metro e mezzo, non dà fastidio a nessuno... Perchè piccola, discreta e per giunta in legno. Non sono un fanatico, amo solamente la montagna. :D
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by mazzysan »

Riporto un attimo la questione in un solco più ristretto, nel senso che il titolo dell'argomento è "Lapidi in vetta".
Lapidi e non croci, quindi. Sulle croci tanto è stato scritto e tanto ancora si scriverà.
A me, personlmente agnostico, le croci di vetta non danno nessun fastidio (dimensioni spropositate a parte!). Anzi, le ritengo un segno di spiritualità molto importante e profondo, indubbiamente di carattere generale.
In questo topic si parla principalmente di "lapidi", ossia di manifestazioni di un seppur condivisibile coinvolgimento individuale e personale, che possano in un qualche modo inserirsi in maniera invasiva in un ambiente di montagna.
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Bravo, eravamo andati lievemente off topic - comunque considero tendenzialmente invasiva qualsiasi imposizione artificiale sull'ambiente alpino, già minacciato in tanti modi, a prescindere dalla forma che possa assumere - croce, lapide, pilone, skilift, case a dieci piani...

Poi come si è detto più volte, è chiaro che la singola lapide, oltre che comprensibile su base "umana", non provoca disastri ambientali - specie se in pietra. E che le croci di dimensioni "normali" non danno fastidio, almeno non al sottoscritto.
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

mazzysan wrote:Riporto un attimo la questione in un solco più ristretto, nel senso che il titolo dell'argomento è "Lapidi in vetta".
Lapidi e non croci, quindi. Sulle croci tanto è stato scritto e tanto ancora si scriverà.
Giusto, m'ero smarrito nelle nebbie dell'OT pure io.... :lol:

Riallacciandomi ad un mio precedente commento ed ai vari punti di vista più o meno concordanti, mi è venuta in mente una considerazione personale che desidero condividere e, quand'anche già accennata, sottolineare maggiormente.

Camminando quà e là per i monti non ho potuto fare a meno di notare lungo polverose mulattiere e sui sentieri (e sulle vette naturalmente) la varietà dei numerosi manufatti, alcuni gradevoli lavori d'artigianato, altri più umili ma ugualmente di bell'aspetto. Non è un caso che con gli anni, molte di queste piccole o grandi opere che adesso fanno parte del paesaggio, abbiano assunto per viandanti,pellegrini,escursionisti,alpinisti o chiunque benefici dall'andar per vie montane, veri e propri punti di riferimento, integrandosi talmente con l'ambiente e i luoghi, quasi da sembrarvi nati anch'essi o plasmati a cotal guisa dalla natura stessa. Per molti questi simboli sono diventati un piacevole incontro, un motivo di sosta per riprendere il fiato, una curiosità da leggere o da fotografare, preziosi richiami nelle relazioni, insomma pezzi di storia che raccontano la simbiosi tra la montagna e l'essere umano, tramandandosi nel corso dei secoli. Quel che è posto ora, sarà storia tra cent'anni e più; e chi si attarderà davanti ad una lapide, ad una targa o ad una croce nel leggerne le brevi righe, si porterà con se qualcosa appartenuto a qualcun altro.

Questo pensiero è a suffragio di quelle opere erette senza offesa per il paesaggio e senza il peccato di ostentare o imporre alcunchè nei confronti di chiunque altro e, proprio per questo motivo, penso che in relazione a tali iniziative sia sempre e comunque buona norma interpellare in proposito gli enti di gestione locali, allo scopo di evitare inutili scempi ed eccessive antropizzazioni che andrebbero inequivocabilmente a danno del patrimonio ambientale!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Ciao,

mi sento di darti ragione in toto sulla prima parte del tuo pensiero:

il problema è che oggi molte targhe vengono realizzate in acciaio e sommariamente inchiodate alla roccia, o incollate con qualche mano di malta. Dopo pochi anni (si veda lo Zerbion) la malta diventa friabile, si rompe, i chiodi arrugginiscono...

