Brec de Chambeyron
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ero andato per fare il canale N ma incredibilmente lì non c'era neve ma sulla normale si!!
ho fatto tutta la normale (dal Barenghi)
c'era neve sul terrazzo prima della placca, la fessura mi sembra che fosse pulita
comunque per salire non la sfrutti, attacchi la placca ti alzi mezzo metro (mi sembra che ci sia una tacchetta per i piedi) e poi afferri il bordo superiore della placca
mi ricordo bene il passaggio perche ero rimasto stupito dalla difficoltà che non mi aspettavo
ho fatto tutta la normale (dal Barenghi)
c'era neve sul terrazzo prima della placca, la fessura mi sembra che fosse pulita
comunque per salire non la sfrutti, attacchi la placca ti alzi mezzo metro (mi sembra che ci sia una tacchetta per i piedi) e poi afferri il bordo superiore della placca
mi ricordo bene il passaggio perche ero rimasto stupito dalla difficoltà che non mi aspettavo
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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belin, sei il primo che mi dice così!
Io con le pedule (e pure un pò di fango, ma quello non calcoliamolo) non avrei mai provato...mi pareva troppo liscia...
Di solito credo che quella placca la passino infilandosi nella fessura finchè si può...e poi tirandosi su e buttandosi sulla placca per oltrepassare la strozzatura..
Non può essere che con i ramponi ai piedi riuscivi a sfruttare la placca molto meglio che con le pedule?
Io con le pedule (e pure un pò di fango, ma quello non calcoliamolo) non avrei mai provato...mi pareva troppo liscia...
Di solito credo che quella placca la passino infilandosi nella fessura finchè si può...e poi tirandosi su e buttandosi sulla placca per oltrepassare la strozzatura..
Non può essere che con i ramponi ai piedi riuscivi a sfruttare la placca molto meglio che con le pedule?
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
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...
... io non ne so niente e non vorrei passare per il ficcanaso di turno ma se sali su una placca con i ramponi su una tacchetta (e la placca è circa 6 m) allora con le pedule, ripulendole non dovresti, con aderenza, starci tranquillo? come si fa con i 4 ed i 5 di placca?
(domanda per capire visto che bade me ne ha parlato molto ma non ci sono stato)
(domanda per capire visto che bade me ne ha parlato molto ma non ci sono stato)
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
...non so...a me pare proprio che tranquillo sulla placca non ci stai...forse con la punta del rampone alec è riuscito a sfruttare quell'unico piccolo gradino che per la pedula non era altro che una presa per il c...
Io comunque dichiaro apertamente che ormai ho programmato di superarlo con piramide umana...alec,secondo te ci sta?
Io comunque dichiaro apertamente che ormai ho programmato di superarlo con piramide umana...alec,secondo te ci sta?
Non è propriamente etico........bade wrote:...non so...a me pare proprio che tranquillo sulla placca non ci stai...forse con la punta del rampone alec è riuscito a sfruttare quell'unico piccolo gradino che per la pedula non era altro che una presa per il c...
Io comunque dichiaro apertamente che ormai ho programmato di superarlo con piramide umana...alec,secondo te ci sta?
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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- Alexander
- Trentesimo quotazerino
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...
...tu fai come vuoi! quando mi dissi questa cosa... la mia risposta è stata una... ! no scherzo una ma divisa in due...
1 - fantastico.... in vero stile pionieristico...!!!
2 - ti sbatti pensando a 400 modi, non so quanti tu me ne abbia già proposti in modo che tu possa con le tue forze passare il tratto chiave... quando basterebbero 6-7 allenamenti in falesia per altro molto divertenti!!!! e non si parla di strani concetti ma di roba fatta dai più grandi alpinisti prima delle salite. (es. cassin... uno per tutti..)
...basterebbe che ti allenassi 2 volte al ghiffi, 2 a valnoci e 2 a riva... e poi ci passeggeresti...
...resta che la tua idea mi esalta!
1 - fantastico.... in vero stile pionieristico...!!!
2 - ti sbatti pensando a 400 modi, non so quanti tu me ne abbia già proposti in modo che tu possa con le tue forze passare il tratto chiave... quando basterebbero 6-7 allenamenti in falesia per altro molto divertenti!!!! e non si parla di strani concetti ma di roba fatta dai più grandi alpinisti prima delle salite. (es. cassin... uno per tutti..)
