Forti di Genova
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Forti di Genova
L'ultimo dell'anno sono andato con Emma e Dany a fare un giro per i forti di Genova. Partiti dal Righi abbiamo raggiunto il forte Sperone, il Puin e il Diamante. C'era molta nebbia e freddo, tratti del sentiero erano ricoperti da un sottile strato di ghiaccio. Il percorso deve essere molto panoramico sia sul versante della Val Bisagno che su quello della Val Polcevera...noi ci siamo però dovuti accontentare di pochi scorci.
Personalmente trovo possa essere un bel percorso per una passeggiata non troppo faticosa oppure per una bella corsa su sterrato. In un'ora comunque si raggiunge tranquillamente il Forte Diamante se le condizioni del percorso sono normali.
Ciao e buon anno a tutti!
Personalmente trovo possa essere un bel percorso per una passeggiata non troppo faticosa oppure per una bella corsa su sterrato. In un'ora comunque si raggiunge tranquillamente il Forte Diamante se le condizioni del percorso sono normali.
Ciao e buon anno a tutti!
- rikkytikkytavi
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- Location: Arenzano
Io ho fatto un percorso abbastanza breve e molto bello che mi sento di consigliare a tutti:
Io vengo da ponente e quindi ho preso il treno fino a Brignole,da li sono andato a Piazza Manin e ho preso il trenino di Casella fino a Trensasco,dove inizia il sentiero.
Sono salito fino al forte Diamante,il sentiero sale abbastanza ma è l'unica fatica di tutto l'itinerario;da li sono sceso al forte Puin,tralasciando il bivio per i il forte Fratello Minore e i resti del Fratello Maggiore,per proseguire fino al Forte Sperone.
Li finisce il sentiero e su strada asfaltata sono sceso fino al capolinea della funicolare del Righi,con cui sono sceso all'altro capolinea a Largo Zecca,vicino a via Balbi, e da li alla stazione di Principe dove ho ripreso il treno per tornare a casa.
Secondo me è un giro bello perchè permette di vedere quasi tutti i forti,la deviazione per i due Fratelli è ben poca cosa,offre bellissimi scorci si fatica zero e per chi è interessato ha anche risvolti storico-culturali.
Io ci sono stato in primavera e c'era un pò freddo la mattina ma poi è venuto caldo e si stava benissimo.
Ciao a tutti!
Io vengo da ponente e quindi ho preso il treno fino a Brignole,da li sono andato a Piazza Manin e ho preso il trenino di Casella fino a Trensasco,dove inizia il sentiero.
Sono salito fino al forte Diamante,il sentiero sale abbastanza ma è l'unica fatica di tutto l'itinerario;da li sono sceso al forte Puin,tralasciando il bivio per i il forte Fratello Minore e i resti del Fratello Maggiore,per proseguire fino al Forte Sperone.
Li finisce il sentiero e su strada asfaltata sono sceso fino al capolinea della funicolare del Righi,con cui sono sceso all'altro capolinea a Largo Zecca,vicino a via Balbi, e da li alla stazione di Principe dove ho ripreso il treno per tornare a casa.
Secondo me è un giro bello perchè permette di vedere quasi tutti i forti,la deviazione per i due Fratelli è ben poca cosa,offre bellissimi scorci si fatica zero e per chi è interessato ha anche risvolti storico-culturali.
Io ci sono stato in primavera e c'era un pò freddo la mattina ma poi è venuto caldo e si stava benissimo.
Ciao a tutti!
Tanto lavoro e niente spasso il morale scende in basso!
L'ho fatto!
Però io sono partito da righi...e ho fatto l'anello andando fino al valico di trensasco a piedi per percorso sul lato val bisagno..
http://www.quotazero.com/forum/viewtopic.php?t=1378
Però io sono partito da righi...e ho fatto l'anello andando fino al valico di trensasco a piedi per percorso sul lato val bisagno..
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Per festeggiare allegramente il 25 aprile (e il mio compleanno incombente!!), oggi sono andato con un amico ai forti. E' stata un'idea abbastanza sciagurata vista la mole enorme di gitanti della domenica che hanno invaso il forte Diamante a partire da mezzogiorno!!!! E' stato un vero assalto alle mura che mi ha visto battere in ritirata verso il trenino di Casella!!!
Comunque è sempre una gita molto bella e panoramica, soprattutto se ci si arrampica sulle mura del forte per arrivare al primo terrazzo come ho fatto io E' un vero peccato che sia chiuso e non si possa entrare e andare sulle terrazze, soprattutto adesso che sono finiti i lavori e hanno tolto tutti i ponteggi.
Comunque leggendo un programma che ho trovao nella stazione di Manin, ho capito di avere sbagliato tutto oggi: altro che scarpinata per i forti!!! Dovevo andarmene a Sant'Olcese alla sagra di fave e salame!!!
Comunque è sempre una gita molto bella e panoramica, soprattutto se ci si arrampica sulle mura del forte per arrivare al primo terrazzo come ho fatto io E' un vero peccato che sia chiuso e non si possa entrare e andare sulle terrazze, soprattutto adesso che sono finiti i lavori e hanno tolto tutti i ponteggi.
