Promontorio di Portofino
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Promontorio di Portofino
Sabato 10 Gennaio sono partito dalla strada che collega Ruta a San Rocco, scendendo verso Camogli lungo alcune pittoresche "crose" (la prima è così stretta tra due alti muri da dover procedere a mo' di granchio). Da Camogli ho seguito la lunga scalinata per San Rocco e poi ho continuato verso Punta Chiappa scegliendo la variante più prossima alla costa.
Presso le case del Mulino, dove si trova un lavatoio, si stacca sulla destra un sentierino a mezza costa che permette di raggiungere in successione due accessi alla scogliera. Soprattutto il secondo si raggiunge tramite una scalinata troncata alla fine dall'azione del torrentello che le scorre a fianco. La presenza di terrazzamenti abbandonati alla vegetazione e all'azione inclemente del tempo ricorda un po' Tramonti in sedicesimo.
Punta Chiappa mi è piaciuta moltissimo per la sua forma acuminata: sulla punta estrema si vede solo il mare e all'orizzonte le Alpi Marittime e il caro Beigua.
Mi sono fermato forse un po' troppo sulla punta e ritornato a San Rocco per la variante di Chiesa Vecchia ho rinunciato a salire a Portofino Vetta e sono ritornato alla macchina lungo l'asfalto col sole vicino al tramonto.
Presso le case del Mulino, dove si trova un lavatoio, si stacca sulla destra un sentierino a mezza costa che permette di raggiungere in successione due accessi alla scogliera. Soprattutto il secondo si raggiunge tramite una scalinata troncata alla fine dall'azione del torrentello che le scorre a fianco. La presenza di terrazzamenti abbandonati alla vegetazione e all'azione inclemente del tempo ricorda un po' Tramonti in sedicesimo.
Punta Chiappa mi è piaciuta moltissimo per la sua forma acuminata: sulla punta estrema si vede solo il mare e all'orizzonte le Alpi Marittime e il caro Beigua.
Mi sono fermato forse un po' troppo sulla punta e ritornato a San Rocco per la variante di Chiesa Vecchia ho rinunciato a salire a Portofino Vetta e sono ritornato alla macchina lungo l'asfalto col sole vicino al tramonto.
- soundofsilence
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Sì Punta Chiappa è molto bella, anche se è uno di quei posti che, purtroppo, dò troppo per scontati, magari se ci tornassi con un altro atteggiamento si potrebbero fare interessanti scoperte...
In ogni caso, prossimanente, vorrei tornare sul Monte di Portofino a cercare il sentiero per Punta del Giasso e Cala degli Inglesi, ci sei mai stato?
In ogni caso, prossimanente, vorrei tornare sul Monte di Portofino a cercare il sentiero per Punta del Giasso e Cala degli Inglesi, ci sei mai stato?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Ho fatto il tratto Portofino - San Fruttuoso. Se non ricordo male c'è una deviazione per Punta del Giasso ed una da Vessinaro scende verso la cala degli Inglesi ma all'inizio di quest'ultima una scritta avverte che non è possibile raggiungere il mare. Mi sono ripromesso di andare a curiosare in un prossimo futuro.
In realtà cerco di sfruttare il parco di Portofino le domeniche d'autunno quando imperversa la caccia al cinghiale oppure quando il freddo e la neve mi spingono verso la costa.
In realtà cerco di sfruttare il parco di Portofino le domeniche d'autunno quando imperversa la caccia al cinghiale oppure quando il freddo e la neve mi spingono verso la costa.
- soundofsilence
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Io avevo capito che si poteva, anche se dicono che sia il sentiero più difficile tra quelli del Monte di portofino, in ogni caso se decidi di andare e ti fa piacere avvisami, io sono sempre disponibile a organizzare qualcosa...Lord Mhoram wrote:Ho fatto il tratto Portofino - San Fruttuoso. Se non ricordo male c'è una deviazione per Punta del Giasso ed una da Vessinaro scende verso la cala degli Inglesi ma all'inizio di quest'ultima una scritta avverte che non è possibile raggiungere il mare. Mi sono ripromesso di andare a curiosare in un prossimo futuro.
In realtà cerco di sfruttare il parco di Portofino le domeniche d'autunno quando imperversa la caccia al cinghiale oppure quando il freddo e la neve mi spingono verso la costa.
Ciao.
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Direi di sfruttare appunto il nostro forum per organizzare qualosa in futuro. Sul sentiero per la cala degli Inglesi vado a memoria ma mi pare che ci fosse un cartello di quel tipo (magari solo per scoraggiare i turisti in infradito). Si potrebbe sentire il Parco ma d'altra parte è bello anche fare un po' di esplorazione senza sapere in anticipo che cosa si troverà....soundofsilence wrote: Io avevo capito che si poteva, anche se dicono che sia il sentiero più difficile tra quelli del Monte di portofino, in ogni caso se decidi di andare e ti fa piacere avvisami, io sono sempre disponibile a organizzare qualcosa...
Ciao.
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Sarebbe ora di rinverdirli allora....gecko wrote:Molti anni fà ne ho percorso una parte da San Rocco a Portofino e ritorno.......ho dei ricordi splendidi
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- soundofsilence
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Lo sto già facendo...Lord Mhoram wrote:Direi di sfruttare appunto il nostro forum per organizzare qualosa in futuro.
Credo sia qualcosa in più di un problema di infradito o scarponi; da quanto ho capito qualche difficoltà oggettiva ci deve essere, anche se, credo e spero, superabile anche da uno negato come me...Lord Mhoram wrote:Sul sentiero per la cala degli Inglesi vado a memoria ma mi pare che ci fosse un cartello di quel tipo (magari solo per scoraggiare i turisti in infradito). Si potrebbe sentire il Parco ma d'altra parte è bello anche fare un po' di esplorazione senza sapere in anticipo che cosa si troverà....
Ciao.
