Monte Galero
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Monte Galero
M. Galero (1708 m.)
Imponente e panoramico monte che sorge al confine tra Liguria e Piemonte.
La sommità presenta due cime, la Est di 1708m. e la Ovest di 1703m.
I suoi versanti sono ricoperti da fitti boschi, tranne a sud verso la valle Pennavàira dove risulta dirupato e in parte roccioso.
In questo periodo di inizio giugno si sale al fresco approfittando dei bellissimi boschi ed inoltre si trovano estese fioriture sulle prative pendici che conducono alla sommità del monte.
E’ un’interessante percorso “floreale” ed anche “geologico”, poiché si incontrano rocce particolari dette “Brecce di Monte Galero” su cui l’erosione ha agito in modo selettivo lasciando come risultato una serie di guglie e blocchi, alcuni con l’aspetto di severi giganti di pietra, disseminati lungo i ripidi pendii erbosi o nascosti nel bosco.
Il panorama dalla vetta spazia sul mare verso Albenga e sulle alpi; a “portata di mano” spiccano il Pizzo d’Ormea e il Mongioie, la val d’Inferno con la Colla Bassa e l’Antoroto.
Noi siamo saliti dal Colle di S. Bernardo (945m.), che abbiamo raggiunto imboccando la val Tanaro dal casello autostradale di Ceva. Giunti a Garessio si svolta sulla statale SS 582 che porta ad Albenga.
Dal colle si prende la sterrata sulla destra che passa sotto le pale eoliche.
Conviene percorrere almeno un paio di km con l’auto per poi lasciarla in alcuni slarghi che si incontrano. Giunti al Bocchino delle Meraviglie (1191m.) si lascia la strada sterrata che scende in val Tanaro e si piega a sinistra seguendo i segnavia bianco-rossi dell’alta via dei Monti liguri. Poco dopo il sentiero sale decisamente nel bosco di faggi e, pur con alcuni tornanti, procede sempre verso sud.
Ad un certo punto si incontra una variante della AV che sale nella faggeta verso destra; consiglio di procedere sul sentiero principale che porta verso il bel Passo delle Caranche (1411m.). Da quì si piega decisamente a destra lungo la panoramica dorsale, puntando verso la cima. Circa a metà della dorsale si incontra lo sbocco della variante detta in precedenza (che conviene poi usare per la discesa) per poi sbucare sotto l’erbosa piramide sommitale.
La dorsale che dal Passo delle Caranche sale verso la cima, il mare sullo sfondo.
L'erbosa piramide sommitale
Panorama verso le Alpi
...autoscatto, M. Antoroto sullo sfondo.
Fiori sotto la vetta
...
Imponente e panoramico monte che sorge al confine tra Liguria e Piemonte.
La sommità presenta due cime, la Est di 1708m. e la Ovest di 1703m.
I suoi versanti sono ricoperti da fitti boschi, tranne a sud verso la valle Pennavàira dove risulta dirupato e in parte roccioso.
In questo periodo di inizio giugno si sale al fresco approfittando dei bellissimi boschi ed inoltre si trovano estese fioriture sulle prative pendici che conducono alla sommità del monte.
E’ un’interessante percorso “floreale” ed anche “geologico”, poiché si incontrano rocce particolari dette “Brecce di Monte Galero” su cui l’erosione ha agito in modo selettivo lasciando come risultato una serie di guglie e blocchi, alcuni con l’aspetto di severi giganti di pietra, disseminati lungo i ripidi pendii erbosi o nascosti nel bosco.
Il panorama dalla vetta spazia sul mare verso Albenga e sulle alpi; a “portata di mano” spiccano il Pizzo d’Ormea e il Mongioie, la val d’Inferno con la Colla Bassa e l’Antoroto.
Noi siamo saliti dal Colle di S. Bernardo (945m.), che abbiamo raggiunto imboccando la val Tanaro dal casello autostradale di Ceva. Giunti a Garessio si svolta sulla statale SS 582 che porta ad Albenga.
Dal colle si prende la sterrata sulla destra che passa sotto le pale eoliche.
Conviene percorrere almeno un paio di km con l’auto per poi lasciarla in alcuni slarghi che si incontrano. Giunti al Bocchino delle Meraviglie (1191m.) si lascia la strada sterrata che scende in val Tanaro e si piega a sinistra seguendo i segnavia bianco-rossi dell’alta via dei Monti liguri. Poco dopo il sentiero sale decisamente nel bosco di faggi e, pur con alcuni tornanti, procede sempre verso sud.
Ad un certo punto si incontra una variante della AV che sale nella faggeta verso destra; consiglio di procedere sul sentiero principale che porta verso il bel Passo delle Caranche (1411m.). Da quì si piega decisamente a destra lungo la panoramica dorsale, puntando verso la cima. Circa a metà della dorsale si incontra lo sbocco della variante detta in precedenza (che conviene poi usare per la discesa) per poi sbucare sotto l’erbosa piramide sommitale.
La dorsale che dal Passo delle Caranche sale verso la cima, il mare sullo sfondo.
L'erbosa piramide sommitale
Panorama verso le Alpi
...autoscatto, M. Antoroto sullo sfondo.
Fiori sotto la vetta
...
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
Belle foto
Qui http://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=213 la cartella con tutte le foto nella nuova Gallery
Ciaoo
Qui http://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=213 la cartella con tutte le foto nella nuova Gallery
Ciaoo
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Re: ...
..grazie Chry,,, ma anche Titus ha apprezzato i "panorami" direi ..incorreggibile!!Alexander wrote:...bella gita!
Come siete carini Titti ed Erne! (Bello l'autoscatto!)
Molto bello Erne, andrebbe bene per il recupero del sottoscritto
Omaggi a Madame
Ma quando siete saliti dani ??? ..un bel gruppone mi pare
Noi eravamo soli, qualcuno in vetta che poi è rientrato prima.
PS/OT
...grazie a colsub per il "solito" lavoro sulla gallery!!
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- adessoschianta
- Matricola
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Vedendo questa bella foto estiva del Galero, ho fatto un confronto con una analoga scattata quest'inverno (11/01/2009) durante una nostra ciaspolata.
Pur essendo l'una del pomeriggio eravano sotto zero e gli ultimi 200 metri alla vetta era tutto ghiacciato e c'era un vento che portava via...
Morale della fiaba: la montagna dall'inverno è mooolto diversa dalla montagna d'estate
Pur essendo l'una del pomeriggio eravano sotto zero e gli ultimi 200 metri alla vetta era tutto ghiacciato e c'era un vento che portava via...
Morale della fiaba: la montagna dall'inverno è mooolto diversa dalla montagna d'estate
il Galero d'inverno:dani wrote: Abbiamo fatto lo stesso giro anche noi!!!