Comunque leggendo un programma che ho trovao nella stazione di Manin, ho capito di avere sbagliato tutto oggi: altro che scarpinata per i forti!!! Dovevo andarmene a Sant'Olcese alla sagra di fave e salame!!!
Finchè l'appetito c'è, mi sento come un re!
Io c'ero domenica scorsa ed ho fatto una bella passeggiata! Partenza dal Righi, Valico di Trensasco passando per la sterrata dell'Acquedotto (unico tratto sovrafollato), salita al Diamanta per poi proseguire in cresta sino a sotto il Puin passando per i due Fratelli. Sotto la rampetta che porta al Puin ho preso un sentiero che si ricongiunge al sentiero delle farfalle e quindi sono tornato al Righi. Bella passeggiata che ho fatta molto con calma anche perche' ho portato persone poco abituate a camminare. Mi sembra pero' che alla fine fossero tutti soddisfatti!
- Luca
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- Joined: Thu Mar 22, 2007 14:21
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Stamattina avevo voglia di sgranchirmi le gambe (e non avevo alcuna voglia di studiare ) e insieme ad un mio amico ho fatto lo stesso giro che hai illustrato... mi è piaciuto, non avevo mai visto questi Forti...molto affollamento di podisti - bikers ecc fino al valico di trensasco, ma ho incontrato qualcuno anche sul diamante...nel complesso è un giro "simpatico" e da consigliare per far vedere Genova da un altra prospettiva senza prendere l'auto e a poca distanza dal centro...Dani80 wrote:Io c'ero domenica scorsa ed ho fatto una bella passeggiata! Partenza dal Righi, Valico di Trensasco passando per la sterrata dell'Acquedotto (unico tratto sovrafollato), salita al Diamanta per poi proseguire in cresta sino a sotto il Puin passando per i due Fratelli. Sotto la rampetta che porta al Puin ho preso un sentiero che si ricongiunge al sentiero delle farfalle e quindi sono tornato al Righi. Bella passeggiata che ho fatta molto con calma anche perche' ho portato persone poco abituate a camminare. Mi sembra pero' che alla fine fossero tutti soddisfatti!
Ciao
se mi fosse dato di vivere senza un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito (G.Gervasutti)
Oggi uscita dal lavoro presto ho raggiunto Paolo59 a Bolzaneto alle 14, volevamo salire qualche monte ma i tuoni ci ammonivano già dal basso... così siamo saliti al valico di Trensasco dove ci hanno accolto alcune saette (ma distanti).
Da buon meteorologo Paolo mi ha rassicurata che il temporale era lontano e andando verso il forte Diamante ne saremmo stati fuori.
"non porto la crema tanto è nuvolo..." le ultime parole famose, percorriamo un tratto di sterrato e poco dopo sulle nostre teste spunta il sole così mi sono leggermente abbrustolita
Bellissimo giro conosciuto a menadito da Paolo ma dovessi dirvi dove siamo passati non mi ricordo perchè ho chiacchierato troppo!
Dallo sterrato, dopo aver attraversato la colata di cemento (canaletta dell'acqua?? chiedo scusa ai veterani ma non saprei come chiamare quella cosa ) abbiamo staccato sulla destra, direzione Puin che però non abbiamo raggiunto, poi per crinali, sentieri a mezza costa (un tratto per fortuna anche all'ombra, oggi faceva un tantino caldo...) abbiamo raggiunto il Fratello Minore e da lì il Diamante per ritornare a Trensasco.
Un totale di circa 6 km se non sbaglio, meravigliosamente circondati da garofani, cespugli di margherite, gigli di San Giovanni, miriadi di farfalle che ci svolazzavano intorno e tanti altri bei fiori, poiane che volteggiavano o stavano ferme sfruttando le correnti in attesa della preda...
Grazie a Paolo per il bel giro, spero che riesca a mettere qualche bella foto appena riesce (occhio alle foto da "vispa teresa" che come sai richiedono il mio consenso! )
P.s. quanto siamo fortunati a vivere a Genova!
Da buon meteorologo Paolo mi ha rassicurata che il temporale era lontano e andando verso il forte Diamante ne saremmo stati fuori.
"non porto la crema tanto è nuvolo..." le ultime parole famose, percorriamo un tratto di sterrato e poco dopo sulle nostre teste spunta il sole così mi sono leggermente abbrustolita
Bellissimo giro conosciuto a menadito da Paolo ma dovessi dirvi dove siamo passati non mi ricordo perchè ho chiacchierato troppo!
Dallo sterrato, dopo aver attraversato la colata di cemento (canaletta dell'acqua?? chiedo scusa ai veterani ma non saprei come chiamare quella cosa ) abbiamo staccato sulla destra, direzione Puin che però non abbiamo raggiunto, poi per crinali, sentieri a mezza costa (un tratto per fortuna anche all'ombra, oggi faceva un tantino caldo...) abbiamo raggiunto il Fratello Minore e da lì il Diamante per ritornare a Trensasco.
