Monte Besimauda (Bisalta)
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Monte Besimauda (Bisalta)
Questo week end vorrei andare a fare questa punta sopra cuneo partendo dalla Valle Pesio. Sarà possibile andare solo con le racchette da neve? Hanno un pò di punte sia sotto che davanti...anche con neve dura dovrei farcela se non ci sono pendenze assurde. Ho letto alcuni resoconti e mi sembra fattibile...ma se qualcuno l'ha già fatta mi faccia sapere!
ecco...
Allora, dovevamo partire dall'area attrezzata in località "Le Meschie" (Valle Pesio) ma arrivati a Pradeboni abbiamo dovuto parcheggiare l'auto perchè oltre c'era la neve. L'itinerario da lì era dato a 3,30h ma per via della neve molle in alcuni tratti le cose si sono allungate e siamo arrivati in vetta dopo più di 4ore. Una faticaccia...ma la vista dalla cima era magnifica. Abbiamo incontrato diversi che scendevano con gli sci...
Presto metterò le foto nel sito, comunque sia è una bella escursione da fare in periodo invernale.
Mi piacerebbe ripeterla una volta salendo dalla cresta che passa per la cima minore e raggiunge poi la vetta vera e propria...(itinerario descritto da Parodi nel libro "Vette delle Alpi - dalla Liguria al Monviso".
Presto metterò le foto nel sito, comunque sia è una bella escursione da fare in periodo invernale.
Mi piacerebbe ripeterla una volta salendo dalla cresta che passa per la cima minore e raggiunge poi la vetta vera e propria...(itinerario descritto da Parodi nel libro "Vette delle Alpi - dalla Liguria al Monviso".
Rispolvero questo vecchissimo topic per dire che oggi insieme a Soundofsilence e Walter1 siamo andati sul Besimauda (Bisalta), partendo da Le Meschie (poco sopra Pradebuoni).
Abbiamo inpiegato circa 3ore per salire dal parcheggio sino alla vetta seguendo il sentiero H9.
Il tempo non era dei migliori: scarsa visibilità e nuvoloni ovunque.
A domani
A breve foto e altre info sulla salita.
Ciaoo
Abbiamo inpiegato circa 3ore per salire dal parcheggio sino alla vetta seguendo il sentiero H9.
Il tempo non era dei migliori: scarsa visibilità e nuvoloni ovunque.
A domani
A breve foto e altre info sulla salita.
Ciaoo
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L'ultimo tratto del percorso si presentava così?
http://www.gambeinspalla.altervista.org ... finale.JPG da Gambeinspalla
L'ultimo tratto è molto detritico con roccioni. E' difficoltoso? Mi piacerebbe farla con neve. Pensi sia migliore con il candido manto bianco? Bella montagna Colsub, Soundofsilence e Walter1. Bravi
http://www.gambeinspalla.altervista.org ... finale.JPG da Gambeinspalla
L'ultimo tratto è molto detritico con roccioni. E' difficoltoso? Mi piacerebbe farla con neve. Pensi sia migliore con il candido manto bianco? Bella montagna Colsub, Soundofsilence e Walter1. Bravi
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
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Giovedì 1-10-2009: Le Meschie – Bisalta
Partecipanti: Riccardo, Walter e Davide.
Scelta accuratamente la giornata con le peggiori previsioni della settimana, partiamo alle 6,30 dal parcheggio di Genova Est, e ci dirigiamo verso Mondovì. Lungo il percorso una dolce pioggerellina allieta gli animi e ci induce all’ottimismo… Purtroppo, lasciata Savona, la pioggia finisce e non ci resta che consolarci con la nebbia che copre alla nostra vista tutte le elevazioni del circondario… L’ottimismo non ci abbandona però: cosa c’è di più bello di sbucare improvvisamente fuori dalle nuvole e ritrovarsi in cima ad ammirare vette ergersi dal mare bianco che copre le brutture delle città e della pianura? Statisticamente, prima o poi, questi dolci pensieri che mi accompagnano ogni volta che parto col brutto tempo devono pur concretizzarsi… Oggi, in effetti, potremo constatare che la statistica non è un’opinione e godremo di una vista di vetta, seppur ridotta, altamente suggestiva, tanto che alla fine della giornata, non l’avrei scambiata con una di nitido bel tempo….
