Rocca Sparviera - un villaggio fantasma
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Rocca Sparviera - un villaggio fantasma
Rocca Sparviera da Coaraze - Entroterra di Nizza - Vallon du Paillon
La meta di sabato 14/2, insieme a Gianfranco e Pierpaolo, ci fa ritornare in Francia, per la precisione
a Coaraze nella Valle del Paillon, 25 km. da Nizza.
La meta, una volta tanto, non e' una cima, ma le rovine di un villaggio medioevale abbarbicato su di una
rocca a circa 1100 metri di altezza e di cui si hanno notizie a partire dal XII secolo.
Lasciamo il paesino alle 9,30 per risalire, in direzione ovest, il costone che sovrasta la parte nuova
dell'abitato, raggiungiamo la Chapelle Bleue poco piu' in alto e quindi la vasca dell'acquedotto, nei pressi
della quale inizia un sentiero che con stretti tornanti prende rapidamente quota.
La giornata e' parecchio fredda, nonostante il sole. Man mano che saliamo si aprono verso nord-est
belle vedute sulle cime innevate delle Marittime: Bego, Gran Capelet e Cima del Diavolo per prime e poi
anche Gelas e cime vicine, con in primo piano l'imponente Cima della Roccassiera (m. 1501).
Pur essendo io a far l'andatura (se vengo sempre mandato avanti una ragione ci sara'!! ) nella prima ora
di salita superiamo i 520 m. di dislivello. Ancora un piccolo sforzo e tocchiamo i 1180 m. della Baisse
de La Miniere, dove incrociamo una carrareccia che entra nel bosco perdendo quota. La seguiamo
(dir. Nord-est) con molta cautela in quanto sotto due centimetri di neve farinosa si celano improvvise
lastre di ghiaccio vivo. Ne fa le spese Pierpaolo, fortunatamente senza conseguenze.
Perdendo oltre 200 mt. di dislivello raggiungiamo il Col Saint Michel dove finalmente possiamo mangiare
qualcosa, a ridosso di un costone che ci ripara dall'arietta pungente che passa sul colle.
Dal passo riprendiamo a salire (dir. Nord-ovest) per un sentierino aereo che taglia la bastionata rocciosa
sotto la Chapelle Saint Michel (m. 1089), che raggiungiamo in circa 20 minuti. Bella visuale sul Brec d'Utelle e
sulla Crete St. Antoine.
Pochi metri ancora di salita e davanti a noi vediamo le rovine del villaggio fortificato, risalente al periodo
medioevale. Tutto mi sarei aspettato ma non di trovare i resti di un insediamento così esteso in una
posizione così aerea, a picco sulla vallata, e così distante da qualsiasi paese.
E' difficile immaginare che questo insediamento, al momento del suo apogeo, sia arrivato ad avere
350 abitanti (!!!!!), una signoria, un'amministrazione, un notaio (!!!!!) ed un curato.
Mi chiedo come si svolgesse la loro vita in un luogo così selvaggio, quali cause abbiano
determinato la loro scelta, di che cosa vivessero vista la povertà dei pascoli e la scarsità d'acqua.
L'insediamento e' stato abbandonato nel corso dei primi anni del XVII secolo. Gli abitanti si sono trasferiti
a Duranus.
Passiamo un bel po' di tempo a girare fra le rovine, ognuno di noi assorto nei suoi pensieri ed interroga-
tivi ai quali difficilmente riusciremo a dare una risposta.
Alle 13 decidiamo di rientrare alla base, utilizzando il sentiero che dal Colle Saint Michel in circa un'ora
e mezza ci riporta a Coaraze. Questo sentiero e' la via più diretta e veloce per raggiungere Rocca Spar-
viera (2 ore).
Dati dell'escursione: disl. 890 m. - tempo di salita 3 ore. Tempo totale 5,10 ore.
L'ultima visuale del villaggio, dal sentiero di discesa:
Saluti a tutti
FRANKIE@
La meta di sabato 14/2, insieme a Gianfranco e Pierpaolo, ci fa ritornare in Francia, per la precisione
a Coaraze nella Valle del Paillon, 25 km. da Nizza.
La meta, una volta tanto, non e' una cima, ma le rovine di un villaggio medioevale abbarbicato su di una
rocca a circa 1100 metri di altezza e di cui si hanno notizie a partire dal XII secolo.
