Cima Pian Cavallo

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Coren
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Cima Pian Cavallo

Post by Coren »

Rispunto sul forum per segnalare una bella escursione fatta sabato in compagnia di due amici.

La guida di riferimento è stata "In Cima, 76 normali nelle Alpi Liguri", itinerario 13.4.
Più che una vettavera e propria l'itinerario raggiunge una cresta interrotta da numerose cime: Cima delle Armasse, M. Cimone, Cima di Pian Cavallo, Quota 1906, Cima di Cantalupo.

Dall'abitato di Upega si scende verso il torrente Negrone che si attraversa su comodo ponticello...sì peccato che il ponticello è stato distrutto (dall'acqua, dalla neve???) e così via scarponi e pantaloni e si guada a piedi. Dopo aver seguito per breve il torrente sulla destra orografica il sentiero piega a destra risalendo un valloncello. L'itinerario prende quota in un bosco misto di faggi e pini a cui si sostituiscono più in alto i larici fino a raggiungere un intaglio (Colla Bassa) che chiude il suddetto valloncello e si apre sulla selvaggia e boscosa Val Tanarello. Verso sud la vista spazia sul gruppo Saccarello, Missun, Bertrand, coperti di neve; verso nord si vede Cima Cantalupo da cui scende un ripido prato a imbuto che riporta in picchiata sulla Colla Bassa (percorso che si effettuerà al ritorno per chiudere l'anello).
Dopo aver percorso per un breve tratto una debole traccia verso nord si gira a destra su un sentiero pianeggiante che taglia a mezza costa il versante sud della cresta meta dell'itinerario.
In breve si guinge ad un pascolo con abbeveratoi, in linea d'aria quasi sotto Cima di Pian Cavallo. A questo punto il sentiero dovrebbe proseguire dall'altra parte del pascolo, ma nonostante vari tentativi non lo troviamo. Decidiamo quindi di tagliare dritti per dritti per tracce di bestiame sino a raggiungere il filo di cresta.
La vista magnifica data la giornata splendida spazia su tutte le maggiori cime delle Liguri, dal Pizzo di Ormea al Marguareis. In direzione ovest, seguendo idealmente la linea di cresta si vede la lunga cresta del Ferà che separa il vallone di Upega da quello di Carnino.
Salita la Cima di Pian Cavallo e Quota 1906 proseguiamo in cresta sino alla Cima di Cantalupo, qui scendendo per il ripido prato descritto prima richiudiamo l'anello sulla Colla Bassa.

E' stata davvero una bella gita, che mi ha piacevolmente sorpreso. Ci si imbatte in una notevole varietà di ambienti, dal bosco della prima parte alla panoramicità del crinale, in posti solitari lontani dagli itinerari più pubblicizzati. Numerosa la presenza di camosci e rapaci.
Mi è dispiaciuto non aver fatto tutta la traversata ed averla tagliata a metà, tra l'altro altri riferimenti a questa escursione tra cui la guida di Parodi "Laghi, cascate e altre meraviglie" indicano di tagliare su per il pascolo così come avevo improvvisato io per supplire al fatto di non aver ritrovato il sentiero.

Il tempo indicato sulla guida è di 2h50m per la sola salita, ma visti i numerosi saliscendi in cresta su terreno impervio secondo me è parecchio stretto.

Utili i bastoncini telescopici per aiutarsi sul ripido prato che riporta sulla Colla Bassa, a proposito sconsiglio di scendere per il suddetto prato se minaccia di piovere perchè potrebbe rivelarsi pericoloso.

Quando ho tempo metto su un po' di foto.
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Aspettiamo le foto! bravi :D
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Post by FRANKIE@ »

Complimenti per l'escursione riuscita, nonostante, come dici tu, il sentiero non ci sia. :smt023

Una nostra gita dell'anno scorso, partendo pero' dalla valle Tanarello, si e'arenata proprio alla Colla Bassa.
Inoltre il sentiero di ritorno, che dalla Colla Bassa dovrebbe scendere a diversi gruppi di case e quindi al fondo della valle Tanarello, non e' piu tenuto e quindi ad un certo punto sparisce, creando non pochi problemi per ritornare al punto di partenza. :x

Saluti
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".

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Post by bade »

Belin chi si rivede! :P
Allora sei vivo! :D

Aspetto anche io le foto.. :wink:
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Coren
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Post by Coren »

FRANKIE@ wrote:Complimenti per l'escursione riuscita, nonostante, come dici tu, il sentiero non ci sia. :smt023

Una nostra gita dell'anno scorso, partendo pero' dalla valle Tanarello, si e'arenata proprio alla Colla Bassa.
Inoltre il sentiero di ritorno, che dalla Colla Bassa dovrebbe scendere a diversi gruppi di case e quindi al fondo della valle Tanarello, non e' piu tenuto e quindi ad un certo punto sparisce, creando non pochi problemi per ritornare al punto di partenza. :x

Saluti
Ecco appunto, è un peccato che quel sentiero non sia più tenuto, tra l'altro il segnavia strisce bianco verdi l'ho ritrovato in cresta, mentre l'altro segnavia che ci ha accompagnato, le due tacche rosse l'abbiamo perso per sempre in quel pascolo.
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Post by Coren »

bade wrote:Belin chi si rivede! :P
Allora sei vivo! :D

Aspetto anche io le foto.. :wink:
Vabbè tempo fa avevo postato nella stanza dedicata alla corsa in montagna.
Comunque lurko parecchio è che non ho più il tempo di partecipare...