Lasciando perdere i voli pindarici torniamo ai freddi dati della statistica appunto: usciti a Mondovì, ci dirigiamo verso Chiusa Pesio e quindi verso Pradebuoni (non mancano i cartelli stradali) e da qui ancora pochi Km per arrivare in località Le Meschie (1100), sempre su comoda (anche se stretta) strada asfaltata; il parcheggio non è molto e nei weekend può anche esserci qualche problema, conviene essere mattinieri…
Partiamo alle 8,35 continuando sulla strada che da qui presenta divieto di transito e diventa sterrata per circa 600 metri, dove un cartello indica una scorciatoia che permette di abbreviare il percorso della predetta strada. Il sentiero nel bosco porto ad un ameno ripiano prativo, dove si riincrocia la strada, allietato dalla presenza di una malga e dalla dolce nebbiolina che ci farà compagnia quasi tutto il giorno. Dai verdi prati della malga si riprende a seguire la strada, ma, volendo, si può accorciare tagliando per altri prati, per 800 metri circa. Su un tornante un po’ più che a metà strada degli 800 metri in questione troviamo indicazioni per una via alternativa, presumiamo, per la vetta, anche se la scritta riporta soltanto: “Besimauda Trofeo delle Alpi”; dalla cartina deduciamo poi che da tale punto si possa andare in vetta passando per la fontana Kappa, sentiero però indicato come pericoloso su un altro cartello più in alto. Dopo gli 800 metri si abbandona la strada per salire, finalmente più decisamente, seguendo un sentiero indicato da un cartello che riporta le indicazioni, appunto, per la vetta e ci conferma che siamo sul sentiero H9, come progettato.
Il cartello appena citato riporta anche una scritta a mano che sconsiglia di passare per il sentiero che passa dalla Fontana Kappa perché pericoloso: non si capisce benissimo perché sia scritto qua e non al bivio precedentemente descritto, visto che, appunto, per prenderlo da qua bisogna prima passare in vetta….
Arriviamo quindi al Gias Pravine, ma c’è chi non è d’accordo sulla denominazione e lo scrive in loco, anche questo allietato da una malga. Approfittando di un rischiaro riusciamo finalmente a vedere chiaramente la vetta con la sua bella forma conica e le sue pietraie di un bel colore verde. Girandoci poi indietro possiamo persino ammirare le inconfondibili alpi liguri dominate dal Marguareis che emergono possenti dalla nebbia. Sarà l’ultima volta che le vedremo, s’intende per questa gita, almeno spero….
La pietraia terminale richiede un po’ di attenzione, pur rimanendo decisamente di difficoltà E, e ci porta in vetta alle 11,34 dopo 3 ore di salita. Dalla cima bellissima vista a ovest sulle Marittime che emergono anch’esse dal suggestivo mare di nebbia. Anche le Marittime dopo un po’ spariranno, lasciandoci come unico panorama la vista di un topolino che continuerà a fare capolino tra le pietre della vetta finché non avrò finito la mia pizza…
Abbandonato il progetto di salire anche alla Costa Rossa, data la latitanza del panorama, ritorniamo per la stessa via, decisamente più velocemente, data la assoluta inutilità di fare altre foto…
Il giro andata e ritorno è lungo 10,7 Km per un dislivello di 1100 metri.
[web]http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... isalta.htm[/web]
Partecipanti: Riccardo, Walter e Davide.