Lasciamo il paesino alle 9,30 per risalire, in direzione ovest, il costone che sovrasta la parte nuova
dell'abitato, raggiungiamo la Chapelle Bleue poco piu' in alto e quindi la vasca dell'acquedotto, nei pressi
della quale inizia un sentiero che con stretti tornanti prende rapidamente quota.
La giornata e' parecchio fredda, nonostante il sole. Man mano che saliamo si aprono verso nord-est
belle vedute sulle cime innevate delle Marittime: Bego, Gran Capelet e Cima del Diavolo per prime e poi
anche Gelas e cime vicine, con in primo piano l'imponente Cima della Roccassiera (m. 1501).
Pur essendo io a far l'andatura (se vengo sempre mandato avanti una ragione ci sara'!! ) nella prima ora
di salita superiamo i 520 m. di dislivello. Ancora un piccolo sforzo e tocchiamo i 1180 m. della Baisse
de La Miniere, dove incrociamo una carrareccia che entra nel bosco perdendo quota. La seguiamo
(dir. Nord-est) con molta cautela in quanto sotto due centimetri di neve farinosa si celano improvvise
lastre di ghiaccio vivo. Ne fa le spese Pierpaolo, fortunatamente senza conseguenze.
Perdendo oltre 200 mt. di dislivello raggiungiamo il Col Saint Michel dove finalmente possiamo mangiare
qualcosa, a ridosso di un costone che ci ripara dall'arietta pungente che passa sul colle.
Dal passo riprendiamo a salire (dir. Nord-ovest) per un sentierino aereo che taglia la bastionata rocciosa
sotto la Chapelle Saint Michel (m. 1089), che raggiungiamo in circa 20 minuti. Bella visuale sul Brec d'Utelle e
sulla Crete St. Antoine.
Pochi metri ancora di salita e davanti a noi vediamo le rovine del villaggio fortificato, risalente al periodo
medioevale. Tutto mi sarei aspettato ma non di trovare i resti di un insediamento così esteso in una
posizione così aerea, a picco sulla vallata, e così distante da qualsiasi paese.
E' difficile immaginare che questo insediamento, al momento del suo apogeo, sia arrivato ad avere
350 abitanti (!!!!!), una signoria, un'amministrazione, un notaio (!!!!!) ed un curato.
Mi chiedo come si svolgesse la loro vita in un luogo così selvaggio, quali cause abbiano
determinato la loro scelta, di che cosa vivessero vista la povertà dei pascoli e la scarsità d'acqua.
L'insediamento e' stato abbandonato nel corso dei primi anni del XVII secolo. Gli abitanti si sono trasferiti
a Duranus.
Passiamo un bel po' di tempo a girare fra le rovine, ognuno di noi assorto nei suoi pensieri ed interroga-
tivi ai quali difficilmente riusciremo a dare una risposta.
Alle 13 decidiamo di rientrare alla base, utilizzando il sentiero che dal Colle Saint Michel in circa un'ora
e mezza ci riporta a Coaraze. Questo sentiero e' la via più diretta e veloce per raggiungere Rocca Spar-
viera (2 ore).
Dati dell'escursione: disl. 890 m. - tempo di salita 3 ore. Tempo totale 5,10 ore.
L'ultima visuale del villaggio, dal sentiero di discesa:
Saluti a tutti
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Poelus wrote:Mi sa che ti sei innamorato del Nizzardo !!
Ci vieni spesso a fare escursioni, bravo.
Effettivamente bazzichiamo spesso l'entroterra di Nizza; prima di tutto ci viene comodo da un punto di vista logistico, il territorio e' vasto, molto bello, con parecchie possibilita' di escursione anche su quote medio-basse e sentieri ben tenuti e segnalati.
Il giorno che in Francia riusciremo a trovare anche "un buon caffè all'italiana" saremo soddisfatti al 100% .
Ciao!
Last edited by FRANKIE@ on Wed Feb 18, 2009 11:16, edited 1 time in total.
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Esiste una traccia/cartina/descrizione un po' più particolareggiata dell'itinerario, a prova di imbecille? Sarò in bici in zona il 22-23-24 e mi piacerebbe attaccarci questo giro come escursione serale/notturna del lunedì sera (ci sarebbe anche un amico, ad arginare la mia imbecillità geografica, ma non si sa mai... La mia capacità di perdermi è infinita!). Grazie!