Imageshack mi fa casino, al più presto uploaderò le foto...
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Coren
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Post by Coren »

Il bosco
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La colla bassa, in alto si vede la Cima di Cantalupo con il famigerato prato usato al ritono
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La selvaggia Val Tanarello
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Bertrand
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Neve sopra Monesi
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Ferà, Pertegà e Marguareis
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Pizzo di Ormea, Mongioie & company
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FRANKIE@
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Post by FRANKIE@ »

Belle le foto :!: :smt023
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gambeinspalla
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Cima di Piano Cavallo (forse ...)

Post by gambeinspalla »

Sabato, come battesimo stagionale sulla neve, abbiamo optato per la Cima di Piano Cavallo, partendo da Upega.
Abbiamo trovato tempo magnifico, ma meno neve di quella che ci saremmo aspettati: i pendii a solatio risultano ancora in gran parte scoperti!
Partiamo dal parcheggio all’inizio del paese (1297 m) e seguiamo dapprima il nuovo sentiero per la Gola delle Fascette: al bivio all’inizio della gola volgiamo a destra e ci addentriamo in un vallonetto boscoso che sale all’ampia insellatura della Colla Bassa (1552 m): il vallonetto è esposto a nord, per cui conserva la poca neve caduta nei giorni scorsi, che si presenta bella gelata. In questo tratto, purtroppo, il cammino è grandemente infastidito dai moltissimi alberi che si sono abbattuti rovinosamente sulla mulattiera, rendendo scomodo e disagevole il transito (rischio di fustigate!) … direi ancora un retaggio dello scorso inverno!
Raggiungiamo comunque la Colla Bassa, finalmente al sole, e qui il paesaggio cambia radicalmente: all’orizzonte biancheggia la cresta Bertrand – Missun – Saccarello, ma qui, sul versante marittimo, la neve lascia il posto agli immensi boschi del Tanarello, che brillano dei mille colori autunnali. All’orizzonte, oltre il blu del mare, compare nitido il profilo della Corsica. Ci dirigiamo verso sinistra (est), tagliando alla base le pendici della Cima di Cantalupo: non ci fidiamo di salire alla cima per il ripidissimo pendio SO (la via di discesa di J.C. Campana in “In Cima”) in quanto il terreno si rivela troppo insidioso, con un sottile strato di neve marcia che ricopre zolle erbose e rocce rotte. Proseguiamo quindi per un ben marcato sentierino che taglia pianeggiante le pendici della cresta, alto sul fondovalle Tanarello: tagliati alcuni valloncelli, il sentiero giunge in vista di un più marcato impluvio, in cui scorre un rio. Qui si incontrano anche un paio di rudimentali abbeveratoi: sembrerebbe questo il punto in cui Andrea Parodi (in “Laghi e cascate”) consiglia di abbandonare il sentiero e di risalire i pendii direttamente, raggiungendo la cresta. Noi però seguiamo l’itinerario di Campana, che dice di proseguire lungo il sentiero: questo dovrebbe salire ad un ricovero e raggiungere poi la selletta di quota 1771 m a ovest delle Cime delle Armasse. Peccato che dopo un po’ il sentiero si perda (o meglio, noi lo perdiamo!), e non ci sia più verso di ritrovarlo! Alla fine decidiamo di risalire direttamente i ripidi pendii in direzione della cresta sommitale: cosa tutt’altro che facile, perché spesso la vegetazione si fa quasi impenetrabile, mentre penetrano molto bene dappertutto certe spinone lunghe 5 cm! Più in alto, ormai sulla neve, avvistiamo a destra, oltre una valletta boscosa, il famoso ricovero: ormai non vale più la pena cercare di raggiungerlo, così proseguiamo direttamente verso l’alto. Al limitare del bosco incontriamo una marcata traccia, ben visibile anche sotto la neve, che taglia in leggera salita verso sinistra (ovest): la seguiamo per un po’, fino poco sotto un’ampia insellatura di cresta, da dove si origina una crestina rocciosa che sale fino ad una evidente cima sormontata da un palo. Sui ripidi pendii innevati della cresta sommitale giocano a rincorrersi 6 camosci. Abbandoniamo a questo punto la traccia e raggiungiamo in breve la sella, da dove si apre la vista su Mongioie, Conoia e la conca di Viozene. Attacchiamo la crestina, normalmente facile ma ora insidiosa, essendo su terreno misto: con un po’ di attenzione la risaliamo interamente, fino a ritrovarci sulla sommità. Questa è molto sottile, e presenta poco più a ovest, dopo una appena accennata insellatura, una seconda cima di quasi pari altezza. Ora la domanda è: di che cima si tratta? Io opterei per la Cima di Piano Cavallo, ma la cosa non è per niente chiara … Tra l’altro, non mi ritrovo molto con la descrizione che fa del crinale Campana: il fatto che si tratti di una cima all’apparenza bifida potrebbe far pensare alla “bifida cima del Monte Cimone” (come dice Campana), però egli parla anche di un ripetitore di cui noi non abbiamo trovato traccia, ed in più secondo me ci troviamo più a ovest (cioè più verso la Colla Bassa) rispetto al Monte Cimone …
In ogni caso, scendiamo dall’altra parte per un ripido pendio di neve e roccette che ci impegna il giusto e, trascurando l’altra cima, scendiamo nuovamente verso il bosco per cercare di ritrovare la traccia precedentemente abbandonata: niente da fare, della traccia non c’è più TRACCIA! Proseguiamo allora a mezza costa, al limite degli alberi, un po’ preoccupati perché, nonostante la relativa facilità del terreno, non ci raccapezziamo su dove siamo esattamente … Doppiamo un costone, da dove appare un nuovo vallonetto sormontato da un cimotto. Attraversiamo la testata del vallonetto (dove ri-incontriamo i nostri amici camosci, la nostra unica compagnia di giornata!) e ci portiamo sull’insellatura alla base del cimotto. Risaliamo (ormai con un po’ di fatica) il ripidissimo ma breve pendio finale e superiamo le ultime scure roccette che ci portano in cima. Cima che è molto esigua ed esposta, e dalla quale il crinale prosegue con una ripida crestina rocciosa che scende in direzione di un più ampio dossone che credo di identificare con la Cima di Cantalupo. In questo caso, questa cima potrebbe essere la quota 1906, e lungo questa crestina dovrebbe trovarsi la “profonda fenditura nel calcare” da discendere citata sia da Campana che da Parodi … Viste le condizioni, però (qui c’è più di mezzo metro di neve, farinosa ed inconsistente) e l’ora ormai avanzata, non ce la sentiamo di affrontare l’impegnativa discesa, per cui scegliamo di calarci direttamente per i ripidissimi pendii meridionali della cima. Dapprima per neve e modesti salti rocciosi, poi per erti pendii ricoperti dell’erba più scivolosa del creato, perdiamo parecchia quota, fino a ritrovarci in un vallonetto che ci riporta ad incrociare (con sollievo nostro e delle nostre ginocchia!) il sentiero pianeggiante dell’andata, oramai piuttosto prossimi alla Colla Bassa. Di qui, per il percorso già fatto, nuovamente a Upega, dove il sole è ormai un ricordo e sembra di essere in Siberia!
In conclusione: la gita è molto carina, varia e panoramica. I luoghi sono molto selvaggi, ed è molto difficile incontrare altre persone. Resta il dubbio su quali siano le cime effettivamente raggiunte: mi farebbe piacere conoscere l’opinione di chi ci fosse già stato (tipo Andrea), ma anche di chi non c’è stato … Insomma, il dibattito è aperto! Anche se, forse, dopo tutto non è poi così importante …