Scelta accuratamente la giornata con le peggiori previsioni della settimana, partiamo alle 6,30 dal parcheggio di Genova Est, e ci dirigiamo verso Mondovì. Lungo il percorso una dolce pioggerellina allieta gli animi e ci induce all’ottimismo… Purtroppo, lasciata Savona, la pioggia finisce e non ci resta che consolarci con la nebbia che copre alla nostra vista tutte le elevazioni del circondario… L’ottimismo non ci abbandona però: cosa c’è di più bello di sbucare improvvisamente fuori dalle nuvole e ritrovarsi in cima ad ammirare vette ergersi dal mare bianco che copre le brutture delle città e della pianura? Statisticamente, prima o poi, questi dolci pensieri che mi accompagnano ogni volta che parto col brutto tempo devono pur concretizzarsi… Oggi, in effetti, potremo constatare che la statistica non è un’opinione e godremo di una vista di vetta, seppur ridotta, altamente suggestiva, tanto che alla fine della giornata, non l’avrei scambiata con una di nitido bel tempo….
Lasciando perdere i voli pindarici torniamo ai freddi dati della statistica appunto: usciti a Mondovì, ci dirigiamo verso Chiusa Pesio e quindi verso Pradebuoni (non mancano i cartelli stradali) e da qui ancora pochi Km per arrivare in località Le Meschie (1100), sempre su comoda (anche se stretta) strada asfaltata; il parcheggio non è molto e nei weekend può anche esserci qualche problema, conviene essere mattinieri…
Partiamo alle 8,35 continuando sulla strada che da qui presenta divieto di transito e diventa sterrata per circa 600 metri, dove un cartello indica una scorciatoia che permette di abbreviare il percorso della predetta strada. Il sentiero nel bosco porto ad un ameno ripiano prativo, dove si riincrocia la strada, allietato dalla presenza di una malga e dalla dolce nebbiolina che ci farà compagnia quasi tutto il giorno. Dai verdi prati della malga si riprende a seguire la strada, ma, volendo, si può accorciare tagliando per altri prati, per 800 metri circa. Su un tornante un po’ più che a metà strada degli 800 metri in questione troviamo indicazioni per una via alternativa, presumiamo, per la vetta, anche se la scritta riporta soltanto: “Besimauda Trofeo delle Alpi”; dalla cartina deduciamo poi che da tale punto si possa andare in vetta passando per la fontana Kappa, sentiero però indicato come pericoloso su un altro cartello più in alto. Dopo gli 800 metri si abbandona la strada per salire, finalmente più decisamente, seguendo un sentiero indicato da un cartello che riporta le indicazioni, appunto, per la vetta e ci conferma che siamo sul sentiero H9, come progettato.
Il cartello appena citato riporta anche una scritta a mano che sconsiglia di passare per il sentiero che passa dalla Fontana Kappa perché pericoloso: non si capisce benissimo perché sia scritto qua e non al bivio precedentemente descritto, visto che, appunto, per prenderlo da qua bisogna prima passare in vetta….
Arriviamo quindi al Gias Pravine, ma c’è chi non è d’accordo sulla denominazione e lo scrive in loco, anche questo allietato da una malga. Approfittando di un rischiaro riusciamo finalmente a vedere chiaramente la vetta con la sua bella forma conica e le sue pietraie di un bel colore verde. Girandoci poi indietro possiamo persino ammirare le inconfondibili alpi liguri dominate dal Marguareis che emergono possenti dalla nebbia. Sarà l’ultima volta che le vedremo, s’intende per questa gita, almeno spero….
La pietraia terminale richiede un po’ di attenzione, pur rimanendo decisamente di difficoltà E, e ci porta in vetta alle 11,34 dopo 3 ore di salita. Dalla cima bellissima vista a ovest sulle Marittime che emergono anch’esse dal suggestivo mare di nebbia. Anche le Marittime dopo un po’ spariranno, lasciandoci come unico panorama la vista di un topolino che continuerà a fare capolino tra le pietre della vetta finché non avrò finito la mia pizza…
Abbandonato il progetto di salire anche alla Costa Rossa, data la latitanza del panorama, ritorniamo per la stessa via, decisamente più velocemente, data la assoluta inutilità di fare altre foto…
Il giro andata e ritorno è lungo 10,7 Km per un dislivello di 1100 metri.