Una volta le lapidi venivano realizzate in pietra, e come dici tu sono entrate - crepe e licheni compresi - a far parte del paesaggio di un sentiero, di un percorso. La pietra è quasi eterna. Quel che noi costruiamo oggi, invece.. Non so. Poi posso capire che costi molto meno, e pesi meno, una targhetta in bronzo o acciaio di un pannello in marmo o pietra.
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Ramingo
Titano di Quotazero
Posts: 3435
Joined: Sun Feb 10, 2008 22:44
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by Ramingo »

Già, per questo sarebbe giusto che le varie iniziative fossero approvate da organi competenti.
Compreso il discorso delle lapidi in vetta che, così torniamo in OT, per quanto possa essere considerato un gesto buono e compassionevole motivato dall'affetto per una persona, non può assolutamente diventare una prassi. Si che gli spazi in montagna sono estremamente vasti, però.... era forse questo il nodo della seconda parte del mio pensiero?

Ripenso ad alcune delle lapidi poste su alcune vette che ho salito. Non mi diedero nessun fastidio forse perchè posate con giudizio leggermente discoste dalla sommità e in posizione defilata, si notavano ma non immediatamente. E nel contesto forse non stavano neppure male, ad esempio sulla Provenzale se ne trova una in marmo e per leggerla è necessario dalla croce, scendere di qualche passo... però sento che avrei mal tollerato la presenza di targhe o lapidi sulla cima di altre vette, che ho invece apprezzato proprio per l'aspetto naturale e selvaggio.

Non credo proprio riuscirei a tollerare una lapide su ogni vetta, figuriamoci due o tre... mi vengono i brividi!!!!

Riflettendo ancora sull'argomento ... i morti sono sepolti nei cimiteri, lì possono essere ricordati e visitati da amici e parenti. Quindi se uno volesse realizzare una lapide o una scritta allora potrebbe farlo direttamente su quella del camposanto, scrivendo che l'estinto amava la montagna o ricordandolo con una poesia ecc.

Nel cimitero del mio quartiere andando a far visita ad una cara zia, un giorno mi cadde l'occhio sulla fotografia di una tomba lungo un vialetto, il signore che vi era ritratto era vestito con camicia a quadri, gilè e giacca a vento e sullo sfondo alle sue spalle... montagne! Era una foto che lo ritraeva probabilmente in un ambiente che egli amava frequentare quando era in vita e questo è rimasto come testimonianza, anche dopo la morte, ma in un posto appropriato e silenzioso.

Forse sarebbe più corretto frenare questo fenomeno per evitare possa diventare insostenibile e limitarsi ad accettare quelle targhe che ormai si trovano in loco, oppure valutare di caso in caso l'eventualità della posa di una lapide o di una targa.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
User avatar
mazzysan
Cintura nera di Quotazero
Posts: 5735
Joined: Tue Jan 29, 2008 16:32
Location: Genova

Re: Lapidi in vetta

Post by mazzysan »

Ramingo wrote:Già, per questo sarebbe giusto che le varie iniziative fossero approvate da organi competenti.
Compreso il discorso delle lapidi in vetta che, così torniamo in OT, per quanto possa essere considerato un gesto buono e compassionevole motivato dall'affetto per una persona, non può assolutamente diventare una prassi. Si che gli spazi in montagna sono estremamente vasti, però.... era forse questo il nodo della seconda parte del mio pensiero?

Ripenso ad alcune delle lapidi poste su alcune vette che ho salito. Non mi diedero nessun fastidio forse perchè posate con giudizio leggermente discoste dalla sommità e in posizione defilata, si notavano ma non immediatamente. E nel contesto forse non stavano neppure male, ad esempio sulla Provenzale se ne trova una in marmo e per leggerla è necessario dalla croce, scendere di qualche passo... però sento che avrei mal tollerato la presenza di targhe o lapidi sulla cima di altre vette, che ho invece apprezzato proprio per l'aspetto naturale e selvaggio.

Non credo proprio riuscirei a tollerare una lapide su ogni vetta, figuriamoci due o tre... mi vengono i brividi!!!!

Riflettendo ancora sull'argomento ... i morti sono sepolti nei cimiteri, lì possono essere ricordati e visitati da amici e parenti. Quindi se uno volesse realizzare una lapide o una scritta allora potrebbe farlo direttamente su quella del camposanto, scrivendo che l'estinto amava la montagna o ricordandolo con una poesia ecc.