Andrea

PS: Ah, dimenticavo: ecco qualche foto:

La cima che abbiamo salito (Cima di Piano Cavallo?)
cima_salita.JPG
Lungo la cresta della nostra cima
in_cresta.JPG
Panorama dalla cima verso Mongioie e Conoia
dalla_cima.JPG
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
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Coren
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Re: Cima di Piano Cavallo (forse ...)

Post by Coren »

Moderatori, unire please!

viewtopic.php?f=22&t=4016&p=86344&hilit ... llo#p86344" onclick="window.open(this.href);return false;

:D

Come vedi anch´ io ho perso il sentiero (secondo me a questo punto non esiste piu´) e ho tagliato dritto verso la cresta.

Ora purtroppo non ho tempo di approfondire il discorso cime, mi ricordo che anch´io mi ero fatto delle domande, ma non ricordo se poi mi ero dato delle risposte... :lol:
Mi ricordo comunque durante la traversata di cresta un susseguirsi di cimette e vallonetti, e ogni volta mi chiedevo quale fosse quello buono (il mitico prato a imbuto descritto nella guida che mi riportasse direttamente alla Colla Bassa). Alla fine pero´ non si puo´ sbagliare perche´ la cresta termina a occidente proprio sopra la Gola delle Fascette e qui´unico percorso logico riporta proprio alla Colla Bassa.
A meno, questo e´ quello che mi ricordo, purtroppo sono in trasferta in Brasile e, a malincuore, non posso approfondire il discorso.

P.S Tra l´altro sopra lo stabilimento c´e´ un bel monte, peccato che non avro´ tempo di farci un giro...anzi, visto che la gente mi ha parlato di serpenti coralli, caimani e giaguari forse e´ meglio cosi´...
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Coren
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Re: Cima di Piano Cavallo (forse ...)

Post by Coren »

Rileggendo il mio topic secondo me il nostro taglio ha escluso la Cima delle Armasse e il M. Cimone.
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gambeinspalla
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Re: Cima di Piano Cavallo (forse ...)

