Come nasce un sentiero?

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bade
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Come nasce un sentiero?

Post by bade »

Forse l'argomento sembrerà un pò stupido...ma se volessimo creare un sentiero...come si dovrebbe fare? e come sono nati quelli nelle nostre zone? Ok...ogni sentiero avrà la sua storia...ma come si fa in pratica a tracciarlo? :?:

Inserisco questo topic in questa sezione anche se non è una segnalazione...e lo faccio perchè secondo me è molto interessante in rapporto al tema del mantenere i sentieri in buono stato... :wink:
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

allua
Bella domanda
storicamente il tutto è sempre stato affidato alla buona volontà.
Attualmente diciamo che è preferibile se non auspicabile, quando si svolge all'interno di aree protette, di avvisare l'ente preposto e di seguire una certa modalità di segnaletica. Il problema una volta fatto diventa quello della manutenzione.
questo in estrema sintesi comunque a breve dovrei avere riferimenti più precisi.
quanto al tracciato la miglior ipotesi è quella del "recupero" di un vecchio tracciato anzichè quello di mettere bolli lungo pratoni o boschi.
E' comunque un lavoro grosso e impegnativo ma alla fine da anche una sua piccola soddisfazione.
Come detto vi saprò rispondere più precisamente in merito a manutenzione ed altro Ciau
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Maggiorasca
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Post by Maggiorasca »

I sentieri vecchi, non solo quelli ciottolati o le classiche "Creuze", sono nati (credo........vado per logica) dalle comunita' di borgate o paesi, la quale la maggioranza degli abitanti vivevano dei prodotti del bosco.

Essi in pratica sceglievano le vie piu' brevi e comode o meno impervie, per poter arrivare ai propri appezzamenti di terreno, sia boschivo che di coltivazione e di pastorizia, il calpestìo e l'accomodamento di alcuni tratti di bosco diventavano in automatico sentieri, a seconda della frequentazione piu' o meno intensa della zona interessata, magari col passare dei secoli ci saranno state necessita' di spostamento per sfruttare meglio le aree boschive, forse dettate anche dal variare del clima, specie tra il 1550 ed il 1850 in piena Piccola Eta' Gliaciale............. :wink:

E' una mia riflessione, potrei anche aver detto tante belin@te........... :lol:
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

bella risposta che sposta il tutto su un piano culturale
Io mi ero tenuto più su alcune considerazioni tecnico operative.
Ma in fondo ancora oggi si parla di recupero di sentieri, cioè di un vissuto.
Giusto quindi parlare di Creuze e di comunaglie ad es.
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bade
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Post by bade »

a me interesserebbe anche l'aspetto pratico pratico..

Che si fa? si cerca di levare vegetazione? e si mettono sassi o si lascia così e il resto lo fa il passaggio umano?

Lo so..sarà una domanda del belino (non si dovrebbe parlar male.. :roll: ) però volevo capire da dove incominciare se domani mattina mi svegliassi e volessi realizzare una cosa simile... :roll:

p.s. non ho intenzione di farlo...era solo per dire. :wink:
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granpasso
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Post by granpasso »

Fondamentale accertarsi di non passare attraverso qualche proprietà privata...................
Il sentiero dovrebbe seguire una via logica suggerita anche dal tipo di terreno e dalla sua conformazione.
Poi si può anche tracciare ma deve essere percorso altrimenti non nasce.
Poi ci si può aggiungere.scalini, corrimano, corde fisse...................
Sul Lerca per bypassare una proprietà privata hanno letteralmente tracciato in mezzo alla boscaglia. In partenza ci sono corde fisse per superare un primo dislivello impegnativo (non c'era altro da fare). Si è tracciato tagliando arbusti e rami sino a ricongiungersi a una vecchia traccia ornai scomparsa che porta al principale in riva sx.
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Granpasso ha risposto bene ma Bade se ti svegli che vuoi fare un sentiero hai avuto un incubo o è un sogno strano :lol: :?:

Io devo fare un lavoro in catasto per vedere le proprietà varie... da ridere

Per sistemare cose tipo scalini e pulitura e defrascamento beh oltre ai permessi della forestale serve un olio particolare si chiama olio di gomito ed è in vendita ovunque però è difficile trovarlo 8)
Scherzo eh

se interessa lunedì vi faccio avere un pò di robetta che magari si mette sul sito ciau ciau