Un totale di circa 6 km se non sbaglio, meravigliosamente circondati da garofani, cespugli di margherite, gigli di San Giovanni, miriadi di farfalle che ci svolazzavano intorno e tanti altri bei fiori, poiane che volteggiavano o stavano ferme sfruttando le correnti in attesa della preda...
Grazie a Paolo per il bel giro, spero che riesca a mettere qualche bella foto appena riesce (occhio alle foto da "vispa teresa" che come sai richiedono il mio consenso! )
P.s. quanto siamo fortunati a vivere a Genova!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Sì siamo proprio fortunati, la nostra è una regione splendida dal punto di vista del paesaggio, in un attimo sei fuori dal caos cittadino e ti rigeneri
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Eccomi a completare questo bel giro ad anello che permette di salire i principali forti della costiera. Son poco più di 7 chilometri per 480 metri circa di dislivello da fare con tranquillità in mezza giornata.scinty wrote:Oggi uscita dal lavoro presto ho raggiunto Paolo59 a Bolzaneto alle 14, volevamo salire qualche monte ma i tuoni ci ammonivano già dal basso... così siamo saliti al valico di Trensasco dove ci hanno accolto alcune saette (ma distanti).
Da buon meteorologo Paolo mi ha rassicurata che il temporale era lontano e andando verso il forte Diamante ne saremmo stati fuori.
"non porto la crema tanto è nuvolo..." le ultime parole famose, percorriamo un tratto di sterrato e poco dopo sulle nostre teste spunta il sole così mi sono leggermente abbrustolita
Bellissimo giro conosciuto a menadito da Paolo ma dovessi dirvi dove siamo passati non mi ricordo perchè ho chiacchierato troppo!
Dallo sterrato, dopo aver attraversato la colata di cemento (canaletta dell'acqua?? chiedo scusa ai veterani ma non saprei come chiamare quella cosa ) abbiamo staccato sulla destra, direzione Puin che però non abbiamo raggiunto, poi per crinali, sentieri a mezza costa (un tratto per fortuna anche all'ombra, oggi faceva un tantino caldo...) abbiamo raggiunto il Fratello Minore e da lì il Diamante per ritornare a Trensasco.
Un totale di circa 6 km se non sbaglio, meravigliosamente circondati da garofani, cespugli di margherite, gigli di San Giovanni, miriadi di farfalle che ci svolazzavano intorno e tanti altri bei fiori, poiane che volteggiavano o stavano ferme sfruttando le correnti in attesa della preda...
Grazie a Paolo per il bel giro, spero che riesca a mettere qualche bella foto appena riesce (occhio alle foto da "vispa teresa" che come sai richiedono il mio consenso! )
P.s. quanto siamo fortunati a vivere a Genova!
Qui tutta la descrizione dell'itinerario usato anche per i miei allenamenti di corsa.
http://www.paolosnow.it/trail/itin_3/itin_3.htm
qui invece un link alle foto
http://www.paolosnow.it/forti/index.htm
P.S.
La vispa Teresa è venuta benisssimisssimissimo! A parte le farfalle che non si vedono......
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Re: Forti di Genova
Oggi pomeriggio giro tra i forti di Genova.
Giornata grigia ma non piovosa.
Nel pomeriggio partenza dalla Baita del Diamante seguo il sentiero che porta verso il parco del Peralto praticamente in piano. Seguo il nuovo percorso "didattico" per i neofiti della corsa fino alla fine dell'asfalto dopodichè taglio verso monte per un breve sentiero che mi porta davanti al cosiddetto "cancello" che mi porta verso il versante Polcevera. Mi dirigo verso le mura dello Sperone, le passo, poi Puin salgo verso destra abbandonando nuovamente il versante e discendendo verso la val Bisagno. Un breve tratto in discesa e raggiungo un sentiero in piano che percorro in direzione del Diamante. Noto che il percorso fatto all'andata e un pò più a valle ogni tanto compare alla vista. Il sentiero che stò percorrendo porta un segno con la X rossa. Seguendolo fino alla fine incontro dei cartelli indicanti le neviere del Diamante. Poi bruscamente s'intrica tra il bosco e comincia a scendere fino a raggiungere il sentiero percorso all'andata quello che le cartine chiamano "via dell'Acquedotto" che in piano mi riporta alla Baita del Diamante.
Mi devo rimettere in moto. Sono molto arrugginito.
Nell'immagine
A: Baita del Diamante
B: Inizio percorso Didattico
C: Cancello del Peralto
Giornata grigia ma non piovosa.