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.cote.azur.fr/rando/randonnee ... era_92.htmGiancarla wrote:Esiste una traccia/cartina/descrizione un po' più particolareggiata dell'itinerario, a prova di imbecille? Sarò in bici in zona il 22-23-24 e mi piacerebbe attaccarci questo giro come escursione serale/notturna del lunedì sera (ci sarebbe anche un amico, ad arginare la mia imbecillità geografica, ma non si sa mai... La mia capacità di perdermi è infinita!). Grazie!
Eccoti il sito interessato con quella che e' stata la ns. via di discesa. Il sentiero, in questo periodo, e' un poco delicato
(vuoi farla in bici vero?) in quanto essendo ad "ubago" e' molto umido e c'è ancora un piccolo strato di neve che lo
rende scivoloso. Non tutto e' percorribile in bici. A piedi ,invece ,non c'è problema.
In alternativa a questo percorso c'è la possibiltà , andando oltre Coaraze, verso il Col St. Roch, di salire al
Col St. Michel dal gruppo di case chiamato "L'Engarvin" e seguire un bel sentiero, in piena esposizione sud, che con ampi
tornanti raggiunge abbastanza velocemente il colle.
Dal colle, lasciata la bici, risalire il bel versante nord-ovest a piedi (20 minuti).
Spero di averti chiarito un poco le idee. Se hai ancora dubbi non hai che da chiedere.
Ciao.
FRANKIE@
Last edited by FRANKIE@ on Wed Feb 18, 2009 11:19, edited 1 time in total.
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Amedeo Modigliani
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Grazie millissime!!! No no, niente bici, la faccio a piedi! I tre giorni saranno in bici da corsa, ma il mio amico ed io ci portiamo anche il corredo trail, così lunedì sera, caricata la bici in auto e oon le energie che ci restano, c'incamminiamo. Saremo stracchissimi, ma confido di potercela fare... Tanto siamo abituati al nottambulismo; ormai il normale ritmo sonno/veglia non è più cosa nostra... Abbiamo iniziato ai primi di gennaio con le camminate serali/notturne in mezza montagna qui vicino... Ora ci spostiamo all'estero!FRANKIE@ wrote:http://www.cote.azur.fr/rando/randonnee ... era_92.htmGiancarla wrote:Esiste una traccia/cartina/descrizione un po' più particolareggiata dell'itinerario, a prova di imbecille? Sarò in bici in zona il 22-23-24 e mi piacerebbe attaccarci questo giro come escursione serale/notturna del lunedì sera (ci sarebbe anche un amico, ad arginare la mia imbecillità geografica, ma non si sa mai... La mia capacità di perdermi è infinita!). Grazie!
Eccoti il sito interessato con quella che e' stata la ns. via di discesa. Il sentiero, in questo periodo, e' un poco delicato
(vuoi farla in bici vero?) in quanto essendo ad "ubago" e' molto umido e c'è ancora un piccolo strato di neve che lo
rende scivoloso. Non tutto e' percorribile in bici.
In alternativa a questo percorso c'è la possibiltà , andando oltre Coaraze, verso il Col St. Roch, di salire al
Col St. Michel dal gruppo di case chiamato "L'Engarvin" e seguire un bel sentiero, in piena esposizione sud, che con ampi
tornanti raggiunge abbastanza velocemente il colle.
Dal colle, lasciata la bici, risalire il bel versante nord-ovest a piedi (20 minuti).
Spero di averti chiarito un poco le idee. Se hai ancora dubbi non hai che da chiedere.
Ciao.
FRANKIE@
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Grazie dell'idea, me lo sono segnato, prima o poi ci vado anch'io.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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Sabato scorso, con Pierpaolo, siamo saliti alla Cima di Roccassiera (mt. 1501 - vedi terza foto del topic) partendo da L'Engarvin, piccolo gruppo di case 6 km. dopo Coaraze.soundofsilence wrote:Grazie dell'idea, me lo sono segnato, prima o poi ci vado anch'io.
La salita di questa cima può essere il logico completamento di un'escursione a Rocca Sparviera, che da L'Engarvin e' raggiungibile in circa 1h 10min.