Belin domani miniera e poi riunione e domenica disgaggio, ma chi me l'ha faetu fa :roll:
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Post by bade »

belin conte, immagino ci siano mille inghippi tecnici tra permessi e altro... :roll:

ma io ero più che altro interessato a capire come si dovrebbe procedere se fossimo in un mondo in cui si può agire e basta. Insomma, capire se solitamente oltre a levar vegetazione si deve ad es portare sulla traccia del pietrame o simili per renderlo più duraturo nel tempo etc.. :roll:

He, ti aspetta un bel week end.. :wink:
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

No non ci sono tanti inghippi tecnici vai tranky
poi ti mando un pò di roba
stamattina in miniera con Skeno e i torrentisti spero si siano divertiti
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delorenzi
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Post by delorenzi »

Tracciare un nuovo sentiero, come dice il Conte è roba da pazzi.
1) attaversare proprietà di terzi. Con la proprietà frazionata come abbiamo in Liguria, praticamente un impresa ciclopica;
2) ottenere i permessi: comune, comunità montana, ecc. ecc.

Continuo ??????
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Ma mi spaventi il Bade così, era così pieno di buona volontà 8)
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Maggiorasca
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Post by Maggiorasca »

Qui da me, a Molassana alta, da poco tempo hanno ripulito il camminamento sul ponte del Geirato, quello dell'acquedotto storico. Tra poco sara' possibile attraversare tutto il ponte ottenendo cosi' un persorso senza interruzioni da San Cosimo di Struppa fino a Staglieno................... :wink:
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Post by bade »

Conte Ugolino wrote:Ma mi spaventi il Bade così, era così pieno di buona volontà 8)
.. :cry:
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delorenzi
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Post by delorenzi »

Putroppo è l' amara verità.

Il sentiero dell' acquedotto invece è interessante.
Recupero un articolo che avevo scitto e lo pubblico. Se lo trovo nel marasma del computer
paolo59
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Post by paolo59 »

Maggiorasca wrote:Qui da me, a Molassana alta, da poco tempo hanno ripulito il camminamento sul ponte del Geirato, quello dell'acquedotto storico. Tra poco sara' possibile attraversare tutto il ponte ottenendo cosi' un persorso senza interruzioni da San Cosimo di Struppa fino a Staglieno................... :wink:
Bene,bene...mi viene in mente di riproporlo....
Ciao
Paolo

Il silenzio è il grido più forte.
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

bene ottimo verrebbe a quel punto da dire apriamo un topic su come muore un sentiero ovvero i perchè un sentiero viene abbandonato e diventa poi impraticabile
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Post by bade »

Conte Ugolino wrote:bene ottimo verrebbe a quel punto da dire apriamo un topic su come muore un sentiero ovvero i perchè un sentiero viene abbandonato e diventa poi impraticabile
belin conte, allora apriamolo... :wink:
pronto marghe
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Post by pronto marghe »

delorenzi wrote:Tracciare un nuovo sentiero, come dice il Conte è roba da pazzi.
1) attaversare proprietà di terzi. Con la proprietà frazionata come abbiamo in Liguria, praticamente un impresa ciclopica;
2) ottenere i permessi: comune, comunità montana, ecc. ecc.

Continuo ??????
scusate se ripesco questo vecchio topic, ma, per lavoro, ho bisogno di chiarirmi le idee sulla questione "rapporto coi privati" (è forse più una questione di carattere giuridico..).

più chiaramente, vi esplicito il caso:

un ente pubblico intende creare una rete di sentieri, ripristinarne dei vecchi e crearne dei nuovi; se questi sentieri passano (o passeranno) su terreni di privati, può l'ente pubblico imporre coattivamente una servitù di passaggio?
Forse per i sentieri vecchi il problema non si pone, in quanto dovrebbero già essere gravati da una servitù di passaggio di fatto (ed essere segnati sulle carte catastali), talchè il privato non potrebbe serrarli di punto in bianco...ma non ne sono sicuro.
il problema sipone comunque per i nuovi...

un grazie anticipato a quanti potranno aiutarmi
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

pronto marghe wrote:
delorenzi wrote:Tracciare un nuovo sentiero, come dice il Conte è roba da pazzi.
1) attaversare proprietà di terzi. Con la proprietà frazionata come abbiamo in Liguria, praticamente un impresa ciclopica;
2) ottenere i permessi: comune, comunità montana, ecc. ecc.