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Last edited by soundofsilence on Sat Oct 03, 2009 12:42, edited 1 time in total.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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Grazie dell'accurata descrizione del percorso. Molto belle e suggestive le foto, Sound.
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Prego, però su alcune cose probabilmente non sono stato precisissimo, non ho la cartina della zona e ho paura di non aver ricordato tutto bene, spero che Colsub possa verificare se ho scritto bene, visto che ha fatto le foto di tutti i cartelli segnaletici...Sarme wrote:Grazie dell'accurata descrizione del percorso. Molto belle e suggestive le foto, Sound.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Dopo aver letto il dettagliato racconto di Soundofsilence, non saprei cosa aggiungere.
Ringrazio per la compagnia e mi dispiace per non aver trovato una bella giornata per scattare una panoramica degna di nome dalla cima della Besimauda (Bisalta)...un motivo in più per tornarci
Ecco qualche mio scatto della salita:
Walter1 e Soundofsilence iniziano il sentiero dentro un umido bosco
Walter1 e Soundofsilence proseguono nella salita verso la vetta in mezzo alla nebbia
Siamo arrivati in vista della cima
Ecco la Besimauda senza nuvole
Uno sguardo verso il Bric Costa Rossa
Pietraia terminale che porta alla vetta
La croce di vetta
La cresta che conduce al Bric Costa Rossa con le nuvole che cercano di svalicare
Il gruppo dell'Argentera dalla vetta
Il gruppo del Monte Matto dalla vetta
Qui http://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=464 trovate la cartella con tutte le foto della salita
Ciaoo alla prossima
Ringrazio per la compagnia e mi dispiace per non aver trovato una bella giornata per scattare una panoramica degna di nome dalla cima della Besimauda (Bisalta)...un motivo in più per tornarci
Ecco qualche mio scatto della salita:
Walter1 e Soundofsilence iniziano il sentiero dentro un umido bosco
Walter1 e Soundofsilence proseguono nella salita verso la vetta in mezzo alla nebbia
Siamo arrivati in vista della cima
Ecco la Besimauda senza nuvole
Uno sguardo verso il Bric Costa Rossa
Pietraia terminale che porta alla vetta
La croce di vetta
La cresta che conduce al Bric Costa Rossa con le nuvole che cercano di svalicare
Il gruppo dell'Argentera dalla vetta
Il gruppo del Monte Matto dalla vetta
Qui http://www.quotazero.com/album/thumbnails.php?album=464 trovate la cartella con tutte le foto della salita
Ciaoo alla prossima
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Quoto, complimenti per gli scatti. Le nuvole in montagna (quando non scaricano o non ti avvolgono nella nebbia) sono assolutamente spettacolari. Qui le avete riprese alla grande. La Bisalta vi ha regalato una giornata affascinante sotto quell'aspetto e le foto che avete realizzato lo testimoniano perfettamente. Ricordo un bel documentario sulla rai della Bisalta con interviste ad anziani pastori che della Besimauda hanno fatto la loro casa. Grazie per l'accurato reportage.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
rispolvero il topic. Ci sarà già abbastanza neve sulla Besimauda? Mi piacerebbe fare la traversata verso il Bric Costa Rossa con i ramponi
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
le liguri sono piene di neve...più che i ramponi servono le ciaspole, e attenzione alle condizioniSub-Comandante wrote:rispolvero il topic. Ci sarà già abbastanza neve sulla Besimauda? Mi piacerebbe fare la traversata verso il Bric Costa Rossa con i ramponi
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
pensi che in 4 o 5 giorni si possa assestare la neve?Alec wrote:le liguri sono piene di neve...più che i ramponi servono le ciaspole, e attenzione alle condizioniSub-Comandante wrote:rispolvero il topic. Ci sarà già abbastanza neve sulla Besimauda? Mi piacerebbe fare la traversata verso il Bric Costa Rossa con i ramponi