...basterebbe che ti allenassi 2 volte al ghiffi, 2 a valnoci e 2 a riva... e poi ci passeggeresti...
...resta che la tua idea mi esalta!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
sicuramente si passa anche senza ramponi io li avevo ai piedi e li ho tenuti perchè sia nel terrazzo sotto la placca sia in quello sopra (sotto al camino) era pieno di neve
la maniglia di corda non penso sia fattibile, non saprei dove fissarla
la piramide umana boh, non ne ho mai fatta una..
comunque ha ragione Alexander: vai un pò di volte a fare dei monotiri su placca (tipo Riva) e vedrai che la placca del Brec te la mangi!
e già che sei a Riva non perderti lo spigolo dei chiavaresi: spettacolo!
la maniglia di corda non penso sia fattibile, non saprei dove fissarla
la piramide umana boh, non ne ho mai fatta una..
comunque ha ragione Alexander: vai un pò di volte a fare dei monotiri su placca (tipo Riva) e vedrai che la placca del Brec te la mangi!
e già che sei a Riva non perderti lo spigolo dei chiavaresi: spettacolo!
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- Pazzaura
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FRANKIE@ wrote:Ovvero come partire per un'escursione di 900 mt e farne quasi 1600 (sic!)
Due martedi' fa con il mio inseparabile socio (Gianfranco) abbiamo deciso di farci una infrasettimanale: la scelta e' caduta sul Brec, per la via normale francese.
La salita si e' rilevata un poco piu' lunga dei previsti 900 m in quanto lungo il percorso abbiamo trovato molte contropendenze che hanno fatto lievitare il dislivello sino a 1150 m. per un tempo complessivo di salita di 4 ore tonde. La giornata era bella ma non calda, ed in cima abbiamo trovato un gruppetto del CAF (non ho capito bene di dove).
Ma il bello doveva ancora arrivare, infatti al ritorno la via che avevamo scelto, parzialmente diversa da quella di salita, si e' rivelata solo teorica (sulla carta francese era indicata ).
Dopo aver perso 400 metri di dislivello rispetto alla via di salita la traccia e' improvvisamente sparita ed i nostri tentativi di ritrovarla sono risultati vani.
La ricerca ci ha fatto perdere del tempo ed alle 16,30 , non avendo piu' tanta luce davanti, a malincuore ci siamo rifatti il dislivello perso , sino a rintracciare la via di salita, e dopo oltre due ore, la ns.macchina.
La durata complessiva della gitarella e' stata di 10 ore complessive (partiti alle 9 arrivati alle 19) per un totale di quasi 1600 m. di dislivello.
Primo "mazzo!!!" effettivo dell'annata 2008
Sto ancora cercando di riprendermi.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- Brun Rusan
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Ma sei sicuro che si tratta del Brec de Chambeyon?Pazzaura wrote:Complimenti per la conquista del Brec!
FRANKIE@ ha parlato di Brec, non di Brec de Chambeyon
- Al Brec de Chambeyron sono quasi 1500 di dislivello (Fouillouse=1900 => Brec=3389) e non i 900 previsti
- Sul Brec de Chambeyron non riesco ad immaginare un gruppetto in punta in inverno
- Non esiste la via normale francese (la normale passa dall'Italia)
- In discesa non esistono alternative, se non molto più difficili (a meno che intendesse l'avvicinamento)
Con questo non voglio mettere in discussione la gita di FRANKIE@,
nè l'interpretazione di Pazzaura...
mi pareva un pò poco quel dislivello.. ...e anche il racconto mi pareva sorvolasse un pò troppo sulla parte alta della salita..Brun Rusan wrote:Ma sei sicuro che si tratta del Brec de Chambeyon?Pazzaura wrote:Complimenti per la conquista del Brec!
FRANKIE@ ha parlato di Brec, non di Brec de Chambeyon
- Al Brec de Chambeyron sono quasi 1500 di dislivello (Fouillouse=1900 => Brec=3389) e non i 900 previsti
- Sul Brec de Chambeyron non riesco ad immaginare un gruppetto in punta in inverno
- Non esiste la via normale francese (la normale passa dall'Italia)
- In discesa non esistono alternative, se non molto più difficili (a meno che intendesse l'avvicinamento)
Con questo non voglio mettere in discussione la gita di FRANKIE@,
nè l'interpretazione di Pazzaura...