Adesso Schiantaaaaaa!!!
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http://www.pioero.it
dieci borghi attorno ad una pieve e una grande festa della birra artigianale, tra Lunigiana e Alpi Apuane
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Però, al prox inverno, cercherò di salirvi. Mi pare un ottimo obbiettivo, e la foto lo conferma !!Vedendo questa bella foto estiva del Galero, ho fatto un confronto con una analoga scattata quest'inverno (11/01/2009) durante una nostra ciaspolata.
Pur essendo l'una del pomeriggio eravano sotto zero e gli ultimi 200 metri alla vetta era tutto ghiacciato e c'era un vento che portava via...
Morale della fiaba: la montagna dall'inverno è mooolto diversa dalla montagna d'estate
Avevate seguito il percorso che ho descritto ??
(.....sulla piramide sommitale potrebbero servire i ramponi se le condizioni sono "severe" !??)
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- adessoschianta
- Matricola
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Sì, siamo partiti da Colle di S. Bernardo. Il punto peggiore fu la salita del bosco con la neve fresca... devastante.Erne wrote:Però, al prox inverno, cercherò di salirvi. Mi pare un ottimo obbiettivo, e la foto lo conferma !!Vedendo questa bella foto estiva del Galero, ho fatto un confronto con una analoga scattata quest'inverno (11/01/2009) durante una nostra ciaspolata.
Pur essendo l'una del pomeriggio eravano sotto zero e gli ultimi 200 metri alla vetta era tutto ghiacciato e c'era un vento che portava via...
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Avevate seguito il percorso che ho descritto ??
(.....sulla piramide sommitale potrebbero servire i ramponi se le condizioni sono "severe" !??)
Effettivamente l'ultimo pezzo andava fatto con i ramponi ma un po' la fame, un po' il freddo, un po' in vento e un po' era tardi, non li abbiamo messi e abbiamo fatto una scappata veloce con le ciaspole...dopo tutto noi siamo gli inventori delle "ciaspola alpinistica"
Comunque tutta la gita, in quelle condizioni, era un po' al limite come "ciaspolata"
Adesso Schiantaaaaaa!!!
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Bella gita, al monte Galero pensavo di andarci già da due anni, ma alla fine non ho mai trovato il tempo; se non erro si può anche raggiungere da lì il Dubasso in poco tempo.
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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- Littletino
- Quotazerino doc
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- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Sì, bello andare sul Monte Galero!
Io ci andai la prima volta nell'ottobre 2004 seguendo l'itinerario proposto da Erne, dal Colle S.Bernardo, che poi è il più classico, in una stupenda giornata di autunno.
Questa primavera mi è venuta voglia di tornarci, volevo vedere tanti fiori ed esplorare gli altri versanti della bella montagna, che intuivo interessanti, e per giunta volevo fare un percorso ad anello.
Scartabellando tra i vari siti ne ho trovato uno che faceva al caso mio, che descriveva il giro per me perfetto:
- Partenza dalla frazione di Vignolo (val Pennavaira) m. 507, salita al Colle del Prione m.1455, vetta Monte Galero m.1708 per il versante ovest.
- Discesa versante est fino al Passo delle Caranche m. 1411 quindi svolta a destra ( a sinistra si va al Colle S.Bernardo da dove è salito Erne) e giù nel bosco fino a guadare il rio e ritornare al paese di Vignolo.
Il percorso è ben segnato con simbologia F.I.E. e Alta Via ed è ancor meglio illustrato sul sito www.anfablopir.com/gita.asp?mypage=galero2
Un pò lungo forse, io ho impiegato 9 ore con le soste, e con un dislivello 1301 metri per il quale bisogna essere un pò allenati, ma fatti con calma si superano senza problemi.
Quindi, a chi volesse tornare su quella cima, consiglio vivamente questo itinerario. In primavera poi le fioriture sono meravigliose.
Qualche foto:
Partenza da Vignolo
Fioriture
Alberi in fiore
Fiori
Verso il Colle del Prione
Colle del Prione
Vista verso Dubasso e Armetta
Versante Ovest del Galero
Salita versante Ovest
Versante ovest
Fiori
Fiori
Cima Ovest Monte Galero
Cima Est Monte Galero
Crinale_Est_Sud-est
Passo delle Caranche
Scendendo nel bosco
Fiori nel Bosco
Evitare i ponti insicuri
Fiori in fondovalle
Fiori
Ormai in fondovalle
Il Monte Castell'Ermo
Vignoletto
Vignolo
Ciao!!
Io ci andai la prima volta nell'ottobre 2004 seguendo l'itinerario proposto da Erne, dal Colle S.Bernardo, che poi è il più classico, in una stupenda giornata di autunno.
Questa primavera mi è venuta voglia di tornarci, volevo vedere tanti fiori ed esplorare gli altri versanti della bella montagna, che intuivo interessanti, e per giunta volevo fare un percorso ad anello.
Scartabellando tra i vari siti ne ho trovato uno che faceva al caso mio, che descriveva il giro per me perfetto:
- Partenza dalla frazione di Vignolo (val Pennavaira) m. 507, salita al Colle del Prione m.1455, vetta Monte Galero m.1708 per il versante ovest.
- Discesa versante est fino al Passo delle Caranche m. 1411 quindi svolta a destra ( a sinistra si va al Colle S.Bernardo da dove è salito Erne) e giù nel bosco fino a guadare il rio e ritornare al paese di Vignolo.
Il percorso è ben segnato con simbologia F.I.E. e Alta Via ed è ancor meglio illustrato sul sito www.anfablopir.com/gita.asp?mypage=galero2
Un pò lungo forse, io ho impiegato 9 ore con le soste, e con un dislivello 1301 metri per il quale bisogna essere un pò allenati, ma fatti con calma si superano senza problemi.
Quindi, a chi volesse tornare su quella cima, consiglio vivamente questo itinerario. In primavera poi le fioriture sono meravigliose.
Qualche foto:
Partenza da Vignolo
Fioriture
Alberi in fiore
Fiori
Verso il Colle del Prione
Colle del Prione
Vista verso Dubasso e Armetta
Versante Ovest del Galero
Salita versante Ovest
Versante ovest
Fiori
Fiori
Cima Ovest Monte Galero
Cima Est Monte Galero
Crinale_Est_Sud-est
Passo delle Caranche
Scendendo nel bosco
Fiori nel Bosco
Evitare i ponti insicuri
Fiori in fondovalle
Fiori
Ormai in fondovalle
Il Monte Castell'Ermo
Vignoletto
Vignolo
Ciao!!