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
con queste temperature no, oltretutto è prevista altra neve per domenica.Sub-Comandante wrote:pensi che in 4 o 5 giorni si possa assestare la neve?Alec wrote:le liguri sono piene di neve...più che i ramponi servono le ciaspole, e attenzione alle condizioniSub-Comandante wrote:rispolvero il topic. Ci sarà già abbastanza neve sulla Besimauda? Mi piacerebbe fare la traversata verso il Bric Costa Rossa con i ramponi
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
Alec wrote:con queste temperature no, oltretutto è prevista altra neve per domenica.Sub-Comandante wrote:pensi che in 4 o 5 giorni si possa assestare la neve?Alec wrote:le liguri sono piene di neve...più che i ramponi servono le ciaspole, e attenzione alle condizioniSub-Comandante wrote:rispolvero il topic. Ci sarà già abbastanza neve sulla Besimauda? Mi piacerebbe fare la traversata verso il Bric Costa Rossa con i ramponi
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
tieni anche conto del fatto che il giro non è brevissimo.....Alec wrote:le liguri sono piene di neve...più che i ramponi servono le ciaspole, e attenzione alle condizioniSub-Comandante wrote:rispolvero il topic. Ci sarà già abbastanza neve sulla Besimauda? Mi piacerebbe fare la traversata verso il Bric Costa Rossa con i ramponi
(io l'ho fatto senza la neve....)
se ci fosse molta neve fresca inoltre vedo già piuttosto laboriosa la salita alla Besimauda......con quei pietroni.........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
quei pietroni però potrebbero essere un deterrente alle valanghe...serena wrote:se ci fosse molta neve fresca inoltre vedo già piuttosto laboriosa la salita alla Besimauda......con quei pietroni.........
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
la più facile salita invernale alla bisalta è da pradeboni. Richiede condizioni sicure nell'ultimo trattoSub-Comandante wrote:quei pietroni però potrebbero essere un deterrente alle valanghe...serena wrote:se ci fosse molta neve fresca inoltre vedo già piuttosto laboriosa la salita alla Besimauda......con quei pietroni.........
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
ok, giro rimandatoAlec wrote:la più facile salita invernale alla bisalta è da pradeboni. Richiede condizioni sicure nell'ultimo trattoSub-Comandante wrote:quei pietroni però potrebbero essere un deterrente alle valanghe...serena wrote:se ci fosse molta neve fresca inoltre vedo già piuttosto laboriosa la salita alla Besimauda......con quei pietroni.........
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
E' dal 2010 che non si parla di questa montagna??
Allora non sono l'unico ad averla... diciamo sempre "snobbata"... anche se incombe con potenza verso la pianura, è la prima montagna che si nota dal Cuneese... alla fine non mi ero mai deciso a salirla.
Ieri con Claudia abbiamo colto l'occasione e siamo saliti, con partenza dalle Meschie (Pradeboni).
E vi dirò, la gita mi ha lasciato piacevolmente stupito!! Molto bella, molto varia e molto diretta. Son stati i "1100" passati più veloci della mia carriera montana... dapprima un bel sentiero ripido nel bosco, poi un tratto di strada rilassante, poi un bel crinale erboso, poi il mare di rocce finale. E sei in cima. Veramente mi è volata.
l'ambiente vario secondo me è la forza di questa gita, che consiglio. Il panorama dalla cima l'abbiamo goduto parzialmente, ma deve essere pazzesco.
Le nuvole avvolgevano il tratto finale... ed a tratti alterni anche la vetta. Ci hanno fatto vedere alcuni scorci di luci/nuvole stupendi.
Un piccolo aneddoto: stavamo salendo, come nostro solito a passo allegro, e ci raggiunge una ragazzina che affannata ci sorpassa. tenuta sportiva, bastoncini, scarpe da trailrunning. Si ferma a bere e ne approfitto per fare due chiacchere....