...aspettiamo che frankie ci dica qualcosa...al limite si riapre il topic che aveva aperto lui
Beh ............ si ............ forse nel mio topic sono stato un poco fuorviante, reticente, ed in un caso del tutto bugiardo.Brun Rusan wrote:Ma sei sicuro che si tratta del Brec de Chambeyon?Pazzaura wrote:Complimenti per la conquista del Brec!
FRANKIE@ ha parlato di Brec, non di Brec de Chambeyon
- Al Brec de Chambeyron sono quasi 1500 di dislivello (Fouillouse=1900 => Brec=3389) e non i 900 previsti
- Sul Brec de Chambeyron non riesco ad immaginare un gruppetto in punta in inverno
- Non esiste la via normale francese (la normale passa dall'Italia)
- In discesa non esistono alternative, se non molto più difficili (a meno che intendesse l'avvicinamento)
Con questo non voglio mettere in discussione la gita di FRANKIE@,
nè l'interpretazione di Pazzaura...
La cosa non e' sfuggita a Brun Brusan, che evidentemente quella cima (il Brec de Chanbeyron) la sale con una gamba sola.
Incominciamo dalla data: due martedi' fa era il 1° aprile ! ; la salita e' stata il 29/3.
La "via normale" nel nostro caso poteva essere solo quella francese partendo da Bairols (Moyenne Tinée)
Il Brec del titolo, per tutte le ragioni esposte da Brun, non è quello di Chambeyron, che ne io ne Gianfranco siamo in grado di affrontare.
Per farla breve il mio topic e' stato solo un piccolo "divertimento" in una giornata che per ragioni metereologiche non siamo potuti andare in montagna, ma il nome della montagna "BREC D'ILONSE" mi permetteva di giocarci un poco sopra.
Tutte le altre indicazioni sono "vere" compreso l'itinerario sparito (e' questo il dato strano in quanto in Francia i sentieri sono molto curati) e la conseguente risalita di 400 m di dislivello.
Spero che nessuno si sia offeso per lo scherzo (1° APRILE in ritardo).
Saluti FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
...Dunque nell'estate 2009 (diciamo pure tarda estate) era mia intenzione salire sul Brec de Chambeyron...
ma... il problema è... non ci sono mai salito e di conseguenza non so di preciso come sia la normale ...Ne ho lette tante ma per giudicare le cose dovrei farla...
Qualcuno di voi a per casao qualche foto della salita? Mi interesserebbe particolarmente quel passaggetto che Bade hadescritto più volte...per evitare di arrivare fino a li e poi essere costretto a tornare indietro...capite mi giererebbero un pochino...
ma... il problema è... non ci sono mai salito e di conseguenza non so di preciso come sia la normale ...Ne ho lette tante ma per giudicare le cose dovrei farla...
Qualcuno di voi a per casao qualche foto della salita? Mi interesserebbe particolarmente quel passaggetto che Bade hadescritto più volte...per evitare di arrivare fino a li e poi essere costretto a tornare indietro...capite mi giererebbero un pochino...
ciaoMatteo89 wrote:...Dunque nell'estate 2009 (diciamo pure tarda estate) era mia intenzione salire sul Brec de Chambeyron...
ma... il problema è... non ci sono mai salito e di conseguenza non so di preciso come sia la normale ...Ne ho lette tante ma per giudicare le cose dovrei farla...
Qualcuno di voi a per casao qualche foto della salita? Mi interesserebbe particolarmente quel passaggetto che Bade hadescritto più volte...per evitare di arrivare fino a li e poi essere costretto a tornare indietro...capite mi giererebbero un pochino...
foto della salita ne ho alcune e te le recupero...
però sul passaggio di IV (così valutato da parodi nella ultima guida) non ho foto...purtroppo nei miei due fallimenti ero troppo preso dalla situazione e non ne ho fatte..
Nulla di che comunque, se hai dimestichezza con lo scalare (a differenza mia..)
Un tempo c'era una foto nel sito del tuo quasi concittadino Brun Rusan...ma ora non riesco più a trovarla..
