Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

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roby71
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Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by roby71 »

serena wrote:
Pazzaura wrote:Addirittura?? E' tranquilla dai... tecnicamente direi molto facile (è una scalinata)... un po' esposto il ponte e la parte successiva (spigolo), ma nulla di che. L'ambiente è abbastanza "rigido", forse è quello che incute timore :wink:

In ogni caso, a parer mio, nulla c'entra l'arrampicata con le ferrate. :D
io non avevo mai avuto nulla a che fare con il vuoto .......non ero mai stata appesa a niente..mai usato ne una corda ne un cordino.....
Mi ci hanno portata dicendomi che era facile e io mi sono fidata ......
la ferrata degli artisti è facile, è una scala e forse c'è anche troppo ferrro...
Però..qualche tratto esposto c'è....
Ricordo anche un traverso.......prima dello spigolo...
L'arrampicata è un'altra cosa (e secondo me è anche un'attività più sicura).
A me è servita per prendere confidenza col vuoto, con i materiali .....e per farmi passare la paura. All'inizio ne avevo tanta tanta tanta :triste: ....e un pò ce l'ho anche ora ma ci convivo.....
Avere paura è "d'obbligo" la paura è quella che ti fa ragionare che non ti fa prendere troppa confidenza ( che è anche la causa di molte cadute)....l'importante è non trasformare la paura in panico............e poi l'arrampicata,fatta come si deve, è decisamente piu' sicura delle vie ferrate.........un saluto.....alla prossima...........
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Brookite
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by Brookite »

roby71 wrote: ...Avere paura è "d'obbligo" la paura è quella che ti fa ragionare che non ti fa prendere troppa confidenza ( che è anche la causa di molte cadute)....l'importante è non trasformare la paura in panico............e poi l'arrampicata,fatta come si deve, è decisamente piu' sicura delle vie ferrate.........un saluto.....alla prossima...........
momento momento momento !!!
se l'arrampicata la intendi in falesia, monotiri, resinati inox, forse sì.
Ma le ferrate sone nella categoria "Montagna" quindi altro ambiente completamente diverso.
E cmq anche sulle falesie , di gente che bisogna recuperare ne capita!

ciao
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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roby71
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by roby71 »

brookite wrote:
roby71 wrote: ...Avere paura è "d'obbligo" la paura è quella che ti fa ragionare che non ti fa prendere troppa confidenza ( che è anche la causa di molte cadute)....l'importante è non trasformare la paura in panico............e poi l'arrampicata,fatta come si deve, è decisamente piu' sicura delle vie ferrate.........un saluto.....alla prossima...........
momento momento momento !!!
se l'arrampicata la intendi in falesia, monotiri, resinati inox, forse sì.
Ma le ferrate sone nella categoria "Montagna" quindi altro ambiente completamente diverso.
E cmq anche sulle falesie , di gente che bisogna recuperare ne capita!

ciao
Non volevo dire che l'arrampicata (ovviamente falesie, monotiri.....ecc....) è piu' facile di una ferrata,così come sono d'accordo con te quando dici che sono due attività diverse..........quello che intendevo dire è che ,a mio parere, in caso di caduta in ferrata c'è piu' possibilità di farsi molto male..........ovviamente è un mio pensiero.........ciao..........
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by serena »

roby71 wrote:
brookite wrote:
roby71 wrote: ...Avere paura è "d'obbligo" la paura è quella che ti fa ragionare che non ti fa prendere troppa confidenza ( che è anche la causa di molte cadute)....l'importante è non trasformare la paura in panico............e poi l'arrampicata,fatta come si deve, è decisamente piu' sicura delle vie ferrate.........un saluto.....alla prossima...........
momento momento momento !!!
se l'arrampicata la intendi in falesia, monotiri, resinati inox, forse sì.
Ma le ferrate sone nella categoria "Montagna" quindi altro ambiente completamente diverso.
E cmq anche sulle falesie , di gente che bisogna recuperare ne capita!

ciao
Non volevo dire che l'arrampicata (ovviamente falesie, monotiri.....ecc....) è piu' facile di una ferrata,così come sono d'accordo con te quando dici che sono due attività diverse..........quello che intendevo dire è che ,a mio parere, in caso di caduta in ferrata c'è piu' possibilità di farsi molto male..........ovviamente è un mio pensiero.........ciao..........