Post by gambeinspalla »

Coren wrote:Moderatori, unire please!

viewtopic.php?f=22&t=4016&p=86344&hilit ... llo#p86344" onclick="window.open(this.href);return false;

:D
Ops scusate! Mi era proprio sfuggito!
Anch'io comunque sono del parere di Coren: il Monte Cimone ce lo siamo tagliato fuori ...
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Pazzaura
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Re: Cima di Piano Cavallo (forse ...)

Post by Pazzaura »

Fatto, topic uniti. :wink:
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resina65
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by resina65 »

salito da Upega (si parte prima di entrare in paese-palina sulla sinistra a bordo asfalto) alla colla bassa; da qui per la direttissima (dalla colla bassa si vede bene il ripido pendio prativo ad imbuto) fino alla cima Cantalupo (senza traccia né ometti); salita e ancor più discesa da percorrere con attenzione considerando la pendenza e l'erba un po' alta e parecchio scivolosa; dalla cima ho percorso la cresta verso il lontano Cimone (si intravede il ripetitore); qualche passaggio con cautela (ma forse ho sbagliato io :risata: ); credo :domanda: di essere arrivato al Pian Cavallo e poi ad intuito ho iniziato a scendere per prati traversando verso sud/est (sempre erba alta); con fortuna sono sbucato proprio in prossimità di una piramide di pietre e un paletto bianco/rosso, cioè sul sentiero poco mantenuto che imboccato verso destra, con qualche paletto e segno bianco/rosso mi ha ricondotto alla colla bassa;
per concludere un giro ad anello (dopo la colla bassa) in senso orario che attraversa posti molto poco frequentati (incontrato nessuno) con una cresta decisamente panoramica.
: Ok :
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by resina65 »

aggiungo: secondo me prima o poi MR ci posa una croce :ahah:
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

O che bello , una descrizione recente : Thanks : di un giro che ho in mente da un bel po' per la sua panoramicità : Thumbup : , ma che rinvio sempre per i sentieri mal segnalati o inesistenti ... :angry1: Quindi tu ci sei stato adesso e ci sono ancora erba alta e tracce difficoltose da seguire . Figuriamoci in estate ... Niente indicazioni o segnavia visibili ... Comunque hai trovato qualche seria difficoltà o con un po' di buon senso ( di orientamento :risata: ) non ci si smarrisce ? Non hai mica qualche foto ? Non sei arrivato al Cimone ? Quante domande ... :imbarazzo: Se poi MR ci mette una croce o almeno un paletto , come faccio a non andarci ? :risataGrassa:
: Thanks :
:smt006
Last edited by daniele64 on Tue Sep 24, 2019 16:45, edited 1 time in total.
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Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

Guardando la mappa mi chiedo se non sia più redditizio partire da Giairetto e passare anche dal Bric Scravaglion, meno dislivello, una cima in più e si evita il guado
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

Ratasuira wrote:Guardando la mappa mi chiedo se non sia più redditizio partire da Giairetto e passare anche dal Bric Scravaglion, meno dislivello, una cima in più e si evita il guado
Ci avevo pensato pure io , ed avevo anche letto qualcosa al riguardo , ma ho paura che pure lì la traccia sia parecchio infrascata per la scarsa frequentazione ... :pensoso:
:smt006
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

daniele64 wrote:
Ratasuira wrote:Guardando la mappa mi chiedo se non sia più redditizio partire da Giairetto e passare anche dal Bric Scravaglion, meno dislivello, una cima in più e si evita il guado
Ci avevo pensato pure io , ed avevo anche letto qualcosa al riguardo , ma ho paura che pure lì la traccia sia parecchio infrascata per la scarsa frequentazione ... :pensoso:
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Comunque penso di farlo a breve sto giro, il fatto non vedere anima viva è un grandissimo valore aggiunto
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by resina65 »

cerco di rispondere a tutte le curiosità..... non pensavo fosse un giro nella testa di tanti ....

Si può partire dalla colla delle salse: breve tratto a salire e poi di cresta fino alla colla bassa; abbastanza semplice ( non segnalato ) ...solo un punto prima di un prato in discesa dove normalmente risiede il bestiame da inforcare a sinistra il sentiero che entra nel bosco....
In ogni caso veramente difficile perdersi.
Si arriva in ogni caso alla colla bassa: meno dislivello (all'andata :risata: ) ma come tempi credo saremo li (dall'asfalto di Upega indica 1h 10 ed è abbastanza giusto); non so essere più preciso perché dalla colla salse l'ho fatto in mtb (ma non ditelo in giro, grazie :risataGrassa: gradisco i pochi sentieri rimasti ancora selvatici )

Il giro vero (ad anello) comincia dalla colla bassa e io consiglio salire diritti alla Cantalupo perché (parere personale) preferisco il ripido in salita (ed è ripido ripido);

Ho scritto di "erba alta" perché magari qualcuno si aspetta il prato rasato, ma comunque è percorribilissimo (con i pantaloni lunghi :risata: );
nulla vieta di percorrere tutta la cresta ed arrivare al Cimone (ripetitore); ero solo e non sapendo se avrei trovato il sentiero ho preferito iniziare a cercarlo prima; con il senno di poi ci avrei fatto una scappatina di sicuro;
anche se poco segnato il percorso è abbastanza logico ed intuitivo;
per chi volesse partire da Upega non c'è nessun guado da fare ma un ponte praticamente nuovo : Thumbup :
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