- Brun Rusan
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Posso spedire la relazione a chi me ne farà richiestaMatteo89 wrote:...Dunque nell'estate 2009 (diciamo pure tarda estate) era mia intenzione salire sul Brec de Chambeyron...
ma... il problema è... non ci sono mai salito e di conseguenza non so di preciso come sia la normale ...Ne ho lette tante ma per giudicare le cose dovrei farla...
Qualcuno di voi a per casao qualche foto della salita? Mi interesserebbe particolarmente quel passaggetto che Bade hadescritto più volte...per evitare di arrivare fino a li e poi essere costretto a tornare indietro...capite mi giererebbero un pochino...
(non la pubblico qui perchè la stesura non è ancora definitiva)
Ciao
Partenza domenica 26 luglio alle 7e20 dal bivacco Barenghi, un piccolo gioiello con tre giovani francesine annesse. Arriviamo alla base della montagna dove attraversiamo alcune lingue di neve e imbocchiamo un canale obliquo ascendente da nord a sud. La montagna presenta una qualità di roccia pessima che risulta particolarmente stressante soprattutto quando bisogna attraversare piccole balze esposte o quando ci si trova in canalini pieni di terra e scaglie, quindi occhio a tutto quelo che si tira o ci sorregge. Siccome salire si sale ad ogni passo in avanti il pensiero va al ritorno che a parte le doppie occupa piu' o meno lo stesso tempo dell'andata.
Allora veniamo alla placca. Ho visto 3 capi cordata in azione con tre stili diversi. Il premio 'eleganza' va' ad un signore francese piuttosto avanti con l'eta (complimenti) che l'ha percorsa col piede destro sul bordo della placca e il sinistro dall'altra parte della fessura.
Il premio 'ingegno' va' all'altro capocordata del nostro gruppo che ha inventato una protezione (psicologica) messa all'interno della fessura di sinistra per riviare la corda.
Il premio 'non c'e problema' al mio capocordata che ha fatto il bordo a cavalcioni fino al punto chiave superato poi con la forza di venti braccia.
Le cose certe sono: buone soste prima e dopo, placca liscia marmorea, nesusn appiglio a parte una unica micro tacca per i piedi ma che non basta ad arrivare a prendere il maniglione risolutore.
Ho letto che sia Bruno che Alec la collocano in un punto non esposto, probabilmente col canale innevato la resa è migliore, ma senza neve sembra proprio un imbuto pronto a inghiottirti quindi non proprio il massimo della vita.
Personalmente, a parte la conquista della vetta e lo spettacolo di una giornata in cui vedevi tutto siamo al limite del divertimento e della gioia di scalare e scendere una montagna. Ripeto sono pareri personali forse anche dettati dal tipo di ascesa che si sceglie e dall'avere o no un piede da camoscio, non mi sorprenderei quindi che qualcuno se la ridesse a leggere queste parole.
Un saluto ai miei compagni in procinto di partire per una delle loro missioni e a P. di Dronero che se l'è fatta in giornata presentandosi alle 7e15 di fronte al bivacco.
Ho un po' di problemi di tempo, per le foto se ne riparla domani, ne metto solo una di grande effetto.
Ciao Alessio
Allora veniamo alla placca. Ho visto 3 capi cordata in azione con tre stili diversi. Il premio 'eleganza' va' ad un signore francese piuttosto avanti con l'eta (complimenti) che l'ha percorsa col piede destro sul bordo della placca e il sinistro dall'altra parte della fessura.
Il premio 'ingegno' va' all'altro capocordata del nostro gruppo che ha inventato una protezione (psicologica) messa all'interno della fessura di sinistra per riviare la corda.
Il premio 'non c'e problema' al mio capocordata che ha fatto il bordo a cavalcioni fino al punto chiave superato poi con la forza di venti braccia.
Le cose certe sono: buone soste prima e dopo, placca liscia marmorea, nesusn appiglio a parte una unica micro tacca per i piedi ma che non basta ad arrivare a prendere il maniglione risolutore.
Ho letto che sia Bruno che Alec la collocano in un punto non esposto, probabilmente col canale innevato la resa è migliore, ma senza neve sembra proprio un imbuto pronto a inghiottirti quindi non proprio il massimo della vita.