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Credo anch'io ma c'è gente abbastanza sprovveduta da affrontarlo senza l'equipaggiamento giusto.soundofsilence wrote: Credo sia qualcosa in più di un problema di infradito o scarponi; da quanto ho capito qualche difficoltà oggettiva ci deve essere, anche se, credo e spero, superabile anche da uno negato come me...
- soundofsilence
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Beh le signore in pelliccia e con i tacchi alti che cercavano di andare dal Sass Pordoi al Piz Boé ho avuto la fortuna di vederle e anche sul sentiero Pietre Strette - San Fruttuoso, per restare in zona...Lord Mhoram wrote:soundofsilence wrote:Credo anch'io ma c'è gente abbastanza sprovveduta da affrontarlo senza l'equipaggiamento giusto.
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Appunto!soundofsilence wrote:Lord Mhoram wrote:Beh le signore in pelliccia e con i tacchi alti che cercavano di andare dal Sass Pordoi al Piz Boé ho avuto la fortuna di vederle e anche sul sentiero Pietre Strette - San Fruttuoso, per restare in zona...soundofsilence wrote:Credo anch'io ma c'è gente abbastanza sprovveduta da affrontarlo senza l'equipaggiamento giusto.
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Replico anche se siamo 4km O.T. dal soggetto 'Ruta - Camogli - Punta Chiappa' (i mod sono inflessibili)
Domenica scorsa volevo fare questi due sentieri ma, colto da indolenza da letto caldo ho ripiegato per un giro in Baiarda su sentiero F1 terminando a Pegli.
Le due destinazioni saranno il mio prossimo giro, magari questo sabato (condimeteo permettendo).
L'attacco del sentiero per Punta del Giasso è in località Cappelletta (palo indicatore #31) e infrascature a parte non dovrebbe essere difficoltoso, tanto che sulla cartina del Parco lo indicano come E; per Cala degli Inglesi si parla di EE ma le difficoltà segnate nel Parco sono rapportate al visitatore medio del luogo (ho visto cose che voi umani non potreste immaginare ...).
Nello zaino infilo un paio di guanti da lavoro, falcetto per rovi, segaccio da potature e marasso per i rami. Se voleste partecipare consiglierei almeno un paio di guanti robusti.
Lusciandro
Domenica scorsa volevo fare questi due sentieri ma, colto da indolenza da letto caldo ho ripiegato per un giro in Baiarda su sentiero F1 terminando a Pegli.
Le due destinazioni saranno il mio prossimo giro, magari questo sabato (condimeteo permettendo).
L'attacco del sentiero per Punta del Giasso è in località Cappelletta (palo indicatore #31) e infrascature a parte non dovrebbe essere difficoltoso, tanto che sulla cartina del Parco lo indicano come E; per Cala degli Inglesi si parla di EE ma le difficoltà segnate nel Parco sono rapportate al visitatore medio del luogo (ho visto cose che voi umani non potreste immaginare ...).
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Lusciandro
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Si potrebbe fare, le condizioni meteo sembrano accettabili, l'unico problema potrebbe essere mia moglie che, questo finesettimana, probabilmente, è disponibile a venire con me e non gradirebbe, credo, un sentiero difficile e/o infrascato, ma su questo ci posso lavorare....Lusciandro wrote:Se voleste partecipare consiglierei almeno un paio di guanti robusti.
Fammi/facci (anche Lord Mhoram credo/spero sia interessato) sapere al più presto se confermi che vuoi andare questo sabato, così inizio a lavorarmi la moglie...
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hey!... cosa vuoi dire!?...soundofsilence wrote: così inizio a lavorarmi la moglie...
amore per la vita...
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Per il momento preferisco usare le mani ....Lusciandro wrote: Vuoi che ti presti la roncola o te la cavi da solo?
Lusciandro
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Penso che sarebbe ora concludessimo qualcosa.... Se ti va bene ti mando un mp col mio numero di telefono e ci mettiamo d'accordo su dove e quando vederci.Lusciandro wrote:Le previsioni per sabato sono buone, per me va bene; sentiamo che ne dice Lord Mhoran
Lusciandro
Ciao.
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Mi dispiace, ma, comunque, non so se andremo, aspettavo un riscontro da Lusciandru per sapere se potevo mandargli l'mp, ma finora non si è fatto vivo, probabilmente non può neppure lui. Semmai faremo un'altra volta.Lord Mhoram wrote:Purtroppo domani ho già altri impegni.
Ciao.
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Ti ho mandato 2 messaggi privati, telefonami se puoi.Lusciandro wrote:Arrivato or ora ... per me domani va bene, partirei da Nozarego intorno alle 8,30
Lusciandro
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Lo scorso luglio io ho scoperto le capre a Punta Chiappa ...
e sono una di quelle che ci è arrivata con le infradito da san Rocco , lo so che non si fa , ma non avevo le scarpe perchè la gita non era in programma , dovevamo solo andare alla sagra della caponadda.
I giorni successivi ........un male alle gambe per colpa delle infradito che mi frenavano in discesa .
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E' una foto molto simpatica! Comunque da San Rocco a Punta Chiappa è una passeggiata molto semplice, ben diversa (presumo) dalla discesa alla cala degli Inglesi.okkiblu wrote:
Lo scorso luglio io ho scoperto le capre a Punta Chiappa ...
e sono una di quelle che ci è arrivata con le infradito da san Rocco , lo so che non si fa , ma non avevo le scarpe perchè la gita non era in programma , dovevamo solo andare alla sagra della caponadda.
I giorni successivi ........un male alle gambe per colpa delle infradito che mi frenavano in discesa .
- Lusciandro
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Sabato 17/01, Punta del Giasso - Cala degli Inglesi.
Partecipanti: Davide, Erica, Lusciandro.
Appuntamento alla chiesa di Nozarego, il sentiero parte proprio dietro la chiesa e la presenza dei pali indicatori facilitano l'escursione anche senza cartina, anche se ho l'eccellente cartina del Parco in vendita nella sede del Parco a Santa in Corso Rainusso (di fornte al Parco del Flauto Magico) con carta 1:10000 sul fronte e 1:25000 sul retro.
