Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
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Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Oggi insieme ad alec ho fatto questa bella gita nel nostro sorprendente Appennino.
Ispirato sempre da gulliver, alec mi propone questa gita a un’oretta da casa e si prospetta una giornata di relax e divertimento!
Si parte dalla Cappella dell'Assunta (813 m) tra i Piani di Praglia e le Capanne di Marcarolo.
Abbiamo attraversato l'area pic-nic sepolta dalla neve per salire al monte Poggio (1081 m). Facilmente e in breve tempo arriviamo in vetta, tra i pini ricoperti di "meringosa" neve ghiacciata. Sotto l'ultima neve (a tratti farinosa e in altri punti crostosa) si scorgono a tratti le tracce di altri sci e ciaspole.
Il tempo è bello ma le previsioni non tardano ad avverarsi e mentre scendiamo dal Poggio il cielo si annuvola... peccato!
Una volta scesi dal versante nord (alec si è divertito moltissimo, ho seguito compiaciuta le sue curve nella neve fresca ancora accompagnati dai raggi del sole ) ci si trova davanti a un ruscello che bisogna guadare togliendosi sci e ciaspole. E' un angolino davvero affascinante.
Dopo il guado risaliamo subito un brevissimo pendio ripido per portarci nella valletta soprastante, la attraversiamo in direzione del versante sud della Costa Lavezzara. Da lì si può vedere una strada larga che taglia il monte. La si attraversa per risalire i ripidi pendii fino in cresta. Noi siamo saliti casualmente proprio dritti dritti verso la vetta dove si trova una palina; se ci si tiene più sulla destra si percorrerà più cresta (merita in belle giornate, purtroppo oggi non abbiamo potuto apprezzare molto la panoramicità del luogo).
Si scende verso ovest sulla cresta fino a raggiungere il bosco di radi pini che si attraversa sempre scendendo fino a tornare alla partenza, passando infine per prati e vecchie case di pietra.
Davvero molto bello! Noi siamo partiti alle 8 e senza correre alle 12:20 eravamo già alla macchina (all’incirca 700 m di dislivello totale).
Un po' presto... mangiamo i panini e decidiamo di proseguire in macchina verso Voltaggio e poi verso la Castagnola per aggiungere all'elenco di vette di alec il monte più alto del gruppo... ... del Porale... l'Alpe di Porale . Beh... raggiungiamo con l'auto il punto più vicino alla vetta (a intuito) e in mezz'oretta siamo alla chiesetta costruita in cima all'Alpe nel 1909. Anche lì la nebbia regna... ma contenti per aver riempito ancora un po' il pomeriggio decidiamo che per oggi può bastare ("ancora una gita?" "ma no andiamo a far merenda!" ).
Ecco le foto.
Panorama all'alba sulla strada di Praglia
La Cappella dell'Assunta, il punto di partenza. Proprio lì dietro passa la strada.
...conquistatori dell'inutile
si sale..
gli alberi meringosi riservano sorprese... se si ha fantasia
e creano paesaggi incredibili
ci siamo quasi
eccoci in vetta!
e lì c'è la prossima meta
vaiiiii!!!
alec inizia a guadare
è un posto davvero bello
da qui si vede il guado e le nostre tracce
questo è il percorso dal Poggio (scusate la mano tremolante )
la salita per Costa Lavezzara
e la vetta
Infine la "conquista" dell'Alpe di Porale.. qui il panorama è decisamente il più particolare della giornata!
Ispirato sempre da gulliver, alec mi propone questa gita a un’oretta da casa e si prospetta una giornata di relax e divertimento!
Si parte dalla Cappella dell'Assunta (813 m) tra i Piani di Praglia e le Capanne di Marcarolo.
Abbiamo attraversato l'area pic-nic sepolta dalla neve per salire al monte Poggio (1081 m). Facilmente e in breve tempo arriviamo in vetta, tra i pini ricoperti di "meringosa" neve ghiacciata. Sotto l'ultima neve (a tratti farinosa e in altri punti crostosa) si scorgono a tratti le tracce di altri sci e ciaspole.