Continuo ??????
scusate se ripesco questo vecchio topic, ma, per lavoro, ho bisogno di chiarirmi le idee sulla questione "rapporto coi privati" (è forse più una questione di carattere giuridico..).

più chiaramente, vi esplicito il caso:

un ente pubblico intende creare una rete di sentieri, ripristinarne dei vecchi e crearne dei nuovi; se questi sentieri passano (o passeranno) su terreni di privati, può l'ente pubblico imporre coattivamente una servitù di passaggio?
Forse per i sentieri vecchi il problema non si pone, in quanto dovrebbero già essere gravati da una servitù di passaggio di fatto (ed essere segnati sulle carte catastali), talchè il privato non potrebbe serrarli di punto in bianco...ma non ne sono sicuro.
il problema sipone comunque per i nuovi...

un grazie anticipato a quanti potranno aiutarmi

Io mi occupo professionalmente di queste "questioni" e ti posso dire alcune sintetiche cose
Assolutamente l'ente pubblico non può imporre nulla e anche sui vecchi sentieri, ameno che non sia dimostrato un uso ab immemore da parte di persone precise e che sono in grado di dimostrare il transito con debite testimonianze, tipo percorso per uso fonte, o campo da coltivare o simili casi ( lasciamo stare l'usucapione che credo non sia assolutamente riferibile a sentieri o... a falesie :lol:), non si può imporre nulla, anzi attualmente si prescrive già perlomeno in alcune regioni una particolare procedura.
Ovvero si chiede, nel caso di attraversamento di terreno privato, il beneplacito da parte del proprietario, con scrittura privata di concessione transito per tot anni. L'accesso potrebbe essere pubblico solo per motivi straordinari.
Ovvero prima che l'ente pubblico si muova è meglio che abbia una completa visura catastale del tutto.
Il rischio infatti è che a fronte di una buona volontà ci si trovi poi col sentiero intercluso. Poi col buonsenso si arriva anche ad accordi, ma occhio.
Il mio consiglio è che tale ente publico si rivolga ad esperti tecnici prima di partire con tale progetto

PS. Ti farò avere una documentazione di chiusura e riapertura in uno di quei casi rari
mandami la mail
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OLUM
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I sentieri "chiusi" ora rischiano l'esproprio

Post by OLUM »

Fa discutere la legge approvata in commissione ambiente per garantire i percorsi escursionistici.
Genova. Sentieri per le escursioni, anche a costo di esproprio. Lo prevede il disegno di legge che approda in consiglio regionale la prossima settimana, preceduto da un prologo al veleno. Il progetto, firmato dalla giunta e dall'assessore all'ambiente Franco Zunino, è già stato approvato in commissione ambiente e ieri l'opposizione è passata al contrattacco e alla denuncia. «È un testo di legge fortemente ideologizzato, antidemocratico e non condiviso con gravi aspetti di illegittimità»è l'accusa dei consiglieri del Pdl Luigi Morgillo, Gabriele Saldo e Nicola Abbundo.
Il disegno di legge si intitola "Rete di fruizione escursionistica della Liguria". Prevede l'individuazione di una Rete escursionistica regionale, che individua l'insieme dei percorsi, che sono considerati di interesse pubblico e che dovranno essere iscritti nell'apposita "Carta inventario". Essenzialmente la rete è costituita dall'asse portante dell'Alta via dei monti liguri, dai percorsi escursionistici di rilevanza nazionale e internazionale, dai percorsi costieri, dalle aree naturali protette. Secondo l'opposizione i problemi sorgono quando i percorsi escursionistici, per continuità, devono essere integrati con tratti di strada privata perché a questo punto la legge prevede una procedura per cui o i privati si accordano con la pubblica amministrazione o sono costretti a subire l'espropriazione per pubblica utilità. «Non solo è chiaramente ideologica e illegittima, ma è poco chiara e creerà confusione nel momento dell'applicazione - attacca il Pdl - infatti, dire che un percorso escursionistico è di interesse pubblico, e che tale è dichiarato con legge della Regione, non è sufficiente per fondare un'espropriazione forzata, la cui valutazione e le procedure attuative competono alle singole amministrazioni comunali». Anche sotto l'aspetto dei contributi il disegno di legge pare un po' troppo nebuloso: «La legge dovrebbe disporre dei soldi per la manutenzione dei sentieri, ma la dotazione finanziaria è decisamente insufficiente e non è chiaro a chi vadano i contributi».
In difesa della legge si schiera il verde Carlo Vasconi, relatore di maggioranza in commissione: «L'esproprio è un paracadute da aprire solo quando tutti gli altri tentativi di accordo sono andati male. E non è vero che questa è una legge ideologica: abbiamo accettato tutti gli emendamenti, anche quelli delle associazioni venatorie e abbiamo inserito gli ambiti venatori tra le associazioni dei sentieri. E bisogna ricordare che la rete dei sentieri, soprattutto per il turismo e gli agriturismo, è un volano importantissimo».
Al. Cost.