Personalmente, a parte la conquista della vetta e lo spettacolo di una giornata in cui vedevi tutto siamo al limite del divertimento e della gioia di scalare e scendere una montagna. Ripeto sono pareri personali forse anche dettati dal tipo di ascesa che si sceglie e dall'avere o no un piede da camoscio, non mi sorprenderei quindi che qualcuno se la ridesse a leggere queste parole.
Un saluto ai miei compagni in procinto di partire per una delle loro missioni e a P. di Dronero che se l'è fatta in giornata presentandosi alle 7e15 di fronte al bivacco.
Ho un po' di problemi di tempo, per le foto se ne riparla domani, ne metto solo una di grande effetto.
Ciao Alessio
Last edited by Alefoto on Tue Jul 28, 2009 8:31, edited 1 time in total.
Siete dei grandi!Alefoto wrote:Personalmente, a parte la conquista della vetta e lo spettacolo di una giornata in cui vedevi tutto siamo al limite del divertimento e della gioia di scalare e scendere una montagna. Ripeto sono pareri personali forse anche dettati dal tipo di ascesa che si sceglie e dall'avere o no un piede da camoscio, non mi sorprenderei quindi che qualcuno se la ridesse a leggere queste parole....
....P. di Dronero che se l'è fatta in giornata presentandosi alle 7e15 di fronte al bivacco....
....per le foto se ne riparla domani, ne metto solo una di grande effetto...
Peccato che non sono riuscita a immaginarmi il podio dei tre tipi di scalata dei primi di cordata (me li farò spiegare da alec ) comunque tanto tanto bello...dentro di me sento il desiderio ma temo troppo di trovarmi oltre il limite di cui tu parli...
Complimenti per la salita!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Complimenti! Bellissimo il brec ne ho un bellissimo ricordo anch'io
Però nel tiro successivo il camino sul fondo era intasato di neve ed era fine agosto e in una stagione con poca neve... immagino come sarà stato adesso!
ecco la placca durante la discesa, sulla sinistra si vede il bordo della fessura
Ti dico come l'ho fatta io... della serie "premio parac...." : mi sono portato le scarpette e ho fatto tranquillamente la placca a destra della fessura... non sarà più di IV....Alefoto wrote: Allora veniamo alla placca. Ho visto 3 capi cordata in azione con tre stili diversi. Il premio 'eleganza' va' ad un signore francese piuttosto avanti con l'eta (complimenti) che l'ha percorsa col piede destro sul bordo della placca e il sinistro dall'altra parte della fessura.
Il premio 'ingegno' va' all'altro capocordata del nostro gruppo che ha inventato una protezione (psicologica) messa all'interno della fessura di sinistra per riviare la corda.
Il premio 'non c'e problema' al mio capocordata che ha fatto il bordo a cavalcioni fino al punto chiave superato poi con la forza di venti braccia.
Le cose certe sono: buone soste prima e dopo, placca liscia marmorea, nesusn appiglio a parte una unica micro tacca per i piedi ma che non basta ad arrivare a prendere il maniglione risolutore.
Però nel tiro successivo il camino sul fondo era intasato di neve ed era fine agosto e in una stagione con poca neve... immagino come sarà stato adesso!
ecco la placca durante la discesa, sulla sinistra si vede il bordo della fessura
- Alexander
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...
...concordo!!!scinty wrote:Roger tua moglie è troppo fiera!
La ammiro!
roger ti ricordi più o meno che movimenti e di quanti metri sono per capire finalmente di che tipo di "problema" parlano.?
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Grande Alessio
Io avevo fatto la salita a fine giugno, qualche anno fa. Tutti i canalini e le cengie in basso erano pieni di neve, il camino finale intasato di ghiaccio tutta la salita, placca compresa, l'avevo fatta con i ramponi ai piedi.
Sulla placca mi ero tenuto proprio sulla placca, sfruttando una tacchetta avevo abbrancato il bordo superiore e mi ero tirato su di braccia.
A me la salita ha lasciato un ottimo ricordo, sia per la maestosità della vetta sia per la salita in sè...tieni conto che mi sono divertito sulla Torre del Cros
Io avevo fatto la salita a fine giugno, qualche anno fa. Tutti i canalini e le cengie in basso erano pieni di neve, il camino finale intasato di ghiaccio tutta la salita, placca compresa, l'avevo fatta con i ramponi ai piedi.
Sulla placca mi ero tenuto proprio sulla placca, sfruttando una tacchetta avevo abbrancato il bordo superiore e mi ero tirato su di braccia.