Chiarissimo e dettagliato . : Thumbup : Grazie mille .
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by resina65 »

https://uploads.tapatalk-cdn.com/201909 ... 020625.jpg" onclick="window.open(this.href);return false;

sfrutto la recente foto di Ratasuira dove di vede abbastanza bene il prato ripido di salita per la Cantalupo e la cresta verso Pian Cavallo e Cimone :strizzaOcchio::

.....penultimo crinale sulla destra sotto al pizzo di Ormea....
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Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

Cima Cantalupo sarebbe quella che nella foto rimane sotto il pizzo d'ormea e avvicinandosi ancora sempre sullo stesso allineamento dovrebbe essere il bric scaravaglione, giusto?
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by resina65 »

Ratasuira wrote:Cima Cantalupo sarebbe quella che nella foto rimane sotto il pizzo d'ormea e avvicinandosi ancora sempre sullo stesso allineamento dovrebbe essere il bric scaravaglione, giusto?
giusto ....Bric Scravaglion è quello ancora allineato sotto con il lato destro in parte inerbito.... fai la cresta verso destra.... pieghi nel bosco a sinistra sempre su sentiero e raggiungi la colla bassa che in foto non vedi ed è alberata
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Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

Inserisco descrizione del giro partendo però dalla Colletta delle Salse, se lo staff pensa sia il caso di creare una nuova discussione, stralci pure il post apportando le dovute modifiche oppure me lo faccia presente che lo creo io e cancello di qua


Colletta delle Salse (1623) Bric Scravaglion (1745-1748) Colla Bassa (1552) Cima Cantalupo (1892) Cima di Piancavallo(1896)

26.10.2019

Partecipanti: Ratasuira

Difficoltà: E fino alla Colla Bassa nonostante l'assenza totale di segnavia il percorso è abbastanza intuitivo (basta seguire la cresta) e la traccia visibile salvo perdersi un po' nelle radure prative ma con erba bella corta, EE la salita diretta lungo il canalone sud ovest della Cima Cantalupo per la ripidità nell'erba lunga e un minimo di attenzione necessaria per imboccarlo dal bosco oltre la Colla Bassa, EE anche la traversata tra la Cima Cantalupo e la Cima di Piancavallo, il pendio è a tratti ripido con erba lunga, meno ripida la discesa lungo i prati per intercettare il sentiero che riporta alla Colla Bassa che catalogherei E ma reso comunque un po' scomodo da erba e sterpaglie

Dislivello 900 metri circa misurati dal mio telefono, che però tende a sovrastimare

Distanza 10,5km

In auto fino a Upega dove si prende a sinistra salendo per il Bosco delle Navette fino a giungere al ponte di Giairetto, superato il quale si giunge alla Colletta delle Salse dove si parcheggia in uno spiazzo a destra

Percorso a piedi: dalla parte opposta del parcheggio si inizia a salire seguendo la cresta in direzione nord est, in breve si giunge alla base della cima rocciosa del Bric Scravaglion dove è presente un piccolo cippo, una brevissima selletta la separa dall'altra cima erbosa leggermente più alta.
Da qui si continua a seguire la cresta con a sinistra un'estesa boscaglia di larici e faggi, a destra pendii prativi adibiti a pascolo, di tanto in tanto si attraversano porzioni di bosco alternate a belle radure erbose. A poco meno di 2 km dalla partenza la cresta cambia direzione piegando verso nord, qui il sentiero passa a sinistra del crinale e addentrandosi nel bosco ci porta alla Colla Bassa. A questo punto si vede benissimo il canalone erboso che conduce alla vetta della Cima Cantalupo, si attraversa la prima parte boscata seguendo la linea di massima pendenza ma piegando leggermente a sinistra (il tratto è breve ma ho dovuto fare un minimo attenzione per trovare l'imbocco del canalone perché nel bosco tendevo ad andare troppo a est, magari è stato solo un poblema mio perché obiettivamente non è nulla di complicato) si sale molto ripidamente lungo il canalone prativo tra l'erba lunga piena di resti rinsecchiti di piante spinose (tipo cardi) per nulla piacevoli anche attraverso i pantaloni lunghi. Si giunge così sulla vetta che è più che altro una cresta pianeggiante (la salita mi ha tagliato le gambe ma la vista è assolutamente appagante). Ora si prosegue verso est seguendo inizialmente la cresta, non so se sia possibile seguirla fino alla Cima di Piancavallo, io viste le rocce sul filo di cresta, che non sapevo se fossero facilmente aggirabili, ho trovato più logico ed intuitivo fare un lungo traverso a destra della cresta per prati con roccette, comunque a tratti molto ripidi (forse anche peggio del canalone) Giunti sulla Cima di Piancavallo la vista è molto simile a quella della precedente Cantalupo, si è circondati a 360 gradi dalle principali cime delle Alpi Liguri, tutta la dorsale dal Pizzo d'Ormea fino al Marguareis, dalla Cresta del Ferà al gruppo del Saccarello passando per la Cima Pertegà, poi Monte della Guardia, Armetta e altri, con lo sguardo libero di spaziare fino al mare (che nell'occasione purtroppo si è visto poco causa la coltre di foschia) si vedono anche Upega, Carnino, Viozene e San Bernardo di Conio dalla parte opposta, nonché la Risorgenza delle Vene con l'imbocco dell'omonima grotta. A questo punto ho iniziato a dirigermi verso il Monte Cimone (che sembra vicino ma non è che lo sia più di tanto), la continua erba lunga ed il procedere a rilento su terreno non comodo e a tratti ripido però mi aveva già fatto passare un po' la voglia, il colpo di grazia per è stata una storta che, benché non grave, mi ha lasciato una caviglia dolente e mi ha fatto optare per la discesa lungo i prati non ripidi fino ad incrociare il sentiero ben segnato (bianco-rosso e verde-bianco) che riconduce alla Colla Bassa, anche questo sentiero non è dei migliori, erba un po' lunga, sterpaglie e parti un cui è un solco lo rendono un poco scomodo. Giunti alla Colla Bassa si ritorna alla macchina sulla via dell'andata