Dal SecoloXIX del 26/5/2009
....Ah!...Se tu mi amassi....?
....Ma no,... che non ti amasso!....
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Conte Ugolino
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Re: I sentieri "chiusi" ora rischiano l'esproprio

Post by Conte Ugolino »

OLUM wrote:Fa discutere la legge approvata in commissione ambiente per garantire i percorsi escursionistici.
Genova. Sentieri per le escursioni, anche a costo di esproprio. Lo prevede il disegno di legge che approda in consiglio regionale la prossima settimana, preceduto da un prologo al veleno. Il progetto, firmato dalla giunta e dall'assessore all'ambiente Franco Zunino, è già stato approvato in commissione ambiente e ieri l'opposizione è passata al contrattacco e alla denuncia. «È un testo di legge fortemente ideologizzato, antidemocratico e non condiviso con gravi aspetti di illegittimità»è l'accusa dei consiglieri del Pdl Luigi Morgillo, Gabriele Saldo e Nicola Abbundo.
Il disegno di legge si intitola "Rete di fruizione escursionistica della Liguria". Prevede l'individuazione di una Rete escursionistica regionale, che individua l'insieme dei percorsi, che sono considerati di interesse pubblico e che dovranno essere iscritti nell'apposita "Carta inventario". Essenzialmente la rete è costituita dall'asse portante dell'Alta via dei monti liguri, dai percorsi escursionistici di rilevanza nazionale e internazionale, dai percorsi costieri, dalle aree naturali protette. Secondo l'opposizione i problemi sorgono quando i percorsi escursionistici, per continuità, devono essere integrati con tratti di strada privata perché a questo punto la legge prevede una procedura per cui o i privati si accordano con la pubblica amministrazione o sono costretti a subire l'espropriazione per pubblica utilità. «Non solo è chiaramente ideologica e illegittima, ma è poco chiara e creerà confusione nel momento dell'applicazione - attacca il Pdl - infatti, dire che un percorso escursionistico è di interesse pubblico, e che tale è dichiarato con legge della Regione, non è sufficiente per fondare un'espropriazione forzata, la cui valutazione e le procedure attuative competono alle singole amministrazioni comunali». Anche sotto l'aspetto dei contributi il disegno di legge pare un po' troppo nebuloso: «La legge dovrebbe disporre dei soldi per la manutenzione dei sentieri, ma la dotazione finanziaria è decisamente insufficiente e non è chiaro a chi vadano i contributi».
In difesa della legge si schiera il verde Carlo Vasconi, relatore di maggioranza in commissione: «L'esproprio è un paracadute da aprire solo quando tutti gli altri tentativi di accordo sono andati male. E non è vero che questa è una legge ideologica: abbiamo accettato tutti gli emendamenti, anche quelli delle associazioni venatorie e abbiamo inserito gli ambiti venatori tra le associazioni dei sentieri. E bisogna ricordare che la rete dei sentieri, soprattutto per il turismo e gli agriturismo, è un volano importantissimo».
Al. Cost.

