Scalate sul Monte Sciguelo
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Scalate sul Monte Sciguelo
Il Monte Sciguelo presenta sul lato nord-est un piccolo ma interessante contrafforte roccioso, diviso in tre settori: sperone di destra, pilastro centrale e placche di sinistra.
Di certo c'erano già saliti altri prima di me: ho visto molti anni fa diapositive del mio amico Fulvio Scotto, che scalava lo sperone nord est in condizioni di misto, con neve e ghiaccio che sembrava alta montagna...
Io ci sono stato la prima volta nella primavera 1997 e ho scalato da solo la placca di sinistra (la più abbordabile) spaventandomi comunque il giusto per l'esposizione non trascurabile e le difficoltà non proprio banali (3+, forse anche qualche passo di 4-).
Poi ci sono tornato con un po' di amici nel novembre 2007 e abbiamo salito una fessura di 5 e 5+ sullo sperone di destra (dove per altro, aggirando la fessura, dovrebbe venir fuori una via tutta facile discretamente lunga).
Mancava il pilastro centrale, che in novembre non avevamo preso in considerazione perché era tutto in ombra e faceva un freddo cane...
Così ci siamo tornati ieri, anche perché la nostra amica Patrizia voleva dedicare una via nuova a suo padre recentemente scomparso.
Il pilastro è altro un'ottantina di metri e, a vederlo, sembra piuttosto ostico.
Siamo saliti in auto a Pratorotondo (da signori) e abbiamo portato chiodi, nut e friend come per la nord dell'Eiger...
Una rampa di placche inclinate da destra a sinistra sembrava la via più abbordabile e per fortuna si sono rivelate anche più o meno chiodabili: insomma, siamo riusciti a salire dal basso senza rischiare troppo e neppure tribolare...
La "Via del Nenne", così l'abbiamo chiamata, si sviluppa per un centinaio di metri e presenta difficoltà di quarto continuo nei primi quaranta metri, poi 3+ e 3 e infine crestine alternate a terrazze erbose.
A noi Geki è piaciuta parecchio, perché, pur essendo breve, è in ambiente di montagna con bella arrampicata, mai troppo difficile.
Per riempire la giornata, poi abbiamo ripetuto anche la "Placca delle Viole" (quella che avevo salito da solo tanti anni fa). Anche quest'ultima è carina: quaranta metri di 3+ (forse anche 4-) poi altri quaranta più discontinui ma ancora con passi di 3+.
Abbiamo lasciato in parete qualche chiodo (ma pochi...). Prima o poi varrà la pena tornarci e metterci un po' di spit. Il posto è bello, solitario ma comodissimo da Prariondo: le avete mai assaggiate le frittelle della moglie del gestore?
Prima o poi traccerò le vie su una foto e la metterò in rete.
Di certo c'erano già saliti altri prima di me: ho visto molti anni fa diapositive del mio amico Fulvio Scotto, che scalava lo sperone nord est in condizioni di misto, con neve e ghiaccio che sembrava alta montagna...
Io ci sono stato la prima volta nella primavera 1997 e ho scalato da solo la placca di sinistra (la più abbordabile) spaventandomi comunque il giusto per l'esposizione non trascurabile e le difficoltà non proprio banali (3+, forse anche qualche passo di 4-).
Poi ci sono tornato con un po' di amici nel novembre 2007 e abbiamo salito una fessura di 5 e 5+ sullo sperone di destra (dove per altro, aggirando la fessura, dovrebbe venir fuori una via tutta facile discretamente lunga).
Mancava il pilastro centrale, che in novembre non avevamo preso in considerazione perché era tutto in ombra e faceva un freddo cane...
Così ci siamo tornati ieri, anche perché la nostra amica Patrizia voleva dedicare una via nuova a suo padre recentemente scomparso.
Il pilastro è altro un'ottantina di metri e, a vederlo, sembra piuttosto ostico.