Nel pomeriggio partenza dalla Baita del Diamante seguo il sentiero che porta verso il parco del Peralto praticamente in piano. Seguo il nuovo percorso "didattico" per i neofiti della corsa fino alla fine dell'asfalto dopodichè taglio verso monte per un breve sentiero che mi porta davanti al cosiddetto "cancello" che mi porta verso il versante Polcevera. Mi dirigo verso le mura dello Sperone, le passo, poi Puin salgo verso destra abbandonando nuovamente il versante e discendendo verso la val Bisagno. Un breve tratto in discesa e raggiungo un sentiero in piano che percorro in direzione del Diamante. Noto che il percorso fatto all'andata e un pò più a valle ogni tanto compare alla vista. Il sentiero che stò percorrendo porta un segno con la X rossa. Seguendolo fino alla fine incontro dei cartelli indicanti le neviere del Diamante. Poi bruscamente s'intrica tra il bosco e comincia a scendere fino a raggiungere il sentiero percorso all'andata quello che le cartine chiamano "via dell'Acquedotto" che in piano mi riporta alla Baita del Diamante.
Mi devo rimettere in moto. Sono molto arrugginito.
Nell'immagine
A: Baita del Diamante
B: Inizio percorso Didattico
C: Cancello del Peralto
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
roberto_sarmenti@hotmail.com
Re: Forti di Genova
Bel giretto ma con poco dislivello...............
Alla sella del Diamante sali al forte e poi scendi verso la baita.............
Oppure dal cancello dell'avvocato scendi verso fregoso vai a begato e da lì puoi risalire al fratello minore
Oppure da begato prosegui su asfalto verso s.olcese sino ad incontrare il triangolo rosso che sale da bolzaneto alla sella del diamante. Bello, molto consigliato e selvaggio......
Ciao e divertiti..............
Alla sella del Diamante sali al forte e poi scendi verso la baita.............
Oppure dal cancello dell'avvocato scendi verso fregoso vai a begato e da lì puoi risalire al fratello minore
Oppure da begato prosegui su asfalto verso s.olcese sino ad incontrare il triangolo rosso che sale da bolzaneto alla sella del diamante. Bello, molto consigliato e selvaggio......
Ciao e divertiti..............
Belin !
Re: Forti di Genova
Io solitamente parto da casa (Rivarolo- campo Torbella) e salgo al Garbo, prima tramite sentiero e poi tramite strada asfaltata.
Dal Garbo, ho due alternative:
1) seguo il sentiero marcato con un bollo rosso che porta direttamente ai Piani di Fregoso
2) seguo un sentiero alternativo che porta alla Torre di Granarolo e di lì - tramite strada asfaltata- raggiungo i Piani di Fregoso.
In prossimità del mini golf, abbandono l'asfalto e salgo nel bosco - sempre seguendo il sentiero col bollo rosso- e raggiungo Forte Begato (40 min circa da casa).
Da Forte Begato proseguo per Forte Puin. Poi, raggiungo un bivio e prendo il sentiero sulla dx che scende verso Forte Diamante. Onde evitare di salirlo e scenderlo dallo stesso lato, vado fino al Valico di Trensasco e di lì risalgo fino a Forte Diamante.
Poi ridiscendo dal lato opposto (sentiero più agevole).
Ritornata alla base del Diamante, ritorno sui miei passi fino a raggiungere il sopra citato bivio. Questa volta prendo il sentiero di sinistra e vado fino al Forte Fratello Minore.
A questo punto.....se cammino (come adesso che sono "infortunata") .....torno sui miei passi e ripercorro a ritroso il percorso dell'andata.
Quando posso correre, invece....scendo a Begato e di lì tramite la strada asfaltata...risalgo ai Piani di Fregoso, ritorno alla Torre di Granarolo e di lì scendo al Garbo e infine a casa.
L'intero giro nella sua versione escursionistica mi costa circa 3 ore, di corsa mezz'ora di meno
(la prima volta ...arrivata a Begato ho sbagliato strada e sono finita a Geminiano.....col risultato che sono dovuta scendere a Bolzaneto e poi da lì andare a casa...ma non è da fare...tutto sull'asfalto )
Dal Garbo, ho due alternative:
1) seguo il sentiero marcato con un bollo rosso che porta direttamente ai Piani di Fregoso
2) seguo un sentiero alternativo che porta alla Torre di Granarolo e di lì - tramite strada asfaltata- raggiungo i Piani di Fregoso.
In prossimità del mini golf, abbandono l'asfalto e salgo nel bosco - sempre seguendo il sentiero col bollo rosso- e raggiungo Forte Begato (40 min circa da casa).
Da Forte Begato proseguo per Forte Puin. Poi, raggiungo un bivio e prendo il sentiero sulla dx che scende verso Forte Diamante. Onde evitare di salirlo e scenderlo dallo stesso lato, vado fino al Valico di Trensasco e di lì risalgo fino a Forte Diamante.
Poi ridiscendo dal lato opposto (sentiero più agevole).
Ritornata alla base del Diamante, ritorno sui miei passi fino a raggiungere il sopra citato bivio. Questa volta prendo il sentiero di sinistra e vado fino al Forte Fratello Minore.
A questo punto.....se cammino (come adesso che sono "infortunata") .....torno sui miei passi e ripercorro a ritroso il percorso dell'andata.