sono perfettamente d'accordo con te..
Purtroppo quel giorno là era panico....
Ora ..è paura e basta ma non credo che avrei ancora paura a fare la ferrata degli artisti..
Non ho più paura del vuoto in se stesso.... ho la razionale paura di cadere e di farmi male......quella che è giusto e normale avere perchè è quella che ci tiene vivi......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by Pazzaura »

Ragazzi se il discorso diventa generale, meglio discuterne altrove. Se la cosa interessa, posso dividere il topic e creane uno in cui continuare liberamente. :wink:
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by Brookite »

Pazzaura wrote:Ragazzi se il discorso diventa generale, meglio discuterne altrove. Se la cosa interessa, posso dividere il topic e creane uno in cui continuare liberamente. :wink:
perchè no? "Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni"
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by dags1972 »

Se ripenso che l'ha fatta Letizia ... ogni tanto mi vien voglia di prendermi un pò a schiaffi : WallBash :
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by Pazzaura »

brookite wrote:
Pazzaura wrote:Ragazzi se il discorso diventa generale, meglio discuterne altrove. Se la cosa interessa, posso dividere il topic e creane uno in cui continuare liberamente. :wink:
perchè no? "Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni"
Fatto... bel titolo :lol:
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by granpasso »

dags1972 wrote:Se ripenso che l'ha fatta Letizia ... ogni tanto mi vien voglia di prendermi un pò a schiaffi : WallBash :
E perchè ? Con Pietro ho fatto sia la Orlandini che gli Artisti (la orlandini più volte) e non ho mai pensato di fare qualcosa di veramente pericoloso.........
Francamente temo molto di più un viaggio sulla Mi-Ve che una salita su queste ferrate......
Belin !
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by Pazzaura »

granpasso wrote:
dags1972 wrote:Se ripenso che l'ha fatta Letizia ... ogni tanto mi vien voglia di prendermi un pò a schiaffi : WallBash :
E perchè ? Con Pietro ho fatto sia la Orlandini che gli Artisti (la orlandini più volte) e non ho mai pensato di fare qualcosa di veramente pericoloso.........
Francamente temo molto di più un viaggio sulla Mi-Ve che una salita su queste ferrate......
Quoto in pieno! ogni volta che ci passo vedo un incidente :shock:
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Re: Via ferrata degli Artisti

Post by roby71 »

granpasso wrote:
dags1972 wrote:Se ripenso che l'ha fatta Letizia ... ogni tanto mi vien voglia di prendermi un pò a schiaffi : WallBash :
E perchè ? Con Pietro ho fatto sia la Orlandini che gli Artisti (la orlandini più volte) e non ho mai pensato di fare qualcosa di veramente pericoloso.........
Francamente temo molto di più un viaggio sulla Mi-Ve che una salita su queste ferrate......
Perfettamente d'accordo con te............quando sono in ferrata ho la sana paura che ci vuole,quando sono in autostrada ho il terrore......degli altri..........
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by roby71 »

Dimenticavo.............fantastico il titolo di questo topic............
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by antolino »

La mia esperienza di "vuoto" si limita ai tratti esposti delle nostre montagne, tipo il passo del bacio o il tratto penna pennino o la baiarda.. non sono mai tornato indietro, ho sempre fatto tutto senza problemi.. l'ultima volta che ho fatto il passo del bacio belin, mi ha veramente dato fastidio e non vedevo l'ora di essere dall'altra parte.. non ho avuto nessun sintomo "fisico" di panico, sono passato normalmente, però non vedevo l'ora di esser di là. Sulla Deanna Orlandini non ho provato niente, anzi, mi son divertito come un bas**rdo senza pensare a niente, con la mente sgombra, e arrivato in cima sarei sceso per ricominciare, boh.