A me la salita ha lasciato un ottimo ricordo, sia per la maestosità della vetta sia per la salita in sè...tieni conto che mi sono divertito sulla Torre del Cros
Alefoto wrote:Partenza domenica 26 luglio alle 7e20 dal bivacco Barenghi, un piccolo gioiello con tre giovani francesine annesse.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: ...
mah, non vorrei apparire superficiale... sapete bene che non lo sono....Alexander wrote:...concordo!!!scinty wrote:Roger tua moglie è troppo fiera!
La ammiro!
roger ti ricordi più o meno che movimenti e di quanti metri sono per capire finalmente di che tipo di "problema" parlano.?
però la placca non mi sembrava così tremenda, ho messo le scarpette e sono salito senza problemi, al massimo sarà IV, poi è corta, direi 8 metri al max.
Il passo successivo invece è un camino con la neve sul fondo, sarà II grado però la neve disturba un po'.
Arrivati in cima al camino c'è un masso incastrato e si può mettere un cordino a prova di bomba tra il masso e la parete, così il passo successivo per superare il masso sulla destra (forse un III) si fa completamente tranquilli.
Il resto è tutto sfasciume.... non pericoloso come l'Aiguille però sempre sfasciume.... sinceramente i due tiri finali sono i più belli della salita
Riguardo a mia moglie.... beh se mi sopporta da oltre 20 anni deve essere fiera per forza
Per quanto riguarda il famigerato passaggio sulla placchetta, il problema non è la difficoltà, di per sè superabile con scarponi o scarpette che siano, ma la sicurezza del passaggio. Se per esposizione si intendono decine di metri di caduta allora è vero, non è un passaggio esposto, ma bisogna considerare che se si scivola sul passaggio di roccia marmorea (unico pezzo liscio della salita! il resto è tutto abrasivo!) si cade sulla sosta direttamente (poco bello) e si rotola per qualche metro... Un blocco incastrato dentro alla fessura probabilmente permetteva di assicurarsi e progredire più facilmente.
Purtroppo non si può mettere nè chiodi nè nut nè friend, la roccia è troppo compatta. I puristi non storcano il naso, ma visto che qualcuno ne ha messo altri qua e là, lì uno spit ci starebbe proprio bene. Altrimenti, come ho fatto io (il cosiddetto passo di ingegno), si riesce a passare una fettuccia lunga in un blocco incastrato fondo alla fessura. Si fa sporgere oltre il bordo della lama.. et voilà ecco il passo protetto. mi sono pentito di non averla lasciata per i posteri, ma è facilmente individuabile. usciti dalla placca, si trova prima una sosta a chiodi, poco sopra una sosta a spit con maillont. Meglio abbandonare il camino ancora pieno di neve e superarlo sulla bellissima e solida paretina di destra con spuntoni e un chiodo con cordone all'uscita.
Se a qualcuno interessa abbiamo fatto la normale francese all'Aiguille de Chambeyron dal Pont Voute qualche settimana fa. L' ambiente è grandioso ma bisogna considerare che è una salita (e discesa!) parecchio impegnativa fisicamente e psicologicamente.
Purtroppo non si può mettere nè chiodi nè nut nè friend, la roccia è troppo compatta. I puristi non storcano il naso, ma visto che qualcuno ne ha messo altri qua e là, lì uno spit ci starebbe proprio bene. Altrimenti, come ho fatto io (il cosiddetto passo di ingegno), si riesce a passare una fettuccia lunga in un blocco incastrato fondo alla fessura. Si fa sporgere oltre il bordo della lama.. et voilà ecco il passo protetto. mi sono pentito di non averla lasciata per i posteri, ma è facilmente individuabile. usciti dalla placca, si trova prima una sosta a chiodi, poco sopra una sosta a spit con maillont. Meglio abbandonare il camino ancora pieno di neve e superarlo sulla bellissima e solida paretina di destra con spuntoni e un chiodo con cordone all'uscita.
Se a qualcuno interessa abbiamo fatto la normale francese all'Aiguille de Chambeyron dal Pont Voute qualche settimana fa. L' ambiente è grandioso ma bisogna considerare che è una salita (e discesa!) parecchio impegnativa fisicamente e psicologicamente.