Da Rocca Sparviera proseguendo su un bel sentiero si raggiunge il Col de L'Autaret. Si svolta verso destra (est), seguendo il sentierino nel bosco o,in alternativa, il filo di cresta del lungo costone sud, e si arriva ad affrontare, sempre su sentiero, i ripidi 150 mt. finali per la cima.
Tempo totale dell'escursione 3h circa, dislivello 800/900 m a seconda della via scelta. Grandi visuali sulle Alpi Marittime.
Scusate l'OT ma, visto l'interesse per il topic, qualche integrazione può consentire, a chi vorrà visitare i posti, di apprezzarne maggiormente il fascino e la bellezza.
Ciao e grazie a tutti.
FRANKIE@
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Amedeo Modigliani
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Re: Rocca Sparviera - un villaggio fantasma
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... rviera.htm
Partecipanti: Em, Ornella, Fiorella, Milka, Alessandro e soundofsilence.
Lunghezza: 19,5 Km. circa.
Dislivello: 1400 m. circa.
Difficoltà: tutto E, a parte alcune deviazioni non necessarie dove può essere necessario usare le mani, tipo per esplorare la parte alta di Rocca Sparviera, ma dipende indubbiamente dove si passa, ma ritengo comunque che anche solo per la scelta del percorso, questa parte sia EE. F invece, per l’esposizione, il tratto di cresta tra l’anticima della Roccassiera e la vetta segnata da una croce in legno, cresta che passa pochi metri sopra il sentiero e che, quindi, non è necessario seguire.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Ventimiglia in autostrada A10, quindi fino a Nizza in autostrada A8, dove prendiamo l’uscita 55 (Nice Centre). Alla rotonda dopo l’uscita prendiamo a destra per La Trinitè e Contes. Quindi seguiamo la D2204 (Penetrante du Paillon) fino a La Begude, quindi alla successiva rotonda, prendiamo a sinistra per Contes, lasciando la D2204 per la D15. Continuiamo quindi sulla D15, passando Contes e proseguendo per Coaraze. Giunti sotto il paese di Coaraze, prendiamo a sinistra seguendo l’indicazione per il Col Saint Roch, quindi prendiamo subito nuovamente a sinistra (in quello che sembra essere, ed è anche, un parcheggio) e proseguiamo per neanche 400 metri, fino alla Chapelle Bleue, dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada asfaltata per circa 250 metri, quindi prendiamo a sinistra su sterrata, seguendo il cartello in legno che indica l’inizio del sentiero. Dopo 200 metri di sterrata arriviamo ad un bivio, segnalato con cartelli in legno, in corrispondenza di una curva, e poco prima di una costruzione in cemento. Qui lasciamo la sterrata per prendere a destra il sentiero per il Col Saint Michel, mentre dalla sterrata torneremo al ritorno. Seguiamo quindi il nuovo sentiero, segnato in giallo, fino a giungere al predetto Colle (durante il percorso ignoriamo un bivio a destra non segnalato, seguendo invece a sinistra in salita i segni gialli), dove ignoriamo la sterrata a sinistra e, subito dopo, un sentiero sulla destra, per proseguire invece dritti per un centinaio di metri; qui, sulla destra, una traccia appena visibile e non segnalata, sale ripidamente subito a destra delle pareti e noi la imbocchiamo fiduciosi. La traccia aggira quindi la parete e diventa più chiara, dirigendosi ora verso le già visibili rovine di Rocca Sparviera. Subito prima delle Rovine incontriamo la Chapelle Saint Michel, molto meglio conservata del paese (dalla Chapelle, con una breve deviazione all’indietro, possiamo giungere sulla sommità della rocca sovrastante il paese abbandonato). Dopo