Le località si possono raggiungere anche da Paraggi (parcheggio disponibile in zona) o da Portofino se siete in bus (o se siete ricchi col parcheggio a 5€/ora).
Percorso: Nozarego, Gave, Mulino dell'uva, San Sebastiano, Palara, La Cappelletta: qui dopo un cancello anti cinghiali (palo indicatore #31, altitudine circa 180m) cominciamo la discesa per la Punta del Giasso. Il sentiero declina verso il mare con pendenza costante in mezzo alla macchia mediterranea, i cespugli di mirto sono pieni di bacche ed il corbezzolo è in piena fioritura; gli ultimi venti metri si percorrono su una piccola scalinata con terra e sassolini (fare molta attenzione a evitare voli sugli scogli) arrivando direttamente sugli scogli. La vista non è molto ampia ma l'occhio gode lo stesso: la parete verticale in conglomerato con alcuni pini in equilibrio, ricci rossi e granchi in abbondanza, il mare a un metro da noi. Dieci minuti di sosta e si torna sù; inizia una pioggerella leggera che ci accompagnerà per quasi tutto il resto della gita, siamo indecisi se proseguire o mollare tutto ma pensiamo almeno d'arrivare all'attacco del sentiero per Cala degli Inglesi e poi si vedrà. Prendiamo il sentiero verso Prato e in dieci muniti arriviamo al palo #92 dove viene indicato il sentiero come 'per escursionisti esperti' e qui iniziamo a pensare a difficoltà del tipo 'San Giorgio contro il drago' , avventure sullo stile 'Marco Polo a Cipango' o anche peggio ma, prendendo il coraggio a due mani decidiamo impavidamente di proseguire (non prima di esserci reciprocamente assicurati sul fatto d'avere negli zaini cordini e moschettoni). Le prime centinaia di metri sono più o meno turistiche sino a giungere ad un punto sopra un piccolo spiazzo erboso con punto panoramico: qui, a parte il panorama, notiamo una catena come a chiudere il passaggio, ci guardiamo con aria interrogativa e proseguiamo; da qui in poi la maggior parte del percorso sarà protetto con catene, la cosa ci fa quasi ridere (si vede che gliene avanzava tanta e non sapevano che farsene) ma, considerando il camminatore medio del Monte di Portofino e la Puddinga che con la pioggerella da il meglio di sè (si scuggia che è un piacere), non hanno avuto tutti i torti a sistemarla, anche se il chiodatore probabilmente aveva bevuto un paio di bicchieri di troppo (in alcuni punti anzichè aiutare la catena imgombrava il passaggio). Arrivati al tratto finale vediamo che hanno pulito bene dai rovi e scendiamo sugli scogli fino a pochi metri da mare; pochi minuti per ammirare il posto e si ritorna indietro col pensiero del pranzo. In 35 minuti torniamo al palo #92 e ci dirigiamo a San Sebastiano dove, in piedi causa pioggerellina, consumiamo i panozzi davanti la chiesetta. Rientro verso Nozarego prendendola un poco più lunga e passando dal Mulino del Gassetta, Sant'anna, Gave.
Conclusioni della gita: percorso facile e con poco dislivello ma va affrontato con scarpe adeguate (diciamo con le scarpe senza tacco per le signore) e guardando bene dove si mettono i piedi. Le destinazioni pensavo fossero più belle, in realtà, a mio parere, la bellezza sta più nel percorso e negli scorci che il Monte ci regala.
Ringrazio Erica e Davide, prime conoscenze reali del forum, ed un grazie alla nostra magnifica regione per i panorami che ci propone.
Link al sito del Parco con descrizione dei sentieri principali http://www.parcoportofino.it/page.aspx? ... 0000000090 cliccando su un sentiero appare la sua descrizione.
Link alla mappa Openstreetmap http://www.openstreetmap.org/?lat=44.31 ... rs=0B00FTF
OK, vi siete sorbiti la filippica e scorrendo la pagina v'aspettate ora di trovare le foto? Nooo, niente foto da parte mia, vediamo se Erica e Davide posteranno alcune foto fatte col cellulare.
Lusciandro
P.S. @ Lord Mhoram: visto che soundofsilence si è ripromesso di tornarci con fotocamera al seguito potresti rifarti in breve tempo della mancata visita e .... attendo foto.
Partecipanti: Davide, Erica, Lusciandro.
Appuntamento alla chiesa di Nozarego, il sentiero parte proprio dietro la chiesa e la presenza dei pali indicatori facilitano l'escursione anche senza cartina, anche se ho l'eccellente cartina del Parco in vendita nella sede del Parco a Santa in Corso Rainusso (di fornte al Parco del Flauto Magico) con carta 1:10000 sul fronte e 1:25000 sul retro.
Le località si possono raggiungere anche da Paraggi (parcheggio disponibile in zona) o da Portofino se siete in bus (o se siete ricchi col parcheggio a 5€/ora).