Avrei da caricare un sacco di foto ma l'app che uso di solito è stata aggiornata con un sacco di limitazioni per l'upload e da browser ci metto una vita per com'è strutturato il forum, se avrò voglia le caricherò in seguito
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daniele64
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

=D> =D> =D> Bella descrizione , ben dettagliata . Speriamo di vedere anche qualche foto ... :strizzaOcchio::
:smt006
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Ratasuira
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

Ecco le foto, le ho caricate in ordine inverso sennò me le carica al contrario, però non ricordavo il limite di 10 quindi questo dovrebbe essere l'ultimo messaggio dei 3...che casino :( : WallBash :


Bacino Risorgenze delle Vene e delle Fuse
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Primo piano Risorgenza delle Vene con sovrastante ponte tibetano
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Primo piano Monte Bertrand
23.jpeg
Primo piano Monte Mongioie
24.jpeg
Primo piano Pizzo d'Ormea
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Scorci vari
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29.jpeg
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Ratasuira
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

prima parte

Cippo di vetta Monte Scravaglion con Cima Missun e Monte Bertrand sullo sfondo
1.jpeg
Crinale verso Colla Bassa
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Radura Prativa guardando indietro con Monte Bertrand sullo sfondo
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Cima Cantalupo con sottostante canalone erboso da cui salire
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Canalone salendo
5.jpeg
Colla Bassa salendo da canalone
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Vista del crinale percorso con Cima di Missun e Monte Bertrand sullo sfondo
7.jpeg
Colla Bassa e canalone da Cima Cantalupo
8.jpeg
Valle di Upega e Valle di Carnino separate da Cresta del Ferà
9.jpeg
Vista quasi completa del percorso fatto con gruppo del Saccarello e Cima Missun sullo sfondo
10.jpeg
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steop
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by steop »

wow
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Ratasuira
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

seconda parte

Prati molto ripidi con roccette appena attraversati sotto la cresta tra Cima Cantalupo e Cima Piancavallo
11.jpeg
Torrioni andando verso Cima Piancavallo
12.jpeg
13.jpeg
Viozene con alle spalle Monte Mongioie, Monte Rotondo, Bric Conoia e Pizzo d'Ormea
14.jpeg
Vista verso mare con in primo piano dorsale verso Monte Cimasso
15.jpeg
Ripidissimo e strapiombante versante nord Cima Piancavallo verso Viozene
16.jpeg
Panoramica con principali vette delle Alpi Liguri, dalla Cresta del Ferà verso il Marguareis e poi a destra fino al Pizzo d'Ormea
17.jpeg
Cima Piancavallo con sottostanti prati scendendo verso sentiero per Colla Bassa
18.jpeg
Primo piano Upega
19.jpeg
Primo Piano Viozene
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daniele64
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

=D> =D> =D>
Foto molto belle ed utili per comprendere bene quale sia l'itinerario migliore . : Thumbup :
:smt006
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topo
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by topo »

giornata meteo idilliaca!
bei colori
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

topo wrote:giornata meteo idilliaca!
bei colori
Si, incredibile, io in genere vado a braccetto con la nebbia 😅
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steop
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by steop »

:ahah:
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resina65
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by resina65 »

: Thumbup : : Thumbup :

ora il paesaggio è tutto cambiato :risataGrassa:
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by Ratasuira »

resina65 wrote:: Thumbup : : Thumbup :

ora il paesaggio è tutto cambiato :risataGrassa:
Direi di sì, giusto un pelo 🤣
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