Adesso ho la scimmia di sto Barigazzo.. :ahah:
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by serena »

Il primo giorno che ho arrampicato .....sono arrivata in sosta senza problemi perchè guardavo la parete e "non mi rendevo conto" del vuoto attorno a me..
La sosta era una cengia ampia e comoda.
Quando ho capito cosa dovevo fare per scendere.....sono iniziati i problemi.
C'è voluta mezz'ora per convincermi a scendere .....e un amico di mia sorella è salito sulla via a fianco e mi ha fatto mostrato quello che dovevo fare ..
Vedendo che lui non precipitava.....mi sono rassegnata a "buttarmi nel vuoto" .....seppure non convinta del tutto......
Se non fosse salito sarei ancora lì, ad insistere che volevo scendere dal sentiero ......con mia sorella sotto a ripetere che non c'era nessun sentiero ..
Poi ho proseguito e la paura è in parte passata......anche se ...non del tutto..
Senz'altro se non avessi preso confidenza con il vuoto grazie all'arrampicata..molte cose ..come ad esempio la cima sud dell'Argentera ......non sarei mai riuscita a farle : Thumbup :
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Pazzaura »

Bellissima la Sud.... il passaggio in cengia ha fatto penare molti... io lo ricordo senza nessun problema... e non andavo in montagna da molto. Forse lo presi troppo "alla leggera"? :roll:

Il vuoto non mi ha mai dato grossi problemi, se mi sento sicuro. Se sono legato arrampicando, oppure ancorato in ferrata, oppure libero ma su difficoltà alla mia portata (basse), non ho mai avuto problemi. O quasi... ricordo la salita alla torre Stabeler... quando ho dovuto alzarmi in piedi in vetta per fare la foto... un po' d'ansia ce l'avevo :lol:
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amadablam
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by amadablam »

rompo un pò le scatole anch'io.... :strizzaOcchio::

Non amo l’arrampicata fine a se stessa, mi alleno su roccia solo per salire in montagna ……amo il ghiaccio e la neve (se dura è meglio :strizzaOcchio:: ) …….amo l’alpinismo classico e la quota ..quindi per me la paura, sensazione personale condivisibile o no, la vedo così:
La paura non è solo vuoto, non è solo il passaggino esposto…….la paura è il tempo che passa e sei ancora che annaspi e non sai se il pendio, canale, goulotte tiene, ma sai benissimo che dovrai passare perchè non potrai ritornare indietro.
La paura è quando la corda tira e capisci che sarà un calvario ritornare al rifugio alla tenda alla macchina…..
La paura è quando ti becchi un temporale e tu sei con la ferraglia appesa e non sei in falesia …(es Cervino) e inizia a friggere tutto proprio intorno a te….la paura è il verglass sulle rocce …le cornici…..…la paura è quando sbagli via (nella montagna vera) e non sai che difficoltà incontrerai …..
La paura è vedere il compagno di cordata che sta male e molto probabilmente dovrai fare “per due “ e pensare per lui…..e prendere decisioni……
La paura è sentire un rumore familiare ma terribile: scariche …..scricchiolii sotto i tuoi ramponi…..
La paura è con noi a volte ci salva a volte compromette tutto, tu lo sai che c’è , ma non pensi mai che succeda a te….quando la provi ti senti annientato ti senti in un ambiente ostile che non è il tuo, mentre pochi secondi prima ti sentivi grande…..la paura ti logora , ti può fare crescere come ti può levare la voglia di salire…sta a te ….la paura è esperienza........facciamone tesoro….
la paura insegna ......meditiamo sui ns "fantasmi" lavoriamoci sopra.....ma teniamoci sempre quella "sana " paura che a volte può evitarci cose non gradevoli : Thumbup :
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Tibet libero!!!
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Alec »

Tutti quelli che vanno in montagna dovrebbero avere paura: paura delle valanghe, dei crepacci, delle cornici, delle scariche, di sbagliare strada, di cadere...

La paura ti salva la vita. Bisogna imparare a conviverci, ad ascoltarla, ma anche a non farsi sopraffare...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Martu »

amadablam wrote:rompo un pò le scatole anch'io.... :strizzaOcchio::

Non amo l’arrampicata fine a se stessa, mi alleno su roccia solo per salire in montagna ……amo il ghiaccio e la neve (se dura è meglio :strizzaOcchio:: ) …….amo l’alpinismo classico e la quota ..quindi per me la paura, sensazione personale condivisibile o no, la vedo così:
La paura non è solo vuoto, non è solo il passaggino esposto…….la paura è il tempo che passa e sei ancora che annaspi e non sai se il pendio, canale, goulotte tiene, ma sai benissimo che dovrai passare perchè non potrai ritornare indietro.
La paura è quando la corda tira e capisci che sarà un calvario ritornare al rifugio alla tenda alla macchina…..
La paura è quando ti becchi un temporale e tu sei con la ferraglia appesa e non sei in falesia …(es Cervino) e inizia a friggere tutto proprio intorno a te….la paura è il verglass sulle rocce …le cornici…..…la paura è quando sbagli via (nella montagna vera) e non sai che difficoltà incontrerai …..
La paura è vedere il compagno di cordata che sta male e molto probabilmente dovrai fare “per due “ e pensare per lui…..e prendere decisioni……
La paura è sentire un rumore familiare ma terribile: scariche …..scricchiolii sotto i tuoi ramponi…..
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: Thumbup : : Thumbup :
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by mazzysan »