Il tempo è bello ma le previsioni non tardano ad avverarsi e mentre scendiamo dal Poggio il cielo si annuvola... peccato!
Una volta scesi dal versante nord (alec si è divertito moltissimo, ho seguito compiaciuta le sue curve nella neve fresca ancora accompagnati dai raggi del sole ) ci si trova davanti a un ruscello che bisogna guadare togliendosi sci e ciaspole. E' un angolino davvero affascinante.
Dopo il guado risaliamo subito un brevissimo pendio ripido per portarci nella valletta soprastante, la attraversiamo in direzione del versante sud della Costa Lavezzara. Da lì si può vedere una strada larga che taglia il monte. La si attraversa per risalire i ripidi pendii fino in cresta. Noi siamo saliti casualmente proprio dritti dritti verso la vetta dove si trova una palina; se ci si tiene più sulla destra si percorrerà più cresta (merita in belle giornate, purtroppo oggi non abbiamo potuto apprezzare molto la panoramicità del luogo).
Si scende verso ovest sulla cresta fino a raggiungere il bosco di radi pini che si attraversa sempre scendendo fino a tornare alla partenza, passando infine per prati e vecchie case di pietra.
Davvero molto bello! Noi siamo partiti alle 8 e senza correre alle 12:20 eravamo già alla macchina (all’incirca 700 m di dislivello totale).
Un po' presto... mangiamo i panini e decidiamo di proseguire in macchina verso Voltaggio e poi verso la Castagnola per aggiungere all'elenco di vette di alec il monte più alto del gruppo... ... del Porale... l'Alpe di Porale . Beh... raggiungiamo con l'auto il punto più vicino alla vetta (a intuito) e in mezz'oretta siamo alla chiesetta costruita in cima all'Alpe nel 1909. Anche lì la nebbia regna... ma contenti per aver riempito ancora un po' il pomeriggio decidiamo che per oggi può bastare ("ancora una gita?" "ma no andiamo a far merenda!" ).
Ecco le foto.
Panorama all'alba sulla strada di Praglia
La Cappella dell'Assunta, il punto di partenza. Proprio lì dietro passa la strada.
...conquistatori dell'inutile
si sale..
gli alberi meringosi riservano sorprese... se si ha fantasia
e creano paesaggi incredibili
ci siamo quasi
eccoci in vetta!
e lì c'è la prossima meta
vaiiiii!!!
alec inizia a guadare
è un posto davvero bello
da qui si vede il guado e le nostre tracce
questo è il percorso dal Poggio (scusate la mano tremolante )
la salita per Costa Lavezzara
e la vetta
Infine la "conquista" dell'Alpe di Porale.. qui il panorama è decisamente il più particolare della giornata!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Giornata molto bella e rilassante
Ottima neve in tutte e tre le discese: farina sul versante nord del Poggio, farina anche scendendo dalla Lavezzara e bel firn scendendo dall'Alpe di Porale (anche abbastanza ripido).
In questi giorni di forte rischio sulle Alpi anche il nostro entroterra ci ha regalato una divertente giornata
Ottima neve in tutte e tre le discese: farina sul versante nord del Poggio, farina anche scendendo dalla Lavezzara e bel firn scendendo dall'Alpe di Porale (anche abbastanza ripido).
In questi giorni di forte rischio sulle Alpi anche il nostro entroterra ci ha regalato una divertente giornata
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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- gambeinspalla
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
In effetti, anch'io sto riscoprendo in questi ultimi anni il nostro meraviglioso Appennino in veste invernale ... Se si hanno occhi per guardare, si trovano dei posti veramente affascinanti e particoari!
Bravi bella gita!
Andrea
Bravi bella gita!
Andrea
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Che bel racconto fotografico...bravi!
Alec in maglietta maniche corte... mitico
Potrei andare presto a far sto giro anche io in ciaspole se resta la neve
Alec in maglietta maniche corte... mitico
Potrei andare presto a far sto giro anche io in ciaspole se resta la neve
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Brava Scinty ottimo reportage fotografico.