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
ciao, puoi dirmi se secondo te uno dei due sentieri è percorribile con la bicicletta in discesa: credo che quello che hai fatto tu in salita forse si potrebbe fare (al limite escludendo il primo tratto ripido) o me li sconsigli entrambi ??Littletino wrote:Sì, bello andare sul Monte Galero!
- Partenza dalla frazione di Vignolo (val Pennavaira) m. 507, salita al Colle del Prione m.1455, vetta Monte Galero m.1708 per il versante ovest.
- Discesa versante est fino al Passo delle Caranche m. 1411 quindi svolta a destra ( a sinistra si va al Colle S.Bernardo da dove è salito Erne) e giù nel bosco fino a guadare il rio e ritornare al paese di Vignolo.
grazie
- Littletino
- Quotazerino doc
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- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Ciao, premesso che io non sono un praticante MTB, credo che l'anello sia fattibile in bicicletta con buona soddisfazione.
Ovviamente ci saranno alcuni tratti dove forse dovrai scendere e condurre a mano, ma, ad esempio, il tratto dal Colle del Prione a Vignolo è percorribile su strada sterrata ( io ovviamente essendo a piedi ho seguito il sentiero).
Ragionando in termini di discesa con bicicletta direi che:
- Il versante ovest, escludendo il primo tratto piuttosto ripido ma con buona traccia di sentiero, è secondo me assolutamente fattibile e direi facile.
- Il versante Sud Est lo vedo un pò più delicato nel tratto intorno alle Caranche, ma poi scendendo è un bel sentiero a tornanti serrati ed agevole.
Nel bosco di fondovalle la cosa si fa nuovamente angusta ed intricata, ci sono da guadare un paio di torrentelli provvisti di ponticelli pericolosissimi e quindi da evitare.
Passati quelli però poi trovi una bellissima pista tipo acquedotto e poi strada su asfalto che ti portano alla partenza.
Mah....alla fine io direi che si possono fare entrambi, meglio scendere dal Prione però, versante Ovest, più panoramico e lineare, e poi dal Colle hai la strada
Ciao!
Ovviamente ci saranno alcuni tratti dove forse dovrai scendere e condurre a mano, ma, ad esempio, il tratto dal Colle del Prione a Vignolo è percorribile su strada sterrata ( io ovviamente essendo a piedi ho seguito il sentiero).
Ragionando in termini di discesa con bicicletta direi che:
- Il versante ovest, escludendo il primo tratto piuttosto ripido ma con buona traccia di sentiero, è secondo me assolutamente fattibile e direi facile.
- Il versante Sud Est lo vedo un pò più delicato nel tratto intorno alle Caranche, ma poi scendendo è un bel sentiero a tornanti serrati ed agevole.
Nel bosco di fondovalle la cosa si fa nuovamente angusta ed intricata, ci sono da guadare un paio di torrentelli provvisti di ponticelli pericolosissimi e quindi da evitare.
Passati quelli però poi trovi una bellissima pista tipo acquedotto e poi strada su asfalto che ti portano alla partenza.
Mah....alla fine io direi che si possono fare entrambi, meglio scendere dal Prione però, versante Ovest, più panoramico e lineare, e poi dal Colle hai la strada
Ciao!
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
grazie, gentilissimo e allora già che ci sei,Littletino wrote:Ciao, premesso che io non sono un praticante MTB, credo che l'anello sia fattibile in bicicletta con buona soddisfazione.
Ovviamente ci saranno alcuni tratti dove forse dovrai scendere e condurre a mano, ma, ad esempio, il tratto dal Colle del Prione a Vignolo è percorribile su strada sterrata ( io ovviamente essendo a piedi ho seguito il sentiero).
il sentiero che hai fatto tu, tagliando la sterrata è solo pedonale o anche in bici ?? (ovviamente in discesa):
sai devo organizzare al meglio l'anello, altrimenti salgo e scendo passando dal Colle del Prione, visto che dal passo delle Caranche sembra meno ciclabile
grazie, ciao
- Littletino
- Quotazerino doc
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- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Il sentiero non è consigliabile in bici sicuramente nella sua parte alta perchè, oltre che malagevole, poi spariva nei prati e l'ultimo tratto a salire l'ho fatto " a naso" puntando al colle.
Nella parte bassa invece il percorso è sempre marcato con i segnavia e ben individuabile ma direi poco godibile con il mezzo.
Un certo tratto inoltre, anche se non lungo, è in comune con la strada sterrata.
In definitiva direi che è meglio salire e scendere al Prione per la strada, per divertirvi avete la salita al Galero: quella sì che tira!!
Buona gita.
Nella parte bassa invece il percorso è sempre marcato con i segnavia e ben individuabile ma direi poco godibile con il mezzo.
Un certo tratto inoltre, anche se non lungo, è in comune con la strada sterrata.
In definitiva direi che è meglio salire e scendere al Prione per la strada, per divertirvi avete la salita al Galero: quella sì che tira!!
Buona gita.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Galero
e' uno dei miei preferiti: prima volta che siamo andati a 20 minuti dalla vetta grandine poi pioggia quindi doccia. 1 mese dopo riproviamo e fino a 30 minuti dalla vetta siamo avvolti da nuvole basse poi le superiamo e quasi in vetta un sole splendido ma vista mare, Val Pennavaira totalmente in bianco sembrava si essere sospesi sopra un mare bianco: prima e ultima volta che mi è capitato, impressionante. Le foto che sono state inserite compensano quello che non ho potuto vedere
- soundofsilence
- Riesploratore
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- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
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Re: Monte Galero
Sabato 7/11/2009: Vignolo – Colla del Prione – Monte Galero – Passo Caranche – Vignoletto – Vignolo
Partecipante: Davide
Dislivello: 1250 metri all’andata, 50 metri al ritorno
Lunghezza: 19Km
Difficoltà: EM, un po’ ripido il cupolone finale da ovest, ma nessuna difficoltà, né esposizione.
Dopo oltre 2 mesi torno a fare una gita da solo, stavolta, forse, è anche un po’ colpa mia: magari qualche persona da contattare ce l’avrei pure avuta, ma la mia timidezza/orgoglio mi impedisce di fare il primo passo… Sono io che sono un po’ stupido, ma mi sento a disagio a dover spingere io perché gli altri vengano, vorrei che qualche volta fossero gli altri a farsi avanti, tanto per essere sicuro che non dicono di sì soltanto per non essere scortesi….