Come in tanti altri campi, la valutazione e la percezione di un sentimento/emozione (in questo caso la paura, anzi il Panico) varia a seconda di chi vive la situazione.
C'è chi dice "beeeeello", mentre è appeso con l'ultima unghia disponibile ed il chiodo una decina di metri sotto il sedere; c'è chi esclama "wow", quando si cala in doppia nel vuoto e comincia a girare su stesso, magari fotografando la valle a centinaia di metri sotto i piedi.
E poi c'è chi ha paura anche solo a camminare su un sentiero scosceso e non particolarmente esposto.
L'importante, IMHO, è tenere sotto controllo la paura e conviverci.
Come già ben scritto sopra, la paura ci fa tenere alta la tensione e l'attenzione. Mica cosa da poco... :strizzaOcchio::
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by serena »

Per quanto riguarda la paura del vuoto...arrampicare mi ha aiutato molto, anche nelle escursioni.
Adesso sono sempre molto attenta ma ...se faccio cose che sono alla mia portata ...non ho paura.
O, meglio, non ho panico. Quando ero sulla cengia dell'Aregentera avevo tantissima paura ma proprio la paura mi ha permesso di mantenere alta la concentrazione .....
Inoltre arrampicare mi ha aiutato a prendere confidenza con i materiali quindi ...se sono legata...non ho affatto paura (solo quando arrampico da prima ma ....quello ha più che altro a che fare con le mie limitate capacità)....

Per riprendere il discorso di amadablam...certo, ci sono tante altre cose che possono fare paura oltre al vuoto.....

Ho paura in generale ad affrontare pendii innevati e/o ghiacciati perchè si tratta di condizioni con cui ho poca confidenza....ma anche in questo caso si tratta di una paura "positiva" che mi aiuta a non distrarmi.....

L'unica situazione in cui senz'altro la paura potrebbe trasformarsi in panico (l'unica che mi venga in mente) è il temporale.....
In montagna ne ho "beccato" solo uno e ....insomma...spero di non ripetere mai più l'esperienza. Sicuramente faccio il possibile affinchè ciò avvenga, anche a costo di rinunciare alla gita, o alla vetta...
Veramente una brutta esperienza ......
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Sub-Comandante »

Martu wrote:
amadablam wrote:rompo un pò le scatole anch'io.... :strizzaOcchio::

Non amo l’arrampicata fine a se stessa, mi alleno su roccia solo per salire in montagna ……amo il ghiaccio e la neve (se dura è meglio :strizzaOcchio:: ) …….amo l’alpinismo classico e la quota ..quindi per me la paura, sensazione personale condivisibile o no, la vedo così:
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la paura insegna ......meditiamo sui ns "fantasmi" lavoriamoci sopra.....ma teniamoci sempre quella "sana " paura che a volte può evitarci cose non gradevoli : Thumbup :
: Thumbup : : Thumbup :
: Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Sub-Comandante »

tornando alle ferrate, le trovo poco sicure, preferisco arrampicare con la corda, una caduta sarebbe sicuramente meno traumatica
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by gecko »

di pure meno letale!! : Thumbup :
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Pazzaura
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Pazzaura »

gecko wrote:di pure meno letale!! : Thumbup :
Dai non fate terrorismi, ci sono ferrate e ferrate, quelle moderne "alla francese" (una mitragliata di scalini su una parete) son poco sensate e forse pericolose, ma ci sono certe linee ferrate in dolomiti che sono sicure, mai difficili, e stupende da percorrere...

Come in tutte le cose (soprattutto in montagna) non bisogna usare assolutismi, e cercare di percorrere itinerari alla propria portata. Anche arrampicare da primo può esser pericoloso... ed anche percorrere dei PD o F+ senza corda (anzi, questo è il massimo del pericolo, a parer mio). Solito discorso, scegliere cose alla propria portata.