Dal SecoloXIX del 26/5/2009
Essendo una delle persone che si è occupata in modo attivo della legge, da circa quasi un anno.... E visto che Cai e Fie hanno dato un loro grosso contributo e visto che qualcuno si sveglia come al solito sempre in ultima istanza....vorrei dire qualcosa
Il titolo è tipicamente giornalistico e l'accusa è al contempo ridicola.
Il primo lavoro da fare è, nel caso in cui si attraversino terreni privati, l'accordo con il proprietario stesso affinchè venga concessa la possibilità di passo, cosa mai successa sino adesso e totalmente innovativa.
L'esproprio è solo l'ultima ratio nel caso di percorsi veramenti importanti e nel caso in cui non si siano riuscite a trovare soluzioni e nel caso in cui forzatamente si debba passare necessariamente per quel tratto dopo che il proprietario stesso impedendo legittimamenrte il transito potrebe causare una interruzione della fruizione e soprattutto nel caso in cui questo sentiero lo si voglia fare a tutti i costi tenendo conto delle problematiche esistenti....


Il perchè di tutto è semplice
1) manutenzione ordinaria e garantita su tutti i sentieri inseriti a catasto
2) possibilità di avere sentieri a posto anche fuori dalle zone parco....
e non credo sia poco
3) se si spendono dei soldi su qualcosa direi che sia basilare sapere a priori che il sentiero non venga intercluso o cancellato o interrotto


A chi vanno i contributi è chiaro, certo occorre leggere con attenzione il tutto
Quanti saranno questi casi che poi sono gli stessi applicati in tutte le leggi regionali sull'escursionismo ( a livello nazionale) indipendentemente dal colore politico?
Certo occorre sempre far parlare di se e dire che questa legge prevede chissachecosa, Melius Abundare quam deficere :lol:
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Post by OLUM »

Ambasciator non porta pen(n)a :wink: cau Cunte...
....' SON RAGAZZI.....
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Lord Mhoram
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Re: I sentieri "chiusi" ora rischiano l'esproprio

Post by Lord Mhoram »

Conte Ugolino wrote:
OLUM wrote:Fa discutere la legge approvata in commissione ambiente per garantire i percorsi escursionistici.
Genova. Sentieri per le escursioni, anche a costo di esproprio. Lo prevede il disegno di legge che approda in consiglio regionale la prossima settimana, preceduto da un prologo al veleno. Il progetto, firmato dalla giunta e dall'assessore all'ambiente Franco Zunino, è già stato approvato in commissione ambiente e ieri l'opposizione è passata al contrattacco e alla denuncia. «È un testo di legge fortemente ideologizzato, antidemocratico e non condiviso con gravi aspetti di illegittimità»è l'accusa dei consiglieri del Pdl Luigi Morgillo, Gabriele Saldo e Nicola Abbundo.
Il disegno di legge si intitola "Rete di fruizione escursionistica della Liguria". Prevede l'individuazione di una Rete escursionistica regionale, che individua l'insieme dei percorsi, che sono considerati di interesse pubblico e che dovranno essere iscritti nell'apposita "Carta inventario". Essenzialmente la rete è costituita dall'asse portante dell'Alta via dei monti liguri, dai percorsi escursionistici di rilevanza nazionale e internazionale, dai percorsi costieri, dalle aree naturali protette. Secondo l'opposizione i problemi sorgono quando i percorsi escursionistici, per continuità, devono essere integrati con tratti di strada privata perché a questo punto la legge prevede una procedura per cui o i privati si accordano con la pubblica amministrazione o sono costretti a subire l'espropriazione per pubblica utilità. «Non solo è chiaramente ideologica e illegittima, ma è poco chiara e creerà confusione nel momento dell'applicazione - attacca il Pdl - infatti, dire che un percorso escursionistico è di interesse pubblico, e che tale è dichiarato con legge della Regione, non è sufficiente per fondare un'espropriazione forzata, la cui valutazione e le procedure attuative competono alle singole amministrazioni comunali». Anche sotto l'aspetto dei contributi il disegno di legge pare un po' troppo nebuloso: «La legge dovrebbe disporre dei soldi per la manutenzione dei sentieri, ma la dotazione finanziaria è decisamente insufficiente e non è chiaro a chi vadano i contributi».
In difesa della legge si schiera il verde Carlo Vasconi, relatore di maggioranza in commissione: «L'esproprio è un paracadute da aprire solo quando tutti gli altri tentativi di accordo sono andati male. E non è vero che questa è una legge ideologica: abbiamo accettato tutti gli emendamenti, anche quelli delle associazioni venatorie e abbiamo inserito gli ambiti venatori tra le associazioni dei sentieri. E bisogna ricordare che la rete dei sentieri, soprattutto per il turismo e gli agriturismo, è un volano importantissimo».
Al. Cost.