la Chapelle, prendiamo il sentiero a destra, segnalato per la Cime de Roccassiera e il Col de l’Autaret. Passiamo quindi tra le rovine del paese, quindi troviamo un nuovo bivio, dove ci teniamo a sinistra. Continuiamo quindi sul sentiero che passa poco sotto ed a destra del filo di cresta fino al Colle dell’Autaret. Al colle prendiamo il sentiero più a destra per la Cima Roccassiera, che passa, inizialmente sul brullo limitare delle stratificazioni sottostanti il colle. Continuiamo poi per un lungo tratto in falsopiano, per poi iniziare la ripida salita verso la Roccassiera. Giunti in cresta arriviamo fino ad una prima elevazione, forse la più alta, dalla quale si scende un salitino di I grado, dopo il quale si può continuare in cresta (qualche metro esposto), o seguire il sentiero, che risale poi in cresta e giunge all’ultima elevazione della cresta, sulla quale è posta una croce in legno. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino alla Chapelle Saint Michel (possibile, per variare un po’ il percorso, mantenersi in cresta dove il sentiero passa sotto, cosa che diventa un poco più malagevole quando si arriva al paese abbandonato, dove non si può passare dappertutto, ma occorre scegliere il percorso), pochi metri prima della quale, prendiamo il sentiero sulla destra, che ci riporta in breve al Col Saint Michel. Dal colle prendiamo la sterrata sulla destra (possibile, e probabilmente meglio, anche seguire il crinale dritto davanti a noi) in direzione sud-ovest, per arrivare, dopo poco meno di 300 metri, ad un trivio, dove continuiamo sulla sterrata al centro. Dopo quasi 800 metri di sterrata, passiamo in un punto appena sotto il crinale sulla sinistra e lo raggiungiamo quindi in pochi metri, iniziando a seguirlo verso destra, sulla traccia che lo percorre. Giungiamo così dopo una breve salita ad un traliccio dell’alta tensione e, subito dopo, in cima alla Pointe de Serena (non segnalata), dalla quale poi scendiamo (non molto comunque) fino a ritrovare la strada sterrata, che lasciamo nuovamente a destra, per seguire invece il crinale a sinistra per i 200 metri che ci portano nuovamente sulla strada, in corrispondenza della Baisse de la Miniere. Qui, a sinistra in discesa, il sentiero che imboccheremo dopo, a destra la sterrata che sale in vetta al Mont Ferion, mentre noi prendiamo al centro il ripido sentiero che giunge assai più brevemente e ripidamente in vetta. Il sentiero incrocia, dopo neanche 50 metri, una prima volta la sterrata, per poi riincrociarla quasi in vetta, ma noi, in entrambe i casi, la ignoriamo per proseguire dritti sul sentiero. Giunti in vetta troviamo un’osservatorio per gli incendi, torniamo sui nostri passi fino alla Baisse de la Miniere, dove prendiamo a destra il sentiero segnalato per Coaraze. Il nuovo sentiero scende dritto e ripido, incrociando più volte la sterrata, fino ad immettervisi definitivamente a quota 730 circa, presso una costruzione circolare di cemento. Qui imbocchiamo la sterrata verso destra in discesa, giungendo dopo pochi metri alla curva in cui l’abbiamo lasciata all’andata, da dove torniamo sui nostri passi fino al parcheggio.
Conclusioni: gita non sensazionale, ma comunque interessante, per i bei panorami sulle Alpi Marittime, nonché il bel borgo abbandonato di Rocca Sparviera, posto in posizione suggestiva, ma di cui non restano che rovine. Più interessante la vetta della Roccassiera, rispetto ad un Mont Ferion su cui arriva la strada e la cui vetta è occupata da costruzioni per la vigilanza sugli incendi.