L' appennino di questi periodi riserva delle incredibili sorprese.
L' appennino di questi periodi riserva delle incredibili sorprese.
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Proprio un bel giro Grandi!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- stevadusgnu
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Che bel giro e che belle foto!complimenti ragazzi! per lo spirito e per il report!
Cara prumma, ti t'arivi
e ti porti cun ti u su;
s' ti t na treuvi ancùra vivi
diummie grazie a Nostei Sgnu
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s' ti t na treuvi ancùra vivi
diummie grazie a Nostei Sgnu
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Che occhio!
Veramente un bel giro che non immaginavo neppure.
Un ottimo spunto! Merçy beaucoup!
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Grazie a tutti
Se volete approfittare di questa neve finchè c'è non ve ne pentirete...
Se volete approfittare di questa neve finchè c'è non ve ne pentirete...
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Bravi, Bravi
Bella gita, e bel reportage
Bella gita, e bel reportage
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
Proverbio Tuareg
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Ottimo spunto
Prendo nota !
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"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- Maury76
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Bravi
Al Poggio ci sono stato a Dicembre , senza neve.
Indubbiamente con la neve queste cime sono molto piu' belle
Al Poggio ci sono stato a Dicembre , senza neve.
Indubbiamente con la neve queste cime sono molto piu' belle
http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
bravi bravidelorenzi wrote:Brava Scinty ottimo reportage fotografico.
L' appennino di questi periodi riserva delle incredibili sorprese.
- Shineon
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Oh, che bel cane!scinty wrote:[img*]http://www.quotazero.com/album/albums/u ... 100907.JPG[/img]
Non ho mai pensato nella vita che per procedere bisogna necessariamente andare in linea retta. (M. Paolini)
Luce luce lontana che si accende e si spegne quale sarà la mano che illumina le stelle
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Shineon wrote:Oh, che bel cane!scinty wrote:[img*]http://www.quotazero.com/album/albums/u ... 100907.JPG[/img]
ne approfitto per ringraziare chi non avevo ancora ringraziato (ovvero gli ultimi messaggini) e ricambiare Erne
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- Pazzaura
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Vedo solo ora.... molto bello!! Sul Poggio ci sono andato in autunno per far due passi e ricordo che ero rimasto piacevolmente sorpreso dalla bellezza di quel monticello!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
ma che bel posto proprio dietro casa, con delle belle discese, per giunta!
bella gita, bellissime foto e simpatici tutti e tre i personaggi (compreso il montone di meringa )
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.
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...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
.
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Grazie wolf! Spero di scoprire altri posti simili qui vicino! Ho voglia di scoprire posti a me sconosciuti o quasi (che poi con la neve diventano un altro mondo!) Il montone a me sembrava un canewolf wrote:ma che bel posto proprio dietro casa, con delle belle discese, per giunta!
bella gita, bellissime foto e simpatici tutti e tre i personaggi (compreso il montone di meringa )
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- TylerDurden
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
bellissime foto! scusate l'ignoranza.....ma una gita così si può fare con un paio di scarponcini impermeabili, e basta? ora c'è neve??
Volante 1 a volante 2: siete arrivati o no? No perchè c'è un silenzio assordante: bisogna urlare tutti assieme STATTE CAPITALE!!! Dopo 2 giorni passati a CAPITAN HARLOCK e MASTER OF STONE che dire...
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
ciao!TylerDurden wrote:bellissime foto! scusate l'ignoranza.....ma una gita così si può fare con un paio di scarponcini impermeabili, e basta? ora c'è neve??
mah direi di si...scarponcini e ghette, sprofonderai un po', ma dovresti farcela...