Non posso proprio essere d'accordo.grafite wrote:I puristi non storcano il naso, ma visto che qualcuno ne ha messo altri qua e là, lì uno spit ci starebbe proprio bene.
Complimenti per le belle salite
Riguardo l'Aiguille, avete fatto la normale francese descritta su "Nelle alpi del sole"? Avete trovato bene il percorso? L'unico problema è la lunghezza (che deve essere notevole) o ci sono punti delicati? L'avete fatta in giornata da SV?
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
io sono il primo contro le spittature selvagge ma...
3 spit e catene varie per la prima calata
2 spit sulla seconda (se vuoi puoi usare un chiodo marcio con anello arrugginito come "alternativa" poco sotto)
1 spit (inutile) su un roccione all'inizio di un traverso su terra
forse anche qualche altro che ci è sfuggito...
quindi... la montagna è già stata violata!
scherzi a parte, si risolve decorosamente con la famosa fettuccia! fare quel passaggio senza niente lo trovo "imprudente"! meglio proteggersi... con gli scarponi hai poca aderenza e sensibilità e il bordo da afferrare non è bello netto ma bello svaso.. perchè rompersi le ossa a due passi dalla vetta?
per l'aiguille:
abbiamo dormito in camper a Maljasset (ma ci sono due rifugi, uno CAF l'altro privato, altrimenti tenda nei prati) e alle 5 di mattina siamo scesi al ponte Voutè... da li parte un ripidissimo sentiero che ti porta nel vallone (non sempre ben visibile dopo l'attraversamento del torrente) abbiamo fatto degli ometti che ci sono stati utili al ritorno. Devi poi superare una morena malefica (un passo avanti, due indietro, tre pietre sui compari di sotto) poi entri nel vallone che ti porta al canalino che arriva al colletto prossimo alla normale italiana che segui poi fino in vetta. Il canalino non ci è sembrato di 35° come indicato dall'amico Andrea P. nella sua guida... ma, forse per la scarsezza di neve, più vicino ai 40° in alcuni punti. Siamo saliti slegati ma scesi a tiri alterni, neve durissima,pietre rotolanti. Finisce sugli sfasciumi e quindi diventa delicato in uscita. Sono circa 1750m dislivello totali... una bella sgambata! si potrebbe bivaccare però in vari punti...
Insomma ci siamo tolti il dente (anzi i denti, Aiguillle e Brec) ma abbiamo deciso: once in a lifetime!
3 spit e catene varie per la prima calata
2 spit sulla seconda (se vuoi puoi usare un chiodo marcio con anello arrugginito come "alternativa" poco sotto)
1 spit (inutile) su un roccione all'inizio di un traverso su terra
forse anche qualche altro che ci è sfuggito...
quindi... la montagna è già stata violata!
scherzi a parte, si risolve decorosamente con la famosa fettuccia! fare quel passaggio senza niente lo trovo "imprudente"! meglio proteggersi... con gli scarponi hai poca aderenza e sensibilità e il bordo da afferrare non è bello netto ma bello svaso.. perchè rompersi le ossa a due passi dalla vetta?
per l'aiguille:
abbiamo dormito in camper a Maljasset (ma ci sono due rifugi, uno CAF l'altro privato, altrimenti tenda nei prati) e alle 5 di mattina siamo scesi al ponte Voutè... da li parte un ripidissimo sentiero che ti porta nel vallone (non sempre ben visibile dopo l'attraversamento del torrente) abbiamo fatto degli ometti che ci sono stati utili al ritorno. Devi poi superare una morena malefica (un passo avanti, due indietro, tre pietre sui compari di sotto) poi entri nel vallone che ti porta al canalino che arriva al colletto prossimo alla normale italiana che segui poi fino in vetta. Il canalino non ci è sembrato di 35° come indicato dall'amico Andrea P. nella sua guida... ma, forse per la scarsezza di neve, più vicino ai 40° in alcuni punti. Siamo saliti slegati ma scesi a tiri alterni, neve durissima,pietre rotolanti. Finisce sugli sfasciumi e quindi diventa delicato in uscita. Sono circa 1750m dislivello totali... una bella sgambata! si potrebbe bivaccare però in vari punti...
Insomma ci siamo tolti il dente (anzi i denti, Aiguillle e Brec) ma abbiamo deciso: once in a lifetime!