Mercoledì 26 agosto sembrava che fosse prevista l' unica giornata decente della settimana e così ho pensato di azzardare un bel giro sulle cime satelliti del Marguareis ( Emma , Bozano , Pareto ...). Così parto da Imperia fin troppo presto con l' intenzione di salire il ripido Passo delle Mastrelle all' ombra . Dopo pochi minuti di viaggio mi accorgo che , mentre sul mare è tutto sereno , il cielo ancora buio sulla Valle Impero è completamente coperto da una fitta coltre di nuvole basse e grigie :evil1: .Sono fortemente tentato , più di una volta , di fare inversione e tornare a casa , ma continuo , dubbioso :pensoso: . Ad Acquetico arrivo anche a fermarmi a scrutare il cielo nero e a cercare di consultare qualche webcam . Nonostante lo scarso segnale , trovo quella del Rifugio La Terza che mostra un cielo abbastanza sereno e stellato sulle Liguri . Quindi continuo . Al Colle di Nava c' è quasi la nebbia e ci sono 8 gradi ! Però risalendo la Val Tanaro la situazione migliora ; non che sia una splendida giornata ma , anche se il sole non si vede ancora , il meteo sembra discreto :pensoso: . Ci sono però un po' di velature bianche che sembrano far presagire annuvolamenti precoci . Così , siccome non ho voglia di fare una lunga scarpinata verso il Marguareis con il rischio di non vederne i panorami , cambio improvvisamente destinazione :idea: . Invece di deviare per Carnino , proseguo per Upega e parcheggio in una piazzola prima del cimitero ( temperatura 7° ) . Qui c'è l' indicazione di inizio sentiero .

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Volendo , c'è un altro imbocco , non segnalato , proprio alle porte del borgo . Scendo qualche metro presso il letto del Rio Negrone , seguendo i segnavia biancorossi e trovo una grossa passerella di legno che mi fa attraversare il fiume .

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Proseguo pianeggiando lungo il ruscello e poi devio a destra seguendo le evidenti indicazioni . Dopo una seconda passerella , più piccola , salgo nel bel bosco di faggi , a quell' ora piuttosto buio e freddo .

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Ci sono un po' di funghi in giro , ma niente di pregiato . In meno di un' ora arrivo alla Colla Bassa ( 1552 m.) e poco dopo abbandono il sentiero segnato ( che dovrebbe condurre in Val Tanarello e che percorrerò al ritorno ) . Supero alcuni larici e punto il canalone erboso che si dirige verso il crinale . Non ci sono segnavia nè tracce evidenti , si sale ad occhio in questo ripidissimo vallonetto erboso . Sono 340 metri di dislivello che si salgono in circa 700 metri lineari , con pendenze che sfiorano ( e magari superano ) spesso il 50% ... :angry1: A metà canalone mi fermo un attimo a rifiatare

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poi riprendo , e con tanta fatica :angry1: arrivo quasi in cima .

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La seconda parte è leggermente meno ripida , ma è sempre tosta . Arrivato sulla dorsale , raggiungo la vicina ed anonima Cima Cantalupo ( 1892 m. ) , con i suoi bellissimi panorami su Upega , Bertrand e Pertegà ,

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sul Mongioie ,

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sulla Cima delle Saline ,

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sul Pian Ballaur

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e sul Marguareis , con Punta Emma in bella evidenza :pensoso: .

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Inizio quindi a seguire il crinale erboso verso alcuni irti roccioni un po' più avanti , che risulteranno essere la Quota 1906 , punto più alto della dorsale ma , chissà perchè , senza nome . Dalla sommità c'è una bella visuale della Cima Cantalupo .

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Continuo la mia camminata sulla dorsale , attraversando degli ameni spiazzi erbosi tra le conifere

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e quindi arrivo sulla Cima di Pian Cavallo ( 1896 m. ) . Anche qui bei panorami tutto attorno , dal Marguareis con il vallone di Carnino

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alla rocciosa ed affascinante cresta del Ferà ,

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al gruppo Mongioie , Conoia , Pizzo d' Ormea

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con zoomata sull' erboso Pian Rosso con il rifugio Mongioie .

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Proseguo il cammino tenendomi il più possibile sul crinale roccioso non sempre facile da percorrere , anzi ... :evil1:, in direzione del ripetitore del Monte Cimone , che sembra vicino ma non lo è così tanto , anche perchè il terreno scosceso è da percorrere con attenzione , mancando qualsiasi traccia di sentiero .

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Sotto vedo anche gli ampi prati che vorrei percorrere più tardi per tornare indietro .

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Dopo essere sceso dall' ultimo , aspro risalto roccioso , il tracciato è un po' più agevole anche se intralciato dall' erba alta .

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Raggiungo così la pianeggiante vetta del Monte Cimone ( 1832 m . )

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con le sue belle viste sui dintorni , dal crinale del Pian Cavallo , appena percorso

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al mare di nuvole basse verso sud , quelle stesse che mi avevano preoccupato al mattino... :diavoletto: ,

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ai bei particolari della cresta del Ferà , con la Cima Pertegà alle spalle ,

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fino al Marguareis in compagnia di Pian Ballaur e Saline .