Percorso: Nozarego, Gave, Mulino dell'uva, San Sebastiano, Palara, La Cappelletta: qui dopo un cancello anti cinghiali (palo indicatore #31, altitudine circa 180m) cominciamo la discesa per la Punta del Giasso. Il sentiero declina verso il mare con pendenza costante in mezzo alla macchia mediterranea, i cespugli di mirto sono pieni di bacche ed il corbezzolo è in piena fioritura; gli ultimi venti metri si percorrono su una piccola scalinata con terra e sassolini (fare molta attenzione a evitare voli sugli scogli) arrivando direttamente sugli scogli. La vista non è molto ampia ma l'occhio gode lo stesso: la parete verticale in conglomerato con alcuni pini in equilibrio, ricci rossi e granchi in abbondanza, il mare a un metro da noi. Dieci minuti di sosta e si torna sù; inizia una pioggerella leggera che ci accompagnerà per quasi tutto il resto della gita, siamo indecisi se proseguire o mollare tutto ma pensiamo almeno d'arrivare all'attacco del sentiero per Cala degli Inglesi e poi si vedrà. Prendiamo il sentiero verso Prato e in dieci muniti arriviamo al palo #92 dove viene indicato il sentiero come 'per escursionisti esperti' e qui iniziamo a pensare a difficoltà del tipo 'San Giorgio contro il drago' , avventure sullo stile 'Marco Polo a Cipango' o anche peggio ma, prendendo il coraggio a due mani decidiamo impavidamente di proseguire (non prima di esserci reciprocamente assicurati sul fatto d'avere negli zaini cordini e moschettoni). Le prime centinaia di metri sono più o meno turistiche sino a giungere ad un punto sopra un piccolo spiazzo erboso con punto panoramico: qui, a parte il panorama, notiamo una catena come a chiudere il passaggio, ci guardiamo con aria interrogativa e proseguiamo; da qui in poi la maggior parte del percorso sarà protetto con catene, la cosa ci fa quasi ridere (si vede che gliene avanzava tanta e non sapevano che farsene) ma, considerando il camminatore medio del Monte di Portofino e la Puddinga che con la pioggerella da il meglio di sè (si scuggia che è un piacere), non hanno avuto tutti i torti a sistemarla, anche se il chiodatore probabilmente aveva bevuto un paio di bicchieri di troppo (in alcuni punti anzichè aiutare la catena imgombrava il passaggio). Arrivati al tratto finale vediamo che hanno pulito bene dai rovi e scendiamo sugli scogli fino a pochi metri da mare; pochi minuti per ammirare il posto e si ritorna indietro col pensiero del pranzo. In 35 minuti torniamo al palo #92 e ci dirigiamo a San Sebastiano dove, in piedi causa pioggerellina, consumiamo i panozzi davanti la chiesetta. Rientro verso Nozarego prendendola un poco più lunga e passando dal Mulino del Gassetta, Sant'anna, Gave.
Conclusioni della gita: percorso facile e con poco dislivello ma va affrontato con scarpe adeguate (diciamo con le scarpe senza tacco per le signore) e guardando bene dove si mettono i piedi. Le destinazioni pensavo fossero più belle, in realtà, a mio parere, la bellezza sta più nel percorso e negli scorci che il Monte ci regala.
Ringrazio Erica e Davide, prime conoscenze reali del forum, ed un grazie alla nostra magnifica regione per i panorami che ci propone.
Link al sito del Parco con descrizione dei sentieri principali http://www.parcoportofino.it/page.aspx? ... 0000000090 cliccando su un sentiero appare la sua descrizione.
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OK, vi siete sorbiti la filippica e scorrendo la pagina v'aspettate ora di trovare le foto? Nooo, niente foto da parte mia, vediamo se Erica e Davide posteranno alcune foto fatte col cellulare.
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P.S. @ Lord Mhoram: visto che soundofsilence si è ripromesso di tornarci con fotocamera al seguito potresti rifarti in breve tempo della mancata visita e .... attendo foto.
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Grazie per il bel racconto e per la compagnia in gita!Lusciandro wrote:Sabato 17/01, Punta del Giasso - Cala degli Inglesi.
Partecipanti: Davide, Erica, Lusciandro.
Appuntamento alla chiesa di Nozarego, il sentiero parte proprio dietro la chiesa e la presenza dei pali indicatori facilitano l'escursione anche senza cartina, anche se ho l'eccellente cartina del Parco in vendita nella sede del Parco a Santa in Corso Rainusso (di fornte al Parco del Flauto Magico) con carta 1:10000 sul fronte e 1:25000 sul retro.
Le località si possono raggiungere anche da Paraggi (parcheggio disponibile in zona) o da Portofino se siete in bus (o se siete ricchi col parcheggio a 5€/ora).
Percorso: Nozarego, Gave, Mulino dell'uva, San Sebastiano, Palara, La Cappelletta: qui dopo un cancello anti cinghiali (palo indicatore #31, altitudine circa 180m) cominciamo la discesa per la Punta del Giasso. Il sentiero declina verso il mare con pendenza costante in mezzo alla macchia mediterranea, i cespugli di mirto sono pieni di bacche ed il corbezzolo è in piena fioritura; gli ultimi venti metri si percorrono su una piccola scalinata con terra e sassolini (fare molta attenzione a evitare voli sugli scogli) arrivando direttamente sugli scogli. La vista non è molto ampia ma l'occhio gode lo stesso: la parete verticale in conglomerato con alcuni pini in equilibrio, ricci rossi e granchi in abbondanza, il mare a un metro da noi. Dieci minuti di sosta e si torna sù; inizia una pioggerella leggera che ci accompagnerà per quasi tutto il resto della gita, siamo indecisi se proseguire o mollare tutto ma pensiamo almeno d'arrivare all'attacco del sentiero per Cala degli Inglesi e poi si vedrà. Prendiamo il sentiero verso Prato e in dieci muniti arriviamo al palo #92 dove viene indicato il sentiero come 'per escursionisti esperti' e qui iniziamo a pensare a difficoltà del tipo 'San Giorgio contro il drago' , avventure sullo stile 'Marco Polo a Cipango' o anche peggio ma, prendendo il coraggio a due mani decidiamo impavidamente di proseguire (non prima di esserci reciprocamente assicurati sul fatto d'avere negli zaini cordini e moschettoni). Le prime centinaia di metri sono più o meno turistiche sino a giungere ad un punto sopra un piccolo spiazzo erboso con punto panoramico: qui, a parte il panorama, notiamo una catena come a chiudere il passaggio, ci guardiamo con aria interrogativa e proseguiamo; da qui in poi la maggior parte del percorso sarà protetto con catene, la cosa ci fa quasi ridere (si vede che gliene avanzava tanta e non sapevano che farsene) ma, considerando il camminatore medio del Monte di Portofino e la Puddinga che con la pioggerella da il meglio di sè (si scuggia che è un piacere), non hanno avuto tutti i torti a sistemarla, anche se il chiodatore probabilmente aveva bevuto un paio di bicchieri di troppo (in alcuni punti anzichè aiutare la catena imgombrava il passaggio). Arrivati al tratto finale vediamo che hanno pulito bene dai rovi e scendiamo sugli scogli fino a pochi metri da mare; pochi minuti per ammirare il posto e si ritorna indietro col pensiero del pranzo. In 35 minuti torniamo al palo #92 e ci dirigiamo a San Sebastiano dove, in piedi causa pioggerellina, consumiamo i panozzi davanti la chiesetta. Rientro verso Nozarego prendendola un poco più lunga e passando dal Mulino del Gassetta, Sant'anna, Gave.