Nel cimitero del mio quartiere andando a far visita ad una cara zia, un giorno mi cadde l'occhio sulla fotografia di una tomba lungo un vialetto, il signore che vi era ritratto era vestito con camicia a quadri, gilè e giacca a vento e sullo sfondo alle sue spalle... montagne! Era una foto che lo ritraeva probabilmente in un ambiente che egli amava frequentare quando era in vita e questo è rimasto come testimonianza, anche dopo la morte, ma in un posto appropriato e silenzioso.

Forse sarebbe più corretto frenare questo fenomeno per evitare possa diventare insostenibile e limitarsi ad accettare quelle targhe che ormai si trovano in loco, oppure valutare di caso in caso l'eventualità della posa di una lapide o di una targa.
Quoto gli ultimi interventi.
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
User avatar
Marco S.
Quotazerino doc
Posts: 1785
Joined: Tue Jul 21, 2009 16:09
Location: Biella e Milano, per ora
Contact:

Re: Lapidi in vetta

Post by Marco S. »

Sì, anch'io. E' comunque un tema ben difficile. Come disciplinarlo? Come dire, ipoteticamente, tu puoi mettere una lapide e tu no perchè troppo invasiva, o perché sulla tal vetta ce ne sono "a sufficienza"? E anche lì, cosa vuol dire "a sufficienza": se si chiede ad uno come me, che vorrebbe rivedere le montagne "pure" delle origini (per quanto utopico), una lapide è già sufficiente. Se lo si chiede a qualcun altro..
Esempio: io trovo eccessiva l'antropizzazione del sentiero che sale al Monte Zerbion, con la via Crucis, i Misteri dolorosi, i Misteri del rosario e via dicendo. L'allargamento selvaggio del sentiero. Ma chi ci sale in processione, o comunque chi crede, vede quella salita come una sorta di pellegrinaggio e trova perfettamente normale la presenza di tutte quelle grandi lastre. Chi ha ragione? Io o loro? Non siamo comunque tutti fruitori della montagna che, fino a prova contraria, è appunto a disposizione di tutti?

Non vorrei fare l'avvocato del diavolo!, anche perché sono tremila volte meno affascinante di Keanu Reeves, ma penso sia un problema difficilmente irreggimentabile con regole e regolamenti.
Qualcuno di voi sarà salito sul Corno Bussola, in Ayas. Gran gita!, ma torniamo on topic: sulla vetta c'è una croce in elementi cubici d'acciaio. Targhe. Targhette. Una statua della Madonna con il Bambino alta fino al mio ginocchio. Rosari lasciati lì.

Ora, io vedo tutto ciò in ordine di chili di metallo e plastica su una montagna, in un ambiente naturale. Chi crede e chi li ha portati fin lì, li vede come segni indispensabili di qualcosa di importante. In qualità di fruitori della montagna, ed avendo salito tutti almeno una volta il Bussola, abbiamo tutti ragione e tutti diritto di dire la nostra. Ma come decidere?
Non so se mi sono spiegato bene.
Marco S.

una salus victis, nullam sperare salutem

http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;

http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
granpasso
Uomo di pietra
Posts: 6235
Joined: Mon Oct 02, 2006 22:41
Location: Genova-San Teodoro

Re: Lapidi in vetta

Post by granpasso »

Sulla Grignetta, cima storica e tra le più frequentate di tutto l'arco alpino, i Ragni di Lecco hanno scavato una nicchia nella roccia e li posto un "libro" con pagine in acciaio inox su cui sono incisi tutti Ragni caduti sulle montagne del mondo............In questo modo la cima più amata dagli alpinisti lecchesi non è tempestata da lapidi ma custodisce nella sua roccia i nomi di chi l'ha amata..........
A me sembra una bella idea...........
Belin !
User avatar
Sub-Comandante
Sub-Titano Valdostano
Posts: 5346
Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara

Re: Lapidi in vetta

Post by Sub-Comandante »

granpasso wrote:Sulla Grignetta, cima storica e tra le più frequentate di tutto l'arco alpino, i Ragni di Lecco hanno scavato una nicchia nella roccia e li posto un "libro" con pagine in acciaio inox su cui sono incisi tutti Ragni caduti sulle montagne del mondo............In questo modo la cima più amata dagli alpinisti lecchesi non è tempestata da lapidi ma custodisce nella sua roccia i nomi di chi l'ha amata..........
A me sembra una bella idea...........
quoto
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Post Reply

Return to “Mondo Montagna”