Per fortuna non si sente spesso (io direi mai) di incidenti gravi in ferrate. :D
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by ghibli »

Pazzaura wrote:Dai non fate terrorismi, ci sono ferrate e ferrate, quelle moderne "alla francese" (una mitragliata di scalini su una parete) son poco sensate e forse pericolose, ma ci sono certe linee ferrate in dolomiti che sono sicure, mai difficili, e stupende da percorrere...

Come in tutte le cose (soprattutto in montagna) non bisogna usare assolutismi, e cercare di percorrere itinerari alla propria portata. Anche arrampicare da primo può esser pericoloso... ed anche percorrere dei PD o F+ senza corda (anzi, questo è il massimo del pericolo, a parer mio). Solito discorso, scegliere cose alla propria portata.

Per fortuna non si sente spesso (io direi mai) di incidenti gravi in ferrate. :D
Hai sintetizzato il mio pensiero, comunque meno male che hanno rimosso le lapidi che qualche anno fa c'erano all'attacco della Tridentina...
Secondo me il problema delle ferrate, soprattutto in Dolomiti, è che molti escursionisti ferragostani cercano l'adrenalina improvvisandosi ferratisti, esagerano e poi (giusto per tornare on topic) sono preda del panico.
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Sub-Comandante »

Pazzaura wrote:
gecko wrote:di pure meno letale!! : Thumbup :
Dai non fate terrorismi, ci sono ferrate e ferrate, quelle moderne "alla francese" (una mitragliata di scalini su una parete) son poco sensate e forse pericolose, ma ci sono certe linee ferrate in dolomiti che sono sicure, mai difficili, e stupende da percorrere...

Come in tutte le cose (soprattutto in montagna) non bisogna usare assolutismi, e cercare di percorrere itinerari alla propria portata. Anche arrampicare da primo può esser pericoloso... ed anche percorrere dei PD o F+ senza corda (anzi, questo è il massimo del pericolo, a parer mio). Solito discorso, scegliere cose alla propria portata.

Per fortuna non si sente spesso (io direi mai) di incidenti gravi in ferrate. :D
niente terrorismi, però bisogna dirlo che una caduta in ferrata può essere traumante, più di un volo con la corda
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Pazzaura »

Sub-Comandante wrote:
Pazzaura wrote:
gecko wrote:di pure meno letale!! : Thumbup :
Dai non fate terrorismi, ci sono ferrate e ferrate, quelle moderne "alla francese" (una mitragliata di scalini su una parete) son poco sensate e forse pericolose, ma ci sono certe linee ferrate in dolomiti che sono sicure, mai difficili, e stupende da percorrere...

Come in tutte le cose (soprattutto in montagna) non bisogna usare assolutismi, e cercare di percorrere itinerari alla propria portata. Anche arrampicare da primo può esser pericoloso... ed anche percorrere dei PD o F+ senza corda (anzi, questo è il massimo del pericolo, a parer mio). Solito discorso, scegliere cose alla propria portata.

Per fortuna non si sente spesso (io direi mai) di incidenti gravi in ferrate. :D
niente terrorismi, però bisogna dirlo che una caduta in ferrata può essere traumante, più di un volo con la corda
Si, può essere vero ma anche no, dipende tutto da dove e come cadi. In ogni caso, personalmente conosco varie persone che si sono rotti delle ossa volando da primi. Non conosco nessuno che si sia fatto male in ferrata. Sarà un caso... ma è così.

Poi se ci mettiamo a fare conteggi matematici di forze ecc ecc, sicuramente la caduta in ferrata è più traumatica. Ma in pratica, è tutto da vedere e dipende molto dal dove e come si cade.
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same
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by same »

Sub-Comandante wrote:tornando alle ferrate, le trovo poco sicure, preferisco arrampicare con la corda, una caduta sarebbe sicuramente meno traumatica
Come si fà a cadere da una ferrata? Forse per un malore, altrimenti... :pensoso:

io personalmente le smantellerei tutte, ma questo è completamente un altro discorso...
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ghibli
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by ghibli »

same wrote:Come si fà a cadere da una ferrata? Forse per un malore, altrimenti... :pensoso:
In quelle "moderne" con più ferro che roccia è così: o un malore o sali pensando ai fatti tuoi invece che a dove metti i piedi, in quelle più toste (ad esempio salendo alla Biurca) penso che una caduta potrebbe anche capitare
same wrote:io personalmente le smantellerei tutte, ma questo è completamente un altro discorso...
molti la pensano così (ed in parte anch'io), però penso che sia giusto che in montagna ognuno possa trovare il suo spazio.
Se devo dirla tutta io smantellerei le scale e (forse) lascerei il cavo metallico.
Pancho Villa

Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by Pancho Villa »

La giusta paura e il sacrosanto timore, ti fanno restare vivi ....in montagna!
Non per forza dobbiamo essere tutti dei super uomini/donne...... :imbarazzo:
In fondo......noi, nella stragrande maggioranza, si và....per passare delle ore piacevoli, praticando un bellissimo sport...o no :domanda: :pensoso:
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serena
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by serena »

Pancho Villa wrote:La giusta paura e il sacrosanto timore, ti fanno restare vivi ....in montagna!
Non per forza dobbiamo essere tutti dei super uomini/donne...... :imbarazzo:
In fondo......noi, nella stragrande maggioranza, si và....per passare delle ore piacevoli, praticando un bellissimo sport...o no :domanda: :pensoso:
Sono assolutamente d'accordo con te...
Io spesso ho paura ...quando ce l'ho ...serenamente rinuncio all'obiettivo e torno indietro...
Se sarà destino ci tornerò, se no ... non ci tornerò e non sarà comunque una tragedia....
Per me ....il primo obiettivo è tornare a casa vivi e possibilmente integri. Il secondo è divertirsi. Il terzo è la meta da raggiungere che solitamente coincide con la vetta.....

E' però molto importante che la paura resti paura e che non diventi panico...
Il panico è pericoloso... (io infatti se devo tornare indietro..cerco d farlo prima che la paura diventi panico..)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by serafino »

poi per opposto c'e chi ad aver paura prova piacere...chiamamola adrenalina?
che a giuste dosi è il sale della scalata. Sui Lyskamm paura adrenalina vuoto ... piacere a 360 gradi.
Certo se lo racconti a chi non ama la montagna, la ricerca dell'avventura,il piacere a pianificare una gita ti da del matto, è un mondo di abitudinari, tutti pecore,pasquetta sui prati, gli auguri senza senso.
Si ha paura a fare una qualsiasi cosa non conosciuta,
che ne peseranno chi mi conosce?
Penso che la ricerca della liberta' sia gia' una grande sfida con la paura!!
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amadablam
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Re: Panico e i suoi fratelli. Storie e soluzioni

Post by amadablam »

serafino wrote:poi per opposto c'e chi ad aver paura prova piacere...chiamamola adrenalina?
che a giuste dosi è il sale della scalata. Sui Lyskamm paura adrenalina vuoto ... piacere a 360 gradi.
Certo se lo racconti a chi non ama la montagna, la ricerca dell'avventura,il piacere a pianificare una gita ti da del matto, è un mondo di abitudinari, tutti pecore,pasquetta sui prati, gli auguri senza senso.
Si ha paura a fare una qualsiasi cosa non conosciuta,
che ne peseranno chi mi conosce?
Penso che la ricerca della liberta' sia gia' una grande sfida con la paura!!
....l'adrenalina è un pò il sale di alcune salite...è il gusto in più nel piatto....è il piacere , anche fisico, di superarsi..di respirare in vetta e assaporarare la maestosità della montagna del blu ..della fatica della stretta di mano....la paura deve essere "digerita" esorcizzata....deve diventare esperienza...ma non va mai riposta nell'oblio.....la paura con il tempo è l'esperienza che ti fa godere ancor di puù la salita ..il panico invece è altra cosa ...non l'ho mai provato.....
Ho provato molte volte paura per validi motivi in montagna..ho sempre dovuto ragionarci e superarmi, l'adrenalina ha fatto il resto e sono qua a raccontare, però mi tengo stretto il "lampeggiante" rosso nella mente....lo chiamo "memoria emozionale": cioè tutto ciò che ha segnato i miei nervi....quando si ripropone un fatto una condizione , scatta e si accende.....e proseguo e mi sento sempre più libera..nella natura nel mio ambiente.....nella mente nell'anima .....per me il connubio montagna psiche mente è fortissimo..
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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