Conclusioni della gita: percorso facile e con poco dislivello ma va affrontato con scarpe adeguate (diciamo con le scarpe senza tacco per le signore) e guardando bene dove si mettono i piedi. Le destinazioni pensavo fossero più belle, in realtà, a mio parere, la bellezza sta più nel percorso e negli scorci che il Monte ci regala.
Ringrazio Erica e Davide, prime conoscenze reali del forum, ed un grazie alla nostra magnifica regione per i panorami che ci propone.
Link al sito del Parco con descrizione dei sentieri principali http://www.parcoportofino.it/page.aspx? ... 0000000090 cliccando su un sentiero appare la sua descrizione.
Link alla mappa Openstreetmap http://www.openstreetmap.org/?lat=44.31 ... rs=0B00FTF
OK, vi siete sorbiti la filippica e scorrendo la pagina v'aspettate ora di trovare le foto? Nooo, niente foto da parte mia, vediamo se Erica e Davide posteranno alcune foto fatte col cellulare.
Lusciandro
P.S. @ Lord Mhoram: visto che soundofsilence si è ripromesso di tornarci con fotocamera al seguito potresti rifarti in breve tempo della mancata visita e .... attendo foto.
Oltretutto mi hai evitato un bel pò di lavoro facendolo tu, tantopiù che ero incerto se farlo, sembrandomi un'opera incompiuta postare il resoconto senza fotografie, avendo dimenticato le macchine fotografiche...
Se riesco, comunque, a combinare con Lord Mhoram (o con chiunque abbia l'ardore di farsi avanti...) per questo sabato, prometto di postare a mia volta le mie impressioni e, naturalmente, le foto...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Domenica 18 ho guidato un gruppo sui sentieri minori del Monte, in pratica sbarcati dal treno a Santa Margherita siamo saliti da Corte a Nozarego per poi proseguire per il Monte (sentiero ripido esposto a nord), Pini Spessi e Crocetta. Il sentiero, contrassegnato da una T rossa , presenta un paio di alberi caduti da scavalcare; da Crocetta, che si trova sulla strada lastricata Pietre Strette - Portofino, siamo scesi a Prato con una bella scorciatoia sulla destra per poi reggiungere l'invaso del vessinaro e scendere alla Cala degli Inglesi: qualche spruzzo di pioggia leggera ci ha fatto apprezzare qualcuna delle 21 catene (diverse superflue) poste lungo il percorso; ritornati al Vessinaro dopo una doverosa sosta, abbiamo sostato alla Cappelletta per la sosta pranzo (rinunciando a scendere alla punta del Giasso) per poi tagliare verso Palara e San Sebastiano. Da qui abbiamo imboccato il nuovo sentiero, molto interessante, che collega alle Gave (segnavia = rosso) che il giorno Prima Lusciandro & soci hanno percorso all'inverso; da segnalare il superamento un pò laborioso di un grosso albero abbattuto presso il Mulino dell' Uva. Molto belli i lembi di oscura lecceta lungo il percorso. Giunti alla Gave siamo scesi a Paraggi (segnavia tre punti rossi) e da lì a Santa in autobus.
Molto interessante il primo sentiero Nozarego-Crocetta, che scavalca gli umidissimi impluvi della valledei Mulini, con abbondanza di muschi e di felci epifite sui tronchi abbattuti.
Molto interessante il primo sentiero Nozarego-Crocetta, che scavalca gli umidissimi impluvi della valledei Mulini, con abbondanza di muschi e di felci epifite sui tronchi abbattuti.
Max
- soundofsilence
- Riesploratore
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- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
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Domenica 25-1-2009: Nozarego - Cala Inglesi - Punta del Giasso
Partecipante: Davide
Come promesso ecco le foto ed in breve le mie impressioni, non avendo moltissimo da aggiungere al bel racconto di Lusciandro.
Premetto prima che ero in dubbio se aprire un nuovo topic per separare Punta del Giasso e Cala degli Inglesi che credo non abbiano un topic dedicato dalle altre zone del Monte di cui si parla in questo topic troppo generico, ma, siccome il resoconto di Lusciandro era già qua non mi sembrava giusto distinguermi troppo.
Torno una settimana dopo a fare la stessa gita, cosa inusuale, ma giustificata dall'aver dimenticato le macchine fotografiche lo scorso weekend, indubbiamente vi sembrerò un pò maniaco, ma, ormai senza le foto non mi sembra neanche di esserci stato, diventa un ricordo sbiadito che rischia di perdersi e confondersi con mille altre gite...
Sono comunque molto soddisfatto di esserci tornato, lo spettacolo che la forza del mare mi ha offerto domenica è stato qualcosa di grandioso e ha reso ancora più belli e selvaggi posti che, comunque, mi sono piaciuti parecchio...