Con queste premesse la gita non può che partire male: in effetti, la mattina, non avendo appuntamenti, me la prendo troppo comoda ed esco di casa alle 7,40. Un po’ troppo tardi per fare l’anello al Galero che era pur sempre la seconda ipotesi di gita, nel caso il tempo fosse stato migliore del previsto. Parto quindi convinto di dirigermi verso il Salto del Lupo per completare l’esplorazione del Rio della Valle incominciata l’anno scorso, per questa gita, in effetti, non dovrebbero esserci problemi di tempo, né atmosferico, né di far troppo tardi…
Arrivato però a Pietra Ligure il tempo è troppo bello, non c’è una nuvola, per non farmi tentare dal Galero… Proseguo quindi fino ad Albenga, con il rimpianto di essere partito con 1,30 di ritardo, che, forse, mi impedirà anticipare il maltempo in vetta…
Imbocco quindi a Martinetto la Val Pennavaira, osservando, quando posso il Castellermo imponente sopra di me, con la speranza di intravvedere una qualche traccia che permetta di salirvi da questo versante, da sempre un mio sogno proibito, e giungo infine a Vignolo intorno alle 9.
Alle 9,11 parto, il cielo è ancora sereno, ma sono sicuro che mi pentirò di essere partito tardi.
Alla partenza subito un cartello che indica 3 ore alla Colla del Prione mi fa prendere un notevole spavento, per fortuna che non ho visto quello al bivio per Vignolo che indicava 5 ore al Galero…
Già perché il Galero? dopotutto ci sono già stato almeno 3 volte, sempre però partendo da poco sotto la Colla del Prione, dove la sterrata diventa pianeggiante a circa 1050 m di quota, stavolta voglio godermi il sentiero e le belle viste che dovrebbe offrire sui pinnacoli di roccia tra la Rocca Battaglina e il vallone del Rio Croso, sempre visti troppo frettolosamente dalla macchina, poi resta tutto il versante est da scoprire e potrebbe essere interessante e poi ancora, ma mi vergogno un po’ a dirlo, mi mancano foto decenti del Galero e dei suoi ‘giganti di pietra’, chissà se oggi riuscirò a farne…
Ritornando alla tempistica, non posso certo permettermi di impiegare 5 ore e arrivare in vetta dopo le 14, devo salire il più velocemente che posso, in effetti, colpa mia che non ho controllato, credevo che i tempi previsti fossero un po’ inferiori…
Per fortuna, nonostante qualche breve sosta e il previsto sbaglio di percorso in corrispondenza dell’ultimo attraversamento della sterrata per la Colla del Prione, dove la seguo per qualche centinaio di metri in salita, prima di ritornare sui miei passi, essendomi accorto che bisognava invece percorrere poche decine di metri in discesa per ritrovare il sentiero, riesco ad arrivare alla Colla in 1 ora e mezza giusta giusta. Qui mi devo infilarmi precipitosamente giacca, cappello e guanti, dato il vento impetuoso e gelido, per poi proseguire a ritmo leggermente ridotto per non sudare troppo. In poco più di un’ora sono in vetta, nonostante qualche fotografia di troppo ai ‘Giganti di pietra’ lungo il pendio finale. Sono le 11.50, decido di non fermarmi, vorrei scendere più al caldo e trovare il bivio per il Passo delle Caranche, non vorrei rischiare di finire al Colle San Berrnardo…
Ho un po’ fame ma riesco a resistere fino al Passo delle Caranche, situato in una bella zona rocciosa; da qui dovrebbe proseguire in cresta (una bella cresta rocciosa), se non sbaglio, il sentiero per Castelbianco: sembra interessante, anche se sembrerebbe una traccia non segnalata, bisogna che chieda ad Enrico, lui l’ha già fatto…
Dopo mangiato riprendo la discesa: bei spunzoni rocciosi mi costringono spesso a fermarmi e a girarmi in dietro, tutta la zona facente capo al passo è molto bella, ma, purtroppo, la vegetazione limita molto la visuale…
Entrato poi nel fitto del bosco inizio a scendere di corsa per recuperare il tempo perso nelle predette fermate; non è bello fare i sentieri di corsa, si rischia di non vedere tante cose, se è per fare un semplice esercizio sportivo tanto vale fare una corsetta sotto casa…
Giusta punizione per la mia corsa sarà perdere, ormai poche centinaia di metri sopra Nasino, il sentiero segnato per trovarmi su un altro, in buone condizioni, ma senza più il triangolo rosso vuoto, né il cerchio rosso pieno che dal Passo delle Caranche mi avevano fatto compagnia… A parte le solite paure di perdermi che mi assalgono in questi casi, lo sbaglio mi costerà forse una decina di minuti in più. Il sentiero da me imboccato sbuca su una strada sterrata, quasi al termine della quale occorre svoltare su un bel ponticello in pietra che porta in breve a Vignoletto, dove si ritrova il segnavia del triangolo rosso e, in breve con un poco di salita, si ritorna a Vignolo.
In conclusione: l’andata fino alla Colla del Prione non è stata interessante come speravo, le viste sul Dubasso sulla Rocca Battaglina e il Vallone del Rio Croso sono poche, si è quasi sempre nel bosco… Interessante invece, anche se rovinata sempre un po’ dal bosco troppo fitto (spero la Scinty non mi legga…) la discesa dal Passo delle Caranche; sempre bellissimi poi i ‘Giganti di Pietra’ poco sotto la vetta, nonostante l’ormai datato crollo della ‘lumaca’…
Link ad alcune foto vecchie e nuove:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Galero.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Partecipante: Davide
Dislivello: 1250 metri all’andata, 50 metri al ritorno
Lunghezza: 19Km
Difficoltà: EM, un po’ ripido il cupolone finale da ovest, ma nessuna difficoltà, né esposizione.
Dopo oltre 2 mesi torno a fare una gita da solo, stavolta, forse, è anche un po’ colpa mia: magari qualche persona da contattare ce l’avrei pure avuta, ma la mia timidezza/orgoglio mi impedisce di fare il primo passo… Sono io che sono un po’ stupido, ma mi sento a disagio a dover spingere io perché gli altri vengano, vorrei che qualche volta fossero gli altri a farsi avanti, tanto per essere sicuro che non dicono di sì soltanto per non essere scortesi….
Con queste premesse la gita non può che partire male: in effetti, la mattina, non avendo appuntamenti, me la prendo troppo comoda ed esco di casa alle 7,40. Un po’ troppo tardi per fare l’anello al Galero che era pur sempre la seconda ipotesi di gita, nel caso il tempo fosse stato migliore del previsto. Parto quindi convinto di dirigermi verso il Salto del Lupo per completare l’esplorazione del Rio della Valle incominciata l’anno scorso, per questa gita, in effetti, non dovrebbero esserci problemi di tempo, né atmosferico, né di far troppo tardi…
Arrivato però a Pietra Ligure il tempo è troppo bello, non c’è una nuvola, per non farmi tentare dal Galero… Proseguo quindi fino ad Albenga, con il rimpianto di essere partito con 1,30 di ritardo, che, forse, mi impedirà anticipare il maltempo in vetta…
Imbocco quindi a Martinetto la Val Pennavaira, osservando, quando posso il Castellermo imponente sopra di me, con la speranza di intravvedere una qualche traccia che permetta di salirvi da questo versante, da sempre un mio sogno proibito, e giungo infine a Vignolo intorno alle 9.