Siamo saliti in auto a Pratorotondo (da signori) e abbiamo portato chiodi, nut e friend come per la nord dell'Eiger...
Una rampa di placche inclinate da destra a sinistra sembrava la via più abbordabile e per fortuna si sono rivelate anche più o meno chiodabili: insomma, siamo riusciti a salire dal basso senza rischiare troppo e neppure tribolare...
La "Via del Nenne", così l'abbiamo chiamata, si sviluppa per un centinaio di metri e presenta difficoltà di quarto continuo nei primi quaranta metri, poi 3+ e 3 e infine crestine alternate a terrazze erbose.
A noi Geki è piaciuta parecchio, perché, pur essendo breve, è in ambiente di montagna con bella arrampicata, mai troppo difficile.
Per riempire la giornata, poi abbiamo ripetuto anche la "Placca delle Viole" (quella che avevo salito da solo tanti anni fa). Anche quest'ultima è carina: quaranta metri di 3+ (forse anche 4-) poi altri quaranta più discontinui ma ancora con passi di 3+.
Abbiamo lasciato in parete qualche chiodo (ma pochi...). Prima o poi varrà la pena tornarci e metterci un po' di spit. Il posto è bello, solitario ma comodissimo da Prariondo: le avete mai assaggiate le frittelle della moglie del gestore?
Prima o poi traccerò le vie su una foto e la metterò in rete.
- Conte Ugolino
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Andrea tenendo conto di varie cose quei due itinerari meriterebbero di sicuro una chiodatura stile variante inferiore Via Zunino.
Visto l'avvicinamento e il resto sarebbe il Top, in più non ci sono altre problematiche.
Visto l'avvicinamento e il resto sarebbe il Top, in più non ci sono altre problematiche.
http://trailsantacroce.com" onclick="window.open(this.href);return false;
Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Beh. Penso che lavorandoci un po' potrebbero venir fuori almeno sei o sette itinerari, la maggior parte con difficoltà medio-facili. Quando avrò tempo comincerò a chiodare la Via del Nenne che è uno dei più interessanti, poi vedremo se qualcuno mi darà una mano... Rispondendo a Bade, riguardo alle calzature direi che vanno bene le scarpette, ma non sono indispensabili, almeno sulle vie più facili. Al momento però ci sono solo pochi chiodi sparsi qua e là, perciò, o aspettate l'arrivo degli spit (in autunno?) o vi portate una scelta di chiodi, nut e friend (molto propedeutico per chi volesse allenarsi per poi fare salite alpinistiche). Mando la foto coi tracciati a Delorenzi (insieme a quelle della diretta al Mongioie che ho salito oggi: ma di questa magari ne parlo in un altro topic...)
Ecco la foto di andreaparodi con i tracciati delle vie:
Qui https://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=149 la cartella nella nuova Gallery
Qui https://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=149 la cartella nella nuova Gallery
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Belandi!
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Bisogna dire che nel forum di Quotazero le foto vengono bene... Quando avrò un giorno libero (quando?) vorrei andare a spittare almeno la Via del Nenne che è la più carina... e togliere anche un po' di pietre mobili, se no poi i ripetitori si lamentano... Si cercano volontari per lavori sul Monte Sciguelo...
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Re: Scalate sul Monte Sciguelo
Ci sono stato qualche settimana fà. Abbiamo salito lo sperone di sx.
Avevo con me anche chiodi (pochi) e martello, ma la pessima qualità della roccia non permette di proteggersi bene. Per fortuna le difficoltà presenti nel primo tiro non superano il lll°, ma si muove ogni blocco. Non mi aspettavo di certo un posto frequentato e per questo ci siamo andati, invogliati anche dal breve avvicinamento.
Lungo il primo tiro ho messo un chiodo, forse nell'unica fessura che non si rompeva (le altre erano tutte cieche altrimenti), anche se non è entrato bene, dopo 15 m da terra. Dopo una fettuccia su spuntone a 5 m dalla sota su friends.