Quando posso correre, invece....scendo a Begato e di lì tramite la strada asfaltata...risalgo ai Piani di Fregoso, ritorno alla Torre di Granarolo e di lì scendo al Garbo e infine a casa.
L'intero giro nella sua versione escursionistica mi costa circa 3 ore, di corsa mezz'ora di meno
(la prima volta ...arrivata a Begato ho sbagliato strada e sono finita a Geminiano.....col risultato che sono dovuta scendere a Bolzaneto e poi da lì andare a casa...ma non è da fare...tutto sull'asfalto )
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Forti di Genova
Stamattina mi alzo tardi complice un sabato sera un pò "allegrotto", dopo aver bevuto un caffè esco e vado a comprare il giornale, mi accorgo subito della piacevolissima e fresca brezza che spira senza tregua, il cielo è limpidissimo, solo due o tre nuvolette che se ne stanno andando..
Oggi i soliti amici non potevano venire a scarpinare a causa di vari impegni familiari ma mi dico lo stesso che è un delitto sprecare una giornata del genere, però è tardi per imbastire qualcosa sulle lunghe distanze... "quasi quasi me ne vado al Diamante......."
Torno a casa e preparo un zainetto leggero con quelle quattro cose dentro per me e per il cane, giusto per fare quei quattro passi. Esco e prendo la via del cimitero di Staglieno, superato il quale imbocco la creusa che porta prima alla chiesa di S.Bartolomeo e poi prosegue verso monte sulla costa che divide l valletta del Veilino dal paesino di Preli. Il cane parte deciso sul sentiero che conosce benissimo, all'altezza del poligono di tiro sento rovistare nei cespugli alla mia sinistra, dando per scontato che sia il cane gli dò una voce per richiamarlo all'ordine, nemmeno ho finito di pronunciare la prima sillaba che dal suddetto cespuglio salta fuori una femmina di cinghiale con relativo cucciolo che partono a razzo verso valle grugnendo. Il cane lo vedo 100mt più avanti che mi guarda con un espressione interrogativa.Non si è accorto di niente. Superata la galleria ferroviaria affrontiamo l'ultima rampa e ci congiungiamo con l'acquedotto del Righi. Invece di proseguire verso monte sul triangolo rosso seguiamo la sterrata fino alla baita di trensasco e poi deviamo verso monte sui tre pallini rossi verso il Diamante, all'inizio si sale leggermente, poi il sentiero diventa sempre più ripidi fino a sfociare in una valletta pianeggiante preludio ad una nuova ripida salita che ci porta direttamente dentro le mura. Complice la splendida giornata il panorama è fantastico, si vede davvero tutto dall'entroterra alle due riviere, il porto di Genova sembra di poterlo toccare, su tutto un vento freschissimo ed impetuoso che allenta di molto la morsa del caldo. Il tempo di bere qualcosa ed imbocchiamo la strada militare che tornante dopo tornante ci riporta alla sella del Diamante, continuiamo verso il forte Puin, in prossimità del quale passiamo nelle vicinanze di quello che sembra essere un trampolino per MB e scendiamo su di un sentierino che se ne diparte fino a congiungerci alla X rossa che seguiamo fino all'osteria delle baracche, al Peralto e al piazzale della funicolare del Righi, proseguiamo sul primo tratto di via Carso e poi svoltiamo per via Cima di S.Pantaleo che percorriamo fino al punto nel quale diventa una creusa molto male in arnese piena di rifiuti e di rovi che ci porta ai ruderi della chiesa di S.Pantaleo, passati sotto al ponticello della ferrovia prendiamo a destra la creusa chiamata Salita S. Pantaleo che rapidissimamente ci conduce al cimitero di Staglieno chiudendo così l'anello.
Tutto per non sprecare un pomeriggio.
tempo totale soste incluse 03.45h
Alla prossima.
Oggi i soliti amici non potevano venire a scarpinare a causa di vari impegni familiari ma mi dico lo stesso che è un delitto sprecare una giornata del genere, però è tardi per imbastire qualcosa sulle lunghe distanze... "quasi quasi me ne vado al Diamante......."