Alle 9,11 parto, il cielo è ancora sereno, ma sono sicuro che mi pentirò di essere partito tardi.
Alla partenza subito un cartello che indica 3 ore alla Colla del Prione mi fa prendere un notevole spavento, per fortuna che non ho visto quello al bivio per Vignolo che indicava 5 ore al Galero…
Già perché il Galero? dopotutto ci sono già stato almeno 3 volte, sempre però partendo da poco sotto la Colla del Prione, dove la sterrata diventa pianeggiante a circa 1050 m di quota, stavolta voglio godermi il sentiero e le belle viste che dovrebbe offrire sui pinnacoli di roccia tra la Rocca Battaglina e il vallone del Rio Croso, sempre visti troppo frettolosamente dalla macchina, poi resta tutto il versante est da scoprire e potrebbe essere interessante e poi ancora, ma mi vergogno un po’ a dirlo, mi mancano foto decenti del Galero e dei suoi ‘giganti di pietra’, chissà se oggi riuscirò a farne…
Ritornando alla tempistica, non posso certo permettermi di impiegare 5 ore e arrivare in vetta dopo le 14, devo salire il più velocemente che posso, in effetti, colpa mia che non ho controllato, credevo che i tempi previsti fossero un po’ inferiori…
Per fortuna, nonostante qualche breve sosta e il previsto sbaglio di percorso in corrispondenza dell’ultimo attraversamento della sterrata per la Colla del Prione, dove la seguo per qualche centinaio di metri in salita, prima di ritornare sui miei passi, essendomi accorto che bisognava invece percorrere poche decine di metri in discesa per ritrovare il sentiero, riesco ad arrivare alla Colla in 1 ora e mezza giusta giusta. Qui mi devo infilarmi precipitosamente giacca, cappello e guanti, dato il vento impetuoso e gelido, per poi proseguire a ritmo leggermente ridotto per non sudare troppo. In poco più di un’ora sono in vetta, nonostante qualche fotografia di troppo ai ‘Giganti di pietra’ lungo il pendio finale. Sono le 11.50, decido di non fermarmi, vorrei scendere più al caldo e trovare il bivio per il Passo delle Caranche, non vorrei rischiare di finire al Colle San Berrnardo…
Ho un po’ fame ma riesco a resistere fino al Passo delle Caranche, situato in una bella zona rocciosa; da qui dovrebbe proseguire in cresta (una bella cresta rocciosa), se non sbaglio, il sentiero per Castelbianco: sembra interessante, anche se sembrerebbe una traccia non segnalata, bisogna che chieda ad Enrico, lui l’ha già fatto…
Dopo mangiato riprendo la discesa: bei spunzoni rocciosi mi costringono spesso a fermarmi e a girarmi in dietro, tutta la zona facente capo al passo è molto bella, ma, purtroppo, la vegetazione limita molto la visuale…
Entrato poi nel fitto del bosco inizio a scendere di corsa per recuperare il tempo perso nelle predette fermate; non è bello fare i sentieri di corsa, si rischia di non vedere tante cose, se è per fare un semplice esercizio sportivo tanto vale fare una corsetta sotto casa…
Giusta punizione per la mia corsa sarà perdere, ormai poche centinaia di metri sopra Nasino, il sentiero segnato per trovarmi su un altro, in buone condizioni, ma senza più il triangolo rosso vuoto, né il cerchio rosso pieno che dal Passo delle Caranche mi avevano fatto compagnia… A parte le solite paure di perdermi che mi assalgono in questi casi, lo sbaglio mi costerà forse una decina di minuti in più. Il sentiero da me imboccato sbuca su una strada sterrata, quasi al termine della quale occorre svoltare su un bel ponticello in pietra che porta in breve a Vignoletto, dove si ritrova il segnavia del triangolo rosso e, in breve con un poco di salita, si ritorna a Vignolo.
In conclusione: l’andata fino alla Colla del Prione non è stata interessante come speravo, le viste sul Dubasso sulla Rocca Battaglina e il Vallone del Rio Croso sono poche, si è quasi sempre nel bosco… Interessante invece, anche se rovinata sempre un po’ dal bosco troppo fitto (spero la Scinty non mi legga…) la discesa dal Passo delle Caranche; sempre bellissimi poi i ‘Giganti di Pietra’ poco sotto la vetta, nonostante l’ormai datato crollo della ‘lumaca’…
Link ad alcune foto vecchie e nuove:
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Re: Monte Galero
ti capisco. Chissà domenica com'erasoundofsilence wrote:Dopo oltre 2 mesi torno a fare una gita da solo, stavolta, forse, è anche un po’ colpa mia: magari qualche persona da contattare ce l’avrei pure avuta, ma la mia timidezza/orgoglio mi impedisce di fare il primo passo… Sono io che sono un po’ stupido, ma mi sento a disagio a dover spingere io perché gli altri vengano, vorrei che qualche volta fossero gli altri a farsi avanti, tanto per essere sicuro che non dicono di sì soltanto per non essere scortesi….
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Re: Monte Galero
Grazie per la comprensione...Andrea89 wrote:ti capisco. Chissà domenica com'erasoundofsilence wrote:Dopo oltre 2 mesi torno a fare una gita da solo, stavolta, forse, è anche un po’ colpa mia: magari qualche persona da contattare ce l’avrei pure avuta, ma la mia timidezza/orgoglio mi impedisce di fare il primo passo… Sono io che sono un po’ stupido, ma mi sento a disagio a dover spingere io perché gli altri vengano, vorrei che qualche volta fossero gli altri a farsi avanti, tanto per essere sicuro che non dicono di sì soltanto per non essere scortesi….
Per domenica ti riferisci al tempo?
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Re: Monte Galero
A Calizzano nevicava da quando hanno detto al Tg, A Millesimo neve in autostrada. Poi sul forum Pazzaura ha messo delle foto anche della Val Casotto insomma la zona è quella. Che bello vedere con una visibiltà normale il Galero.
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Re: Monte Galero
Beh per quello sono andato il sabato, purtroppo sono partito tardi, se no la visibilità sarebbe stata molto migliore...Andrea89 wrote:A Calizzano nevicava da quando hanno detto al Tg, A Millesimo neve in autostrada. Poi sul forum Pazzaura ha messo delle foto anche della Val Casotto insomma la zona è quella. Che bello vedere con una visibiltà normale il Galero.