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- lupo della steppa
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
il 28 febbraio con Steva siamo andati a gironzolare in esplorazione con gli scietti in questi luoghi bellissimi;
siamo saliti sul Poggio e poi abbiamo notato un bel costone che scendeva verso i laghi ad est e l'abbiamo seguito fino al passo di monte Moro,da qui sarebbe stato bello proseguire fino alle pendici del Figne,ma ci sarebbe voluta una macchina per tornare alla cappelletta dell'Assunta..
cosi ,grazie ad un provvidenziale sentiero che taglia i versanti nord del Poggio, siamo tornati alla macchina,attraversando fra l'altro un bellissimo torrente incassato...
il Lavezzara a sud era un pò spelato ma ci è piaciuto molto l'ambiente ..adatto allo sci-escursionismo
salendo al Poggio
il costone seguito in discesa
tornando lungo il sentiero i bei pendii del Poggio
aldilà del torrente
nei pressi della cappella
grazie Tino grazie Scinty per le dritte alla fine mi sembra di essere riuscito a mettere le foto grandi
siamo saliti sul Poggio e poi abbiamo notato un bel costone che scendeva verso i laghi ad est e l'abbiamo seguito fino al passo di monte Moro,da qui sarebbe stato bello proseguire fino alle pendici del Figne,ma ci sarebbe voluta una macchina per tornare alla cappelletta dell'Assunta..
cosi ,grazie ad un provvidenziale sentiero che taglia i versanti nord del Poggio, siamo tornati alla macchina,attraversando fra l'altro un bellissimo torrente incassato...
il Lavezzara a sud era un pò spelato ma ci è piaciuto molto l'ambiente ..adatto allo sci-escursionismo
salendo al Poggio
il costone seguito in discesa
tornando lungo il sentiero i bei pendii del Poggio
aldilà del torrente
nei pressi della cappella
grazie Tino grazie Scinty per le dritte alla fine mi sembra di essere riuscito a mettere le foto grandi
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
- Littletino
- Quotazerino doc
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Grande Lupo!!
La zona dei laghi del Gorzente ha un fascino particolare in ogni stagione.
Bella gita e ottime foto.
La zona dei laghi del Gorzente ha un fascino particolare in ogni stagione.
Bella gita e ottime foto.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
una delle mie gite preferite
Bravolupo della steppa wrote: grazie Tino grazie Scinty per le dritte alla fine mi sembra di essere riuscito a mettere le foto grandi
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- soundofsilence
- Riesploratore
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- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ezzara.htm
Giovedì 18 aprile 2019: Cappella dell’Assunta (810) – Costa Lavezzara (1070) – Bric degli Alberghi (930) – Monte Moro (865) – Cappella dell’Assunta (810).
Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e soundofsilence.
Lunghezza: 11 Km. circa.
Dislivello: 500 m. circa.
Difficoltà: E, con qualche problema di orientamento e tratti fuori sentiero, anche se buona parte dei tratti fuori sentiero sono dovuti a sbagli nostri, avendo seguito la traccia GPS, piuttosto che i sentieri reali, non sapendo appunto se avrebbero portato nel punto giusto. In ogni caso i problemi di orientamento rimangono perché in vari tratti non ci sono segnalazioni e le tracce non sempre sono molto evidenti, come per esempio salendo verso Il Monte Moro.