In breve era una ragazzina di 17 anni che si stava facendo la seconda salita in punta della mattinata, da sola (Su - giù - su - giù son 2200 d+) per allenamento... un'atleta di biathlon di Chiusa Pesio. Mitica!!
Allora non sono l'unico ad averla... diciamo sempre "snobbata"... anche se incombe con potenza verso la pianura, è la prima montagna che si nota dal Cuneese... alla fine non mi ero mai deciso a salirla.
Ieri con Claudia abbiamo colto l'occasione e siamo saliti, con partenza dalle Meschie (Pradeboni).
E vi dirò, la gita mi ha lasciato piacevolmente stupito!! Molto bella, molto varia e molto diretta. Son stati i "1100" passati più veloci della mia carriera montana... dapprima un bel sentiero ripido nel bosco, poi un tratto di strada rilassante, poi un bel crinale erboso, poi il mare di rocce finale. E sei in cima. Veramente mi è volata.
l'ambiente vario secondo me è la forza di questa gita, che consiglio. Il panorama dalla cima l'abbiamo goduto parzialmente, ma deve essere pazzesco.
Le nuvole avvolgevano il tratto finale... ed a tratti alterni anche la vetta. Ci hanno fatto vedere alcuni scorci di luci/nuvole stupendi.
Un piccolo aneddoto: stavamo salendo, come nostro solito a passo allegro, e ci raggiunge una ragazzina che affannata ci sorpassa. tenuta sportiva, bastoncini, scarpe da trailrunning. Si ferma a bere e ne approfitto per fare due chiacchere....
In breve era una ragazzina di 17 anni che si stava facendo la seconda salita in punta della mattinata, da sola (Su - giù - su - giù son 2200 d+) per allenamento... un'atleta di biathlon di Chiusa Pesio. Mitica!!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
Devo dirlo a mia figlia lei riesce a fare due volte consecutive su e giù dal divanoIn breve era una ragazzina di 17 anni che si stava facendo la seconda salita in punta della mattinata, da sola (Su - giù - su - giù son 2200 d+) per allenamento... un'atleta di biathlon di Chiusa Pesio. Mitica!!
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
La Besimauda, o Bisalta come viene anche detta, è un monte che a me piace molto forse perchè ad esso associo ricordi sempre piacevoli e anche lontani nel tempo.
Era il luglio del 1973 quando vi salii per la prima volta con gli Scout di Arenzano, fu la "lunga gita" del campo estivo che aveva base a Pradeboni da dove partimmo.
A piedi ovviamente. Avevo dieci anni.
Della salita ricordo il mare di pietroni accatastati sui quali mi arrampicai con la pratica fatta sugli scogli di Arenzano.
Tra essi si rinvenivano facilmente grosse schegge metalliche arrugginite, che mi spiegarono erano i residui del periodo nel quale il povero monte veniva utilizzato come poligono di tiro per le esercitazioni militari di artiglieria.
Arrivati in vetta non vidi nulla perchè una fitta coltre di nubi ammantava il tutto.
Faceva freddo sebbene fosse la metà di luglio, e per riscaldarmi mi diedero una bustina di Cordiale (liquore in uso alle FFAA) che mi bruciò lo stomaco per un'ora.
Vetta 1973
Poi tornai sulla sua vetta nel 2009, partendo dalla Valle Colla, Colletto Bercia e Fontana Cappa.
Da lì risalimmo il Vallone Josina e arrivammo sul crinale Bisalta - Costa Rossa
Vetta 2009
Normale di salita da Sella Morteis, ovvero il mare di pietre
Lo scorso anno mi limitai a osservarne la vetta dal basso delle Stalle Artendù, che di più non riuscivo a salire.
Ma la sua cresta nord sarebbe il percorso che mi piacerebbe fare la prossima volta che ci tornerò.
Un giorno, ... chissà.