Può darsi non riesca a individuare esattamente il confine tra la bellezza intrinseca dei luoghi e le emozioni provate per a limpidezza della giornata e per la potenza delle onde, ma a me i posti e soprattutto le due mete in riva al mare (Cala Inglesi e Punta del Giasso appunto) sono sembrate tra le più belle dell'intero monte, un pò meno interessante il sentiero di collegamento che offre (o i sentieri visto che innumerevoli sono le vie alternative e gli incroci percorribili) poche viste panoramiche, tra le quali notevole soprattutto la vista su Portofino, mentre sufficientemente panoramiche sono le 2 discese al mare. Il percorso è riccamente segnalato dai paletti del parco, ma è comunque facile sbagliare data la miriade di intersezioni, e per provarlo meglio l’ho fatto anch’io, pur essendoci stato una settimana prima e l’ha fatto anche un gruppo CAI diretto a Pietre Strette che si è frantumato in più sottogruppi ognuno su un percorso diverso… In ogni caso se è facile sbagliarsi e non fare la via più corta è comunque impossibile perdersi e molto difficile non raggiungere la meta desiderata…
L’allungamento del percorso mi darà però la scusa, insieme ai bambini che aspettano con ansia il mio ritorno a casa, per rinunciare alla prevista salita al Monte Campana e neanche il tempo recuperato con la mia ‘prodigiosa’ risalita da Punta del Giasso (175 metri di dislivello in 11 minuti, fermata per foto compresa; lo scrivo ad imperitura memoria in modo che non mi venga il dubbio di averlo fatto davvero…) mi farà cambiare idea, a testimonianza ulteriore della mia già più che sufficiente soddisfazione per la bella riuscita della gita…
Per concludere confermo in pieno le considerazioni di Lusciandro sulla difficoltà (è una parola grossa….) del percorso e mi correggo con Lord Mhoram precisando che su un paletto all’inizio del sentiero per Cala Inglesi c’è effettivamente scritto ‘sentiero impegnativo’.
Link ad alcune foto
Partecipante: Davide
Come promesso ecco le foto ed in breve le mie impressioni, non avendo moltissimo da aggiungere al bel racconto di Lusciandro.
Premetto prima che ero in dubbio se aprire un nuovo topic per separare Punta del Giasso e Cala degli Inglesi che credo non abbiano un topic dedicato dalle altre zone del Monte di cui si parla in questo topic troppo generico, ma, siccome il resoconto di Lusciandro era già qua non mi sembrava giusto distinguermi troppo.
Torno una settimana dopo a fare la stessa gita, cosa inusuale, ma giustificata dall'aver dimenticato le macchine fotografiche lo scorso weekend, indubbiamente vi sembrerò un pò maniaco, ma, ormai senza le foto non mi sembra neanche di esserci stato, diventa un ricordo sbiadito che rischia di perdersi e confondersi con mille altre gite...
Sono comunque molto soddisfatto di esserci tornato, lo spettacolo che la forza del mare mi ha offerto domenica è stato qualcosa di grandioso e ha reso ancora più belli e selvaggi posti che, comunque, mi sono piaciuti parecchio...
Può darsi non riesca a individuare esattamente il confine tra la bellezza intrinseca dei luoghi e le emozioni provate per a limpidezza della giornata e per la potenza delle onde, ma a me i posti e soprattutto le due mete in riva al mare (Cala Inglesi e Punta del Giasso appunto) sono sembrate tra le più belle dell'intero monte, un pò meno interessante il sentiero di collegamento che offre (o i sentieri visto che innumerevoli sono le vie alternative e gli incroci percorribili) poche viste panoramiche, tra le quali notevole soprattutto la vista su Portofino, mentre sufficientemente panoramiche sono le 2 discese al mare. Il percorso è riccamente segnalato dai paletti del parco, ma è comunque facile sbagliare data la miriade di intersezioni, e per provarlo meglio l’ho fatto anch’io, pur essendoci stato una settimana prima e l’ha fatto anche un gruppo CAI diretto a Pietre Strette che si è frantumato in più sottogruppi ognuno su un percorso diverso… In ogni caso se è facile sbagliarsi e non fare la via più corta è comunque impossibile perdersi e molto difficile non raggiungere la meta desiderata…
L’allungamento del percorso mi darà però la scusa, insieme ai bambini che aspettano con ansia il mio ritorno a casa, per rinunciare alla prevista salita al Monte Campana e neanche il tempo recuperato con la mia ‘prodigiosa’ risalita da Punta del Giasso (175 metri di dislivello in 11 minuti, fermata per foto compresa; lo scrivo ad imperitura memoria in modo che non mi venga il dubbio di averlo fatto davvero…) mi farà cambiare idea, a testimonianza ulteriore della mia già più che sufficiente soddisfazione per la bella riuscita della gita…
Per concludere confermo in pieno le considerazioni di Lusciandro sulla difficoltà (è una parola grossa….) del percorso e mi correggo con Lord Mhoram precisando che su un paletto all’inizio del sentiero per Cala Inglesi c’è effettivamente scritto ‘sentiero impegnativo’.
Link ad alcune foto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Ieri sopralluogo sul monte di Portofino
da Nozarego (c'è un numero discreto di parcheggi gratuiti) su nuovi sentieri FIE,
in vista della gita di aprile del nostro gruppo
che, in parte, ripercorrerà quanto visto durante questo giro...
Lo sviluppo di ieri è stato il seguente:
Nozarego, nuovo sentiero T rossa, Crocetta , sentiero quadrato rosso e poi due bolli rossi,
dalla cappelleta discesa a punta del Giasso con risalita fino al quadrato rosso e poi si piega sul nuovo sentiero due linee orizzontali rosse, Nozarego.
Bel giro, anche se alcuni alberi abbattuti rendono difficoltosi un paio di passaggi
alcune foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/nozarego.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2009.htm
buona giornata a tutti
maurizio
da Nozarego (c'è un numero discreto di parcheggi gratuiti) su nuovi sentieri FIE,
in vista della gita di aprile del nostro gruppo
che, in parte, ripercorrerà quanto visto durante questo giro...
Lo sviluppo di ieri è stato il seguente:
Nozarego, nuovo sentiero T rossa, Crocetta , sentiero quadrato rosso e poi due bolli rossi,
dalla cappelleta discesa a punta del Giasso con risalita fino al quadrato rosso e poi si piega sul nuovo sentiero due linee orizzontali rosse, Nozarego.