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino a Campoligure, dove prendiamo a destra verso il centro del paese (seguendo indicazioni per Parco Capanne Marcarolo) e, alla rotonda prima di entrare in centro, prendiamo ancora a destra, sempre seguendo i cartelli. Seguiamo quindi la SP165 fino ad incrociare la SP167, che imbocchiamo verso destra, arrivando quindi, in neanche un Km, in vista della Cappella dell’Assunta, presso la quale parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio prendiamo la sterrata a sinistra della Cappella e la seguiamo per poco meno di 200 metri, dove, in corrispondenza di una fattoria, prendiamo la sterrata di sinistra, mentre quella di destra ci servirà per il ritorno. Dopo altri 250 metri troviamo un nuovo bivio di sterrate, dove prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Costa Lavezzara. Dopo ulteriori 350 metri, lasciamo la sterrata, per prendere a destra il sentiero segnato per la Costa Lavezzara. Dopo 250 metri il sentiero si biforca e noi prendiamo a destra, dirigendoci appunto verso l’evidente vetta della Costa Lavezzara. Da qui in poi il sentiero non è evidentissimo, anche se segnato con ometti e con un rombo giallo, però il terreno è facile e la direzione intuitiva e si può camminare più o meno dove si vuole. Giungiamo quindi in breve sulla cresta di vetta e, quindi, alla vetta, segnata da un cartello. Dopo la vetta continuiamo sempre in cresta o poco più in basso, seguendo una traccia che evita i punti più scomodi. Al termine della lunga cresta arriviamo ad una selletta, dove possiamo rimontare il versante opposto, per salire brevemente al vicino Bric degli Alberghi. Scendiamo quindi sui nostri passi dal Bric e prendiamo la sterrata a sinistra, che percorriamo per 100 metri circa, per deviare quindi su un sentiero a sinistra. Dopo 750 metri circa incrociamo una carrareccia pressochè in piano, che imbocchiamo verso destra. Dopo poco meno di 400 metri, poco prima di un paio di case (Case Menta) e in corrispondenza di campi coltivati, imbocchiamo una carrareccia in discesa sulla sinistra (noi qui abbiamo sbagliato, girando a sinistra un poco più avanti, senza traccia o quasi, per immetterci poi dopo sulla carrareccia, che abbiamo poi anche scorciato tagliando dritto un ampio tornante, ma direi che è decisamente più chiaro seguire fedelmente la strada). Seguiamo quindi la carrareccia che ssi immette quindi su un sentiero nei pressi di un corso d’acqua. Imbocchiamo quindi il sentiero verso sinistra e camminiamo paralleli al corso d’acqua per 130 metri circa (effettuando in questi metri anche il guado di un piccolo affluente), per poi piegare a destra senza traccia e guadare il Rio della Sella in corrispondenza di pietre affioranti. Risaliamo quindi l’altro versante per una quindicina di metri per poi seguire un sentierino a sinistra, che traversa pressochè in piano e poi compie un ampio tornante, per giungere quindi ad una casa in un prato, con annessa fonte e forno esterno. Dopo la casa si prosegue nella stessa direzione ed in piano per un centinaio di metri circa, poi si piega verso destra (sud-ovest) cercando di seguire una delle varie tracce (non molto evidente, ma segnate anche con qualche ometto) presenti. In ogni caso dopo poco meno di 300 metri si arriva ad intercettare il sentiero segnato con due rombi gialli, che imbocchiamo verso sinistra. In circa 620 metri giungiamo quindi al Colle di Monte Moro, dove troviamo un bivio segnato con cartelli e prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il Monte Moro. Per la vetta però non esiste un sentiero vero e proprio e, quindi, aggiratane la cima col sentiero segnato, vi saliamo senza traccia da dietro, tanto il terreno permette di passare dove si vuole. Giunti in vetta continuiamo dritti in direzione ovest dove ci pare meglio, che il terreno è facile e non infrascato, per ritornare al sentiero segnato poco prima del Colle. Torniamo quindi sui nostri passi oltrepassando il bivio da cui siamo venuti e continuiamo sui due rombi gialli, fino ad arrivare alla fattoria presso la quale abbiamo trovato il primo bivio all’andata; qui lasciamo a destra il sentiero percorso all’andata e torniamo sui nostri passi fino alla Cappelletta ed il posteggio.
Conclusioni: giro che in effetti non ci ha detto molto, ma forse siamo abituati troppo bene, consiglierei in ogni caso di farlo nelle terse giornate invernali, che indubbiamente un po’ di panorama rende il giro più interessante, oppure anche con neve, a patto di portarsi i ramponi.