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Faccio quindi un veloce spuntino sotto al tiepido sole e , dopo un ultimo sguardo alla sottostante Val Tanaro ,

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ancora al Mongioie ed al Conoia che dominano Viozene

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e all' impervio e selvaggio versante nord della cresta del Pian Cavallo ,

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mi decido ad affrontare la via del ritorno . La mia idea è di scendere per prati sino ad incrociare il sentiero che taglia parecchio più in basso il versante sud , quello che collega la Colla Bassa con la Val Tanarello . A quanto ne so però è un percorso molto poco frequentato e temo che possa essere invisibile nell' erba alta di questa stagione . :evil1: Scendo lentamente nei ripidi pendii erbosi , senza incontrare tracce ma solo arbusti , ortiche , rose canine ed erbacce altissime . Procedo in diagonale , tenendomi fuori dalle macchie boschive e , quando comincio a preoccuparmi perchè non incontro il sentiero , ecco che in basso vedo apparire una serie di paletti pitturati di biancorosso che mi indicano la via della salvezza ... :risata:

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Il tracciato è molto inerbito , però è ben segnalato dai paletti e dalle tacche su rocce ed alberi . Procedendo quasi in piano mi lascio alle spalle i pendii prativi ed il Monte Cimone

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e mi addentro in boschi di conifere non troppo fitti , finchè non vedo in lontananza la Colla Bassa .

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Una volta raggiunta , in pieno sole , riesco a fare finalmente una foto in cui si vede piuttosto bene il ripidissimo canalone percorso in salita . : Thumbup :

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Non mi resta che imboccare il sentiero che scende facilmente nel bosco verso Upega . Una volta raggiunta la strada provinciale , sento la necessità di premiarmi con una bella birretta alla Locanda del paese , piuttosto affollata di gente . : Thumbup : In conclusione , direi che si è trattato di una bella escursione , in zone molto varie e selvatiche , dove si vede che non passa troppa gente . Infatti io non ho visto anima viva , se si eccettuano 5 o 6 bei camosci sfuggenti : Thumbup : . Il giro non è stato lunghissimo , circa 12,5 km per 900 metri di dislivello , però è stato abbastanza lento ed impegnativo perchè in buona parte fuori sentiero e su terreni non molto agevoli . La salita sulle cime satelliti del Marguareis ( che tutto sommato potevo anche riuscire a fare visto che il meteo è stato bello sino alle 13 ... ) è rinviata alla prossima occasione . Tanto Punta Emma non si muove ... :risataGrassa:

:smt006
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by FRANKIE@ »

: Ok : Complimenti, bella escursione come pure le numerose foto =D> =D> =D>

Questa cima era stata oggetto di un nostro tentativo ( 1° ottobre 2005) dalla Val Tanarello ed evoca ricordi non buoni : WallBash :
Infatti è stata rimossa da qualsiasi idea di ritentarla negli anni successivi #-o . Il sentiero storico che collegava la Val Tanarello con Upega era tenuto pulito per un breve tratto e poi si perdeva in vaste macchie di rovi, rosa canina e chi più ne ha più ne metta :angry1: .
Ci eravamo spostati a sinistra verso dei bei boschi di abeti salendo a naso sino a trovare una sterrata e poi un labile sentiero che ci aveva portato alla Colla Bassa. Nessuno di noi aveva più voglia di farsi un ulteriore "mazzo" per salire in cima. La ridiscesa in Val Tanarello era stata "mooooolto creativa! #-o :roll: ma alla fine eravamo ritornati all'auto :wink:
Unica nota positiva pochi porcini trovati mentre vagolavamo ne bosco :mrgreen:

Visto che hai nel mirino "Punta Emma" volevo chiederti qualche dritta sulle difficoltà e il versante di approccio della piccola catena montuosa delle Rocche Bisté. : Thanks :

FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".

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daniele64
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

: Thanks : , Frankie . E' una gita che mi è piaciuta parecchio anche per le belle visuali che il crinale offre . : Thumbup :
Ho letto alcune relazioni che raccontano delle difficoltà trovate nel seguire il sentiero che sale dal Tanarello . Infatti avevo timore che ci fossero problemi ad incrociarlo scendendo dall Cimone . Invece non è stato così difficile : i paletti sono molto visibili anche nell' erba alta . : Thumbup : Certo il sentiero è molto inerbito perchè ci passa ben poca gente , specie in estate . Però i segnavia sono ancora in buone condizioni . Tra l'altro io non ho visto gli abbeveratoi lungo il sentiero , di cui parlano alcune relazioni ... :pensoso: Se vuoi ritentare la cima , ti consiglio vivamente il mio percorso . Però la salita alla dorsale è davvero tosta ... :diavoletto:

:smt006
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Re: Cima Pian Cavallo

Post by daniele64 »

FRANKIE@ wrote::
Visto che hai nel mirino "Punta Emma" volevo chiederti qualche dritta sulle difficoltà e il versante di approccio della piccola catena montuosa delle Rocche Bisté. : Thanks :

FRANKIE@



Prima ci devo arrivare , sulla Punta Emma ... :pensoso: ed è ancora tutto da vedere , visto che l'ultimo trattino pare sia alpinistico ... :triste: Comunque , se capito lì , ci darò un' occhiata e riferirò ! : Thumbup :

:smt006
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