Meridiana presso la Chapelle Bleue
Chapelle Bleue
Coaraze salendo dalla Chapelle Bleue
Montagne nella nebbia salendo dalla Chapelle Bleue
Rocca Sparviera avvicinandosi al Col Saint Michel
Rocca Sparviera dal Col Saint Michel più da lontano
Parete Rocca Sparviera salendovi
Verbasco andando a Rocca Sparviera
Rocce sovrastanti andando a Rocca Sparviera
Nebbia verso sud andando a Rocca Sparviera
Ruderi Rocca Sparviera iniziano a spuntare andandovi più da vicino
Spunzone di roccia andando a Rocca Sparviera
Albero secco e contorto andando a Rocca Sparviera
Ruderi Rocca Sparviera andandovi
Rocca Sparviera
Chapelle Saint Michel spunta andandovi
Rocca Sparviera dalla Chapelle Saint Michel
Rocca Sparviera dalla Chapelle Saint Michel primo piano
Chapelle Saint Michel da sopra più da lontano
Mont Brech da sopra Chapelle Saint Michel
Facciata Chapelle Saint Michel
Interno Chapelle Saint Michel
Chapelle Saint Michel da Rocca Sparviera
Due facciate con finestre a Rocca Sparviera
Due facciate con finestre a Rocca Sparviera più da lontano
3 Case a Rocca Sparviera
Rudere facciata con finestra a Rocca Sparviera
Due facciate con finestre a Rocca Sparviera primo piano
3 Facciate con finestre a Rocca Sparviera
Case e mura a Rocca Sparviera
Rudere bucato e persone a fianco in cammino a Rocca Sparviera
Mont Ferion nella nebbia guardando indietro primo piano
Stratificazioni sotto il Col de l'Autaret più da lontano
Col de l'Autaret e stratificazioni a destra
Primo piano stratificazioni dal Col de l'Autaret
Cime de Roccassiera dal Col de l'Autaret
Sentiero per Roccassiera e Col de l'Autaret guardando indietro
Sentiero e Cime de Roccassiera
Alpi Marittime dalla cresta della Cime de Roccassiera
Vetta Roccassiera dalla cresta
Aquila dalla Roccassiera
Croce vetta Roccassiera e Alpi Marittime con Grand Capelet Cime du Diable e Bego
Alpi Marittime dalla Roccassiera
Croce vetta Roccassiera
Anticima e Mont Ferion dalla Roccassiera
Cime Roccassiera con Alpi Marittime sullo sfondo
Col de l'Autaret tornando dalla Roccassiera
Primo piano Cime de Roccassiera
Col de l'Autaret
Primo piano stratificazioni dal Col de l'Autaret
Sentiero e Mont Ferion tornando dalla Roccassiera
Strapiombo in cresta e Mont Ferion tornando a Rocca Sparviera
Strapiombo in cresta davanti a Mont Ferion tornando a Rocca Sparviera
Cresta calcarea e Mont Ferion tornando a Rocca Sparviera
Rocca Sparviera e mura vista verticale
Rocca Sparviera da sopra
Mura Castello Rocca Sparviera e Mont Ferion
Rocca Spraviera e Roccassiera
3 Facciate con finestre a Rocca Sparviera
Chapelle Saint Michel e Mont Ferion
Chapelle Saint Michel scendendo al Col
Rocca Sparviera dal Col Saint Michel
Roccassiera tra Alpi Marittime dalla Pointe de Serena
Mare e Cap Ferrat dal Mont Ferion
Roccassiera e Alpi Marittime scendendo dal Mont Ferion
Roccassiera Cime du Diable e Bego scendendo verso Coaraze
Coaraze
Partecipanti: Em, Ornella, Fiorella, Milka, Alessandro e soundofsilence.
Lunghezza: 19,5 Km. circa.
Dislivello: 1400 m. circa.
Difficoltà: tutto E, a parte alcune deviazioni non necessarie dove può essere necessario usare le mani, tipo per esplorare la parte alta di Rocca Sparviera, ma dipende indubbiamente dove si passa, ma ritengo comunque che anche solo per la scelta del percorso, questa parte sia EE. F invece, per l’esposizione, il tratto di cresta tra l’anticima della Roccassiera e la vetta segnata da una croce in legno, cresta che passa pochi metri sopra il sentiero e che, quindi, non è necessario seguire.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Ventimiglia in autostrada A10, quindi fino a Nizza in autostrada A8, dove prendiamo l’uscita 55 (Nice Centre). Alla rotonda dopo l’uscita prendiamo a destra per La Trinitè e Contes. Quindi seguiamo la D2204 (Penetrante du Paillon) fino a La Begude, quindi alla successiva rotonda, prendiamo a sinistra per Contes, lasciando la D2204 per la D15. Continuiamo quindi sulla D15, passando Contes e proseguendo per Coaraze. Giunti sotto il paese di Coaraze, prendiamo a sinistra seguendo l’indicazione per il Col Saint Roch, quindi prendiamo subito nuovamente a sinistra (in quello che sembra essere, ed è anche, un parcheggio) e proseguiamo per neanche 400 metri, fino alla Chapelle Bleue, dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada asfaltata per circa 250 metri, quindi prendiamo a sinistra su