Cappella dell'Assunta
Verdi prati e Monte Poggio
Monte Poggio salendo alla Costa Lavezzara
Pini e pendio Costa Lavezzara
Monte Poggio da inizio Costa Lavezzara
Inizio cresta Costa Lavezzara
Vista verso Genova dalla Costa Lavezzara
Monte Tobbio dalla Costa Lavezzara
Monte Tugello dalla Costa Lavezzara
Cresta sommitale Costa Lavezzara
Monte Poggio dalla vetta della Costa Lavezzara
Madonna della Guardia dalla vetta della Costa Lavezzara
Costa Lavezzara dalla vetta
Costa Lavezzara dalla vetta più da lontano
Ex Lago Badana dalla Costa Lavezzara
Laghi del Gorzente dalla Costa Lavezzara
Monte Taccone e Laghi del Gorzente dalla Costa Lavezzara
Laghi del Gorzente dalla Costa Lavezzara
Madonna della Guardia dalla Costa Lavezzara
Monte delle Figne e Lago Bruno dalla Costa Lavezzara
Ex Lago Badana dalla Costa Lavezzara più da vicino
Bric degli Alberghi salendovi
Ansa nel Gorzente dal Bric degli Alberghi
Costa Lavezzara dal Bric degli Alberghi
Laghi del Gorzente dal Bric degli Alberghi
Monte delle Figne e Laghi del Gorzente dal Bric degli Alberghi
Punta Martin e Monte Poggio dal Bric degli Alberghi
Mulattiera verso Rio della Sella
Guado in Rio della Sella
Rio della Sella dal guado
Casetta in radura andando verso Colle Monte Moro
Porta casetta in radura andando verso Colle Monte Moro
Casetta in radura andando verso Colle Monte Moro da dietro
Costa Lavezzara andando al Monte Moro
Monte Poggio dal Monte Moro
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta più da vicino
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta dal guado
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta dal guado più da lontano
Costa Lavezzara tornando all'Assunta
Ramarro tornando all'Assunta
Canale di scolo tornando all'Assunta
Cappella dell'Assunta
Giovedì 18 aprile 2019: Cappella dell’Assunta (810) – Costa Lavezzara (1070) – Bric degli Alberghi (930) – Monte Moro (865) – Cappella dell’Assunta (810).
Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e soundofsilence.
Lunghezza: 11 Km. circa.
Dislivello: 500 m. circa.
Difficoltà: E, con qualche problema di orientamento e tratti fuori sentiero, anche se buona parte dei tratti fuori sentiero sono dovuti a sbagli nostri, avendo seguito la traccia GPS, piuttosto che i sentieri reali, non sapendo appunto se avrebbero portato nel punto giusto. In ogni caso i problemi di orientamento rimangono perché in vari tratti non ci sono segnalazioni e le tracce non sempre sono molto evidenti, come per esempio salendo verso Il Monte Moro.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada fino a Campoligure, dove prendiamo a destra verso il centro del paese (seguendo indicazioni per Parco Capanne Marcarolo) e, alla rotonda prima di entrare in centro, prendiamo ancora a destra, sempre seguendo i cartelli. Seguiamo quindi la SP165 fino ad incrociare la SP167, che imbocchiamo verso destra, arrivando quindi, in neanche un Km, in vista della Cappella dell’Assunta, presso la quale parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio prendiamo la sterrata a sinistra della Cappella e la seguiamo per poco meno di 200 metri, dove, in corrispondenza di una fattoria, prendiamo la sterrata di sinistra, mentre quella di destra ci servirà per il ritorno. Dopo altri 250 metri troviamo un nuovo bivio di sterrate, dove prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Costa Lavezzara. Dopo ulteriori 350 metri, lasciamo la sterrata, per prendere a destra il sentiero segnato per la Costa Lavezzara. Dopo 250 metri il sentiero si biforca e noi prendiamo a destra, dirigendoci appunto verso l’evidente vetta della Costa Lavezzara. Da qui in poi il sentiero non è evidentissimo, anche se segnato con ometti e con un rombo giallo, però il terreno è facile e la direzione intuitiva e si può camminare più o meno dove si vuole. Giungiamo quindi in breve sulla cresta di vetta e, quindi, alla vetta, segnata da un cartello. Dopo la vetta continuiamo sempre in cresta o poco più in basso, seguendo una traccia che evita i punti più scomodi. Al termine della lunga cresta arriviamo ad una selletta, dove possiamo rimontare il versante opposto, per salire brevemente