Dal SecoloXIX del 26/5/2009
Essendo una delle persone che si è occupata in modo attivo della legge, da circa quasi un anno.... E visto che Cai e Fie hanno dato un loro grosso contributo e visto che qualcuno si sveglia come al solito sempre in ultima istanza....vorrei dire qualcosa
Il titolo è tipicamente giornalistico e l'accusa è al contempo ridicola.
Il primo lavoro da fare è, nel caso in cui si attraversino terreni privati, l'accordo con il proprietario stesso affinchè venga concessa la possibilità di passo, cosa mai successa sino adesso e totalmente innovativa.
L'esproprio è solo l'ultima ratio nel caso di percorsi veramenti importanti e nel caso in cui non si siano riuscite a trovare soluzioni e nel caso in cui forzatamente si debba passare necessariamente per quel tratto dopo che il proprietario stesso impedendo legittimamenrte il transito potrebe causare una interruzione della fruizione e soprattutto nel caso in cui questo sentiero lo si voglia fare a tutti i costi tenendo conto delle problematiche esistenti....


Il perchè di tutto è semplice
1) manutenzione ordinaria e garantita su tutti i sentieri inseriti a catasto
2) possibilità di avere sentieri a posto anche fuori dalle zone parco....
e non credo sia poco
3) se si spendono dei soldi su qualcosa direi che sia basilare sapere a priori che il sentiero non venga intercluso o cancellato o interrotto


A chi vanno i contributi è chiaro, certo occorre leggere con attenzione il tutto
Quanti saranno questi casi che poi sono gli stessi applicati in tutte le leggi regionali sull'escursionismo ( a livello nazionale) indipendentemente dal colore politico?
Certo occorre sempre far parlare di se e dire che questa legge prevede chissachecosa, Melius Abundare quam deficere :lol:
Avanti a tutta forza!
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Post by gabri »

due domande: chi decide quali sono i sentieri da inserire nel "catasto"??è vero che questi sentieri diventeranno vietati alle moto?
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Post by mikesangui »

Un mio amico aveva fatto una tesi di laurea a riguardo, sviluppando un sistema (programma su PC) che prendeva come dati in ingresso curve di livello, stato geologico del posto, tracciati dei fiumi, vegetazione ecc.. (semplifico ma è davvero una cosa fatta bene che tiene conto di un botto di cose ) e permetteva di generare i percorsi migliori da seguire per raggiungere un punto rispetto a un'altro.. utilizzabile sia per riconnettere sentieri travolti da frane, sia per trovare i percorsi a costo minore (costo da impostare.. ad esempio la fatica umana.. ma non solo) per aprire nuovi sentieri. Era un programma molto molto bello.
Lo ha fatto un vecchio frequentatore del forum che ora non frquenta molto .. CERVOZ.. che ora abitaa lecco.
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mikesangui wrote:Un mio amico aveva fatto una tesi di laurea a riguardo, sviluppando un sistema (programma su PC) che prendeva come dati in ingresso curve di livello, stato geologico del posto, tracciati dei fiumi, vegetazione ecc.. (semplifico ma è davvero una cosa fatta bene che tiene conto di un botto di cose ) e permetteva di generare i percorsi migliori da seguire per raggiungere un punto rispetto a un'altro.. utilizzabile sia per riconnettere sentieri travolti da frane, sia per trovare i percorsi a costo minore (costo da impostare.. ad esempio la fatica umana.. ma non solo) per aprire nuovi sentieri. Era un programma molto molto bello.
Lo ha fatto un vecchio frequentatore del forum che ora non frquenta molto .. CERVOZ.. che ora abitaa lecco.
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Digli che lo proponga a datasiel :lol:
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Re: Come nasce un sentiero?

Post by anto1966 »

Mi scuso se nonostante questa discussione sia chiusa da tempo, chiedo informazioni.
Conte Ugolino diceva in uno dei post, che aveva documentazione informativa riguardante la chiusura/riapertura di vecchi sentieri: se fosse possibile sarei interessata a ricevere qualcosa in merito via mail.
Ringrazio anticipatamente.
Antonella
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