Torno a casa e preparo un zainetto leggero con quelle quattro cose dentro per me e per il cane, giusto per fare quei quattro passi. Esco e prendo la via del cimitero di Staglieno, superato il quale imbocco la creusa che porta prima alla chiesa di S.Bartolomeo e poi prosegue verso monte sulla costa che divide l valletta del Veilino dal paesino di Preli. Il cane parte deciso sul sentiero che conosce benissimo, all'altezza del poligono di tiro sento rovistare nei cespugli alla mia sinistra, dando per scontato che sia il cane gli dò una voce per richiamarlo all'ordine, nemmeno ho finito di pronunciare la prima sillaba che dal suddetto cespuglio salta fuori una femmina di cinghiale con relativo cucciolo che partono a razzo verso valle grugnendo. Il cane lo vedo 100mt più avanti che mi guarda con un espressione interrogativa.Non si è accorto di niente. Superata la galleria ferroviaria affrontiamo l'ultima rampa e ci congiungiamo con l'acquedotto del Righi. Invece di proseguire verso monte sul triangolo rosso seguiamo la sterrata fino alla baita di trensasco e poi deviamo verso monte sui tre pallini rossi verso il Diamante, all'inizio si sale leggermente, poi il sentiero diventa sempre più ripidi fino a sfociare in una valletta pianeggiante preludio ad una nuova ripida salita che ci porta direttamente dentro le mura. Complice la splendida giornata il panorama è fantastico, si vede davvero tutto dall'entroterra alle due riviere, il porto di Genova sembra di poterlo toccare, su tutto un vento freschissimo ed impetuoso che allenta di molto la morsa del caldo. Il tempo di bere qualcosa ed imbocchiamo la strada militare che tornante dopo tornante ci riporta alla sella del Diamante, continuiamo verso il forte Puin, in prossimità del quale passiamo nelle vicinanze di quello che sembra essere un trampolino per MB e scendiamo su di un sentierino che se ne diparte fino a congiungerci alla X rossa che seguiamo fino all'osteria delle baracche, al Peralto e al piazzale della funicolare del Righi, proseguiamo sul primo tratto di via Carso e poi svoltiamo per via Cima di S.Pantaleo che percorriamo fino al punto nel quale diventa una creusa molto male in arnese piena di rifiuti e di rovi che ci porta ai ruderi della chiesa di S.Pantaleo, passati sotto al ponticello della ferrovia prendiamo a destra la creusa chiamata Salita S. Pantaleo che rapidissimamente ci conduce al cimitero di Staglieno chiudendo così l'anello.
Tutto per non sprecare un pomeriggio.
tempo totale soste incluse 03.45h
Alla prossima.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Forti di Genova
Ma grazie mille
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Forti di Genova
Oggi con Baldo nuovo giretto per i forti, complici impegni pomeridiani, partiti da Staglieno saliamo per creuza verso la chiesa si S. Bartolomeo, la sorpassiamo sempre per creusa non segnalata verso nord che in breve diventa sentiero e nei pressi di Preli si interseca con la segnalazione triangolo rosso che seguiamo fino ad incrociare la sterrata dell'acquedotto arrivati alla quale abbandoniamo il triangolo rosso e ci dirigiamo sulla sterrata verso Trensasco seguendo ora la X rossa. Giunti alla baita sul valico voltiamo a sinistra un pò prima della stessa e prendiamo una diramazione in salita segnalata con bandierine bianche e rosse CAI con dicitura AQ1, del segnavia FIE tre pallini rossi non se ne vede l'ombra, ma la direzione è più che evidente, rimontiamo il versante nord est del monte Diamante superando un anticima che divide il crinale in due ripidissime salite,in una tosta mezz'oretta siamo in vetta. Tempo totale da Staglieno h 02.30.
La giornata è contraddistinta da un tempo assai variabile, partiti con il sole adesso ci troviamo di fronte anche a delle nubi che vanno addensandosi, nulla di troppo minaccioso, ma quando il sole si nasconde il vento freddo ti gela le ossa, per fortuna che il mio mega-pile imbottito fa il suo dovere.
Ci riposiamo un quarto d'ora poi scendiamo via strada militare verso sud sul sentiero cerchio rosso vuoto costeggiando i forti Puin e Sperone dal lato ovest degli stessi, giungiamo al famoso cancello dal quale usciamo abbandonando il segnavia che continua a scendere in direzione di Sampierdarena e impegniamo la strada carrabile che superando il piazzale delle coppiette, l'osteria con l'arco e il ponte levatoio giunge al Righi davanti alla funicolare. Continuiamo in discesa per mura delle chiappe sino all'incrocio con via Carso, svoltiamo in quest'ultima e poi, alla curva di via Carso giriamo a sinistra in via S.Pantaleo, dopo un duecento metri, davanti ad una casa con una bella edicola votiva cominciamo a scendere su di una creusa che superata la ferrovia Genova-Casella e via Burlando ci riporta a Staglieno al punto di partenza chiudendo così l'anello.Tempo totale dal Diamante h02.00.
Tempo totale anello soste escluse h.04.30.
A dopo per foto.
Last edited by antolino on Thu Dec 08, 2011 16:47, edited 1 time in total.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Forti di Genova
Baldo, il cane Antolino
Fauna tipica
La tavolozza dei boschi si va spegnendo....
Forte Diamante
Fauna tipica
La tavolozza dei boschi si va spegnendo....
Forte Diamante
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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Re: Forti di Genova
Stavo guardando se spuntava un materasso ma.... non se ne vedono..
Forte Sperone da sud
Casa, sullo sfondo, da Sx a Dx: M.Carrossino-M.Alpe- M. Bano- M. Alpesisa- M. Lago - M. Candelozzo
Ciao ciao, alla prossima.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Forti di Genova
Stamattina bella passeggiata su e giù per i monti di Staglieno.. il tempo era brutto ma non avevo voglia di stare a casa.. esco e mi dirigo verso il cimitero di Staglieno.. dal piazzale dei fiorai percorro poi la creusa che salendo costeggia il cortile di un asilo e si arrampica ripida su per la collina di S.Pantaleo, sbucando poi nei pressi della ferrovia Ge-Casella alla quale son passato sotto. Sul piazzale della chiesa abbandonata son passato di fronte ai cancelli di due ville e ho preso un altra creusa che partendo dal retro della chiesa si dirige dapprima dolcemente, in seguito in maniera più ripida verso monte.. quando la creusa termina mi son trovato ad un bivio, a destra inizia un sentiero in piano, io invece ho imboccato la strada asfaltata (Via Cima di S.Pantaleo) che passando in mezzo a diverse ville va a terminare in Via Carso. Svolto a destra in quest'ultima e la percorro per un centinaio di metri.. appena prima della fabbrica di biscotti dall'asfalto ho preso una scalinata male in arnese che sale e termina sul piazzale antistante l'arrivo della funicolare del Righi. Dal piazzale poi, per asfalto son salito fino al ponte levatoio, ho oltrepassato l'arco di Richetto e sulla spianata del Peralto son sceso sulla sterrata che conduce all'osteria delle Baracche passando sulla porta di quest'ultima su segnavia X rosso, ho continuato in piano scontornando il rilievo su cui sorge il forte Puin, poi in leggera salita ho svalicato il passo Gandino, non trovando più traccia dei bellissimi fiori gialli che c'erano a Pasquetta.. Quando il sentiero confluisce nella sterrata dell'acquedotto ho abbandonato la X rossa e son tornato verso Genova sulla sterrata, transitando vicino ad una bella neviera restaurata recentemente. Nei pressi della costa sovrastante il paesino di Preli la sterrata compie un gomito verso destra, lì si incontra il triangolo rosso pieno San Sebastiano-Bolzaneto, ho preso quest'ultimo sentiero e scendendo dapprima decisamente poi in maniera più dolce, son passato sopra alla galleria della ferrovia e scontornando un rilievo, mi son diretto sui prati appena sopra Preli. Ho seguito il sentiero che scende verso Preli trasformandosi in creusa che scende tra le case del paese tagliando più volte via Lodi. L'ultimo incrocio, nei pressi di un circolo ricreativo, ho abbandonato la creusa e ho diretto i miei passi sull'acquedotto storico che in leggerissima discesa mi ha permesso di sbucare alla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno. Di fronte alla chiesa passa la rotabile che collega il fondovalle con le case della collina, l'ho seguita per pochi passi imboccando poi una creusa che in pochi minuti mi ha riportato al piazzale del cimitero, chiudendo così l'anello in 02.50 ore.
Le foto sono di Pasquetta ma il giro è assolutamente lo stesso
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MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Re: Forti di Genova
Neviera
Piccolo amico
Tra le case di Preli
Alla prossima ciao
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Re: Forti di Genova
Davvero, un giro niente male a due passi da casa
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- fabio.rapallo
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Re: Forti di Genova
Ieri ho approfittato della mattinata libera per un breve giro sui forti. Dal capolinea del 40 sono salito alle Baracche, al Puin e quindi ho seguito il segnavia cerchio rosso vuoto fino al Diamante. Per la discesa, invece, una volta ridisceso alla sella del Diamante, ho pensato di scendere a Bolzaneto con il sentiero "triangolo rosso pieno". La prima parte è un sentiero piuttosto bello, che attraversa un bosco misto e poi un castagneto abbandonato, perdendo quota in modo abbastanza deciso nel primo tratto.
A un certo punto il sentiero arriva alla strada asfaltata per Camporsella e da lì in giù le condizioni del percorso sono tragiche. Si cammina fino a Bolzaneto in una discarica a cielo aperto quasi ininterrotta: ai bordi, c'è di tutto, carcasse di auto, elettrodomestici, ogni sorta di capo di abbigliamento, quantità invereconde di "zetto" ...
Un buon tre quarti d'ora di discesa circondati da rumenta d'ogni genere, con qualche isola felice giusto intorno alle case abitate...
Tra l'altro mi risulta che questo tracciato sia stato segnato abbastanza di recente (in molte mappe che ho non è indicato). E mi chiedo: la situazione è rapidamente degenerata negli ultimi anni, o qualcuno ha davvero pensato di far passare in mezzo ai rifiuti un sentiero segnato?
Insomma... probabilmente è preferibile scendere per altre vie!
F.
A un certo punto il sentiero arriva alla strada asfaltata per Camporsella e da lì in giù le condizioni del percorso sono tragiche. Si cammina fino a Bolzaneto in una discarica a cielo aperto quasi ininterrotta: ai bordi, c'è di tutto, carcasse di auto, elettrodomestici, ogni sorta di capo di abbigliamento, quantità invereconde di "zetto" ...
Un buon tre quarti d'ora di discesa circondati da rumenta d'ogni genere, con qualche isola felice giusto intorno alle case abitate...
Tra l'altro mi risulta che questo tracciato sia stato segnato abbastanza di recente (in molte mappe che ho non è indicato). E mi chiedo: la situazione è rapidamente degenerata negli ultimi anni, o qualcuno ha davvero pensato di far passare in mezzo ai rifiuti un sentiero segnato?
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L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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Re: Forti di Genova
che tristezzafabio.rapallo wrote:A un certo punto il sentiero arriva alla strada asfaltata per Camporsella e da lì in giù le condizioni del percorso sono tragiche. Si cammina fino a Bolzaneto in una discarica a cielo aperto quasi ininterrotta: ai bordi, c'è di tutto, carcasse di auto, elettrodomestici, ogni sorta di capo di abbigliamento, quantità invereconde di "zetto" ...
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Forti di Genova
Se il triangolo rosso é quello che scende a monte di begato puoi scendere a bolzaneto sfruttando il percorso che chi usa la bici utilizza per scendere a bolzaneto, ma non è segnato... Se serve passo la traccia lunedì
Re: Forti di Genova
Il percorso del traingolo rosso pieno dalla strada per Camporsella a Bolzaneto dovrebbe essere quello che passa da via del Brasile descritto anche in viewtopic.php?f=11&t=8095" onclick="window.open(this.href);return false; . E` un po' di mesi che non ci passo ma non lo ricordavo in condizioni cosi` disastrose, se non nel tratto piu` vicino alla strada, anche perche` e` in buona parte un sentiero nel bosco.
- fabio.rapallo
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Re: Forti di Genova
Boh? Forse sara' stata la giornata uggiosa che mi ha fatto vedere le cose con spirito piu' critico. Non ho fatto foto, perche' mentre scendevo ha iniziato a piovigginare e ho preferito metter la macchina nello zaino. Tuttavia mi e' parso uno dei sentieri piu' sporchi delle nostre zone. Anche facendo la tara sul fatto che siamo vicini alla citta', e quindi si passa in ambienti piu' antropizzati e con impronte umane significative, non c'e' paragone con altri sentieri analoghi, di gran lunga piu' puliti, come ad esempio l'altra meta' del triangolo rosso, quella che scende sul lato val Bisagno.
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Re: Forti di Genova
Io ci vado spessissimo... parto da Sampierdarena e faccio le Creuze fino a Promontorio, forte Crocetta, Garbo, Begato, Forte Diamante...tutto il tondo rosso in pratica e ritorno.... 21 km e 5 H circa...
la settimana scorsa era pieno di funghi ho visto anche 2 Amanita Phalloides!
- pallino
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Re: Forti di Genova
Oggi Sampierdarena - forte Diamante e ritorno 4 ore!! 21 km, 5.4 Km/h di media complessiva!
Re: Forti di Genova
Stamattina, complici le solite previsioni meteo terroristiche che hanno spaventato mio fratello vecchio, è saltata per la quarta volta l'escursione a Penna ed Aiona..
Visto che se io in un week end non mi metto gli scarponi mi vengono gli erittemi ho fatto un giretto nella nevetta del Righi..
Partito dalla stazione della Funicolare ho raggiunto il piazzale delle coppiette, dal lì la sterrata.. non son passato dalle baracche ma ho continuato in piano.Bel giretto tanto per fare due passi nella neve, freddino e vento che mi fa mettere il cappuccio. Raggiunta la Baita di Trensasco ho tirato dritto sulla strada asfaltata segnalata FIE in direzione di Pino Soprano, poi ho svoltato a destra per una salita segnalata CAI - AQ1 raggiungendo la cupola del monte Bastia, dalla "Vetta" sempre per AQ1 son sceso per macchia mediterranea innevata fino all'acquedotto storico e a Molassana.
Totale ore 02.30.
Alcuni scattini agghiaccianti..
Ciao ciao, alla prossima!! Chi si ferma è perduto!
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Partito dalla stazione della Funicolare ho raggiunto il piazzale delle coppiette, dal lì la sterrata.. non son passato dalle baracche ma ho continuato in piano.Bel giretto tanto per fare due passi nella neve, freddino e vento che mi fa mettere il cappuccio. Raggiunta la Baita di Trensasco ho tirato dritto sulla strada asfaltata segnalata FIE in direzione di Pino Soprano, poi ho svoltato a destra per una salita segnalata CAI - AQ1 raggiungendo la cupola del monte Bastia, dalla "Vetta" sempre per AQ1 son sceso per macchia mediterranea innevata fino all'acquedotto storico e a Molassana.
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Alcuni scattini agghiaccianti..
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- Littletino
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Re: Forti di Genova
Eh no Antolino, gli "erittemi" non farteli venire!!
Piuttosto i geloni ai piedi.
Bravo, bel giretto, mai fermo!!
Pensa che oggi nella tua Patria d'adozione c'era il sole, non scherzo.
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"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Forti di Genova
Lo so, vedevo che era bello da quella parte.. però oramai era tardi, la sera non avevo messo la sveglia..
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