al vicino Bric degli Alberghi. Scendiamo quindi sui nostri passi dal Bric e prendiamo la sterrata a sinistra, che percorriamo per 100 metri circa, per deviare quindi su un sentiero a sinistra. Dopo 750 metri circa incrociamo una carrareccia pressochè in piano, che imbocchiamo verso destra. Dopo poco meno di 400 metri, poco prima di un paio di case (Case Menta) e in corrispondenza di campi coltivati, imbocchiamo una carrareccia in discesa sulla sinistra (noi qui abbiamo sbagliato, girando a sinistra un poco più avanti, senza traccia o quasi, per immetterci poi dopo sulla carrareccia, che abbiamo poi anche scorciato tagliando dritto un ampio tornante, ma direi che è decisamente più chiaro seguire fedelmente la strada). Seguiamo quindi la carrareccia che ssi immette quindi su un sentiero nei pressi di un corso d’acqua. Imbocchiamo quindi il sentiero verso sinistra e camminiamo paralleli al corso d’acqua per 130 metri circa (effettuando in questi metri anche il guado di un piccolo affluente), per poi piegare a destra senza traccia e guadare il Rio della Sella in corrispondenza di pietre affioranti. Risaliamo quindi l’altro versante per una quindicina di metri per poi seguire un sentierino a sinistra, che traversa pressochè in piano e poi compie un ampio tornante, per giungere quindi ad una casa in un prato, con annessa fonte e forno esterno. Dopo la casa si prosegue nella stessa direzione ed in piano per un centinaio di metri circa, poi si piega verso destra (sud-ovest) cercando di seguire una delle varie tracce (non molto evidente, ma segnate anche con qualche ometto) presenti. In ogni caso dopo poco meno di 300 metri si arriva ad intercettare il sentiero segnato con due rombi gialli, che imbocchiamo verso sinistra. In circa 620 metri giungiamo quindi al Colle di Monte Moro, dove troviamo un bivio segnato con cartelli e prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il Monte Moro. Per la vetta però non esiste un sentiero vero e proprio e, quindi, aggiratane la cima col sentiero segnato, vi saliamo senza traccia da dietro, tanto il terreno permette di passare dove si vuole. Giunti in vetta continuiamo dritti in direzione ovest dove ci pare meglio, che il terreno è facile e non infrascato, per ritornare al sentiero segnato poco prima del Colle. Torniamo quindi sui nostri passi oltrepassando il bivio da cui siamo venuti e continuiamo sui due rombi gialli, fino ad arrivare alla fattoria presso la quale abbiamo trovato il primo bivio all’andata; qui lasciamo a destra il sentiero percorso all’andata e torniamo sui nostri passi fino alla Cappelletta ed il posteggio.
Conclusioni: giro che in effetti non ci ha detto molto, ma forse siamo abituati troppo bene, consiglierei in ogni caso di farlo nelle terse giornate invernali, che indubbiamente un po’ di panorama rende il giro più interessante, oppure anche con neve, a patto di portarsi i ramponi.
Cappella dell'Assunta
Verdi prati e Monte Poggio
Monte Poggio salendo alla Costa Lavezzara
Pini e pendio Costa Lavezzara
Monte Poggio da inizio Costa Lavezzara
Inizio cresta Costa Lavezzara
Vista verso Genova dalla Costa Lavezzara
Monte Tobbio dalla Costa Lavezzara
Monte Tugello dalla Costa Lavezzara
Cresta sommitale Costa Lavezzara
Monte Poggio dalla vetta della Costa Lavezzara
Madonna della Guardia dalla vetta della Costa Lavezzara
Costa Lavezzara dalla vetta
Costa Lavezzara dalla vetta più da lontano
Ex Lago Badana dalla Costa Lavezzara
Laghi del Gorzente dalla Costa Lavezzara
Monte Taccone e Laghi del Gorzente dalla Costa Lavezzara
Laghi del Gorzente dalla Costa Lavezzara
Madonna della Guardia dalla Costa Lavezzara
Monte delle Figne e Lago Bruno dalla Costa Lavezzara
Ex Lago Badana dalla Costa Lavezzara più da vicino
Bric degli Alberghi salendovi
Ansa nel Gorzente dal Bric degli Alberghi
Costa Lavezzara dal Bric degli Alberghi
Laghi del Gorzente dal Bric degli Alberghi
Monte delle Figne e Laghi del Gorzente dal Bric degli Alberghi
Punta Martin e Monte Poggio dal Bric degli Alberghi
Mulattiera verso Rio della Sella
Guado in Rio della Sella
Rio della Sella dal guado
Casetta in radura andando verso Colle Monte Moro