Bel giro, anche se alcuni alberi abbattuti rendono difficoltosi un paio di passaggi
alcune foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/nozarego.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre2009.htm
buona giornata a tutti
maurizio
Da Paraggi lungo la Valle di Mulini e verso la Cala degli Inglesi (15.03.09)
Breve descrizione sintetica
Dalla bellissima spiaggia di Paraggi, c’è la salita lungo la Valle dei Mulini (inizio dal grande parcheggio, pannello Parco)
Si vedono le prime fioriture della primavera…
Si incrociano alcuni ruderi lungo la via oltre ad un albero abbattuto con … difficoltà per superamento…
Dal mulino Giassetta, si sale ancora senza segnali, fino al quadrato rosso, dopo si rimonta brevemente e poi dal palo indicatore num.26 si scende verso Prato (segnavia assente).
Si incrociano degli splendidi terrazzamenti coltivati e poi una breve deviazione, per foto, sul sentiero che arriva da S. Fruttuoso
Discesa (diff. EE) verso la cala degli Inglesi… dal palo indicatore n. 92 (Loc. Vessinaro, 200 m slm); purtroppo è tardi e non si riesce ad arrivare fino in fondo… questa volta… ma sarà per la prossima! Sicuramente!!
Diverse catene, utili con tempo bagnato (ma in questo caso sconsiglio la variante…)
Rapida discesa dalla loc. Cappelletta verso Portofino.
Alla prossima
Ciao a tutti
Maurizio
Alcune foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/vallemulini.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre09.htm
Breve descrizione sintetica
Dalla bellissima spiaggia di Paraggi, c’è la salita lungo la Valle dei Mulini (inizio dal grande parcheggio, pannello Parco)
Si vedono le prime fioriture della primavera…
Si incrociano alcuni ruderi lungo la via oltre ad un albero abbattuto con … difficoltà per superamento…
Dal mulino Giassetta, si sale ancora senza segnali, fino al quadrato rosso, dopo si rimonta brevemente e poi dal palo indicatore num.26 si scende verso Prato (segnavia assente).
Si incrociano degli splendidi terrazzamenti coltivati e poi una breve deviazione, per foto, sul sentiero che arriva da S. Fruttuoso
Discesa (diff. EE) verso la cala degli Inglesi… dal palo indicatore n. 92 (Loc. Vessinaro, 200 m slm); purtroppo è tardi e non si riesce ad arrivare fino in fondo… questa volta… ma sarà per la prossima! Sicuramente!!
Diverse catene, utili con tempo bagnato (ma in questo caso sconsiglio la variante…)
Rapida discesa dalla loc. Cappelletta verso Portofino.
Alla prossima
Ciao a tutti
Maurizio
Alcune foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/vallemulini.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre09.htm
05.04.09
Un anello sul monte di Portofino lungo nuove vie.
Breve descrizione:
Domenica scorsa sfidando le previsioni meteo molto ballerine (ma che davano più di una speranza per il Levante…) abbiamo fatto il giro in programma sul monte di Portofino e alla fine… nell'intera giornata… non abbiamo preso nemmeno una goccia d'acqua....
Saliti alla chiesa di Nozarego (croce rossa e via marinai d’Italia) si prende il percorso recentemente ben segnalato e recuperato dalla FIE (http://xoomer.virgilio.it/fieliguria/ ), contraddistinto da una T rossa.
Diversi alberi abbattuti propongono difficoltà crescenti fino ad un ultimo attraversamento, difficoltoso, poco prima della località Crocetta. Il nuovo simbolo, poi, confluisce sul cerchio rosso vuoto, poco sopra il Rifugio Molini, in splendida posizione. Così, in breve, si arriva a S.Fruttuoso. Mangiamo e ci riposiamo sulla seconda spiaggetta, più piccola, dopo, vista l’interdizione del primo tratto di sentiero due punti rossi per Portofino, si ritorna sui propri passi e poco sopra la Torre si utilizza la deviazione (un cartello indicatore) che riporta sul sentiero Fie, oltre il tratto inagibile. Dopo aver seguito a lungo questo sentiero, da Vessinaro, si sceglie di scendere verso Cala degli Inglesi. Inizialmente semplice ma, da quota 149, più impegnativa e da affrontare con tempo asciutto. Le catene aiutano, sia in discesa che in salita, i più timorosi…. fino alla conquista di una cala bellissima e selvaggia!
Breve pausa, risalita e perseverando sui due punti rossi, si scende a Portofino (non senza aver intravisto un cinghiale con una mezza dozzina di piccoli…)
Bel giro, anche se incomincia a fare troppo caldo e l’umidità eccessiva non ha aiutato…
Ciao a tutti
Maurizio
In sintesi (segnali rossi):
3h-3h30 fino a S.Fruttuoso, 400 m dislivello (croce, strada asfaltata, T, cerchio vuoto)
1h30 pausa spiaggia S.Fruttuoso
2h x Portofino, 250 m dislivello (due punti)
1h15m deviazione A/R per Cala degli Inglesi, 200 m dislivello (non segnalato, ma univoco)
Media difficoltà complessiva (più accentuata per Cala degli Inglesi)
Foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/anno2009.htm
Link diretto
http://www.cralgalliera.altervista.org/sanfruttuoso.pdf
È possibile ingrandire fino al 200% senza perdere qualità foto…
Un anello sul monte di Portofino lungo nuove vie.
Breve descrizione:
Domenica scorsa sfidando le previsioni meteo molto ballerine (ma che davano più di una speranza per il Levante…) abbiamo fatto il giro in programma sul monte di Portofino e alla fine… nell'intera giornata… non abbiamo preso nemmeno una goccia d'acqua....
Saliti alla chiesa di Nozarego (croce rossa e via marinai d’Italia) si prende il percorso recentemente ben segnalato e recuperato dalla FIE (http://xoomer.virgilio.it/fieliguria/ ), contraddistinto da una T rossa.