Il secondo tiro in pratica una camminata tra roccette... e qui la sorpresa, trovo unchiodo, inutile, su un sasso.
Io che mi aspettavo terreno vergine, scopro di non essere il primo
A parte questo, uno spiacevole momento quando mi si stacca un sasso da sotto il piede... per un attimo brividi.
Non ho idea come siano le altre vie, ne se ci siano chiodi; ma mi piacerebbe tornare per salirle, magari con qualcuno più esperto di me... o cercherò posti con roccia migliore.
Saluti, Ste
Avevo con me anche chiodi (pochi) e martello, ma la pessima qualità della roccia non permette di proteggersi bene. Per fortuna le difficoltà presenti nel primo tiro non superano il lll°, ma si muove ogni blocco. Non mi aspettavo di certo un posto frequentato e per questo ci siamo andati, invogliati anche dal breve avvicinamento.
Lungo il primo tiro ho messo un chiodo, forse nell'unica fessura che non si rompeva (le altre erano tutte cieche altrimenti), anche se non è entrato bene, dopo 15 m da terra. Dopo una fettuccia su spuntone a 5 m dalla sota su friends.
Il secondo tiro in pratica una camminata tra roccette... e qui la sorpresa, trovo unchiodo, inutile, su un sasso.
Io che mi aspettavo terreno vergine, scopro di non essere il primo
A parte questo, uno spiacevole momento quando mi si stacca un sasso da sotto il piede... per un attimo brividi.
Non ho idea come siano le altre vie, ne se ci siano chiodi; ma mi piacerebbe tornare per salirle, magari con qualcuno più esperto di me... o cercherò posti con roccia migliore.
Saluti, Ste
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Re: Scalate sul Monte Sciguelo
Come al solito a me la roccia era sembrata abbastanza buona... La placca sullo sperone di sinistra (che avevo chiamato Placca delle Viole (per la splendida fioritura della Viola di Bertoloni direttamente sulla roccia) l'avevo aperta in solitaria il giorno del giro d'italia sul Beigua (maggio 1997 direi) poi ci sono tornato con gli amici del Gruppo Geki e anche a loro era sembrata carina).
La più interessante comunque è la via sullo sperone centrale (via del Nenne) dove abbiamo lasciato almeno due chiodi. Il primo tiro è su placca, direi IV, poi sopra diventa un poco più facile.
Se uno avesse voglia di pulire un po' la roccia dal blocchi instabili e mettere qualche spit, secondo me lì ci verrebbero fuori una decina di vie carine, dal III al V+/VI
La più interessante comunque è la via sullo sperone centrale (via del Nenne) dove abbiamo lasciato almeno due chiodi. Il primo tiro è su placca, direi IV, poi sopra diventa un poco più facile.
Se uno avesse voglia di pulire un po' la roccia dal blocchi instabili e mettere qualche spit, secondo me lì ci verrebbero fuori una decina di vie carine, dal III al V+/VI
andreaparodi
Re: Scalate sul Monte Sciguelo
Ciao Andrea e grazie per la risposta... più che altro su questo tipo di terreno mi spaventa la precarietà delle protezioni.
Io sono salito dritto attaccando la placca e anche le fessure le ho trovate poco chiodabili, vuoi anche la mia poca esperienza.
Secondo me qualche chiodo messo da mani esperte sarebbe gia d'aiuto.
La via del Nenne com'è ? E' proteggibile anche a nut e friends ?
P.S.
Io mi ricordo una cronoscalata sul Beigua, ma parlo di anni 2000.
Saluti, Ste
Io sono salito dritto attaccando la placca e anche le fessure le ho trovate poco chiodabili, vuoi anche la mia poca esperienza.
Secondo me qualche chiodo messo da mani esperte sarebbe gia d'aiuto.
La via del Nenne com'è ? E' proteggibile anche a nut e friends ?
P.S.
Io mi ricordo una cronoscalata sul Beigua, ma parlo di anni 2000.
Saluti, Ste