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Re: Monte Galero
Eh bravo Davide ...alla fine hai optato per il Galero.Come al solito belle foto. Mi e' spiaciuto non esserci anche perche' il tempo non mi e' sembrato poi cosi' male...pensavo peggio.va be' sara' per un'altra volta.
Quanto hai impiegato in definitiva? 2 ore e mezza a salire e a scendere?
Quanto hai impiegato in definitiva? 2 ore e mezza a salire e a scendere?
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Re: Monte Galero
Spiace anche a me che tu non sia venuto.MAURY76 wrote:Quanto hai impiegato in definitiva? 2 ore e mezza a salire e a scendere?
Sì ho impiegato 2 e 30 circa a salire e a scendere 2 ore 50 circa, con compresa 1/2 ora di pausa pranzo.
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Re: Monte Galero
vedo di farla breve
previsioni meteo per Mercoledì (ieri): ottime su tutti i siti, tg, ecc..
decido di andare sul Galero perché sono anni che non ci vado e dopo la prima nevicata di domenica e lunedì, con le racchette dovrebbe essere una bella gita.
Arrivo al colle di garessio e sotto un cielo blu e lo sguardo del Mindino geloso e tentatore (ma ci sono andato un mucchio di volte), imbiancato e splendente sotto il sole, mi cambio e parto lungo la monotona sterrata fino al Bocchino delle Meraviglie (ma cos'ha di meraviglioso ) dove spunta una "innocua" nuvoletta
Proseguo sulla sterrata, prendo il sentiero, metto le racchette (comincia la neve che in certi tratti raggiungerà i 40 cm.), supero la variante e mi dirigo verso il passo delle Caranche, con qualche splendido scorcio verso il mare assolato; arrivo al passo e capisco che io il sole non lo vedrò più: verso l'Armetta la nuvoletta è estesa e la quota nebbia è intorno ai 1500/1600 mt; proseguo sulla dorsale, ora anche con un bel vento che associato alla temperatura (l'orologio segna 4°) non è certo una goduria, supero la variante (molto indeciso se svoltare o no) e entro nella nebbia; continuo a salire fino ad imbattermi nella croce di vetta; mi giro in discesa, arrivo alla variante, esco dalla nebbia ed entro nella faggeta, scendo fino al sentiero, raggiungo la sterrata, tolgo le racchette e raggiungo l'auto dove il Mindino, sempre al sole, ora mi guarda ridendo e facendomi capire che lui non mi avrebbe tradito
altre due foto e la descrizione della gita sono qui:
http://www.sentieriinmtb.altervista.org ... galero.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
previsioni meteo per Mercoledì (ieri): ottime su tutti i siti, tg, ecc..
decido di andare sul Galero perché sono anni che non ci vado e dopo la prima nevicata di domenica e lunedì, con le racchette dovrebbe essere una bella gita.
Arrivo al colle di garessio e sotto un cielo blu e lo sguardo del Mindino geloso e tentatore (ma ci sono andato un mucchio di volte), imbiancato e splendente sotto il sole, mi cambio e parto lungo la monotona sterrata fino al Bocchino delle Meraviglie (ma cos'ha di meraviglioso ) dove spunta una "innocua" nuvoletta
Proseguo sulla sterrata, prendo il sentiero, metto le racchette (comincia la neve che in certi tratti raggiungerà i 40 cm.), supero la variante e mi dirigo verso il passo delle Caranche, con qualche splendido scorcio verso il mare assolato; arrivo al passo e capisco che io il sole non lo vedrò più: verso l'Armetta la nuvoletta è estesa e la quota nebbia è intorno ai 1500/1600 mt; proseguo sulla dorsale, ora anche con un bel vento che associato alla temperatura (l'orologio segna 4°) non è certo una goduria, supero la variante (molto indeciso se svoltare o no) e entro nella nebbia; continuo a salire fino ad imbattermi nella croce di vetta; mi giro in discesa, arrivo alla variante, esco dalla nebbia ed entro nella faggeta, scendo fino al sentiero, raggiungo la sterrata, tolgo le racchette e raggiungo l'auto dove il Mindino, sempre al sole, ora mi guarda ridendo e facendomi capire che lui non mi avrebbe tradito
altre due foto e la descrizione della gita sono qui:
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Re: Monte Galero
Il segnavia (quadrato rosso vuoto) dovrebbe esserci... ma effettivamente me lo ricordo piuttosto mal segnalato.soundofsilence wrote:…
Ho un po’ fame ma riesco a resistere fino al Passo delle Caranche, situato in una bella zona rocciosa; da qui dovrebbe proseguire in cresta (una bella cresta rocciosa), se non sbaglio, il sentiero per Castelbianco: sembra interessante, anche se sembrerebbe una traccia non segnalata, bisogna che chieda ad Enrico, lui l’ha già fatto…
Comunque dal Passo delle Caranche si segue (piu o meno) la cresta fino alla sella del monte Alpe e di qui si puo` proseguire fino a Martinetto o cambiando segnavia fino a Castelbianco (triangolo rosso pieno) o fino a Erli (bollo pieno attraversato da una linea). Sul Monte Alpe ci si puo` andare in cima con un sentiero ma il sentiero che scende a Martinetto ci gira intorno evitando la parte piu` rocciosa.
Vedi anche http://www.provincia.savona.it/attivita ... eri02n.asp" onclick="window.open(this.href);return false;
- soundofsilence
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Re: Monte Galero
Sì la traccia si vedeva, i segnavia, magari, a cercarli...em wrote:Il segnavia (quadrato rosso vuoto) dovrebbe esserci... ma effettivamente me lo ricordo piuttosto mal segnalato.soundofsilence wrote:…
Ho un po’ fame ma riesco a resistere fino al Passo delle Caranche, situato in una bella zona rocciosa; da qui dovrebbe proseguire in cresta (una bella cresta rocciosa), se non sbaglio, il sentiero per Castelbianco: sembra interessante, anche se sembrerebbe una traccia non segnalata, bisogna che chieda ad Enrico, lui l’ha già fatto…
Comunque dal Passo delle Caranche si segue (piu o meno) la cresta fino alla sella del monte Alpe e di qui si puo` proseguire fino a Martinetto o cambiando segnavia fino a Castelbianco (triangolo rosso pieno) o fino a Erli (bollo pieno attraversato da una linea). Sul Monte Alpe ci si puo` andare in cima con un sentiero ma il sentiero che scende a Martinetto ci gira intorno evitando la parte piu` rocciosa.
Vedi anche http://www.provincia.savona.it/attivita ... eri02n.asp" onclick="window.open(this.href);return false;
In effetti al Passo delle Caranche le altre direzioni sono tutte segnalate con cartelli o scritte su roccia, in ogni caso la traccia era invitante e, probabilmente, meriterebbe di fare un anello Castelbianco - Galero - Nasino o, almeno, io prima o poi vorrei farla.