Era il luglio del 1973 quando vi salii per la prima volta con gli Scout di Arenzano, fu la "lunga gita" del campo estivo che aveva base a Pradeboni da dove partimmo.
A piedi ovviamente. Avevo dieci anni.
Della salita ricordo il mare di pietroni accatastati sui quali mi arrampicai con la pratica fatta sugli scogli di Arenzano.
Tra essi si rinvenivano facilmente grosse schegge metalliche arrugginite, che mi spiegarono erano i residui del periodo nel quale il povero monte veniva utilizzato come poligono di tiro per le esercitazioni militari di artiglieria.
Arrivati in vetta non vidi nulla perchè una fitta coltre di nubi ammantava il tutto.
Faceva freddo sebbene fosse la metà di luglio, e per riscaldarmi mi diedero una bustina di Cordiale (liquore in uso alle FFAA) che mi bruciò lo stomaco per un'ora.
Vetta 1973
Poi tornai sulla sua vetta nel 2009, partendo dalla Valle Colla, Colletto Bercia e Fontana Cappa.
Da lì risalimmo il Vallone Josina e arrivammo sul crinale Bisalta - Costa Rossa
Vetta 2009
Normale di salita da Sella Morteis, ovvero il mare di pietre
Lo scorso anno mi limitai a osservarne la vetta dal basso delle Stalle Artendù, che di più non riuscivo a salire.
Ma la sua cresta nord sarebbe il percorso che mi piacerebbe fare la prossima volta che ci tornerò.
Un giorno, ... chissà.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
se vai fammi un fischio che mi aggrego
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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- Maury76
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
Ogni volta che passo nel cuneese ,l'occhio inevitabilmente cade sulla Bisalta e mi riprometto di andarci...poi però le poche occasioni di gita e i tanti progetti mi portano a fare dell'altro...ma prima o poi....
Forte la foto del 73...dovevo ancora nascere
Forte la foto del 73...dovevo ancora nascere
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
@Maury, avrei giurtato che fossi con noi l'anno passato in quel...sudario di gita
Consiglio di fare ll'intinerario Parodi, ben descritto sul sui libro, sopratutto consiglio di evitare giornate calde afose, noi avevamo preso la nebbiolina bassa umidita del 500% non riuscivi neppure a sudare, la bandana messa come frangisudore sulla fronte era zuppa, patito piu che tutte le altre gite però quando sei su è piacevole, se cosi vicino a quella strada che mille e milla volte hai fatto per andare sulle amate montagne .
Consiglio di fare ll'intinerario Parodi, ben descritto sul sui libro, sopratutto consiglio di evitare giornate calde afose, noi avevamo preso la nebbiolina bassa umidita del 500% non riuscivi neppure a sudare, la bandana messa come frangisudore sulla fronte era zuppa, patito piu che tutte le altre gite però quando sei su è piacevole, se cosi vicino a quella strada che mille e milla volte hai fatto per andare sulle amate montagne .
"Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto...l’ultimo pesce pescato....l'ultimo frutto raccolto e mangiato...solo allora ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro, ma sarà troppo tardi"
PIEDE DI CORVO – SIKSIKA PIEDINERI
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
quello che può ammazzare la Bisalta è il caldo e le mosche, quindi ottima con il primo freddo dell'autunno, anche per la visibilità
d'agosto invece mi ricordo d'averla fatta in notturna per vedere l'alba!
d'agosto invece mi ricordo d'averla fatta in notturna per vedere l'alba!
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
Quante belle foto e ricordi, imperdibile il Little del 1973!!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
scinty wrote:Quante belle foto e ricordi, imperdibile il Little del 1973!!!