Porta casetta in radura andando verso Colle Monte Moro
Casetta in radura andando verso Colle Monte Moro da dietro
Costa Lavezzara andando al Monte Moro
Monte Poggio dal Monte Moro
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta più da vicino
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta dal guado
Affluente Rio della Sella tornando all'Assunta dal guado più da lontano
Costa Lavezzara tornando all'Assunta
Ramarro tornando all'Assunta
Canale di scolo tornando all'Assunta
Cappella dell'Assunta
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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- Maury76
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Aggiungo anche io il mio contributo della gita con sound... la descrizione con traccia gps: https://finoincima.altervista.org/costa ... a-mt-1091/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Gitarella non proprio esaltante , ma sempre meglio che starsene chiusi in casa come sto facendo io da troppo tempo ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Ti hanno rinchiuso?daniele64 wrote: Gitarella non proprio esaltante , ma sempre meglio che starsene chiusi in casa come sto facendo io da troppo tempo ....
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Non ancora ... Solo tempo brutto e pigrizia ...soundofsilence wrote:Ti hanno rinchiuso?daniele64 wrote: Gitarella non proprio esaltante , ma sempre meglio che starsene chiusi in casa come sto facendo io da troppo tempo ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
eh sì, è un brutto tempo quello della pigrizia...daniele64 wrote:Non ancora ... Solo tempo brutto e pigrizia ...soundofsilence wrote:Ti hanno rinchiuso?daniele64 wrote: Gitarella non proprio esaltante , ma sempre meglio che starsene chiusi in casa come sto facendo io da troppo tempo ....
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
soundofsilence wrote:eh sì, è un brutto tempo quello della pigrizia...daniele64 wrote:Non ancora ... Solo tempo brutto e pigrizia ...soundofsilence wrote:Ti hanno rinchiuso?daniele64 wrote: Gitarella non proprio esaltante , ma sempre meglio che starsene chiusi in casa come sto facendo io da troppo tempo ....
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
dalle foto a me non sembra affatto male come giro
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Discreto giretto nonostante tutto... comunque si, forse in veste invernale, qualche giorno dopo una intensa nevicata, il paesaggio così aperto con il manto bianco diventa favoloso... forse in primavera si può trovare qualche fioritura, anche se la natura del terreno non penso sia il massimo...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
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Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
d'inverno è sicuramente bellissimo, anni fa feci una ciaspolata notturna con la luna piena e devo dire che era veramente uno spettacolo
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Sul Poggio e Costa Lavezzara trovi qualche sporadica orchidea e viole, ma la zona intorno alle cascine e la cappella e invece molto ricca di fioriture, iris selvatici, gladiolo palustre, tulipano australe, forse astro alpino, ma soprattutto orchidee di diversi tipi e belle grandi. In quella zona ho anche visto qull'unico esemplare di Orchidea Farfalla che ho mai trovato.teo-85 wrote:forse in primavera si può trovare qualche fioritura, anche se la natura del terreno non penso sia il massimo...
Re: Monte Poggio – Costa Lavezzara (scialpinismo e ciaspole)
Ottimo buono a sapersi...Stefs wrote:Sul Poggio e Costa Lavezzara trovi qualche sporadica orchidea e viole, ma la zona intorno alle cascine e la cappella e invece molto ricca di fioriture, iris selvatici, gladiolo palustre, tulipano australe, forse astro alpino, ma soprattutto orchidee di diversi tipi e belle grandi. In quella zona ho anche visto qull'unico esemplare di Orchidea Farfalla che ho mai trovato.teo-85 wrote:forse in primavera si può trovare qualche fioritura, anche se la natura del terreno non penso sia il massimo...
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