Grazie, comunque, per le informazioni, come al solito precise, come anche le cartine della provincia di savona, che hai fatto bene a ricordarmi, me ne ero quasi dimenticato di quel sito...
Cambiando discorso, scendendo verso vignoletto ho osservato bene il Castellermo e i suoi torrioni: in effetti, anche se ci fosse un sentiero che salisse da Nasino, non credo proprio passerebbe in una zona interessante, nè tantomeno dei torrioni e, in ogni caso, percorrere integralmente il canalone che porta ai torrioni la vedo abbastanza scura...
Penso però che, dall'alto, magari usando le tecniche di discesa e risalita, spiegatemi oggi così bene da Granpasso, non ci dovrebbe essere problemi ad arrivare perlomeno fino alla base dei torrioni e dì li valutare eventuali prosecuzioni ed è una cosa che prima o poi vorrei certamente fare...
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Re: Monte Galero
In effetti, guardando appunto le cartine della provincia di savona, il sentiero da Nasino c'è, ma sale nel bosco e arriva comunque alla Colla d'Onzo, non credo sia molto interessante....soundofsilence wrote:Sì la traccia si vedeva, i segnavia, magari, a cercarli...em wrote: Il segnavia (quadrato rosso vuoto) dovrebbe esserci... ma effettivamente me lo ricordo piuttosto mal segnalato.
Comunque dal Passo delle Caranche si segue (piu o meno) la cresta fino alla sella del monte Alpe e di qui si puo` proseguire fino a Martinetto o cambiando segnavia fino a Castelbianco (triangolo rosso pieno) o fino a Erli (bollo pieno attraversato da una linea). Sul Monte Alpe ci si puo` andare in cima con un sentiero ma il sentiero che scende a Martinetto ci gira intorno evitando la parte piu` rocciosa.
Vedi anche http://www.provincia.savona.it/attivita ... eri02n.asp" onclick="window.open(this.href);return false;
In effetti al Passo delle Caranche le altre direzioni sono tutte segnalate con cartelli o scritte su roccia, in ogni caso la traccia era invitante e, probabilmente, meriterebbe di fare un anello Castelbianco - Galero - Nasino o, almeno, io prima o poi vorrei farla.
Grazie, comunque, per le informazioni, come al solito precise, come anche le cartine della provincia di savona, che hai fatto bene a ricordarmi, me ne ero quasi dimenticato di quel sito...
Cambiando discorso, scendendo verso vignoletto ho osservato bene il Castellermo e i suoi torrioni: in effetti, anche se ci fosse un sentiero che salisse da Nasino, non credo proprio passerebbe in una zona interessante, nè tantomeno dei torrioni e, in ogni caso, percorrere integralmente il canalone che porta ai torrioni la vedo abbastanza scura...
Penso però che, dall'alto, magari usando le tecniche di discesa e risalita, spiegatemi oggi così bene da Granpasso, non ci dovrebbe essere problemi ad arrivare perlomeno fino alla base dei torrioni e dì li valutare eventuali prosecuzioni ed è una cosa che prima o poi vorrei certamente fare...
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Re: Monte Galero
OT riservato a queste prime righe di soundofsilence:soundofsilence wrote:Sabato 7/11/2009: Vignolo – Colla del Prione – Monte Galero – Passo Caranche – Vignoletto – Vignolo
Partecipante: Davide
Dislivello: 1250 metri all’andata, 50 metri al ritorno
Lunghezza: 19Km
Difficoltà: EM, un po’ ripido il cupolone finale da ovest, ma nessuna difficoltà, né esposizione.
Dopo oltre 2 mesi torno a fare una gita da solo, stavolta, forse, è anche un po’ colpa mia: magari qualche persona da contattare ce l’avrei pure avuta, ma la mia timidezza/orgoglio mi impedisce di fare il primo passo… Sono io che sono un po’ stupido, ma mi sento a disagio a dover spingere io perché gli altri vengano, vorrei che qualche volta fossero gli altri a farsi avanti, tanto per essere sicuro che non dicono di sì soltanto per non essere scortesi….
personalmente trovo che fare una o più gite da solo non sia affatto una colpa, se mai una variante, una circostanza... a volte la cosa ha innegabili pregi, primo tra tutti la libertà... il mio nick (scelto in verità in modo frettoloso e poco originale) nasce dall'abitudine di non rinunciare ad un'uscita se non si trovano compagni, il tuo, oltre alla reminiscenza simon-garfunkeliana , mi fa pensare all'intenso mondo sonoro delle gite solitarie, quando passo, respiro, battito cardiaco, vento, acqua, aria, fronde, uccelli, voci e rumori lontani riempiono il silenzio intenso dei pensieri, accompagnano il "mantra" di un motivo musicale che emerge dalla memoria e accompagna il passo, per diventare in qualche modo più silenziosi e intensi in vetta, quando il passo si ferma, il battito e il respiro si acquetano, lo sguardo si riposa e si sazia con l'orizzonte (quando è possibile - of course)... anche la solitudine (questa solitudine) ha la sua bellezza...
tuttavia mi permetto di suggerirti un banale accorgimento (al quale forse hai già pensato e che forse hai già scartato - in tal caso: scusa! ) per consentire a eventuali compagni di aggregarsi alle tue gite (che rispondono di solito a idee non banali, a progetti meditati da tempo). E cioè annunciare con un certo anticipo le tue intenzioni (il giorno tale vado là, chi viene, chi si unisce?) Rischi di trovare comagnia non molto in sintonia, o di non trovarne affatto - e questo va messo in conto senza drammi - ma potrebbe capitarti, come a me è capitato, di trovare una compagnia che poi diventa una amicizia profonda, pur essendo nata casualmente da un post di questo tipo. A mio giudizio vale la pena. Il forum è grande, chi va in montagna di solito è menta aperta, che cerca intorno a sé un mondo che rispecchi questa ampiezza di vedute...
scusa se mi sono permesso, e complimenti per le tue tante gite!
Paolo
Fine OT
PS prima o poi sul Galero... ... ...
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Re: Monte Galero
Ci mancherebbe, mi fa molto piacere che hai letto e che cerchi di aiutarmi e te ne ringrazio molto...wolf wrote:scusa se mi sono permesso...