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Monte Besimauda (Bisalta)
Sabato scorso mi sono dedicato a questa bella escursione che mi attirava da tempo per la vista che offre, arricchendola con una deviazione lungo il panoramicissimo crinale sino al Bric Costa Rossa,montagna che stranamente manca in questo forum. Purtroppo,a dispetto di un meteo quasi perfetto,non è stata la mia miglior "prestazione" : levataccia alle 6,dopo aver dormito pochissimo ( per aver fatto da taxista alla figlia discotecara! ),arrivo alle Meschie ( 3°!)
alle 8,15 con partenza quasi immediata,sobbarcandomi un insolito zainone sovraccarico di ( inutili !) indumenti pesanti e di cibi calorici per affrontare il temuto gelo. Invece son partito con pile e guanti ma già alla sella Morteis ero in maniche corte...
Fatto sta che già alla pietraia terminale mi sentivo stanchissimo e ho fatto un sacco di fatica ad arrivare in cima,in 2 ore e tre quarti!
Dalla vetta ,dove ho incontrato parecchi escursionisti,grazie alla bella giornata,ho potuto godere di bei panorami su Alpi Liguri,
Marittime
e Cozie,mentre una fitta coltre di nuvole basse copriva la pianura.Dopo aver pappato qualcosa e ripreso fiato,ho imboccato il bel crinale
che,con continui saliscendi e toccando il Becco Rosso,
mi ha condotto lentamente ( un'ora e mezza! ) al Bric Costa Rossa ed alla sua grande croce di vetta.
Breve sosta per le foto
e per il pranzetto e poi ho cominciato il ritorno,passando dal vallone Croesio ( gelate!) e dal Gias Pravinè di mezzo,per poi ricongiungermi all'itinerario di salita sino all'auto ( 2 ore e mezza ). Nel complesso 1400 metri di dislivello e circa 16 chilometri di percorso.
Da questa faticosa giornata,comunque molto redditizia per le visuali offerte, ho imparato che lo zaino bisogna allacciarlo ben stretto e soprattutto non caricarlo troppo,almeno se non si è abituati !!
Alla prossima...
alle 8,15 con partenza quasi immediata,sobbarcandomi un insolito zainone sovraccarico di ( inutili !) indumenti pesanti e di cibi calorici per affrontare il temuto gelo. Invece son partito con pile e guanti ma già alla sella Morteis ero in maniche corte...
Fatto sta che già alla pietraia terminale mi sentivo stanchissimo e ho fatto un sacco di fatica ad arrivare in cima,in 2 ore e tre quarti!
Dalla vetta ,dove ho incontrato parecchi escursionisti,grazie alla bella giornata,ho potuto godere di bei panorami su Alpi Liguri,
Marittime
e Cozie,mentre una fitta coltre di nuvole basse copriva la pianura.Dopo aver pappato qualcosa e ripreso fiato,ho imboccato il bel crinale
che,con continui saliscendi e toccando il Becco Rosso,
mi ha condotto lentamente ( un'ora e mezza! ) al Bric Costa Rossa ed alla sua grande croce di vetta.
Breve sosta per le foto
e per il pranzetto e poi ho cominciato il ritorno,passando dal vallone Croesio ( gelate!) e dal Gias Pravinè di mezzo,per poi ricongiungermi all'itinerario di salita sino all'auto ( 2 ore e mezza ). Nel complesso 1400 metri di dislivello e circa 16 chilometri di percorso.
Da questa faticosa giornata,comunque molto redditizia per le visuali offerte, ho imparato che lo zaino bisogna allacciarlo ben stretto e soprattutto non caricarlo troppo,almeno se non si è abituati !!
Alla prossima...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
E NOOO!!! Cheppalle,dove ho sbagliato stavolta con le foto?
Le ho scaricate in Gallery e poi le ho prese di lì. Eppure sono rimaste MINUSCOLEEEE....
Urge un help....
Grazie.
Le ho scaricate in Gallery e poi le ho prese di lì. Eppure sono rimaste MINUSCOLEEEE....
Urge un help....
Grazie.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Besimauda (Bisalta)
Bello!!!
Mi manca!
cerchero' di rimediare.
Mi manca!
cerchero' di rimediare.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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