sterrata, seguendo il cartello in legno che indica l’inizio del sentiero. Dopo 200 metri di sterrata arriviamo ad un bivio, segnalato con cartelli in legno, in corrispondenza di una curva, e poco prima di una costruzione in cemento. Qui lasciamo la sterrata per prendere a destra il sentiero per il Col Saint Michel, mentre dalla sterrata torneremo al ritorno. Seguiamo quindi il nuovo sentiero, segnato in giallo, fino a giungere al predetto Colle (durante il percorso ignoriamo un bivio a destra non segnalato, seguendo invece a sinistra in salita i segni gialli), dove ignoriamo la sterrata a sinistra e, subito dopo, un sentiero sulla destra, per proseguire invece dritti per un centinaio di metri; qui, sulla destra, una traccia appena visibile e non segnalata, sale ripidamente subito a destra delle pareti e noi la imbocchiamo fiduciosi. La traccia aggira quindi la parete e diventa più chiara, dirigendosi ora verso le già visibili rovine di Rocca Sparviera. Subito prima delle Rovine incontriamo la Chapelle Saint Michel, molto meglio conservata del paese (dalla Chapelle, con una breve deviazione all’indietro, possiamo giungere sulla sommità della rocca sovrastante il paese abbandonato). Dopo la Chapelle, prendiamo il sentiero a destra, segnalato per la Cime de Roccassiera e il Col de l’Autaret. Passiamo quindi tra le rovine del paese, quindi troviamo un nuovo bivio, dove ci teniamo a sinistra. Continuiamo quindi sul sentiero che passa poco sotto ed a destra del filo di cresta fino al Colle dell’Autaret. Al colle prendiamo il sentiero più a destra per la Cima Roccassiera, che passa, inizialmente sul brullo limitare delle stratificazioni sottostanti il colle. Continuiamo poi per un lungo tratto in falsopiano, per poi iniziare la ripida salita verso la Roccassiera. Giunti in cresta arriviamo fino ad una prima elevazione, forse la più alta, dalla quale si scende un salitino di I grado, dopo il quale si può continuare in cresta (qualche metro esposto), o seguire il sentiero, che risale poi in cresta e giunge all’ultima elevazione della cresta, sulla quale è posta una croce in legno. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino alla Chapelle Saint Michel (possibile, per variare un po’ il percorso, mantenersi in cresta dove il sentiero passa sotto, cosa che diventa un poco più malagevole quando si arriva al paese abbandonato, dove non si può passare dappertutto, ma occorre scegliere il percorso), pochi metri prima della quale, prendiamo il sentiero sulla destra, che ci riporta in breve al Col Saint Michel. Dal colle prendiamo la sterrata sulla destra (possibile, e probabilmente meglio, anche seguire il crinale dritto davanti a noi) in direzione sud-ovest, per arrivare, dopo poco meno di 300 metri, ad un trivio, dove continuiamo sulla sterrata al centro. Dopo quasi 800 metri di sterrata, passiamo in un punto appena sotto il crinale sulla sinistra e lo raggiungiamo quindi in pochi metri, iniziando a seguirlo verso destra, sulla traccia che lo percorre. Giungiamo così dopo una breve salita ad un traliccio dell’alta tensione e, subito dopo, in cima alla Pointe de Serena (non segnalata), dalla quale poi scendiamo (non molto comunque) fino a ritrovare la strada sterrata, che lasciamo nuovamente a destra, per seguire invece il crinale a sinistra per i 200 metri che ci portano nuovamente sulla strada, in corrispondenza della Baisse de la Miniere. Qui, a sinistra in discesa, il sentiero che imboccheremo dopo, a destra la sterrata che sale in vetta al Mont Ferion, mentre noi prendiamo al centro il ripido sentiero che giunge assai più brevemente e ripidamente in vetta. Il sentiero incrocia, dopo neanche 50 metri, una prima volta la sterrata, per poi riincrociarla quasi in vetta, ma noi, in entrambe i casi, la ignoriamo per proseguire dritti sul sentiero. Giunti in vetta troviamo un’osservatorio per gli incendi, torniamo sui nostri passi fino alla Baisse de la Miniere, dove prendiamo a destra il sentiero segnalato per Coaraze. Il nuovo sentiero scende dritto e ripido, incrociando più volte la sterrata, fino ad immettervisi definitivamente a quota 730 circa, presso una costruzione circolare di cemento. Qui imbocchiamo la sterrata verso destra in discesa, giungendo dopo pochi metri alla curva in cui l’abbiamo lasciata all’andata, da dove torniamo sui nostri passi fino al parcheggio.