Beh non intendevo esattamente che la colpa stesse nel fare una gita da solo, ma nel non chiamare persone, quando avresti voglia di farlo, perchè pensi che, per una volta, tocchi a loro...wolf wrote:personalmente trovo che fare una o più gite da solo non sia affatto una colpa
Questa abitudine sicuramente ce l'ho...wolf wrote:abitudine di non rinunciare ad un'uscita se non si trovano compagni
Perfetta interpretazione che calza a pennello, solo che quando ho scelto il nickname non avevo ancora mai fatto gite da solo...wolf wrote:il tuo, oltre alla reminiscenza simon-garfunkeliana , mi fa pensare all'intenso mondo sonoro delle gite solitarie
Beh per un pò di settimane l'ho fatto: scrivevo la meta della gita settimanale sulla sezione Raduni, ma c'erano 3/4 problemi: uno che non ha mai risposto nessuno, due che non riuscivo ad annunciare la gita prima del giovedì precedente perchè per scegliere la meta avevo bisogno di previsioni del tempo attendibili, 3 che comunque non è detto che poi facevo la gita programmata perchè c'erano sempre gite di riserva che, all'ultimo momento, potevano sembrare più opportune da fare per condizioni meteo o altro, 4 che se qualcuno si aggregava/a la gita si sceglie in funzione dei partecipanti, cercando di accontentare il più possibile tutti... In poche parole non avevo/ho l'intenzione di fare una gita sociale dove io comando e gli altri obbediscono, ma di fare una gita in amicizia in cui tutti possono partecipare all'organizzazione...wolf wrote:tuttavia mi permetto di suggerirti un banale accorgimento (al quale forse hai già pensato e che forse hai già scartato - in tal caso: scusa! ) per consentire a eventuali compagni di aggregarsi alle tue gite (che rispondono di solito a idee non banali, a progetti meditati da tempo). E cioè annunciare con un certo anticipo le tue intenzioni (il giorno tale vado là, chi viene, chi si unisce?)
Sì, sarebbe bello, ma, per me, è un pò utopia: in effetti sono un tipo un (pò) particolare che pur avendola sempre desiderata non è mai riuscito ad instaurare un'amicizia profonda con nessuno e non solo per quanto riguarda le gite... e che anche per le amicizie più superficiali sono sempre stato assai scarso e per la maggior parte del tempo direi a "quotazero" e non mi riferisco al forum (chiarisco per non creare involontari equivoci)....wolf wrote:di trovare una compagnia che poi diventa una amicizia profonda
Per concludere, oltre a farmi piacere, devo dire che una mezza idea me l'hai fatta venire: potrei sempre fare un topic generico in Raduni del tipo: "Soundofsilence va in gita tutti i weekend, topic x chi vuole partecipare alla gita e/o all'organizzazione"...
Un pò lungo in effetti, ma è un pò il mio stile , chissa che non superi il limite caratteri....
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Re: Monte Galero
capisco, non siamo tutti uguali e meno male.Sì, sarebbe bello, ma, per me, è un pò utopia
Piuttosto, però, perchè non ti unisci alla cena dell'11 dicembre alla baita del diamante?
non saremo in tantissimi, credo ci sarà proprio una bella atmosfera e ci si parlerà guardandosi negli occhi (anche se un po' di bottiglie faranno da ostacolo ). Sarebbe un piacere!
Ora però sarà meglio tornare a parlare del Monte Galero, prima che i mod ci tirino le orecchie - a presto!
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Re: Monte Galero
Grazie che me l'hai detto, non ne sapevo niente, ci penserò; in teoria lasciare la famiglia alla sera non ho l'abitudine di farlo, l'unica libertà che mi prendo è quella di una gita alla settimana, da quando non mi seguono più assiduamente... Però potrei fare l'eccezione che conferma la regola...wolf wrote:Piuttosto, però, perchè non ti unisci alla cena dell'11 dicembre alla baita del diamante?
Non ti preoccupare i mod non li leggono i miei post... e questa ne sarà la prova, anche se rispondono sarà l'eccezione che conferma la regola...wolf wrote:Ora però sarà meglio tornare a parlare del Monte Galero, prima che i mod ci tirino le orecchie - a presto!
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Re: Monte Galero
Ti posso assicurare che i mod leggono...
e che per farli arrabbiare ci vuole ben altro che questo OT tra persone civili...
per la cena vedi qui
viewtopic.php?f=19&t=6646
io spero di portare mia moglie, forse un figlio... di sicuro una buona bottiglia
e che per farli arrabbiare ci vuole ben altro che questo OT tra persone civili...
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Re: Monte Galero
Sì, capita che mi leggano, ma solo in citazione....wolf wrote:Ti posso assicurare che i mod leggono...
Non si capisce che sto scherzando??? eppure ho riempito anche il posto precedente di lol ( )....
Grazie, ci darò un'occhiata, dopo che ho finito di catalogare le foto di ieri...wolf wrote:per la cena vedi qui
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Re: Monte Galero
Ieri con Claudia siamo saliti sul Galero partendo da Bocchino delle meraviglie, effettuando un breve anello in senso orario da circa 3 ore e 15.
La cima è davvero panoramica! Anche se il monte non è alto, si erige in mezzo a zone molto più basse e offre una visuale piacevole delle alpi Liguri. Inoltre il tratto di crinale che unisce la cima all'anticima è molto suggestivo a mio parere. Un gita che è stata diciamo di "ripiego" per poter fare presto (dovevamo esser nel primo pomeriggio dai miei in campagna) si è rivelata davvero interessante.
Inoltre bellissima fioritura e tantissime farfalle.
Quota ideale per il periodo, sole tiepido e fresco nel bosco.
Qualche scatto:
Appena usciti dal bosco, il crinale è molto panoramico e piacevole
Poco dopo si scollina e spunta la cupola "sommitale" del Galero
Fantastica fioritura e tante farfalle come non avevo mai visto
Cosa si tira fuori da una compatta… stupefacente!
Ed eccoci in cima
Davvero bello il crinale che ci separa dall’anticima più a nord
Le curiose ed imponenti strutture rocciose durante la discesa
La cima è davvero panoramica! Anche se il monte non è alto, si erige in mezzo a zone molto più basse e offre una visuale piacevole delle alpi Liguri. Inoltre il tratto di crinale che unisce la cima all'anticima è molto suggestivo a mio parere. Un gita che è stata diciamo di "ripiego" per poter fare presto (dovevamo esser nel primo pomeriggio dai miei in campagna) si è rivelata davvero interessante.
Inoltre bellissima fioritura e tantissime farfalle.
Quota ideale per il periodo, sole tiepido e fresco nel bosco.
Qualche scatto:
Appena usciti dal bosco, il crinale è molto panoramico e piacevole
Poco dopo si scollina e spunta la cupola "sommitale" del Galero
Fantastica fioritura e tante farfalle come non avevo mai visto
Cosa si tira fuori da una compatta… stupefacente!
Ed eccoci in cima
Davvero bello il crinale che ci separa dall’anticima più a nord
Le curiose ed imponenti strutture rocciose durante la discesa
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota