![Smile :)](./images/smilies/icon_smile.gif)
Comunque: ci sono andato sabato e domenica scorsi, sfidando (A) il meteo che era pessimo in parecchie regioni d'Italia, e (B) il mio cronico, perenne problema, la mancanza di compagni di cordata...
![Crying or Very sad :cry:](./images/smilies/icon_cry.gif)
Con il Gelé avevo un conto aperto, nel senso che tutte le volte che mi ci sono avvicinato il brutto tempo mi ha ricacciato indietro... in particolare nel luglio 2005 lo avevo tentato (sempre in solitaria) dormendo al Crete Sèche, ma inutilmente... quella mattina sulla dorsale di confine nubi, freddo e neve la facevano da padrone, nonostante splendesse il sole sull'altro versante della Valpelline.
Sabato quindi sono partito, fidando nelle previsioni che vedevano quelle zone più al riparo dalle perturbazioni. C'erano in ballo ben altri progetti in alta montagna, ma l'assenza del socio li ha fatti sfumare. La voglia di tornare sulle vette della Vallée, tuttavia, era troppo grande... in fondo sono le montagne che amo di più, nonostante la lontananza da casa, e da troppo tempo non tornavo lassù.
Per la salita, stavolta, ho deciso di appoggiarmi al Bivacco Regondi-Gavazzi, nell'alta valle di Ollomont. Da lì si risalgono facili pendii, raggiungendo la parte bassa del ghiacciaio del Mont Gelé e collegandosi nei pressi dell'omonimo colle alla normale che proviene dalla Comba di Crete Séche. Si rimonta quindi la sezione superiore del ghiacciaio, che è relativamente tranquillo e (a inizio stagione) privo di crepacci, raggiungendo agevolmente la vetta, estremamente panoramica sul Grand Combin, il Velan etc. etc.
Dal punto di vista tecnico è poco più di un'escursione con i ramponi, ma i panorami e l'ambiente isolato e selvaggio sono veramente da non perdere.
Inserisco qualche foto illustrativa!
Partenza da Glassier, 1550 m, alle 14:30 di sabato, con un bel sole:
Ecco comparire la meta e la catena del Morion. Il cielo intanto inizia a farsi a pecorelle...
Arrivo al bivacco (2590 m) alle 17, il cielo è coperto:
Prima di sera un'ultima schiarita, ma le nubi allignano proprio sul Gelé:
Nella notte fa freddo e tira vento, mentre io mi seppellisco sotto 3 coperte... All'alba il tempo è buono, ma il paesaggio è cambiato!
Mi incammino. La neve inizia quasi subito, fa parecchio freddo per questa quota e per questa stagione, e si procede agevolmente; la spolverata di neve fresca non dà fastidio. Raggiunta la morena del ghiacciaio, si costeggia a lungo la severa catena del Morion. Si fa notare la Becca Crevaye con il suo tunnel naturale:
Poco sotto il Colle del Mont Gelé entro nelle nubi, non si vede un accidente, ma il terreno è facile, procedo a intuito risalendo pendii nevosi inframezzati da affioramenti di rocce (probabilmente il ghiacciaio si è ormai spezzato in due, con una parte bassa sotto la Becca di Faudéry e la parte alta sul versante meridionale del Gelé). So che devo piegare progressivamente a sinistra, e così faccio. Le condizioni del ghiacciaio, con tutta questa neve e questo freddo, sono assolutamente sicure, non ci si vedono buchi da nessuna parte. Finalmente alle 8:30 le nubi si dissolvono e mi ritrovo nel mezzo dell'ultimo pendio glaciale, con la vetta ormai vicina:
La cresta sommitale, sul versante nord, è completamente incrostata dalla neve appena caduta (o meglio "sparata" dal vento):
La vetta!
![Very Happy :D](./images/smilies/icon_biggrin.gif)
Panorama verso la Svizzera, dal mare di nubi emergono (credo) il Pleurer e la Ruinette:
Panorama verso il Morion, a destra si vede la Grivola:
Il Grand Combin:
La discesa è rapida. La neve tiene sempre molto bene e la visibilità è migliore, posso scegliere un percorso più diretto. Il vento ha cancellato molte mie tracce della salita...
In un paio d'ore sono di ritorno al Regondi.
La giornata è stata proprio bella, i paesaggi sono quanto di meglio si possa chiedere all'ambiente alpino. Presto, sicuramente, tornerò da queste parti...
![Smile :)](./images/smilies/icon_smile.gif)