Conclusioni: gita non sensazionale, ma comunque interessante, per i bei panorami sulle Alpi Marittime, nonché il bel borgo abbandonato di Rocca Sparviera, posto in posizione suggestiva, ma di cui non restano che rovine. Più interessante la vetta della Roccassiera, rispetto ad un Mont Ferion su cui arriva la strada e la cui vetta è occupata da costruzioni per la vigilanza sugli incendi.
Meridiana presso la Chapelle Bleue
Chapelle Bleue
Coaraze salendo dalla Chapelle Bleue
Montagne nella nebbia salendo dalla Chapelle Bleue
Rocca Sparviera avvicinandosi al Col Saint Michel
Rocca Sparviera dal Col Saint Michel più da lontano
Parete Rocca Sparviera salendovi
Verbasco andando a Rocca Sparviera
Rocce sovrastanti andando a Rocca Sparviera
Nebbia verso sud andando a Rocca Sparviera
Ruderi Rocca Sparviera iniziano a spuntare andandovi più da vicino
Spunzone di roccia andando a Rocca Sparviera
Albero secco e contorto andando a Rocca Sparviera
Ruderi Rocca Sparviera andandovi
Rocca Sparviera
Chapelle Saint Michel spunta andandovi
Rocca Sparviera dalla Chapelle Saint Michel
Rocca Sparviera dalla Chapelle Saint Michel primo piano
Chapelle Saint Michel da sopra più da lontano
Mont Brech da sopra Chapelle Saint Michel
Facciata Chapelle Saint Michel
Interno Chapelle Saint Michel
Chapelle Saint Michel da Rocca Sparviera
Due facciate con finestre a Rocca Sparviera
Due facciate con finestre a Rocca Sparviera più da lontano
3 Case a Rocca Sparviera
Rudere facciata con finestra a Rocca Sparviera
Due facciate con finestre a Rocca Sparviera primo piano
3 Facciate con finestre a Rocca Sparviera
Case e mura a Rocca Sparviera
Rudere bucato e persone a fianco in cammino a Rocca Sparviera
Mont Ferion nella nebbia guardando indietro primo piano
Stratificazioni sotto il Col de l'Autaret più da lontano
Col de l'Autaret e stratificazioni a destra
Primo piano stratificazioni dal Col de l'Autaret
Cime de Roccassiera dal Col de l'Autaret
Sentiero per Roccassiera e Col de l'Autaret guardando indietro
Sentiero e Cime de Roccassiera
Alpi Marittime dalla cresta della Cime de Roccassiera
Vetta Roccassiera dalla cresta
Aquila dalla Roccassiera
Croce vetta Roccassiera e Alpi Marittime con Grand Capelet Cime du Diable e Bego
Alpi Marittime dalla Roccassiera
Croce vetta Roccassiera
Anticima e Mont Ferion dalla Roccassiera
Cime Roccassiera con Alpi Marittime sullo sfondo
Col de l'Autaret tornando dalla Roccassiera
Primo piano Cime de Roccassiera
Col de l'Autaret
Primo piano stratificazioni dal Col de l'Autaret
Sentiero e Mont Ferion tornando dalla Roccassiera
Strapiombo in cresta e Mont Ferion tornando a Rocca Sparviera
Strapiombo in cresta davanti a Mont Ferion tornando a Rocca Sparviera
Cresta calcarea e Mont Ferion tornando a Rocca Sparviera
Rocca Sparviera e mura vista verticale
Rocca Sparviera da sopra
Mura Castello Rocca Sparviera e Mont Ferion
Rocca Spraviera e Roccassiera
3 Facciate con finestre a Rocca Sparviera
Chapelle Saint Michel e Mont Ferion
Chapelle Saint Michel scendendo al Col
Rocca Sparviera dal Col Saint Michel
Roccassiera tra Alpi Marittime dalla Pointe de Serena
Mare e Cap Ferrat dal Mont Ferion
Roccassiera e Alpi Marittime scendendo dal Mont Ferion
Roccassiera Cime du Diable e Bego scendendo verso Coaraze
Coaraze
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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