Diversi alberi abbattuti propongono difficoltà crescenti fino ad un ultimo attraversamento, difficoltoso, poco prima della località Crocetta. Il nuovo simbolo, poi, confluisce sul cerchio rosso vuoto, poco sopra il Rifugio Molini, in splendida posizione. Così, in breve, si arriva a S.Fruttuoso. Mangiamo e ci riposiamo sulla seconda spiaggetta, più piccola, dopo, vista l’interdizione del primo tratto di sentiero due punti rossi per Portofino, si ritorna sui propri passi e poco sopra la Torre si utilizza la deviazione (un cartello indicatore) che riporta sul sentiero Fie, oltre il tratto inagibile. Dopo aver seguito a lungo questo sentiero, da Vessinaro, si sceglie di scendere verso Cala degli Inglesi. Inizialmente semplice ma, da quota 149, più impegnativa e da affrontare con tempo asciutto. Le catene aiutano, sia in discesa che in salita, i più timorosi…. fino alla conquista di una cala bellissima e selvaggia!
Breve pausa, risalita e perseverando sui due punti rossi, si scende a Portofino (non senza aver intravisto un cinghiale con una mezza dozzina di piccoli…)
Bel giro, anche se incomincia a fare troppo caldo e l’umidità eccessiva non ha aiutato…
Ciao a tutti
Maurizio
In sintesi (segnali rossi):
3h-3h30 fino a S.Fruttuoso, 400 m dislivello (croce, strada asfaltata, T, cerchio vuoto)
1h30 pausa spiaggia S.Fruttuoso
2h x Portofino, 250 m dislivello (due punti)
1h15m deviazione A/R per Cala degli Inglesi, 200 m dislivello (non segnalato, ma univoco)
Media difficoltà complessiva (più accentuata per Cala degli Inglesi)
Foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/anno2009.htm
Link diretto
http://www.cralgalliera.altervista.org/sanfruttuoso.pdf
È possibile ingrandire fino al 200% senza perdere qualità foto…
Sabato, 25 aprile, con due amici (qui su quotazero sono adessoschianta e samchok)
siamo stati sui sentieri che uniscono Santa Margherita e Camogli.
Partiti a Santa Margherita intorno alle 09.00, abbiamo seguito la via parallela alla strada asfaltata che porta a Portofino.
Quindi abbiamo deviato un attimo e siamo andati al faro sul promotorio. Tornati indietro abbiamo preso il sentiero che in salita porta verso Nozarego e San Fruttoso. Arrivati al bivio fatidico abbiamo imboccato la direzione di San Fruttoso dove siamo arrivati alle 12:30 circa.
Da San Fruttuoso siamo ripartiti intorno alle 14:00 in direzione Camogli, dove siamo arrivati intorno alle 16:30.
Nonostante le previsioni non fossero un granchè abbiamo preso veramente troppo caldo, eravamo belli cotti, e non eravamo i soli !!
Altra segnalazione da fare è la quantità incredibile di persone che si incrocia sul sentiero in queste giornate di festa: ho visto più gente solo alla cinque terre in circostanze analoghe, compresa la signora in scarpe eleganti che affronta il tratto tenendosi alla catena.. grottesco!!
siamo stati sui sentieri che uniscono Santa Margherita e Camogli.
Partiti a Santa Margherita intorno alle 09.00, abbiamo seguito la via parallela alla strada asfaltata che porta a Portofino.
Quindi abbiamo deviato un attimo e siamo andati al faro sul promotorio. Tornati indietro abbiamo preso il sentiero che in salita porta verso Nozarego e San Fruttoso. Arrivati al bivio fatidico abbiamo imboccato la direzione di San Fruttoso dove siamo arrivati alle 12:30 circa.
Da San Fruttuoso siamo ripartiti intorno alle 14:00 in direzione Camogli, dove siamo arrivati intorno alle 16:30.
Nonostante le previsioni non fossero un granchè abbiamo preso veramente troppo caldo, eravamo belli cotti, e non eravamo i soli !!
Altra segnalazione da fare è la quantità incredibile di persone che si incrocia sul sentiero in queste giornate di festa: ho visto più gente solo alla cinque terre in circostanze analoghe, compresa la signora in scarpe eleganti che affronta il tratto tenendosi alla catena.. grottesco!!
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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giumork wrote:ho visto più gente solo alla cinque terre in circostanze analoghe, compresa la signora in scarpe eleganti che affronta il tratto tenendosi alla catena.. grottesco!!
Bel giro! Tra terra e mare... sempre un bell'effetto!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Anche sabato c'erano 6-7 persone che stavano provando il trail:granpasso wrote:Bel giro !!!!
Pensa che la scorsa estate a luglio o giù di li abbiamo fatto il test per il trail che si sarebbe tenuto poi a novembre
Si, si, abbiamo corso.........Una cotta così difficilmente la scordo. Ottimo allenamento per il deserto.
senza zaino (alcuni avevano la camel bag), scarpe da corsa e passo spedito ci hanno incrociato mi pare poco prima di arrivare a san fruttuoso...
coraggiosi, specie i due o tre temerari senz'acqua...
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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Bel giro e bella la foto di San Fruttoso
Qui http://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=115 si trova la cartella con tutte le foto nella nuova Gallery
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Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Domenica 3 maggio veloce e facile giro. . .
Santa Margherita – Capp. Gave – Paraggi - Portofino
in una delle ultime date possibili, prima che il caldo diventi troppo opprimente. . .
fino alle Gave si procede con la croce rossa, poi si seguono i tre punti rossi e si arriva
a Portofino, in poco meno di 2h (diff. T - attenzione solo ad alcuni lavori poco prima
di Paraggi).
Alcune foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/paraggi09.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/altre09.htm
un saluto a tutti
Maurizio Lo Conti
Santa Margherita – Capp. Gave – Paraggi - Portofino
in una delle ultime date possibili, prima che il caldo diventi troppo opprimente. . .
fino alle Gave si procede con la croce rossa, poi si seguono i tre punti rossi e si arriva
a Portofino, in poco meno di 2h (diff. T - attenzione solo ad alcuni lavori poco prima
di Paraggi).
Alcune foto al link
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un saluto a tutti
Maurizio Lo Conti